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    MotoGp, Alex Marquez: “Contento della nuova Honda”

    ROMA – Un quarto e un quinto posto nel mondiale costruttori non possono soddisfare le ambizioni Honda, che nelle ultime due stagioni ha sofferto più del previsto i problemi fisici di Marc Marquez. Tuttavia le rivoluzioni in programma per il 2022 sono subito piaciute a suo fratello Alex. ““Honda ha fatto un ottimo lavoro. C’è ancora molto sviluppo da fare, ma la base di partenza è molto buona – ha dichiarato il pilota iberico ad AS – la filosofia del nuovo prototipo è completamente diversa rispetto al passato e questo ci entusiasma, anche perché i tempi sul giro sono stati subito competitivi. Considerando che c’è da svolgere tantissimo lavoro il potenziale della nuova Honda è veramente alto”.
    “Siamo sulla strada giusta”
    Per il prossimo mondiale fiducia nella RCV 2022,  gradita fin da subito a tutti e quattro i piloti. “A volte succedeva che io e Marc eravamo d’accordo mentre Pol e Nakagami la vedevano diversamente. Non avevo parlato con lui ma Santi Hernandez mi ha riferito che le mie sensazioni erano esattamente quelle espresse da Marc. Questo mi rende tranquillo, vuol dire che sono sulla strada giusta. È importante essere tutti d’accordo e che Honda sappia quale siano le priorità”, ha commentato il fratello minore di Marc. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz: “Leclerc? Penso sia il migliore poleman in F1”

    ROMA – Mancano solo due gare alla fine della stagione 2021 della Formula 1 e l’obiettivo numero uno per la Ferrari è concludere al meglio la stagione mantenendo il terzo posto nel mondiale costruttori davanti la McLaren. Fino a questo momento alla scuderia di Maranello è mancato l’acuto vincente, infatti la casella delle vittorie è fermo ancora a zero, al contrario delle pole position. Per due volte la Ferrari è partita avanti a tutti grazie alle indiscusse qualità di Charles Leclerc, bravissimo ad esaltarsi nella gara di casa di Monaco e nel circuito cittadino di Baku, per Sainz invece un secondo posto in Russia dietro Lewis Hamilton.
    “Charles il più bravo in F1”
    A confermare quanto visto in pista è stato proprio Carlo Sainz, conquistato dalle capacità di poleman del compagno di squadra. “Penso che Charles sia il migliore in qualifica – afferma lo spagnolo a GP Racing – credo il più bravo oggi in F1. Me ne sto rendendo conto ora che lo vedo esprimersi ad altissimi livelli. Non parlo solo della velocità, ma anche per la sua etica del lavoro davvero buona. Collabora con la squadra e possiede un sacco di punti di forza che lo rendono un pilota così forte. Questa sfida  mi piace e so che, probabilmente, non c’è nessuno più talentuoso di Charles nel giro secco con una Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    F1, Sainz su Leclerc: “Il migliore in qualifica dell'intera F1”

    ROMA – La stagione 2021 sta volgendo al termine e la Ferrari è in lotta, da favorita, con la McLaren per il terzo posto nel mondiale costruttori. Fino a questo momento alla scuderia di Maranello è mancato l’acuto vincente, infatti la casella delle vittorie è fermo ancora a zero, al contrario delle pole position. Per due volte la Ferrari è partita avanti a tutti grazie alle indiscusse qualità di Charles Leclerc, bravissimo ad esaltarsi nella gara di casa di Monaco e nel circuito cittadino di Baku, per Sainz invece un secondo posto in Russia dietro Lewis Hamilton.
    “Charles il più talentuoso sul giro secco”
    A riconoscere le qualità di Leclerc è proprio il compagno di squadra Carlos Sainz, abbagliato dalle qualità del monegasco sul giro secco. “Penso che Charles sia il migliore in qualifica – ha spiegato lo spagnolo a GP Racing – credo il più bravo oggi in F1. Me ne sto rendendo conto ora che lo vedo esprimersi ad altissimi livelli. Non parlo solo della velocità, ma anche per la sua etica del lavoro davvero buona. Collabora con la squadra e possiede un sacco di punti di forza che lo rendono un pilota così forte. Questa sfida  mi piace e so che, probabilmente, non c’è nessuno più talentuoso di Charles nel giro secco con una Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    Melandri: “Chi sfidava Valentino Rossi veniva messo in croce”

    ROMA – “Rossi ti attaccava psicologicamente. Il problema era che finché lo faceva lui era una dote, mentre, quando lo attaccavi tu, diventavi automaticamente il personaggio cattivo”. Marco Melandri è stato uno dei piloti intervistati durante il documentario “RiVale”, realizzato da DAZN in occasione del ritiro di Valentino Rossi dalla MotoGp. Il pilota di Ravenna, secondo nel Mondiale 2005 dietro proprio al Dottore, ha raccontato delle difficoltà che trovavano i piloti quando affrontavano il numero 46: “Era difficile correre contro di lui perché per qualsiasi cosa facesse di sbagliato Valentino c’era sempre un motivo buono per giustificarlo. Al contrario, chi lo sfidava o faceva qualcosa fuori dalle righe era sempre attaccato e messo in croce”.
    Le difficoltà di Melandri
    “In quel periodo storico c’era bisogno di una grande rivalità. C’erano due italiani e così hanno fatto in modo che tutto si accendesse in anticipo – ha aggiunto Melandri -. Perciò entrambi siamo stati sfruttati facilmente. Non ho mai digerito il fatto di essere stato messo a confronto con Valentino. È stato un peso, qualcosa che non cercavo perché sono molto diverso da lui”. LEGGI TUTTO

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    F1,Alonso: “Il mondo della F1? Falso, spesso io e Raikkonen ne ridiamo insieme”

    ROMA – Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, due campioni del mondo che da tanti anni battagliano in pista. Per il finlandese è l’ultimo anno del Circus con Alonso che prenderà i gradi di pilota più anziano. “Negli anni ci siamo incontrati negli aeroporti, fuori dal paddock, nei ristoranti e anche alle feste. È uno dei piloti che non vedi l’ora di vedere, specialmente dopo le gare. Con lui puoi parlare di diversi argomenti, va sempre dritto al sodo. Noi piloti viviamo in una bolla, senza avere una vita normale. Viaggiamo su aerei con tutti i comfort, alloggiamo in hotel a cinque stelle, ma la domenica dopo la gara siamo persone normali. Io e Kimi condividiamo idee diverse sul mondo della F1 e spesso ridiamo di quanto a volte questo mondo sia falso“.
    “Fuori dai circuiti è un’altra persona”
    Un privilegio per lo spagnolo aver condiviso anni di carriera con un pilota che fuori dalle piste è molto diverso da quanto fa trasparire. “Quando esordisci in F1, non hai un’idea chiara di cosa ti riservi il futuro. Kimi e io abbiamo vissuto stagioni super in Formula 1, siamo stati entrambi campioni del mondo, un risultato speciale che non sai mai se centrerai in carriera. Sono molto felice di aver condiviso così tanti anni con lui – dichiara il due volte campione iridato al podcast ‘Beyond the grid’ – è un grande personaggio per il mondo della Formula 1 e ci mancherà molto. È onesto e trasparente, indossa la maschera della persona fredda e taciturna, ma fuori dai circuiti è decisamente caldo’. In quelle occasioni conosci il vero Kimi”. LEGGI TUTTO

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    F1,Alonso: “F1 falsa, io e Raikkonen ne ridevamo spesso”

    ROMA – Questo in corso è l’ultimo anno di Kimi Raikkonen nel Circus. Il posto di più anziano verrà preso da Fernando Alonso che con il finlandese condivide molti ricordi. “Negli anni ci siamo incontrati negli aeroporti, fuori dal paddock, nei ristoranti e anche alle feste. È uno dei piloti che non vedi l’ora di vedere, specialmente dopo le gare. Con lui puoi parlare di diversi argomenti, va sempre dritto al sodo. Noi piloti viviamo in una bolla, senza avere una vita normale. Viaggiamo su aerei con tutti i comfort, alloggiamo in hotel a cinque stelle, ma la domenica dopo la gara siamo persone normali. Io e Kimi condividiamo idee diverse sul mondo della F1 e spesso ridiamo di quanto a volte questo mondo sia falso“.
    “Felice di aver condiviso tanti anni con lui”
    Alonso spiega come il vero Kimi è diverso da quello che appare durante le gare. “Quando esordisci in F1, non hai un’idea chiara di cosa ti riservi il futuro. Kimi e io abbiamo vissuto stagioni super in Formula 1, siamo stati entrambi campioni del mondo, un risultato speciale che non sai mai se centrerai in carriera. Sono molto felice di aver condiviso così tanti anni con lui – spiega il due volte campione iridato al podcast ‘Beyond the grid’ – è un grande personaggio per il mondo della Formula 1 e ci mancherà molto. È onesto e trasparente, indossa la maschera della persona fredda e taciturna, ma fuori dai circuiti è decisamente caldo’. In quelle occasioni conosci il vero Kimi”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Todt su Schumacher: “Non è il più grande della storia”

    ROMA – Jean Todt, intervistato ai microfoni di Canal+, ha sorpreso tutti nel giudizio su Michael Schumacher, suo ex pilota quando era direttore generale della Ferrari. Il presidente della Fia non trova possibile definire il migliore di tutti i tempi in Formula 1, nemmeno ragionando in termini di titoli e risultati: “Non ho mai considerato Schumacher il più grande pilota della storia perché penso sia molto difficile da stabilire. Penso che ci siano campioni eccezionali in epoche diverse. Per esempio Fangio era il migliore del suo tempo, così come Jim Clark. Oggi possiamo dire che Hamilton è il numero uno in questo periodo. Spesso per dieci anni c’è stato un pilota che ha primeggiato. Si può provare a quantificarlo usando i Mondiali vinti, ma ci sono tante condizioni diverse. Per esempio, ai tempi di Fangio c’erano meno GP, si poteva usare l’auto del compagno di squadra, il punteggio era diverso. Non si può fare un vero confronto”.
    Su Verstappen e Hamilton
    Todt, ai microfoni di “Race Fans”, ha invece parlato di Max Verstappen, attuale leader della classifica piloti: “Mi ricorda Kimi Raikkonen. È molto diretto e talentuoso. Entrambi hanno pochi interessi e si concentrano su di quelli. Mi sembrano indifferenti al resto”. Poi qualche battuta su Lewis Hamilton: “Ammiro la sua longevità, anche se è più facile gestirsi quando si ha la miglior macchina. Sorpasso a Michael? Buon per Lewis, anche se al momento ci sono ancora due sette volte iridati”. LEGGI TUTTO

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    F1, Jean Todt: “Schumacher non è il pilota più grande della storia”

    ROMA – “Non ho mai considerato Schumacher il più grande pilota della storia perché penso sia molto difficile da stabilire. Penso che ci siano campioni eccezionali in epoche diverse. Per esempio Fangio era il migliore del suo tempo, così come Jim Clark. Oggi possiamo dire che Hamilton è il numero uno in questo periodo. Spesso per dieci anni c’è stato un pilota che ha primeggiato”. Jean Todt, in un’intervista a Canal+, ha sorpreso tutti nel giudizio su Michael Schumacher, suo ex pilota quando era direttore generale della Ferrari. Il presidente della Fia non trova possibile definire il migliore di tutti i tempi in Formula 1, nemmeno ragionando in termini di titoli e risultati: “Si può provare a quantificarlo usando i Mondiali vinti, ma ci sono tante condizioni diverse. Per esempio, ai tempi di Fangio c’erano meno GP, si poteva usare l’auto del compagno di squadra, il punteggio era diverso. Non si può fare un vero confronto”.
    “Verstappen come Raikkonen”
    Todt, ai microfoni di “Race Fans”, ha invece parlato di Max Verstappen, attuale leader della classifica piloti: “Mi ricorda Kimi Raikkonen. È molto diretto e talentuoso. Entrambi hanno pochi interessi e si concentrano su di quelli. Mi sembrano indifferenti al resto”. Poi qualche battuta su Lewis Hamilton: “Ammiro la sua longevità, anche se è più facile gestirsi quando si ha la miglior macchina. Sorpasso a Michael? Buon per Lewis, anche se al momento ci sono ancora due sette volte iridati”. LEGGI TUTTO