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    I numeri shock di Swiatek-Gauff: 80 errori e solo 25 vincenti

    I numeri shock di Swiatek-Gauff: 80 errori e solo 25 vincenti

    Un dato statistico impressionante emerge dal match tra Coco Gauff e Iga Swiatek alle WTA Finals: per vincere un match al meglio dei tre set servono minimo 48 punti, e dei 79 punti conquistati dall’americana, ben 47 sono arrivati da errori gratuiti della polacca.Swiatek ha commesso 47 errori non forzati in 19 game, una media di 2,5 per gioco, come partire da 0-30 in ogni turno di battuta. Anche Gauff non è stata da meno, con 33 errori gratuiti.
    Il dato più significativo è il confronto tra vincenti ed errori: solo 25 winners totali tra le due giocatrici contro 80 errori non forzati. Numeri che testimoniano come non sia stato certamente uno degli incontri più spettacolari dell’anno nel circuito femminile.
    Una vittoria, quella di Gauff, costruita più sugli errori dell’avversaria che sui propri meriti, in una partita che ha mostrato due delle migliori giocatrici del mondo in una giornata decisamente no dal punto di vista della qualità del tennis espresso.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz e la rara impresa dei due Slam senza numero 1

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha vissuto una stagione 2024 straordinaria, conquistando due titoli del Grande Slam all’età di soli 21 anni. Nonostante questi successi eclatanti, che includono le vittorie al Roland Garros e a Wimbledon, Alcaraz non è riuscito a concludere l’anno come numero uno del mondo. Questo scenario, apparentemente paradossale, solleva una domanda interessante: quante volte nella storia del tennis un giocatore ha vinto due Slam in una stagione senza finire l’anno in vetta al ranking?
    La risposta è sorprendente: il caso di Alcaraz non è isolato, ma fa parte di una serie di eventi simili che si sono verificati nel corso della storia del tennis. In totale, ci sono stati otto casi precedenti in cui un giocatore ha vinto due major in un anno senza conquistare il primo posto nel ranking di fine stagione.
    I precedenti storici1. 1977 – Guillermo Vilas: L’argentino vinse Roland Garros e US Open, ma Jimmy Connors chiuse l’anno da numero uno.2. 1978 – Björn Borg: Il leggendario svedese trionfò al Roland Garros e a Wimbledon, ma fu ancora Connors a mantenere la vetta.3. 1982 – Jimmy Connors: Ironicamente, Connors si trovò nella stessa situazione che aveva inflitto ad altri, vincendo Wimbledon e US Open ma vedendo John McEnroe chiudere l’anno al vertice.4. 1989 – Boris Becker: Il tedesco conquistò Wimbledon e US Open, ma Ivan Lendl mantenne il primato grazie a una stagione molto costante.5. 2016 – Novak Djokovic: Il serbo vinse Australian Open e Roland Garros, ma Andy Murray lo superò con un finale di stagione straordinario.6. 2017 – Roger Federer: In un’annata che vide il ritorno ai vertici suoi e di Nadal, Federer vinse Australian Open e Wimbledon, ma lo spagnolo chiuse da numero uno.7. 2019 – Novak Djokovic: Djokovic si aggiudicò Australian Open e Wimbledon, ma Nadal lo superò nel ranking di fine anno.8. 2022 – Rafael Nadal: Lo spagnolo vinse Australian Open e Roland Garros, ma problemi fisici gli impedirono di lottare per il numero uno, conquistato da Alcaraz.
    La stagione 2024 ha visto Alcaraz e Jannik Sinner dividersi equamente i titoli del Grande Slam. Nonostante le vittorie di Alcaraz al Roland Garros e a Wimbledon, la maggiore regolarità di Sinner nel corso dell’intera stagione gli ha permesso di conquistare la prima posizione del ranking a fine anno.Il caso di Alcaraz nel 2024 sottolinea come nel tennis moderno la conquista di due Slam non sia sempre sufficiente per garantire il primo posto nel ranking. La competitività del circuito e l’importanza della costanza nei risultati durante l’intera stagione giocano un ruolo fondamentale nel determinare chi chiuderà l’anno al vertice del tennis mondiale.La rivalità tra Alcaraz e Sinner promette di regalare ancora molte emozioni agli appassionati di tennis, in una sfida che potrebbe caratterizzare i prossimi anni di questo sport.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Incredibile: si arriva a chiedere 33.600 euro per un biglietto di Davis Cup per l’addio di Nadal

    Malaga, sede della prossima Final 8 di Davis Cup

    Le follie del mercato secondario dei biglietti, concerti in particolare ma anche eventi sportivi, è ben nota a coloro che cercano di accaparrarsi last-minute un posto per un evento di grande richiamo. Un problema che molti artisti internazionali stanno sollevando da tempo, ma per il quale c’è grande difficoltà nel trovare una soluzione. Anche il tennis in Spagna è caduto nelle spire di questo mercato parallelo, con richieste da capogiro per assistere all’ultimo “ballo” di Rafael Nadal alla prossima Final 8 di Davis Cup in quel di Malaga. Secondo quanto riporta il quotidiano di Madrid AS, ricomprare un posto per Spagna – Olanda presso il Palacio de los Deportes José María Martín Carpena può arrivare fino a 33mila 600 euro, partendo dalla già ragguardevole cifra di 1.500. Questi i prezzi che si trovano su di una delle più note piattaforme di rivendita secondaria di biglietti.
    Sono cifre esorbitanti rispetto a quando i biglietti furono messi in vendita; si partiva dai 48 euro per il settore più economico, arrivando a toccare i 525 nel caso del biglietto VIP.
    Il media spagnolo ha contattato la Federazione Spagnola di Tennis (RFET) e la Federazione Internazionale di Tennis (ITF) per sapere se ci fosse ancora la possibilità di acquistare direttamente i biglietti per vedere l’incontro che potrebbe segnare (in caso di sconfitta della Spagna) l’ultima partita in carriera di Nadal; entrambe le istituzioni hanno confermato che per la sfida dei quarti di finale tra Spagna e Olanda ciò sarà del tutto impossibile, già sold out, ma che una piccola quantità di posti sarà bloccata e riservata per gli spettatori provenienti dai paesi che vinceranno l’incontro di quarti di finale, accedendo così alle semifinali, e stessa cosa per la finale.
    Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, i prezzi stabiliti dall’ITF per questi biglietti oscillerebbero tra 53 e 595 euro per le semifinali, e tra 63 e 650 euro per assistere alla finale. Ma si troveranno?
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Previsioni per tornei e Partite di Tennis: Consigli Utili

    Scopri i migliori consigli per creare previsioni vincenti su tornei e partite di tennis. Analizza statistiche, forma dei giocatori e superfici di gioco per scommesse più accurate.

    Il tennis è uno sport affascinante e complesso, che attrae milioni di appassionati in tutto il mondo. Con tornei prestigiosi come gli Slam e circuiti come l’ATP e WTA, le opportunità di scommessa sono molteplici. Se sei un appassionato di scommesse sportive come quelle che puoi sperimentare anche su alcuni dei migliori casino online italia, e desideri migliorare le tue previsioni per le partite di tennis, sei nel posto giusto. In questo articolo, ti forniremo alcuni consigli pratici su come creare previsioni vincenti per i match e i tornei di tennis.

    Comprendere le Statistiche e i Dati

    Analisi delle Statistiche

    La prima regola per creare previsioni affidabili è analizzare le statistiche. Dati come il numero di ace, i punti vinti al servizio, le percentuali di conversione sui break e le performance su diverse superfici possono fornire informazioni preziose. Ad esempio, un giocatore con una buona percentuale di punti vinti al servizio è generalmente avvantaggiato, soprattutto su superfici rapide come il cemento.

    Storia dei Confronti Diretti

    Un altro aspetto cruciale da considerare è la storia dei confronti diretti tra i giocatori. Alcuni tennisti hanno un’ottima intesa con specifici avversari, mentre altri possono avere difficoltà. Analizzare i precedenti scontri diretti può offrirti un’indicazione chiara su come potrebbero comportarsi i giocatori in una futura partita.

    Valutare la Forma Attuale dei Giocatori

    Performance Recente

    La forma attuale di un giocatore è uno dei fattori più importanti da considerare. Un tennista che ha vinto gli ultimi match e si presenta al torneo con fiducia avrà probabilmente prestazioni migliori rispetto a uno che ha faticato. Controlla i risultati recenti, le vittorie contro avversari di rango simile e la consistenza nelle prestazioni.

    Infortuni e Condizioni Fisiche

    Gli infortuni possono influenzare drasticamente le prestazioni di un giocatore. Tieni d’occhio eventuali notizie su infortuni o problemi fisici che potrebbero compromettere la forma del tennista. Anche un piccolo fastidio può avere un impatto significativo sul risultato finale di una partita.

    Analizzare le Superfici di Gioco

    Superfici e Stili di Gioco

    Il tennis si gioca su diverse superfici: cemento, terra battuta e erba. Ogni superficie ha le proprie peculiarità e alcuni giocatori si adattano meglio a determinate superfici rispetto ad altre. Ad esempio, i tennisti con un gioco aggressivo e potente spesso eccellono sul cemento, mentre quelli con uno stile di gioco più difensivo possono brillare sulla terra battuta.

    Tornei e Superfici

    Inoltre, il tipo di torneo e le condizioni di gioco possono influenzare i risultati. Tornei come il Roland Garros, giocato sulla terra battuta, richiedono abilità diverse rispetto a quelli giocati su cemento come gli US Open. Valuta la superficie e il tipo di torneo prima di fare una previsione.

    Considerare l’Aspetto Mentale Pressione e Aspettative

    Il tennis è uno sport altamente competitivo e il fattore mentale gioca un ruolo cruciale. Alcuni giocatori possono prosperare sotto pressione, mentre altri possono soffrire. La capacità di gestire la pressione durante i momenti decisivi di un match è fondamentale e può fare la differenza tra vittoria e sconfitta.

    Motivazione e Obiettivi

    Un altro aspetto mentale da considerare è la motivazione. Alcuni tennisti possono avere obiettivi specifici, come guadagnare punti per il ranking o vincere un torneo. Altri potrebbero essere meno motivati, soprattutto se si trovano in un periodo difficile della loro carriera. La motivazione può influenzare notevolmente le prestazioni.

    Monitorare le Quote e le Analisi degli Esperti

    Quote di Scommessa

    Le quote di scommessa possono fornire informazioni utili sul pronostico di un match. Le quote sono determinate da esperti e riflettono il giudizio collettivo su un possibile risultato. Monitorare le variazioni delle quote può darti indicazioni su come gli scommettitori percepiscono l’andamento di un match.

    Analisi degli Esperti

    Non sottovalutare le opinioni degli esperti. Molti siti di scommesse offrono analisi approfondite e previsioni sulle partite di tennis. Queste analisi possono includere statistiche dettagliate, confronti diretti e previsioni basate su modelli matematici. Integrare queste informazioni nella tua analisi può migliorare notevolmente le tue previsioni.

    Creare un Piano di Scommessa

    Gestione del Bankroll

    Una buona gestione del bankroll è essenziale per qualsiasi scommettitore. Stabilisci un budget e attieniti ad esso, evitando di scommettere più di quanto puoi permetterti di perdere. Suddividi il tuo bankroll in unità e determina quanto scommettere su ciascuna partita, basandoti sulla fiducia nelle tue previsioni.

    Scommettere in Modo Strategico

    Non scommettere su tutte le partite. Concentrati su quelle in cui hai fatto un’analisi approfondita e dove ti senti più sicuro. È meglio essere selettivi e scommettere su pochi match piuttosto che disperdere il tuo bankroll su molte scommesse rischiose.

    Creare previsioni per tornei e partite di tennis richiede un’analisi attenta e una buona comprensione dello sport. Considerare le statistiche, la forma attuale dei giocatori, le superfici di gioco e gli aspetti mentali può aiutarti a fare previsioni più accurate. Ricorda di monitorare anche le quote di scommessa e di seguire le analisi degli esperti per avere un quadro più completo. Con un piano di scommessa solido e una gestione oculata del bankroll, puoi aumentare le tue possibilità di successo nel mondo delle scommesse sul tennis. LEGGI TUTTO

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    Tennis e sponsorizzazioni: l’impatto economico dei grandi marchi nel mondo dello sport

    Roger Federer e Rafael Nadal nella foto

    Negli ultimi decenni, le sponsorizzazioni sportive sono diventate una componente fondamentale per la crescita e il successo di eventi e atleti in tutto il mondo. Dall’ambito calcistico, con i grandi marchi che sponsorizzano squadre come il Real Madrid o il Manchester United, fino al basket con l’NBA, gli sponsor sono diventati parte integrante dell’immagine degli sport. Essi non solo contribuiscono finanziariamente, ma creano legami che elevano il prestigio di avvenimenti e sportivi a livello globale. Anche il tennis non è rimasto immune a questa tendenza. In particolare, la sua natura elitaria e la portata globale lo hanno reso una piattaforma privilegiata per brand di lusso e di alta gamma. Il rapporto tra tennis e sponsor ha visto una costante crescita a partire dagli Anni ’70, con l’ingresso di aziende iconiche dei più disparati settori che hanno trovato nei tornei e nei giocatori di alto profilo il veicolo perfetto per rafforzare il proprio brand e la propria immagine.
    La storia del tennis e l’ascesa degli sponsor iconici
    Il legame tra sponsor e tennis ha iniziato a consolidarsi a partire dagli anni Settanta, periodo in cui il tennis professionistico ha iniziato ad attirare l’attenzione di brand di prestigio per delle collaborazioni pubblicitarie memorabili. In questa fase storica, lo sport con la racchetta per eccellenza ha visto una rapida espansione mediatica, e con essa, l’interesse di aziende alla ricerca di visibilità. Rolex, ad esempio, è diventato uno dei marchi più iconici legati al tennis, sponsorizzando tornei del Grande Slam come Wimbledon e gli Open di Australia. La precisione e l’eleganza del marchio svizzero si sposano perfettamente con i valori del tennis, facendolo diventare un simbolo di questo sport.
    Oltre ai marchi legati al lusso e all’abbigliamento sportivo, negli ultimi anni ci si potrebbe chiedere se anche i brand legati ad altri comparti, come quello del gioco online ad esempio, tanto di moda nel calcio, abbiano mai trovato spazio come sponsor di tornei o giocatori. In questo caso non risultano accordi in tal senso per via di stringenti regole etiche, almeno finora. Tuttavia, è interessante notare come i siti di casinò regolamentati, come quelli presenti nella lista dei siti ADM composta solo da casinò legali in Italia, potrebbero trovare un’eventuale collocazione futura in questo settore, specialmente con il crescente interesse per il mondo delle scommesse sportive.
    I brand più influenti nel tennis e le loro partnership
    Negli ultimi anni, alcune collaborazioni tra brand e giocatori hanno lasciato il segno, contribuendo a costruire non solo l’immagine degli atleti, ma anche quella delle aziende stesse. Un esempio emblematico è la partnership tra Lacoste e Novak Djokovic. Il brand francese, sinonimo di eleganza sportiva e quotidiana, ha scelto uno dei migliori tennisti della storia come volto del proprio marchio, consolidando il suo legame con il circuito tennistico internazionale di alto livello.
    Allo stesso modo, Nike ha costruito un impero nel mondo del tennis, sponsorizzando campioni come Rafael Nadal e Serena Williams, creando attorno a loro un’immagine di forza, resilienza e resistenza. La società si è mostrata attenta anche nell’evoluzione dello sport accaparrandosi Jannik Sinner, che sta giocando una stagione formidabile ed è da varie settimane in testa al ranking ATP. Queste partnership non si limitano a fornire supporto finanziario, ma rappresentano una simbiosi in cui il successo di un giocatore si riflette nel prestigio del marchio e viceversa. La vittoria di un torneo da parte di un atleta sponsorizzato contribuisce a rafforzare il posizionamento del brand, rendendo la partnership una vera e propria strategia di marketing vincente per entrambe le parti.
    L’impatto economico delle sponsorizzazioni sportive
    L’impatto economico delle sponsorizzazioni nel mondo del tennis, quindi, è innegabile. Le grandi aziende investono cifre significative per assicurarsi una presenza nei principali tornei e i giocatori stessi traggono grandi vantaggi da queste collaborazioni. Secondo alcune stime, le sponsorizzazioni rappresentano una delle principali fonti di reddito per i top player, superando spesso i premi in denaro ottenuti dai tornei stessi. Ad esempio, Roger Federer ha costruito una carriera in cui gli sponsor sono diventati una parte essenziale del suo patrimonio. Senza il sostegno di questi ultimi, molte competizioni non avrebbero la stessa risonanza globale. Il denaro investito dalle aziende contribuisce a rendere gli eventi di tennis accessibili a un pubblico più vasto, migliorando le infrastrutture e garantendo una copertura mediatica di qualità. In definitiva, le sponsorizzazioni non sono solo un fattore economico, ma anche culturale, poiché aiutano a plasmare l’immagine del tennis e a renderlo uno degli sport più seguiti al mondo. LEGGI TUTTO

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    Resistenza mentale: poker vs sport tradizionali

    Curiosità

    Negli sport di resistenza il ruolo svolto dalla mente è di fondamentale importanza: la maratona, il nuoto e il ciclismo, ad esempio, hanno la particolarità di richiedere uno sforzo fisico alto e costante per una durata superiore ai dieci minuti. Questo vuol dire che lo sportivo dovrà allenare non solo la propria prestazione fisica ma anche quella mentale.
    Quando si raggiunge uno stato di fatica fisica il nostro cervello entra, infatti, in “crisi” e la capacità dello sportivo starà nel gestire la crisi nel modo migliore per trasformarla in una spinta positiva. Questo vale sia negli sport tradizionali sia in sport prettamente mentali come il poker.
    Allenare questa forza di natura psicologica è tanto importante quanto allenare la forza fisica. La forza mentale è l’elemento preponderante anche in sport meno tradizionali come il poker. Infatti, i giocatori di poker professionisti passano ore al tavolo verde o a giocare a poker online e devono avere la capacità di rimanere concentrati sulla propria strategia e su quella dell’avversario. Scopriamo le similitudini tra la resistenza mentale negli sport tradizionali e nel poker.
    Cos’è la resistenza mentale?
    La resistenza mentale è l’abilità di sostenere una specifica attività, livello di sforzo e sofferenza nel tempo. Negli sport fisici, basti pensare a corsa, ciclismo, sci di fondo e tennis, questa è l’abilità di sostenere una specifica attività per un periodo prolungato di tempo mantenendo alte le prestazioni. Per questi tipi di sport si tratta, quindi, di essere resilienti e sviluppare la capacità di mantenere concentrazione e calma in situazioni di pressione fisica e mentale estrema. Anche nel poker questo è importante, essendo uno sport che può durare ore e in cui la concentrazione è cruciale per il successo.
    Resistenza mentale nel poker
    Il poker è un gioco mentale e per eccellervi è importante avere concentrazione, pensiero strategico e controllo emotivo. Mantenere una mente attiva e allenata è fondamentale per qualunque tipo di strategia. Il controllo continuo del proprio comportamento e l’attenzione verso il comportamento dell’avversario sono fondamentali e richiedono uno sforzo mentale considerevole.
    I giocatori di poker possono trovarsi al tavolo da gioco per ore, con la pressione di giochi high-stake in cui le puntate sono altissime e il rischio di perdita può cambiare il corso della partita. In più, i giocatori devono gestire la variabilità del gioco che tra una mano e l’altra può cambiare radicalmente. Avere resistenza mentale nel poker è fondamentale anche per rimanere concentrati nei momenti più difficili. È importante, infatti, che il giocatore con una mano negativa rimanga concentrato e non dia a vedere il suo sconforto.
    Resistenza mentale negli sport tradizionali
    Negli sport di resistenza tradizionali si presentano sia lo sforzo fisico sia il pensiero strategico e la resilienza emotiva. Gli atleti possono incontrare numerose difficoltà nella loro prestazione ma anche scontrarsi con ansia da prestazione, la necessità di mantenere la concentrazione in situazioni di alta pressione e il dover riprendersi velocemente dopo battute di arresto.
    Poker vs sport tradizionali
    La resistenza mentale richiesta nel poker e negli sport tradizionali è simile, ma presenta anche delle differenze. Tra le cose in comune possiamo pensare al livello di concentrazione richiesto, il controllo emotivo e l’abilità di gestire situazioni di forte pressione emotiva.
    Quando invece si parla delle differenze è evidente che il poker richieda più sforzi mentali, dato che lo sforzo fisico richiesto è minimo; mentre gli sport tradizionali combinano resistenza mentale con abilità e resistenza fisica.
    In entrambi i casi siamo in un ambito competitivo e questo influenza la pressione mentale sia in positivo sia in negativo. Il lato positivo è la spinta che la competizione dà ai giocatori per performare al loro massimo. Se pensiamo, invece, al lato negativo, la competizione crea stress e aspettative sullo sportivo che possono avere un impatto sulla prestazione mentale.
    Strategie per migliorare la resistenza mentale
    La resistenza mentale può essere migliorata, non solo con la pratica dell’attività stessa, ma anche con particolari esercizi e introducendo nuove soluzioni nel nostro stile di vita.
    Tecniche come visualizzazione, mindfulness ed esercizi per la gestione dello stress sono utili per controllare l’ansia e migliorare concentrazione e prestazione mentale. Fondamentali sono anche la pratica della disciplina, avere una preparazione ottimale e prendersi cura di sé stessi, sia fisicamente (con una buona dieta e riposo) sia mentalmente (dedicando momenti di relax e tempo libero attivo).
    Conclusione
    In conclusione, la resistenza mentale è un aspetto cruciale per il successo sia nel poker sia negli sport tradizionali, sebbene si manifesti in modi distinti in ciascun ambito. Nel poker, la forza mentale è fondamentale per gestire la lunga durata delle sessioni di gioco, mantenere la concentrazione su strategie complesse e controllare le emozioni durante le altalenanti fortune nel corso della partita. Al contrario, negli sport tradizionali la resistenza mentale si combina con l’impegno fisico, richiedendo agli atleti di sostenere sforzi prolungati, mantenere la concentrazione sotto pressione e recuperare rapidamente da difficoltà fisiche e psicologiche.
    Applicare tecniche di visualizzazione, mindfulness e gestione dello stress può essere vantaggioso per tutti coloro che cercano di migliorare le proprie prestazioni, sia al tavolo verde sia sul campo di gara. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz: unico tennista tra le 50 personalità sportive più influenti del 2024

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz, il fenomeno spagnolo del tennis, ha raggiunto un nuovo traguardo prestigioso fuori dal campo. Il giovane campione è stato nominato l’unico tennista, uomo o donna, a figurare nella lista delle 50 personalità sportive più influenti del mondo nel 2024, stilata annualmente dalla rinomata rivista americana ‘Sports Illustrated’.
    Questa classifica, che include atleti, ex atleti, agenti sportivi, influencer, giornalisti, allenatori e proprietari di squadre o leghe sportive, valuta l’impatto di queste figure sui fan e sul mondo dello sport in generale. La presenza di Alcaraz in questa lista esclusiva sottolinea la sua crescente influenza non solo nel tennis, ma nello sport globale.A soli 21 anni, Alcaraz ha già un palmarès impressionante: bicampione di Wimbledon, vincitore del Roland Garros e dell’US Open 2022. Questi successi lo hanno rapidamente proiettato nell’olimpo del tennis mondiale, seguendo le orme di leggende come Rafael Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic.
    La rivista ‘Sports Illustrated’ evidenzia il carisma di Alcaraz e la sua capacità di ispirare i giovani a perseguire i loro sogni di diventare campioni globali. Il suo stile di gioco spettacolare e la sua personalità affabile lo rendono un modello per molti aspiranti tennisti in tutto il mondo.
    Oltre ai suoi successi sportivi, la rivista mette in luce anche l’aspetto economico della carriera di Alcaraz. Con guadagni stimati intorno ai 40 milioni di dollari all’anno, il giovane spagnolo si posiziona tra gli atleti più pagati al mondo, un fatto notevole considerando la sua giovane età.
    La presenza di Alcaraz in questa prestigiosa lista non solo conferma il suo status di superstar del tennis, ma sottolinea anche il suo potenziale impatto a lungo termine sullo sport. In un’era post-Federer e con Nadal e Djokovic verso la fine delle loro carriere, Alcaraz si sta affermando, insieme al nostro Jannik Sinner, come il volto della nuova generazione del tennis, capace di attirare nuovi fan e ispirare la prossima generazione di giocatori.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    5 tennisti molto conosciuti con la passione per i casinò

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Negli ultimi anni, il tennis sta riscuotendo un successo davvero notevole in Italia. Sarà per la vittoria della Coppa Davis, per il fenomeno Sinner, oppure per l’oro di Paolini ed Errani o il bronzo di Musetti a Parigi 2024, ma il movimento tennistico è ricco di nuovi appassionati, con ascolti record per le partite trasmesse in TV. Da tempo esiste un binomio forse meno atteso: tennis e casinò. Sono numerosi, infatti, i campioni che, nel tempo, hanno dimostrato un grande interesse per il gioco d’azzardo. Ciò non dovrebbe sorprendere, perché è del tutto naturale che l’adrenalina del campo venga ricercata anche sul tavolo da gioco. Scopriamo insieme alcuni esempi di giocatori molto famosi con l’hobby del casinò.
    Quali sono i campioni di tennis con la passione per il casinò?
    Il gioco d’azzardo, il casinò, le slot, come vediamo in questo post blog, sono tutte variabili di uno stesso sentimento: l’impeto per la scommessa, l’eccitazione nello sfidare la sorte. Sentimento che, come possiamo ben immaginare, è lo stesso che segna la carriera di ogni sportivo. Che si tratti della vittoria di Sinner in finale o di una brutta sconfitta, ogni campione sfida se stesso e l’avversario per vivere l’emozione della vittoria. È facile dunque immaginare il perché alcuni tennisti, anche molto famosi, apprezzino i casinò e siano diventati anche testimonial di alcune case di gioco.
    Il più conosciuto, perché ancora in attività, è Rafael Nadal, grande campione maiorchino, uno dei componenti della triade (con Federer e Djokovic) che, negli ultimi vent’anni, ha vinto praticamente tutto nel tennis moderno. Nadal, un atleta capace di migliorarsi nel tempo, è un grande appassionato di poker. Ama questo gioco talmente tanto che, qualche tempo fa, è stato avvistato in una partita heads-up contro Vanessa Selbst, una delle giocatrici professioniste migliori al mondo, dichiarando successivamente che è stato un onore, per lui, giocare contro una leggenda del poker. Il tennista spagnolo, vincitore di alcuni tornei, si diletta con le slot online ed è stato, insieme a Boris Becker, ambasciatore di PokerStars.
    Proprio Boris Becker, leggenda del tennis tedesco, è il secondo campione appassionato di casinò di cui vogliamo parlare. Becker è stato, nella metà degli anni Ottanta, l’atleta che ha cambiato il modo di pensare al tennis. Veloce, intelligente e dotato di colpi straordinari, ha vinto sei titoli del Grande Slam e 49 tornei ATP. Ritiratosi da diversi anni, è diventato, come abbiamo visto, ambasciatore di PokerStars, vincendo, fino a questo momento, più di 72mila dollari nei tornei di poker live.
    Anche Jimmy Connors, acerrimo rivale di Borg negli anni Settanta e Ottanta, ha la passione per il gioco d’azzardo. Il tennista americano ama giocare a poker, alla roulette e ad altri giochi da tavolo. Nella sua autobiografia ha però parlato di una vera dipendenza dal gioco in alcuni momenti della sua vita e di come abbia scommesso su alcune delle sue partite più importanti. Memorabile la scommessa di un milione di dollari su una sua partita contro Martina Navratilova, che vinse.
    Patrik Antonius è un ex giocatore di tennis professionista che, a causa di un infortunio, ha dovuto lasciare la carriera sportiva. Da allora, tuttavia, Antonius ha costruito una splendida carriera come giocatore di poker, vincendo parecchi tornei dal 2009 a oggi. Ultimo è David Benyamine, un tennista francese di buon livello che, come Antonius, ha abbandonato la carriera da sportivo per diventare un giocatore professionista. Mai scelta fu più vincente: Benyamine vanta un titolo al World Poker Tour e un braccialetto delle WSOP.
    Sinner, il fenomeno che ha fatto innamorare gli italiani
    Abbiamo visto insieme che coniugare casinò e tennis non sia qualcosa di così impensabile, soprattutto per gli atleti che, vivendo a mille l’esperienza del campo, non possono rinunciare, nella vita privata, a quella scossa dovuta al brivido della vittoria. Vittorie che, nell’ultimo anno, hanno permesso a tutto il movimento tennistico italiano di fare un balzo in avanti incredibile. Prima di parlare di Sinner, infatti, vogliamo ricordare Jasmine Paolini, finalista quest’anno sia al Roland Garros che a Wimbledon, e vincitrice, con la veterana Sara Errani, della medagila d’oro nel doppio femminile a Parigi 2024. Non dimentichiamoci poi di Lorenzo Musetti, semifinalista a Wimbledon quest’anno e vincitore di uno splendido bronzo nel singolare maschile alle Olimpiadi.
    Questi non sono casi isolati: il tennis italiano ha vinto nel 2023 la Coppa Davis, dopo 47 anni, avendo come emblema il numero uno al mondo: Jannik Sinner. Questo ragazzo di 23 anni, altoatesino, è un vero e proprio fenomeno. In un paio d’anni, grazie all’aiuto di un tecnico di qualità come Cahill, è riuscito a vincere l’Australian Open, fermandosi in semifinale al Roland Garros e ai quarti di Wimbledon, raggiungendo tuttavia la finale all’US Open. Si tratta di risultati impensabili per il nostro movimento fino a qualche anno fa, frutto di un lavoro costante e di una qualità di gioco mai vista in precedenza. Jannik è un campione, costruito sulla volontà di esserlo e sulla tenacia nell’affrontare le sfide.
    Qualche settimana fa, il campione è stato vittima di uno scandalo legato al doping (che fortunatamente è rientrato subito), risultando positivo al Clostebol, un anabolizzante. Immediato il ricorso del team dell’atleta che ha presentato prove più che schiaccianti nei confronti del fisioterapista, poi licenziato, dell’atleta di San Candido. Anche in questa situazione complessa, Sinner ha mostrato una maturità incredibile, dosando le parole e mostrando la sua completa innocenza.
    Il rosso alieno può, dunque, essere il nuovo fenomeno del tennis mondiale? Lo è già e questo non solo comporta un’attenzione spasmodica nei confronti di uno sport minore, ma anche un carico di adrenalina paragonabile a una giocata alle slot. Non dimentichiamoci infatti che, per gli italiani, le slot machine rimangono il gioco da casinò preferito. Sarà per la velocità, perché è un gioco di sola fortuna, ma chi siamo noi per dire no a un tiro a una macchinetta con le combinazioni? Nessuno, è chiaro. LEGGI TUTTO