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    F1, Verstappen comanda le libere 1 in Qatar, terzo Hamilton

    ABU DHABI – E’ Max Verstappen il più veloce in pista nelle prove libere 1 del Gp di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione di F1 che assegnerà domenica il titolo mondiale. Il pilota olandese della Red Bull, con il tempo di 1:25.009, chiude davanti a tutti la sessione mattutina precedendo le due Mercedes di Valtteri Bottas e del suo rivale al titolo iridato Lewis Hamilton. Quarto l’altra Red Bull di Sergio Perez con l’ottimo quinto posto dell’Alpha Tauri di Yuki Tsunoda.
    Gli altri protagonisti
    Chiudono all’ottavo e nono posto le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, precedute dall’Alpine di un ottimo Fernando Alonso e dall’altra Alpha Tauri guidata da Pierre Gasly. Conclude la top-10 l’Aston Martin dell’ex ferrarista Sebastian Vettel. Tredicesimo posto provvisorio per Kimi Raikkonen, all’ultimo weekend della carriera, davanti al compagno di squadra dell’Alfa Romeo Antonio Giovinazzi. LEGGI TUTTO

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    F1, prove libere 1 Gp Abu Dhabi: Verstappen in testa, terzo Hamilton

    ABU DHABI – Max Verstappen è il più veloce nelle prime prove libere del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo e decisivo appuntamento della stagione di Formula 1. Il pilota della Red Bull, con il crono di 1:25.009, chiude davanti a tutti la sessione mattutina precedendo le due Mercedes di Valtteri Bottas e del suo contendente al titolo iridato Lewis Hamilton. Quarto l’altra Red Bull di Sergio Perez con l’ottimo quinto posto dell’Alpha Tauri di Yuki Tsunoda.
    Gli altri piloti
    Ottavo e nono posto per le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz precedute dall’Alpine di un ottimo Fernando Alonso e dall’altra Alpha Tauri guidata da Pierre Gasly. Conclude la top-10 l’Aston Martin dell’ex ferrarista Sebastian Vettel. Tredicesimo posto provvisorio per Kimi Raikkonen, all’ultimo weekend della carriera, davanti al compagno di squadra dell’Alfa Romeo Antonio Giovinazzi. LEGGI TUTTO

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    Hamilton vende la sua casa da sogno (mai abitata) per 43 milioni di euro

    Un appartamento da circa 43 milioni di euro in cui hanno vissuto star come Justin Timberlake, Harry Styles, Jake Gyllenhaal e che poi è arrivato a Lewis Hamilton. Ma la lussuosa abitazione a Tribeca, quartiere della parte sud del distretto di Manhattan, a New York non ha mai convinto fino in fondo il pilota Mercedes che non è mai andato ad abitare. E ora è arrivata la notizia della vendita.
    Piscina e cucina da chef
    Hamilton possiede anche un altro attico a New York, oltre a una villa da circa 20 milioni di euro a Londra. Forse è per questo che non aveva mai portato le sue cose nella seconda casa della Grande Mela, nonostante si tratti di un’abitazione decisamente fuori dal comune per dimensioni e lussi al suo interno. Qualche esempio? Sono tre piani, compresa un’enorme terrazza vetrata, per un totale di oltre 2.700 mq. Al suo interno ben cinque camere da letto, sei bagni (più due di servizio), ma soprattutto qui troviamo una piscina privata, una biblioteca e addirittura una cucina professionale che farebbe invidia ai più grandi chef. I tre piani possono essere raggiunti attraverso un ascensore interno e privato. Con tutti questi optional, la cifra di vendita iniziale era di quasi 43 milioni di sterline, cioè circa 48 milioni di euro, ma si è poi scesi a 43 milioni di euro per chiudere l’affare. Chi l’ha acquistata? Il compratore è rimasto anonimo e al suo posto ha gestito l’acquisto una società di Seattle. Speriamo solo che il nuovo proprietario sappia sfruttare al meglio tutto quello che questo strabiliante appartamento ha da offrire.
    Hamilton, dallo yacht di lusso alla super Pagani Zonda: ma quali auto elettriche a Monte Carlo! LEGGI TUTTO

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    Stellantis e la guida assistita di Livello 3: obiettivo 2024

    Dal software day di Stellantis sono emersi dettagli importanti sul futuro e i piani del Gruppo, in cui si parla di un business in grado di generare 20 miliardi di ricavi. Ma arrivano anche ulteriori particolari su STLA Brain, la nuova “mente elettrica”, che può essere costantemente e regolarmente aggiornata grazie allo scambio dati, e su STLA Auto Drive che sfruttando gli aggiornamenti nel ciclo vitale dei futuri modelli del Gruppo Stellantis permetterà di introdurre un’automazione della guida fino al Livello 3. Ed ecco qualche anticipazione sulle tempistiche dell’arrivo degli Adas sulle auto di Stellantis.
    Algoritmi di intelligenza artificiale
    Sarà a partire dal 2024 che accoglieremo i modelli dotati di Adas di Livello 3. Un percorso affrontato insieme a BMW, dando seguito ai precedenti accordi del 2017, quando ancora le entità PSA e FCA erano separate ma Fiat Chrysler sottoscriveva progetti di intesa con il Gruppo tedesco.
    Toccherà ovviamente sui marchi premium che arriverà per prima la tecnologia di Livello 3, modelli di casa Alfa Romeo, ad esempio. Grazie allo sviluppo over-the-air dell’architettura elettrica-elettronica STLA Brain si potranno integrare funzioni e servizi superando la strettissima relazione hardware-software. Grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale si andranno ad evolvere gli Adas, dal Livello 2 al Livello 2+, avanzato nell’assistenza garantita dall’elettronica ma sempre con l’obbligo assoluto del guidatore di tenere le mani sul volante.
    Uno scenario diverso con il Livello 3, della guida assistita senza mani sul volante, in condizioni specifiche, di traffico e su determinate arterie stradali. Tutto con l’interrogativo delle normative, di ciò che sarà possibile attuare e in quali mercati.
    Come già sottolineato proprio in casa BMW, il tema non è più di capacità tecnologiche circa l’attuazione della guida assistita di Livello 3, quanto del quadro normativo.
    Stellantis, la prima Tower Multifunction di Solerzia sorge a Torino LEGGI TUTTO

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    F1, GP Abu Dhabi fino al 2030: ufficiale il rinnovo di Yas Marina

    ROMA – Il duello tra Lewis Hamilton-Max Verstappen troverà il suo epilogo ad Abu Dhabi. Sul circuito di Yas Marina uno dei due diventerà infatti campione del mondo. Lo stesso circuito che, come confermato dall’accordo stipulato con l’Abu Dhabi Motorsports Management (ADMM), permetterà al Gran Premio degli Emirati Arabi di rimanere in calendario fino al 2030. “Qui verrà scritta la storia della Formula 1, non vediamo l’ora arrivi il weekend”, le parole di Stefano Domenicali.
    La tappa di Yas Marina
    Entrato a far parte fra i circuiti della Formula 1 nel 2009, il circuito di Abu Dhabi rappresenta ormai un appuntamento fisso nel circus. La gara in notturna nel deserto e l’asfalto illuminato dalla luce dei riflettori fanno di Yas Marina una tappa suggestiva che Saif Al Noaimi, CEO di ADMM, considera “una gara di caratura mondiale senza precedenti”, che “rappresenta Abu Dhabi e gli Emirati Arabi nel mondo”. E ora ad Abu Dhabi ci si prepara a vivere l’ultima tappa di un campionato entusiasmante, che promette scintille fino all’ultima curva. LEGGI TUTTO

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    F1,il GP Abu Dhabi rinnova: sarà in calendario fino al 2030

    ROMA – Manca poco alla conclusione del mondiale di Formula 1, caratterizzato dal duello Lewis Hamilton-Max Verstappen: ad Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina, uno dei due diventerà campione del mondo. Lo stesso circuito che, come confermato dall’accordo stipulato con l’Abu Dhabi Motorsports Management (ADMM), permetterà al Gran Premio degli Emirati Arabi di rimanere in calendario fino al 2030. “Qui verrà scritta la storia della Formula 1, non vediamo l’ora arrivi il weekend”, le parole di Stefano Domenicali.
    Yas Marina ormai un classico
    Entrato a far parte fra i circuiti della Formula 1 nel 2009, il circuito di Abu Dhabi rappresenta ormai un appuntamento fisso nel circus. La gara in notturna nel deserto e l’asfalto illuminato dalla luce dei riflettori fanno di Yas Marina una tappa suggestiva che Saif Al Noaimi, CEO di ADMM, considera “una gara di caratura mondiale senza precedenti”, che “rappresenta Abu Dhabi e gli Emirati Arabi nel mondo”. Le luci illumineranno ancora una volta il tracciato nel prossimo weekend, quando ci sarà il titolo mondiale in palio, e anche negli anni a venire. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dall'Igna: “Preoccupati dalla rottura con Dovizioso e Petrucci, ma poi è andato tutto bene”

    ROMA – Gigi Dall’Igna, dopo la conquista del mondiale costruttori di MotoGp, ripercorre le tappe di una stagione iniziata con qualche mugugno per gli addii di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci ma chiusa in trionfo:”Siamo stati criticati dopo la rottura con i nostri due piloti, ma alla fine è andata bene, nonostante anche noi fossimo preoccupati. All’inizio della stagione non avevamo le idee chiare sul nostro potenziale: è normale avere dei dubbi, ma bisogna mantenere il controllo per guidare bene la squadra”, le parole di Dall’Igna a Speedweek.com
    Due piloti, un’unica soluzione
    Dall’Igna, per giocarsi il mondiale 2021, ha scelto Francesco ‘Pecco’ Bagnaia e Jack Miller, che non hanno fatto rimpiangere i piloti dello scorso anno, portando la Ducati di nuovo al trionfo, ricevendo il plauso anche del Presidente della Repubblica, che ha ricevuto la delegazione Ducati al Quirinale. Specchio di una scuderia che fa del lavoro di squadra il proprio forte, a prescindere dai singoli piloti, aspetto sottolineato anche da Dall’igna stesso: “Il mio credo è non seguire un solo pilota. Mi affido a numeri e statistiche. Così, quando vai a risolvere un problema, non lo risolvi per uno ma lo fai per tutti”. Ducati ora si gode la pausa invernale, con uno sguardo però alle aspettative create dai trionfi di Bagnaia, che punterà al titolo piloti di Fabio Quartararo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Dall'Igna: “Ducati criticata a inizio stagione, ma alla fine è andata bene”

    ROMA – Dopo aver conquistato il mondiale costruttori in MotoGP e dopo aver ricevuto il plauso da Sergio Mattarella al Quirinale, Gigi Dall’Igna ripercorre le tappe di un 2021 iniziato con qualche polemica per gli addii di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci ma chiusa con l’ennesimo trionfo. “Siamo stati criticati dopo la rottura con i nostri due piloti, ma alla fine è andata bene, nonostante anche noi fossimo preoccupati. All’inizio della stagione non avevamo le idee chiare sul nostro potenziale: è normale avere dei dubbi, ma bisogna mantenere il controllo per guidare bene la squadra”, le parole di Dall’Igna a Speedweek.com
    Una soluzione per tutti
    Dall’Igna, per giocarsi il mondiale 2021, ha scelto Francesco ‘Pecco’ Bagnaia e Jack Miller, che non hanno fatto rimpiangere i piloti dello scorso anno, portando la Ducati di nuovo al trionfo. Specchio di una scuderia che fa del lavoro di squadra il proprio forte, a prescindere dai singoli piloti, aspetto sottolineato anche da Dall’igna stesso: “Il mio credo è non seguire un solo pilota. Mi affido a numeri e statistiche. Così, quando vai a risolvere un problema, non lo risolvi per uno ma lo fai per tutti”. Ducati è pronta a godersi il periodo di pausa tornando ancora più forte nel 2022 quando, con Bagnaia in testa, cercherà di conquistare anche il titolo piloti. LEGGI TUTTO