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    L’incertezza per il covid-19 spinge alla cancellazione del Kooyong Classic, esibizione pre-Australian Open

    Il Kooyong Classic

    La grande incertezza vissuta a livello globale per colpa della pandemia di Covid-19 miete un’altra “vittima sportiva”. Gli organizzatori della storica esibizione Kooyong Classic, anteprima degli Australian Open, hanno deciso di gettare la spugna anche per l’edizione 2022, dopo la cancellazione di quella di quest’anno.
    La notizia viene direttamente dal comitato direttivo dell’evento e riportata dal media australiano Sportingnews, che riporta una dichiarazione del presidente del Kooyong Classic, Adam Cossar.
    “Siamo dispiaciuti di dover prendere questa decisione” scrive Cossar, “ma con la grande incertezza degli ultimi mesi sugli accordi che sarebbero stati attuati a gennaio, non è stato possibile fare i piani necessari per offrire la migliore e più sicura esperienza sportiva e di ospitalità per i nostri giocatori, spettatori, sponsor, broadcaster, membri e personale dell’evento”.
    L’esibizione, assai gradita dai giocatori come ideale ultima rifinitura al primo Slam dell’anno, si svolge dal 1988, con tre giorni di gare che hanno visto in campo tutti i migliori tennisti del mondo, e recentemente le vittorie di campioni quali Roger Federer, Andre Agassi e Ash Barty, per citarne solo alcuni.
    Mentre i protocolli di quarantena dello stato del Queensland mettono in dubbio il Brisbane International, l’Adelaide International dovrebbe svolgersi regolarmente nel 2022, così come l’ATP Cup, anche se le decisioni sulle sedi sono ancora in fase di elaborazione. Purtroppo gli stessi direttori degli eventi sportivi dipendono dalle decisioni e scelte del “piano di sopra”, delle autorità governative, sicurezza e salute pubblica che, stando alle ultimissime dichiarazioni rilasciate oggi, non sono nemmeno d’accordo tra di loro…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il Premier dello stato di Victoria insiste: solo atleti vaccinati potranno gareggiare agli Australian Open

    Rod Laver Arena, Melbourne

    Ha fatto molto scalpore la rivelazione del contenuto di una email che la WTA ha inviato alle giocatrici (suscitando tra l’altro l’ira di Vika Azarenka contro il giornalista americano che he spifferato la comunicazione riservata) in merito alla possibilità di poter giocare in Australia anche senza un completo ciclo di vaccinazione anti-covid, sottostando ad un duro regime di quarantena e controlli regolari in seguito.
    La faccenda si complica ulteriormente dopo le ultimissime dichiarazioni di Daniel Andrews, Premier dello stato di Victoria, dove si trova Melbourne. Nessuna retromarcia o possibilità di una apertura ai non vaccinati, nemmeno per il torneo del Grande Slam che apre la stagione tennistica “down under”.
    Parlando ad ABC Radio, le parole del Premier sono inequivocabili: “Non credo ci sia altro da aggiungere: se vuoi uno dei visti per arrivare qua, allora devi essere vaccinato due volte. Tutte le persone che guarderanno i match agli Australian Open saranno state vaccinate due volte, tutte le persone che ci lavorano avranno avuto due dosi di vaccino. È logico che, se vuoi entrare nel paese per far parte di quel torneo, dovrai essere doppiamente vaccinato. Anche in moltissime parti dell’Asia e dell’Europa e altrove si può entrare solo con un ciclo di vaccino completato. Perché qua dovrebbe essere diverso?”.
    Eppure Brett Sutton, capo del dipartimento di salute e sicurezza dello stato, ritiene che il rischio di arrivi internazionali di persone non vaccinate possa essere adeguatamente gestito attraverso il già testato sistema di quarantena. L’ha dichiarato al quotidiano locale The Ace, affermando che quel piano, se accettato, potrebbe consentire ai giocatori di tennis non vaccinati di partecipare agli Australian Open il prossimo gennaio.
    La situazione sembra incerta e quantomeno caotica al momento. I tempi tecnici per organizzare il viaggio ed una eventuale quarantena pre-tornei australiani si fanno sempre più brevi… LEGGI TUTTO

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    Un documento riservato della WTA afferma che i non vaccinati giocheranno gli Australian Open dopo 15 giorni di quarantena e con restizioni

    Melbourne Park

    Un giornalista americano ha rivelato sui social un documento emesso dalla WTA (che doveva restare riservato alle sole tenniste e non diffuso) in cui vengono spiegati alle giocatrici i criteri di ingresso al prossimo Australian Open. Secondo questo documento, i tennisti che hanno completato un ciclo vaccinale completo potranno accedere tranquillamente nel paese e disputare il torneo in libertà, senza particolari restrizioni. Potranno arrivare in Australia dal primo dicembre, e partendo con un test negativo effettuato entro 72 ore dalla partenza, non dovranno sottostare ad alcuna quarantena e muoversi così liberamente una volta arrivati sul suolo australiano.
    Al contrario, i giocatori non sono vaccinati potranno entrare in Australia dopo il primo dicembre, sempre in possesso di un test negativo 72 ore prima della partenza, ma dovrebbero accettare e trascorrere un periodo di strettissima quarantena di due settimane all’arrivo e anche di essere sottoposti a test regolari in seguito durante la propria permanenza.
    Il documento inoltre afferma che il problema dei contatti stretti non è stato “ancora risolto al 100%” e che sono attesi ulteriori aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni. Inoltre sembra che le qualificazioni dell’Australian Open 2022, che erano state spostate in Medio Oriente nel 2021, verranno svolte a Melbourne.
    Questa rivelazione sembra andare contro a quel che pochi giorni fa aveva affermato il dipartimento di sicurezza e sanità dello stato di Victoria, che era stato perentorio sull’argomento: solo sportivi che hanno completato un ciclo vaccinale anti-covid potranno accedere nel paese e competere in attività professionistiche. Visto il clamore di questa rivelazione, attendiamo a breve una risposta ufficiale delle autorità governative, ed anche della direzione degli Australian Open. LEGGI TUTTO

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    Ministro immigrazione australiana: “Solo con due dosi di vaccino è consentito l’accesso nel paese, anche per gli sportivi”

    Australian Open, Rod Laver Arena

    Il ministro australiano per l’immigrazione Alex Hawke ha confermato stamattina che tutti i visitatori in Australia, comprese le stelle del tennis, dovranno ricevere entrambe le vaccinazioni contro il virus prima di poter entrare e competere nel paese.
    Anche se Hawke ha negato, sembra una risposta indiretta a Novak Djokovic, che nella prima intervista rilasciata dopo US Open aveva espresso le sue preoccupazioni sulla ricezione del vaccino, rifiutandosi di commentare se fosse stato inoculato o meno, e ponendo così in serio dubbio la sua partecipazione agli Australian Open del prossimo gennaio.
    La notizia mette in grave dubbio la difesa del titolo 2021 del n.1 al mondo, che, se deciderà di restare fermo sulla propria posizione, potrebbe decidere di non viaggiare “down Under”.
    “Chiunque vorrà venire in Australia dovrà essere vaccinato due volte. Questa è una regola universale, non solo per i giocatori di tennis”, ha detto Hawke alla radio della Australian Broadcasting Corporation. “Non è un messaggio per Novak. È un messaggio per tutti coloro che desiderano visitare l’Australia. Dovrà essere vaccinato due volte”.
    Il ministro della sanità australiano Greg Hunt ha fatto eco ai commenti del suo collega mentre ha anche insistito in una conferenza stampa che le regole si applicano a tutti. “Si applicano a tutti senza paura o favore. Non importa se sei il numero 1 al mondo o se sei qualcos’altro”, ha detto.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Beach Volley, le americane April-Alix trionfano a Tokyo. Australia e Svizzera sul podio

    Di Redazione La coppia americana April-Alix è il più forte duo del mondo per quanto riguarda il beach volley. A dirlo, è la medaglia d’oro che le atlete portano al collo. Il 2-0 sull’Australia le decreta Campionesse olimpiche di Tokyo 2020. Un oro che pesa il doppio, se si considera che è il primo per entrambe le atlete. Un oro raggiunto perdendo un solo set in sette partite disputate, imponendosi fin dall’inizio tra le favorite. “Significa molto per mantenere la tradizione che gli USA hanno nel beach volley. Non è stato facile”, ha detto April Ross dopo la cerimonia di premiazione. “Il mondo è così bravo a beach volley ora. Così tanti paesi diversi stanno mettendo molte risorse nelle loro squadre di beach volley e il livello è alto. Siamo davvero grati di essere riusciti a farcela”. “Sento che gli Stati Uniti hanno una tale eredità nel beach volley e solo essere in grado di unirsi a quell’eredità è un enorme onore”, ha aggiunto Alix Klineman. “Il campo era così profondo qui, alle Olimpiadi, con così tante squadre che giocavano così bene. Sapevamo che poteva succedere di tutto e siamo così grati che le cose abbiano funzionato. Abbiamo fatto molto e questo è stato un finale da favola, un’esperienza da sogno per noi”. Podio completato, quindi, dalle australiane Artacho Del Solar-Clancy e dalla coppia svizzera composta da Verge-Depre e Heidrich. Quest’ultima ha battuto le lettoni Graudina e Kravcenoka per 2-0, andando a conquistare la medaglia di bronzo. “È un grande onore rappresentare la Svizzera ed è un sogno che si avvera aver vinto questa medaglia olimpica. Speriamo di ispirare molti bambini a giocare a beach volley in Svizzera”, ha detto Verge-Depre. “Quello che abbiamo vissuto come squadra qui è una di quelle storie che non puoi vivere in altri ambienti. Attraversi così tante emozioni, alti e bassi, in cinque anni ormai. Abbiamo avuto un intervento chirurgico alla schiena, abbiamo avuto il corona, abbiamo avuto problemi mentali per motivarci all’inizio della pandemia… C’era così tanto da fare e penso che superarlo come squadra rimarrà nei nostri cuori”. Lettonia-Svizzera 0-2 (19-21, 15-21) Australia-USA 0-2 (15-21, 16-21) (Fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi femminili, Australia e USA accedono alla finalissima per l’oro

    Di Redazione Australia e USA accedono alla finalissima di Tokyo 2020 nel torneo di beach volley. Le semifinali che si sono disputate questa notte, ora italiana, hanno visto entrambi i match chiudersi con il risultato secco di 2-0. Tra Svizzera e USA si può dire non ci sia stata storia: 21-12 e 21-11 i parziali in favore delle stelle e strisce Ross e Klineman. Verge-Depre e la compagna Heidrich scenderanno in campo domani contro la coppia Graudina-Kravcenoka per cercare di portare a casa la medaglia di bronzo. Graudina-Kravcenoka che portano ai vantaggi le australiane Artacho-Clancy nel primo set (21-23), ma perdono energie nel secondo (13-21). PROGRAMMA FINALE Artacho-Clancy / Ross-Klineman 7 agosto ore 03.00 italiane Graudina-Kravcenoka / Verge-Depre-Heidrich 7 agosto ore 04.30 italiane (Fonte: Fivb) LEGGI TUTTO