More stories

  • in

    Rooney e il parcheggio selvaggio in Land Rover: per vendetta gli disegnano un fallo

    Wayne Rooney ha scatenato l’ira di un intero paese, Prestbury, nel Macclesfield, parcheggiando il suo Land Rover Overfinch Defender da oltre 176mila euro su una strada temporaneamente bloccata al traffico per un mercatino di Natale. Un comportamento che non è piaciuto affatto ai residenti che non ci hanno pensato due volte a vendicarsi: la vettura dell’ex campione del Manchester United è stata ricoperta di disegni fallici e insulti.

    Ha ignorato avvisi e richieste

    A far indispettire i residenti, ovviamente, il fatto che Rooney non si sia preoccupato di parcheggiare la sua auto in una zona diversa. E pensare che lungo la strada erano stati messi numerosi avvisi e segnali per vietare la sosta di veicoli e lasciare così spazio al mercatino di Natale e alle sua bancarelle. Non solo. Secondo quanto riporta The Sun, l’ex calciatore avrebbe rifiutato categoricamente di spostare il suo Defender anche dopo la richiesta da parte degli organizzatori dell’evento e per tutta risposta si sarebbe recato al pub lì vicino, ad appena 50 metri di distanza. Un rifiuto che non è stato preso affatto bene dalle persone del luogo che prima hanno dovuto spostare l’allestimento previsto in quella parte di strada e poi hanno messo in atto la vendetta, a discapito della vettura. Oltre ai disegni sessuali e alle parolacce, l’auto sarebbe stata circondata da coni arancioni e un negoziante della via ha anche appeso a uno dei tergicristalli un cartello con la scritta “divieto di sosta”.

    Rooney e Aguero si sbarazzano delle Lamborghini: troppo care, le vendono online! LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp. Ducati, Tardozzi: “Stagione da 9, tra team e piloti intesa perfetta”

    ROMA – Nata dalle ceneri dello scontro fra Petrucci e Dovizioso, la stagione 2021 della Ducati si è rivelata alla fine dei conti molto positiva. La coppia formata da Francesco ‘Pecco’ Bagnaia e Jack Miller ha portato il team di Borgo Panigale alla conquista del titolo costruttori in MotoGp e ha forse creato le premesse per lanciare l’assalto al campione del mondo Fabio Quartararo. È proprio Davide Tardozzi, team manager della Ducati, a dare un voto alla stagione ai microfoni di MotoGp.com: “Do un 9 perché penso che la squadra e i piloti abbiano fatto un lavoro eccellente e l’atmosfera è stata buona. Non vediamo l’ora di arrotondare a 10 per il prossimo anno”.
    L’intesa Miller-Bagnaia
    Il lavoro in vista del 2022 però in Ducati continua, forte del feeling tra Bagnaia e Miller, sottolineato da Tardozzi: “Ci sono alcuni punti della moto che dobbiamo ancora migliorare. D’altro canto abbiamo constatato un’intesa perfetta fra i piloti e la squadra. Apprezzo molto il buon rapporto che i due hanno instaurato: capiscono di essere avversari, ma in pista c’è rispetto”. La sfida a ‘El Diablo’ Quartararo è dunque lanciata e il team manager Ducati ha le idee chiare per l’anno prossimo: “Spero che si continui così, non vedo l’ora di vedere un nostro pilota vincere il titolo nel 2022”. Una speranza che a Borgo Panigale si tengono stretti e che potrebbe tramutarsi in certezza per la stagione che verrà. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Mir: “Non è stato dato valore al mio titolo con Suzuki”

    ROMA – Joan Mir, intervistato da “Motorsport.com”, ha spiegato come sia cambiata solo di poco la sua vita dopo il titolo di MotoGp conquistato nel 2020. Fondamentale, in questo è stato l’avvento del Covid, che ha reso il campionato dello scorso anno ben diverso dagli altri, dall’inizio in piena estate alle gare senza spettatori, con meno tappe e senza Marc Marquez. Le conseguenze di un titolo in tempi di Covid, però, non dispiacciono troppo al pilota della Suzuki, che spesso si è mostrato una persona piuttosto riservata riguardo alla sfera privata. “La vita non mi è cambiata quanto invece avrebbe potuto, perché o avuto la fortuna, o la sfortuna, di diventare campione del mondo nell’anno del Covid e mediaticamente non si è sentito come un anno normale – ha detto -. Quest’anno abbiamo un po’ recuperato la normalità, ma non del tutto. È chiaro che ho vissuto un aumento di fama importante, ma non impressionante. E questa cosa mi fa felice in qualche modo”.
    Il commento di Mir
    “So che se vincerò ancora o continuerò altri anni al massimo livello, il riconoscimento aumenterà, ma più in termini di aumento di fan sulle tribune – ha aggiunto -. Lo scorso anno mi è dispiaciuto molto vincere il mondiale senza gente in circuito. È una cosa che mi porto dentro”. Un titolo sottostimato dall’ambiente? Mir risponde così: “Da parte di tutti sì, ma non da parte dei fan. È una cosa che assumerà valore con gli anni, ma non è stato dato valore al fatto che Suzuki abbia vinto un mondiale dopo venti anni. Vincendo non si assume valore, ma se lottiamo per vincere il secondo titolo, forse otterrò un riconoscimento maggiore”. LEGGI TUTTO

  • in

    Multa prima della patente: arriva all’esame di teoria… guidando

    Ha parcheggiato l’automobile davanti alla Motorizzazione e si è recata a sostenere l’esame di guida. Un’incongruenza che non è sfuggita alla Polizia Stradale la quale, ferma nel piazzale, ha chiesto spiegazioni alla guidatrice poco furba, immediatamente sanzionata.
    Multata prima di aver preso la patente
    Può sembrare una barzelletta, ma quel che è accaduto a Biella è tutto vero. La città piemontese si rivela ancora teatro di fatti assurdi al volante: dopo la donna che ha distrutto la Maserati del marito infedele ecco quella che va a sostenere l’esame per la patente arrivando alla guida della sua automobile. La quarantenne ha sicuramente stabilito un record per aver ricevuto la sua prima maxi sanzione pochi minuti dopo aver sostenuto l’esame per il foglio rosa. Di origini nigeriane, la donna aveva preso la patente in Africa, documento non convertibile nel nostro Paese. Costretta quindi a sostenere nuovamente gli esami di guida, ha frequentato i corsi e si è iscritta regolarmente alla prima prova d’esame scritta per ottenere il foglio. Arrivata davanti agli uffici della motorizzazione però ha parcheggiato in modo talmente disinvolto da non destare inizialmente nessun sospetto alle Forze dell’Ordine. Solo quando la donna è entrata nell’aula dove avrebbe dovuto sostenere il test, i poliziotti hanno deciso di tenerla sotto controllo. Terminato l’esame la donna è uscita dalla sala contenta di aver ottenuto il foglio rosa, ma la sua euforia è durata ben poco perché gli agenti l’hanno avvicinata chiedendo di esibire la patente. Per la donna è scattata subito una sanzione amministrativa e non è stata denunciata poiché non recidiva.
    Senza patente guida l’auto della figlia: maxi multa per una 77enne LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Mir: “La mia fama non è aumentata in maniera impressionante”

    ROMA – “La vita non mi è cambiata quanto invece avrebbe potuto, perché o avuto la fortuna, o la sfortuna, di diventare campione del mondo nell’anno del Covid e mediaticamente non si è sentito come un anno normale. Quest’anno abbiamo un po’ recuperato la normalità, ma non del tutto. È chiaro che ho vissuto un aumento di fama importante, ma non impressionante. E questa cosa mi fa felice in qualche modo”. Joan Mir, intervistato da “Motorsport.com”, ha spiegato come sia cambiata solo di poco la sua vita dopo il titolo di MotoGp conquistato nel 2020. Fondamentale, in questo è stato l’avvento del Covid, che ha reso il campionato dello scorso anno ben diverso dagli altri, dall’inizio in piena estate alle gare senza spettatori, con meno tappe e senza Marc Marquez. Le conseguenze di un titolo in tempi di Covid, però, non dispiacciono troppo al pilota della Suzuki, che spesso si è mostrato una persona piuttosto riservata riguardo alla sfera privata.
    Le parole di Mir
    “So che se vincerò ancora o continuerò altri anni al massimo livello, il riconoscimento aumenterà, ma più in termini di aumento di fan sulle tribune – ha aggiunto -. Lo scorso anno mi è dispiaciuto molto vincere il mondiale senza gente in circuito. È una cosa che mi porto dentro”. Un titolo sottostimato dall’ambiente? Mir risponde così: “Da parte di tutti sì, ma non da parte dei fan. È una cosa che assumerà valore con gli anni, ma non è stato dato valore al fatto che Suzuki abbia vinto un mondiale dopo venti anni. Vincendo non si assume valore, ma se lottiamo per vincere il secondo titolo, forse otterrò un riconoscimento maggiore”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, test Abu Dhabi: la lista dei piloti partecipanti

    ROMA – Dopo il gran finale dell’ultimo Gp del 2021 ad Abu Dhabi, si torna subito sul circuito di Yas Marina per preparare la stagione 2022 di F1. Infatti tutti e 10 i team saranno impegnati 14 e 15 dicembre con dei test fondamentali per la realizzazione delle nuove monoposto per il prossimo campionato mondiale. Sarà anche l’occasione per vedere cimentarsi in pista giovani piloti o terze guide delle scuderie come il cinese Guanyu Zhou, secondo pilota Alfa Romeo nel 2022 al fianco di Valtteri Bottas o il campione della Formula E Nyck De Vries con Mercedes.
    Gli altri piloti
    Robert Shwartzman si dividerà tra Haas con cui correrà il 14 e Ferrari per il giorno successivo, con la Rossa che testerà anche l’italiano della’Academy Antonio Fuoco. Molta attesa per il vincitore della Formula 2, Oscar Piastri, che esordirà per l’Alpine mentre in casa Williams verrà dato spazio allo statunitense Logan Sargeant. Il Covid cambia i programmi del team Haas che oltre a Shwartzman vedrà esordire Pietro Fittipaldi mentre la Red Bull attingerà sempre dalla propria Academy con l’estone Juri Vips. McLaren darà un’occasione al messicano dell’IndyCar Pato O’Ward mentre per Alpha Tauri e Aston Martin scenderanno in pista rispettivamente Liam Lawson e Nyck Yelloly. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Verstappen ha scelto: correrà con il numero 1

    ROMA – Non succedeva dal 2014, ma dalla prossima stagione un neo campione di Formula 1 tornerà a gareggiare con il numero 1: Max Verstappen, dopo la conquista del titolo ad Abu Dhabi, ha infatti annunciato di voler lasciare il 33 per la prossima stagione. Una scelta opposta a quella di Lewis Hamilton, che ha sempre mantenuto il 44, mentre nel 2016 Nico Rosberg si era ritirato dopo la conquista del Mondiale. “Questo era il mio obiettivo finale in F1 – ha detto Verstappen al sito ufficiale della Formula 1 -. Ora l’ho raggiunto. Tutto quello che verrà dal 2022 in poi sarà un bonus. Cosa verrà in futuro? Anni in cui mi divertirò. Il 2022? Onestamente non ho nessuna sensazione al momento, voglio solo godermi quest’anno, però certamente nel giro di una o due settimane tornerò a concentrarmi sull’anno prossimo per difendere il titolo, anche perché correrò con il numero 1”.Guarda la galleryVerstappen vince il Mondiale di F1: lacrime di gioia e super festa ad Abu Dhabi
    Le lacrime dopo il titolo
    Il neo campione del mondo ha poi parlato delle tante emozioni provate dopo la prima vittoria del campionato di F1 in carriera: “Ho pianto. Significa molto per me, è la mia vita. Non mi piaceva la scuola e stavo entrando in un mondo nel quale non avevo bisogno dei libri. Una volta che raggiungi il tuo obiettivo di una vita provi una sensazione incredibile, non solo per me ma per tutta la mia famiglia, perché hanno vissuto per me. Mio papà è stato via con me per tanto tempo e probabilmente questo gli è costato il matrimonio. A mia sorella saranno mancati il fratello e il papà. Ora tutti questi sacrifici non sono stati inutili, ed è qualcosa di speciale”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1: Verstappen correrà con il numero 1

    ROMA – Per la prima volta dal 2014, un campione in carica di Formula 1 tornerà a correre con il numero 1 sulla monoposto. Max Verstappen, dopo la conquista del titolo ad Abu Dhabi, ha infatti annunciato di voler lasciare il 33 per la prossima stagione. Una scelta opposta a quella di Lewis Hamilton, che ha sempre mantenuto il 44, mentre nel 2016 Nico Rosberg si era ritirato dopo la conquista del Mondiale. “Questo era il mio obiettivo finale in F1 – ha detto Verstappen al sito ufficiale della Formula 1 -. Ora l’ho raggiunto. Tutto quello che verrà dal 2022 in poi sarà un bonus. Cosa verrà in futuro? Anni in cui mi divertirò. Il 2022? Onestamente non ho nessuna sensazione al momento, voglio solo godermi quest’anno, però certamente nel giro di una o due settimane tornerò a concentrarmi sull’anno prossimo per difendere il titolo, anche perché correrò con il numero 1”.Guarda la galleryMax Verstappen, tutte le auto del suo garage
    Le sensazioni dopo il titolo
    Il neo campione del mondo ha poi parlato delle tante emozioni provate dopo la prima vittoria del campionato di F1 in carriera: “Ho pianto. Significa molto per me, è la mia vita. Non mi piaceva la scuola e stavo entrando in un mondo nel quale non avevo bisogno dei libri. Una volta che raggiungi il tuo obiettivo di una vita provi una sensazione incredibile, non solo per me ma per tutta la mia famiglia, perché hanno vissuto per me. Mio papà è stato via con me per tanto tempo e probabilmente questo gli è costato il matrimonio. A mia sorella saranno mancati il fratello e il papà. Ora tutti questi sacrifici non sono stati inutili, ed è qualcosa di speciale”. LEGGI TUTTO