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    Covid, New York non cambia i protocolli: beffato Irving

    BROOKLYN (Stati Uniti) – l’assenza di Kyrie Irving nelle fila dei Brooklyn Nets è destinata a prolungarsi anche se nei giorni scorsi era emersa una piccola speranza. Il nuovo sindaco eletto di New York, Eric Adams, aveva dichiarato che avrebbe valutato i rigidi protocolli covid della città allentando dal 1° gennaio 2022 alcune restrizioni, ma così non è stato: tutto confermato e quindi i giocatori non vaccinati non possono giocare le partte casalinghe. Una tegola pesante per i Brooklyn Nets e per la loro stella che, ancora oggi, non è vaccinata oltre ad essere fuori squadra. LEGGI TUTTO

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    Covid, Varese a Treviso senza coach Vertemati e 2 giocatori

    VARESE – Non c’è pace in casa Pallacanestro Varese che domenica a Treviso affronterà la Nutribullet senza allenatore e altri 3 giocatori. Coach Adriano Vertemati, Elijah Wilson e John Egbunu sono risultati positivi al coronavirus dopo i test molecolari effettuati giovedì. Mentre il lungo Guglielmo Caruso si è procurato la lussazione dell’articolazione interfalangea prossimale del secondo e del terzo dito della mano destra. Varese è reduce da 4 sconfitte consecutive in campionato e sta vivendo un momento burrascoso dopo el dimissioni del general manager Andrea Conti con Luis Scola, insieme al contributo di Max Ferraiuolo e Mario Oioli, a coprire la posizione vacante. LEGGI TUTTO

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    Problema Covid a Varese: out coach Vertemati e 2 giocatori

    VARESE – Momento complicato per la Openjobmetis Varese che, oltre alle problematiche dentro e fuori dal campo, deve fronteggiare il coronavirus. Infatti domenica, in occasione della 6ª giornata di campionato, i biancorossi giocheranno a Treviso senza i positivi Elijah Wilson , John Egbunu e coach Adriano Vertemati . Oltre agli assenti per covid Varese dovrà fare a meno anche del giovane Guglielmo Caruso infortunatosi alla mano destra (lussazione di un dito) durante un allenamento in settimana. La compagine lombarda, dopo il terremoto societario post ko contro Reggio Emilia (dimissioni del gm Conti), ha deciso di ripartire dal trio composto da Luis Scolsa , Max Ferraiuolo e Mario Oioli che andranno a coprire la gestione della squadra. LEGGI TUTTO

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    Covid Canada, pene severe per i giocatori no vax: reclusione

    TORONTO (Canada) – Dopo una stagione passata a Tampa Bay i Raptors possono tornare finalmente a giocare a Toronto dove, però, loro e i loro avversari devono stare attenti alle nuove regole contro il covid presenti in Canada. Il nuovo protocollo canadese è molto severo rispetto a quello di alcune città statunitensi verso gli sportivi non vaccinati: chiunque dovesse infrangere le regole ossia violare la quarantena (uscire dall’albergo) rischia una multa da 750 mila dollari e, addirittura, reclusione fino a 6 mesi.
    No vax, Los Angeles si allinea a NY
    Negli Stati Uniti, dopo la Grande Mela e San Francisco, anche Los Angeles ha approvato la regola che vieta agli sportivi professionisti di allenarsi e giocare se non sono vaccinati. Ad oggi il 95% dei giocatori Nba si è sottoposto alla cura, anche Andrew Wiggins dei Golden State Warriors, mentre rimane ancora “up in the air” la situazione di Kyrie Irving: la stella dei Nets rischia di giocare appena 36 partite (solo trasferta) se non si dovesse vaccinare. LEGGI TUTTO

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    Canada, pugno duro con gli sportivi no vax: rischio multa e reclusione

    TORONTO (Canada) – La Scotiabank Arena di Toronto è pronta a riaccogliere i suoi Raptors dopo un anno a Tampa Bay, il Canada riapre le sue porte allo sport ma con regole molto severe verso i non vaccinati. Se violati i nuovi protocolli contro il Coronavirus prevedono multa da 750 mila dollari e anche il rischio di reclusione fino a 6 mesi. I giocatori non vaccinati infatti non posso lasciare l’albergo a meno di attività con la squadra.
    Los Angeles si unisce a NY
    Dopo New York e San Francisco anche Los Angeles ha approvato il rigido protocollo che vieta agli sportivi professionisti di allenarsi e giocare se non sono vaccinati. Gli ultimi dati registrano il 95% dei giocatori Nba vaccinati, tra i non spiccano nomi importanti come Bradley Beal (Washington) ma soprattutto Kyrie Irving dei Brooklyn Nets: l’ex Cavaliers è quello nella posizione più scomoda perché, a differenza di Beal nella Capitale, non può giocare le gare casalinghe (compreso il Madison Square Garden) e anche dove vige un severo protocollo. LEGGI TUTTO

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    Nba, dure regole anti-Covid: ecco il protocollo per i non vaccinati

    L’Nba è alle porte e si mobilita per essere pronta ad affrontare e contrastare i cestisti che non hanno intenzione di sottoporsi al ciclo vaccinale. Il massimo campionato statunitense si annuncia già particolarmente vincolante e, secondo i media statunitensi in possesso della memoria del procedimento, si sta cercando di finalizzare un protocollo sanitario molto rigido, in accordo anche con i sindacati dei giocatori. I giocatori che non vogliono immunizzarsi rappresentano circa il 10% del totale e saranno soggetti alle stesse restrizioni in vigore per gran parte della passata stagione, prima che il vaccino anti Covid-19 fosse disponibile.

    Le dure regole per i non vaccinati

    Il tema vaccinazione è al centro del dibattito in Nba e riguarda una cinquantina di giocatori tra cui le stelle Kyrie Irving (Brooklyn) e Bradley Beal (Washington). A lungo scettico, LeBron James, superstar dei Lakers, ha rivelato di essere stato vaccinato rifiutandosi però di incoraggiare le persone a fare lo stesso perché crede che “non sia (il suo) lavoro”. I giocatori che non hanno quindi aderito al ciclo vaccinale dovranno sottoporsi a test quotidiani durante le giornate di allenamento, di viaggio e delle partite, a differenza del personale vaccinato e cosiddetto di ‘livello 1’, cioè allenatori e staff che lavorano regolarmente a meno di 4,5 metri di giocatori e arbitri e che sono, inoltre, obbligati a vaccinarsi. Alle persone non vaccinate sarà vietato mangiare nella stessa stanza di un altro giocatore o membro dello staff di ‘livello 1’ e dovranno stare ad almeno due metri da qualsiasi altra person. In aggiunta, verrà assegnato loro un armadietto il più lontano possibile da quelli degli altri compagni di squadra.     LEGGI TUTTO

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    Nba rigida con i non vaccinati: si annunciano dure regole anti Covid 

    La Regular Season dell’Nba non è ancora iniziata ma si annuncia già particolarmente vincolante per i cestisti non vaccinati. Secondo i media statunitensi in possesso della memoria del procedimento, nel massimo campionato americano si sta cercando di finalizzare un protocollo sanitario molto rigido, in accordo anche con i sindacati dei giocatori. I giocatori che non vogliono immunizzarsi rappresentano circa il 10% del totale e saranno soggetti alle stesse restrizioni in vigore per gran parte della passata stagione, prima che il vaccino anti Covid-19 fosse disponibile.

    Le regole stringenti per i non vaccinati

    Il tema vaccinazione è al centro del dibattito in Nba e riguarda una cinquantina di giocatori tra cui le stelle Kyrie Irving (Brooklyn) e Bradley Beal (Washington). A lungo scettico, LeBron James, superstar dei Lakers, ha rivelato di essere stato vaccinato rifiutandosi però di incoraggiare le persone a fare lo stesso perché crede che “non sia (il suo) lavoro”. I giocatori che non hanno quindi aderito al ciclo vaccinale dovranno sottoporsi a test quotidiani durante le giornate di allenamento, di viaggio e delle partite, a differenza del personale vaccinato e cosiddetto di ‘livello 1’, cioè allenatori e staff che lavorano regolarmente a meno di 4,5 metri di giocatori e arbitri e che sono, inoltre, obbligati a vaccinarsi. Alle persone non vaccinate sarà vietato mangiare nella stessa stanza di un altro giocatore o membro dello staff di ‘livello 1’ e dovranno stare ad almeno due metri da qualsiasi altra person. In aggiunta, verrà assegnato loro un armadietto il più lontano possibile da quelli degli altri compagni di squadra.     LEGGI TUTTO

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    Torino, varchi ZTL ancora spenti fino al 5 novembre 2021: tutte le info

    Prosegue sino al 5 novembre 2021, nel comune di Torino, la sospensione della ZTL Centrale, con esclusione della ZTL Trasporto Pubblico, della ZTL Pedonale e dell’Area Romana. È quanto previsto dalla nuova ordinanza emanata oggi, 16 settembre, nell’ambito dei provvedimenti adottati a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da covid. LEGGI TUTTO