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    Forbes 2025: Alcaraz re dei guadagni, Sinner subito dietro. Quattro donne nella Top 10

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Come ogni anno, Forbes ha pubblicato la lista dei tennisti più pagati al mondo, e ancora una volta in cima troviamo Carlos Alcaraz, davanti al suo grande rivale Jannik Sinner.
    Lo spagnolo si conferma una vera macchina da marketing: se in campo i suoi guadagni sono stati di circa 13 milioni di dollari è fuori che Carlitos fa la differenza. Grazie alla capacità di attrarre sponsor, ha generato 35 milioni di dollari in accordi pubblicitari: una cifra che nessun altro tennista riesce oggi ad avvicinare, anche se ancora lontana dai quasi 100 milioni che Roger Federer era capace di produrre nei suoi anni d’oro. Secondo Forbes, Alcaraz arriva a firmare accordi da 2 milioni per ogni esibizione giocata.Alle sue spalle c’è Jannik Sinner, che però domina per guadagni in campo: oltre 20 milioni di dollari, contro i 13 dello spagnolo. A fare la differenza, in particolare, i 6 milioni conquistati al Six Kings Slam. Fuori dal campo, invece, i suoi introiti “si fermano” a 27 milioni, comunque un miglioramento costante per un atleta che ha ancora margini enormi a livello di marketing.
    Il terzo gradino del podio lo occupa Coco Gauff con 37,2 milioni, di cui ben 25 derivanti da accordi commerciali. La statunitense, campionessa del Roland Garros 2025, ha lasciato Team8 per lanciare la propria agenzia in collaborazione con WME, scelta che le ha permesso di diventare la tennista con più entrate pubblicitarie al mondo.Più indietro, ma comunque in Top 10, Novak Djokovic (29,6 milioni totali), che pur con “solo” 4,6 milioni in campo continua a generare la bellezza di 25 milioni grazie ai suoi sponsor.
    Quattro donne nella Top 10Oltre a Gauff, la lista include anche Qinwen Zheng (26,1M), filone d’oro per il mercato asiatico, e le due dominatrici degli ultimi Slam, Aryna Sabalenka (27,4M) e Iga Swiatek (24M). Colpisce il dato: pur vincendo più delle colleghe, Sabalenka e Swiatek restano meno redditizie sul piano del marketing.
    La Top 10 Forbes dei tennisti 20251. Carlos Alcaraz – 48,3M (13,3 in campo + 35 fuori)2. Jannik Sinner – 47,3M (20,3 + 27)3. Coco Gauff – 37,2M (12,2 + 25)4. Novak Djokovic – 29,6M (4,6 + 25)5. Aryna Sabalenka – 27,4M (12,4 + 15)6. Qinwen Zheng – 26,1M (5,1 + 21)7. Iga Swiatek – 24M (9 + 15)8. Taylor Fritz – 15,6M (8,6 + 7)9. Frances Tiafoe – 15,2M (3,2 + 12)10. Daniil Medvedev – 14,3M (4,3 + 10) LEGGI TUTTO

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    Wilander: “Il favorito a US Open? È Sinner”

    Mats Wilander, campione a US Open 1988

    Difficile scappare dal terzo atto della super sfida Sinner – Alcaraz in una finale Slam, dopo quella leggendaria di Roland Garros e l’altrettanto affascinante confronto sull’erba di Wimbledon. Per Mats Wilander, 7 volte campione major e da anni stimato commentatore di Eurosport, anche a US Open 2025 i due leader del tennis mondiale arriveranno a giocarsi il titolo, con un favorito: Jannik Sinner. Questo perché l’azzurro è più regolare e riesce a scansare le insidie sul percorso con più efficacia dello spagnolo. Così Wilander ha fatto le carte al quarto Slam della stagione con alcune considerazioni su TNT Sport che riportiamo.
    “Se dovessi scegliere un favorito, sceglierei Jannik Sinner, perché credo che abbia meno probabilità di essere eliminato nei primi turni del torneo rispetto a Carlos Alcaraz“, afferma Wilander “Sono consapevole che Alcaraz negli ultimi mesi ha disputato la finale in ogni torneo a cui ha partecipato, quindi ha raggiunto uno status più regolare e non perde contro giocatori di livello inferiore, ma c’è una piccola possibilità che possa farlo. Con Jannik Sinner, non credo che sia così”.
    L’unico dubbio sono le condizioni di Sinner, afflitto da un virus a Cincinnati con il mesto ritiro in finale. “Penso che Sinner arriverà alla finale di US Open se sarà in buona forma. E se sarà al 90-95% delle sue possibilità, credo che ce la farà. Con Carlos Alcaraz la situazione è un po’ più incerta, ma allo stesso tempo, sembra sempre vincere le partite equilibrate che disputa, a seconda della classifica del giocatore, a meno che non si tratti di Sinner, ovviamente.”
    Il discorso di Mats vira sullo spagnolo, tennista che esalta per classe e qualità di gioco: “Adoro sentire la forte ambizione di Alcaraz. Penso che sia già sulla buona strada per diventare uno dei più grandi di tutti i tempi. Finché avrà come rivale solo Jannik Sinner – perché negli ultimi anni sembra essere così – credo che dobbiamo parlare di Carlitos Alcaraz come di uno dei grandi del nostro sport. Alcaraz sarà uno di quei giocatori che hanno illuminato il circuito del tennis maschile dopo il ritiro dei tre grandi, Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal. Potrebbe anche entrare in lizza per il titolo di più grande di tutti i tempi, ma sta portando così tanto in campo che, alla fine, credo che non importi poi molto. Novak Djokovic è ancora lì, ma non credo che gli resti molto tempo. Tuttavia, il livello di entusiasmo rimane alto, e dobbiamo ringraziare Carlos Alcaraz per questo”.
    Outsider? Wilander ne cita uno: “Uno in lizza è Ben Shelton, in parte per i suoi recenti risultati, ma soprattutto per il suo stile di gioco. Credo fermamente che possa eliminare Alcaraz e Sinner. Se avrà una giornata brillante al servizio, credo che sarà l’outsider. Non possiamo dimenticare Zverev. Vincerà mai uno Slam? È possibile” conclude lo svedese.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ljubicic: “Quando i 1000 duravano una settimana, i giocatori potevano gestire meglio i tempi di recupero e di allenamento”

    Ivan Ljubicic

    Ivan Ljubicic ritiene che lo status quo del tour maschile abbia raggiunto delle criticità importanti e che sia necessario intervenire. Il calendario troppo ravvicinato e “stressato” dell’estate sul cemento in Nord America ha presentato un conto salato, tra le importanti assenze in Canada e i troppi ritiri e infortuni a Cincinnati, il tutto con lamentele pressanti dei giocatori, big inclusi. Parlando a La Gazzetta dello Sport, Ljubicic ha affrontato alcuni temi di attualità, tra cui le condizioni di Sinner in vista di New York, la rivalità con Alcaraz e altro ancora. Questi alcuni estratti salienti del pensiero del croato, oggi alle dipendenze della Federtennis francese.
    “Quando i 1000 duravano una settimana, i giocatori potevano gestire meglio i tempi di recupero e di allenamento. Ora è molto più difficile” riflette Ljubicic sul calendario, clima torrido in America e problemi dei giocatori. “Quello che abbiamo visto a Cincinnati fa riflettere. Non riesco a capire perché si insista a far giocare con quel caldo e quella umidità. Gli atleti rischiano di farsi male, il pubblico non si diverte. Bisogna fare qualcosa”.
    Questo il pensiero di Ivan sul recupero di Sinner, a pochi giorni dal debutto a US Open: “Avvicinamento a US Open complicato? Dipende da quanto dura. Se recupera in 2-3 giorni, non ci sarà nessun contraccolpo. Se invece deve stare a risposo per tutta questa settimana, allora diventa complicato ritrovare la forma necessaria per vincere uno Slam. Anche se nei primi turni Jannik avrà avversari più abbordabili, la distanza dei tre set su cinque, il caldo e l’umidità di Flushing Meadows potrebbero fargli perdere tante energie”.
    Dopo Roland Garros e Wimbledon, il mondo del tennis c’ha preso gusto ad assistere a finali Slam tra Jannik e Carlos, è banalmente “la” partita, quella che tutti vogliono vedere per la carica emotiva e spettacolare che i due portano in campo. A New York andrà in scena la terza di fila? E chi sarebbe favorito? “Difficile fare un pronostico su una partita che, nell’eventualità, si giocherebbe tra quasi tre settimane” afferma Ljubicic. “Non contando giustamente Cincinnati, Alcaraz è avanti 5-2 negli scontri diretti sul cemento. Allo stesso tempo, il miglior Sinner si esprime su questa superficie. Tutto considerato, mi viene da dire che partirebbero alla pari, anche perché le loro sfide sono sempre molto combattute. Di certo sono nettamente davanti a tutti gli altri, mi sorprenderebbe se non arrivassero in fondo, col punto interrogativo della salute di Jannik. Cosa potrebbe fare la differenza a Us Open?  La superficie è molto importante. A Wimbledon, per esempio, Sinner ha spinto molto sul dritto di Alcaraz: sull’erba funziona, sulla terra no. Solitamente a New York i campi sono abbastanza veloci: le traiettorie alte non pagano, bisogna muoversi molto bene ed essere fisicamente al 110%. Questo è un torneo che richiede molto e che impone un tennis aggressivo. Lo praticano entrambi, nel caso di Alcaraz le varianti del top spin pronunciato e delle smorzate pagano un po’ meno. Bisognerà anche vedere il livello del servizio”.
    “A Sinner non manca niente. È vero che il servizio è il suo colpo meno naturale, ma ogni campione ha una sorta di fissa sul colpo dove si sente meno preparato. Per Jannik è il servizio, sebbene sia migliorato tantissimo”.
    L’esito di US Open sarà importantissimo, forse decisivo, anche per la corsa al n.1 di fine 2025. Così la vede Ivan: “Alcaraz è avanti di quasi 2000 punti nella Race. Se vince US Open e Sinner perde nei primi turni, diventa difficile per Jannik recuperare. Ma se l’italiano lascia per strada pochi punti a New York, allora lo vedo ancora favorito. Non dimentichiamo che il Masters di Parigi e le ATP Finals, terreni di caccia di Sinner, mettono in palio 2500 punti“.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner-Alcaraz, sfida per il trono: la grande finale del Masters 1000 di Cincinnati (domani alle ore 21 italiane – Sondaggio LiveTennis)

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Per la quarta volta negli ultimi tre mesi, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si ritrovano faccia a faccia in una finale, questa volta al Masters 1000 di Cincinnati. Dopo aver illuminato Roma, Roland Garros e Wimbledon, il duello fra il numero uno e il numero due del mondo torna a calamitare l’attenzione degli appassionati, con il match in programma lunedì alle 21 italiane (15 locali).

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    Il cammino in Ohio ha confermato ancora una volta lo stato di forma dei due protagonisti assoluti del circuito. Sinner, campione in carica, non ha perso nemmeno un set per raggiungere la sua ottava finale in un Masters 1000 e arriva con una serie aperta di 26 vittorie consecutive sul cemento, eguagliando Andre Agassi. “Sarà un match molto difficile, ma spero che sia di alto livello, sia per noi che per chi guarda. È quello che conta davvero”, ha dichiarato l’azzurro dopo la vittoria in semifinale contro Terence Atmane.
    Alcaraz, invece, ha dovuto faticare di più lungo il percorso, affrontando avversari di livello superiore in classifica: prima ha eliminato Andrey Rublev nei quarti, poi Alexander Zverev in semifinale. Lo spagnolo, che in questa stagione ha già conquistato cinque titoli (record sul Tour), cerca a Cincinnati il suo primo trionfo nel torneo e la sesta vittoria stagionale. “Sono entusiasta. Lui ha vinto l’ultima finale, io le prime due dell’anno. Stavolta sarà la prima sul cemento, e non vedo l’ora di affrontare questa sfida”, ha commentato il murciano, consapevole di avere davanti “il miglior giocatore del mondo sul cemento, e probabilmente su ogni superficie in questo momento”.
    La rivalità tra i due si è arricchita di nuovi capitoli in questo 2025. Dopo le tre finali già disputate, con due successi di Alcaraz (Roma e Roland Garros) e il trionfo di Sinner a Wimbledon, i numeri parlano di un head-to-head complessivo di 9-6 a favore dello spagnolo (contando challenger e l’esibizione milionaria di Riyadh). Se a Parigi l’iberico aveva salvato tre match point prima di imporsi, a Londra l’italiano ha rotto la serie negativa vincendo il suo primo titolo ai Championships.
    L’attesa per la finale di Cincinnati è legata anche allo stile contrastante dei due. Da una parte la solidità e la precisione di Sinner, capace di giocare sempre al massimo livello senza sbavature; dall’altra il talento esplosivo e la fantasia di Alcaraz, in grado di ribaltare gli scambi con colpi imprevedibili e serie di punti travolgenti. “Con lui devi sudare ogni singolo punto, dall’inizio alla fine – ha detto Alcaraz –. La sua capacità di non avere cali mentali lo rende speciale”.
    Oltre al titolo, c’è anche la corsa al numero uno di fine anno. Nella Live Race to Turin, Alcaraz ha 1.540 punti di vantaggio su Sinner, ma l’azzurro, in caso di vittoria, ridurrebbe il distacco a 1.190 punti prima dello US Open. Viceversa, un successo dello spagnolo allargherebbe il margine a 1.890 punti, oltre a cancellare il ricordo amaro della finale persa contro Djokovic nel 2023 proprio su questi campi.
    Sinner-Alcaraz è ormai molto più di una rivalità: è la nuova colonna portante del tennis mondiale. Lunedì sera, Cincinnati sarà il teatro del loro 16º confronto diretto, con in palio un titolo pesante e un altro tassello di una sfida destinata a segnare un’epoca, forse come i Big 3.
    Federico Di Miele LEGGI TUTTO

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    Un duello senza confini: Sinner e Alcaraz finalisti su terra, erba e cemento

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    I tifosi del tennis possono ritenersi fortunati: ancora una volta Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si affrontano in una finale di prestigio, questa volta al Masters 1000 di Cincinnati. Una rivalità che sta diventando il centro del circuito ATP, con lo spagnolo e l’italiano costantemente capaci di imporsi sugli avversari e di ritrovarsi faccia a faccia nei momenti più importanti della stagione.
    I numeri confermano che siamo di fronte a un duello destinato a scrivere pagine di storia. Con la finale in Ohio, Alcaraz e Sinner diventano infatti la quinta coppia della storia del tennis maschile a sfidarsi in finali su tre superfici diverse all’interno della stessa stagione dal 1990 in poi. Prima di loro, l’impresa era riuscita soltanto a coppie leggendarie come Edberg-Becker (1990), Federer-Nadal (2006), Nadal-Djokovic (2011) e Federer-Djokovic (2015).
    La stagione 2025 ha già consegnato tre capitoli memorabili della rivalità: la vittoria di Sinner a Wimbledon sull’erba, il trionfo di Alcaraz sulla terra di Roma e quello a Parigi nel Roland Garros. Ora arriva l’appuntamento sul cemento americano, che aggiunge un ulteriore tassello alla sfida tra i due giocatori che più di chiunque altro stanno segnando il presente e, con tutta probabilità, il futuro del tennis mondiale.

    Finali Sinner 🇮🇹 vs Alcaraz 🇪🇸 – 2025

    Roma (Terra battuta)
    Alcaraz 🇪🇸 b. Sinner 🇮🇹
    7-6 (5), 6-1

    Roland Garros (Terra battuta)
    Alcaraz 🇪🇸 b. Sinner 🇮🇹
    4-6, 6-7 (4), 6-4, 7-6 (3), 7-6 (10-2)

    Wimbledon (Erba)
    Sinner 🇮🇹 b. Alcaraz 🇪🇸
    4-6, 6-4, 6-4, 6-4

    Cincinnati (Cemento)
    Da giocare

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: “Ho tanta voglia di rigiocare contro Sinner”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Carlos Alcaraz non nasconde l’entusiasmo in vista della finale del Masters 1000 di Cincinnati, dove ritroverà ancora una volta Jannik Sinner. Sarà il quarto scontro diretto dell’anno tra i due migliori giocatori del circuito, tutti disputati in finale, con lo spagnolo avanti 2-1 nei precedenti stagionali ma con l’italiano vincitore nell’ultimo atto di Wimbledon.
    Un cammino diverso, stesso traguardoAlcaraz ha sofferto in più occasioni nel torneo: il debutto complicato con Damir Dzumhur, la solidità richiesta contro Hamad Medjedovic, la lotta con Andrey Rublev, fino alla semifinale con Alexander Zverev, condizionata dai problemi fisici del tedesco. Sinner, invece, ha mantenuto una linea più regolare, mostrando autorità contro Daniel Galán, resistenza contro Gabriel Diallo e Adrian Mannarino, dominio su Felix Auger-Aliassime e maturità nel superare la sorpresa del torneo, Terence Atmane.
    Voglia di rivincitaAl termine della semifinale, Alcaraz ha parlato ai microfoni di TennisTV, evidenziando la motivazione speciale che prova contro l’azzurro:«Ho tanta voglia di tornare a giocare contro di lui. Grazie a Sinner tiro fuori il meglio del mio tennis. Per il pubblico è fantastico vedere le nostre partite: alziamo entrambi il livello al massimo e offriamo un tennis davvero bello. Sono pronto ad affrontare la sfida».Lo spagnolo ha anche sottolineato l’importanza di imparare dalla finale di Wimbledon:«Sono pronto a capire cosa ho sbagliato in quel match e a migliorare lunedì. Domani sarà un giorno di riposo, cercherò di aggiustare i dettagli per essere al 100% dal punto di vista mentale e tattico. Voglio arrivare perfetto all’appuntamento».
    Un pensiero per ZverevInfine, Alcaraz ha voluto spendere parole sincere per il rivale battuto in semifinale:«Non è mai facile giocare contro qualcuno che non si sente al 100%. È ancora più difficile quando si tratta di Sascha, una persona splendida anche fuori dal campo, con cui ho un ottimo rapporto. Credo che avevamo iniziato entrambi bene, poi lui ha iniziato a stare male e io stesso mi sono distratto, pensando a come si sentiva. È stata una situazione difficile e gli auguro davvero il meglio».
    L’ennesimo capitoloSinner e Alcaraz tornano così a fronteggiarsi per la quattordicesima volta in carriera. Il bilancio è ancora favorevole allo spagnolo, ma il recente successo di Sinner a Wimbledon ha riaperto i giochi. Lunedì a Cincinnati andrà in scena un altro atto di una rivalità che continua a crescere e che sembra destinata a segnare un’era.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz: “Il mio miglior match del torneo, ora voglio continuare a crescere”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Carlos Alcaraz prosegue senza intoppi il suo cammino al Masters 1000 di Cincinnati 2025. Tre vittorie su tre e, soprattutto, la sensazione di essere in costante crescita: dal debutto con Damir Dzumhur, passando per la sfida con Hamad Medjedovic, fino al convincente successo contro Luca Nardi (6-1 6-4). Dopo l’ultima vittoria, lo spagnolo ha analizzato la sua prestazione ai microfoni di TennisTV, evidenziando come stia rispettando il suo obiettivo di migliorare match dopo match.
    «Senza dubbio questo è stato il mio miglior incontro da inizio torneo» ha dichiarato il numero 2 del mondo. «Come ho detto a inizio settimana, il mio obiettivo era essere un po’ migliore in ogni partita e in ogni allenamento. Penso di esserci riuscito e sono orgoglioso di questo. Oggi sono molto contento per il modo in cui ho sentito la palla e per come mi sono mosso in campo».
    Il murciano ha poi affrontato un tema ricorrente: l’equilibrio tra vita in campo e fuori dal campo. «Non è semplice, la chiave sta nel trovare un punto di divertimento in entrambe le sfere. Ogni persona è diversa e trova il proprio equilibrio in modi differenti. Per me è fondamentale mantenere questo bilanciamento per restare fresco mentalmente, avere fame e voglia di affrontare le grandi battaglie. Devi iniziare con la voglia di allenarti ogni giorno, solo così puoi poi esprimerti al meglio in partita».
    Dopo un giorno di pausa, Alcaraz tornerà in campo venerdì per affrontare Andrey Rublev nei quarti di finale. Una sfida più impegnativa, come lui stesso riconosce: «Le condizioni quest’anno sono difficili, tra umidità e caldo estremo, ma sono felice di essere ancora in corsa. Ogni match è più complicato del precedente, quindi dovrò migliorare ancora se voglio continuare ad avanzare»*.
    Alcaraz, che nel 2025 ha già conquistato Roland Garros e raggiunto la finale a Wimbledon, guarda con fiducia al prosieguo della settimana, consapevole che il titolo in Ohio sarebbe un’ulteriore spinta in vista del prossimo US Open.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz evita la trappola Medjedovic, ma in Ohio resta qualche ombra

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Non tutte le vittorie di un numero uno o di un grande favorito lasciano la sensazione di dominio assoluto. Il match di Carlos Alcaraz contro Hamad Medjedovic al terzo turno dell’ATP Cincinnati 2025 è uno di quei successi che, pur garantendo l’accesso al turno successivo, invitano a riflettere.
    Il murciano arrivava con il ricordo fresco della sofferta vittoria contro Damir Dzumhur (6-1 2-6 6-3) e sapeva bene che il serbo, coetaneo nato anch’egli nel 2003, ha molto più tennis di quanto il suo attuale ranking lasci immaginare. Le carriere, però, viaggiano su binari opposti: mentre Alcaraz nel 2025 ha già messo in bacheca Rotterdam, Montecarlo, Roma, Roland Garros e Queen’s, Medjedovic sta ancora cercando di trovare stabilità ai vertici.In Ohio, il numero due del mondo ha vinto 6-4 6-4 in un’ora e 35 minuti, ma non senza passaggi a vuoto.
    Primo set solido, ma non scintillanteI due hanno iniziato con sicurezza al servizio, senza forzare troppo. Le prime crepe nel gioco di Medjedovic si sono viste con il secondo servizio: due doppi falli sul 3-3 hanno regalato ad Alcaraz il break decisivo. Lo spagnolo ha chiuso 6-4 senza concedere palle break, ma senza nemmeno impressionare per brillantezza.
    Il problema fisico del serbo e l’altalena di CarlitosA fine primo set, Medjedovic ha chiesto l’intervento del medico per un fastidio ai muscoli cervicali. La pausa ha dato ad Alcaraz il tempo di rientrare in campo aggressivo, pronto a comandare lo scambio fin dal primo game della seconda partita.Il serbo, colpendo piatto sia di diritto che di rovescio, cercava di abbreviare gli scambi, ma quando tutto sembrava scorrere liscio per Alcaraz, è arrivato un doppia fallo pesante con palla break contro sul 3-2 e servizio. Un momento di disattenzione che ha riaperto il set e mostrato come, a volte, la concentrazione possa calare anche quando il match è in pugno.
    Chiusura in controllo e sguardo a NardiIl murciano, però, non si è lasciato sorprendere, ritrovando subito il break e approfittando della stanchezza del rivale. Ha chiuso 6-4 con il servizio a 15, esultando con il pugno al cielo, ma lasciando la sensazione che il margine di miglioramento sia ancora ampio.Ora lo attende Luca Nardi, già affrontato a Doha in un match più complicato del previsto (6-1 4-6 6-3). Un avviso chiaro: a Cincinnati ogni calo di attenzione può costare molto caro.
    ATP Cincinnati Hamad Medjedovic44 Carlos Alcaraz [2]66 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 15-15 df 30-15 40-154-5 → 4-6H. Medjedovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace ace3-5 → 4-5C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 df 40-15 ace3-4 → 3-5H. Medjedovic 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A3-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 ace 40-A df2-3 → 3-3H. Medjedovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-2 → 2-3C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-1 → 2-2H. Medjedovic 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace1-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 40-01-0 → 1-1H. Medjedovic 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 0-15 15-15 ace 30-15 40-154-5 → 4-6H. Medjedovic 15-0 30-0 ace 40-0 ace3-5 → 4-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace3-4 → 3-5H. Medjedovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace 40-40 df A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A df3-3 → 3-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3H. Medjedovic 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 df ace2-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2H. Medjedovic 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1H. Medjedovic 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0

    Federico Di Miele LEGGI TUTTO