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    Alcaraz critica il calendario ma… finisce sotto accusa. “Come fai a prendere sul serio uno che si è iscritto a quasi tutte le esibizioni a dicembre?”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Il tema del calendario, la sua lunghezza e durezza che sottopone i giocatori a uno stress enorme, resta il più caldo di queste settimane attirando moltissimi commenti e anche aspre critiche. Ancor più se ti chiami Carlos Alcaraz, ti lamenti frequentemente senza peli sulla lingua ad ogni domanda relativa e poi annunci la presenza a un’esibizione dietro l’altra. Il n.1 del mondo di Murcia nel corso del recente torneo di Tokyo, da lui vinto nonostante abbia subito un problema alla caviglia nel corso del primo match vs. Baez, non ha perso occasione per rispondere ai cronisti che lo interpellavano proprio sulla fatica e difficoltà di giocare tanti tornei obbligatori nella stagione. A far scattare la polemica sullo status quo è stata Iga Swiatek, che si è lamentata a chiare lettere per i troppi impegni consecutivi del calendario WTA. Alcaraz ha sposato la linea della polacca, sottolineando come ai giocatori venga chiesto troppo e invocando un intervento per rivedere il calendario.
    “Sono d’accordo con Iga” ha dichiarato lo spagnolo dopo il successo al Japan Open. “Penso che il calendario sia davvero troppo fitto. Devono fare qualcosa. Ci sono troppi tornei obbligatori, troppi uno dietro l’altro. Hanno imposto delle regole: dobbiamo giocare i Masters 1000, i 500, qualunque essi siano. Ma ci sono troppe imposizioni e noi tennisti non abbiamo la libertà di scegliere se partecipare o meno“.
    “A essere sincero, in futuro dovrò valutare se saltare alcuni tornei obbligatori, per preservare la mia condizione fisica e mantenere una buona forma. Ma non è solo una questione di tenuta fisica: mentalmente è davvero logorante affrontare così tante prove consecutive senza giorni di recupero. Considererò l’idea di rinunciare a qualche appuntamento obbligatorio proprio per salvaguardare anche il mio equilibrio mentale. Concordo con Iga, e credo che molti altri giocatori finiranno per fare lo stesso”.
    Parole nette, quelle di Alcaraz, che però gli sono già valse un’ondata di critiche: il murciano, infatti, mentre da un lato denuncia i carichi del circuito, dall’altro ha scelto di iscriversi a molte esibizioni, a cominciare dal Six Kings Slam in Arabia Saudita, al via a metà ottobre, e poi altre in dicembre, nel mese che dovrebbe essere deputato al riposo e preparazione prima di viaggiare in Australia per la nuova stagione. Anzi, in Medio Oriente, dove ormai si riparte negli ultimi giorni dell’anno con… altre esibizioni. A scagliarsi senza mezzi termini contro lo spagnolo è stata Rennae Stubbs, ex coach di Serena Williams e da tempo stimata commentatrice dell’attualità tennistica. L’australiana ha messo in dubbio la coerenza delle dichiarazioni di Carlos Alcaraz, sottolineando come le lamentele dello spagnolo perdano forza alla luce delle sue scelte che lo vedono onnipresente nelle maggiori esibizioni.
    “Devo dire che è difficile prendere sul serio le parole di Alcaraz quando poi decide di aggiungere altro tennis e match oltre a quelli ufficiali. Per quanto adori Carlos, è a dir poco singolare: ho visto che si è letteralmente iscritto a quasi tutte le esibizioni di dicembre” afferma Stubbs nel suo podcast, dove si parlava anche di Laver Cup e del prossimo Six Kings Slam, due esibizioni ricchissime che vedono Carlos tra le stelle al via. Stubbs ha poi rincarato la dose, sottolineando l’incongruenza tra le richieste di Alcaraz e le sue scelte personali: “È difficile prendere sul serio le parole di chi dice che il calendario va alleggerito e poi corre a giocare esibizioni nei sobborghi di Miami a dicembre. Non è tanto una critica, quanto una constatazione: è un po’ incoerente. Ed è proprio questo che mi fa sorridere”.
    Alcaraz questa settimana ha deciso di rientrare in Spagna per rimettere a posto la caviglia sofferente dopo la storta rimediata a Tokyo, e quindi di salare il Masters 1000 di Shanghai. Tuttavia non ha al momento messo in dubbio la sua presenza in Arabia Saudita per il Six Kings Slam.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alcaraz rientra in Spagna con le immagini della caviglia gonfia, Djokovic prepara Shanghai e Badosa nuova ambasciatrice del PIF

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Carlos Alcaraz è tornato in Spagna dopo il trionfo all’ATP di Tokyo e il conseguente annuncio del forfait al Masters 1000 di Shanghai. Il numero uno del mondo si prende alcuni giorni di recupero, dopo la lunga trasferta americana e asiatica, e lo fa mostrando sui social immagini del suo soggiorno in Giappone. Una foto, in particolare, ha attirato l’attenzione dei tifosi: quella della caviglia gonfia a seguito del movimento innaturale durante il match d’esordio contro Sebastián Báez. Nulla di grave, ma un segnale che spiega la scelta prudente di rinunciare all’impegno cinese.

    Carlos Alcaraz muestra su lesión en el tobillo en Tokio
    El número uno, campeón del torneo, ha enseñado una instantánea de cómo quedó su tobillo tras hacerse daño frente a Sebastian Báez en el debut.#kinoshitajotennis pic.twitter.com/zSuxePkiPi
    — Eurosport.es (@Eurosport_ES) October 2, 2025

    PIF e tennis: nuovi legamiIntanto, continua a rafforzarsi la collaborazione tra il PIF, il Fondo Sovrano dell’Arabia Saudita, e il mondo del tennis. Dopo il grande colpo con Rafa Nadal come ambasciatore, è arrivata l’ufficialità anche per Paula Badosa, nuova testimonial del progetto saudita. La spagnola ha sottolineato di condividere i valori del PIF, in particolare la volontà di “far crescere il tennis e dare forza alla nuova generazione”, motivazione che ha guidato la sua scelta. Le Finals WTA, già in programma nel Paese, sono solo la punta dell’iceberg di una strategia di lungo periodo che punta a rendere l’Arabia Saudita un polo sempre più centrale nello sport mondiale.
    Djokovic accende ShanghaiA Shanghai, intanto, sale l’attesa per l’esordio di Novak Djokovic. Il serbo, deciso a ritrovare fiducia e successi per chiudere al meglio la stagione e rilanciarsi in vista dell’Australian Open 2026, debutterà contro Marin Cilic. Nei giorni scorsi Djokovic ha già impressionato in allenamento, con alcuni scambi ad altissimo livello catturati dalle telecamere, incluso un punto spettacolare contro Holger Rune che ha fatto il giro dei social.

    Novak Djokovic x Holger Rune.
    Surrounded by fans on our beautiful new practice court @DjokerNole @holgerrune2003 #RolexShanghaiMasters pic.twitter.com/y3zruIfKd7
    — Rolex Shanghai Masters (@SH_RolexMasters) October 2, 2025 LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: Otto Titoli, 13 Milioni e un bonus che rischia di sfumare

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Carlos Alcaraz è molto più di un fenomeno sportivo: è una vera e propria macchina da soldi. Al di là dei suoi milionari contratti pubblicitari con marchi come Nike, Rolex e Louis Vuitton, i premi in denaro conquistati durante questa straordinaria stagione 2025 confermano che il talento murciano sta costruendo un impero finanziario parallelo alla sue sorti in campo.
    Una Stagione da Record: Otto Titoli e 13 Milioni di EuroLa stagione 2025 di Carlos Alcaraz è semplicemente strepitosa: otto titoli che includono tre ATP 500 (Rotterdam, Queen’s e Tokyo), tre Masters 1000 (Montecarlo, Roma e Cincinnati) e, ciliegina sulla torta, due Grand Slam. Ma i numeri non si fermano qui: le finali raggiunte a Wimbledon e Barcellona, la semifinale di Indian Wells e i quarti di finale a Doha e agli Australian Open hanno trasformato questa stagione in un vero e proprio jackpot.Il bottino totale? 16 milioni di dollari, pari a circa 13 milioni di euro di soli prize money, senza contare gli introiti derivanti dalle sponsorizzazioni e dai contratti commerciali che farebbero impallidire qualsiasi investitore di Wall Street.
    Il Finale di Stagione: Ancora Margini di CrescitaOsservando il livello che il campione spagnolo sta esprimendo nel rush finale della stagione, gli esperti sono unanimi: il contatore continuerà a salire. Nonostante il forfait dell’ultimo momento al torneo di Shanghai – una decisione precauzionale per gestire al meglio le energie – ad Alcaraz restano ancora due appuntamenti cruciali: il prestigioso Masters 1000 di Parigi-Bercy e il grande finale delle ATP Finals a Torino.
    I Bonus Milionari: Matematica e DenaroLa straordinaria regolarità dimostrata nel circuito ha già assicurato ad Alcaraz un primo premio garantito: un milione di dollari come bonus per essere stato il tennista più prolifico negli ATP 500 del 2025. Un riconoscimento alla sua costanza e alla capacità di eccellere anche nei tornei di categoria intermedia, spesso trascurati dai big del circuito.Ma il vero tesoro nascosto si cela nei Masters 1000. Con tre titoli conquistati e un totale di 3.410 punti accumulati in questa categoria di tornei, Alcaraz domina la classifica speciale con un vantaggio schiacciante: quasi 1.500 punti su Jack Draper (secondo, ma con la stagione già conclusa) e 1.750 punti su Lorenzo Musetti, attualmente terzo. Il premio in palio? La bellezza di 4,5 milioni di euro.
    Il Duello con Sinner: Soldi e Prestigio in GiocoLa trama si complica – e si arricchisce – con l’ingresso in scena di Jannik Sinner. Il numero due del mondo ha vissuto una stagione travagliata: la sospensionelo ha costretto a saltare i Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid. Finora l’altoatesino conta “solo” due finali (Roma e Cincinnati) per un totale di 1.300 punti, ben 2.310 in meno rispetto ad Alcaraz.Tuttavia, la matematica del tennis è implacabile: una vittoria a Shanghai varrebbe 1.000 punti, riducendo il gap a soli 2.000 punti. E con ancora 2.500 punti in palio (1.000 a Parigi-Bercy e 1.500 alle ATP Finals), la battaglia è tutt’altro che conclusa. Non si tratta solo di determinare chi chiuderà l’anno da numero uno mondiale, ma anche di una vera e propria guerra economica da 4,5 milioni di euro.
    La Trappola delle Penalità: Quando Vincere Non BastaQui emerge però il lato oscuro del regolamento ATP: ogni Masters 1000 saltato comporta una penalità del 25% sul bonus finale. Nel caso di Alcaraz, che ha rinunciato al Mutua Madrid Open, all’ATP del Canada e ora a Shanghai, la riduzione è draconiana: 75% in meno. Tradotto in cifre, i potenziali 4,5 milioni di dollari si ridurrebbero a poco più di un milione.La situazione di Sinner è ancora più paradossale: con cinque Masters 1000 saltati (quattro per squalifica, uno per scelta), anche dovesse raggiungere il primato in punti, non riceverebbe un solo centesimo del bonus milionario. Un caso che mette in luce le contraddizioni di un sistema che penalizza duramente le assenze, indipendentemente dalle motivazioni.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP: la rinuncia di Alcaraz a Shanghai riapre (leggermente) i giochi per Sinner

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    La corsa al numero uno del ranking mondiale sembrava ormai definita dopo i successi di Carlos Alcaraz a Cincinnati, agli US Open e a Tokyo. Lo spagnolo, però, ha annunciato il forfait al Masters 1000 di Shanghai a causa dei problemi alla caviglia accusati in Giappone, e questo scenario restituisce qualche chance a Jannik Sinner di rientrare, almeno temporaneamente, nella lotta per la vetta.
    Anche senza scendere in campo la prossima settimana, Alcaraz conserverà un margine ampio sull’azzurro, pure nell’ipotesi di un successo di Sinner all’ATP 500 di Pechino. Tuttavia, il calendario apre a uno spiraglio: l’italiano sarà infatti impegnato sia a Shanghai sia all’ATP 500 di Vienna, tornei che gli consentono, in caso di vittoria in entrambi, di arrivare matematicamente a insidiare la leadership dello spagnolo.
    I calcoli sono chiari: per tornare numero uno al mondo, Sinner dovrebbe conquistare i titoli a Pechino, Shanghai e Vienna (dove Alcaraz non si è iscritto in quella settimana). In tal caso, il 24enne altoatesino si presenterebbe al Masters 1000 di Parigi-Bercy come leader del ranking, ma si tratterebbe di un primato effimero. Nella settimana successiva, infatti, verranno sottratti i punti delle Finals 2024: 1.500 quelli da difendere da parte di Sinner, appena 200 quelli di Alcaraz. Questo provocherebbe inevitabilmente il ritorno in vetta dello spagnolo, a prescindere dai risultati di Parigi.
    Ogni altra combinazione — una sconfitta a Pechino, Shanghai o Vienna — manterrebbe invece Alcaraz saldo al comando almeno fino alle Nitto ATP Finals di Torino. Lì, verosimilmente, si deciderà il vero numero uno di fine anno, in un duello ormai chiaro tra il murciano e l’altoatesino.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz rinuncia al Masters 1000 Shanghai

    Carlos Alcaraz a Tokyo

    Una giornata “intensa” per Carlos Alcaraz a Tokyo. Prima la finale e vittoria su Taylor Fritz al torneo ATP 500 della capitale nipponica, quindi in serata l’annuncio a sorpresa del forfait al Masters 1000 di Shanghai. Il n.1 del mondo infatti attraverso una storia Instagram ha comunicato la decisione di rinunciare all’ottavo mille stagionale per recuperare a pieno dai problemi fisici sofferti nella settimana in Giappone, conclusa con l’ottavo titolo in stagione ma anche qualche dolore.
    “Sono davvero deluso nell’annunciare che non sarò in grado di giocare il Rolex Shanghai Masters quest’anno” scrive Carlos sulla foto della “storia” social, “Sfortunatamente sono alle prese con alcuni problemi fisici e, dopo averne parlato col mio team, crediamo che la miglior decisione sia riposare e recuperare. Non vedevo l’ora di giocare di nuovo di fronte ai fantastici appassionati di Shanghai. Spero di ritornare presto e vedere i miei fan cinesi l’anno prossimo”.
    Una decisione inattesa, probabilmente figlia della storta alla caviglia patita nell’incontro contro Baez o altri problemi muscolari non meglio specificati, che hanno consigliato allo spagnolo di riposare e saltare il torneo di Shanghai. Alcaraz è atteso alla ricca esibizione Six Kings Slam, che si disputerà proprio dopo la conclusione del Masters 1000 cinese. Vedremo se prenderà parte all’evento in Arabia Saudita o darà forfait preparando il finale di stagione, che lo vedrà impegnato nella difesa del n.1 nel ranking. Visto che lo scorso anno Sinner trionfò a Shanghai mentre Alcaraz fu stoppato ai quarti contro Machac, lo spagnolo perde l’opportunità di allungare sull’italiano qualora fosse riuscito ad arrivare in semifinale o finale (o magari vincere) il torneo cinese.
    Mario Cecchi  LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Tokyo: Alcaraz comodo su Nakashima, in “semi” c’è Ruud

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Ogni dubbio sul problema alla caviglia è fugato: Carlos Alcaraz c’è e col diritto è a tratti incontenibile. Troppo forte lo spagnolo per Brandon Nakashima nei quarti di finale all’ATP 500 di Tokyo, dove il n.1 del mondo si prende una comoda vittoria per 6-2 6-4 e accede in semifinale, dove lo attende Casper Ruud, apparso in buona forma nel torneo nipponico. Avrà un bel da fare il norvegese per tenere fermo “Carlitos”, velocissimo in campo e pronto a scatenare tutta la potenza del diritto, da mesi architrave che sorregge il suo tennis e lo porta brillare e vincere a ripetizione. Nakashima ha provato a giocare una partita aggressiva, attaccando quando possibile con i suoi colpi piatti e ficcanti, ma Alcaraz è stato superiore, fortissimo in attacco e pure in difesa, dove ha spesso ha punito l’avversario con passanti molto precisi. Ogni volta che ha spinto col diritto ha fatto enorme differenza con bordate a tratti terrificanti e oltre venti vincenti con il suo colpo migliore. Ancora qualche sbavatura, ma del resto è il suo tennis, quello di rischiare con l’adrenalina al massimo ed esaltare il pubblico a furia di vincenti incredibili.
    Alcaraz non è è mai andato in vera difficoltà tanto da non aver concesso nemmeno una palla break all’avversario nell’ora abbondante di gioco, sempre in controllo dei suoi game e poderoso in spinta dalla risposta risalendo il campo. Carlos conferma di aver migliorato moltissimo il rendimento del servizio: anche nella vittoria su Nakashima ha servito il 67% di prime palle in campo vincendo l’83% dei punti, e con la seconda è incredibile il 12 su 15, ossia il 80% di trasformazione. Forte di una battuta così continua a performante, per l’americano non c’è stato niente da fare, c’ha provato e ha rischiato anche molto, ma Alcaraz l’ha castigato con contro mosse ottimali, di forza e talento.
    Nakashima è stato bravo ad annullare ben tre match point, giocati con coraggio, servendo sotto 5-3 del terzo set, ma niente ha potuto in risposta nell’ultimo turno di battuta dello spagnolo. E che game: un recupero sotto rete difensivo eccezionale di Carlos, con un tocco in allungo difficilissimo, poi una corsa avanti con tocco stretto di volo da manuale e sul match point una sbracciata col diritto talmente veloce che Brandon non c’ha nemmeno provato. Too good, bravissimo Alcaraz, 39 vincenti e fronte di 18 errori, qualcuno di troppo ma che qualità per il nativo di Murcia.

    Hey Siri, define “unplayable” 🗣️@carlosalcaraz #kinoshitajotennis pic.twitter.com/7UcB7j9evo
    — Tennis TV (@TennisTV) September 28, 2025

    È la nona semifinale consecutiva nel 2025 per Alcaraz, in quella che è diventata la sua migliore stagione in carriera per continuità di rendimento. Alcaraz e Ruud hanno giocato uno contro l’altro per 5 volte: il bilancio è 4 vittorie e a 1 per Carlos, ma l’ultima l’ha vinta il norvegese, alle ATP Finals dello scorso anno. Riuscirà Casper a reggere l’impatto della potenza di un Alcaraz così in forma e fiducia?
    Marco Mazzoni

    Carlos Alcaraz vs Brandon Nakashima ATP Tokyo Carlos Alcaraz [1]66 Brandon Nakashima24 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4B. Nakashima 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-3 → 5-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 5-3B. Nakashima 15-0 30-0 30-15 40-154-2 → 4-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2B. Nakashima 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2B. Nakashima 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1B. Nakashima 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 df 40-155-2 → 6-2B. Nakashima 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-2 → 5-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2B. Nakashima 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-303-1 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1B. Nakashima 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 2-1C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-0 → 2-0B. Nakashima 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz: “Ho il miglior fisioterapista del mondo, grazie a lui ho potuto giocare”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Carlos Alcaraz è tornato a sorridere dopo la vittoria contro Zizou Bergs agli ottavi di finale dell’ATP 500 di Tokyo. Il numero uno del mondo, che aveva destato preoccupazione per il problema alla caviglia sinistra accusato nel match di esordio contro Sebastián Báez, ha ringraziato in modo speciale il suo fisioterapista Juanjo Moreno, figura chiave nel percorso di recupero delle ultime 48 ore.
    “È stato duro, per me è stato molto importante avere la giornata di ieri per recuperare la caviglia il meglio possibile. L’ho detto in passato e lo ripeto adesso: ho il miglior fisio del mondo (ride). Mi fido di lui al 100% ed è fondamentale quando ti capita qualcosa del genere. La maniera in cui ha trattato il problema in queste ore è stata fenomenale, grazie a lui ho potuto giocare”, ha dichiarato lo spagnolo ai microfoni di Tennis TV.
    Il successo su Bergs (6-4, 6-3 in poco più di un’ora e venti minuti) ha portato Alcaraz ai quarti di finale, dove affronterà lo statunitense Brandon Nakashima. Nonostante il punteggio netto, il murciano ha ammesso di aver vissuto momenti di incertezza durante la partita.
    “In campo ho sentito una certa normalità, ma ci sono stati momenti in cui ero un po’ preoccupato, soprattutto in alcuni movimenti. Provavo ansia nel vedere come avrebbe risposto la caviglia a un match di questo livello. Alla fine, guardando tutto nell’insieme, posso dire che è stata una buona prestazione, sono soddisfatto del livello espresso nonostante la condizione fisica non fosse ideale”, ha aggiunto Alcaraz.
    Con il sorriso ritrovato e la fiducia rinnovata, il numero uno del mondo prosegue dunque il suo cammino a Tokyo, con l’obiettivo di lasciarsi definitivamente alle spalle la paura legata all’infortunio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Tennis in fermento: i top player chiedono più equità e potere decisionale nei Grand Slam

    Carlos Alcaraz e Aryna Sabalenka nella foto – Foto Getty Images

    Il tennis mondiale vive un momento di transizione non solo dentro, ma anche fuori dal campo. Dopo l’azione legale della PTPA contro ATP, WTA e i quattro tornei dello Slam, accusati di monopolio, arriva un nuovo capitolo che potrebbe scuotere le fondamenta del circuito. Alcuni dei giocatori più importanti del panorama attuale — tra cui Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Aryna Sabalenka e Iga Swiatek — hanno firmato una nuova lettera indirizzata direttamente ai Grand Slam, chiedendo cambiamenti sostanziali nella gestione e nella redistribuzione delle risorse.
    Secondo quanto riportato da The Athletic e Associated Press, la lettera, firmata il 30 luglio, è il secondo documento di questo tipo in pochi mesi e si concentra su tre punti cardine: denaro, sostenibilità e maggiore potere decisionale.
    Il primo tema riguarda la creazione di un fondo pensione allargato, che vada oltre quanto già esiste in ATP, con l’obiettivo di garantire più stabilità economica a una fascia ampia di tennisti. L’idea è quella di coinvolgere direttamente i Grand Slam, oltre ad ATP e WTA, in una gestione condivisa.Il secondo punto è quello più discusso da anni: il montepremi. Attualmente i Major distribuiscono ai giocatori circa il 16% delle loro entrate complessive. I firmatari chiedono che questa quota salga gradualmente fino al 22% entro il 2030, mentre i tornei si difendono ricordando di aumentare ogni stagione i premi complessivi.
    Infine, i giocatori chiedono un maggior potere di partecipazione nelle decisioni che riguardano il calendario e il format degli Slam. L’idea è quella di creare un Consiglio dei Giocatori che includa anche i Major, così da non subire scelte unilaterali come l’introduzione del nuovo doppio misto allo US Open o l’allungamento della durata dei tornei con l’inizio anticipato alla domenica.Le prime riunioni tra le parti, tenutesi a Roland Garros e Wimbledon con la mediazione dell’ex CEO WTA Larry Scott, non hanno portato a risultati concreti. I tornei si dichiarano disponibili al dialogo, ma resta da capire quanto siano pronti ad accettare cambiamenti che andrebbero a ridisegnare equilibri storici.
    Per ora, le stelle del tennis hanno fatto sentire la loro voce, dando l’impressione che il confronto sarà lungo e complesso. La domanda che resta aperta è una sola: fino a che punto i Grand Slam saranno disposti a cedere parte del loro potere ai giocatori che li rendono grandi?
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO