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    Fabris sul caso Pirola: “Non capisco che bisogno ci fosse di deferirlo al Tribunale Federale”

    Il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris esprime il proprio sostegno a Giuseppe Pirola, componente del CdA di Lega, per la squalifica di 2 mesi inflittagli dal Tribunale Federale. “Non capisco, dopo quanto ha subìto la Società UYBA Volley Busto Arsizio per la quantomeno opinabile gestione della nomina del nuovo Allenatore della Nazionale Femminile, che bisogno ci fosse di deferire Giuseppe Pirola alla Corte Federale”.

    “Il dispositivo della sentenza parla da sé. Non si entra nel merito della vicenda, non si vuol tener conto delle circostanze devastanti per una Società impegnata nella nostra Serie A, improvvisamente privata del proprio allenatore con il quale la squadra era stata costruita e con il quale era appena stato avviato un progetto pluriennale, preferendo censurare comunque la critica, certo “forte” e magari esprimibile con parole diverse, rivolta alle modalità e ai tempi, in verità critica espressa da più parti, con cui la scelta federale è stata comunicata all’esterno”.

    “La misura della “punizione” inflitta (2 mesi a Pirola e 200 € di multa, sic, alla Società) dimostra peraltro quanto vacui e risibili fossero “i capi di imputazione” – prosegue il presidente Fabris – Ora non vogliamo riavviare alcuna polemica sulla vicenda perché, come abbiamo dimostrato anche nei giorni scorsi annullando d’intesa con la Federazione i Playoff Challenge, abbiamo talmente a cuore la qualificazione olimpica della nostra Nazionale che siamo profondamente convinti che tutto il resto venga dopo. Ma ci sia almeno consentito di dire che si poteva evitare di riaccendere la vicenda chiamando in causa anche il Tribunale Federale e soprattutto di esprimere totale solidarietà a Giuseppe Pirola e UYBA Volley Busto”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da Re: “Ragazzi bravi a riemergere dalle difficoltà. Con le donne faremo l’A2”

    Dalla gioia per la vittoria sul difficile campo di Modena in Gara 2 dei Play Off Scudetto alla delusione per la retrocessione anticipata in A2 della squadra femminile: il presidente dell’Itas Trentino, Bruno Da Re, intervistato da Guido Pasqualini, ripercorre sulle pagine de L’Adige le emozioni di domenica.

    A Modena è arrivato un successo importante per i ragazzi di coach Soli, che si trovano ora ad un passo dalla qualifica in semifinale, soprattutto considerando che in Regular Season il PalaPanini era stato fatale: “Un successo da ascrivere a un gruppo molto forte, che ha fatto quadrato per fronteggiare l’assenza di Sbertoli – le parole di Da Re – : soltanto così si poteva portarla a casa. I ragazzi sono stati bravi a riemergere dalle difficoltà”.

    “Acquarone ha la sfrontatezza giusta. E’ bravo, ha buone mani e una buona tecnica, ma dobbiamo ricordarci che aveva giocato l’ultima partita l’anno scorso in A2. Ora è stato catapultato nei Play Off scudetto e in semifinale di Champions, dove la musica cambia”.

    Mercoledì si torna all’ilT Quotidiano Arena per la semifinale di andata di Champions: ospite una Cucine Lube Civitanova che, sotto 2-0 nei quarti di finale con Monza, pare in difficoltà. Ma Da Re non si fida…

    “Non vorrei che avessero scelto di puntare sulla Champions, dove possono schierare tutti gli stranieri: con Nikolov, De Cecco, Chinenyeze, Lagumdzija e Yant in campo insieme è un’altra squadra… Noi cresceremo ma avvertiamo la stanchezza. E cambiare palleggiatore vuol dire cambiare gioco”.

    foto Morris Paganotti

    Emozioni totalmente diverse per quanto riguarda la squadra femminile, che dopo la sconfitta sul campo di Roma, saluta definitivamente la serie A1.

    Il presidente Da Re esclude la possibilità di restare nella massima serie, acquistando i diritti di qualche altra società: “Disputeremo l’A2 perchè diritti da acquistare non ce ne sono. Abbiamo scandagliato alcune situazioni ma la risposta è stata no. C’è ancora una società in dubbio ma alla fine resteranno in A”.

    L’obiettivo da perseguire sarà l’immeditata risalita: “Avendo Mazzanti alla guida vogliamo costruire una buona squadra e risalire in A1 – assicura il presidente – . Sapevamo che l’A1 sarebbe stata dura, ma non immaginavamo così. C’è tanta amarezza. Non imputo nulla a giocatrici e staff ma abbiamo commesso errori dovuti all’inesperienza e li abbiamo pagati tutti”.

    E sulla futura squadra ha aggiunto: “Olivotto, Marconato e Michieletto hanno il contratto e credo che rimarranno, per il resto avremo una sola straniera per tenerci uno slot aperto sa utilizzare durante la stagione se ce ne fosse bisogno”.

    (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

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    Romy Jatzko verso la finale di CEV: “Chieri ha tutte le carte in regola”

    A metà stagione è arrivata alla Reale Mutua Fenera Chieri ’76 per aiutare e incidere, come nel suo percorso ha avuto modo di fare praticamente ovunque. Romy Jatzko è una giocatrice ancora giovane ma con tanto da mostrare e raccontare: gli inizi a Berlino, l’apprendistato tra le “grandi” con il Vfb Suhl Lotto Thuringen e l’SSC Palmberg Schwerin, l’esperienza in Svizzera al VC Kanti Schaffhausen, la parentesi in Cina con il Sichuan e il nuovo capitolo della sua carriera in Italia. 

    Ecco la nostra intervista esclusiva alla schiacciatrice tedesca, che mercoledì sarà impegnata insieme alla sua squadra nella sfida di andata della finale di CEV Cup.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Per cominciare, presentati ai nostri lettori raccontando qualcosa di te.

    “Mi descriverei come una persona ottimista, che cerca di vedere il lato positivo di ogni cosa e ha grande fiducia nella vita: credo che tutto accada per una ragione e con un tempismo non casuale. Il volley è sempre stato il mio hobby preferito e sono contenta che ora sia diventato il mio lavoro. Oltre ad essere una pallavolista, mi dedico anche allo studio. Infatti, sono iscritta alla facoltà di Psicologia della Comunicazione: è un campo che mi interessa molto. Infine, adoro fare fotografie ed escursioni immersa nella natura“.

    Com’è nata la tua passione per la pallavolo?

    “Ho iniziato a giocare grazie a mia mamma, che è stata una pallavolista ed è arrivata a vestire la maglia della nazionale tedesca. Pure una delle mie sorelle giocava a pallavolo. Così, dopo aver provato il tennis, ho deciso di passare anch’io al volley e subito mi sono innamorata di questo sport: la sensazione di far parte di una squadra è qualcosa di straordinario“.

    Quali sono state le tappe principali della tua carriera fino a questo momento?

    “Essendo originaria di Berlino, ho iniziato a giocare in un club della mia città. Dopodiché ho deciso di frequentare una scuola sportiva, dove si praticavano vari sport, tra cui anche la pallavolo. Una tappa importante della mia crescita è stata quella allo Schwerin, che in quel momento era una squadra molto forte: al mio fianco c’erano giocatrici fantastiche. Sono rimasta lì per due stagioni e posso dire di aver imparato molto. Successivamente sono andata in Svizzera, dove ho trovato un allenatore tedesco che conoscevo (Nicki Neubauer, n.d.r.). Dopo due anni al VC Kanti Schaffhausen, ho firmato per un club francese, ma poco dopo è fallito. A quel punto ho ricevuto l’offerta del Sichuan e mi sono detta: ‘Perché no?’. Così, nella prima parte di quest’anno ho giocato in Cina“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Parliamo della tua esperienza al Sichuan. Com’è andata? Hai raggiunto gli obiettivi che ti eri prefissata?

    “La mia esperienza in Cina è stata positiva. All’inizio ero un po’ spaventata, ma anche emozionata per quello che mi aspettava. Devo ammettere che poi tutti (club, allenatori, staff e compagne) mi hanno trattato davvero bene, sono stati gentili e hanno sempre cercato di aiutarmi, rendendo piacevole la mia permanenza in Cina. Dal punto di vista personale, credo di aver raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissata. Ho giocato buone partite, anche se a metà stagione diverse giocatrici della nostra squadra si sono ammalate e da lì è stato tutto in salita. Comunque mi sono divertita, ho imparato tante cose, e quindi sono felice di aver fatto questa esperienza“.

    Quali sono state le sfide e gli ostacoli che hai dovuto affrontare in Cina? Mi riferisco, in particolare, alla barriera linguistica, alla vita in un nuovo paese e allo stile di gioco.

    “Ho dovuto affrontare qualche ostacolo in Cina. Per esempio, la barriera linguistica: molte compagne di squadra non parlavano bene inglese. Ovviamente c’erano anche compagne che lo conoscevano. Così, nonostante avessi un traduttore, non era semplice comunicare. Un altro ostacolo era legato alla differenza di fuso orario: più di sette ore. Quando mi alzavo al mattino, nessuno della mia famiglia e dei miei amici era sveglio. Quindi, dovevo aspettare fino alle 15 prima di ricevere i primi messaggi o le prime chiamate. Invece, per quanto riguarda la visione della pallavolo, penso che non ci siano grandi differenze con l’Europa. Forse si giocava di più, ma nel complesso mi sono divertita molto“.

    E come ti sei trovata con la cucina locale?

    “Era molto difficile trovare cibo occidentale in Cina. Mangiavano un sacco di carne e alcune cose che non avevo mai visto prima. Ero disponibile a provare la cucina locale, anche se non è la mia preferita. Così, a volte, dovevo chiedere di preparare qualcosa apposta per me. Alla fine, però, mi sono abituata ed è stato tutto più semplice“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Dopo l’esperienza nel campionato cinese, sei approdata in Italia. Quali motivi ti hanno spinto a scegliere la Reale Mutua Fenera Chieri ’76?

    “Sono davvero felice di avere l’opportunità di giocare in Italia. Tutti sanno che la Serie A1 è uno dei migliori campionati al mondo e sono orgogliosa di farne parte: qui ogni partita è impegnativa e si affrontano giocatrici molto brave. Ho scelto Chieri sia perché avevano mostrato interesse nei miei confronti sia perché avevo sempre sentito parlare bene di questo club. Anche il mio agente era convinto che fosse una grande occasione. E poi conoscevo già Camilla (Weitzel, n.d.r.), che gioca a Chieri da tre anni. Perciò, penso che sia stata una buona scelta“.

    Come ti trovi a Chieri? C’è qualche compagna di squadra che ti sta particolarmente aiutando ad ambientarti in questa nuova avventura?

    “Per me è stato abbastanza semplice integrarmi perché ho trovato persone che fin da subito sono state gentili e disponibili: mi sono sentita accolta e ormai mi sento come a casa. Ovviamente la presenza di Camilla in squadra ha reso tutto più facile perché ci conosciamo da tanto tempo e abbiamo giocato insieme nelle nazionali giovanili. Inoltre, Chieri mi piace anche come cittadina: è piccola, ma molto carina“.

    Come sta andando la vostra stagione?

    “Penso che la stagione di Chieri sia stata molto positiva fino a questo momento: arrivare in finale di CEV Cup, dopo aver giocato anche la Final Four di Coppa Italia a Trieste, è qualcosa di grandioso. Sono convinta che, pur avendo in squadra elementi importanti, non sia mai automatico raggiungere certi risultati. Questi arrivano perché tutti – giocatrici, staff e club – stanno dando il massimo. Proprio per questo motivo, non vedo l’ora di scoprire cosa ci attende in questo finale di stagione“.

    Foto Fenera Chieri ’76

    Come vedi la finale di CEV Cup contro il Viteos NUC?

    “Avendo giocato in Svizzera, conosco il Viteos NUC. È una squadra che ha fatto bene anche nelle scorse stagioni. Per loro raggiungere la finale di CEV Cup è un grande risultato, ma certamente non è casuale. La stessa cosa vale per Chieri: c’è una ragione se siamo arrivati fino a questo punto della competizione e sono convinta che abbiamo tutte le carte in regola per dimostrare la nostra forza, proprio come abbiamo fatto nei turni precedenti. C’è grande emozione e siamo pronte a dare il 100%. Senza dubbio, le sensazioni sono positive“.

    Quali sono i tuoi obiettivi pallavolistici a breve e a lungo termine?

    “Al termine della stagione in Italia, andrò in nazionale. Sono davvero entusiasta per questa opportunità e spero di vivere belle esperienze. Conosco già la maggior parte delle giocatrici, quindi penso che mi divertirò. Per quanto riguarda gli obiettivi a lungo termine, un giorno mi piacerebbe giocare in Turchia. Per me sarebbe davvero speciale giocare lì sia perché è uno dei migliori campionati al mondo sia perché renderei orgogliosa me stessa e la mia famiglia, visto che mio padre è turco e io sono per metà turca. Però, sarei molto felice anche se dovessi avere la possibilità di giocare di nuovo in Italia“.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Le immagini più belle del big match Novara-Scandicci (GALLERY)

    Era uno scontro fondamentale per il secondo posto e non ha deluso le attese, anche se il risultato è stato a senso unico: la Savino Del Bene Scandicci ha prevalso con un netto 0-3 sulla Igor Gorgonzola Novara facendo un passo avanti forse decisivo in classifica. Al PalaIgor, comunque, non sono mancati i momenti di spettacolo, immortalati nei suoi scatti dal fotografo Giacomo Comoli.

    Ecco la gallery completa: LEGGI TUTTO

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    Barbolini: “Non abbassiamo la concentrazione, ci aspettano due partite difficili”

    Una giornata perfetta per la Savino Del Bene Volley Scandicci, che vince 3-0 sul campo della Igor Gorgonzola Novara, e si aggiudica il big match della 24esima giornata di campionato.

    Un successo splendido per le ragazze di Barbolini che, di fronte ad un Pala Igor tutto esaurito, hanno ottenuto una vittoria preziosa per la classifica.

    Coach Barbolini post partita: “Partita importante per blindare una delle prime tre posizioni in classifica, ma per arrivare al secondo posto ci sarà ancora da lottare, come del resto per piazzarsi al terzo. Ovviamente possiamo metterci nei guai solamente noi, ma non penso che sia lo spirito che ci prenderà. Lo dicevo anche alla squadra: dal 2-0 sotto con Vallefoglia, abbiamo infilato 12 set vinti ed uno perso, vincendo 3-1 a Chieri e 3-0 a Novara. Penso che questa squadra, anche grazie al lavoro del preparatore e dello staff medico, ha dimostrato di arrivare pronta nei momenti importanti. Dobbiamo essere contenti e riposare, ma non dobbiamo assolutamente staccare a livello di concentrazione, perché ci aspettano ancora due partite difficili, nelle quali cercare di far punteggio pieno. Non credo ci sia grande differenza tra arrivare terzo e arrivare secondo in classifica, ma ovviamente bissare il piazzamento dello scorso anno, magari raccogliendo anche più punti, sarebbe un bellissimo risultato.”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento saluta la Serie A1, Mazzanti: “Ora dobbiamo terminare al meglio il campionato”

    L’Itas Trentino saluta la Serie A1 con una prestazione di grande carattere. Le gialloblù rimontano due set in trasferta sul campo dell’Aeroitalia Smi Roma prima di arrendersi al termine di un emozionante tie break.

    l punto conquistato nella Capitale non è sufficiente per mantenere viva la speranza di poter ancora agguantare la salvezza. Sono infatti dieci i punti di ritardo delle gialloblù rispetto a Cuneo, terz’ultima, quando al termine della Regular Season mancano appena due giornate, oltre al recupero del match casalingo con Bergamo.

    Nove punti disponibili, quindi, che non sarebbero tuttavia sufficienti se conquistati per poter agguantare in classifica le piemontesi. 

    “Ho sposato il progetto di Trento sapendo che quella della retrocessione poteva essere un’eventualità – ha spiegato a fine gara il tecnico dell’Itas Trentino Davide Mazzanti – . L’obiettivo adesso è quello di terminare al meglio il campionato, giocando al massimo anche le prossime tre gare. Guardiamo al futuro e iniziamo a costruire e programmare la prossima stagione: ci sono delle cose che possono essere osservate e analizzate già adesso in proiezione futura”.

    “La partita? Abbiamo faticato ad avere continuità nei primi due set, poi l’abbiamo trovata, soprattutto in attacco dove siamo stati più fluidi sia in cambio-palla che in contrattacco. Questo ci ha portato ad avere maggiori sicurezze anche negli altri fondamentali, peccato per il tie break dove abbiamo pagato subìto un paio di rotazioni al servizio in cui non abbiamo saputo sfruttare le occasioni per il cambio-palla”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bernardi: “Percorso estremamente positivo”. Chirichella: “Possiamo migliorare, ma abbiamo ottime basi”

    La Igor Gorgonzola Novara lotta per due set ma cede senza conquistare punti nel big match con la Savino Del Bene Scandicci in un Pala Igor sold-out. Non bastano i 29 punti in due della coppia Akimova-Bonifacio alle azzurre, contro le toscane trascinate da una Antropova incontenibile (26).

    Lorenzo Bernardi: “La stagione è iniziata con un obiettivo molto chiaro: il quarto posto. Conoscevamo il nostro potenziale, sappiamo anche perchè le prime tre sono più forti di noi. Quello che mi dispiace è che non aver raggiunto il terzo posto – anche se non è ancora matematico – rischia di cancellare tutto quello che di buono è stato fatto in questa stagione, che vi garantisco, è tantissimo. L’anno scorso Novara è arrivata quinta e ad oggi abbiamo fatto più punti, con ancora due partite da giocare. Abbiamo vinto una coppa, abbiamo perso solo una partita con squadre sotto di noi e siamo riusciti a vincere una volta contro Milano, quindi penso che il percorso fatto dalle ragazze sia estremamente positivo. Poi se vogliamo metterla che non siamo arrivati terzi…però onestamente penso sia da presuntuosi dire che valiamo da terzo posto in questo momento”.

    Grande assente di giornata Markova… “Non abbiamo mai giocato contro le big con tutte le sei effettive e questo mi dispiace, ma questo non vuol dire che diversamente saremmo arrivate prime, certo sarebbe stato bello poter usufruire di tutto il potenziale della squadra e purtroppo non è stato possibile”.

    “Sicuramente nei primi due set avremmo potuto difendere meglio – continua il tecnico – : loro sono arrivate molto aggressive e hanno difeso tantissimo mentre noi no. Diciamo anche che con le squadre sopra di noi facciamo fatica a giocarcela a viso aperto. Nel terzo set abbiamo mollato subito dopo il turno di battuta di Antropova…però quando questi tipi di squadre ti mettono così tanta pressione e c’è così tanta qualità può succedere”.

    Cristina Chirichella: “Non abbiamo mostrato la nostra migliore pallavolo e questo spiace. A tratti eravamo li, testa a testa, poi loro hanno messo il piede sull’acceleratore e non siamo più riuscite a stargli dietro. Credo che questa partita sia un po’ a sé, nel senso che questa era sì una partita importante ma i Play Off sono un campionato a sé e vedremo…è tutto ancora aperto, siamo quarte, tutt’altro che una brutta posizione. Non è stata certamente una bella performance ma sicuramente avremo ancora del tempo per poterci migliorare”.

    “Al di là di questa partita abbiamo fatto un percorso, siamo cresciute durante l’anno…purtroppo questi scivoloni ogni tanto fanno anche parte del gioco…dobbiamo essere brave a limitarli il più possibile. Alla fine abbiamo fatto un ottimo campionato: all’andata non abbiamo perso nemmeno un punto, quindi dobbiamo sì migliorare, ma abbiamo delle ottime basi”. LEGGI TUTTO

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    Trento saluta la Serie A1: Roma festeggia al tie break

    L’Aeroitalia SMI Roma si aggiudica lo scontro diretto con l’Itas Trentino di coach Mazzanti al termine di un match battagliato risoltosi solo al tie-break, l’undicesimo stagionale (3-2 25-18; 25-20; 19-25; 20-25; 15-10).

    Il risultato a favore delle capitoline arriva però solo al termine di centoquaranta minuti di contesa giocata a due diverse velocità: le ragazze di coach Cuccarini, con una prestazione in crescendo, dominano la disputa nel primo set (25-18) e affondano il colpo nel secondo (25-20), per poi incontrare la reazione di Michieletto e compagne che rimontano, mettendo così la firma sui due set successivi, salvo poi allentare la presa nel quinto davanti l’accelerazione decisiva prima in cabina di regia poi in attacco di Bechis e compagne. Nel terzo tie-break consecutivo per l’Aeroitalia SMI Roma, dopo Milano e Cuneo, le ospiti cedono ai colpi di Bici, nominata MVP del match con 28 punti messi a referto, seguita dalle doppie cifre di Rivero (17) e un’impressionante Rucli (15, di cui 5 muri e 1 ace).

    Non è bastata la solida prestazione offensiva di Michieletto per ribaltare l’andamento della gara. L’Aeroitalia SMI Roma sale così a quota 34 punti in classifica, mantenendo l’ottava piazza e l’obiettivo playoff per il quale basta un solo punto. 

    1° SET L’avvio è sul filo dell’equilibrio: Marconato sale bene a muro a contenere l’offensiva, dall’altra una super Rivero non si fa trovare impreparata, andando a segno prima d’astuzia, poi di potenza (8-6). Impatta bene la sfida Roma con coach Mazzanti costretto a fermare il gioco: al rientro in campo, l’ace di Bici sembra segnare con anticipo l’esito della frazione (17-13). Da quel momento, Michieletto e compagne cercano di ricucire, ma l’accelerazione definitiva di Roma vanifica ogni tentativo avversario. La prestazione difensiva delle capitoline, che con la chiusura di Bici si prendono il set sul 25-18. 

    2° SET È ancora il testa a testa ad aprire la frazione (4-4; 7-7), che rispetto a quella precedente si protrae più a lungo, fin quando il braccio di Rivero firma due mani-out consecutivi portando a +2 le romane. Il primo a fermare il gioco è il tecnico trentino, senza però trovare seguito alle indicazioni dispensate: una volta in campo, le trentine si piegano sotto i forti attacchi di Rucli senza riuscire a trovare il modo di uscire dalla situazione di black-out (15-9). Mazzanti inserisce l’olandese Scholten su Dehoog e la reazione sperata arriva, con l’Itas Trentino che prende sempre più spazio (18-15). In cabina di regia Guiducci accelera, ma nulla può contro l’affondo offensivo del reparto d’attacco capitolino che con Bici si riporta in un batter d’occhio a +5. Il muro di Melli e poi l’affondo di Bici assegnano alla squadra di casa anche il secondo set (25-20). 

    3° SET Come da copione, anche il terzo vede le due formazioni partire appaiate (4-4). Questa volta, diversamente da quanto successo nelle precedenti occasioni, è Trento ad allungare per prima il passo, sempre con Roma in scia (7-8). Entra Schwan su Melli e le due squadre iniziano a battagliare senza esclusione di colpi, con Michieletto a trascinare le sue sul +4 (9-13). Davanti l’accelerazione delle trentine, coach Cuccarini rimescola le carte in tavole e sceglie il doppio cambio con Muzi e Madan. Ma Trento non sbaglia più e scappa via sull’attacco di Dehoog (22-17), per poi siglare il parziale di 19-25 e rimandare tutto al set successivo. 

    4° SET Trento approccia la quarta frazione con lo stesso sprint del set precedente e dà del filo da torcere alle capitoline, fin quando dai nove metri Rivero infila tre break consecutivi, di cui due aces, riportando a far scorrere il tabellino dalla parte di Roma (7-5). Anche Olivotto va a segno al servizio e Cuccarini si vede costretto a fermare il gioco. La disputa procede punto a punto: Schwan a picchiare forte da una parte, Mistretta ad alzare il tasso difensivo nella metà campo trentina (14-16). Bechis ci mette tutto ma non riesce a ribaltare l’inerzia del set e ad evitare di rimandare tutto al quinto set, l’undicesimo stagionale (20-25). 

    5° SET La battaglia si accende sin dai primi scambi, con Roma che si dimostra più risoluta nei momenti salienti (6-4). Guiducci trova nel braccio di Dehoog la chiave per ricucire e dopo un acceso testa a testa la disputa si riapre sull’8-8. Come successo in precedenza, sono ancora Rivero, Rucli e Schwan ad alzare il ritmo, trascinando con sé tutto il sestetto fino al 13-9. Nulla possono Michieletto e compagne contro l’affondo romano che mette la firma sul quinto set (15-10) e sul match valido per l’undicesima giornata di ritorno di regular season.

    Erblira Bici, schiacciatrice dell’Aeroitalia SMI Roma: “Loro hanno fatto una bella partita. Sapevamo sarebbero arrivate a Roma per vincere. Dalla nostra dovevamo prendere il punteggio pieno con cui assicurarci i playoff. In pochi giorni abbiamo giocato 15 set e sicuramente questo ha influito. Si poteva fare molto meglio, soprattutto limitando gli errori nel terzo e quarto set, ma ci prendiamo il risultato e guardiamo ai due prossimi incontri, di cui l’ultimo in casa dove sappiamo che possiamo dare sempre qualcosa in più. Ora c’è ancora un po’ di tempo per allenarci e riprendere fiato”.

    AEROITALIA SMI ROMA – ITAS TRENTINO  (25-18; 25-20; 19-25; 20-25; 15-10)AEROITALIA SMI ROMA: Bechis 1, Bici 28, Rucli 15, Correa 9, Melli 4, Rivero 17, Ferrara (L), Schwan 8, Valoppi (L), Madan 1, Muzi, Ciarrocchi ne. All. CuccariniITAS TRENTINO: Guiducci 3, Acosta 1, Olivotto 8, DeHoog 17, Michieletto 21, Marconato 6, Mistretta (L), Shcherban 13, Passaro ne, Scholten 3, Moretto, Parlangeli (L), Angelina ne. All. Davide Mazzanti.Arbitri: Cruccolini Beatrice, Brancati RoccoDurata set: 23’, 30’, 28’, 28’, 19’. Tot 2h21

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO