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    Mondiali basket, Italia batte 90-83 Filippine e si qualifica: rivivi la diretta

    16:30
    Tonut e Pajola: “Volevamo rifarci, possiamo toglierci soddisfazioni”
    Anche Tonut si è concesso ai microfoni di SkySport: “Dobbiamo migliorare in termini di costanza, ma siamo stati bravi fin dall’inizio, volevamo rifarci. Siamo stati uniti e siamo contenti del risultato, anche se certe volte non riusciamo a dimostrare la nostra unione. Dalla prossima sarà importante non sottovalutare nessuno”. Dopo di lui ha preso parola Pajola: “Abbiamo le qualità per segnare. Secondo me possiamo toglierci delle soddisfazioni. Non dobbiamo guardare indietro, dobbiamo essere noi stessi. Abbiamo dimostrato di porter vincere e perdere con chiunque. Dobbiamo andare avanti con tranquillità”.

    16:22
    Pozzecco: “Abbiamo alzato l’asticella”
    A seguire Pozzecco ha proseguito il suo sfogo anche su SkySport: “Datemi addosso ma non dite che sono diseducativo, perché non è vero. Dite che sono anormale e un pazzo, ma non toccate i miei giocatori e il mio staff. E non toccate il mio presidente, che mi ha trattato come un figlio e al quale dedico la vittoria. Un uomo solo? Io no. I ragazzi sono stati clamorosi, hanno vinto 11 delle ultime 12 partite. Questo era un girone complicato, siamo andati al preolimpico e abbiamo alzato l’asticella. Il mio presidente ha detto una cosa saggia. In albergo volevo gettarmi dal 37esimo piano, ma c’erano le finestre chiuse e c’era sempre qualcuno con me per evitare facessi cavolate. Io sono fatto così e non cambierò mai. Ma non parliamo di me. Questi ragazzi sono stati meravigliosi. Abbiamo alzato l’asticella e per questi giocatori non era facile giocare queste partite qua”.

    16:10
    Pajola: “Muovendo la palla la soluzione si trova”
    Pure Alessandro Pajola ha commentato il match a caldo: “Siamo partiti con il piede giusto, siamo stati più continui. Dobbiamo continuare su questa strada. Al giorno d’oggi non esistono partite o gironi facili. Non esiste niente di tutto ciò, c’erano 3 squadre competitive e lo hanno dimostrato. Noi lo sapevamo, non leggiamo quello che viene scritto o detto. Siamo stati bravi a portarne a casa due e dobbiamo continuare così. Sui tiri da 3 penso che dobbiamo prendere questa partita come modello per le prossime. Muovere la palla ci è mancato forse nelle prime gare, oggi abbiamo giocato con pazienza e quando muoviamo palla troviamo sempre un compagno libero pronto a tirare. L’atmosfera è stata molto bella, qui vivono per la pallacanestro ed è sicuramente un’emozione che ci porteremo dietro”.

    15:59
    Tonut: “Possiamo vincere o perdere con tutti”
    Anche Stefano Tonut ha parlato al termine della gara: “Abbiamo giocato tutti una buona partita. Io e Pajo in particolare avevamo un compito con Clarkson, ma il lavoro è di tutti quelli in campo. Abbiamo qualche rimpianto per la Rep. Dominicana, soprattutto il secodno tempo. Oggi approccio giusto, partita per niente scontata e facile, come nessuna delle partite che troveremo al Mondiale. Credo che non siamo ancora al 100%, anche oggi abbiamo avuto degli sbalzi, ma siamo rimasti uniti per 40 minuti. Il risultato era importante e ce lo portiamo a casa. Non so dove possiamo arrivare, cerchiamo di goderci il momento e mantenere approccio e mentalità giusta, perché abbiamo dimostrato di poter perdere con tutti ma anche di poter vincere con tutti”.

    15:56
    Pozzecco: “Datemi addosso, ma lasciate stare i miei giocatori”
    Così il ct Gianmarco Pozzecco: “Non vi dovete preoccupare, datemi addosso, ma lasciate stare i miei giocatori. Primo. Secondo: dato statistico è giusto così, hanno vinto 11 delle ultime 12 partite. Terzo: il mio presidente federale mi vuole bene come a un figlio e io gli voglio bene come un padre. E gli dedico questa vittoria. Quarto: ho uno staff clamoroso, se non ci fosse stato mi sarei buttato giù dal 37esimo piano. Sandro De Pol ha dato un insegnamento a tutti, quando si è amici lo si è per la vita. Datemi addosso. Io adoro i miei giocatori”.

    15:52
    Melli: “Qualificazione ottenuta, ora ci giochiamo le nostre chance”
    Queste le parole di Nicolò Melli alla Rai al termine della partita: “Abbiamo giocato bene di squadra, non ci siamo mai disuniti. Poi loro hanno fatto un piccolo break alla fine ma siamo stati bravi a gestirlo. Abbiamo centrato la qualificazione e ci giochiamo le nostre chance contro i due avversari. Siamo entrati determinati, tesi al punto giusto, soprattutto con l’idea di stare sempre insieme. Con la Rep. Dominicana ci siamo un po’ disuniti, cosa che non era mai successa prima. Oggi invece abbiamo giocato di squadra e abbiamo fatto tanti canestri da tre. Sembrava che prima fossimo dei disastrati, poi dei fenomeni e così via. Bisogna avere un po’ di equilibrio in tutto, dobbiamo fare il nostro gioco e restare uniti”.

    15:47
    Filippine-Italia 83-90
    L’Italia batte i padroni di casa 90-83 e prosegue il suo cammino ai Mondiali.

    15:44
    Filippine-Italia 81-90
    Pajola ne mette dentro due su due ai tiri liberi, che permettono all’Italia di prendere di nuovo un vantaggio importante.

    15:40
    Filippine-Italia 81-88
    Malonzo fa sognare i tifosi di casa, che adesso si sono portati a 7 punti di distanza.

    15:35
    Filippine-Italia 71-88
    Con Fontecchio l’Italia torna ad avere 17 punti di vantaggio, Pogoy risponde subito con una tripla e lo stesso fa Ricci (cui Pozzecco manda un cuore con le mani).

    15:29
    Filippine-Italia 65-80
    Clarkson accorcia le distanza, il vantaggio dell’Italia resta comunque a +15.

    15:24
    Filippine-Italia 60-78
    Spissu da 3 punti, Italia a +18: massimo vantaggio di questa partita.

    15:22
    Filippine-Italia 60-75
    Due tiri liberi andati a segno per Melli, si apre così il quarto quarto.

    15:19
    Filippine-Italia 60-73
    Meraviglioso Pajola, che dalla lunghissima distanza sulla sirena riesce e trovare un altro canestro che fa volare l’Italia a +13 alla fine del terzo quarto.

    15:16
    Filippine-Italia 57-70
    Altra tripla per l’Italia, stavolta con Pajola.

    15:14
    Filippine-Italia 55-67
    Ricci con un tiro da 3 rimette a distanza i Gilas, trascinati da Clarkson.

    15:09
    Filippine-Italia 51-64
    Gestisce bene la partita e il vantaggio l’Italia, in controllo della gara.

    15:02
    Filippine-Italia 43-54
    Tonut in reverse, magia vera: Italia reagisce a un mini-parziale di 4-0 dei Gilas, con un break di 6-0.

    15:00
    Filippine-Italia 41-48
    Fajardo realizza i primi 2 punti del terzo quarto.

    14:44
    Filippine-Italia 39-48
    Si chiude il primo tempo della partita con l’Italia avanti 48-39 sulle Filippine.

    14:39
    Filippine-Italia 34-42
    Time-out per l’Italia, Pozzecco a colloquio con i suoi.

    14:35
    Filippine-Italia 31-40
    Magia di Tonut, l’Italia prende il largo.

    14:31
    Filippine-Italia 29-35
    Fontecchio da 3 fa esplodere gli Azzurri, time-out.

    14:30
    Filippine-Italia 29-32
    Edu realizza solo uno dei due tiri liberi e si porta a 3 punti di distanza.

    14:22
    Filippine-Italia 26-28
    Datome e Ricci, due triple consecutive riportano avanti l’Italia.

    14:20
    Filippine-Italia 23-22
    È di Ricci il primo canestro del secondo periodo.

    14:17
    Filippine-Italia 23-20
    Si chiude il primo quarto con le Filippine in vantaggio di 3 punti (23-20). Instant review sull’ultimo canestro di Fajardo, arrivato al limite ma considerato regolare.

    14:15
    Filippine-Italia 21-20
    Datome, con due tiri liberi, accorcia le distanze.

    14:14
    Filippine-Italia 21-18
    Abando con un tiro da 3 riporta avanti le Filippine.

    14:10
    Filippine-Italia 18-18
    Tripla di Fontecchio, l’Italia rimette il risultato in parità.

    14:08
    Filippine-Italia 18-15
    Filippine si portano a 3 punti di distanza, Pozzecco chiama il primo time-out.

    14:06
    Filippine-Italia 13-12
    Tripla del sorpasso per le Filippine con Pogoy.

    14:05
    Filippine-Italia 8-12
    Ancora Tonut, che sfrutta il tabellone e porta a distanza gli Azzurri.

    14:02
    Filippine-Italia 5-10
    Due triple di Spissu e Melli e un canestro sottomisura di Polonara fanno allungare il passo all’Italia.

    14:01
    Filippine-Italia 0-2
    Primo possesso azzurro, Tonut sblocca il match con il primo canestro della serata.

    14:00
    Il quintetto degli Azzurri
    Questi i due quintetti iniziali:
    Italia: Spissu, Tonut, Fontecchio, Polonara, Melli
    Filippine: Clarkson, Sotto, Pogoy, Ramos, Edu

    13:51
    Squadre in campo per gli inni nazionali
    Squadre schierate sul campo per gli inni nazionali.

    13:48
    L’Italia si qualifica se…
    L’Italia conquisterà il secondo posto vincendo o anche perdendo con uno scarto massimo negativo di 11 punti. Una sconfitta con 12 punti di scarto, infatti, comporterebbe l’eliminazione degli Azzurri.

    13:40
    L’altra partita del girone
    La Repubblica Dominicana ha sconfitto 75-67 l’Angola e con la sua terza vittoria di fila nel girone A, quello dell’Italia, dei Mondiali di basket si è garantita il primo posto.

    13:29
    Dove vedere la partita in tv e streaming
    Il match verrà trasmesso in chiaro su Rai2 e anche su Dazn, Now e Sky, con canale di riferimento Sky Sport Summer (numero 201).

    13:13
    Orario d’inizio del match
    In programma alle 14 l’inizio del match tra l’Italia e le Filippine, terzo match dei Mondiali in corso.

    Araneta Coliseum – Manila (Filippine) LEGGI TUTTO

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    Mondiali, Stati Uniti dominanti: battuta anche la Grecia

    Gli Stati Uniti si sono imposti per 109-81 in una partita che è stata combattuta solo nei primi 10 minuti: infatti i ragazzi di Itoudis, grazie ad uno scatenanto Papagiannis, hanno chiuso sotto 23-19 alla prima sirena prima che Kerr mandasse in campo il 2° quintetto. Austin Reaves, nominato Mvp della partita con 15 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, suona la carica e gli Stati Uniti scavano il solco per andare al riposo lungo avanti 50-37. Nel secondo tempo non c’è partita con gli americani che si portano sul 2-0 nella fase a gironi staccando virtualmente il pass per il 2° turno, per i greci invece si giocheranno tutto contro la Nuova Zelanda vincente contro la Giordania. LEGGI TUTTO

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    Papà Tonut: “Il mio Stefano è un leader, che orgoglio”

    Il passaggio del testimone è stato perfetto. Alberto Tonut, triestino classe 1962, fu protagonista di pagine epiche del basket degli anni 80 e 90 in Nazionale (oro europeo nel 1983) e con i vari club in cui ha militato. È il papà di Stefano, nato nel 1993 a Cantù dove il genitore giocava, e oggi uomo copertina, un po’ inaspettatamente, della Italia. Gli azzurri, dopo l’esordio vincente contro l’Angola, oggi a Manila sfiderà la Repubblica Dominicana .
    Alberto, come vivete a casa Tonut queste giornate azzurre?«La partita contro l’Angola l’abbiamo vista tutti assieme davanti alla tv. Tifiamo e il cuore batte forte per le giocate di Stefano. Lo confesso, quello che alla fine soffre di più sono sempre io».
    Suo figlio era un predestinato?«No, nessuno di noi lo ha spinto per forza verso il basket. Certo, visto che io giocavo e lui veniva a vedermi, era forse inevitabile. Portare un cognome importante, quando ha scelto la pallacanestro, poteva essere pesante, ma lui non ci ha mai fatto caso. Quando decide una cosa va dritto per la sua strada. Come in campo».
    Accetta consigli o critiche da lei?«Sempre. Stefano non è un presuntuoso. Sa bene quello che vuole e per raggiungerlo si sacrifica. Quando era piccolino e ha iniziato ero felicissimo, però non credevo che avrebbe avuto una carriera così. È diventato un giocatore completo che sa unire grandi doti di attaccante con una propensione difensiva importante. Ormai mi risulta difficile criticarlo come poteva accadere qualche anno fa. Mi trovo spesso a dirgli: bravo!».
    Il ct Pozzecco lo vorrebbepiù egoista. Concorda?«Ha ragione. Spesso rinuncia a un tiro aperto per un passaggio in più. Però è fatto così e credo che ormai sarà difficile cambiarlo. L’altruismo è certamente una dote che ti fa anche benvolere dai compagni. Certo, qualche conclusione in più non guasterebbe…».
    Cosa ha pensato quando il Poz è stato nominato ct?«Sono di parte perché per me Gianmarco è come un fratello. Suo papà è stato un mio coach e siamo legatissimi. Però il mio giudizio non è influenzato da questo. Poz è l’allenatore arrivato al momento giusto nel posto giusto. I giocatori della Nazionale sono ormai fatti e formati. Sì, bisogna costruire un canovaccio tattico, ma serve farli stare bene, fargli avvertire fiducia. Caricarli, insomma. Poz in questo è un maestro».
    Chi è stato il suo Pozzecco?«Sono stato allenato dal meglio del meglio: Gamba, Zorzi, Bianchini, Lombardi, Messina. Se devo dire chi mi ha dato di più non ho dubbi: Alberto Bucci”».
    Che basket è quello di oggi rispetto a quello giocato da lei?«Se riguardo le nostre partite sorrido. Sembra che sia innestato il tasto del rallentatore. Questi oggi corrono e saltano come pazzi! La nostra Nazionale era più definita nella specificità dei ruoli, quella di adesso ha tanti giocatori intercambiabili. Stefano e gli altri azzurri producono un buon basket1: andranno avanti».
    Suo figlio leader in azzurro. Se lo immaginava?«Sono orgoglioso, se avessi dovuto disegnarlo lo avrei voluto così. Lui leader lo è sempre stato per le sue caratteristiche. Ma non più degli altri. La forza di questa squadra è che ognuno porta un grande contributo: il leader carismatico è Melli, quello del killer instinct Spissu, Stefano quello silenzioso, Datome per esperienza, Ricci per motivazioni».
    Che messaggio vuole mandare a Stefano?«Non gli auguro di fare un buon Mondiale…perché sono certo lo farà! Tutto quello di buono che sta mostrando lo aiuterà a fare un’ottima stagione anche a Milano». LEGGI TUTTO

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    Diretta Mondiali Basket, Italia-Repubblica Dominicana 56-69: segui il LIVE

    11:28
    Italia-Repubblica Dominicana 56-69
    Terzo quarto disastroso per gli Azzurri che ora sono costretti a rincorrere. Tredici punti di vantaggio per la Repubblica Dominicana che ha trovato un Feliz monumentale

    11:25
    Italia-Repubblica Dominicana 56-69
    Datome accorcia, ma i caraibici non mollano la presa

    11:23
    Italia-Repubblica Dominicana 54-65
    Feliz infila un’altra tripla per la Repubblica Dominicana

    11:21
    Italia-Repubblica Dominicana 54-62
    Gli Azzurri si riportano sotto e restano in scia dei caraibici

    11:19
    Italia-Repubblica Dominicana 48-62
    Ora la Repubblica Dominicana prende il largo. Il parziale del terzo quarto è di 24-9 per i caraibici

    11:17
    Italia-Repubblica Dominicana 45-57
    Devastante Filiz che infila un altro tiro da tre punti: 21 punti per lui

    11:14
    Italia-Repubblica Dominicana 45-52
    Due liberi per l’Italia, Fontecchio sbaglia il secondo tiro dalla lunetta

    11:12
    Italia-Repubblica Dominicana 44-52
    Dopo l’intervallo avvio disastroso dell’Italia che è costretta a inseguire. E ora chiama il time out

    11:09
    Italia-Repubblica Dominicana 44-49
    In avvio del terzo quarto di gara la Repubblica Dominicana allunga il passo e si riporta avanti

    10:50
    Italia-Repubblica Dominicana 39-38
    Si chiude il secondo quarto con l’Italia avanti con il minimo scarto. All’intervallo l’Italia è in vantaggio per 39-38. Espulso il coach italiano Pozzecco. Fin qui, sette punti per Simone Fontecchio

    10:49
    Italia-Repubblica Dominicana 39-38
    Polonara va a schiacciare! L’Italia torna avanti

    10:47
    Italia-Repubblica Dominicana 37-38
    Sorpasso della Repubblica Dominicana che per la prima volta si porta avanti nella partita

    10:46
    Italia-Repubblica Dominicana 37-36
    Altri due tiri liberi per la squadra caraibica

    10:44
    Italia-Repubblica Dominicana 37-34
    Altro tecnico per il ct azzurro Pozzecco che viene espulso dalla panchina: arbitro molto severo con gli Azzurri

    10:41
    Italia-Repubblica Dominicana 37-31
    Due tiri da tre animano la partita. Spissu replica al canestro caraibico

    10:40
    Italia-Repubblica Dominicana 34-28
    Fontecchio marca la differenza! canestro stellare, poi mette dentro anche il libero supplementare

    10:37
    Italia-Repubblica Dominicana 31-26
    Polonara dalla lunetta ristabilisce il margine realizzando due tiri liberi

    10:35
    Italia-Repubblica Dominicana 29-24
    Towns mantiene i caraibici in scia dell’Italia. Poi sbaglia il tiro libero supplementare

    10:34
    Italia-Repubblica Dominicana 29-22
    Ancora Datome! Altro canestro dell’azzurro che conquista anche un fallo

    10:31
    Italia-Repubblica Dominicana 27-22
    Datome riporta l’italia a +5. La partita si accende

    10:30
    Italia-Repubblica Dominicana 25-22
    L’Italia torna in vantaggio di un possesso grazie a due tiri liberi di Spagnolo

    10:29
    Italia-Repubblica Dominicana 23-22
    La Repubblica Dominicana si riporta pericolosamente sotto trovando due tiri da tre

    10:27
    Italia-Repubblica Dominicana 21-16
    Datome marca la differenza in avvio di secondo quarto. L’Italia è ripartita nella stessa maniera in cui aveva iniziato la partita

    10:23
    Italia-Repubblica Dominicana 19-13
    L’Italia chiude in vantaggio il primo quarto di partita. Partenza sprint per gli Azzurri (12-0) che poi hanno vissuto un passaggio a vuoto consentendo agli avversari di rientrare. Nervosismo sulla panchina azzurra: due tecnici, uno per il coach, uno collettivo

    10:20
    Italia-Repubblica Dominicana 17-9
    Ricci riporta l’Italia avanti: cinque punti per l’azzurro

    10:18
    Italia-Repubblica Dominicana 12-9
    Il ct Pozzecco contesta il canestro dgli avversari: tecnico per la panchina azzurra

    10:16
    Italia-Repubblica Dominicana 12-6
    Zero su tre al tiro per gli Azzurri che sembrano aver perso la misura sotto canestro

    10:13
    Italia-Repubblica Dominicana 12-6
    Time out per l’Italia. Gli Azzurri dopo una partenza devastante si sono fermati. Il ct Pozzecco rimprovera ai suoi un’eccessiva superficialità al tiro.

    10:09
    Italia-Repubblica Dominicana 12-6
    La Repubblica Dominicana resta in scia degli Azzurri: i caraibici si riportano sotto

    10:05
    Italia-Repubblica Dominicana 12-0
    partenza devastante dell’Italia che in questi primi minuti sta dominando la sfida contro gli avversari. Secondo time out per i dominicani

    10:01
    Italia-Repubblica Dominicana 4-0
    Polonara firma i primi due canestrI della partita! L’Italia inizia al meglio. Subito time out per i caraibici

    10:00
    Palla a due: si comincia!
    Italia e Repubblica Dominicana si sfidano per il primato del loro raggruppamento

    9:55
    Il quintetto azzurro
    Il ct azzurro Gianmarco Pozzecco ha deciso di iniziare la sfida schierando sul parquet: Spissu, Tonut, Melli, Fontecchio, Polonara 

    9:51
    E’ il momento degli Inni Nazionali
    Gi Azzurri sono allineati al centro del campo: per loro oggi arriva una sfida decisiva nel percorso di qualificazione alla seconda fase dei Mondiali

    9:50
    Repubblica Dominicana, ok all’esordio
    E’ stato un esordio vincente anche per la selezione caraibica che nella prima sfida dei Mondiali ha battuto le Filippine con il punteggio di 87-81.

    9:40
    Italia, esame di maturità
    La sfida odierna all’Araneta Coliseum di Quezon rappresenta un vero e proprio esame di maturità per il quintetto azzurro che nell’ultima partita del girone dovrà affrontare le Filippine che avranno il vantaggio di poter contare sul pubblico di casa

    9:30
    Italia-Repubblia Dominicana, dove vederla in tv
    Italia-Repubblica Dominicana, seconda partita degli azzurri ai Mondiali 2023, si giocherà oggi alle ore 10:00. Sarà possibile seguirla in diretta tv gratis e in chiaro su Rai2, oltre che su Sky Sport Summer (canale 201). Diretta streaming su RaiPlay, Sky Go, Now Tv e Dazn. 

    Filippine, Quezon (Araneta Coliseum) LEGGI TUTTO

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    Basket, Tonut: “Faccio arrabbiare il Poz, mi vuole più egoista”

    L’intervista a Tonut
    Tonut, la Nazionale è diventata la sua comfort zone?
    “Io a Milano mi trovo benissimo ed è una scelta che rifarei sempre. Dopo le bellissime stagioni con Venezia era arrivata l’ora di affrontare una nuova sfida e rimettermi in gioco in un ambiente differente a quello dove ero cresciuto e mi ero affermato. L’Olimpia ha un roster molto profondo di giocatori con grandi qualità. Chiaro che la competitività si alzi, ma questo è solo uno stimolo. Sono felicissimo che, pur di fronte a una stagione con meno minuti, Pozzecco abbia mostrato grande fiducia in me. Tiene certamente in conto anche quello che è stato fino ad oggi il mio percorso in azzurro”.
    Oggi viene definito come specialista di difesa. E’ cambiato qualcosa rispetto al passato?
    “Questo francamente mi fa sorridere. Che venga riconosciuto ciò che faccio nella metà campo difensiva però mi piace. A Milano ho lavorato tanto su questo fondamentale per andare alla ricerca di qualche minuto in più con un ruolo da specialista. Però resto, e mi ritengo, un giocatore offensivo. Dovrei magari essere più egoista. Poz ogni tanto caccia qualche urlaccio perché potrei tirare e io invece preferisco passare palla ad un compagno più libero. Sono fatto così. Non ho mai guardato alle mie statistiche, solo al bene della squadra”.
    Il gioco della Nazionale esalta quindi le sue caratteristiche?
    “Mi sento molto a mio agio. Tutti abbiamo le doti per fare canestro. Una nostra caratteristica è che siamo equilibrati e compatibili l’uno con l’altro. Credo che la vera grande arma sia la nostra versatilità. Certo, abbiamo dei compiti specifici, eppure tutti possono fare tutto in un sistema che si sta rodando sempre di più. È il motivo per cui difendiamo fortissimo, cambiamo, siamo aggressivi, corriamo e riusciamo a supplire alla mancanza di centimetri con le nostre altre doti”.
    E’ alla soglia dei 30 anni, li compirà il prossimo 7 novembre. Cosa si prova ad essere passato dalla parte della barricata dei veterani?
    “Veramente ci sta qualcun altro più anziano di me! A parte gli scherzi, credo di poter trasmettere la mia esperienza a giovani come Spagnolo, Procida o Diouf. Loro ascoltano, sono ambiziosi ma per niente presuntuosi. Aiutarli nel percorso di crescita è molto gratificante”.
    Che rapporto ha con il ct Pozzecco?
    “In ogni giorno passato con lui c’è qualcosa da imparare, dentro o fuori dal campo. Quando dice che siamo i dodici figli maschi che non ha avuto, non scherza. Lo abbiamo visto soffrire più di noi dopo le sconfitte, così come farci scudo di fronte a quella che lui può ritenere un’ingiustizia. Ci fa sentire protetti e ci trasmette grande fiducia. Ha creato un’empatia assoluta con la squadra e il resto dello staff. Dove va uno vanno tutti. È qualcosa che non si può allenare, nasce giorno dopo giorno nel gruppo. Comunque non è tutto rose e fiori. Se deve rimproverarci è duro, vuole che ognuno esegua il proprio compito”.
    Dove può arrivare quest’Italia?
    “Io sono ottimista. Al preolimpico, ad esempio, ero uno di quelli che ci credeva e i fatti mi hanno dato ragione. Credo che il potenziale che abbiamo, per me alto, sia comunque inesplorato. L’errore più grosso sarebbe sottovalutare gli avversari. Il Mondiale è un torneo particolare e già dalla prima con l’Angola dovremo farci trovare pronti per non commettere passi falsi. La nostra è una squadra che va in campo per divertirsi e far divertire, questo credo lo cogliate tutti. Contro la Nuova Zelanda avremo l’ultimo test impegnativo prima di andare a Manila. Sono curioso e impaziente di giocare nell’impianto da 50.000 posti”. LEGGI TUTTO

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    Basket, l’Italia si prepara ai Mondiali: ecco quando partirà per l’Asia

    Gli azzurri si sono ritrovati oggi al Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma e partiranno domani verso l’Asia.
    Basket, l’Italia vince il torneo dell’Acropoli: Grecia ko
    Mondiali, il programma dell’Italbasket
    La prima tappa dell’Italbasket del ct Gianmarco Pozzecco sarà Shenzhen, in Cina, dove l’Italia sosterrà le ultime due amichevoli al Bao’an Stadium Center contro Brasile (20 agosto, ore 9.00 italiane) e Nuova Zelanda (21 agosto, ore 11.30 italiane) nell’ambito del torneo internazionale Solidarity Cup. Il 25 agosto l’esordio nel Mondiale contro l’Angola (ore 10.00) nella spettacolare ‘Philippine Arena’ di Manila, impianto da 55.000 posti. Nella seconda giornata gli azzurri sfideranno la Repubblica Dominicana (ore 10.00, Araneta Coliseum) e nella terza i padroni di casa delle Filippine (ore 14.00, Araneta Coliseum).
    Basket, sorteggi qualificazione EuroBasket 2025: Italia nel Gruppo B LEGGI TUTTO

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    Basket, Garbajosa esclusivo: dalla Spagna a Scariolo fino all’Nba

    Garbajosa, perché ha deciso di lasciare la federazione spagnola per Fiba Europe e quali sono gli obiettivi? «Se guarda la mia carriera da giocatore, ho sempre avuto rispetto per i contratti, però ho sempre ascoltato le mie sensazioni. Quando arrivi in un posto hai obiettivi, una volta che li hai raggiunti, o senti di non poterli raggiungere pur avendo dato tutto, è il momento di andare. In federazione spagnola ho vinto le elezioni 7 anni fa, in un momento molto difficile dal punto di vista sportivo ed economico. Grazie al lavoro di squadra con un’equipe di collaboratori, siamo giunti ai 100 anni della federazione, una grande festa, come primi nel ranking Fiba, primi in Europa a livello femminile. Ho sentito che era il momento perché avevo dato tutto. C’è una squadra che continuerà a lavorare. Io ho sempre avuto un buon feeling con Fiba, ogni volta che andavo a un Board riflettevo su come fare le cose. Ho pensato, ho parlato con mia moglie prima di fare questo passo in avanti. Vogliamo far crescere il basket in Europa. Come? Ci sono molti obiettivi per i prossimi 4 anni. Ho voglia, energia e dopo 7 anni in Spagna esperienza per aiutare».
    Tutti ammiriamo il sistema spagnolo, ma pochi o nessuno riesce a seguire l’esempio. Consigli? «È diverso lavorare in una federazione nazionale o internazionale. In Spagna avevamo un grosso problema, non c’era un programma sportivo per i settori giovanili. Con tantissimo aiuto da Sergio Scariolo e altri tecnici, abbiamo fatto un programma. All’inizio faticavamo però abbiamo avuto pazienza, fiducia nel lavoro dei professionisti con i ragazzini. Quello che ci ha portato al successo ed è mutuabile è stato lavorare insieme con gli allenatori, non solo delle squadre top, ma con i piccoli club. A prescindere dai risultati bisogna continuare a credere, senza cambiare, avere fiducia nel progetto e nelle persone. L’anno sorso abbiamo giocato tute le finali giovanili maschili e femminili salvo una. Dopo tanti anni di disaccordi e battaglie tra lega e federazione lavoriamo assieme, non solo con il management, ma con i club. I nostri tecnici, preparatori, fisioterapisti girano e si spiegano. Importante è mettere il giocatore e lo sviluppo al centro. In Europa ci sono 50 federazioni, ognuna deve trovare un progetto, qualunquei esso sia. Il mio ora è: spingere tanto il basket femminile, il 3×3, i paesi piccoli. Cominciamo a supportarli per 4 anni con milioni di euro perché i piccoli Paesi non hanno risorse tali per svilupparsi. I criteri devono essere molto chiari, come e dove spendere. Poi dobbiamo avere più donne manager, sviluppare qualità in ogni settore. Viaggerò un anno in tutta Europa, per spiegare, convincere, meglio: coinvolgere. Poi dovremo essere sufficientemente flessibili per cambiare se sarà opportuno».
    Ha fatto cenno a Scariolo, al centro del vostro progetto tecnico da anni. Lo avete tenuto anche part-time. Ci può spiegare il vostro rapporto? «Dovrei dire tante cose, le nostre vite si sono incrociate tante volte. La prima nel 1997 a Vitoria: due anni assieme in cui lui mi ha fatto capire cosa si deve fare per diventare un professionista vero. Mi ha dato l’indirizzo e questo mi ha aiutato tantissimo per il prosieguo della carriera, poi ci siamo ritrovati a Malaga, nel Khimki, anche in Nazionale. Infine, da presidente è diventato il mio allenatore. Sergio spinge tanto e mette pressione, ma sempre par far crescere l’organizzazione in cui lavora. Questo è molto importante. Il nostro rapporto è molto profondo, professionale e personale. Parliamo tanto e ci capiamo facilmente, anche con uno sguardo. Poi pensa basket 24 ore al giorno. Mi chiamava all’una di notte dal Canada per dirmi di aver trovato un ragazzo futuribile di 16 anni»
    L’importanza delle finestre per Fiba Europe e per le singole federazioni: la Spagna ha allargato il bacino di giocatori per la Nazionale. Ma non solo. «Ogni cambio di regole è difficile, ma bisogna adattarsi. Ci siamo detti di provare in due modi concreti a sfruttarle per crescere. E anche su questo Scariolo è stato decisivo. Prima per scegliere i 12 giocatori potevamo pescare tra 18-20. Oggi ce ne sono quasi 50. Nel 2017 abbiamo fatto un raduno nei pressi di Malaga con pochi giocatori che non erano mai stati in Nazionale. Nessuno capiva perché lo facessimo. Volevamo valutarli da vicino e far capire loro cosa significa indossare la maglia. Un’altra osservazione sbagliata era: “chi gioca le gare della Nazionale nelle finestre poi non gioca in estate quando conta”. Nel 2019 quando abbiamo vinto il Mondiale e c’erano tre giocatori provenienti dalle finestre, nell’oro di Eurobasket 2022 ben l’80% veniva dalle finestre. Per noi è stata un’opportunità incredibile di sviluppo dei giocatori. Poi c’è la promozione. La Nazionale gioca sempre nelle grandi arene delle città principali: le finestre ci hanno permesso di portarla in città non grandi, o non di basket. Per rendere popolare uno sport bisogna portare la Nazionale in giro, renderla accessibile. Vale anche per Fiba Europe e per Paesi che non avevano esperienza di organizzare ad alto livello. Parlo anche di ticketing, promozione, tv. Ora tutte le federazioni sanno come fare». Finalmente Fiba Europe e Euroleague dialogano. Voi avete cominciato togliendo una finestra, Euroleague ha scelto di non sovrapporre il calendario a quella rimasta. Un inizio. «È importante il primo passo. Come in una maratona bisogna cominciare. Per Fiba Europe è fondamentale non avere più sovrapposizione di partite. L’ultima volta c’era l’Italia che giocava e in contemporanea o quasi Milano-Bologna di Eurolega. Ma resta tantissimo da fare. Dobbiamo avere la voglia di riordinare il basket in Europa: non soltanto le finestre, ma anche i campionati nazionali, chi possa giocare, quante competizioni di club vogliamo in Europa: se 4 come oggi o meno. Abbiamo un anno o due per cercare di arrivare a un accordo, non sarà facile, ma essere seduti allo stesso tavolo e poter parlare spesso è fondamentale. Non so se arriveremo a un accordo però la comunicazione è molto intensa, stretta. Dobbiamo rimettere i giocatori al centro. Per esempio non possiamo permetterci che Rudy Fernandez che vuole giocare perché ama il basket giochi quasi 95 partite tra campionato, coppe, supercoppe e quant’altro. Dobbiamo salvaguardare la salute e non pensare che un protagonista possa esserci sempre o che sia al massimo. Significa anche salvaguardare lo show».
    Il futuro degli Europei? «Se parliamo di maschile, l’ultimo Europeo è stato il migliore tra quelli recenti per organizzazione e livello tecnico, atmosfera, intensità. Incredibile, Ora dobbiamo aiutare le federazioni che organizzeranno il prossimo a mantenere questo livello. Nel femminile, invece, abbiamo visto che il pubblico non è stato come vorrei. Dobbiamo pensare e trovare i motivi per cui non è stato così attrattivo. Cambiare per cambiare non serve, dobbiamo trovare la strada giusta. E sempre sul femminile dobbiamo pensare anche alle coppe. Col basket femminile abbiamo un’opportunità: sono stanco di sentire che dobbiamo aiutare giocatrici e club femminili. Dobbiamo dare loro valore. Ci sono state partite di altissimo livello. Se uno vede una partita, poi torna. Dobbiamo promuovere meglio, rendere più visibile. Partendo dai campionati Nazionali? A volte le cose crescono dal basso verso l’alto, a volte viceversa. Ci sono momenti in cui devi fare un grande sforzo promozionale per i grandi eventi. Allora il pubblico, i ragazzini e le ragazzine si interessano. L’anno scorso nella finale di Coppa della Regina c’erano 10mila persone. Giorni fa mi chiedevano se il successo giovanile in Spagna sia stato dettato dai club o dalla Federazione. Domanda senza senso perché il basket è uno. E c’è una sola squadra». LEGGI TUTTO