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    “Ho trovato la strada giusta”: Alcaraz analizza il trionfo di Roma e guarda a Parigi

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Fresco vincitore degli Internazionali BNL d’Italia grazie al successo in finale su Jannik Sinner per 7-6, 6-1, Carlos Alcaraz ha affrontato la conferenza stampa post-torneo con il sorriso di chi sa di aver raggiunto un altro importante traguardo nella sua giovane carriera.
    La tattica perfetta contro SinnerLo spagnolo ha attribuito la vittoria alla sua prestazione impeccabile dal punto di vista tattico: “Penso che oggi sia stata una partita di grande livello per entrambi, specialmente nel primo set. È stato davvero serrato, con due set point da difendere. Sapevo fin dall’inizio che le partite contro Jannik sono sempre molto tattiche.”“Credo di aver iniziato molto bene la partita,” ha continuato Alcaraz. “Tatticamente, dall’inizio fino all’ultimo punto, non ho perso la concentrazione, il che è fantastico per me. Probabilmente è stata una delle migliori partite che ho giocato finora in termini di livello, mantenendo costante il rendimento durante tutto l’incontro. Ne sono davvero orgoglioso.”
    Il rispetto per SinnerQuando gli è stato chiesto del livello mostrato da Sinner al suo rientro dopo tre mesi di stop, Alcaraz ha mostrato grande rispetto per l’avversario: “Il primo torneo dopo un lungo periodo senza partite è sempre difficile. Non posso immaginare quanto sia stato complicato per lui, perché non mi sono mai trovato nella sua posizione, essere in buona forma fisica, essere pronto fisicamente, e non poter giocare.”“Il livello che ha espresso in questo torneo è folle dopo tre mesi senza giocare, senza alcun torneo. Quello che ha fatto è incredibile. È qualcosa che devo rispettare,” ha aggiunto, prima di prevedere un’ulteriore crescita del rivale italiano: “Sono sicuro che sarà sempre meglio. Questa settimana di allenamento gli farà bene. Se continuerà a vincere al Roland Garros e andrà avanti, penso che si sentirà molto meglio. Sarà pericoloso, sarà un giocatore davvero pericoloso a Parigi.”
    Una rivalità specialeLo spagnolo ha anche riconosciuto la particolare energia che si sviluppa quando affronta Sinner: “È uno dei migliori giocatori al mondo. Non importa che sia stato fuori dal tour per tre mesi. In ogni torneo che gioca, gioca alla grande. I numeri sono lì: vince quasi ogni partita che gioca. Ecco perché sono ancora più concentrato quando gioco contro di lui.”“Se non gioco al mio meglio, 10 su 10, sarà impossibile batterlo,” ha ammesso candidamente. “Per questo sono più concentrato quando gioco contro di lui, o mi sento un po’ diverso quando lo affronto rispetto ad altri giocatori. Penso che ovviamente per il resto dei giocatori sia lo stesso quando affrontano Jannik. È una sensazione diversa. Ha quell’aura. Quando lo vedi dall’altra parte della rete, è diverso.”Riguardo ai paragoni con le grandi rivalità del passato, Alcaraz ha commentato: “Non dirò che mi sento come quando Rafa e Roger giocano, ma sento che c’è un’energia diversa quando ci affrontiamo rispetto ad altri giocatori.”
    La svolta mentaleInterrogato sul cambiamento rispetto al periodo difficile attraversato prima di Monte-Carlo, Alcaraz ha rivelato: “Onestamente, la sensazione che ho in questo momento è totalmente diversa da quella che provavo prima, diciamo prima di Miami o prima di quei tornei. Sto affrontando ogni partita in modo diverso, e ne sono davvero orgoglioso. Ho trovato di nuovo il percorso giusto, la strada giusta.”“Durante le partite in alcuni momenti mi sento totalmente diverso. Prima ero totalmente nervoso, non riuscivo a gestire la tensione come sto facendo ora. Ero concentrato su altre cose che erano importanti, sui risultati, sul fatto che dovevo vincere, dovevo ottenere risultati. Adesso mi sto concentrando in modo totalmente diverso, su cose diverse, come essere felice, essere orgoglioso dei momenti che sto vivendo. Penso che questa sia la strada giusta.”
    Fiducia per il Roland GarrosGuardando al prossimo Slam, lo spagnolo ha concluso: “Vincere tornei, alzare trofei ti dà molta fiducia per i tornei successivi. I Masters 1000 ti danno molta fiducia in te stesso, per sapere che sei sulla strada giusta, sulla strada giusta, giocando un ottimo tennis. Quindi sì, sono entusiasta di ciò che mi aspetta. Significa che sto facendo le cose giuste e continuerò a fare le cose giuste, il lavoro giusto, arrivando a Parigi.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Dalla Conferenza stampa: “È stata una buona lezione per Parigi”: Sinner analizza la sconfitta contro Alcaraz

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Nonostante la sconfitta in finale contro Carlos Alcaraz con il punteggio di 7-6, 6-1, Jannik Sinner ha mostrato grande maturità e ottimismo nella conferenza stampa post-partita agli Internazionali BNL d’Italia. L’azzurro ha tracciato un bilancio ampiamente positivo delle sue due settimane romane, guardando già con fiducia al prossimo appuntamento del Roland Garros.
    “Il primo set è stato sicuramente un punto di svolta,” ha analizzato Sinner quando gli è stato chiesto cosa avesse fatto la differenza nel match odierno. “Ma parlando in generale, sono molto contento di questo torneo. Mi dà fiducia per giocare un buon tennis anche a Parigi. Vedremo cosa succederà.”
    Il numero uno italiano ha sottolineato quanto sia stato significativo questo risultato dopo un periodo di stop: “Dopo tre mesi tornare qui e ottenere questo risultato significa molto per me e anche per il mio team. Abbiamo lavorato tanto per essere qui. Sono felice anche con la mia famiglia e tutto il resto. Oggi è andata così, ma sicuramente è una buona lezione per Parigi.”
    Sinner ha espresso particolare gratitudine per il supporto ricevuto dal pubblico italiano: “L’esperienza è stata incredibile. È qualcosa di molto, molto speciale giocare qui in Italia, a Roma. Mi hanno sostenuto come un bambino. Il supporto è stato fantastico.”Con la sincerità che lo contraddistingue, l’altoatesino ha riconosciuto alcuni aspetti su cui lavorare: “Ci sono sicuramente alcune cose, come abbiamo visto oggi, che dobbiamo migliorare se vogliamo fare bene a Parigi. Sono più vicino di quanto mi aspettassi per certi versi, ma d’altra parte è stato positivo. È stata una grande settimana per me. Alcuni match incredibilmente buoni, altri potevano essere migliori. Ma questo è il tennis, ci sono molti alti e bassi.”
    Sulla mancanza di partite nelle gambe, Jannik ha ammesso: “Alcune scelte in certi momenti… Se potessi tornare indietro, giocherei un paio di punti in modo diverso, questo è certo. Mi mancano alcune partite, ma non ci sono scuse. È solo che, se li giocassi di nuovo, li giocherei in modo diverso.”Sinner ha concluso guardando al futuro immediato: “Ho giocato il massimo delle partite qui a Roma, il che è molto positivo. Ora ho una settimana libera, che è buona per me. Un paio di giorni per staccare mentalmente, e poi essere pronto per un torneo ancora più importante. Speriamo di essere pronti. Vedremo.” LEGGI TUTTO

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    Sinner lotta e gioca un ottimo tennis ma non sfrutta due set point nel primo set, poi cala fisicamente e Alcaraz dilaga. Carlos vince il Masters 1000 di Roma

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Un primo set stellare, giocato con grande intensità e qualità dai due migliori tennisti al mondo. Ma c’è una grande, grandissima differenza… Jannik Sinner è alla sua prima partita contro un top – e finale – dopo aver vinto gli Australian Open, con il peso di tre mesi di stop da digerire, mentre Carlos Alcaraz – pure sulla terra battuta – è rodato, allenato, in ritmo. Dura un set la autonomia di Sinner, un primo set durissimo e spettacolare nel quale è arrivato anche a due set point, non sfruttati (un po’ di fretta su di un rovescio non centrato bene), e poi al tiebreak è pure molto sfortunato con un nastro maledetto. Il tiebreak lo vince Alcaraz, mentre Sinner dopo oltre settanta minuti tirando a tutta cala nella velocità e tenuta. Cala il sipario. Alcaraz vince 7-6 6-1, è il primo titolo a Roma per lo spagnolo che, campione a Roland Garros 2024, si conferma miglior tennista sul rosso. Per Sinner è stato un bellissimo torneo e una finale molto importante. Era difficile ipotizzare che potesse tenere contro un rivale assai più rodato e in forma, con tanta “polvere” gestita in questa stagione e la vittoria a Monte Carlo. Era necessario vincere il primo set e quindi sperare che, supportato dal pubblico, potesse mettere così tanta pressione mentale sul rivale da farlo un po’ crollare. Non è accaduto: il primo set gli è sfuggito per un niente e l’ha giocato alla pari, e Carlos è stato fortissimo mentalmente, non regalando quasi niente per tutta la partita (un doppio fallo nel tiebreak, e praticamente nient’altro).
    Alcaraz ha giocato una splendida partita: ha servito bene, è stato intenso, non ha mai avuto cali mentalmente e quando ha potuto spingere forte dal centro del campo si è preso grandi punti. Più lavorati i punti vinti da Sinner che sul ritmo ha confermato di essere superiore anche ad Alcaraz, ma la partita si è decisa su punti e scambi giocati non sul ritmo ma sulle variazioni. Una partita comunque talmente equilibrata da essersi decisa su una manciata di punti nel primo set. Se Jannik avesse vinto il primo parziale, chissà.
    Gli Internazionali, trionfali grazie a Paolini vincitrice in singolo e doppio, non si chiudono con un clamoroso en plain italiano, ma contro un Alcaraz così forte si può perdere, ancor più se il nostro Sinner non ha nelle gambe e nella testa abbastanza partite. Resta un torneo eccezionale, ricco di emozioni e con l’importantissimo ritorno di Jannik subito ad alto livello. Adesso c’è l’amarezza della sconfitta, ma forse se ritorniamo ad inizio torneo, pensare di ritrovarlo subito in finale sarebbe stato uno scenario già ottimo.
    Sinner vince il primo punto, out la risposta di Alcaraz. È teso il n.1, come normale che sia, lo si avverte dal suo sguardo e anche dal primo diritto in corsa, sparato lungo più di un metro. Jannik muove lo score (1-0). Anche Alcaraz non è perfetto in quest’avvio, ma il suo diritto, quando riesce a tirarlo dal centro, è molto efficace. Bellissima l’accelerazione di Sinner sul 40-30, si gira sul diritto e trova un angolo stretto imprendibile. Vantaggi. Alcaraz si prende il game con un errore di rovescio di Sinner (1-1). Quando il ritmo dello scambio è molto alto, Sinner sembra aver più controllo e incisività, lo dimostra il gran ritmo imposto sul 15 pari del terzo game. (2-1 Sinner). Nel quarto game Jannik mette grande pressione dalla risposta, colpi profondi e intensità. Si porta 15-30, ma sbaglia malamente una risposta sulla seconda di Carlos, cercando profondità. Anche con un minimo aiuto del nastro su di un rovescio stretto del nostro campione, il game va ai vantaggi ma Alcaraz serve bene, 2 pari. Entrambi i giocatori fanno la differenza col diritto quando prendono il comando dello scambio, la partita al momento si gioca su questo braccio di ferro, col vantaggio per il primo dei due che rischia l’affondo. Nel quinto game ai vantaggi un rovescio di Sinner è di poco largo, ecco la prima palla break del match, è per Alcaraz. Bel servizio al centro, Jannik la cancella. Con gran rovescio Sinner chiude il quinto game, quasi 8 minuti di lotta e 16 punti. (3-2). Sinner nel sesto game vince il primo big-point della partita, una contro smorzata con il naso sul net, bellissimo il controllo del colpo, e del corpo, ma il game va in Spagna (3-3). Il livello tecnico sale, sale tanto. Il settimo game è segnato da vincenti notevoli, favoloso il rovescio in salto lungo linea che porta un punto decisivo a Jannik (4-3). Ferrero spinge il suo pupillo a controllare la velocità degli scambi, ben esegue nei suoi turni di battuta, più lisci rispetto a quelli dell’italiano, ma anche Sinner vince un game a zero, il nono (5-4). Fase interlocutoria della partita: si seguono i turni di battuta, troppo alto il vantaggio del primo colpo dopo il servizio. Sul 6-5, in risposta, Sinner è bravo a giocare un diritto di scambio molto lavorato e meno lungo, Alcaraz non trova bene la palla col rovescio e sbaglia. 15-30. Sinner entra con forza dalla risposta, il pressing provoca l’errore di Alcaraz, 15-40 e due Set Point. Carlos bene col servizio sul primo, mentre sul secondo Jannik perde il controllo col rovescio lungo linea. C’è lotta. Il n.1 scaraventa una bordata col diritto da sinistra che riporta la parità. Rischia Jannik in risposta ma non è preciso. Tiebreak. Inizia male Sinner, avanza sul net ma è troppo dietro e la volée difficile, termina in rete. 1-0 Alcaraz. Ace invece per Carlos, 2-0 e poi 3-0. Jannik vince i due punti alla battuta, 3-2. Si gira 4-2, perfetto alla battuta Alcaraz. Doppio fallo! Carlos restituisce il punto all’italiano, 4-3. NO!? Un nastro beffardo porta il punto allo spagnolo, di nuovo avanti 5-3. 5-4 poi, in rete il diritto di Carlos, ma serve lui. Con un diritto pesante Alcaraz si porta 6-4, due set point. Che classe Sinner! Tira un rovescio più pesante e profondo dell’altro, e si prende di forza il punto del 6-5. Ora serve lui. Il set se lo prende Alcaraz, Jannik alza la parabola con un diritto, perde il controllo dello scambio e Carlos chiude sul net con un tocco eccellente. 7-5 Alcaraz. Equilibrio massimo, deciso su due tre punti, e nel tiebreak un pizzico di buona sorte per lo spagnolo, e un filo di fretta di Sinner.
    Il secondo set inizia con Sinner avanti 0-30 in risposta, ma Alcaraz reagisce da campione, incredibile un angolo col rovescio che manda l’italiano in tribuna (1-0). Lo spagnolo vola, si porta 0-30 e poi 0-40 in risposta con un diritto in rete di Sinner. Jannik è spostato tutto a destra, arriva in leggero ritardo e tira ancora un diritto in rete. Break a zero, il primo del match, che manda Alcaraz avanti 2-0. L’italiano è in leggero ritardo sulla palla, poco ma quanto basta a provocare errori. Carlos vola, dal centro comanda col diritto fa quel che vuole. Con una smorzata perfetta, dopo aver spostato Jannik da tutte le parti, Alcaraz si porta saldamente avanti 3-0. Non c’è più partita, purtroppo Alcaraz controlla il gioco, mentre Sinner è più lento e incerto. Tira qualche vincente, ma ha perso lo smalto e rapidità del primo set, e cede al rivale per 6-1, per la delusione del pubblico che sperava di assistere al primo successo di un italiano dai tempi di Panatta (1976). Ci sarà tempo, in futuro, per riprovarci.
    ATP Rome Jannik Sinner [1]61 Carlos Alcaraz [3]76 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-401-5 → 1-6J. Sinner 15-0 30-0 40-00-5 → 1-5C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-300-4 → 0-5J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-400-3 → 0-4C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-150-2 → 0-3J. Sinner 0-15 df 0-30 0-400-1 → 0-2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* ace 0*-3 ace 1*-3 2-3* 2-4* 3*-4 df 3*-5 4-5* 4-6* 5*-66-6 → 6-7C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-303-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1J. Sinner 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 df0-0 → 1-0
    Statistiche Sinner vs Alcaraz

    Punti per Lunghezza di Scambio

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    252
    297

    Ace
    1
    4

    Doppi falli
    3
    2

    Prima di servizio
    35/58 (60%)
    48/75 (64%)

    Punti vinti sulla prima
    25/35 (71%)
    35/48 (73%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/23 (43%)
    16/27 (59%)

    Palle break salvate
    1/3 (33%)
    2/2 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    9
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    68
    174

    Punti vinti sulla prima di servizio
    13/48 (27%)
    10/35 (29%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    11/27 (41%)
    13/23 (57%)

    Palle break convertite
    0/2 (0%)
    2/3 (67%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    9

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    1/6 (17%)
    2/2 (100%)

    Vincenti
    7
    18

    Errori non forzati
    31
    32

    Punti vinti al servizio
    35/58 (60%)
    51/75 (68%)

    Punti vinti in risposta
    24/75 (32%)
    23/58 (40%)

    Totale punti vinti
    59/133 (44%)
    74/133 (56%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    215 km/h (133 mph)
    218 km/h (135 mph)

    Velocità media prima
    199 km/h (123 mph)
    194 km/h (120 mph)

    Velocità media seconda
    157 km/h (97 mph)
    165 km/h (102 mph)

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner – Alcaraz: i temi di una finale attesissima

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Brigitte Grassotti

    Ore 17, Foro Italico. In campo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, in palio la coppa degli Internazionali d’Italia, terzo e ultimo Masters 1000 su terra battuta prima di Roland Garros. È la sfida che tutti gli appassionati nel mondo vogliono vedere, la più attesa, tra due tennisti straordinari e straordinariamente diversi. Hanno giocato 10 partite, Alcaraz conduce per 6 a 4, con tutte le partite più recenti (2024) vinte dallo spagnolo, eccetto la ricca esibizione autunnale che però giustamente non conta nel computo ufficiale. Tuttavia non si sono mai affrontati da quando Jannik è diventato n.1 ATP. Su terra battuta ci sono state due sfide: Sinner ha vinto nella finale di Umag, rimontando un set di svantaggio e quindi schiantando la resistenza del classe 2003 iberico, mentre Carlos si è rifatto sul “rosso” con la semifinale 2024 di Roland Garros, vittoria in 5 tirati set con l’italiano meno preparato fisicamente per i guai all’anca e calato nel finale del match, quando come si dice in gergo “non ne aveva più”.
    Che partita sarà oggi? E chi vincerà? Moltissimi sono i temi tecnici e agonistici della partita. Fare un pronostico è difficilissimo e lasciamo che sia il campo a parlare, come è giusto che sia. Tuttavia andando a raccogliere diversi pareri di tecnici, ex giocatori e osservatori, abbiamo stilato un elenco di fattori che potrebbero essere determinati in questa undicesima sfida tra i due campioni. Eccone alcuni, quelli che riteniamo più significativi.
    La condizione fisica di SinnerHanno fatto il giro del mondo le immagini del piede di Jannik martoriato dalle vesciche. Un problema che potrebbe apparire minore ma che, in realtà, potrebbe condizionare tanto la facilità di correre in una partita che si annuncia molto combattuta e dove spingere tanto e correre sarà decisivo. Inoltre, sentendo male a quel piede il corpo tende naturalmente a compensare sull’altro arto, stressandolo maggiormente. Sinner ha minimizzato, ma questo secondo molti ex giocatori potrebbe invece essere importante.
    La mancanza di match ad altissimo livello di JannikDopo la vittoria all’Australian Open, il nostro campione non ha più giocato una partita contro un avversario così forte. Sono passati quattro mesi praticamente, e visto come è andata la partita contro Ruud sembra quasi irrilevante. Nel momento in cui Alcaraz giocasse nel pieno delle sue possibilità mettendo alla frusta Jannik, la sua mancanza di partite di quel livello, anche relativamente alla sue gestione emotiva e tecnica, potrebbe essere un punto a suo sfavore. Giocare partite importanti è l’unica “palestra” per affrontare le prossime con più convinzione sicurezza.
    Alcaraz, tanti alti e bassiTutti riconoscono a Carlos un talento enorme, ma in quasi tutte le sue partite e vittorie, incluso questo torneo di Roma, non ha mai pienamente convinto e giocato con continuità, oltre alla qualità dei colpi. Sinner è un vero “martello”, uno che tende a giocare con molta costanza e consistenza. Se il tennis potente e aggressivo di Jannik dovesse essere sul livello visto contro Ruud o nei migliori set contro Cerundolo e Paul, Alcaraz reggerà mentalmente?
    Terra battuta, una superficie più adatta a CarlosPer quanto Sinner sia un tennista formidabile, vero n.1 e forte in ogni condizione, tutti gli osservatori riconoscono che il “rosso” premi maggiormente il tennis esplosivo e vario dello spagnolo, che con la gestione delle rotazioni e potenza è ideale per la terra battuta. Lo è meno per Sinner, che invece predilige colpire la palla in anticipo sul ritmo, quindi su campi veloci e con rimbalzo regolare. Se la partita si giocherà più sui temi tecnici che agonistici, per il tennis su terra battuta quello di Carlos – al massimo livello – è probabilmente più adatto rispetto a quello di Jannik. Ma resta da vedere se saranno altri i fattori dominanti.Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Roma: Alcaraz stoppa Musetti, partita disturbata dal forte vento. Lo spagnolo attende in finale Sinner o Paul

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    L’attesa per la prima semifinale del Masters 1000 di Roma tra Musetti e Alcaraz era enorme, memori della recente finale che i due hanno giocato a Monte Carlo, ma purtroppo la partita non solo se l’è aggiudicata lo spagnolo, ma è stata anche abbastanza deludente sul piano dello spettacolo e della qualità. Un forte vento ha messo duramente alla prova i due giocatori, costretti a mediare le traiettorie con folate davvero forti a rendere le condizioni molto difficili. Alcaraz ha vinto per 6-4 7-6 e si è preso un posto in finale, dove attende Sinner o Paul, in campo stasera (non prima delle 20.30). Il rimpianto per Musetti viene da diverse chance sprecate, in particolare un break di vantaggio nel secondo set (fino al 4-2), quando è riuscito a gestire meglio le condizioni difficili e giocare con più ordine ed efficacia.
    La partita è stata davvero caotica dal punto di vista tattico, con Alcaraz stranamente molto dietro e poco pronto ad aggredire il campo in anticipo e quando l’ha fatto ha commesso tanti errori, per lui inusuali, come scelte di gioco che sono parse totalmente casuali, come se non capisse la direzione della palla o non sapesse come gestirla nonostante la sua enorme velocità di piedi e di braccio. Musetti a sua volta è stato meno aggressivo rispetto i suoi nuovi standard che l’hanno portato in top10 grazie a eccellenti risultati, e le sue variazioni col back di rovescio sono state poco efficaci rispetto al magnifico set che ha vinto contro lo spagnolo a Monte Carlo. In questa partita così strana e confusa, dove i break e contro break sono stati continui, l’aver giocato meglio alcuni passaggi decisivi ha portato Alcaraz alla vittoria, come l’aver commesso complessivamente meno errori (nonostante siano stati tantissimi nel complesso). La sensazione è stata che, soprattutto nel primo set, il caos tattico di Alcaraz abbia fatto perdere riferimenti anche a Musetti.
    Si capisce fin dai primi punti quanto sia decisivo tenere in mano l’iniziativa. Alcaraz in risposta gioca molto profondo e Musetti fa altrettanto dopo aver servito per non finire dietro in difesa. Lo spagnolo si prende subito il break forzando due errori in scambio dell’italiano. Il toscano cerca la reazione immediata azionando tutta la potenza del suo diritto e portandosi 15-40 in risposta, ma non riesce a sfruttare le palle break. Non sfrutta nemmeno una terza, dopo un brutto errore di volo dello spagnolo, tirando una risposta in rete. Soffre Carlos ma si aggrappa al diritto e si porta 2-0 avanti. Dessimo anche il terzo gioco, Musetti lotta e salva due delicatissime palle break, finalmente si sblocca (2-1). Tanti errori, i due si mettono pressione, e ne mette di più Alcaraz, col primo colpo dopo il servizio e con la risposta, tanto che lo spagnolo si ritrova avanti 3-1 15-40. Lorenzo è di nuovo spalle al muro, è difficile per lui prendersi il punto vincente contro la velocità del 4 volte campione Slam. Il secondo break arriva sul 30-40: Carlos spinge col diritto, si apre il campo e attacca prendendosi il punto con una volée ottima. 4-1. Anche lo spagnolo è tutt’altro che perfetto, prova ad improvvisare spingendo quando vede uno spiraglio ma non è molto preciso. Con un brutto errore con lo smash Alcaraz concede una palla break a Musetti, che il break va a prenderselo spingendo bene col rovescio ed attaccando col diritto. (4-2). La lotta e il “caos tattico” continua, con Musetti che salva tre palle break (ottimo un attacco a rete) e alla fine avvicina il rivale sul 4-3 dopo otto minuti di battaglia. Con un game finalmente liscio Alcaraz avanza sul 5-3, molto indietro in risposta Musetti, così è difficile incidere. L’ennesimo errore da fondo campo di Musetti gli costa il set point sul 30-40. Se lo gioca male Carlos, pallata con zero equilibrio tirata in rete. Lorenzo si lamenta del vento, non è facile colpire bene la palla. Con una smorzata spedita ai piedi della rete Lorenzo concede un altro set point, ma si salva ancora. Purtroppo il toscano sbaglia un diritto, spacca la racchetta per la frustrazione e stavolta il terzo set point gli è fatale, altro errore di diritto. Oltre 40 errori complessivi, in un set davvero deludente per qualità di gioco.
    Il secondo set continua sulla falsariga del primo: tantissimi errori e lotta, su ogni punto e una serie di game vinti in risposta. Musetti si prende il break alla terza chance al termine di un game fiume; immediata la reazione di Alcaraz, contro break sul 30-40. Musetti torna di nuovo avanti con un diritto che pizzica la riga e salta male, terzo break consecutivo (2-1). Finalmente un buon turno di servizio per l’italiano, game a zero sostenuto dal servizio e allungo sul 3-1. La folate di vento continuano ad imperversare sul Foro Italico mentre Alcaraz resta a vicino all’italiano con un game abbastanza solido al servizio (3-2). All’inizio del sesto game arriva il punto più bello del match, un gran scambio concluso con una volée alta di rovescio di Musetti per niente facile. Meglio Lorenzo in questa fase del set, controlla maggiormente il gioco dopo il servizio e le sue traiettorie sono profonde (4-2). Alcaraz mima i rimbalzi falsi, con la palla che s’impenna, ma resta a contatto (4-3). Nell’ottavo gioco Carlos grazia Lorenzo con un tocco terribile sotto rete sullo 0-15, ma poi gioca tre fiammate di qualità assoluta a va a prendersi il contro break sul 30-40 con una risposta d’incontro imprendibile. 4 pari. Lorenzo è nervoso, tira una pallata in aria e gli costa un punto di penalità (aveva già preso warning spaccando la racchetta) e inizia il nono game già sotto 15-0. Il pubblico non capisce e fischia. Alcaraz non se ne cura e vola avanti 5-4 in un attimo. Ferrero urla al suo pupillo di entrare forte appena possibile per chiudere la partita, ci riesce a tratti e nemmeno il servizio lo sostiene a dovere, ma resta avanti (6-5). Nel dodicesimo game, Carlos corre avanti e si prende un punto importante con uno smash, 30 pari, è a due punti dalla vittoria. Carlos gioca per una volta con lucidità, attende e tira un rovescio lungo linea senza colpire con velocità esagerata, preciso e vincente. 30-40 e match point. Non entra la prima di servizio dell’italiano ma Alcaraz non se la sente di rischiare con un diritto da metà campo, mentre è bravo Musetti a spingere e forzare l’errore del rivale. Il set va al tiebreak. Alcaraz inizia con una bordata vincente di diritto, poi un ottimo cross che sorprende Musetti e ne forza l’errore (2-0). Lorenzo esalta il pubblico vincendo un duello di tocco nei pressi della rete, Alcaraz serve bene, 4 punti a 1. Un rovescio aggressivo dello spagnolo atterra sulla riga sospinto dal vento e l’italiano non riesce a controllarlo. 5-2 Alcaraz. Sembra finita, ma Musetti non molla, tira un gran passante di rovescio e poi una risposta di diritto che fulmina Carlos, 5 punti a 4 e serve l’italiano. Purtroppo qua Musetti sceglie male la palla corta, Alcaraz arriva e chiude. 6 punti a 4. Carlos chiude al primo match point, con un vincente di diritto. È in finale a Roma, per Musetti qualche rimpianto.
    ATP Rome Carlos Alcaraz [3]67 Lorenzo Musetti [8]36 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 5*-2 5*-3 5-4* 6-4*6-6 → 7-6L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-406-5 → 6-6C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 df5-5 → 6-5L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5C. Alcaraz 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-4 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 df 40-302-4 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 2-4C. Alcaraz 15-0 40-0 40-151-3 → 2-3L. Musetti1-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 df1-1 → 1-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 1-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-3 → 6-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-04-3 → 5-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 4-3C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-40 A-40 40-404-1 → 4-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-403-1 → 4-1C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 3-1L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-0 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 2-0L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 1-0

    Statistiche Alcaraz vs Musetti

    Punti per Lunghezza di Scambio LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Roma: che spettacolo Alcaraz – Draper! La spunta Carlos al termine di una partita avvincente

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Brigitte Grassotti

    Grandissimo tennis e spettacolo sul Centrale del Foro Italico, con Carlos Alcaraz e Jack Draper che regalano al pubblico una partita di altissimo livello. Carlos la porta a casa per 6-4 6-4, più bravo a gestire i momenti decisivi della partita con le sue impennate di qualità e velocità a grande rischio che lo rendono imprendibile. Draper ha avuto le sue chance, è stato anche in vantaggio (4-2 nel primo set e un break in apertura del secondo set), ma Alcaraz è stato davvero bravo a trovare l’immediata reazione e riprendere l’avversario. Il modo in cui Carlos ha rimontato e chiuso il primo set ne conferma il talento e colpi eccezionali, contro un avversario che in campo ha messo altrettanto talento e forza fisica, ma non è bastato.L’incontro si è disputato a grandissima velocità, da parte di entrambi, con scambi di qualità esplorando tutto il campo e molti errori ma provocati dal forcing e angoli dell’avversario, di gratuiti davvero pochi. Netta la differenza tra i due, con il tennis potente del britannico opposto alla fantasia e sfuriate di qualità dello spagnolo. Proprio la maggior fantasia e qualità, e anche adattamento alla terra battuta, ha spostato la bilancia dalla parte dello spagnolo che in semifinale attende Musetti o Zverev.
    Nel primo set è Draper a scappare avanti con un break nel sesto game, alla seconda palla break grazie ad un regalo di Alcaraz. Immediata e sportivamente furibonda la reazione di Carlos, che strappa un immediato contro break con alcune accelerazioni vincenti (incredibile un diritto lungo linea, gestito con una mano fra fuoriclasse), per il 4-3. Il break strappato infiamma lo spagnolo che in risposta va prendersi di prepotenza il secondo break di fila che lo manda avanti 5-4. Quando Alcaraz trova questi “10 minuti” diventa totalmente incontenibile, anche per un Draper che continua a martellare a tutto braccio con interessanti traiettorie mancine. Letteralmente, Alcaraz non lo argini. Lo si vede da come lo spagnolo recupera un game difficilissimo servendo per il set: sotto 15-40 serve da campione (due ace) e diventa imprendibile, chiudendo il set per 6-4.
    La partita è accesa e avvincente anche all’avvio del secondo set: break stavolta di Draper, subito avanti, ma immediato è il contro break. La sfida è totale, a tutto campo e su ogni colpo. È evidente la frustrazione di Jack, che pur disputando un’ottimo incontro e impattando diritti e rovesci a tratti spettacoli non riesce a scappare in vantaggio. Alcaraz come sempre ha alti e bassi. Concede una palla break nel quarto game, ma la salva e si avanza sull’equilibrio, anzi sul filo del rasoio perché il rischio negli scambi è altissimo. Il match si infiamma nuovamente nell’ottavo game: Carlos serve, alterna grandi cose ad errori e Jack ha due chance per scappare in vantaggio, ma tra servizi e accelerazioni ottime Alcaraz regge l’urto, lo sforzo del rivale. Draper serve sul 4 pari e Alcaraz diventa incontenibile, si prende di prepotenza, a zero, un break che lo manda avanti per 5-4. È lo strappo decisivo, Carlos chiude l’incontro forzando un errore di diritto di Draper, con la sua incredibile velocità di scambio.
    ATP Rome Jack Draper [5]44 Carlos Alcaraz [3]66 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6J. Draper 0-15 0-30 0-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A A-40 ace 40-40 ace 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4J. Draper 15-0 15-15 df 30-15 40-153-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3J. Draper 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-402-1 → 2-2J. Draper1-1 → 2-1C. Alcaraz 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 1-1J. Draper 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-404-5 → 4-6J. Draper 15-0 15-15 15-30 15-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-3 → 4-4J. Draper4-2 → 4-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 df3-2 → 4-2J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df0-0 → 1-0

    Statistica
    Draper 🇬🇧
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    231
    260

    Ace
    1
    1

    Doppi falli
    2
    3

    Prima di servizio
    32/47 (68%)
    49/80 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    18/32 (56%)
    30/49 (61%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/15 (47%)
    18/31 (58%)

    Palle break salvate
    0/4 (0%)
    6/8 (75%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    126
    237

    Punti vinti sulla prima di servizio
    19/49 (39%)
    14/32 (44%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    13/31 (42%)
    8/15 (53%)

    Palle break convertite
    2/8 (25%)
    4/4 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    3/5 (60%)
    13/17 (76%)

    Vincenti
    8
    24

    Errori non forzati
    17
    29

    Punti vinti al servizio
    25/47 (53%)
    48/80 (60%)

    Punti vinti in risposta
    32/80 (40%)
    22/47 (47%)

    Totale punti vinti
    57/127 (45%)
    70/127 (55%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    215 km/h (133 mph)
    216 km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    201 km/h (124 mph)
    192 km/h (119 mph)

    Velocità media seconda
    164 km/h (101 mph)
    162 km/h (100 mph)

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz avanza ai quarti di Roma: una vittoria sofferta su Khachanov

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha superato Karen Khachanov negli ottavi di finale del Masters 1000 di Roma 2025 con il punteggio di 6-3, 3-6, 7-5, in un match che ha mostrato sia le virtù che i difetti del giovane spagnolo.L’incontro ha messo in evidenza i continui alti e bassi di Alcaraz, che hanno alternativamente favorito e complicato la sua prestazione, creando situazioni di grande tensione durante tutto lo svolgimento della partita.
    Nel primo set, lo spagnolo ha iniziato con una certa rilassatezza, forse troppo consapevole della sua precedente superiorità nei confronti del russo. Privo dell’abituale intensità e piuttosto falloso, il murciano si è ritrovato subito sotto di un break, dovendo anche salvare due palle per evitare una doppia break. Khachanov ha cercato di sfruttare il momento favorevole, conscio che il suo avversario potesse alzare il livello in qualsiasi momento. Sul 3-1 per il russo, si è scatenata quella che potrebbe essere definita la tempesta perfetta di Alcaraz: colpi vincenti, consistenza, palle corte, variazioni di altezza e tutta la magia intrinseca del suo tennis hanno completamente annullato le argomentazioni di Khachanov, permettendo allo spagnolo di aggiudicarsi il parziale.
    Il secondo set ha seguito un copione inaspettato che ha messo in evidenza le due facce ben distinte dello spagnolo. Dopo un inizio impressionante in cui ha ottenuto un break in uno di quei game che sintetizzano perfettamente tutte le sue virtù, sul 3-2 e 40-15 al servizio, Alcaraz ha subito un blackout mentale. Ha perso l’ordine tattico e l’ispirazione, permettendo a Khachanov di tornare in partita e pareggiare i conti.
    Il terzo parziale è iniziato con uno spagnolo apparentemente lontano dalla sua abituale potenza fisica, con problemi di recupero tra un punto e l’altro e meno esplosivo. Dopo aver salvato due palla break all’inizio, però, la sua fiducia è aumentata portandolo sul 4-1. Tuttavia, un nuovo crollo fisico, tennistico e mentale ha posto Alcaraz in una situazione molto complicata, con il punteggio che è arrivato sul 4-4 e poi 5-5, con lo spagnolo in difficoltà nei suoi turni di servizio.Nonostante questi momenti difficili, Alcaraz è riuscito a imporsi nei game più delicati e, sul 6-5 a suo favore, ha giocato in modo aggressivo in risposta per chiudere la partita. Ha recuperato l’ordine tattico e la corretta lettura del gioco che lo rendono un avversario duro, concludendo il match con più sofferenza del previsto per 7-5.
    Carlos Alcaraz continua così il suo percorso al Masters 1000 di Roma 2025, ma dovrà affrontare diverse problematiche se vorrà trionfare alla fine della settimana al Foro Italico. Al prossimo turno sfiderà Jack Draper.
    ATP Rome Karen Khachanov [23]365 Carlos Alcaraz [3]637 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3K. Khachanov 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-6 → 5-7C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6K. Khachanov 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5K. Khachanov 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-4 → 3-4K. Khachanov 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4K. Khachanov 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A1-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2K. Khachanov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1C. Alcaraz 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2K. Khachanov 15-0 40-0 40-155-3 → 6-3C. Alcaraz 15-0 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-3 → 5-3K. Khachanov 15-0 30-0 ace 30-15 40-153-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A2-3 → 3-3K. Khachanov 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A2-2 → 2-3C. Alcaraz 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2K. Khachanov 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1K. Khachanov 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 3-6K. Khachanov 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df3-4 → 3-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4K. Khachanov 0-15 0-30 15-30 15-403-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-1 → 3-2K. Khachanov 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-0 → 2-1K. Khachanov 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-400-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Siamo tutti umani”: Rune apprezza il documentario di Alcaraz e svela retroscena del loro rapporto

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    Nonostante le loro carriere si siano sviluppate in parallelo nella scalata verso i vertici del tennis mondiale, Holger Rune ha trovato il tempo di immergersi nel racconto della vita del suo rivale di lunga data, esprimendo un giudizio entusiasta su “Carlos Alcaraz: My Way” durante gli Internazionali BNL d’Italia di Roma.
    “Ho avuto modo di scambiare qualche parola con lui a riguardo negli spogliatoi,” ha rivelato il danese dopo la sua vittoria in rimonta per 3-6, 6-3, 6-4 contro Francisco Comesana, match che ha segnato il suo ritorno in campo dopo il ritiro al Mutua Madrid Open per problemi al ginocchio. “Lo trovo davvero ben realizzato. Rappresenta una finestra preziosa per gli appassionati di tennis e, come ho già sottolineato dopo la mia esperienza in Break Point con Netflix, credo sia straordinario per i fan poter osservare ciò che accade dietro le quinte. C’è qualcosa di profondamente autentico in tutto questo, perché alla fine siamo tutti esseri umani.”
    Il riferimento è all’episodio della seconda stagione di “Break Point” che Rune ha condiviso proprio con Alcaraz, un’esperienza che, nonostante la sua apparente reticenza a ripeterla, gli ha permesso di apprezzare maggiormente questo sguardo intimo sulla vita di un giocatore che conosce fin dall’adolescenza.
    Con un sorriso malizioso, il campione di Barcellona ha aggiunto: “Non vorrei risultare polemico, ma probabilmente ero un atleta leggermente più disciplinato di lui durante il periodo juniores,” ha scherzato Rune, fresco della vittoria contro lo spagnolo al Barcelona Open Banc Sabadell appena due settimane fa. “Ma devo ammettere che sta rapidamente colmando il divario e ora ha raggiunto livelli di professionalità impressionanti!”Rune ha poi offerto un’analisi sorprendentemente profonda del talento precoce di Alcaraz: “Già nei circuiti giovanili, il suo potenziale era lampante, così come il suo talento naturale e tutto il resto. Era un giocatore straordinario e, naturalmente, gli spagnoli hanno un approccio alla vita diverso rispetto ai danesi. Si tratta di un’impronta caratteriale completamente differente.”
    La docuserie in tre parti, rilasciata all’inizio del mese, accompagna lo spettatore attraverso l’incredibile stagione 2024 di Alcaraz, caratterizzata dai trionfi consecutivi nei tornei del Grande Slam al Roland Garros e a Wimbledon. Tuttavia, il racconto non nasconde le difficoltà dello spagnolo nel mantenere quella disciplina ferrea tipicamente associata a leggende come Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer.“Carlos è semplicemente un ragazzo che adora giocare a tennis ed eccelle straordinariamente in questo,” ha osservato Rune con ammirazione. “È affascinante osservarlo e, dal mio punto di vista, credo che la sua esperienza rifletta quella di qualsiasi giocatore. Non ti senti mai esattamente allo stesso modo ogni giorno, la motivazione fluttua continuamente, ma è assolutamente fisiologico.”
    Con una riflessione che rivela la sua maturità nonostante i giovani anni, il danese ha concluso: “Esistono giorni in cui sei costretto a scavare più a fondo dentro te stesso per trovare riserve di energia supplementari. In altre occasioni tutto scorre più naturalmente, ma questo è semplicemente il ritmo della vita, che si tratti di tennis o di qualsiasi altra professione.”Gli ex compagni di doppio nel circuito juniores mantengono un perfetto equilibrio nei loro confronti diretti a livello ATP, con un bilancio attuale di 2-2.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO