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    Muguruza difende Alcaraz: “Chi lo critica non capisce niente di tennis”

    Garbine Muguruza (foto AS)

    A un anno dal suo ritiro ufficiale, l’ex n.1 spagnola Garbine Muguruza è a Madrid per il massimo torneo nazionale nella veste di opinionista per Tennis Channel, network statunitense. Sorridente e rilassata, la due volte campionessa Slam (Roland Garros e Wimbledon) afferma di condividere con Nadal che la vita sul tour non le manca per niente, anche se la sensazione unica che ti regala la competizione è qualcosa che non può dimenticare. Intervistata da AS, Muguruza ha parlato a 360° del tennis, spagnolo e non solo, affermando che a suo dire nei recenti e importanti casi di positività al doping molto del “polverone” è venuto da come si è comunicato il tutto, e che Carlos Alcaraz non merita nemmeno mezza critica per l’aver scelto di non giocare a Madrid e per i suoi alti e bassi. Questi i passaggi più significativi del suo pensiero.
    “La qualità della mia vita è migliorata tantissimo dopo il ritiro perché sul circuito, beh, si viaggia sempre, un torneo dopo l’altro, valanga di emozioni tra alti e bassi…” commenta Muguruza “Ora che mi sono ritirata sto prendendo la mia vita molto bene. La verità è che lo noti quando prendi la decisione giusta, al momento giusto, perché dico sempre che è anche molto importante sapere quando andarsene, perché è dura anche la decisione di smettere ma per è ​​stato naturale”.
    A Nadal il tour non manca affatto… “Sì, nemmeno a me manca (dice sorridendo) Abbiamo già dato il massimo. Penso che siamo molto orgogliosi della nostra carriera. Non avevamo più niente nel serbatoio quindi è il segnale che… è tutto. Penso che dovranno passare ancora alcuni anni prima che ne possiamo sentire in qualche modo la mancanza. Adesso è troppo presto, è come se fossi ancora qui con le altre ragazze, come se non me ne fossi andata”.
    Si parla sempre più spesso di unire i tour ATP e WTA, per motivi commerciali e non solo. “Sì, lo vedo possibile. Cosa è difficile? Diventerebbe ​​una macchina molto grande da gestire, quindi tutti devono ricomporre il puzzle. È un processo, ma mi piacerebbe molto. Penso che sarebbe molto più semplice per tutti, per la televisione, per gli sponsor… Sarebbe l’intero pacchetto tennistico mondiale, punto e basta, tutto insieme. Senza divisioni, mi piacerebbe. Sono con Billie Jean che sponsorizza l’idea”.
    Altro tema caldo i troppi tornei in calendario, così la pensa Garbine: “È vero che i tornei di due settimane devono essere programmati in modo corretto, perché è vero che durano a lungo e ti tengono in uno stato competitivo per molto tempo, con tutta quella tensione, gli allenamenti, le partite e così via e peggio se ce ne sono due uno dopo l’altro. Ma io sono favorevole al fatto che ci siano tanti tornei, più ce ne sono, meglio è, poi sei tu a scegliere. Eliminare i tornei o ridurre il calendario… Preferisco avere molti tornei in modo che i giocatori possano scegliere dove giocare. Alla fine puoi sempre dire no, questo non lo gioco. Questa è la mia visione, ognuno può farsi il proprio calendario. Più sei in alto, più puoi scegliere, questo è chiaro, ma penso che l’abbondanza aiuti sempre”.
    Il tennis ha qualche problema nel modo in cui comunica e gestisce i casi di doping dopo i test positivi di Swiatek e Sinner? “Questi casi di doping sono stati un po’ una sorpresa. Ciò che è chiaro è che non esiste uno schema su come agire e come è stato comunicato lascia perplessi. In passato c’è chi ha pagato un prezzo più alto e ora c’è chi dice: no, dobbiamo cambiare qualcosa”.
    Come valuta le critiche rivolte ad Alcaraz? “(Si porta le mani sulla testa) Come possono criticarlo? Sta andando così bene, è così giovane, così bravo, a 21 anni ha vinto quattro tornei del Grande Slam… Dove stiamo andando? Voglio dire, ma per favore! Chiunque lo critichi in realtà non capisce niente di tennis. Ciò che sta facendo, come lo gestisce bene, ciò che ci dà, con la sicurezza che ha in campo… non credo che dovremmo criticarlo affatto. Ha appena vinto a Monte Carlo! Ha giocato male in due tornei, e allora? Va tutto bene. Lui è un campione e dobbiamo dargli tempo, ha 21 anni. È vero che tutto è accaduto molto velocemente e ci saranno altri momenti come questo. Ci sono poche persone come Djokovic al mondo per costanza, quello non è normale. E la personalità di Carlos è diversa, il suo gioco è diverso, prendi tanti rischi. Ci sono delle partite dove sbaglia troppo? Capita, pazienza. Ma per me è una follia criticarlo” conclude Muguruza.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz ufficializza il forfait a Madrid: “Bisogna ascoltare il corpo, tornerò per il Roland Garros”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha finalmente ufficializzato quello che era ormai un segreto di Pulcinella. In una conferenza stampa tenutasi pochi minuti fa al Mutua Madrid Open, il tennista spagnolo ha annunciato che non parteciperà al torneo a causa dell’infortunio subito a Barcellona dal quale non è riuscito a recuperare completamente.
    “Nella finale di Barcellona ho avvertito un dolore all’adduttore destro, ma ho sentito qualcosa anche all’ischio sinistro,” ha spiegato Alcaraz. “Martedì mi hanno fatto gli esami e ho valutato con il mio team e i medici se fossi davvero in condizione di allenarmi e giocare senza rischi. Ho fatto tutto il possibile, tutto ciò che era in mio potere, ma alla fine la situazione non è migliorata molto. Bisogna ascoltare il corpo, anche se Madrid è un luogo dove aspetto tutto l’anno per venire a giocare, questa volta le cose non sono andate come sperato. La decisione che abbiamo preso è di non correre rischi per il futuro, crediamo sia la decisione corretta. Ora devo riposare e recuperare il prima possibile.”
    Riguardo ai suoi prossimi piani, il murciano ha dichiarato: “Lunedì farò un altro esame per vedere come è evoluta la situazione, a quel punto valuteremo cosa fare nei prossimi giorni e come sta il mio corpo. Tra un paio di settimane tornerò ad allenarmi, gradualmente, non voglio anticipare nulla né dare nulla per scontato. Per Roland Garros ci saremo sicuramente e cercheremo di esserci anche a Roma, questo è l’obiettivo.”
    Alcaraz si è mostrato meno preoccupato rispetto all’infortunio dell’anno scorso: “Sono meno preoccupato rispetto all’anno scorso, nel 2024 è stato un momento di maggiori dubbi, non sapevo quando avrei potuto colpire bene la palla per il problema all’avambraccio. Questo infortunio l’ho già vissuto, conosco i tempi e so come trattarlo. Sono convinto che tornerò più forte, quindi spero che vada tutto come l’anno scorso. Ho chiaro che mi riprenderò il prima possibile, non mi preoccupa.”
    Nonostante la delusione, il tennista mantiene il suo caratteristico ottimismo: “Bisogna accettare le cose come vengono, sto imparando da certe situazioni che sto vivendo, ogni volta le gestisco meglio. Sono una persona positiva, anche se a volte è difficile. Dagli infortuni torno sempre più forte, con più entusiasmo, mi tengo questo. A volte arrivano momenti complicati, ma bisogna andare avanti e pensare sempre a ciò che viene nel futuro.”
    Particolarmente toccante è stato il momento in cui ha parlato del dispiacere di non poter giocare a Madrid: “Madrid è un torneo molto speciale, il torneo che ho più voglia di giocare, davanti alla mia gente. È sempre stato uno dei primi tornei che sono venuto a vedere da piccolo… mi dispiace non giocare qui, questo tipo di decisioni non sono facili, ma a volte devi pensare a te stesso, alla tua salute, a ciò che ti fa bene. Madrid è uno dei miei tornei preferiti, ma un Grand Slam è un Grand Slam, bisogna sempre pensare al rischio e al beneficio. Meglio questo che poi stare fermi diversi mesi.”
    Infine, Alcaraz ha voluto mandare un messaggio ai suoi tifosi: “La decisione è dura, per me e per la gente. Mi fa male non giocare davanti al mio pubblico, è qualcosa che posso fare solo a Barcellona e qui, è un duro colpo. Posso solo dire loro che farò tutto il possibile perché l’anno prossimo possano godersi il mio tennis. Le mie vittorie sono anche le loro, perché sono loro che mi sostengono nei momenti difficili. Mi dispiace che quest’anno non possano godersi il mio tennis, ma se Dio vuole mi restano molti anni davanti per giocare qui.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz salta Madrid per infortunio: a rischio anche Roma. Carlos soffre di una piccola lesione nella zona dell’adduttore della gamba destra. Forfait anche di Nishioka

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    Carlos Alcaraz non parteciperà al Mutua Madrid Open 2025 a causa dei problemi fisici accusati durante la finale del Godó, disputata domenica scorsa. Gli esami medici effettuati questa settimana hanno rivelato che il murciano soffre di una piccola lesione nella zona dell’adduttore della gamba destra, che gli impedirà di giocare davanti al pubblico madrileno.
    Domenica scorsa, nulla faceva presagire che Carlos non potesse disputare il torneo di Madrid. In conferenza stampa, il tennista spagnolo si era mostrato positivo, dichiarando che le sue sensazioni erano buone nonostante i problemi fisici e che avrebbe atteso i risultati degli esami. Le sue dichiarazioni nel corso della settimana, durante vari eventi pubblici, andavano nella stessa direzione. Si sentiva bene e si trattava di problemi che già conosceva, motivo per cui tutti si aspettavano che partecipasse al torneo più importante che si gioca in Spagna, dove ha trionfato in due occasioni.A quanto pare, la risonanza magnetica a cui si è sottoposto questa settimana ha evidenziato una piccola lesione nella zona dell’adduttore che richiede riposo per evitare un problema maggiore. Di conseguenza, Alcaraz non potrà giocare a Madrid, dove nel 2024 aveva raggiunto i quarti di finale. Questa assenza gli costerà 200 punti in classifica e offre a Zverev l’opportunità di aumentare il vantaggio che attualmente detiene sullo spagnolo nella lotta per il secondo posto del ranking in vista del Roland Garros.
    Rimane in dubbio anche la sua presenza al torneo di Roma, che inizierà tra due settimane. Al momento, la principale preoccupazione all’interno del team è non mettere a rischio la sua partecipazione al Roland Garros, che rappresenta, insieme a Wimbledon, il grande obiettivo dell’anno per lui. Non faranno nulla che possa compromettere fisicamente quell’adduttore e giocheranno al Masters 1000 di Roma solo se la lesione sarà perfettamente guarita e non ci sarà rischio di un infortunio più grave.
    Come accaduto lo scorso anno con il problema all’avambraccio, cercheranno di calcolare con precisione i tempi di recupero affinché Alcaraz arrivi nelle migliori condizioni a Parigi. Nel 2024, la strategia si rivelò perfetta, dato che Alcaraz finì per vincere il Roland Garros avendo disputato solo quattro partite durante la stagione sulla terra battuta.Sebbene fosse molto importante ottenere buoni risultati a Madrid, con l’opzione di Roma ancora aperta e senza sapere se potrà sfruttarla, l’essenziale è che la condizione fisica di Carlos sia ottimale a Parigi, dove ha una grande opportunità di aggiungere un altro titolo del Grande Slam al suo palmarès. I problemi muscolari richiedono riposo, e una lesione maggiore in questo periodo della stagione comprometterebbe la parte più importante dell’anno per lui.
    Continua la serie di imprevisti dell’ultima ora nel tabellone inferiore del Mutua Madrid Open 2025. Dopo l’assenza già annunciata di Carlos Alcaraz a causa di una lesione all’adduttore, anche il suo potenziale avversario del secondo turno ha dato forfait.Yoshihito Nishioka ha comunicato che non potrà competere nel torneo madrileno, causando l’ingresso nel tabellone principale di Gabriel Diallo, che affronterà Zizou Bergs. Il vincitore di questo incontro se la vedrà con un lucky loser che sostituirà il tennista spagnolo.Questa doppia assenza sconvolge ulteriormente la parte inferiore del tabellone, creando un’opportunità inattesa per i giocatori che si trovano in quella sezione del draw.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Le radio spagnole sicure: Alcaraz si ritirerà da Madrid. Carlos: “A inizio settimana pensavo che sarei migliorato”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    La serata in Spagna è stata a dir poco movimentata sul fronte Carlos Alcaraz. Dopo la partecipazione ad un evento nel pomeriggio, nel quale il n.3 del mondo non ha rilasciato dichiarazioni di alcun tipo, Carlos ha rilasciato una breve intervista a “El Hormiguero” nella quale ha affermato che la situazione non è affatto buona, tanto da sentirsi peggio rispetto ad inizio settimana o almeno non esser migliorato quanto sperava. “Lunedì ho fatto degli esami e sto aspettando” afferma Alcaraz. “All’inizio della settimana pensavo che sarei migliorato, invece non è andata come mi aspettavo. La mia partecipazione a Madrid è in dubbio, ho dei fastidi. Ma… bisogna ascoltare il proprio corpo e vedere come vanno i test. Madrid è uno dei posti in cui mi piace giocare di più al mondo”. Quindi porta ancora aperta, ma il torneo non aspetta e il suo esordio è in programma sabato, solo tra due giorni. Per questo, nonostante le sue parole possibiliste e l’ulteriore consulto coi medici che si svolgerà stamattina, le maggiori radio di Madrid nei programmi di tarda serata hanno affermato che Alcaraz nella press conference di oggi 12.30 annuncerà, a malincuore, il forfait dal massimo torneo nazionale. Le emittenti COPE e SER sono sicure che, nonostante le dichiarazioni caute, Alcaraz e la suo staff hanno già deciso di non giocare e l’annuncio ufficiale arriverà nella press conference ufficiale pre-torneo.  

    En las radios principales de España, COPE y SER, ya lo dan por hecho. Carlos Alcaraz NO jugaría el Mutua Madrid Open 2025 por su problema en el muslo. Lo anunciaría este jueves, de forma oficial, a las 12:30h. Estaremos atentos. pic.twitter.com/6WGwAm1yRO
    — José Morón (@jmgmoron) April 23, 2025
    Lo scorso anno Alcaraz si fermò nei quarti di finale a Madrid, battuto da Andrey Rublev, quindi c’era spazio ipoteticamente per fare ancora meglio e accorciare la distanza in classifica da Jannik Sinner e, magari riprendersi la seconda posizione ai danni di Zverev che, con la vittoria a Monaco della scorsa settimana, è tornato n.2 in classifica. Oltretutto il tedesco scarterà solo 90 punti dal torneo spagnolo dello scorso anno. I problemi muscolari per Alcaraz sembrano una costante. Un gran fisico il suo, davvero potente ed esplosivo, ma forse gli strappi incredibili con i quali è capace di accelerare la palla in modo formidabile lo sottopongono a stress importanti, forse ancora accentuati da una discreta tensione emotiva nel corso dei match che lo porta a vivere importanti alti e bassi. Un creativo, un vero giocoliere, uno che con la palla può fare di tutto e di più ed esaltare il pubblico, oltre che sorprendere e battere tutti gli avversari, ma forse anche tennista assai dipendente dalla condizione fisica per performare al massimo e, a quanto sembra, anche abbastanza fragile per tenuta muscolare. Ricordiamo che nel 2023 saltò gli Australian Open per un problema muscolare rimediato pochi giorni prima di volare al primo Slam della stagione, mentre nel 2024 fu costretto a rinunciare a Monte Carlo e Barcellona sempre per fastidi muscolari. Non resta che attendere le parole di Carlos nella press conference, e se come sembra sarà ritiro, vedremo se recupererà per il torneo di Roma, oppure si andrà dritti a Parigi, dove c’è da difendere il titolo dell’anno scorso, e tre settimane dopo anche quello di Wimbledon. Alcaraz non può permettersi di arrivare a fine maggio in condizioni fisiche precarie, il prezzo da pagare sarebbe altissimo.
    Marco Mazzoni   LEGGI TUTTO

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    Alcaraz gioca o rinuncia a Madrid? Lo dirà giovedì, nella press conference pre-torneo (alle 12.30)

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Resto fitto a Madrid il mistero sulla partecipazione del favorito di casa Carlos Alcaraz al Masters 1000 in corso nella capitale spagnola. Il torneo è scattato anche al maschile, ma il n.3 del mondo non si allena, presenziando ad alcuni eventi promozionali in città. Mercoledì ha partecipato nella centrale piazza Callao di Madrid ad un incontro con “El Pozo”, sorridente e disponibile come sempre, ma non ha sciolto la riserva sulla propria partecipazione al torneo. La sua prima partita sarebbe in programma sabato 26 aprile.
    Cadena Ser, media spagnolo, ha riportato alcuni estratti di Alcaraz nel centro Madrid presenziando a quest’evento. Molto disponibile ma bocche totalmente cucite con la stampa su come sta e anche sui risultati degli accertamenti diagnostici consigliati dal medico Angel Ruzi Cotorro subito dopo aver sofferto il problema agli adduttori nella finale di Barcellona, persa contro Rune. Terminato l’evento, Carlos se n’è andato rapidamente senza rispondere ad alcuna domanda.

    🎾📍 @carlosalcaraz, en un acto promocional en el centro de Madrid
    ❌ Sigue sin entrenar en Madrid y el sábado debería debutar en el @MutuaMadridOpen
    🎙️ Mañana, a las 12:30, comunicará su decisión en rueda de prensa
    🎥 @angelgarciacg_ pic.twitter.com/bMD9nugE12
    — Carrusel Deportivo (@carrusel) April 23, 2025

    Alla fine è stato comunicato che Alcaraz parlerà nel corso della canonica conferenza stampa pre torneo, prevista al Mutua Madrid Open alle 12:30 di giovedì, e in quest’occasione comunicherà la propria decisione sulla presenza nel torneo. Nonostante sia arrivato a Madrid già da qualche giorno, ancora non è mai stato visto in allenamento presso le strutture della Caja Mágica. Un mistero che alimenta la ipotesi di un ritiro dal tabellone di singolare, cercando di preservare il muscolo infortunato in vista di Roland Garros. A meno che Carlos non abbia deciso di aspettare fino all’ultimo minuto per riprendere la preparazione e giocare, o che abbia svolto allenamenti talmente blindati da non esser stato avvistato da nessuno. Non resta che attendere le sue parole: un’eventuale assenza nel maggior torneo del suo paese sarebbe ovviamente una grande delusione per il pubblico ma ricordiamo che Carlos deve difendere il titolo di Roland Garros 2024 e non manca poi così tanto… Un eventuale forfait a Madrid avrebbe anche importanti ripercussioni in classifica, con il n.1 di Jannik Sinner (prossimo al rientro) ancor più al riparo dalla rincorsa del rivale.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz in dubbio per Madrid: “Mi sento bene, ma aspettiamo i risultati degli esami”. Oggi ci sarà la decisione

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    Carlos Alcaraz non può ancora confermare la sua presenza al Mutua Madrid Open. Il tennista murciano si trova da due giorni nella capitale spagnola, impegnato in vari eventi promozionali, l’ultimo dei quali la presentazione del suo documentario Netflix in uscita questo mercoledì 23, ma non ha ancora impugnato la racchetta alla Caja Mágica.Il numero tre del mondo si è sottoposto ad alcuni esami per valutare l’entità dei problemi fisici accusati durante la finale del Conde de Godó, dove è stato sconfitto da un ottimo Holger Rune (7-6(8), 6-2), ma i risultati non sono ancora disponibili.
    Nonostante l’incertezza, Alcaraz si mostra ottimista: “Fisicamente mi sento bene. Ho fatto degli esami e vedremo cosa diranno i risultati. Sono abituato a giocare con qualche fastidio, speriamo che possa godermi Madrid”.Il giovane campione spagnolo vuole competere davanti al suo pubblico, ma intende anche essere prudente. Nella sua memoria è ancora vivo il ricordo della partecipazione dello scorso anno, quando forzò nonostante problemi all’avambraccio destro e, dopo la sconfitta negli ottavi contro Andrey Rublev, fu costretto a rinunciare a Roma, arrivando a Parigi con pochissimo rodaggio. Sappiamo tutti cosa accadde dopo, ma Carlitos non vuole rivivere quell’incubo che precedette la sua vittoria al Roland Garros.
    Per questo motivo, oggi sarà il giorno decisivo per sapere se lo spagnolo deciderà di lottare per il suo terzo titolo a Madrid. Se i risultati degli esami saranno positivi e anche il successivo allenamento andrà bene, debutterebbe alla Caja Mágica sabato 26 contro il vincitore dell’incontro tra Zizou Bergs e Yoshihito Nishioka. In caso contrario, si confermerebbe il suo ritiro dal Mutua Madrid Open e resterebbe da vedere se parteciperà a Roma o si riserverà per la difesa del titolo al Roland Garros.Durante la presentazione del suo documentario Netflix, Alcaraz ha condiviso alcune riflessioni: “L’idea era raccontare la storia di un ragazzo di El Palmar che sognava di giocare a tennis e alla fine ci siamo riusciti. Questo è il mio modo di vivere, di andare ai tornei, di allenarmi e anche il mio modo di vivere la vita”.
    Sulla convivenza con le telecamere per un anno, ha aggiunto: “All’inizio è stato un processo di adattamento. Essere naturale, essere me stesso nonostante le telecamere. Soprattutto, mi preoccupavo per la mia famiglia, il mio team… che non sono così abituati alle telecamere. Mi ha sorpreso come si siano comportati come se non ci fosse una telecamera. La squadra ha fatto un lavoro eccezionale per farci sentire tranquilli in ogni momento”.Guardando al futuro, Alcaraz ha parlato dei suoi obiettivi: “Ci sono sempre nuove sfide. Vogliamo continuare a mettere il nostro nome nella storia del tennis poco a poco. L’ambizione è ciò che mi spinge ogni giorno a cercare di migliorare. Mi manca ancora un Grande Slam, l’Australia, spero un giorno di poterlo conquistare. Ogni torneo è importante per me e questo è ciò che mi motiva”.
    Nonostante il suo ottimismo, la partecipazione di Alcaraz al Mutua Madrid Open rimane incerta fino alla giornata di oggi, quando i risultati degli esami e un eventuale test in campo chiariranno definitivamente la situazione.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Rune supera Alcaraz nella finale di Barcellona: tattica perfetta e problemi fisici decisivi

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    Holger Rune ha scritto il suo nome nell’albo d’oro del Conde de Godó 2025, superando Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6(6), 6-2 in una finale che ha alternato momenti di tennis di alto livello a svolta inattesa per i problemi fisici dello spagnolo.
    Il Campo Centrale di Barcellona ha fatto da cornice a quello che molti considerano l’inizio di una rivalità destinata a caratterizzare la prossima generazione di campioni sulla terra battuta. Due giovani dal tennis esplosivo ma con caratteristiche differenti che si sono affrontati nel culmine di una settimana intensa.
    Sin dai primi scambi, il match ha evidenziato la strategia studiata nei minimi dettagli da Rune e dal suo team. Il danese ha mostrato una straordinaria capacità di leggere le intenzioni tattiche di Alcaraz, posizionandosi con anticipo sulle palle corte e neutralizzando il devastante diritto dell’avversario con profondità e rotazione nei propri colpi.
    Il primo set ha offerto tennis di altissima qualità. Alcaraz è riuscito a strappare il servizio nel quinto game con una serie di accelerazioni imprendibili, ma ha subito la pronta reazione di Rune. Nei momenti decisivi, il danese ha mantenuto una lucidità sorprendente, riuscendo a non concedere seconde opportunità all’avversario e costruendo i punti con pazienza.
    La battaglia è culminata in un tie-break estremamente equilibrato. Sul 6-5, Alcaraz ha avuto un set point che Rune ha cancellato con un servizio impeccabile seguito da un diritto vincente. Il danese ha poi conquistato i successivi due punti chiudendo sul 8-6 con un passante di rovescio che ha strappato applausi al pubblico catalano.
    L’inizio del secondo set sembrava promettere un’altra fase avvincente dell’incontro, con Alcaraz subito aggressivo in risposta. È stato proprio nel tentativo di strappare il servizio a Rune nel secondo game che si è verificata la svolta decisiva: lo spagnolo, nel recuperare una palla corta, ha avvertito un dolore alla coscia sinistra, probabile conseguenza delle dieci partite disputate nelle ultime due settimane tra Monte-Carlo e Barcellona.
    Da quel momento, la dinamica dell’incontro è cambiata radicalmente. Alcaraz ha cercato di adattare il suo tennis alla situazione, accorciando gli scambi, salendo più frequentemente a rete e cercando soluzioni rapide per limitare il movimento. Una strategia che tuttavia si è scontrata con l’impeccabile tennis di Rune.
    Il danese, lungi dall’abbassare il livello di fronte alle difficoltà dell’avversario, ha mantenuto una concentrazione ferrea, continuando a costruire i punti con pazienza e intelligenza tattica. Ha ottenuto il break nel terzo game del secondo set con un passante di rovescio incrociato.
    Con il passare dei minuti, le difficoltà fisiche dello spagnolo sono diventate sempre più evidenti, mentre Rune ha continuato a giocare un tennis solido, variando efficacemente le rotazioni e le traiettorie. Sul 5-2, ha strappato nuovamente il servizio ad Alcaraz, chiudendo l’incontro dopo 1 ora e 38 minuti.
    Per Rune si tratta di un successo fondamentale che lo riporta nella top-10 del ranking ATP e rappresenta una conferma del suo straordinario potenziale sulla terra battuta. Durante tutta la settimana di Barcellona, il danese ha mostrato un tennis ordinato, tatticamente impeccabile e mentalmente solido, sconfiggendo avversari di alto livello come Ruud e Khachanov prima della finale.
    Per Alcaraz, nonostante la delusione, rimane la consapevolezza di un livello di gioco impressionante, testimoniato dalle nove vittorie consecutive prima di questa finale. Il principale obiettivo per lui sarà ora recuperare la condizione fisica ottimale in vista del Masters 1000 di Madrid, dove sarà chiamato a difendere il titolo dopo aver perso oggi la seconda posizione mondiale.
    ATP Barcelona Carlos Alcaraz [1]62 Holger Rune [6]76 Vincitore: Rune ServizioSvolgimentoSet 2H. Rune 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-402-4 → 2-5H. Rune 15-0 15-15 30-15 30-40 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 2-4C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-402-2 → 2-3H. Rune 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 1*-1 2-1* 3-1* df 3*-2 3*-3 4-3* 4-4* 4*-5 4*-6 5-6* 6-6* 6*-76-6 → 6-7C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-6 → 6-6H. Rune 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-5 → 5-5H. Rune 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4H. Rune3-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-403-2 → 3-3H. Rune 0-15 15-15 15-30 15-402-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1H. Rune 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz: ‘Preferisco i Masters 1000 di una settimana, meglio per il tennis”

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    Carlos Alcaraz ha brillato sul campo del Conde de Godó 2025, avanzando ai quarti di finale dopo una convincente vittoria contro Laslo Djere. Il tennista murciano, visibilmente soddisfatto, ha affrontato diversi temi interessanti nella conferenza stampa post-partita, spaziando dalle sue sensazioni in campo alle riflessioni più profonde sulla salute mentale nello sport professionistico.
    “Molto contento. Credo di aver espresso un livello migliore rispetto al primo incontro,” ha dichiarato Alcaraz analizzando la sua vittoria. “È vero che lui nel primo set mi ha concesso molto, ha commesso molti errori, così ho potuto giocare più tranquillo e con un livello migliore. Nel secondo set è stato un po’ più complicato, ma sono molto felice di averlo chiuso in due set e di aver trovato un buon livello alla fine della partita.”
    Il giovane campione spagnolo ha sottolineato quanto sia stato cruciale il giorno di pausa prima dell’incontro: “Era molto necessario,” ha commentato sorridendo. “Non pensare al tennis, perché ieri mi sono completamente dimenticato che ci fosse il tennis e il torneo. Ho voluto staccare, riposare, non venire al club e vedere le stesse facce… mi ha aiutato a ricaricare le batterie e l’energia in vista della giornata di oggi, per essere più fresco. La giornata di ieri è stata molto buona e necessaria.”
    Interrogato sul fatto che tutti i principali favoriti siano avanzati ai quarti di finale, Alcaraz ha osservato: “Credo che tutti gli anni siano stati difficili. Il Godó è uno dei tornei 500 più complicati: viene sempre gente molto, molto brava, diversi top-10, ed è incredibile. Noi favoriti siamo tutti ai quarti, e questo è molto positivo per il torneo e per il pubblico, permette loro di godere di un buon tennis. Bisognerà lottare, tutte le partite sono complicate. Non dirò se è più o meno complicato degli anni precedenti, so solo che sarà una battaglia da qui in avanti.”
    Uno dei momenti più intensi della conferenza stampa è arrivato quando ad Alcaraz è stato chiesto di commentare, alla luce delle recenti dichiarazioni di Sara Sorribes sui suoi problemi di salute mentale, il periodo difficile vissuto tra Miami e Montecarlo.“Oggi, purtroppo, noi e tutta la gente diamo molta importanza ai social network. Leggiamo ogni tipo di commento e, sfortunatamente, prestiamo più attenzione a quelli negativi che a quelli positivi, e questo ci colpisce,” ha spiegato Alcaraz. “Il tennis è uno sport molto esigente, sei lì settimana dopo settimana e torneo dopo torneo: serve un livello di resistenza mentale molto alto, e molte volte non ti rendi conto che devi fermarti finché non arrivi a un limite in cui fermarti alcuni giorni non è sufficiente, hai bisogno di fermarti molto di più.”“Io, grazie a Dio, non sono arrivato al punto di dover fermarmi per diversi mesi; mi sono semplicemente fermato alcuni giorni e questo mi ha aiutato,” ha continuato. “A volte bisogna sapere cosa hanno bisogno il corpo e la mente: dopo Miami sapevo che avevo bisogno di alcuni giorni di disconnessione, di non pensare al tennis, di stare con la famiglia, circondato dalla mia gente e di chiarirmi le idee. Mi sono stati molto utili quei cinque giorni per rendermi conto di cosa fosse importante per me. Questo mi ha aiutato molto per iniziare il tour sulla terra battuta, Montecarlo, nel modo giusto.”Alcaraz ha poi espresso solidarietà alla collega Sorribes: “È un peccato vedere Sara, una persona così allegra, dire queste parole e lasciare il tennis per alcuni mesi, ma le auguro di trovare presto le risposte di cui ha bisogno e spero che la vedremo presto divertirsi e lottare come sempre, perché è una grande guerriera.”
    Quando gli è stato chiesto se preferisse i Masters 1000 di due settimane, con giorni di riposo, o quelli di una settimana, con la possibilità di giocare da mercoledì a domenica ininterrottamente, Alcaraz ha risposto in modo chiaro: “Io preferisco i Masters 1000 di una settimana. È molto meglio per il tennis. Fin dal primo o secondo turno vediamo partite di altissimo livello: per il pubblico, fin dal primo turno può godersi il torneo e viverlo con entusiasmo. Per noi, il fatto che sia di una settimana riduce i giorni fuori casa, i giorni di alta esigenza mentale. Ci dicono che abbiamo giorni di riposo tra una partita e l’altra, ma alla fine non riposi, perché devi andare ad allenarti, prepararti mentalmente… quando sei in torneo, mentalmente non riposi, e quello è il complicato, essere due settimane sempre sul pezzo e al 100%. Preferisco molto di più, anche se è più impegnativo, i Masters 1000 di una settimana.”
    L’intervista si è conclusa con una nota leggera sulla partita di calcio tra Real Madrid e Arsenal: “È stata una serata dura per i tifosi del Madrid,” ha sorriso Alcaraz. “Mi ha persino un po’ abbattuto. Ma insomma, sapevamo che era difficile, era un’eliminatoria complicata e meno male che è rimasto solo nella giornata di ieri. Oggi l’ho già dimenticato, concentrato sulle mie cose, ma è stato un peccato.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO