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    F1, Domenicali: “Norris è più vicino di Hamilton alle persone che lo seguono”

    ROMA – Stefano Domenicali ha commentato i risultati del sondaggio commissionato da “Motorsport Network”, secondo cui il pilota di Formula 1 più popolare tra i fan sarebbe Max Verstappen con il 14,4% dei voti, contro il 12,5% di Lewis Hamilton, terzo in questa speciale classifica dietro anche a Lando Norris, secondo. “Sorpreso perché Hamilton non è il pilota più popolare? In un certo senso devo dire di esserlo, ma d’altra parte se si pensa alla demografia delle persone maggiormente coinvolte da questo sondaggio si può capire perché Lando abbia ottenuto questi risultati – ha affermato il CEO del Circus -. Ha un approccio con i fan più giovani che è feresco ed è più vicino alle persone che lo seguono. Questa è la mia opinione personale”.
    Le parole su Norris
    Tante belle parole quindi per Norris: “Non voglio attribuire una importanza maggiore di quella che ha, ma come ho sempre detto la F1 non ha un problema con i piloti del futuro – ha detto Domenicali -. Abbiamo un incredibile gruppo di giovani molto talentuosi che rappresentano una valore assoluto per la Formula 1”. Importante anche l’apporto della serie Netflix “Drive to Survive”: “Di sicuro ha avuto un grande impatto su tutti coloro che non erano attratti dalla F1. Hanno visto delle narrazioni differenti del nostro sport e questo ha avuto un impatto positivo”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Abbiamo bisogno di qualcuno come Brivio

    ROMA – Joan Mir ha detto la sua opinione su un possibile ritorno di Davide Brivio in Suzuki. Il manager italiano, al termine della scorsa stagione, ha lasciato il suo posto nel team giapponese di MotoGp, per passare alla Alpine in Formula 1 come racing director. “Ho sentito queste voci, sarei sicuramente felice del suo ritorno – ha detto ai microfoni di “Speedweek -. Indubbiamente abbiamo bisogno di qualcuno come Davide. Penso che i vertici giapponesi si siano accorti di questo e ora stanno provando a rimediare. Nessuno si aspettava l’addio di Davide”. 
    Il commento di Rins
    Anche Alex Rins ha parlato del possibile ritorno di Brivio: “Ci sono molte voci su Davide e sarei felice se tornasse. Lo apprezzo molto e abbiamo un ottimo rapporto. Gli ho scritto l’altro giorno e mi ha detto che ha un altro anno di contratto con l’Alpine. Ma le voci non si stanno fermando, per cui non lo so”. LEGGI TUTTO

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    Dakar 2022: ufficiale la partecipazione di Carlos Checa

    ROMA – Carlos Checa, il veterano campione del mondo Superbike 2011 ha annunciato ufficialmente la partecipazione alla prossima edizione della Dakar in programma dal 2 al 14 gennaio 2022 in Arabia Saudita. Lo spagnolo affronterà il rally alla guida di un buggy Optimus del team francese MD Rallye Sport e per prepararsi al meglio all’evento è già volato in Marocco per perseguire la vittoria dopo l’affermazione del 2009 nella categoria Quad. Al suo fianco il catalano Albert Llovera, navigatore veterano della Dakar a cui parteciperà per la sedicesima volta.
    “Spero di vivere una grande esperienza”
    Ai microfoni di As, poco l’ufficialità, Checa ha voluto raccontare le proprie emozioni a poco più di due mesi dall’inizio di una delle grandi classiche mondiali. “Era da tempo che sognavo di partecipare alla Dakar e finalmente quest’anno si sono presentate le condizioni per poter raccogliere questa sfida. Spero di vivere una grande esperienza, mettendocela tutta nel tentativo di ottenere il miglior risultato possibile. Non vado di certo per fare il turista. L’MD Rallye Sport è un team che rappresenta nel modo  la passione per il motorsport con una professionalità ed un rigore straordinario. Con Llovera poi ci intendiamo alla perfezione, è un ragazzo eccezionale e molto professionale”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Mir: “Sarei felice del ritorno di Brivio”

    ROMA – “Ho sentito queste voci, sarei sicuramente felice del suo ritorno. Indubbiamente abbiamo bisogno di qualcuno come Davide. Penso che i vertici giapponesi si siano accorti di questo e ora stanno provando a rimediare. Nessuno si aspettava l’addio di Davide”. Queste le parole di Joan Mir, ai microfoni di “Speedweek”, su un possibile ritorno di Davide Brivio in Suzuki. Il manager italiano, al termine della scorsa stagione, ha lasciato il suo posto nel team giapponese di MotoGp, per passare alla Alpine in Formula 1 come racing director.
    Le parole di Rins
    Anche Alex Rins ha parlato del possibile ritorno di Brivio: “Ci sono molte voci su Davide e sarei felice se tornasse. Lo apprezzo molto e abbiamo un ottimo rapporto. Gli ho scritto l’altro giorno e mi ha detto che ha un altro anno di contratto con l’Alpine. Ma le voci non si stanno fermando, per cui non lo so”. LEGGI TUTTO

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    Carlos Checa sarà al via della Dakar 2022

    ROMA – Il veterano iberico classe 1972 Carlos Checa parteciperà alla prossima edizione della Dakar in programma dal 2 al 14 gennaio dell’anno prossimo in Arabia Saudita. L’ex campione del mondo Superbike 2011 affronterà il rally alla guida di un buggy Optimus del team francese MD Rallye Sport e per prepararsi al meglio all’evento è già volato in Marocco per perseguire la vittoria dopo l’affermazione del 2009 nella categoria Quad. Ad affiancarlo in questa esperienza ci sarà un navigatore dalla consumata esperienza, il catalano Albert Llovera, alla sua sedicesima apparizione nella corsa.
    “Non vado di certo a fare il turista”
    “Era da tempo che sognavo di partecipare alla Dakar – ha commentato Checa ai microfoni di As – e finalmente quest’anno si sono presentate le condizioni per poter raccogliere questa sfida. Spero di vivere una grande esperienza, mettendocela tutta nel tentativo di ottenere il miglior risultato possibile. Non vado di certo per fare il turista. L’MD Rallye Sport è un team che rappresenta nel modo  la passione per il motorsport con una professionalità ed un rigore straordinario. Con Llovera poi ci intendiamo alla perfezione, è un ragazzo eccezionale e molto professionale”. Queste le prime parole del catalano pochi momenti dopo l’ufficialità dell’ennesima avventura della sua lunghissima carriera. LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull: dal 2022 non sarà più visibile il marchio Honda

    ROMA – Cinque gran premi separano l’Honda dal momentaneo addio alla F1, con la casa giapponese che rimarrà con la  Red Bull solamente per una collaborazione tecnica per prima di cedere tutti i diritti alla scuderia austriaca fino al 2025. “Sarà una sensazione strana – ha commentato Masashi Yamamoto, responsabile della Honda in Formula 1 – ma ora l’obiettivo principale è quello di diventare campioni, poi l’anno prossimo si vedrò. Tuttavia dispiace per il ritiro, ma capisco che la Honda, come casa automobilistica, debba impegnarsi a diventare carbon neutral. Questo processo deve essere accelerato, e la conseguenza la si nota in questa decisione”
    “Penso che in molti vorrebbero rientrare in F1”
    Non un addio definitivo quello prospettato dai giapponesi, che dopo aver sistemato tutte le questioni interne, potrebbero pensato ad un ritorno nei prossimi anni. “Credo che la Honda tornerà in F1 – ha commentato – ma ora dobbiamo concentrarci, come già detto, ad accelerare il progetto per diventare carbon neutral, ma qualora andasse a buon fine, penso che molte persone vorrebbero  rientrare in Formula 1. – spiega lo stesso Yamamoto – Dal punto di vista aziendale con il termine di questa stagione si chiude il progetto. L’anno prossimo sarà un periodo di transizione per la Red Bull, con alcune persone provenienti dalla Honda che forniranno supporto tecnico alla squadra. Per spiegare la faccenda al meglio, coloro che fanno parte del management, come me e l’intero dipartimento marketing, non saranno presenti nel 2022. Inoltre, il marchio Honda non sarà visibile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Red Bull: dal prossimo anno il marchio Honda non sarà più visibile

    ROMA – Sta per terminare, almeno per ora, l’esperienza in F1 della Honda, con la casa giapponese che prima intratterrà con la Red Bull solamente una collaborazione tecnica per poi cedere tutti i diritti agli austriaci fino al 2025. “Sarà una sensazione strana – ha commentato Masashi Yamamoto, responsabile della Honda in Formula 1 – ma ora l’obiettivo principale è quello di diventare campioni, poi l’anno prossimo si vedrò. Tuttavia dispiace per il ritiro, ma capisco che la Honda, come casa automobilistica, debba impegnarsi a diventare carbon neutral. Questo processo deve essere accelerato, e la conseguenza la si nota in questa decisione”
    “Credo che la Honda tornerà in F1″
    Personalmente credo che la Honda tornerà in F1 – ha commentato – ma ora dobbiamo concentrarci, come già detto, ad accelerare il progetto per diventare carbon neutral, ma qualora andasse a buon fine, penso che molte persone vorrebbero  rientrare in Formula 1. Dal punto di vista aziendalecon il termine di questa stagione si chiude il progetto. L’anno prossimo sarà un periodo di transizione per la Red Bull, con alcune persone provenienti dalla Honda che forniranno supporto tecnico alla squadra. Il modo migliore per spiegare la faccenda è che coloro che oggi fanno parte del management, come me e l’intero dipartimento marketing, non saranno presenti. Inoltre, il marchio Honda non sarà visibile”, ha dichiarato Yamamoto, convinto che sarà solo un arrivederci in vista di possibili ritorni futuri. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “All'inizio non avrei mai pensato di guidare bene la Yamaha”

    ROMA – “La prima volta che sono salito sulla Yamaha, nei test pre-stagionali, alla fine del 2018, ho pensato che non sarei mai stato in grado di guidare quella moto. Aveva troppo potenza. Poi, a poco a poco, senza pressione, mi sono adattato ed il distacco dai primi è calato. In Qatar ero già davanti, e quello è il momento in cui ho capito che avrei fatto bene”. Queste le parole di Fabio Quartararo, ai microfoni di “Motorsport.com”, riguardo alla vittoria nel Mondiale 2021 di MotoGp. Il francese ha raccontato del primo periodo in Yamaha e delle prime impressioni, fino al momento in cui è riuscito a conquistare il titolo.
    Le parole di Gubellini
    Anche Diego Gubellini, capo tecnico di Yamaha, ha parlato della grande crescita di Quartararo: “Fabio è arrivato in MotoGP senza avercela fatta in Moto2. Questo lo ha liberato della pressione e gli ha dato la libertà di cui aveva bisogno per capire che la cosa importante era comprendere la moto ed adattarsi ad essa, piuttosto che pensare a fare grandi cambiamenti. Per Yamaha, questo è stato un grande aiuto. Fabio è un pilota con cui si può lavorare molto bene. Tra le altre cose, perché accetta la sua parte di colpe quando è in difetto”. LEGGI TUTTO