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    F1, Verstappen: “L'obiettivo è costruire partendo dalla vittoria di Austin”

    ROMA – “Le ultime gare erano state abbastanza difficili. Avevamo avuto varie penalità per il motore e alcuni momenti sfortunati, quindi è stato sicuramente bello essere di nuovo lassù, con Checo accanto a me. È stata una vittoria molto soddisfacente. Abbiamo mostrato un buon ritmo nella gara di Austin. Ora l’obiettivo è quello di costruire partendo da quel risultato. Naturalmente è stata anche molto importante per far segnare punti in ottica campionato”. Queste le parole di Max Verstappen in vista del Gran Premio del Messico, diciottesimo appuntamento stagionale della Formula 1. L’olandese, leader della classifica piloti, ha commentato il risultato di Austin e presentato il secondo weekend di gara oltreoceano.
    Sul Messico
    “Ho dei bei ricordi delle gare in Messico, per via delle mie due vittorie – ha affermato Verstappen -. Non vedo l’ora di correre lì di nuovo. A maggior ragione visto che è diverso tempo che non possiamo correre qui. So che avremo molti più fan ora con Checo in squadra, quindi non vedo l’ora di vederli tutti in pista. Naturalmente, speriamo di poter avere un weekend competitivo”. LEGGI TUTTO

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    Troppo ubriaco per accorgersi di essere senza ruote: che caos a Torino!

    È stato un weekend lungo travagliato per gli automobilisti torinesi, ma il sinistro più particolare è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì 1° novembre, quando la Polizia Municipale di Torino è stata chiamata sul luogo di un incidente, in corso Vittorio Emanuele II, e si è trovata davanti un tamponamento insolito: una Fiat Punto, abbondantemente danneggiata e priva di entrambe le ruote anteriori, aveva centrato un’altra macchina ferma.
    Torino, allarme “guida alterata”: in poche ore fermati 15 automobilisti ubriachi
    Schianto rocambolesco
    Quando gli agenti del Comando Territoriale V hanno interrogato il conducente, in evidente stato d’ebbrezza e ovviamente positivo all’alcol test, il ragazzo ha spiegato che poco prima aveva avuto un altro incidente in corso Orbassano, ma che si era rimesso alla guida. In corso Emanuele II, però, senza più le ruote sterzanti, non aveva avuto modo di evitare la seconda collisione di serata, né di poter frenare per tempo. La macchina è quindi slittata sull’asfalto, adagiata sui dischi dei freni, così come è stata ritrovata dalle forze dell’ordine.
    Inevitabile la sanzione per guida in stato d’ebbrezza e per non essere stato capace di mantenere il controllo del proprio veicolo in presenza di un ostacolo prevedibile.
    Torino, ubriaco sul carro attrezzi brucia il rosso al semaforo e semina il panico LEGGI TUTTO

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    Nuova MINI 2023, anticipazioni sulla prossima serie benzina ed EV

    Quella che annuncia la presentazione della prossima generazione della 3 porte è una Mini completamente rivoluzionata. Al punto tale da far dimenticate la purezza della Mini R53 e della R56 con l’unità N18. Per una conferma serve però attendere fino al 2023, così da scoprire nuova MINI Cooper nelle sue interpretazioni classiche. Tali perché 3 porte, Cooper S, John Cooper Works, successivamente ancora Cabriolet. Sarà ancora un progetto con motori turbo benzina e diesel, affiancati dalla seconda generazione di Mini elettrica.
    Architettura FAAR
    Tutte nasceranno su architettura FAAR, come anche il successore del suv Countryman, a sua volta con motori termici e ibridi plug-in. Si diceva di una purezza del concetto Mini oramai appannaggio della prima e (parzialmente) della seconda generazione. All’attuale Mini si è contestato l’incremento eccessivo delle dimensioni, del peso ancora di più, pur riconoscedole prestazioni velocistiche superiori (leggi le novità del restyling John Cooper Works). Di certo è un modello pienamente premium, “di lusso” nel segmento d’appartenenza per materiali e interni. S’è dispersa quell’essenzialità del ritorno sulla scena.

    Dimensioni: cosa cambia
    La nuova Mini 2023 avrà dimensioni leggermente inferiori, il dato è anticipato da un tre quarti posteriore visivamente molto più compatto se paragonato alla serie f56. Resta da verificare meglio se anche lo sbalzo anteriore avrà beneficiato di una riduzione. Poi, quanto saprà alleggerirsi rispetto al modello sul mercato? L’impronta di stile dei primi muletti camuffati introduce fari davvero molto grandi sul frontale, dove gli specchietti sono naturalmente provvisori. 
    LEGGI ANCHE – A ottobre crolla il mercato dell’auto
    Un completo reset è atteso nel disegno degli interni, dove si intravede un elemento a sbalzo al centro della plancia. Mini ha anticipato una elevatissima possibilità di personalizzazione, al pari di una tela da “disegnare” a proprio piacimento.

    Con Countryman ecco un crossover
    Quel che sappiamo della prossima generazione della famiglia Mini 2023-2024 è l’arrivo di un secondo crossover urbano, un segmento B più compatto della nuova Countryman; sarà un modello prodotto in Cina dalla joint venture con Great Wall, mentre Mini 3 porte e Countryman saranno prodotte in Gran Bretagna.
    Nel 2025, poi, verrà presentato l’ultimo modello del marchio con un motore termico, dopodiché il rinnovamento generazionale porterà a un marchio esclusivamente elettrico dal 2030. Quanto alla tipologia motorizzazione sui volumi venduti, già nel 2027 Mini punta a realizzare il 50% delle vendite con modelli elettrici. LEGGI TUTTO

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    F1: Grosjean operato di nuovo alla mano sinistra

    ROMA – Romain Grosjean si è operato alla mano sinistra, sottoponendosi a un trapianto di pelle. L’operazione si è resa necessaria per migliorare la situazione dell’ex pilota francese, coinvolto in un bruttissimo e pauroso incidente nel Gran Premio del Bahrain di Formula 1 a fine 2020. Dopo essere finito sotto ai ferri, Grosjean ha postato sui social una foto della sua mano interamente fasciata, con la seguente didascalia: “Finalmente ho riavuto indietro la mia mano di Topolino”.
    La situazione di Grosjean
    Grosjean, che correrà il prossimo campionato Indycar con il team Andretti Autosport, ha di recente parlato della situazione delle due mani: “La mano sinistra sarà recuperabile solo al 95%, con alcuni limiti di movimento che comunque non mi impediscono di viverci normalmente. La mano destra è guarita al 100% e ho solo bisogno di mettere la crema solare quando esco di casa”. LEGGI TUTTO

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    F1: Romain Grosjean nuovamente operato, trapianto di pelle alla mano sinistra

    ROMA – Romain Grosjean si è sottoposto a un intervento di innesto cutaneo alla mano sinistra. L’operazione consiste in un trapianto di pelle, e si è resa necessaria per migliorare la situazione dell’ex pilota francese, coinvolto in un bruttissimo e pauroso incidente nel Gran Premio del Bahrain di Formula 1 a fine 2020. Dopo essere finito sotto ai ferri, Grosjean ha postato sui social una foto della sua mano interamente fasciata, con la seguente didascalia: “Finalmente ho riavuto indietro la mia mano di Topolino”.
    Il recupero di Grosjean
    Grosjean, che correrà il prossimo campionato Indycar con il team Andretti Autosport, ha di recente parlato della situazione delle due mani: “La mano sinistra sarà recuperabile solo al 95%, con alcuni limiti di movimento che comunque non mi impediscono di viverci normalmente. La mano destra è guarita al 100% e ho solo bisogno di mettere la crema solare quando esco di casa”. LEGGI TUTTO

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    F1, Gp Messico: di Leclerc l'ultima pole position prima della pandemia

    ROMA – E’ il momento del Gran Premio del Messico, valevole per la diciottesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Si arriva al quintultimo weekend di gara con Max Verstappen al comando della classifica piloti con un vantaggio di 12 punti su Lewis Hamilton. L’olandese ha già trionfato due volte nel circuito centroamericano, senza però mai arrivare in pole position. Come lui, tra i big, anche Valtteri Bottas, mentre con questa pista ha un ottimo feeling la Ferrari, soprattutto nelle ultime stagioni.
    Due pole Ferrari negli ultimi tre Gp
    La Rossa ha infatti conquistato due delle ultime tre pole position in questa tappa, tra cui quella del 2019, anno in cui si è disputata l’ultima tappa in Messico. E’ stato Charles Leclerc, in quell’occasione, a chiudere al primo posto in qualifica, mentre nel 2017 la pole position era arrivata per Sebastian Vettel, mentre nel 2018 era toccato a Daniel Ricciardo. LEGGI TUTTO

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    F1, le statistiche del Gp in Messico: la Ferrari sogna un'altra pole

    ROMA – La Formula 1 rimane oltreoceano per il Gran Premio del Messico, diciottesimo appuntamento stagionale. Si arriva al quintultimo weekend di gara con Max Verstappen al comando della classifica piloti con un vantaggio di 12 punti su Lewis Hamilton. L’olandese ha già trionfato due volte nel circuito centroamericano, senza però mai arrivare in pole position. Come lui, tra i big, anche Valtteri Bottas, mentre con questa pista ha un ottimo feeling la Ferrari, soprattutto nelle ultime stagioni.
    Di Leclerc l’ultima pole
    La Rossa ha infatti conquistato due delle ultime tre pole position in questa tappa, tra cui quella del 2019, anno in cui si è disputata l’ultima tappa in Messico. E’ stato Charles Leclerc, in quell’occasione, a chiudere al primo posto in qualifica, mentre nel 2017 la pole position era arrivata per Sebastian Vettel, mentre nel 2018 era toccato a Daniel Ricciardo. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Jarvis: “Quartararo? Può essere l'erede di Valentino”

    ROMA – Assegnato il titolo iridato a Fabio Quartararo, le ultime gare oltre a sancire la fine della stagione 2021, chiuderanno il sipario sulla straordinaria carriera di Valentino Rossi. Lin Jarvis, che conosce molto bene entrambi i piloti, pensa che “El Diablo” possa essere l’erede del Dottore. “La forza mentale di Fabio ci ha impressionato resistendo alla pressione di una possibile vittoria del campionato in modo eccezionale. Ha sempre una gran voglia di vincere ma allo stesso tempo si diverte sempre in moto. Due qualità che non vedevamo dai tempi di Valentino”, spiega al sito tedesco Speedweek.
    “Fabio? Convinti del suo talento”
    La scelta di Fabio Quartararo come pilota ufficiale Yamaha è stata una vittoria anche del management. “Quando abbiamo portato Fabio in questa squadra eravamo convinti del suo talento. Per lui prima della stagione ci sono stati diversi cambiamenti, ha dovuto abituarsi al team e allo stesso tempo affrontare la maggiore pressione come pilota ufficiale, gestendo perfettamente questa situazione come l’infortunio a Jerez. L’incidente avrebbe potuto lasciare il segno mentalmente, ma non lo ha infastidito minimamente”, ha concluso il direttore tecnico. LEGGI TUTTO