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    Ferrari, Binotto: “Nel 2022 saremo competitivi”

    ROMA – “Il motore non è ancora a livello di Mercedes e Honda, anche se ha recuperato parte del gap. La differenza si sta assottigliando sempre di più. Sapere quanto stiamo spingendo mi fa ben sperare per un 2022 in cui potremo essere competitivi contro gli altri a tutti gli effetti. Ma lo sapremo solo l’anno prossimo”. Queste le parole di Mattia Binotto dopo il Gran Premio del Brasile, diciannovesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il team principal della Ferrari, ai microfoni di Sky Sport, si è detto ottimista in vista della prossima stagione, evidenziando gli ottimi progressi della macchina negli ultimi mesi.
    Sul cambio motore di Hamilton
    “Il cambio di motore di Hamilton? Onestamente non penso che sia un tema di power unit – ha aggiunto Binotto -. Da una pista all’altra una vettura si può adattare meglio. In Messico Red Bull aveva un vantaggio, qui lo ha avuto la Mercedes. Lo si vede anche dalla prestazione di Bottas, che non ha cambiato motore. Oggi la differenza tra i due è piccola. Conterà molto come si adatteranno le vetture ai prossimi GP, di cui due sono incognita per tutti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: assaggio di 2022 con i test di Jerez

    ROMA – L’ultimo Gp di Valencia ha chiuso la stagione del 2021 del motomondiale. Assegnato il titolo mondiale a Fabio Quartararo, in Spagna si è celebrata la fine della carriera di un mostro sacro come Valentino Rossi. Tuttavia neanche il tempo di godersi un po’ di meritato riposo che i piloti torneranno sulla pista di Jerez per una due giorni di test in vista della prossima stagione. Sicuramente pesante per Honda l’assenza di Marc Marquez, out nelle ultime due gare a causa di un problema alla vista che non sa quanto lo terrà ancora fuori mentre dovrebbe esserci Pol Espargaro dopo l’incidente durante le prove libere del Gp di Valencia che lo ha estromesso dall’ultima contesa.
    Gli altri protagonisti al via
    Tra i personaggi a destare maggior curiosità tra gli addetti ai lavori ci sono il campione di Moto2 Remy Gardner, con Red Bull Ktm, ed il suo compagno di squadra Raul Fernandez. Prima volta in classe regina per gli italiani Fabio Di Giannantonio, (Federal Oil Gresini Moto2) Marco Bezzecchi (SKY Racing Team VR46) e per Darryn Binder, il secondo pilota della storia a fare il doppio salto dalla Moto 3 alla MotoGp dai tempi di Jack Miller, pronto a salire sulla M1 Yamaha. Scenderanno in pista anche Luca Marini, Joan Mir, Aleix Espargaro, tutti protagonisti nella scorsa stagione come Maverick Vinales chiamato ad aumentare il feeling con la sua nuova Aprilia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: con i test di Jerez inizia la stagione 2022

    ROMA – Il mondo della MotoGp si lascia alle spalle la stagione 2021, terminata ieri a Valencia con una coda davvero emozionante soprattutto grazie l’addio di Valentino Rossi. Neanche il tempo di godersi un po’ di meritato riposo che i piloti torneranno sulla pista di Jerez per una due giorni di test in vista della prossima stagione. Sicuramente pesante per Honda l’assenza di Marc Marquez, out nelle ultime due gare a causa di un problema alla vista che non sa quanto lo terrà ancora fuori mentre dovrebbe esserci Pol Espargaro dopo l’incidente durante le prove libere del Gp di Valencia che lo ha estromesso dall’ultima contesa.
    Gli altri piloti al via
    Tanta curiosità nel paddock per diversi protagonisti tra cui il campione di Moto2 Remy Gardner, con Red Bull Ktm, ed il suo compagno di squadra Raul Fernandez. Prima volta in classe regina per gli italiani Fabio Di Giannantonio, (Federal Oil Gresini Moto2) Marco Bezzecchi (SKY Racing Team VR46) e per Darryn Binder, il secondo pilota della storia a fare il doppio salto dalla Moto 3 alla MotoGp dai tempi di Jack Miller, pronto a salire sulla M1 Yamaha. Scenderanno in pista anche Luca Marini, Joan Mir, Aleix Espargaro, tutti protagonisti nella scorsa stagione come Maverick Vinales chiamato ad aumentare il feeling con la sua nuova Aprilia. LEGGI TUTTO

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    Petrucci saluta la MotoGp: “Non c'è mai stato un pilota come me”

    ROMA – “Non ho rimpianti guardandomi indietro, certo le cose sarebbero potute andare anche meglio, alcune volte ho anche fatto degli errori. Ad esempio nel 2016 al Sachsenring avrei potuto vincere sotto la pioggia, stessa cosa ad Assen sempre nello stesso anno quando la moto si ruppe”. Danilo Petrucci ha parlato in conferenza stampa dopo la sua ultima gara in MotoGp al Gran Premio di Valencia, appuntamento conclusivo della stagione. Il pilota ternano, che a gennaio correrà la Dakar con la KTM, ha parlato al termine della sua carriera nel Motomondiale. “Nel 2019, poi, ero veramente veloce ma ho sofferto molto il fatto di essere considerato il secondo pilota al box. Anche quando ero veloce non venivo preso in considerazione – ha aggiunto -. Mi sono detto allora che era il momento di mostrare chi fossi, ma poi ho iniziato a perdere posizioni in campionato. In ogni caso quello che posso dire con certezza è che ho sempre dato il massimo. Posso dire che in MotoGP non c’è stato mai un pilota come me, di 83 chili”.
    Su Rossi
    Petrucci lascia nello stesso giorno dell’addio di Valentino Rossi, e ha voluto dedicare un pensiero al collega e connazionale: “Con Valentino ho condiviso 10 anni della sua e mia carriera in MotoGP, abbiamo lottato per tutti i posti, dal primo al diciassettesimo come abbiamo fatto quest’anno. Magari un giorno andremo a fare la Dakar insieme, lui guiderà e io farò il navigatore. Adesso io devo imparare e fare un po’ di esperienza e poi glielo proporrò. Lui gas con la macchina glielo darà di sicuro, se impariamo a navigare magari vinciamo una Dakar insieme con la macchina. Sarebbe una figata pazzesca”. LEGGI TUTTO

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    F1, Masi spiega la mancata penalità a Verstappen. Wolff ribatte: “Ridicolo”

    ROMA – “Tutte e due le monoposto si sono allargate, ma nessuno ha perso posizioni”. Questa la spiegazione data da Michael Masi sulla mancata penalità a Max Verstappen nel Gran Premio del Brasile, diciannovesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Al 48° giro della gara di Interlagos, infatti, il pilota olandese ha allargato la traiettoria durante la seconda curva difendendosi dall’attacco di Lewis Hamilton, portando nella via di fuga sia sé stesso che il rivale della Mercedes.ù
    La furia di Wolff
    Le parole di Masi non sono piaciute a Toto Wolff, team principal di Mercedes, che ha ribattuto così: “La mancata penalità a Verstappen è ridicola, ma è solo la punta dell’iceberg. Nei prossimi weekend di gara saremo molto attenti ad ogni pezzo della Red Bull che si muove o viene sostituito per ragioni di sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    F1, Horner: “Hamilton era 30 km/h più veloce di Verstappen”

    SAN PAOLO – “Con quel nuovo motore la velocità in rettilineo è piuttosto impressionante,e Max non poteva fare più di tanto per difendersi, non c’era partita. Lui ha resistito duramente, ma oggi non ha avuto alcuna possibilità”. Queste le parole di Christian Horner dopo il Gran Premio del Brasile, diciannovesimo appuntamento stagionale della Formula 1. A Interlagos è arrivata una vittoria netta di Lewis Hamilton e della Mercedes, al termine di una rimonta incredibile merito anche di una macchina molto più veloce della Red Bull. Di questo ha parlato il team principal della scuderia di Milton Keynes, che ha evidenziato la potenza della monoposto rivale: “Ci fidiamo del lavoro e delle indagini della FIA, e non protesteremo per questa gara. Tuttavia, è importante capire da dove viene la velocità. Dispongono di un nuovo motore e di livelli di deportanza pari a quelli di Monaco. Quando ha superato Max era 30km/h più veloce. Quindi, c’è qualcosa che dobbiamo comunque capire”.
    Le parole di Marko
    Anche Helmut Marko, consigliere della Red Bull, ha parlato dopo la gara di Interlagos: “Non abbiamo visto un motore come quello della Mercedes negli ultimi anni, per quanto possa ricordare, la Mercedes ha fatto un capolavoro per mettere in pista un tale razzo in questa fase cruciale del Mondiale – ha detto ai microfoni di “ORF” -. Hamilton ha vinto sui rettilinei, mentre Max era in media di due o tre decimi più veloce nel settore centrale. Ha rischiato tutto, ha dovuto guidare al limite. Ovviamente questo ha influito anche sulle gomme. Ma era l’unico modo per non farsi prendere sui rettilinei. Se riusciranno a mantenere le prestazioni del motore fino all’ultima gara, non sarà una buona notizia per noi”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Sono contento di aver dedicato la vittoria a Rossi”

    VALENCIA – Pecco Bagnaia ha parlato a margine del galà della MotoGp dopo il Gran Premio di Valencia, valevole per la diciottesima e ultima tappa del Mondiale 2021. Il ducatista, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato nuovamente di Valentino Rossi, omaggiato da tutti i colleghi e i tifosi nel giorno del suo ritiro dal Motomondiale dopo 26 stagioni. “Sono molto contento per la vittoria, è stata bella anche perché l’ho voluta dedicare a Vale con il suo casco. Ha più significato nella giornata di oggi, quindi sono contento”.
    Sul Gran Premio
    “Sono molto contento, perché a Valencia sono caduto ancora alla 2, fortunatamente non in gara, ma alla fine sono riuscito a vincere, quindi è ancora più bello – ha aggiunto -. E’ una pista che continua a non piacermi, ma siamo riusciti a vincere. La moto fa paura, la squadra fa paura e ci sono sicuramente buone prospettive per il prossimo anno”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “La vittoria ha più significato perché l'ho dedicata a Rossi”

    VALENCIA – “Sono molto contento per la vittoria, è stata bella anche perché l’ho voluta dedicare a Vale con il suo casco. Ha più significato nella giornata di oggi, quindi sono contento”. Queste le parole di Pecco Bagnaia nel corso del galà della MotoGp dopo il Gran Premio di Valencia, diciottesimo e ultimo appuntamento stagionale. Il ducatista, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato nuovamente di Valentino Rossi, omaggiato da tutti i colleghi e i tifosi nel giorno del suo ritiro dal Motomondiale dopo 26 stagioni.
    Sulla gara
    “Sono molto contento, perché a Valencia sono caduto ancora alla 2, fortunatamente non in gara, ma alla fine sono riuscito a vincere, quindi è ancora più bello – ha aggiunto -. E’ una pista che continua a non piacermi, ma siamo riusciti a vincere. La moto fa paura, la squadra fa paura e ci sono sicuramente buone prospettive per il prossimo anno”. LEGGI TUTTO