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    Musetti da applausi, ma è costretto al ritiro all’avvio del quarto set. Alcaraz primo finalista a Roland Garros

    Lorenzo Musetti alla stretta di mano con Carlos Alcaraz (foto Patrick Boren)

    Finisce amaramente la prima semifinale dell’edizione 2025 del Roland Garros. Lorenzo Musetti abbandona nel corso del quarto set e lascia via libera a Carlos Alcaraz che conduceva 4-6 7-6(3) 6-0 2-0. Musetti ha accusato un problema alla coscia sinistra durante il terzo set dominato dallo spagnolo e vinto per sei giochi a zero, ma non è chiaro quando si è evidenziato il problema. Un peccato perché per i primi due set Musetti aveva giocato alla pari con il numero due del mondo. Due set intensi e combattuti che si sono decisi su pochissimi punti.
    L’inizio del match si gioca ad un ritmo elevatissimo. Due tre palleggi e poi si cerca il colpo risolutore. Musetti tiene per ora tranquillamente lo scambio con Alcaraz che insiste sul rovescio del toscano per poi cercare il vincente lungolinea. Musetti non si fa intimidire dai colpi violenti del murciano. Ottimo in difesa, Musetti attacca quando è possibile. Sul 4-5 guerra di nervi. Alcaraz si fa prendere dall’ansia. Gioca solo seconde, Musetti lascia andare il dritto. Il primo set è azzurro. Il miglior Musetti dell’anno. Concentrato attento, solido, ma pronto a lasciar andare mano e talento. La seconda partita è all’insegna dell’equilibrio, ma è Alcaraz a fare il break per primo. Lorenzo recupera subito, ma lo spagnolo è più aggressivo ed il carrarino resta nella confort zone in difesa. Alcaraz conquista un nuovo break sul cinque pari, ma al momento di servire per il set, perde di nuovo il turno di battuta. Si decide tutto al tie-break. Troppo difensivo Musetti che lascia calare molto la palla invece di colpire in anticipo, regala un paio di gratuiti al murciano. Il resto lo fa da se il n°2 del mondo che gioca con determinazione tutti i punti. Una seconda partita in cui Musetti non ha mai avuto occasioni da sfruttare. Il murciano ha concesso qualcosa solo quando era già avanti di un break. Alcaraz sta salendo di livello. Musetti si difende, ma lo spagnolo ha armi più potenti. Crollo di Musetti nel terzo set. Alcaraz fa il bello e cattivo tempo. Lorenzo sembra avere un problema alla coscia sinistra. Lo spagnolo ne approfitta. Un sei zero che non ammette repliche.
    Tra Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Novak Djokovic, Musetti sembrava quasi l’intruso nella corsa al titolo. Eppure, da quando è tornato il sole e la terra rossa, è stato il secondo miglior giocatore del circuito: finale a Monte-Carlo, semifinali a Madrid e Roma. Ora il numero 7 del mondo si presenta in semifinale al Roland Garros nella miglior forma della carriera, con un tennis mai così solido. Difensore straordinario, Musetti ha costruito il suo torneo puntando sui suoi punti forti: la copertura del campo e l’intelligenza tattica. Spesso paragonato a Roger Federer per il suo splendido rovescio a una mano, l’italiano ha però un’identità ben diversa: meno votato all’attacco, preferisce rincorrere la palla piuttosto che dettarne il ritmo.
    Musetti oggi ha moltiplicato i punti difensivi spettacolari. Uno dei più rapidi del circuito, basa tutto sulla capacità di giocare sempre “una palla in più”, anche nelle situazioni disperate. Su un’altra palla corta, l’azzurro – ottava testa di serie – ha compiuto una scivolata perfetta e, nonostante il campo lasciato scoperto, ha salvato il punto con un recupero da fondo campo. Musetti eccelle nel forzare gli errori avversari anche quando sembra in difficoltà. In un punto simbolico, sotto pressione risposto con una “moonball” altissima. Poi, cambiando ritmo con una smorzata, ha chiuso il punto, sfruttando l’errore di rovescio del rivale. Una vera lezione di transizione difesa-attacco. Oggi era il banco di prova definitivo: Carlos Alcaraz, il campione in carica, già vincitore su di lui a Monte-Carlo e a Roma. Il piccolo principe della terra era quasi pronto a diventare re. Il gioco c’era il fisico non ha retto. Il trono non è lontano, ci saranno ancora occasioni.
    La cronaca1.set – Inizia Musetti. Dritto in rete 0-15. Spara da fondo Alcaraz 30 pari. Lo spagnolo gioca sul rovescio di Lorenzo che mette fuori il back. Palla break. Scambio da fondo Alcaraz sbaglia. Parità. Alcaraz aggressivo da fondo, ma poco preciso. Back in rete 1-0. Alcaraz dritto incrociato, Musetti in ritardo 15-0. Dritto lungolinea vincente 30-0. Alcaraz a rete, risolve con la palla corta, 40-15. Bene in risposta Lorenzo 40-30. Esce il back 1-1. Bene a rete Musetti che resta attento 40-15. Attacca la seconda Alcaraz che mette fuori 2-1. Alcaraz mette a segno un missile con il dritto incrociato. Doppio fallo il primo del match. A segno la risposta di Musetti, 15-30. Si riprende con due prime lo spagnolo 2-2. Alcaraz comanda lo scambio, ma sbaglia la volée 15 pari. Aggredisce la seconda Carlos, Musetti resta troppo lontano 15-30. Splendida volèe del carrarese 30 pari. Prima a 202 per Musetti, 40-30. Gioca corto Lorenzo, Alcaraz smash vincente. Parità. Si apre il campo con il rovescio Musetti 3-2. Scambi intensi sulla diagonale di rovescio. Musetti tiene contro il dritto di Alcaraz, ma perde campo e lo spagnolo lo punisce lungolinea 40-15. Alcaraz tiene il servizio 3-3. Sbaglia lo schiaffo al volo lo spagnolo, e non controlla il dritto di Musetti 15-0. Aggressivo sulla seconda Alcaraz 30-15. Fuori la palla corta, 30 pari. Rovescio vincente in contropiede. Palla break. Ottima prima al centro. Annullata. Ancora una prima vincente. Tiene il servizio Lorenzo 4-3. Ottimo dritto incrociato dello spagnolo. Musetti butta via il rovescio 30-0. Palla corta vincente. Questa volta è Musetti che vince sulla palla corta 40-15. Smash vincente del murciano 4-4. Musetti domina lo scambio con il rovescio 30-15. Smash vincente. Lorenzo resta avanti 5-4. Dritto contro dritto, Musetti stende Alcaraz 0-15. Esce il dritto dello spagnolo 0-30. Contropiede del n.2 del mondo 15-30. Musetti spinge sul rovescio di Alcaraz 15-40. Due set-point. Out il dritto di Carlos. Primo set Musetti 6-4.
    2.set – Inizia bene Lorenzo 1-0. Alcaraz tiene anche lui il servizio 1-1. Musetti non trova la prima, break a zero per lo spagnolo 1-2. Risponde subito Musetti che lascia Alcaraz a 15. Contro break 2-2. Serve and volley di Lorenzo 40-30. Scambio infernale, due top di rovescio di Musetti tengono Alcaraz, lontano. La conclusione di dritto incrociato fa esplodere lo stadio 3-2. Alcaraz si ferma, ma la palla è buona 15 pari. Gratuito di Musetti 30-15. Lorenzo gambe velocissime recupera la smorzata di Carlos 30 pari. Alcaraz bene al servizio 3-3. Cerca subito il vincente Lorenzo, troppo fretta 15 pari. Doppio fallo 15-30. Prima a 211, trenta pari. Ancora una prima oltre i 200, Lorenzo fa magie a rete 4-3. Avanti Alcaraz che sbagli un facile dritto da due metri dalla rete 30-15. Il rovescio in back di Musetti imbroglia lo spagnolo 30 pari. Alcaraz rimedia con una prima vincente. Risponde fuori Musetti due gratuiti 4-4. Servizio e dritto 15-0. Rovescio lungolinea vincente. Il marchio di fabbrica 30-0. Esce il lob 30-15. Alcaraz vincente sulla seconda 30 pari. Kick altissimo di Lorenzo 40-30. In ritardo con il dritto il carrarese. Parità. Rovescio vicino alla linea, sbaglia Alcaraz. Disegna il campo lo spagnolo. Parità. Si fa sorprendere Musetti dal recupero di Alcaraz. Palla break. Regalo dello spagnolo. Parità. Risposta sulla riga. Palla break. Serve and volley. Parità. Servizio, rovescio incrociato e smash. Musetti scrive il manuale del tennis. Altra splendida giocata di Lorenzo che chiude al volo 5-4. Alcaraz impone il suo ritmo al servizio. Lorenzo spreca un paio di rovesci 5-5. Male con il dritto Musetti errore gratuito 0-15. Ancora un non forzato 0-30. Recupera Lorenzo 30 pari. Domina lo scambio Musetti, ma resta indietro e sbaglia. Palla break. Alcaraz aggredisce in risposta. Break 5-6. Alcaraz serve per il set. Doppio fallo Alcaraz 15-30. Meraviglia di rovescio di Musetti 15-40. Due palle break. Esce il dritto di Alcaraz. Break 6-6 si va al tie-break. Musetti al servizio, gioca corto, Alcaraz smash vincente 1-0. Attacca sul rovescio lo spagnolo 2-0. Ancora un dritto vincente 3-0. Smuove lo score Lorenzo 1-3. Regala il rovescio in rete Musetti 1-4. Il nastro aiuta il n.2 del mondo, si cambia sul 5-1. Slice esterno 6-1. Cinque set-point per il murciano. Servizio e dritto Musetti ne annulla uno 2-6. Seconda vincente 3-6, ne restano ancora tre, passante in rete. Secondo set Alcaraz 7-6.
    3. set. – Alcaraz inizia aggressivo, cerca di togliere il tempo a Musetti. Gioco di servizio a zero 1-0. Lo spagnolo è on fire ed attacca su ogni palla 15-40. Due palle break. Difende bene la rete Lorenzo 30-40. Smash vincente break 0-2. Alcaraz ha preso in comando della partita. In fiducia Alcaraz prende la rete 40-15. Musetti non tiene lo scambio 3-0 per il numero due del mondo. Lo spagnolo domina doppio break 4-0. A rete Carlos, Musetti sbaglia il passante 30-0. Ancora un gioco a zero 5-0. Musetti domanda il fisioterapista. Sembra problemi alla coscia sinistra. Palla corta sulla rete. Musetti non trova il bandolo 15 pari. Dritto fuori 15-30. Gioca corto Lorenzo 15-40 due set-point. Rimane fermo Musetti. Set per Alcaraz 6-0.
    4. set – Alcaraz inizia in quinta, Musetti non c’è più gioco a zero per lo spagnolo 1-0. Al servizio Musetti. Vediamo se la condizione fisica è migliorata. A rete Lorenzo 15-0. Domina lo scambio con il dritto 30-0. Alcaraz mette nell’angolo Lorenzo, Lob, smash vincente 30 pari. Doppio fallo. Palla break. Risposta vincente Musetti abbandona.

    Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani

    GS Roland Garros Lorenzo Musetti [8]06600 Carlos Alcaraz [2]• 04762 Vincitore: Carlos Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 4Carlos AlcarazLorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 3Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-5 → 0-6Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-00-4 → 0-5Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-40 15-400-3 → 0-4Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-150-2 → 0-3Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 1-4* 1-5* 1*-6 2*-6 3-6*6-6 → 6-7Carlos Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-405-6 → 6-6Lorenzo Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 30-405-5 → 5-6Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 4-4Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Carlos Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-401-2 → 2-2Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-401-1 → 1-2Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Carlos Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-405-4 → 6-4Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2Carlos Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: una finale tutta azzurra, impresa possibile?

    Jannik Sinner e Lorenzo Musetti

    8 giugno, domenica pomeriggio, Bois de Boulogne. Nell’aria frizzantina di una Parigi mai così bella, accarezzata dai profumi e colori di fine primavera, sventola una bandiera tricolore sul Chatrier, mai così grande, mai così splendente. Jannik Sinner e Lorenzo Musetti entrano sul campo “rosso” più nobile della disciplina e si giocano la Coppa dei Moschettieri, uno contro l’altro. Due italiani insieme in una finale Slam. Sogno o son desto? Al momento è un’ipotesi intrigante… meglio, una possibilità. Ci sono due passi enormi da compiere per trasformare quest’ardito scenario in realtà: vincere due semifinali molto complicate, Jannik contro il più vincente dell’era moderna Novak Djokovic, Lorenzo contro il campione in carica Carlos Alcaraz, talento generazionale. Sarebbe qualcosa di talmente grande da far venire i brividi. Razionalmente, i nostri campioni ce la possono fare? Sì, ovviamente è tutt’altro che impossibile visto che la semifinale se la sono guadagnata sul campo, ma se Sinner dovrà giocare una partita eccellente, da n.1, di qualità e quantità, confermando la sua superiorità sul serbo sul piano atletico e tecnico, Musetti sarà chiamato banalmente a giocare il… match migliore in carriera, altrimenti l’Alcaraz di questa primavera su terra battuta non lo batti.
    I primi a scendere in campo venerdì saranno Musetti e Alcaraz, terzo lo confronto nel 2025. I primi due li vinti entrambi Carlos, nella finale di Monte Carlo e nella semifinale di Roma. Due partite molto diverse, la prima segnata da un problema fisico che ha disintegrato di colpo le possibilità del toscano, che tanto era piaciuto in un primo set giocato da campione, solido e creativo. Al Foro Italico andò in scena un match più nervoso, a strappi, condizionato da forte vento e tante incertezze, da una parte e dall’altra, con Alcaraz bravo a trovare le giocate decisive mentre Musetti si rimproverò tantissimo un’attitudine tornata negativa per il contesto che non seppe gestire. Esperienze importanti per maturare e crescere ancora, come ha dimostrato ampiamente in quest’edizione benedetta di Roland Garros dove ha giocato benissimo e meno bene, ma non ha mai perso il piglio aggressivo, la lucidità nelle scelte di gioco, la forza mentale di far passare momenti negativi e ripartire più forte di prima. Proprio la attitudine forza mentale saranno decisive per provare a sfidare Alcaraz e cercare di batterlo. A livello di gioco, di colpi, Lorenzo ha quel che serve per superare anche un buon Alcaraz. C’è riuscito nel loro primo confronto, la finale di Amburgo 2022. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti… Il murciano è diventato il n.1 più giovane di sempre, ha vinto 4 slam, lotta contro tutti i migliori e quasi sempre vince; il carrarino c’ha messo più tempo a formare testa e mentalità, migliorare i colpi – diritto e servizio su tutto – e diventare non solo un “talento” ma anche “giocatore”. Questo Musetti, così forte atleticamente, resistente alla pugna e così completo come colpi di gioco, può giocarsela assolutamente contro Alcaraz, ma per batterlo servirà un piccolo capolavoro perché dovrà essere abbastanza aggressivo da non finire sotto alle sfuriate eccezionali del rivale; dovrà essere più che consapevole che verrà messo sotto in varie fasi della partita e lì dovrà tenere, di testa e di gamba, per farsi trovare pronto appena l’altro calerà l’intensità o sbaglierà qualcosa, visto che quasi sempre accade.
    Carlos è fortissimo ma tende a concedere qualcosa: proprio lì c’è da entrare, con vigore ma senza esagerare, per portarsi in vantaggio – o recuperare un eventuale svantaggio – e ancor più per mettere pressione e tensione al rivale. Lorenzo dovrà essere fortissimo in difesa e contrattacco, ma non basterà. Se lasci a “Carlitos” il centro del campo, lui ti ammazza sportivamente, l’ha affermato senza mezzi termini anche Darren Cahill di recente, uno che di tennis ne capisce più di tutti. Musetti dovrà essere bravo a gestire i colpi d’inizio gioco, essere incisivo col primo diritto (o rovescio) di scambio per non permettere al rivale di colpire da fermo; dovrà brillare con quel diritto carico che allontana l’avversario dalla riga di fondo e via entrare a tutto braccio per prendersi tutto spazio. L’attendismo non dovrà mai fare capolino, e anche in risposta provarci, senza stazionare in una posizione troppo arretrata perché lasciare troppo campo a Carlos equivale a perdere. Magie di tocco sì, ma soprattutto sostanza e determinazione, far sentire ad Alcaraz una presenza e durezza totali. “Io ci sono, battimi”. Questo è l’unico piglio che potrà consentire a Lorenzo di provare a vincere. È una sfida massima, ma del resto che sei in semifinale a Roland Garros e vuoi vincere la coppa, beh, questo devi saper affrontare. Oggettivamente Alcaraz è favorito, per i precedenti, per come sembra in ottima forma, perché ha già provato queste sensazioni in questo torneo. Ma… Musetti c’è. E speriamo che lo faccia sentire anche domani.
    Sinner – Djokovic… Il n.1 contro quello che al primo posto del ranking è stato più di tutti. Poco da presentare, è LA partita. Una grande rivincita della semifinale agli Australian Open 2024, quella che ha aperto a Sinner la porta del primo Slam; è anche la rivincita della finale di Shanghai 2024, dove Sinner fu un chirurgo da Nobel per come riuscì a capitalizzare ogni spazio e possibilità, andando a prendersi una vittoria ancor più netta dello score. Tutti ricordiamo la faccia di “Nole” al momento della stretta di mano, era quella di uno che… sa benissimo che non vincerà mai più. Almeno questa fu la sensazione, una superiorità fisica e tecnica piuttosto netta per l’azzurro, contro un campione immenso ma non così lontano dagli “anta”, miracoloso per come regge e lotta contro gente che quasi potrebbero essere suoi figli… Novak è diventato leggenda per la sua resistenza estrema, una voglia di vincere e rifiutare la sconfitta che lo porta a superare ostacoli insormontabili ed alzare la sua prestazione a livelli impossibili per chiunque. Quest’anno ha giocato poco e male, solo 2-3 partite davvero “top”. È arrivato sulla terra di Ginevra a mezzo servizio o ancor meno, ma… c’era uno Slam da giocare e si è ritrovato. Ha migliorato la sua forma match dopo match, e la vittoria nei quarti vs. Zverev è stata l’ennesima dimostrazione di quanta classe abbia, di come riesca a trovare in partita le chiavi per aprire ogni porta e disarmare avversari assai più giovani, freschi e potenti. Oggettivamente ieri sera Zverev ha deluso su tutta la linea. Bravissimo Novak a giocare con una tattica impareggiabile, impeccabile, ma… il tedesco ha sprecato un set di vantaggio, non è riuscito a tenere la partita sul piano fisico e della spinta, crollando all’indietro, incerto, attendista, a tratti spaesato. La testa di Djokovic ha schiantato quella di Zverev, totalmente bocciato. Non sappiamo se Sinner riuscirà a battere Djokovic, ma siamo certi che Jannik non farà gli stessi errori del tedesco, non lascerà che sia il serbo a controllare i ritmi e gli angoli, alla sua velocità di crociera e condizioni; l’azzurro sfiderà il 24 volte campione Slam con altro piglio, determinazione, velocità di gioco e di braccio, portando l’avversario fuori dalla sua palude e costringendolo giocare una partita a ritmi superiori. Dove quasi nessuno riesce a stargli dietro.
    Sinner dovrà servire molto bene per anestetizzare la risposta di Djokovic, che tanto l’ha sostenuto nella vittoria su Zverev, e dovrà essere molto attento ad aprire tanto l’angolo con la seconda palla perché se porti Novak a giocare sull’angolo può diventare pericolosissimo. Sinner sia agli AO24 che a Shanghai è stato fenomenale nel portare il serbo fuori velocità andando dritto per dritto, con una serie di palle davvero potenti, pesanti, arrotate e continue che ha costretto il rivale a cercare la via d’uscita e/o la variazione ad alto rischio. Djokovic alla sua velocità ideale è ancora quasi imbattibile per tutti; lo si deve portare a ritmo e intensità ancora superiore, in modo da fargli perdere il controllo e sfiancarlo. Così Sinner l’ha battuto nelle ultime due occasioni, andando sopra al rivale. Così l’ha battuto anche in Davis a Malaga, mentre nella finale di Torino 2023 un Jannik provato dai match precedenti non riuscì a spingere abbastanza e fu negativo nei colpi d’inizio gioco, tanto che Djokovic tenne in mano il pallino degli scambi e vinse piuttosto nettamente. Da allora c’è un Sinner migliorato in tutti i colpi, in particolare al servizio e col diritto – colpo che in questo torneo sta strabiliando per rendimento – mentre Novak ha un anno e mezzo in più nei muscoli e nei tendini. Se ancora ha una testa impareggiabile e una voglia assoluta di vincere ancora uno Slam, il corpo non può essere quello dei giorni migliori e lì Jannik deve spingere, portando l’asticella della sfida ad un’altezza che i muscoli di “Nole” potranno sostenere. Poi possono entrare in gioco molte dinamiche mentali, tensione e situazioni che potrebbero stravolgere tutto. Si giocherà non prima delle 19, quasi di sera, e questo NON sarà una buona cosa per Jannik. Condizioni più rapide certamente lo favoriscono, la palla sarà più pesante e rimbalzerà di meno. In generale, vincere il primo set potrebbe essere decisivo per il serbo: qualora dovesse prendere un set contro l’azzurro, magari molto duro e intenso fisicamente, la sua solidità potrebbe incrinarsi e quelle crepe diventare voragini sotto il martellamento di Sinner. Chi vincerà? Sinner appare favorito ma non di molto, perché un “animale da competizione” come Djokovic non puoi mai darlo per battuto quando sente profumo di finale e di Slam.
    Molti altri potrebbero essere i temi delle due partite. Questo un assaggio per iniziare ad entrare nel clima di due semifinali straordinarie, da vivere tutte d’un fiato. Il 6 giugno 2025, comunque vada, resterà negli annali per il tennis italiano. Se mai arrivasse una finale Sinner vs. Musetti…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz : “Non sento di essere un gradino sopra sulla terra”: Su Sinner ” ogni volta che ci affrontiamo è una battaglia al massimo livello”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz si presenta al Roland Garros 2025 da grande favorito e lo fa con la consueta schiettezza e determinazione. Nella conferenza stampa di venerdì, il campione spagnolo ha affrontato diversi temi caldi, dal suo recente trionfo a Roma alle critiche ricevute per il suo documentario Netflix, fino alla rivalità con Jannik Sinner.
    Reduce dal titolo conquistato nella Capitale, Alcaraz ha spiegato il suo approccio alla preparazione parigina: “Sto cercando soprattutto di trovare buone sensazioni. Non stiamo lavorando su nulla di specifico, semplicemente voglio sentirmi bene e a mio agio. L’importante è dare allegria al mio gioco, non avere paura di nulla e divertirmi facendo le cose che mi piacciono: così credo di essere pronto per il torneo.”
    Uno dei momenti più significativi della conferenza è arrivato quando Alcaraz ha risposto alle parole di Rafa Nadal e alle critiche ricevute per il suo documentario: “Molte persone mi hanno detto che mostro troppo il mio lato festaiolo, che mi piace la festa e la notte. Personalmente non la vedo così, ma sono aperto a tutti i tipi di opinioni. Mostro la mia vita, il modo di divertirmi accanto al tennis. Ovviamente sono un professionista e metto il tennis al primo posto, ma cerco anche di avere i miei momenti di divertimento.”Il murciano ha poi aggiunto con fermezza: “Apprezzo le critiche e le opinioni, apprezzo molto quello che ha detto Rafa, ma la gente non può dimenticare che sono arrivato qui essendo in un certo modo.”
    Sente che il suo livello sia un gradino sopra al resto sulla terra battuta, come può sembrare a molte persone? Al punto di pensare che forse questo torneo sia nelle sue mani’?“Sinceramente, non la sento così. Jannik, per esempio, ha avuto una settimana incredibile a Roma e veniva da tre mesi di inattività, e quella mancanza di competizione si nota quando avanzi nei tornei importanti. Anch’io ho avuto momenti molto duri, partite che avrei potuto perdere perfettamente. È vero che mi sto trovando molto a mio agio, mi sento molto bene, molto contento del livello che sto raggiungendo. La maggior parte dei tornei e delle partite sento che dipendono da me, da se trovo la strada giusta, se trovo la direzione giusta su come affrontare le partite. In questo senso sì che sento che dipendono parecchio da me”.
    Riguardo alla sfida con Jannik Sinner, Alcaraz ha mostrato grande rispetto per l’italiano: “Lo ho detto molte volte: la nostra rivalità è molto bella proprio per questo, perché le nostre partite sono molto tattiche. Sono sicuro che la prossima volta che ci affronteremo lui cambierà delle cose, migliorerà, e anch’io toccherò qualcosa per batterlo.”Il campione spagnolo ha poi fatto un parallelo con i grandi del passato: “È quello che hanno fatto i Big 3 per tutta la carriera: ci sono state fasi in cui Rafa batteva Djokovic e viceversa, con Federer lo stesso… ci sono delle fasi. Io devo essere preparato perché so che non gli vincerò tutte le partite.”Alcaraz ha concluso evidenziando l’intensità dei loro confronti: “Ogni volta che mi scontro con lui è una battaglia mentale, tattica e fisica al massimo livello, quindi bisogna essere preparati per tutto quello che può succedere.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    “Ho trovato la strada giusta”: Alcaraz analizza il trionfo di Roma e guarda a Parigi

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Fresco vincitore degli Internazionali BNL d’Italia grazie al successo in finale su Jannik Sinner per 7-6, 6-1, Carlos Alcaraz ha affrontato la conferenza stampa post-torneo con il sorriso di chi sa di aver raggiunto un altro importante traguardo nella sua giovane carriera.
    La tattica perfetta contro SinnerLo spagnolo ha attribuito la vittoria alla sua prestazione impeccabile dal punto di vista tattico: “Penso che oggi sia stata una partita di grande livello per entrambi, specialmente nel primo set. È stato davvero serrato, con due set point da difendere. Sapevo fin dall’inizio che le partite contro Jannik sono sempre molto tattiche.”“Credo di aver iniziato molto bene la partita,” ha continuato Alcaraz. “Tatticamente, dall’inizio fino all’ultimo punto, non ho perso la concentrazione, il che è fantastico per me. Probabilmente è stata una delle migliori partite che ho giocato finora in termini di livello, mantenendo costante il rendimento durante tutto l’incontro. Ne sono davvero orgoglioso.”
    Il rispetto per SinnerQuando gli è stato chiesto del livello mostrato da Sinner al suo rientro dopo tre mesi di stop, Alcaraz ha mostrato grande rispetto per l’avversario: “Il primo torneo dopo un lungo periodo senza partite è sempre difficile. Non posso immaginare quanto sia stato complicato per lui, perché non mi sono mai trovato nella sua posizione, essere in buona forma fisica, essere pronto fisicamente, e non poter giocare.”“Il livello che ha espresso in questo torneo è folle dopo tre mesi senza giocare, senza alcun torneo. Quello che ha fatto è incredibile. È qualcosa che devo rispettare,” ha aggiunto, prima di prevedere un’ulteriore crescita del rivale italiano: “Sono sicuro che sarà sempre meglio. Questa settimana di allenamento gli farà bene. Se continuerà a vincere al Roland Garros e andrà avanti, penso che si sentirà molto meglio. Sarà pericoloso, sarà un giocatore davvero pericoloso a Parigi.”
    Una rivalità specialeLo spagnolo ha anche riconosciuto la particolare energia che si sviluppa quando affronta Sinner: “È uno dei migliori giocatori al mondo. Non importa che sia stato fuori dal tour per tre mesi. In ogni torneo che gioca, gioca alla grande. I numeri sono lì: vince quasi ogni partita che gioca. Ecco perché sono ancora più concentrato quando gioco contro di lui.”“Se non gioco al mio meglio, 10 su 10, sarà impossibile batterlo,” ha ammesso candidamente. “Per questo sono più concentrato quando gioco contro di lui, o mi sento un po’ diverso quando lo affronto rispetto ad altri giocatori. Penso che ovviamente per il resto dei giocatori sia lo stesso quando affrontano Jannik. È una sensazione diversa. Ha quell’aura. Quando lo vedi dall’altra parte della rete, è diverso.”Riguardo ai paragoni con le grandi rivalità del passato, Alcaraz ha commentato: “Non dirò che mi sento come quando Rafa e Roger giocano, ma sento che c’è un’energia diversa quando ci affrontiamo rispetto ad altri giocatori.”
    La svolta mentaleInterrogato sul cambiamento rispetto al periodo difficile attraversato prima di Monte-Carlo, Alcaraz ha rivelato: “Onestamente, la sensazione che ho in questo momento è totalmente diversa da quella che provavo prima, diciamo prima di Miami o prima di quei tornei. Sto affrontando ogni partita in modo diverso, e ne sono davvero orgoglioso. Ho trovato di nuovo il percorso giusto, la strada giusta.”“Durante le partite in alcuni momenti mi sento totalmente diverso. Prima ero totalmente nervoso, non riuscivo a gestire la tensione come sto facendo ora. Ero concentrato su altre cose che erano importanti, sui risultati, sul fatto che dovevo vincere, dovevo ottenere risultati. Adesso mi sto concentrando in modo totalmente diverso, su cose diverse, come essere felice, essere orgoglioso dei momenti che sto vivendo. Penso che questa sia la strada giusta.”
    Fiducia per il Roland GarrosGuardando al prossimo Slam, lo spagnolo ha concluso: “Vincere tornei, alzare trofei ti dà molta fiducia per i tornei successivi. I Masters 1000 ti danno molta fiducia in te stesso, per sapere che sei sulla strada giusta, sulla strada giusta, giocando un ottimo tennis. Quindi sì, sono entusiasta di ciò che mi aspetta. Significa che sto facendo le cose giuste e continuerò a fare le cose giuste, il lavoro giusto, arrivando a Parigi.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dalla Conferenza stampa: “È stata una buona lezione per Parigi”: Sinner analizza la sconfitta contro Alcaraz

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Nonostante la sconfitta in finale contro Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6, 6-1, Jannik Sinner ha mostrato grande maturità e ottimismo nella conferenza stampa post-partita agli Internazionali BNL d’Italia. L’azzurro ha tracciato un bilancio ampiamente positivo delle sue due settimane romane, guardando già con fiducia al prossimo appuntamento del Roland Garros.
    “Il primo set è stato sicuramente un punto di svolta,” ha analizzato Sinner quando gli è stato chiesto cosa avesse fatto la differenza nel match odierno. “Ma parlando in generale, sono molto contento di questo torneo. Mi dà fiducia per giocare un buon tennis anche a Parigi. Vedremo cosa succederà.”
    Il numero uno italiano ha sottolineato quanto sia stato significativo questo risultato dopo un periodo di stop: “Dopo tre mesi tornare qui e ottenere questo risultato significa molto per me e anche per il mio team. Abbiamo lavorato tanto per essere qui. Sono felice anche con la mia famiglia e tutto il resto. Oggi è andata così, ma sicuramente è una buona lezione per Parigi.”
    Sinner ha espresso particolare gratitudine per il supporto ricevuto dal pubblico italiano: “L’esperienza è stata incredibile. È qualcosa di molto, molto speciale giocare qui in Italia, a Roma. Mi hanno sostenuto come un bambino. Il supporto è stato fantastico.”Con la sincerità che lo contraddistingue, l’altoatesino ha riconosciuto alcuni aspetti su cui lavorare: “Ci sono sicuramente alcune cose, come abbiamo visto oggi, che dobbiamo migliorare se vogliamo fare bene a Parigi. Sono più vicino di quanto mi aspettassi per certi versi, ma d’altra parte è stato positivo. È stata una grande settimana per me. Alcuni match incredibilmente buoni, altri potevano essere migliori. Ma questo è il tennis, ci sono molti alti e bassi.”
    Sulla mancanza di partite nelle gambe, Jannik ha ammesso: “Alcune scelte in certi momenti… Se potessi tornare indietro, giocherei un paio di punti in modo diverso, questo è certo. Mi mancano alcune partite, ma non ci sono scuse. È solo che, se li giocassi di nuovo, li giocherei in modo diverso.”Sinner ha concluso guardando al futuro immediato: “Ho giocato il massimo delle partite qui a Roma, il che è molto positivo. Ora ho una settimana libera, che è buona per me. Un paio di giorni per staccare mentalmente, e poi essere pronto per un torneo ancora più importante. Speriamo di essere pronti. Vedremo.” LEGGI TUTTO

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    Sinner lotta e gioca un ottimo tennis ma non sfrutta due set point nel primo set, poi cala fisicamente e Alcaraz dilaga. Carlos vince il Masters 1000 di Roma

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Un primo set stellare, giocato con grande intensità e qualità dai due migliori tennisti al mondo. Ma c’è una grande, grandissima differenza… Jannik Sinner è alla sua prima partita contro un top – e finale – dopo aver vinto gli Australian Open, con il peso di tre mesi di stop da digerire, mentre Carlos Alcaraz – pure sulla terra battuta – è rodato, allenato, in ritmo. Dura un set la autonomia di Sinner, un primo set durissimo e spettacolare nel quale è arrivato anche a due set point, non sfruttati (un po’ di fretta su di un rovescio non centrato bene), e poi al tiebreak è pure molto sfortunato con un nastro maledetto. Il tiebreak lo vince Alcaraz, mentre Sinner dopo oltre settanta minuti tirando a tutta cala nella velocità e tenuta. Cala il sipario. Alcaraz vince 7-6 6-1, è il primo titolo a Roma per lo spagnolo che, campione a Roland Garros 2024, si conferma miglior tennista sul rosso. Per Sinner è stato un bellissimo torneo e una finale molto importante. Era difficile ipotizzare che potesse tenere contro un rivale assai più rodato e in forma, con tanta “polvere” gestita in questa stagione e la vittoria a Monte Carlo. Era necessario vincere il primo set e quindi sperare che, supportato dal pubblico, potesse mettere così tanta pressione mentale sul rivale da farlo un po’ crollare. Non è accaduto: il primo set gli è sfuggito per un niente e l’ha giocato alla pari, e Carlos è stato fortissimo mentalmente, non regalando quasi niente per tutta la partita (un doppio fallo nel tiebreak, e praticamente nient’altro).
    Alcaraz ha giocato una splendida partita: ha servito bene, è stato intenso, non ha mai avuto cali mentalmente e quando ha potuto spingere forte dal centro del campo si è preso grandi punti. Più lavorati i punti vinti da Sinner che sul ritmo ha confermato di essere superiore anche ad Alcaraz, ma la partita si è decisa su punti e scambi giocati non sul ritmo ma sulle variazioni. Una partita comunque talmente equilibrata da essersi decisa su una manciata di punti nel primo set. Se Jannik avesse vinto il primo parziale, chissà.
    Gli Internazionali, trionfali grazie a Paolini vincitrice in singolo e doppio, non si chiudono con un clamoroso en plain italiano, ma contro un Alcaraz così forte si può perdere, ancor più se il nostro Sinner non ha nelle gambe e nella testa abbastanza partite. Resta un torneo eccezionale, ricco di emozioni e con l’importantissimo ritorno di Jannik subito ad alto livello. Adesso c’è l’amarezza della sconfitta, ma forse se ritorniamo ad inizio torneo, pensare di ritrovarlo subito in finale sarebbe stato uno scenario già ottimo.
    Sinner vince il primo punto, out la risposta di Alcaraz. È teso il n.1, come normale che sia, lo si avverte dal suo sguardo e anche dal primo diritto in corsa, sparato lungo più di un metro. Jannik muove lo score (1-0). Anche Alcaraz non è perfetto in quest’avvio, ma il suo diritto, quando riesce a tirarlo dal centro, è molto efficace. Bellissima l’accelerazione di Sinner sul 40-30, si gira sul diritto e trova un angolo stretto imprendibile. Vantaggi. Alcaraz si prende il game con un errore di rovescio di Sinner (1-1). Quando il ritmo dello scambio è molto alto, Sinner sembra aver più controllo e incisività, lo dimostra il gran ritmo imposto sul 15 pari del terzo game. (2-1 Sinner). Nel quarto game Jannik mette grande pressione dalla risposta, colpi profondi e intensità. Si porta 15-30, ma sbaglia malamente una risposta sulla seconda di Carlos, cercando profondità. Anche con un minimo aiuto del nastro su di un rovescio stretto del nostro campione, il game va ai vantaggi ma Alcaraz serve bene, 2 pari. Entrambi i giocatori fanno la differenza col diritto quando prendono il comando dello scambio, la partita al momento si gioca su questo braccio di ferro, col vantaggio per il primo dei due che rischia l’affondo. Nel quinto game ai vantaggi un rovescio di Sinner è di poco largo, ecco la prima palla break del match, è per Alcaraz. Bel servizio al centro, Jannik la cancella. Con gran rovescio Sinner chiude il quinto game, quasi 8 minuti di lotta e 16 punti. (3-2). Sinner nel sesto game vince il primo big-point della partita, una contro smorzata con il naso sul net, bellissimo il controllo del colpo, e del corpo, ma il game va in Spagna (3-3). Il livello tecnico sale, sale tanto. Il settimo game è segnato da vincenti notevoli, favoloso il rovescio in salto lungo linea che porta un punto decisivo a Jannik (4-3). Ferrero spinge il suo pupillo a controllare la velocità degli scambi, ben esegue nei suoi turni di battuta, più lisci rispetto a quelli dell’italiano, ma anche Sinner vince un game a zero, il nono (5-4). Fase interlocutoria della partita: si seguono i turni di battuta, troppo alto il vantaggio del primo colpo dopo il servizio. Sul 6-5, in risposta, Sinner è bravo a giocare un diritto di scambio molto lavorato e meno lungo, Alcaraz non trova bene la palla col rovescio e sbaglia. 15-30. Sinner entra con forza dalla risposta, il pressing provoca l’errore di Alcaraz, 15-40 e due Set Point. Carlos bene col servizio sul primo, mentre sul secondo Jannik perde il controllo col rovescio lungo linea. C’è lotta. Il n.1 scaraventa una bordata col diritto da sinistra che riporta la parità. Rischia Jannik in risposta ma non è preciso. Tiebreak. Inizia male Sinner, avanza sul net ma è troppo dietro e la volée difficile, termina in rete. 1-0 Alcaraz. Ace invece per Carlos, 2-0 e poi 3-0. Jannik vince i due punti alla battuta, 3-2. Si gira 4-2, perfetto alla battuta Alcaraz. Doppio fallo! Carlos restituisce il punto all’italiano, 4-3. NO!? Un nastro beffardo porta il punto allo spagnolo, di nuovo avanti 5-3. 5-4 poi, in rete il diritto di Carlos, ma serve lui. Con un diritto pesante Alcaraz si porta 6-4, due set point. Che classe Sinner! Tira un rovescio più pesante e profondo dell’altro, e si prende di forza il punto del 6-5. Ora serve lui. Il set se lo prende Alcaraz, Jannik alza la parabola con un diritto, perde il controllo dello scambio e Carlos chiude sul net con un tocco eccellente. 7-5 Alcaraz. Equilibrio massimo, deciso su due tre punti, e nel tiebreak un pizzico di buona sorte per lo spagnolo, e un filo di fretta di Sinner.
    Il secondo set inizia con Sinner avanti 0-30 in risposta, ma Alcaraz reagisce da campione, incredibile un angolo col rovescio che manda l’italiano in tribuna (1-0). Lo spagnolo vola, si porta 0-30 e poi 0-40 in risposta con un diritto in rete di Sinner. Jannik è spostato tutto a destra, arriva in leggero ritardo e tira ancora un diritto in rete. Break a zero, il primo del match, che manda Alcaraz avanti 2-0. L’italiano è in leggero ritardo sulla palla, poco ma quanto basta a provocare errori. Carlos vola, dal centro comanda col diritto fa quel che vuole. Con una smorzata perfetta, dopo aver spostato Jannik da tutte le parti, Alcaraz si porta saldamente avanti 3-0. Non c’è più partita, purtroppo Alcaraz controlla il gioco, mentre Sinner è più lento e incerto. Tira qualche vincente, ma ha perso lo smalto e rapidità del primo set, e cede al rivale per 6-1, per la delusione del pubblico che sperava di assistere al primo successo di un italiano dai tempi di Panatta (1976). Ci sarà tempo, in futuro, per riprovarci.
    ATP Rome Jannik Sinner [1]61 Carlos Alcaraz [3]76 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-401-5 → 1-6J. Sinner 15-0 30-0 40-00-5 → 1-5C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-300-4 → 0-5J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-400-3 → 0-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3J. Sinner 0-15 df 0-30 0-400-1 → 0-2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* ace 0*-3 ace 1*-3 2-3* 2-4* 3*-4 df 3*-5 4-5* 4-6* 5*-66-6 → 6-7C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-303-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 df0-0 → 1-0
    Statistiche Sinner vs Alcaraz

    Punti per Lunghezza di Scambio

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    252
    297

    Ace
    1
    4

    Doppi falli
    3
    2

    Prima di servizio
    35/58 (60%)
    48/75 (64%)

    Punti vinti sulla prima
    25/35 (71%)
    35/48 (73%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/23 (43%)
    16/27 (59%)

    Palle break salvate
    1/3 (33%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    68
    174

    Punti vinti sulla prima di servizio
    13/48 (27%)
    10/35 (29%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/27 (41%)
    13/23 (57%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    2/3 (67%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    1/6 (17%)
    2/2 (100%)

    Vincenti
    7
    18

    Errori non forzati
    31
    32

    Punti vinti al servizio
    35/58 (60%)
    51/75 (68%)

    Punti vinti in risposta
    24/75 (32%)
    23/58 (40%)

    Totale punti vinti
    59/133 (44%)
    74/133 (56%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    215 km/h (133 mph)
    218 km/h (135 mph)

    Velocità media prima
    199 km/h (123 mph)
    194 km/h (120 mph)

    Velocità media seconda
    157 km/h (97 mph)
    165 km/h (102 mph)

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner – Alcaraz: i temi di una finale attesissima

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Brigitte Grassotti

    Ore 17, Foro Italico. In campo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, in palio la coppa degli Internazionali d’Italia, terzo e ultimo Masters 1000 su terra battuta prima di Roland Garros. È la sfida che tutti gli appassionati nel mondo vogliono vedere, la più attesa, tra due tennisti straordinari e straordinariamente diversi. Hanno giocato 10 partite, Alcaraz conduce per 6 a 4, con tutte le partite più recenti (2024) vinte dallo spagnolo, eccetto la ricca esibizione autunnale che però giustamente non conta nel computo ufficiale. Tuttavia non si sono mai affrontati da quando Jannik è diventato n.1 ATP. Su terra battuta ci sono state due sfide: Sinner ha vinto nella finale di Umag, rimontando un set di svantaggio e quindi schiantando la resistenza del classe 2003 iberico, mentre Carlos si è rifatto sul “rosso” con la semifinale 2024 di Roland Garros, vittoria in 5 tirati set con l’italiano meno preparato fisicamente per i guai all’anca e calato nel finale del match, quando come si dice in gergo “non ne aveva più”.
    Che partita sarà oggi? E chi vincerà? Moltissimi sono i temi tecnici e agonistici della partita. Fare un pronostico è difficilissimo e lasciamo che sia il campo a parlare, come è giusto che sia. Tuttavia andando a raccogliere diversi pareri di tecnici, ex giocatori e osservatori, abbiamo stilato un elenco di fattori che potrebbero essere determinati in questa undicesima sfida tra i due campioni. Eccone alcuni, quelli che riteniamo più significativi.
    La condizione fisica di SinnerHanno fatto il giro del mondo le immagini del piede di Jannik martoriato dalle vesciche. Un problema che potrebbe apparire minore ma che, in realtà, potrebbe condizionare tanto la facilità di correre in una partita che si annuncia molto combattuta e dove spingere tanto e correre sarà decisivo. Inoltre, sentendo male a quel piede il corpo tende naturalmente a compensare sull’altro arto, stressandolo maggiormente. Sinner ha minimizzato, ma questo secondo molti ex giocatori potrebbe invece essere importante.
    La mancanza di match ad altissimo livello di JannikDopo la vittoria all’Australian Open, il nostro campione non ha più giocato una partita contro un avversario così forte. Sono passati quattro mesi praticamente, e visto come è andata la partita contro Ruud sembra quasi irrilevante. Nel momento in cui Alcaraz giocasse nel pieno delle sue possibilità mettendo alla frusta Jannik, la sua mancanza di partite di quel livello, anche relativamente alla sue gestione emotiva e tecnica, potrebbe essere un punto a suo sfavore. Giocare partite importanti è l’unica “palestra” per affrontare le prossime con più convinzione sicurezza.
    Alcaraz, tanti alti e bassiTutti riconoscono a Carlos un talento enorme, ma in quasi tutte le sue partite e vittorie, incluso questo torneo di Roma, non ha mai pienamente convinto e giocato con continuità, oltre alla qualità dei colpi. Sinner è un vero “martello”, uno che tende a giocare con molta costanza e consistenza. Se il tennis potente e aggressivo di Jannik dovesse essere sul livello visto contro Ruud o nei migliori set contro Cerundolo e Paul, Alcaraz reggerà mentalmente?
    Terra battuta, una superficie più adatta a CarlosPer quanto Sinner sia un tennista formidabile, vero n.1 e forte in ogni condizione, tutti gli osservatori riconoscono che il “rosso” premi maggiormente il tennis esplosivo e vario dello spagnolo, che con la gestione delle rotazioni e potenza è ideale per la terra battuta. Lo è meno per Sinner, che invece predilige colpire la palla in anticipo sul ritmo, quindi su campi veloci e con rimbalzo regolare. Se la partita si giocherà più sui temi tecnici che agonistici, per il tennis su terra battuta quello di Carlos – al massimo livello – è probabilmente più adatto rispetto a quello di Jannik. Ma resta da vedere se saranno altri i fattori dominanti.Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Roma: Alcaraz stoppa Musetti, partita disturbata dal forte vento. Lo spagnolo attende in finale Sinner o Paul

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    L’attesa per la prima semifinale del Masters 1000 di Roma tra Musetti e Alcaraz era enorme, memori della recente finale che i due hanno giocato a Monte Carlo, ma purtroppo la partita non solo se l’è aggiudicata lo spagnolo, ma è stata anche abbastanza deludente sul piano dello spettacolo e della qualità. Un forte vento ha messo duramente alla prova i due giocatori, costretti a mediare le traiettorie con folate davvero forti a rendere le condizioni molto difficili. Alcaraz ha vinto per 6-4 7-6 e si è preso un posto in finale, dove attende Sinner o Paul, in campo stasera (non prima delle 20.30). Il rimpianto per Musetti viene da diverse chance sprecate, in particolare un break di vantaggio nel secondo set (fino al 4-2), quando è riuscito a gestire meglio le condizioni difficili e giocare con più ordine ed efficacia.
    La partita è stata davvero caotica dal punto di vista tattico, con Alcaraz stranamente molto dietro e poco pronto ad aggredire il campo in anticipo e quando l’ha fatto ha commesso tanti errori, per lui inusuali, come scelte di gioco che sono parse totalmente casuali, come se non capisse la direzione della palla o non sapesse come gestirla nonostante la sua enorme velocità di piedi e di braccio. Musetti a sua volta è stato meno aggressivo rispetto i suoi nuovi standard che l’hanno portato in top10 grazie a eccellenti risultati, e le sue variazioni col back di rovescio sono state poco efficaci rispetto al magnifico set che ha vinto contro lo spagnolo a Monte Carlo. In questa partita così strana e confusa, dove i break e contro break sono stati continui, l’aver giocato meglio alcuni passaggi decisivi ha portato Alcaraz alla vittoria, come l’aver commesso complessivamente meno errori (nonostante siano stati tantissimi nel complesso). La sensazione è stata che, soprattutto nel primo set, il caos tattico di Alcaraz abbia fatto perdere riferimenti anche a Musetti.
    Si capisce fin dai primi punti quanto sia decisivo tenere in mano l’iniziativa. Alcaraz in risposta gioca molto profondo e Musetti fa altrettanto dopo aver servito per non finire dietro in difesa. Lo spagnolo si prende subito il break forzando due errori in scambio dell’italiano. Il toscano cerca la reazione immediata azionando tutta la potenza del suo diritto e portandosi 15-40 in risposta, ma non riesce a sfruttare le palle break. Non sfrutta nemmeno una terza, dopo un brutto errore di volo dello spagnolo, tirando una risposta in rete. Soffre Carlos ma si aggrappa al diritto e si porta 2-0 avanti. Dessimo anche il terzo gioco, Musetti lotta e salva due delicatissime palle break, finalmente si sblocca (2-1). Tanti errori, i due si mettono pressione, e ne mette di più Alcaraz, col primo colpo dopo il servizio e con la risposta, tanto che lo spagnolo si ritrova avanti 3-1 15-40. Lorenzo è di nuovo spalle al muro, è difficile per lui prendersi il punto vincente contro la velocità del 4 volte campione Slam. Il secondo break arriva sul 30-40: Carlos spinge col diritto, si apre il campo e attacca prendendosi il punto con una volée ottima. 4-1. Anche lo spagnolo è tutt’altro che perfetto, prova ad improvvisare spingendo quando vede uno spiraglio ma non è molto preciso. Con un brutto errore con lo smash Alcaraz concede una palla break a Musetti, che il break va a prenderselo spingendo bene col rovescio ed attaccando col diritto. (4-2). La lotta e il “caos tattico” continua, con Musetti che salva tre palle break (ottimo un attacco a rete) e alla fine avvicina il rivale sul 4-3 dopo otto minuti di battaglia. Con un game finalmente liscio Alcaraz avanza sul 5-3, molto indietro in risposta Musetti, così è difficile incidere. L’ennesimo errore da fondo campo di Musetti gli costa il set point sul 30-40. Se lo gioca male Carlos, pallata con zero equilibrio tirata in rete. Lorenzo si lamenta del vento, non è facile colpire bene la palla. Con una smorzata spedita ai piedi della rete Lorenzo concede un altro set point, ma si salva ancora. Purtroppo il toscano sbaglia un diritto, spacca la racchetta per la frustrazione e stavolta il terzo set point gli è fatale, altro errore di diritto. Oltre 40 errori complessivi, in un set davvero deludente per qualità di gioco.
    Il secondo set continua sulla falsariga del primo: tantissimi errori e lotta, su ogni punto e una serie di game vinti in risposta. Musetti si prende il break alla terza chance al termine di un game fiume; immediata la reazione di Alcaraz, contro break sul 30-40. Musetti torna di nuovo avanti con un diritto che pizzica la riga e salta male, terzo break consecutivo (2-1). Finalmente un buon turno di servizio per l’italiano, game a zero sostenuto dal servizio e allungo sul 3-1. La folate di vento continuano ad imperversare sul Foro Italico mentre Alcaraz resta a vicino all’italiano con un game abbastanza solido al servizio (3-2). All’inizio del sesto game arriva il punto più bello del match, un gran scambio concluso con una volée alta di rovescio di Musetti per niente facile. Meglio Lorenzo in questa fase del set, controlla maggiormente il gioco dopo il servizio e le sue traiettorie sono profonde (4-2). Alcaraz mima i rimbalzi falsi, con la palla che s’impenna, ma resta a contatto (4-3). Nell’ottavo gioco Carlos grazia Lorenzo con un tocco terribile sotto rete sullo 0-15, ma poi gioca tre fiammate di qualità assoluta a va a prendersi il contro break sul 30-40 con una risposta d’incontro imprendibile. 4 pari. Lorenzo è nervoso, tira una pallata in aria e gli costa un punto di penalità (aveva già preso warning spaccando la racchetta) e inizia il nono game già sotto 15-0. Il pubblico non capisce e fischia. Alcaraz non se ne cura e vola avanti 5-4 in un attimo. Ferrero urla al suo pupillo di entrare forte appena possibile per chiudere la partita, ci riesce a tratti e nemmeno il servizio lo sostiene a dovere, ma resta avanti (6-5). Nel dodicesimo game, Carlos corre avanti e si prende un punto importante con uno smash, 30 pari, è a due punti dalla vittoria. Carlos gioca per una volta con lucidità, attende e tira un rovescio lungo linea senza colpire con velocità esagerata, preciso e vincente. 30-40 e match point. Non entra la prima di servizio dell’italiano ma Alcaraz non se la sente di rischiare con un diritto da metà campo, mentre è bravo Musetti a spingere e forzare l’errore del rivale. Il set va al tiebreak. Alcaraz inizia con una bordata vincente di diritto, poi un ottimo cross che sorprende Musetti e ne forza l’errore (2-0). Lorenzo esalta il pubblico vincendo un duello di tocco nei pressi della rete, Alcaraz serve bene, 4 punti a 1. Un rovescio aggressivo dello spagnolo atterra sulla riga sospinto dal vento e l’italiano non riesce a controllarlo. 5-2 Alcaraz. Sembra finita, ma Musetti non molla, tira un gran passante di rovescio e poi una risposta di diritto che fulmina Carlos, 5 punti a 4 e serve l’italiano. Purtroppo qua Musetti sceglie male la palla corta, Alcaraz arriva e chiude. 6 punti a 4. Carlos chiude al primo match point, con un vincente di diritto. È in finale a Roma, per Musetti qualche rimpianto.
    ATP Rome Carlos Alcaraz [3]67 Lorenzo Musetti [8]36 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 5*-2 5*-3 5-4* 6-4*6-6 → 7-6L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 df5-5 → 6-5L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-4 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df 40-302-4 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 2-4C. Alcaraz 15-0 40-0 40-151-3 → 2-3L. Musetti1-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 df1-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-3 → 6-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 4-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-40 A-40 40-404-1 → 4-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-403-1 → 4-1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 2-0L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0

    Statistiche Alcaraz vs Musetti

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