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    Simeon confermato allenatore a Torino

    Il Vivibanca Torino comunica che Lorenzo Simeon sarà ancora l’allenatore della prima squadra maschile nella stagione 2021/22.Per lui sarà la terza stagione da tecnico del Parella, dopo aver già vestito i panni del giocatore nella società biancorossoblu.Ex palleggiatore con un passato importante in Serie B tra Torino, Biella, Caluso e San Mauro, Simeon ha chiuso la carriera da atleta proprio con la maglia del Parella, con cui nel 2015/16 ha conquistato la promozione in A2.Smessi i panni del giocatore, per due stagioni ha allenato in Serie B il Sant’Anna, mentre negli ultimi due anni è stato protagonista in panchina in A3 con il Volley Parella Torino.
    “È con grande piacere che annuncio questa notizia – commenta il presidente Paolo Brugiafreddo – perchè Lorenzo Simeon la riconferma se l’è meritata sul campo. Sarà la prosecuzione di un progetto partito con lui due anni fa e prima interrotto dal Covid, poi proseguito con una stagione in cui ha potuto dimostrare il proprio valore nel corso di un campionato intero. È un allenatore che sposa l’idea societaria di lavorare con i giovani e sono sicuro che anche per lui questa rappresenti una grande crescita, visto che si sta affermando come uno degli allenatori emergenti di questa categoria. Noi siamo molto felici di questo e pensiamo potrà portare ancora avanti il lavoro intrapreso con grandi soddisfazioni”.
    “Sono molto contento e orgoglioso che il Vivibanca Torino abbia voluto riconfermarmi per la prossima stagione, la terza per me su questa panchina – sorride Lorenzo Simeon – Per me è un onore e un orgoglio, perchè significa che il lavoro svolto con lo staff è stato apprezzato e sono stati visti l’impegno e la passione che mettiamo sempre. Sono felice di rimanere per portare avanti il lavoro svolto finora con un gruppo fantastico e in una società in cui mi trovo molto bene. Sarà un anno in cui potrebbero esserci più cambiamenti rispetto agli anni passati, ma gli obiettivi restano gli stessi, ovvero quelli di crescere e migliorare lavorando sempre meglio per essere pronti ad affrontare un livello sempre più alto e continuare a stupire. Non sarà facile perchè l’asticella si alza sempre sia per il livello degli avversari, sia per le richieste che anche noi ci poniamo. Proveremo ad allestire la squadra nel migliore dei modi per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo posti. Non vedo l’ora di ricominciare ad agosto con un nuovo gruppo di età probabilmente ancora più giovane rispetto a quest’anno e perciò ancora più stimolante, per toglierci altre soddisfazioni”. LEGGI TUTTO

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    David Nalbandian proverà come coach di Kecmanovic nei tre ATP sudamericani

    David Nalbandian in campo con Kemanovic

    Arriva una notizia curiosa dall’Argentina. L’ex top10 David Nalbandian, finalista a Wimbledon 2002 e protagonista di momenti di tennis indimenticabili per qualità, proverà come coach di Miomir Kecmanovic nei tre tornei ATP in America Latina in programma nelle prossime settimane: Cordoba, Buenos Aires, Santiago.

    Nalbandian dopo aver appeso la racchetta al chiodo, si era fatto da parte concentrandosi sulle sue grandi passioni: il Rally e la pesca. Sarà interessante vederlo di nuovo nell’ambiente, anche se solo per poche settimane. Più volte i media argentini lo avevano solleticano su di un possibile rientro nel tour, ma finora si era sempre detto restio per la poca voglia di viaggiare di continuo, allontanandosi dalla famiglia.
    Vedremo se questa collaborazione avrà un qualche sviluppo futuro, o se la “fiamma” si riaccenderà in Nalbandian…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Bob Brett, storico coach di Becker e Ivanisevic, ci lascia a 67 anni

    Bob Brett con Boris Becker

    Il mondo della racchetta oggi piange Bob Brett, scomparso a 67 anni. Da tempo lottava contro un tumore. Nel corso di una longeva e fortunata carriera lunga 46 anni, l’australiano ha lavorato con campioni come Johan Kriek, Boris Becker, Goran Ivanisevic e Marin Cilic, oltre a molte federazioni nazionali. La sua serietà e metodologia l’hanno elevato a vero mentore per centinaia di allenatori a livello internazonale. Ha lavorato per molti anni in liguria, fondando a Sanremo la Bob Brett Tennis Academy nel 2002.
    Nel novembre 2020, è stato premiato all’unanimità dai suoi colleghi del “Tim Gullikson Career Coach Award”.
    Brett spiccava tra i colleghi per la sua notevole devozione al lavoro e attenzione per i suoi assistiti, che guidava con grande maestria e pazienza. Si è dedicato alla professione entrando nel mondo del tennis di alto livello sin da giovane età, da devoto allievo del leggendario allenatore australiano Hopman, suo mentore fino alla sua morte nel 1985. Di Hompan disse: “Ho tratto enorme beneficio dalla mia collaborazione con Harry Hopman. Non l’ho copiato, ma molto mi ha ispirato. Il lavoro e la ripetizione sono la chiave di una partnership giocatore-allenatore. Un giocatore deve essere mentalmente duro, con la capacità di eseguire i suoi migliori colpi sotto pressione. È sempre una battaglia tra la testa del tuo giocatore contro la personalità dell’altro. Puoi quindi guidare, fornire loro esempi e parlare di storia, ma alla fine devi tirare fuori le qualità di un giocatore, non solo tecniche ma soprattutto morali. Inoltre, devi avere un occhio che attento ai dettagli, al massimo livello sono le piccole cose a fare la differenza”.

    Brett era una persona premurosa, se ne stava sempre composto in panchina durante i match dei propri giocatori, guidandoli con fair play e classe, tanto da mantenere relazioni positive con ciascuno dei suoi assistiti anche al termine delle loro collaborazioni.
    Moltissime sono state le partnerships di Brett: ha condotto Andrei Medvedev alla finale del Roland Garros del 1999, ha portato Nicolas Kiefer al numero 4 del mondo partendo dalle retrovie, ha formato Mario Ancic, ospitandolo nella sua accademia, quindi Marin Cilic. Ha lavorato in precedenza con Harold Solomon, John Lloyd, Peter McNamara e Paul McNamee.
    Di lui Boris Becker ha scritto nella propria autobiografia: “Quando Bosch ha lasciato il mio angolo, ho dovuto trovare un nuovo allenatore, ma Tiriac era contro la mia scelta, l’australiano Bob Brett. ‘Lui? Cosa ha di cui potresti aver bisogno? Non è mai stato in una finale di Wimbledon! Come potresti avere rispetto per lui?’ Ma invece Brett era un duro, esattamente quello di cui avevo bisogno. Mi ha fatto capire molto chiaramente cosa si aspettava da me: disponibilità, disciplina, forza di volontà, puntualità. Tre ore di allenamento al mattino, tre ore al pomeriggio. ‘Quello che fai dopo non mi interessa.’ Era un puro rapporto tra professionisti. Brett mi ha trattato come un adulto, anche se ero molto giovane, mi ha dato rispetto e responsabilizzato. Fu importantissimo per me”.
    Moltissimi i messaggi di cordoglio dal mondo del tennis. Scegliamo quello di Riccardo Piatti, che lo ricorda con affetto: “Really saddened to hear about the passing of a great tennis coach but mostly of a mentor and friend. It’s been an honor and a pleasure to meet you. You’ll be missed. Rest in peace Bob. All my condolences to Caroline and Katarina”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Alexander Zverev: “Lavorare con Ferrer è fantastico”

    Sasha Zverev ha cambiato vari coach nella sua giovane carriera, incluso Ivan Lendl (capace di dare la svolta decisiva ad Andy Murray alcuni anni fa). Curioso che oggi, sul cemento di New York, Zverev sfiderà il due volte campione di Wimbledon nel Masters 1000 di Cincinnati nel proprio esordio nel torneo, e primo match ufficiale […] LEGGI TUTTO

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    David Ferrer da domani proverà a lavorare con Sasha Zverev

    Secondo il quotidiano sportivo iberico “Marca”, l’ex top5 David Ferrer da domani sarà a Monte Carlo per incontrare ed iniziare una collaborazione con il tedesco Alexander “Sasha” Zverev. I due avrebbero parlato di una prima fase di “studio reciproco”, per capire se le idee di Ferrer saranno accolte con favore sul campo da Zverev. L’idea […] LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios: “Non punto ad uno Slam, non mi interessa un coach”

    All’ultimo Australian Open Nick Kyrgios aveva sorpreso per calma, focus e attitudine in campo. Si pensava che il sentirsi coinvolto nel dramma nazionale degli incendi boschivi l’avesse responsabilizzato, potenziando il suo atteggiamento durante gli incontri. Solo un grande Nadal riuscì ad estrometterlo dal torneo, dopo una lotta feroce tra i due. Ascoltando le sue ultime […] LEGGI TUTTO

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    Boris Becker non esclude di tornare ad allenare un Pro

    “Non escludo affatto di tornare sulla panchina di un giocatore come allenatore”. Parole di musica di Boris Becker, indimenticato campione tedesco tre volte vincitore di Wimbledon, nel corso del podcast “Verbalathleten” (atleti che parlano) su Eurosport Germania. Il 52enne Boris attualmente sta svolgendo il ruolo di “responsabile del settore maschile tedesco di vertice, e questo […] LEGGI TUTTO