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    Firenze, il Tar rinvia il ricorso: dal 1° dicembre obbligo di casco sui monopattini

    Non si trova ancora una soluzione definitiva alla querelle sulla micromobilità nella città di Firenze: al centro del problema i monopattini elettrici, che dal 1° dicembre 2021 vorranno l’obbligo del casco esteso ai maggiorenni. Una delle società di sharing ha presentato ricorso, ma la decisione del Tar è stata rinviata senza sospensiva.
    Provvedimento resta efficace
    Lo stesso Comune di Firenze ha reso noto il punto: il 28 agosto scorso era stato lo stesso Comune a emanare un provvedimento dirigenziale per indire l’obbligo di casco anche per i conducenti di età maggiore ai 18 anni. A questa decisione aveva fatto ricorso una delle due società – Bit Mobility e Timove – di sharing interessate. Il Tar ha “accolto la domanda cautelare avversaria attraverso la fissazione di un’udienza di merito a breve, ma nelle more dell’udienza di merito, già fissata al 6 aprile 2022, non ha sospeso l’efficacia del provvedimento comunale impugnato, sottolineando che “non risulta possibile disporre nelle more della decisione del ricorso la sospensione dell’atto impugnato in quanto nella comparazione di interessi propria della fase cautelare risulta assolutamente prevalente l’interesse alla sicurezza stradale posto a base dell’ordinanza impugnata rispetto all’interesse meramente patrimoniale della società ricorrente”. In parole povere, prima la sicurezza dei cittadini e poi le valutazioni. Fino al 6 aprile 2022 resta valido il provvedimento.
    Stanziati 50mila euro
    Intanto, la Giunta comunale ha accordato lo stanziamento di 50.000 euro per i proprietari di monopattini e/o fruitori dei servizi di sharing per l’acquisto di un casco, una somma pari a 30 euro a persona. La querelle sulla micromobilità sembra non trovare pace.
    Nuovo Codice della Strada: le 7 novità principali in arrivo dal 10 novembre LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu elogia Rea: “Una leggenda del nostro sport”

    ROMA – Per Toprak Razgatlioglu è stata una giornata di festa. Il turco è il nuovo campione della Superbike, in un Mondiale vinto all’ultimo round davanti a Jonathan Rea. Il pilota della Yamaha, però, ha reso onore al rivale britannico, che chiude secondo in classifica: “Rea è una leggenda della Superbike, è stata una lotta incredibile con lui quest’anno ma abbiamo combattuto solo in pista, siamo amici fuori. Per me non è stato facile, lui mi ha aiutato, dandomi consigli ai tempi della Kawasaki. Nel 2018 al mio arrivo nel paddock in Superbike tutti volevano battere Jonny, e dopo due anni abbiamo lottato in pista e quest’anno ancora di più”.
    Il pensiero per il padre
    Toprak ha poi confermato che, nella prossima stagione, correrà con il numero 1 riservato ai campioni in carica: “Ho usato sempre il numero 54, che è lo stesso datomi da Kenan Sofuoglu. Ci sono affezionato, ma Yamaha non ha mai avuto un numero 1 in Superbike. Perciò io sfoggerò il numero 1 l’anno prossimo”. Bellissime anche le parole per il padre, scomparso quattro anni fa: “Mio padre ha lavorato tanto per me, era anche il suo sogno, sono sicuro che oggi mi ha seguito, anche se non ha potuto vedermi oggi, è stata una stagione speciale, questa è per te papà”. LEGGI TUTTO

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    Superbike, Razgatlioglu campione: “Rea è una leggenda”

    ROMA – “Rea è una leggenda della Superbike, è stata una lotta incredibile con lui quest’anno ma abbiamo combattuto solo in pista, siamo amici fuori. Per me non è stato facile, lui mi ha aiutato, dandomi consigli ai tempi della Kawasaki. Nel 2018 al mio arrivo nel paddock in Superbike tutti volevano battere Jonny, e dopo due anni abbiamo lottato in pista e quest’anno ancora di più”. Per Toprak Razgatlioglu è una giornata di festa. Il turco è il nuovo campione della Superbike, in un Mondiale vinto all’ultimo round davanti a Jonathan Rea. Il pilota della Yamaha, però, ha reso onore al rivale britannico, che chiude secondo in classifica.
    La scelta del numero 1
    Toprak ha poi confermato che, nella prossima stagione, correrà con il numero 1 riservato ai campioni in carica: “Ho usato sempre il numero 54, che è lo stesso datomi da Kenan Sofuoglu. Ci sono affezionato, ma Yamaha non ha mai avuto un numero 1 in Superbike. Perciò io sfoggerò il numero 1 l’anno prossimo”. Bellissime anche le parole per il padre, scomparso quattro anni fa: “Mio padre ha lavorato tanto per me, era anche il suo sogno, sono sicuro che oggi mi ha seguito, anche se non ha potuto vedermi oggi, è stata una stagione speciale, questa è per te papà”. LEGGI TUTTO

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    Finali Mondiali 2021, spettacolo Ferrari al Mugello

    Spettacolo ed adrenalina per le Finali Mondiali 2021, che hanno consacrato Campioni del Mondo Luka Nurmi (Formula Racing) nel Trofeo Pirelli, e Ernst Kirchmayr (Baron Motorsport) nella Coppa Shell, davanti al pubblico entusiasta degli Scuderia Ferrari Club e dei dipendenti Ferrari che hanno raggiunto il circuito del Mugello. Emozioni dal vivo e in diretta web per il tradizionale Ferrari Show, che ha concluso la manifestazione portando in pista, insieme a tre monoposto del Cavallino Rampante e alle GT protagoniste di una straordinaria stagione sportiva, la nuova Ferrari Daytona SP3, l’ultima opera d’arte della Ferrari Icona Series.
    Finale Mondiale Trofeo Pirelli
    Dopo essere stato il più giovane vincitore nella storia del Ferrari Challenge, Luka Nurmi ne diventa anche il più giovane Campione del Mondo. È il verdetto che arriva dalle Finali Mondiali 2021 al Mugello, dopo una sfida palpitante con Niccolò Schirò (Rossocorsa) che ha entusiasmato il pubblico. “Quanta emozione stringere tra le mani questo trofeo”, ha dichiarato il finlandese al termine della corsa, “non ho parole per descrivere il mio stato d’animo, sono semplicemente entusiasta!”. Confronto intenso anche per il gradino più basso del podio con Cooper MacNeil (Ferrari of Westlake) abile a rintuzzare gli attacchi di Frederik Paulsen (Formula Racing).
    Il titolo di campione del Mondo della classe Am va ad un altro pilota di Formula Racing, Christian Brunsborg. Il giovane danese è stato bravo a resistere al tentativo di rimonta di Enzo Potolicchio (Ferrari of Central Florida), secondo sotto la bandiera a scacchi davanti ad Ange Barde (SF Côte d’Azur Cannes – IB FAST).

    Finale Mondiale Coppa Shell
    Dopo la conquista della Coppa Shell nel Ferrari Challenge Europe ottenuta ieri, Ernst Kirchmayr si laurea Campione del Mondo in questa categoria al termine di un emozionante ultimo giro che ha visto il pilota austriaco resistere agli attacchi degli avversari, compattati dalla Safety Car. Il portacolori di Baron Motorsport ha preceduto di pochi decimi Todd Coleman (Ferrari of Denver) e Manny Franco (Ferrari of Lake Forest), bravo a sorprendere l’esperto Fons Scheltema (Kessel Racing) e a conquistare il terzo gradino del podio. “È un risultato grandioso”, ha commentato Kirchmayr, “ieri abbiamo vinto la Coppa Shell e oggi il titolo nelle Finali Mondiali, non riesco ancora a crederci, una doppietta incredibile”.
    Campione della classe Am si laurea Peter Christensen (Formula Racing), che dopo aver conquistato la vetta, è riuscito a controllare il ritorno degli avversari nelle ultime palpitanti fasi di gara. Joakim Olander (Scuderia Autoropa) e Josef Schumacher (Eberlein Automobile) hanno accompagnato il danese sul podio.

    Ferrari Show
    Introdotto dallo spettacolo dei bandierai di Castel San Barnaba, a simboleggiare il legame di Ferrari con il territorio, l’attesissimo show che conclude le Finali Mondiali come da tradizione ha regalato emozioni e adrenalina. Il pubblico del Mugello ha potuto ammirare le evoluzioni delle monoposto Formula 1 F60 e SF70-H, con al volante Giancarlo Fisichella, Andrea Bertolini e Olivier Beretta, e delle 488 GTE e 488 GT3 Evo 2020 protagoniste nel WEC, GT World Challenge Europe e DTM per celebrare una delle stagioni più vincenti di Ferrari nei campionati GT. Applausi a scena aperta per la parte conclusiva del programma con la nuova Ferrari Daytona SP3, scortata da due damigelle d’onore come le 330 P4 e da una 412 P.
    Premiazioni
    Nella serata di sabato si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori della serie europea e nordamericana del Ferrari Challenge, con l’annuncio della sede delle prossime Finali Mondiali 2022, che si svolgeranno dal 26 al 31 ottobre presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. La serata di gala, in una cornice impreziosita dall’esposizione delle principali vetture che hanno fatto la storia di Ferrari, ha permesso di festeggiare gli straordinari risultati sportivi raggiunti nella stagione 2021, a partire dai titoli mondiali nel WEC e dai trionfi nella 24 Ore di Le Mans e Spa. Nel corso della serata, accanto ad Antonello Coletta, Head of Ferrari Attività Sportive GT, sono intervenuti il presidente John Elkann, il Chief Executive Officer Benedetto Vigna, il vicepresidente Piero Ferrari, il Chief Marketing and Commercial Officer Enrico Galliera, a cui è spettato il compito di introdurre sul palco l’ammiratissima nuova Daytona SP3.

    Medaglie olimpiche
    Presente al Mugello nella giornata conclusiva delle Ferrari Mondiali 2021, una delegazione di atleti italiani che ha entusiasmato alle Olimpiadi di Tokyo di questa estate: Francesco Lamon e Jonathan Milan, del quartetto che ha conquistato l’oro nell’inseguimento a squadre in Giappone; Manfredi Rizza, argento con la canoa nel K1 200 metri; Mauro Nespoli, argento nel tiro con l’arco; Stefano Oppo, bronzo nel canottaggio nel doppio pesi leggeri; Antonino Pizzolato, bronzo nel sollevamento pesi (81 kg) e Abraham De Jesus Conyedo Ruano, bronzo nella lotta libera (97 kg). Ad accompagnare gli azzurri anche Carlo Mornati, Segretario Generale Coni.
    Museo
    Per permettere a tutti i tifosi e agli appassionati Ferrari di vedere dal vivo le 488 GTE che hanno conquistato il titolo mondiale piloti e costruttori del FIA World Endurance Championship, il Museo Ferrari di Maranello ospiterà dal prossimo 22 dicembre una mostra dedicata. LEGGI TUTTO

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    F1, Masi e il rimbrotto su Horner: “Frasi contro steward inaccettabili”

    ROMA – La furia, poi l’ammenda e ora il rimbrotto da parte di Michael Masi. Christian Horner, team principal della Red Bull, non ha certamente passato un GP del Qatar sereno. Nelle qualifiche di sabato si era infatti inalberato contro gli steward del Gran Premio per aver esposto la doppia bandiera gialla, che Verstappen ha ignorato, ricevendo una penalità che potrebbe costargli il mondiale. Horner aveva dato della “canaglia” al commissario di percorso, insinuando che la sanzione all’olandese fosse un “regalo alla Mercedes”. Masi è tornato sull’argomento e ha redarguito il numero uno della Red Bull: “Sono frasi inaccettabili. Christian si è scusato e non intendeva offendere nessuno, ma non si dovrebbe attaccare nessuno, a maggior ragione i volontari”.
    Masi: “Niente F1 se non ci sono steward”
    Michael Masi ha continuato così a prendere le difese degli steward: “In migliaia ogni weekend dedicano il loro tempo libero al nostro sport. Senza di loro tutto questo non sarebbe possibile e li difenderò sui circuiti di tutto il mondo: certe frasi non sono accettabili. Il commissario di percorso ha preso la decisione di esporre la doppia bandiera gialla per la sicurrezza dei piloti. Penso che nessuno debba essere criticato quando pensa alla salvaguardia altrui”. LEGGI TUTTO

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    F1, Masi bacchetta Horner: “Contro steward frasi inaccettabili”

    ROMA – La rabbia, poi le scuse e ora il rimprovero da parte di Michael Masi. Christian Horner, team principal della Red Bull, non ha certamente vissuto un GP del Qatar sereno. Nelle qualifiche di sabato si era infatti scagliato contro gli steward del Gran Premio per aver esposto la doppia bandiera gialla, che Verstappen ha ignorato, ricevendo una penalità che potrebbe costargli il mondiale. Horner aveva dato della “canaglia” al commissario di percorso, insinuando che la sanzione all’olandese fosse un “regalo alla Mercedes”. Masi è tornato sull’argomento e ha redarguito il numero uno della Red Bull: “Sono frasi inaccettabili. Christian si è scusato e non intendeva offendere nessuno, ma non si dovrebbe attaccare nessuno, a maggior ragione i volontari”.
    Masi: “Senza volontari niente F1”
    Michael Masi ha continuato così a difendere gli steward: “In migliaia ogni weekend dedicano il loro tempo libero al nostro sport. Senza di loro tutto questo non sarebbe possibile e prenderò le loro difese sui circuiti di tutto il mondo: certe frasi non sono accettabili. Il commissario di percorso ha preso la decisione di esporre la doppia bandiera gialla per la sicurrezza dei piloti. Penso che nessuno debba essere criticato quando pensa alla salvaguardia altrui”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner si scusa per l'offesa allo steward: “Ero frustrato”

    ROMA – Una brutta giornata per la Red Bull quella di domenica al Gran Premio del Qatar, valevole per la ventesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Max Verstappen ha infatti chiuso secondo dietro a Lewis Hamilton, dopo aver ricevuto una penalità di cinque posizioni nella griglia di partenza della gara. Le complicazioni per il team di Milton Keynes, però, non sono arrivate solo in pista. Dopo la decisione della sanzione per Verstappen, infatti, il team principal Christian Horner, ha attaccato uno degli steward, dandogli della “canaglia”. E’ scattata così la violazione di due articoli del codice sportivo internazionale della FIA. Solo un ammonimento, però, per Horner, costretto poi a scusarsi per l’offesa allo steward.
    Le scuse di Horner
    “Ho parlato con la Fia, mi sono scusato se è stata creata un’offesa in qualche modo perché non era nelle intenzioni – ha detto Horner -. La mia frustrazione non era con un singolo commissario, era con una situazione in cui un’auto era passata, non c’era il giallo, un’auto ottiene un singolo giallo, un’auto ottiene un doppio giallo, è l’incoerenza su questo. Come sport, possiamo imparare da questo. Comunque mi scuso se le mie parole sono state interpretate come un’offesa”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner attacca uno steward: “Canaglia”. Poi le scuse

    ROMA – Non è stata una grande domenica per Red Bull, che ha visto Max Verstappen chiudere secondo dietro a Lewis Hamilton nel Gran Premio del Qatar, ventesimo appuntamento stagionale della Formula 1, dopo aver ricevuto cinque posizioni di penalità in griglia di partenza. Le complicazioni per il team di Milton Keynes, però, non sono arrivate solo in pista. Dopo la decisione della sanzione per Verstappen, infatti, il team principal Christian Horner, ha attaccato uno degli steward, dandogli della “canaglia”. E’ scattata così la violazione di due articoli del codice sportivo internazionale della FIA. Solo un ammonimento, però, per Horner, costretto poi a scusarsi per l’offesa allo steward.
    Le parole di Horner
    “Ho parlato con la Fia, mi sono scusato se è stata creata un’offesa in qualche modo perché non era nelle intenzioni – ha detto Horner -. La mia frustrazione non era con un singolo commissario, era con una situazione in cui un’auto era passata, non c’era il giallo, un’auto ottiene un singolo giallo, un’auto ottiene un doppio giallo, è l’incoerenza su questo. Come sport, possiamo imparare da questo. Comunque mi scuso se le mie parole sono state interpretate come un’offesa”. LEGGI TUTTO