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    MotoGp, Lorenzo su Rossi: “Il più carismatico della storia”

    ROMA – Il ritiro dalle corse di Valentino Rossi si avvicina e i grandi campioni del passato rendono omaggio a colui che ha scritto numerosi capitoli della MotoGp. A partire da Jorge Lorenzo che in un incontro con la stampa ha speso parole di assoluta stima per il pesarese: “È triste perché a livello di personalità è stato il più carismatico della storia. Sarà difficile trovare un altro pilota così. Non dico che sarà impossibile, ma sarà davvero complicato per la gente che muoveva. Ha fatto davvero bene al motociclismo”, ha dichiarato l’ex pilota spagnolo. 
    Il ritiro di Rossi
    Tuttavia, Lorenzo si dice d’accordo sulla scelta di Rossi di lasciare le due ruote visti i risultati recenti: “Ma era un momento che doveva arrivare – conferma – perché è arrivato per tutti i grandi dello sport, come Jordan o Alì o Maradona. È qualcosa di inevitabile. Quando si invecchia si perdono alcune facoltà e a Valentino è successo questo. Ha dovuto prendere questa decisione perché anno dopo anno era sempre più evidente. Se invidio che diventerà papà? No, sinceramente no. Sembra molto motivato a correre in auto, sono sicuro che si divertirà“, LEGGI TUTTO

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    Tomás Rincón alla scoperta del suo Piemonte: che lusso tra Ferrari e bicchieri di Barolo

    Nonostante la batosta presa alcuni mesi fa insieme ai colleghi Higuain e Laxalt – i calciatori furono coinvolti in un giro di truffe da una organizzazione che vendeva supercar e modelli premium a prezzi fuori mercato -, Tomás Rincón, centrocampista del Torino e della nazionale venezuelana, non ha mai voluto saperne di allontanarsi dalle auto. 

    Dopo la vittoria col Sassuolo infatti, il centrocampista si è concesso una giornata libera insieme alla sua famiglia tra i vigneti piemontesi che producono il Barolo e, tra un filare e l’altro, è comparsa un’altra eccellenza italiana: una Ferrari, rossa fiammante, che sembra essere una California.

    Tutta la giornata di relax è stata postata su Instagram, accompagnato dalla didascalia “Italian love”. E ha attirato l’attenzione anche del connazionale del Bruges Daniel Perez, che scherzando ha commetato: “Il generale è al top!”  

    Pogba, il garage parla italiano: Ferrari e Lamborghini lo “riavvicinano” alla Juve?

    Amore per le supercar

    Oltre a amare alla follia i bolidi di Maranello, il classe ’88 ha un parco auto abbastanza variegato che comprende diverse Land Rover, tra cui un Defender accuratamente preparato e a cui sembra essere molto affezionato, una Chevrolet Camaro rossa fiammante e diverse altre auto.

    Tra calcio, famiglia e amici quindi, “El General”, così come fu soprannominato in patria agli esordi, continua a godersi appieno anche le sue vetture da diverse migliaia di euro.

    Guarda la galleryTomás Rincón: Ferrari e Land Rover nel suo garage di lusso LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Schumacher e Mazepin? Erano l'unica soluzione”

    ROMA – Gunther Steiner spiega la scelta di ingaggiare due esordienti per la stagione in corso. Affiancare un giovane pilota a uno più esperto non era possibile per mancanza di fondi. Da qui la scelta di puntare su Mick Schumacher e Nikita Mazepin, gli ultimi due piloti della classifica di Formula 1: “Dovevo trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se queste non ti piacciono affatto. Di conseguenza, è stata unascelta legata a sole ragioni economiche: non c’era alcuna rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era quella che non saremmo stati qui oggi, ed è un aspetto che le persone devono capire”, le parole del team principal della Haas. 
    L’addio di Magnussen
    La presenza di Magnussen per i medesimi motivi non era qualcosa di contemplabile come confermato dal manager italiano al giornale danese Ekstra Bladet: “Se avessi tenuto Kevin – prosegue – la Haas non sarebbe sopravvissuta, ed allo stesso tempo Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura a disposizione.L’unica soluzione era quella di ingaggiare due esordienti. Almeno ora ci sono due nuovi piloti che possono imparare molto. Se avessi affidato quest’auto a due piloti con più esperienza, il team sarebbe probabilmente fallito”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Iannone: “Mi sento morire ogni giorno, mi mancano le moto”

    ROMA – “È difficile spiegare come sto. È come se avessi qualcosa dentro di me che mi uccide ogni giorno, perché non mi lasciano fare quello che sapevo fare meglio, ovvero andare in moto. Mi manca ogni giorno. Prima di andare a letto ogni sera e quando mi alzo ogni mattina, mi sento un motociclista e mi alleno come un pilota. Vivo come se fossi un pilota”. Queste le parole di Andrea Iannone in un’intervista al quotidiano spagnolo “As”. Il pilota italiano, squalificato ufficialmente per quattro anni dalla sentenza del novembre 2020, ma iniziata già a settembre 2019, ha raccontato il suo momento difficile dopo l’allontamento forzato dalla MotoGp. 
    Le parole di Iannone
    “Se sento che sia stata commessa un’ingiustizia? Sì. Quello che mi è successo deve essere un esempio per il nostro sport, va trovata una soluzione per il futuro – ha aggiunto Iannone -. Bisogna fare qualcosa per impedire di trovarci in questa situazione ingiusta.Se qualcuno fa qualcosa che non va, ovviamente deve essere penalizzato, ma per ogni sport deve essere diverso. La mia innocenza è provata.La FIM mi ha considerato innocente. Si è trattato di contaminazione alimentare.Non sono io a dire di essere innocente.Lo dicono e anche la prova capelli che mi hanno fatto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Steiner: “Con due piloti esperti la Haas non sarebbe sopravvissuta”

    ROMA – La scelta della Haas di ingaggiare due esordienti per la stagione in corso è stata inevitabile. Affiancare un giovane pilota a uno più esperto non era possibile per mancanza di fondi. Da qui la scelta di puntare su Mick Schumacher e Nikita Mazepin, gli ultimi due piloti della classifica di Formula 1: “Dovevo trovare diverse opportunità per consentire alla squadra di andare avanti perché dipendeva il futuro di molte famiglie. A volte sei costretto a prendere delle decisioni, anche se queste non ti piacciono affatto. Di conseguenza, è stata una scelta legata a sole ragioni economiche: non c’era alcuna rabbia o insoddisfazione. L’alternativa era quella che non saremmo stati qui oggi, ed è un aspetto che le persone devono capire”, le parole del team principal della Haas Gunther Steiner. 
    “Il team sarebbe fallito”
    La presenza di Magnussen per i medesimi motivi non era qualcosa di contemplabile come confermato dal manager italiano al giornale danese Ekstra Bladet: “Se avessi tenuto Kevin – prosegue – la Haas non sarebbe sopravvissuta, ed allo stesso tempo Magnussen non avrebbe avuto comunque una vettura a disposizione. L’unica soluzione era quella di ingaggiare due esordienti. Almeno ora ci sono due nuovi piloti che possono imparare molto. Se avessi affidato quest’auto a due piloti con più esperienza, il team sarebbe probabilmente fallito”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Iannone: “Mi manca andare in moto, è stata commessa un'ingiustizia”

    ROMA – Andrea Iannone è lontano dalle piste del Motomondiale ormai da due anni. Il pilota italiano, squalificato ufficialmente per quattro anni dalla sentenza del novembre 2020, ma iniziata già a settembre 2019, ha raccontato il suo momento difficile dopo l’allontamento forzato dalla MotoGp.  “È difficile spiegare come sto. È come se avessi qualcosa dentro di me che mi uccide ogni giorno, perché non mi lasciano fare quello che sapevo fare meglio, ovvero andare in moto. Mi manca ogni giorno. Prima di andare a letto ogni sera e quando mi alzo ogni mattina, mi sento un motociclista e mi alleno come un pilota. Vivo come se fossi un pilota”. 
    Il rammarico di Iannone
    “Se sento che sia stata commessa un’ingiustizia? Sì. Quello che mi è successo deve essere un esempio per il nostro sport, va trovata una soluzione per il futuro – ha aggiunto Iannone -. Bisogna fare qualcosa per impedire di trovarci in questa situazione ingiusta. Se qualcuno fa qualcosa che non va, ovviamente deve essere penalizzato, ma per ogni sport deve essere diverso. La mia innocenza è provata.La FIM mi ha considerato innocente. Si è trattato di contaminazione alimentare.Non sono io a dire di essere innocente.Lo dicono e anche la prova capelli che mi hanno fatto”. LEGGI TUTTO

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    F.1, la Brembo a Sochi per il suo 800º GP

    Domenica prossima nel GP di Russia a Sochi la Formula 1 taglia il traguardo dei 1050 gran premi, ma ancor più tonda è la cifra delle partecipazioni della Brembo, leader dei freni che arriva a 800 GP disputati. Si tratta di un numero che, tra le squadre, è stato superato solo da tre marchi mitici: Ferrari, McLaren e Williams.
    Ad avviare questa lunga serie fu una piccola fornitura di dischi in ghisa per la Scuderia Ferrari, nel lontano 1975. Una grande sfida per Brembo che era stata fondata appena pochi anni prima – nel 1961 – e all’epoca era ancora una piccola officina meccanica. Una stretta collaborazione con la Scuderia di Maranello che è continuata ininterrottamente sino ad oggi.
    Dalla ghisa al fly-by-wire
    Con il passare del tempo, ai dischi freno Brembo (prima in ghisa e poi in carbonio), si sono aggiunte pinze freno, pastiglie, campane disco, pompe freno sino allo sviluppo di sistemi frenanti più complessi e dotati di tecnologia by wire, il sistema a controllo elettronico che governa la frenata posteriore delle monoposto sin dal 2014. Un’escalation tecnologica che abbraccia quasi 50 anni.
    Schumacher, record in serie
    Michael Schumacher è il pilota che ha corso di più con Brembo (307 GP), ha vinto di più (91) ed è salito più volte sul podio (155). Tutti e 7 i suoi titoli iridati sono arrivati frenando con la Casa italiana. LEGGI TUTTO

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    ElectrifYou, BMW presenta nelle città italiane la sua visione della mobilità futura

    #ElectrifYou è l’evento itinerante che BMW Group Italia ripropone per il 2021, per far conoscere la mobilità elettrica e promuovere la strategia del gruppo in tema di sostenibilità.
    Parola chiave: sostenibilità
    Il nuovo corso del Gruppo si basa sullo sviluppo dell’economia circolare e la mobilità urbana sostenibile al centro della sua strategia e con questi eventi desidera mostrare i propri obiettivi di sostenibilità e riduzione delle emissioni di CO2, attraverso le realizzazioni concrete che permettono di raggiungerli.
    Il BMW Group è tra i leader della mobilità elettrica a partire dal debutto del brand BMW i all’inizio del decennio scorso e investe costantemente in ricerca e sviluppo per migliorare le tecnologie necessarie alla riduzione di consumi ed emissioni, lungo tutta la catena del valore.
    Obiettivi raggiunti
    Il Gruppo ha ribadito la volontà di rispettare tutti gli impegni in tema di emissioni di CO2. La grande attenzione su questo fronte è testimoniata dai risultati già raggiunti: alla fine del 2020, grazie alla grande quantità di modelli BMW e MINI elettrificati venduti, il BMW Group ha fatto meglio dell’obiettivo di emissioni di CO2 fissato dall’Unione Europea, raggiungendo una cifra di 99 g/km a fronte di un target di 104 g/km. Il BMW Group avrà 25 modelli elettrificati in gamma entro il 2023 e ha confermato l’investimento di 30 miliardi di Euro per la mobilità sostenibile nel periodo 2020-2025.
    Le novità green del Gruppo BMW al Salone di Monaco
    Ad oggi sono sei i veicoli in produzione (a due o quattro ruote) completamente elettrici del BMW Group: oltre alla BMW i3, con oltre 200.000 unità costruite fino ad oggi, ci sono le BMW iX3 e le nuove BMW iX e i4, la MINI Full Electric, il nuovo scooter elettrico BMW CE04.
    BMW iCircular, prototipo zero sprechi
    BMW, la mobilità sostenibile al Salone di Monaco
    Al Salone di Monaco 2021, abbiamo intervistato Massimiliano Di Silvestre, presidente e ad di BMW Italia, che ci ha anticipato i passi che BMW farà nei prossimi anni sul tema della mobilità sostenibile. LEGGI TUTTO