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    MotoGp: Bastianini sfida Martin per il titolo di “Rookie of the Year”

    ROMA – Con il titolo mondiale già assegnato a Fabio Quartararo, nel mondo della MotoGP c’è curiosità per il duello tra Enea Bastianini e Jorge Martin sul vincitore del premio di rookie dell’anno. Il pilota italiano ha sfruttato il podio ottenuto nello scorso weekend, il secondo stagionale, in quel di Misano, con conseguente caduta del rivale spagnolo balzando in testa alle speciale classifica con 7 punti di vantaggio a due gare dal termine.
    Incognita Portimao
    La prossima gara si terrà in Portogallo sul tracciato di Portimao dove nel precedente del 2021 Bastianini ottenne un nono posto mentre Martin subì un grave infortunio che lo tenne lontano dalle piste per i tre GP consecutivi. Lo spagnolo si seppe riprendere con la vittoria nel Gran Premio di Stiria, ma i due zero ottenuti nelle ultime tre gare hanno permesso la prepotente rimonta della “Bestia” in crescendo nelle ultime uscite ma ancora a secco di vittorie. Si prospetta una lotta fino all’ultima curva, con entrambi i piloti meritevoli di un titolo che sicuramente alzerà le pretese sulle prestazioni dei due per il 2022. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali spiega la scelta di Dovizioso: “Cambiata la mentalità del team”

    ROMA – Razlan Razali ha parlato della scelta di Andrea Dovizioso come uno dei due piloti che gareggerà con RNF in MotoGp. Il boss del team ex Petronas, che da sempre ha puntato su giovani piloti da far crescere, ha spiegato le motivazioni della scelta di un pilota con molta esperienza. “È diventata una questione di sopravvivenza – ha detto ai microfoni di “Speedweek” -. Per salvare i piani della MotoGP, abbiamo dovuto cancellare i team in Moto3 e Moto2. Continueremo a gestire il team MotoE. La MotoGp è un business. Devo seguire i desideri di chi finanzia. Quindi la nostra filosofia nella scelta di un pilota è cambiata. Abbiamo assunto Dovi, il che significa che abbiamo deviato dalla mia filosofia originale”.
    Sul title sponsor
    Razali ha poi parlato dello sponsor per la prossima stagione: “Abbiamo negoziato con WITHU molto rapidamente. Sapevamo che volevano essere il title sponsor. Poi ho annunciato a Yamaha i cambiamenti. Ho dovuto negoziare nuovi contratti con Dorna e Yamaha e fondare una nuova società. Quindi abbiamo potuto presentare il team WITHU Yamaha RNF MotoGP. Quello che abbiamo dovuto fare da metà agosto fino ad ora è stato pazzesco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Razali: “Dovizioso? La mentalità del team è cambiata”

    ROMA – “È diventata una questione di sopravvivenza. Per salvare i piani della MotoGP, abbiamo dovuto cancellare i team in Moto3 e Moto2. Continueremo a gestire il team MotoE. La MotoGp è un business. Devo seguire i desideri di chi finanzia. Quindi la nostra filosofia nella scelta di un pilota è cambiata. Abbiamo assunto Dovi, il che significa che abbiamo deviato dalla mia filosofia originale”. Queste le parole di Razlan Razali, ai microfoni di “Speedweek”, sulla scelta di Andrea Dovizioso come uno dei due piloti che gareggerà con RNF in MotoGp. Il boss del team ex Petronas, che da sempre ha puntato su giovani piloti da far crescere, ha spiegato le motivazioni della scelta di un pilota con molta esperienza.
    Sullo sponsor
    Razali ha poi parlato dello sponsor per la prossima stagione: “Abbiamo negoziato con WITHU molto rapidamente. Sapevamo che volevano essere il title sponsor. Poi ho annunciato a Yamaha i cambiamenti. Ho dovuto negoziare nuovi contratti con Dorna e Yamaha e fondare una nuova società. Quindi abbiamo potuto presentare il team WITHU Yamaha RNF MotoGP. Quello che abbiamo dovuto fare da metà agosto fino ad ora è stato pazzesco”. LEGGI TUTTO

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    F1, sorpresa Hamilton: si traveste da ingegnere per tre bambini

    “Da ragazzi mi dicevano che non sarei mai stato un pilota”
    “Mi piace fare domande sul design della macchina, anche per capire come ragionano gli altri. La parte migliore è sicuramente guidare, ma anche sapere di poter contare su un gruppo di molte persone, oltre 2.000, al contrario di quanto può sembrare da casa. Ed è bello vedere nel team persone di colore o donne. – spiega Hamilton –  Mentre la parte peggiore è rimanere concentrato, credere continuamente in sè stessi senza dare peso a ciò che dice la gente. Da ragazzo mi dicevano che non sarei mai stato un pilota e un campione del mondo. Ho dimostrato loro che si sbagliavano. Anche voi potete fare lo stesso”. Un messaggio importante, soprattutto quello finale, per i tre ragazzi, che sicuramente non scorderanno mai una giornata del genere a contatto con una delle leggende dello sport. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton che sorpresa: si finge ingegnere per tre bambini

    “Ho dimostrato agli altri che si sbagliavano”
    Il pilota, in lotta per l’ottavo titolo iridato con Verstappen, non si è sottratto alle domande dei tre. “Mi piace fare  domande sul design della macchina, anche per capire come ragionano gli altri. La parte migliore è sicuramente guidare, ma anche sapere di poter contare su un gruppo di molte persone, oltre 2.000, al contrario di quanto può sembrare da casa. Ed è bello vedere nel team persone di colore o donne. Mentre la parte peggiore è rimanere concentrato, credere continuamente in sè stessi senza dare peso a ciò che dice la gente”. In chiusura un consiglio: “Da ragazzo mi dicevano che non sarei mai stato un pilota e un campione del mondo. Ho dimostrato loro che si sbagliavano. Anche voi potete fare lo stesso”, ha concluso Hamilton. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Puig: “La doppietta è una grande liberazione per Honda”

    ROMA – Alberto Puig ha parlato dopo la doppietta Honda al Gran Premio dell’Emilia Romagna, sedicesimo appuntamento stagionale. Il team manager della scuderia giapponese, ai microfoni del sito ufficiale della MotoGp, si è detto molto soddisfatto della vittoria di Marc Marquez davanti a Pol Espargaro: “Dobbiamo dire che abbiamo due piloti molto forti. Per Marquez ottenere questo risultato nelle sue condizioni fisiche è una cosa incredibile. Per Pol, dopo le difficoltà avute con la moto, è molto importante. È stata una combinazione di cose, tra il team e i piloti. Ovviamente i piloti sono quelli che fanno la differenza, ma tutto il pacchetto è stato buono, ha funzionato. Possiamo solo imparare da quello che è successo e andare avanti, senza rilassarci”.
    Sugli ultimi anni
    “Sono stati difficili gli ultimi due anni, con il problema di Marc – ha aggiunto Puig -. Abbiamo provato a fare il massimo con la moto, questa doppietta è una grande liberazione per tutti. Nel team non abbiamo mai perso la fiducia quando la situazione è stata disastrosa. Questo è stato uno degli aspetti importanti del nostro gruppo, nessuno si è arreso”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ayrton Senna: morto il padre Milton da Silva

    ROMA – Si è spento all’età di 94 anni per cause naturali Milton Guirado Theodoro da Silva, padre di Ayrton Senna. Il papà del leggendario pilota brasiliano, scomparso a Imola nel 1994, si è spento nella mattinata di mercoledì 27 ottobre. Da sempre, papà Milton aveva seguito il figlio Ayrton nelle corse, accompagnandolo dagli esordi con i kart, fino all’esperienza leggendaria in Formula 1, che lo ha reso uno dei nomi più importanti nella storia di questo sport.
    L’annuncio sui social
    L’annuncio della morte di Milton da Silva, per tutti Miltão, è stata data sui canali social dedicati ad Ayrton Senna: “È morto questo mercoledì il signor Milton Guirado Theodoro da Silva, padre di Ayrton Senna – si legge -. I nostri sentimenti per tutta la famiglia e gli amici. Grazie,Miltão”. LEGGI TUTTO

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    F1: morto Milton da Silva, padre di Ayrton Senna

    ROMA – Milton Guirado Theodoro da Silva, padre di Ayrton Senna, è morto all’età di 94 anni. Il papà del leggendario pilota brasiliano, scomparso a Imola nel 1994, si è spento nella mattinata di mercoledì 27 ottobre per cause naturali. Da sempre, papà Milton aveva seguito il figlio Ayrton nelle corse, accompagnandolo dagli esordi con i kart, fino all’esperienza leggendaria in Formula 1, che lo ha reso uno dei nomi più importanti nella storia di questo sport.
    L’annuncio
    L’annuncio della morte di Milton da Silva, per tutti Miltão, è stata data sui canali social dedicati ad Ayrton Senna: “È morto questo mercoledì il signor Milton Guirado Theodoro da Silva, padre di Ayrton Senna – si legge -. I nostri sentimenti per tutta la famiglia e gli amici. Grazie,Miltão”. LEGGI TUTTO