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    F1, Verstappen convocato dai commissari: non ha rispettato la doppia bandiera gialla

    LOSAIL – Max Verstappen viene convocato dai commissari per non aver rispettato una doppia bandiera gialla durante le qualifiche del Gran Premio del Qatar di Formula 1. L’olandese della Red Bull dovrà dunque recarsi in direzione gara domattina alle ore 11:00 italiane (13:00 orario locale) per quanto avvenuto nel suo ultimo tentativo del Q3 sul circuito di Losail. Verstappen, giunto secondo al traguardo dietro a Hamilton in qualifica, non ha rallentato nonostante la doppia bandiera gialla e potrebbe essere soggetto a sanzioni. 
    Il resoconto della qualifica
    A essersi aggiudicato la pole position è il solito Lewis Hamilton che ha preceduto Max Verstappen di quasi mezzo secondo. Terzo Valtteri Bottas (Mercedes) che si assesta in seconda fila con Pierre Gasly (quarto in AlphaTauri). Settimo crono per Carlos Sainz con la Ferrari dietro a Lando Norris (McLaren). Niente da fare per Charles Leclerc che sorprendentemente viene eliminato in Q2 con il 13° tempo. Non supera il taglio nemmeno Sergio Perez (Red Bull) in 11esima piazza.  LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Hamilton? Incredibile nelle curve più lente, ha fatto un giro pazzesco”

    LOSAIL – Il giro secco di Lewis Hamilton in Qatar merita gli applausi di Christian Horner. Per il team principal della Red Bull nulla è però ancora deciso visto che Max Verstappen affiancherà il britannico in prima fila: “Lewis ha fatto la differenza in curva 6 e 7 nel corso dell’ultimo giro ed è stato incredibile specialmente nel settore in cui vi sono le curve più lente del tracciato. Da quello che abbiamo potuto notare, la sua velocità era normale in rettilineo. Sembra sia scesa un po’, tanto che ora è equiparabile alla nostra, ma non credo proprio che siamo stati noi ad aver trovato qualcosa, così come affermato da Wolff. Lewis ha concluso un giro finale pazzesco, in cui è stato molto, molto veloce”, dichiara Horner. 
    Le parole di Horner
    “In ogni caso – prosegue Horner dopo la qualifica – abbiamo Max in prima fila, e partirà davanti a Valtteri. È un peccato ed una delusione non avere Checo tra i primi dieci. Domani la strategia dei pit-stop ed il consumo dei pneumatici saranno sicuramente importanti da analizzare ma, in primis, sarà determinante la partenza e l’ingresso in curva 1. Su questo tracciato è difficile stare vicino alla vettura davanti, e sarà altrettanto complesso effettuare sorpassi. Per questo, saranno fondamentali i primi 400 o 500 metri” LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Giro pazzesco di Hamilton. Perez? Una delusione fuori dalla top-10”

    LOSAIL – Christian Horner alza il cappello di fronte al giro secco di Lewis Hamilton in Qatar. Per il team principal della Red Bull nulla è però ancora deciso visto che Max Verstappen affiancherà il britannico in prima fila: “Lewis ha fatto la differenza in curva 6 e 7 nel corso dell’ultimo giro ed è stato incredibile specialmente nel settore in cui vi sono le curve più lente del tracciato. Da quello che abbiamo potuto notare, lasua velocità era normale in rettilineo. Sembra sia scesa un po’, tanto che ora è equiparabile alla nostra, ma non credo proprio che siamo stati noi ad aver trovato qualcosa, così come affermato da Wolff. Lewis ha concluso un giro finale pazzesco, in cui è stato molto, molto veloce”, dichiara Horner. 
    “Determinante la partenza”
    “In ogni caso – prosegue Horner dopo la qualifica – abbiamo Max in prima fila, e partirà davanti a Valtteri. È un peccato ed una delusione non avere Checo tra i primi dieci. Domani la strategia dei pit-stop ed il consumo dei pneumatici saranno sicuramente importanti da analizzare ma, in primis, sarà determinante la partenza e l’ingresso in curva 1. Su questo tracciato è difficile stare vicino alla vettura davanti, e sarà altrettanto complesso effettuare sorpassi. Per questo, saranno fondamentali i primi 400 o 500 metri” LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Dobbiamo ottenere tanti punti e giocarcela fino ad Abu Dhabi”

    LOSAIL – Il sabato di qualifica in Qatar vede la Mercedes precedere la Red Bull. Lewis Hamilton ha infatti ottenuto la pole position davanti a Max Verstappen e domani scatterà davanti a tutti. Inevitabile il sorriso di Toto Wolff che guarda con fiducia alla gara sul circuito di Losail, rimanendo tranquillo dal punto di vista del regolamento: “Non siamo affatto preoccupati deitest che la FIA condurrà sula nostra ala. Bisogna sempre essere all’interno del regolamento, in Brasile si è visto quanto facilmente possa accadere il contrario. Non ce lo aspettavamo. Pensavo che ci saremmo qualificati in prima e in terza posizione, ed è successo questo. Bene così perché siamo sulla parte pulita del circuito. È un risultato positivo, la macchina è buona. La Red Bull ha avuto un’ottima velocità in rettilineo oggi con una grande ala e ha trovato alcune prestazioni. Dobbiamo finire bene domani e ottenere molti punti, recuperarne alcuni e giocarcela fino ad Abu Dhabi”, le sue dichiarazioni. 
    “Ieri Lewis non era contento”
    “Stiamo lavorando tutti alla grande – prosegue Wolff – anche quelli al simulatore che operano sui setup in ogni pista hanno fatto un lavoro fantastico. Stiamo capendo meglio l’auto e i piloti hanno una migliore comprensione dell’assetto. Penso che ci sia troppa attenzione ed enfasi sui discorsi politicie fuori dai tracciati. Abbiamo bisogno di concentrarci sull’azione in pista. Il segreto è che abbiamo fatto un buon lavoro durante il fine settimana. Bottas era più soddisfatto ieri, ma per Hamilton era il contrario: ieri non era contento, oggi ha avuto una gran macchina in qualifica“. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Test della FIA sulla nostra ala? Non siamo preoccupati”

    LOSAIL – La Mercedes beffa la Red Bull nel sabato di qualifica in Qatar. Lewis Hamilton ha infatti ottenuto la pole position davanti a Max Verstappen e domani scatterà davanti a tutti. Inevitabile il sorriso di Toto Wolff che guarda con fiducia alla gara sul circuito di Losail, rimanendo tranquillo dal punto di vista del regolamento: “Non siamo affatto preoccupati deitest che la FIA condurrà sula nostra ala. Bisogna sempre essere all’interno del regolamento, in Brasile si è visto quanto facilmente possa accadere il contrario. Non ce lo aspettavamo. Pensavo che ci saremmo qualificati in prima e in terza posizione, ed è successo questo. Bene così perché siamo sulla parte pulita del circuito. È un risultato positivo, la macchina è buona. La Red Bull ha avuto un’ottima velocità in rettilineo oggi con una grande ala e ha trovato alcune prestazioni. Dobbiamo finire bene domani e ottenere molti punti, recuperarne alcuni e giocarcela fino ad Abu Dhabi”, le sue dichiarazioni. 
    Le parole di Toto
    “Stiamo lavorando tutti alla grande – prosegue Wolff – anche quelli al simulatore che operano sui setup in ogni pista hanno fatto un lavoro fantastico. Stiamo capendo meglio l’auto e i piloti hanno una migliore comprensione dell’assetto.Penso che ci sia troppa attenzione ed enfasi sui discorsi politicie fuori dai tracciati. Abbiamo bisogno di concentrarci sull’azione in pista. Il segreto è che abbiamo fatto un buon lavorodurante il fine settimana. Bottas era più soddisfatto ieri, ma per Hamilton era il contrario: ieri non era contento, oggi ha avuto una gran macchina in qualifica“. LEGGI TUTTO

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    Ferrari Daytona SP3, ecco l'incredibile Icona da due milioni di euro

    Emozione totale

    Un po’ bolide spaziale per missioni speciali e, appunto, già pronto per essere esposto al MoMa o al Guggenheim di New York, un po’ gioiello di utilizzo quotidiano per pochi privilegiati (499 i fortunati che hanno già esaurito la tiratura limitata) per quanto pensato e realizzato con tutte le accortezze e gli espedienti tecnologici di una monoposto da competizione. E, in fondo, è proprio questo il fil (inevitabilmente) rouge che unisce tutto il progetto, a cominciare dal nome. Così, dopo Le Ferrari Monza SP1 e SP2, la terza figlia della famiglia Icona nata a Maranello nel 2018, la Daytona SP3, in versione “Targa” è profondamente ispirata al mondo degli Sport Prototipi anni ’60.

    E più specificatamente a quell’impresa del 6 febbraio 1967, quando alla 24 Ore di Daytona, il team Ferrari, guidato da un giovane ingegnere di nome Mauro Forghieri, piazzò tre sue vetture (330 P3/4, 330 P4 e 412 P) ai primi tre posti, con tanto di arrivo in parata, alzando la “coppa in faccia” a Henry Ford e ai suoi. Insomma, la vendetta del patron Enzo dopo lo “schiaffo” patito a Le Mans l’anno precedente.

    E non ci poteva essere migliore location che quella del Mugello – dove sono in corso le finali Mondiali Ferrari – per condensare un simile concentrato di emozioni.

    Oggetto d’arte

    “Pensate – ha raccontato Enrico Galliera, direttore Marketing Ferrari – che in questa settimana abbiamo fatto vedere la vettura ai nostri 300 clienti selezionati del programma Icona e abbiamo visto persone piangere dall’emozione. Non ce l’aspettavamo nemmeno noi. La parola più ricorrente era “speachness”, cioè senza parole”.

    E il colpo che arriva alle sinapsi del cervello attraverso gli occhi quando scoprono l’ultima creatura del Cavallino Rampante a Villa Cosa, gioiello dell’800 fiorentino, è davvero forte. Una sintesi perfetta di epoche diverse, lontane e, appunto, vicine. “Per una volta – ha spiegato Manzoni – abbiamo avuto carta bianca, liberi da vincoli, dando priorità al design. E per noi è stato godimento puro, proprio perché volevamo realizzare qualcosa che andasse al di là dell’essere un’automobile. Se la Ferrari Roma è una F.1 in abito da sera, questa è un oggetto d’arte. Ci sono molto affezionato, forse è la più bella di sempre”. Concordiamo.

    Approccio modernista

    Anche perché la missione è riuscita alla perfezione. Grazie all’approccio modernista, alla reinterpretazione tecnologica del passato, della storia, piuttosto che al semplice rifacimento retrò. E così, ecco Daytrona SP3 stupire con quei possenti e sensuali parafanghi anteriori, quasi sostenuti dalla griglia dove all’estremità spiccano due ali ben mimetizzate (tipo quelle delle MotoGP), elementi integrati per canalizzare l’aria. La cabina racing decisamente ribassata, come in una sorta di aviogetto, incastonata nella vettura con il posteriore che dà la sensazione di essere un carrello agganciato. E che carrello! Con quelle sciancrature delle fiancata accentuate dai radiatori laterali, definiti camini, continuazione razionale delle prese d’aria anteriori, che come due narici, trovano nel geniale sportello ad alzata laterale il canale di sfogo che porta il flusso d’aria fino ai radiatori stessi fino all’evidente “muscolarizzazione” delle fiancate. Tutto funzionale a un’aerodinamica integralmente passiva, privo com’è di elementi attivi, che si completa con lo spoiler e il possente posteriore capace di esprime tensione totale e dinamismo, il terminale di un capolavoro nel capolavoro. Con quelle lamelle che fanno quasi griglia elegante e dove dopo la prima è stato sistemato con una sottile linea di Led a tutta larghezza il gruppo ottico posteriore. Un artificio che nell’anteriore si esprime con una sorta di “palpebra” che nella parte sottostante diventa sede ideale delle luci anteriori.

    Sdraiati alla guida

    Negli interni della Ferrari Daytona SP3 siamo di fronte a scelte estetiche proporzionate, con la cabina che è una cellula unica, pensata come un drappo appoggiato sul telaio e in grado di prenderne le sue forme, la plancia è da aereo e regala una grande sensazione di accoglienza, decisamente avvolgente. Un cockpit così congegnato è fisso, non si sposta: le regolazioni dell’assetto di guida dipendono infatti dalla pedaliera che avanza e arretra e dal volante. Di fatto, si guida quasi sdraiati, con l’asfalto non troppo lontano, ma il comfort sembra totale anche in un’altezza ridotta ai minimi termini, portata addirittura a 1.142 mm.

    Il display curvo è quello di ultima generazione da 16 pollici con l’’80% delle funzioni gestibili dal volante.Il portabagagli praticamente è inesistente, quel poco spazio di cui dispone è infatti riservato alla capote di emergenza in tela. Quella originale è rigida, in fibra di carbonio ma si deve mettere o togliere all’occorrenza, non entra nell’apposito vano. Gli pneumatici? Pirelli PZero Corsa.

    V12 da urlo

    L’aspetto tecnico, per una volta messo in secondo piano rispetto al design, parla una lingua conosciuta a Maranello. È quella del V12 (di 65°) sistemato in posizione posteriore-centrale da 6,5 litri, 840 cv e 729 Nm di coppia massima già visto sulla 812 Competizione, con il suo 129 cv/litro da record. Il più potente del genere mai realizzato a Maranello. Un gioiello che garantisce 2”85 nello 0-100 km/h, 7”4 nello 0-200 km/h, 340 km/h di velocità massima e tutto allo stupefacente regime di giri che tocca quota 9.500, in grado di far sorridere gli appassionati del genere con il suo sound inconfondibile. “Per arrivare così in alto – spiega Michael Leiters, Chief technology officer di Ferrari – abbiamo dovuto generare un profilo delle canne di aspirazione adeguato, particolarmente aggressivo, e poi lavorare molto sugli scarichi per efficientare la combustione. E questo ci ha consentito di trovare equilibrio, bilanciamento tra anteriore e posteriore. Con l’aria aspirata dal fondo e poi espulsa dai due camini che viene “pulita” dallo spoiler posteriore”.

    Contaminazioni

    L’architettura della Daytona SP3, arriva dalla supercar ibrida LaFerrari ed è realizzata in materiali compositi provenienti dalla Formula 1. Non a caso, l’ultimo capolavoro di Maranello è leggerissimo, con il peso totale della vettura che non supera i 1.485 kg. Alcuni materiali utilizzati sono addirittura compositi di derivazione aeronautica, coma la fibra di carbonio T800, mentre il kevlar è usato nelle parti più bisognose di protezioni e resistenza.

    Già esaurite

    La Daytona SP3 verrà prodotta in tiratura limitata, appena 499 pezzi, tutti già piazzati alla cifra (per l’Italia) di 2 milioni di euro (iva compresa). La produzione inizierà entro fine anno e le prime consegne dovrebbero essere fatte a fine 2022 per proseguire per tutto il successivo biennio. Le opere d’arte, come certe vetture, si fanno aspettare. E pagare. L’altra notizia è che non sarà mai elettrica. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc out in Q2: “Bruttissima sorpresa, non ho alcuna spiegazione”

    LOSAIL – La grande delusione di giornata in casa Ferrari risponde al nome di Charles Leclerc. Per il monegasco è arrivata addirittura l’eliminazione nel Q2 con un tredicesimo tempo che non può lasciarlo soddisfatto. Tanti dubbi per il pilota della ‘Rossa’ a poche ore dalla gara in Qatar: “Ero a un secondo dalla testa ma non ho fatto cose fuori dal comune o grandi errori. Per questo dobbiamo valutare bene, non ho alcuna spiegazione, di solito ce l’ho. E’ veramente una bruttissima sorpresa vedere dei tempi così diversi. Non ho mai avuto la sensazione di essere nella finestra giusta per fare il tempo e non mi sono sentito bene in macchina”, le sue parole dopo la qualifica conquistata da Lewis Hamilton.
    Sainz con la gomma gialla
    Ha fatto decisamente meglio Carlos Sainz con il settimo tempo. Lo spagnolo prova ad analizzare così il possibile andamento della gara: “Il passaggio in Q3 è stato molto al limite e rischioso – ammette -. Alla fine ci siamo riusciti e domani partiremo con la gomma gialla: non ci avvantaggerà in partenza, ma magari dal 10° giro in poi potrà darci una mano. E’ stata una bella qualifica da parte mia, ho provato a far andare la macchina al limite ma non sono riuscito ad abbassare ulteriormente il mio tempo. Non è un weekend facile. Gli altri weekend avevamo più margine sulla McLaren, su AlphaTauri e le Alpine”. LEGGI TUTTO

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    F1, Leclerc fuori in Q2 in Qatar: “Non ho spiegazioni, brutta sorpresa”

    LOSAIL – Charles Leclerc è la grande delusione di giornata in casa Ferrari. Per il monegasco è arrivata addirittura l’eliminazione nel Q2 con un tredicesimo tempo che non può lasciarlo soddisfatto. Tanti dubbi per il pilota della ‘Rossa’ a poche ore dalla gara in Qatar: “Ero a un secondo dalla testa ma non ho fatto cose fuori dal comune o grandi errori. Per questo dobbiamo valutare bene, non ho alcuna spiegazione, di solito ce l’ho. E’ veramente una bruttissima sorpresa vedere dei tempi così diversi. Non ho mai avuto la sensazione di essere nella finestra giusta per fare il tempo e non mi sono sentito bene in macchina”, le sue parole dopo la qualifica conquistata da Lewis Hamilton.
    Le parole di Sainz
    Ha fatto decisamente meglio Carlos Sainz con il settimo tempo. Lo spagnolo prova ad analizzare così il possibile andamento della gara: “Il passaggio in Q3 è stato molto al limite e rischioso – ammette -. Alla fine ci siamo riusciti e domani partiremo con la gomma gialla: non ci avvantaggerà in partenza, ma magari dal 10° giro in poi potrà darci una mano. E’ stata una bella qualifica da parte mia, ho provato a far andare la macchina al limite ma non sono riuscito ad abbassare ulteriormente il mio tempo. Non è un weekend facile. Gli altri weekend avevamo più margine sulla McLaren, su AlphaTauri e le Alpine”. LEGGI TUTTO