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    Mohammed Ben Sulayem: Ferrari e altri gioiellini nella collezione milionaria del nuovo presidente FIA

    È stato protagonista del motorsport prima come campione di rally – tra gli anni ’80 e i primi Duemila – e poi (o meglio, oggi) come numero 1 della FIA. Perché a 60 anni, Mohammed Ben Sulayem è diventato il nuovo presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile. Membro di una delle famiglie più ricche di Dubai, da sempre vicino all’emiro della città, Rashi Al Maktum, il suo patrimonio gli ha permesso di ottenere un parco auto come pochi al mondo, comprensivo di una serie di supercar di marchi diversi e dal valore minimo di 150 milioni di dollari (oltre 130 milioni di euro). Ferrari, Mercedes, Porsche, Bugatti, McLaren, Jaguar, Ford, Pagani: il meglio dell’automobilismo mondiale trova spazio nella collezione privata dello sceicco, che può vantare un garage senza eguali.

    Ferrari e Pagani: ecco il Made in Italy

    Il Cavallino Rampante è presente con la F50 e la Enzo. La seconda erede dell’altra nella gamma di Maranello, entrambe hanno storie diverse. La F50 viene utilizzata da Ben Sulayem perché ritenuta ideale per il clima di Dubai, ma la vera “chicca” è data dal fatto che è grazie a questa super auto che da ragazzino riusciva a sfidare i suoi coetanei che volevano “intimorirlo” con un altro bolide come la Nissan Skyline.

    Ma Ben Sulayem possiede anche uno dei soli 399 esemplari della Enzo costruiti dalla Ferrari tra il 2002 e il 2004. Chiaro omaggio al “Drake”, per possedere i 660 cv generati dal V12 della Enzo bisognava essere selezionati dalla stessa Ferrari, che avrebbe scelto i suoi 399 clienti tra una lista di clienti VIP che possedevano almeno altri cinque modelli della Casa. E Ben Sulayem era evidentemente tra di essi.

    Ferrari non è però l’unico marchio italiano apprezzato del presidente FIA, che nella propria collezione annovera anche l’affascinante e potente Pagani Zonda.

    Lewis Hamilton dice addio alla sua Pagani Zonda 760 LH

    Mercedes, due perle

    Ad avvalorare il garage del neopresidente FIA, la presenza della Mercedes CLK GTR, una granturismo prodotta dalla Casa tedesca a fine anni ’90 in sole 26 unità, versione stradale (ed estrema) della vettura da corsa che correva con le GT. Una macchina votata all’aerodinamica e potentissima, con un V12 da quasi 7 litri per 631 cv. Una di esse oggi vale non meno di 8 milioni di euro.

    A farle compagnia, la 300 SL “Gullwing”, la famosa coupé anni Cinquanta con le portiere ad ali di gabbiano.

    Porsche, che potenza

    Folto anche il numero di Porsche. L’imprenditore di Dubai possiede infatti una Carrera GT, belva da pista difficile da domare con le sue prestazioni, che hanno fatto intimorire anche piloti del calibro di Walter Röhrl. Di questa roadster che accelera da 0 a 100 km/h in poco più di 3 secondi esistono solo 1270 esemplari, e per trovarne una serve sborsare non meno di 1,5 milioni di euro.

    Costa tanto anche la 911 GT1, progettata per correre nella classe GT1 alla 24 Ore di Le Mans, che presenta un boxer biturbo portato a quota 544 cv. E anche la 959, ancora più rara (solo 292 esemplari), una sorta di coupé-laboratorio da cui sviluppare la versione da rally.

    Britanniche, francesi e un’americana

    Ma il sultano potrà godersi anche qualche bolide proveniente dalla Gran Bretagna. Da Woking ha potuto prelevare la McLaren P1, un missile più che un’automobile: la supercar è spinta infatti da un V8 biturbo da 738 cv a cui si aggiungono i 179 cv dell’accumulatore di energia Kers, per un’ibrida da quasi 2 milioni di euro.

    Da Coventry arriva invece un’altra reginetta degli anni ’90: Jaguar XJ220, che nel 1992 a Nardò raggiunse i 341,7 km/h con al volante l’ex F1 Martin Brundle, divenendo per un po’ di tempo la macchina più veloce del mondo.

    Un traguardo a cui hanno potuto aspirare negli anni Bugatti Veyron e Chiron, le ennesime hypercar del garage di Mohammed Ben Sulayem, a cui asi aggiunge anche una “classica” come la Ford GT40, per rimanere in tema di corse. 

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    F1, Binotto verso il 2022: “Il terzo posto costruttori non era il nostro obiettivo”

    ROMA – Incognita. Sarà questa la parola per questo 2022 di Formula 1. Gomme, telaio, finanziamenti: tutto è destinato a cambiare e nessuno sa ancora a favore di quale scuderia o pilota. Nel frattempo, in Ferrari si lavora su una buona base, quella del terzo posto conquistato nel 2021 alle spalle di Mercedes e Red Bull, risultato commentato così dal team principal, Mattia Binotto, ai microfoni ufficiali del circus: “Non ci eravamo prefissati questo obiettivo all’inizio della stagione, ci siamo solo detti che sarebbe stato frutto di un buon lavoro di squadra. Penso che questo risultato ci stia dando serenità in questo inverno, cosa molto importante. Specie in ottica 2022, che rappresenterà una sfida nuova e difficile”.
    “Ferrari ancora non all’altezza”
    La Rossa ha chiuso la stagione in crescendo, con l’intesa fra Carlos Sainz e Charles Leclerc che è andata migliorandosi inseme alla macchina, tanto da strappare il terzo posto alla McLaren, motorizzata Mercedes. “Penso che dobbiamo avere fiducia in noi stessi, visto il lavoro svolto fin qua. Ma – afferma però Binotto – ci sono concorrenti molto, molto avanti rispetto a noi e la nostra macchina non è ancora alla loro altezza. Abbiamo ancora molto da fare come squadra”. L’obiettivo del 2022 in Ferrari è sicuramente quello di tornare alla vittoria in almeno un Gran Premio. Sono infatti ormai passati quasi tre anni da quando a Singapore Sebastian Vettel ha portato la Rossa sul gradino più alto del podio. Era il settembre del 2019 e i tifosi della Ferrari aspettano una risposta forte dopo i cinque podi conquistati l’anno scorso. LEGGI TUTTO

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    F1, Binotto: “Terzo posto ci dà fiducia per il 2022, ma gap ancora da colmare”

    ROMA – Il 2022 per la Formula 1 potrebbe essere un anno pieno di incognite. Pneumatici, aerodinamica, budget: tutto cambierà e non si sa ancora a favore di quale scuderia o pilota. Nel frattempo, in Ferrari si lavora su una buona base, quella del terzo posto conquistato nel 2021 alle spalle di Mercedes e Red Bull, risultato commentato così dal team principal, Mattia Binotto, ai microfoni del sito ufficiale della F1: “Non ci eravamo prefissati questo obiettivo all’inizio della stagione, ci siamo solo detti che sarebbe stato frutto di un buon lavoro di squadra. Penso che questo risultato ci stia dando serenità in questo inverno, cosa molto importante. Specie in ottica 2022, che rappresenterà una sfida nuova e difficile”.
    Serenità e ambizione
    La Rossa ha terminato l’annata in crescendo, con l’intesa fra Carlos Sainz e Charles Leclerc che è andata migliorandosi inseme alla macchina, tanto da strappare il terzo posto alla McLaren, motorizzata Mercedes. “Penso che dobbiamo avere fiducia in noi stessi, visto il lavoro svolto fin qua. Ma – afferma però Binotto – ci sono concorrenti molto, molto avanti rispetto a noi e la nostra macchina non è ancora alla loro altezza. Abbiamo ancora molto da fare come squadra”. La Ferrari dopo i cinque podi conquistati nel 2021, cercherà di vincere una gara, cosa che non accade dal 2019, quando Sebastian Vettel trionfò nel Gran Premio di Singapore. LEGGI TUTTO

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    F1, Schumacher compie 53 anni, l'augurio di Ferrari: “Saremo sempre con te”

    ROMA – Michael Schumacher ha ricevuto gli auguri della Ferrari. Nel giorno del suo 53esimo compleanno, la scuderia di Maranello ha dedicato un post sui social al pilota che dal 2000 al 2004 ha dominato la Formula 1 riportando il marchio italiano ai vertici del motorsport mondiale. I cinque titoli iridati consecutivi portati in bacheca da Schumacher sono indice di una carriera straordinaria, che in Ferrari ha lasciato un segno indelebile. “Siamo tutti con te, Michael. Oggi e per sempre” – ha scritto la Rossa sui propri canali.
    Schumi per sempre
    La storia d’amore fra Michael Schumacher e la Ferrari non si può solo raccontare in termini di vittorie e titoli conquistati. Il tedesco è arrivato a Maranello nel 1996, forte dei due mondiali in Benetton nel 1994 e nel 1995. La Rossa non vinceva un titolo piloti dal 1979 e un titolo costruttori dal 1983 e l’inizio di “Schumi” non fu dei più entusiasmanti. Le cose cambiarono poi con l’avvento del nuovo millennio. La coppia Barrichello-Schumacher sbaragliò la concorrenza e ribaltò le gerarchie in Formula 1. L’addio nel 2006 alla Ferrari e alla Formula 1 sembrava definitivo, poi il tedesco scese in pista con la Mercedes dal 2010 al 2012. Poi tutto cambiò. L’incidente di Méribel nel 2013 fece tremare tutto il mondo dello sport, che seguì con il fiato sospeso quegli ultimi giorni di dicembre. Poi il coma farmacologico e la riabilitazione, sul cui andamento la famiglia mantiene un rigoroso riserbo. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Mekies ammette: “Non abbiamo idea di dove siamo rispetto agli altri”

    ROMA – La lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton che ha segnato l’ultima stagione di F1 è ormai alle spalle: i team sono ora concentrati pienamente sul 2022. La nuova stagione vedrà l’entrata in scena di numerose novità, che potrebbero incidere pesantemente sugli equilibri in pista. O almeno, questo è quello che sperano quelle Scuderie che più hanno sofferto nell’impossibilità di lottare veramente negli ultimi anni contro Red Bull e Mercedes. Tra queste c’è certamente la Ferrari, con Mattia Binotto che non ha mai nascosto la mole di lavoro concentrata al futuro, per cercare di farsi trovare pronti nella nuova stagione. Il direttore sportivo della Ferrari Laurent Mekies, però, ha recentemente smorzato gli entusiasmi: “Non abbiamo idea di dove ci troviamo rispetto agli altri”, ha candidamente ammesso ad Auto Motor und Sport. 
    Le preoccupazioni di Mekies per il 2022
    Il dirigente francese ha poi aggiunto: “Non c’è alcun riferimento all’inizio, la perdita di tempo sul giro rispetto allo scorso anno è stata enorme. Ne abbiamo recuperato molto, ma nessuno sa se è abbastanza. A Barcellona metteremo la macchina in pista e speriamo che faccia quello che le simulazioni e la galleria del vento promettono”. Parole che di certo non mettono di buonumore i tifosi della Rossa, dopo settimane di dichiarazioni di ben altro tenore. È giusto però rimanere realisti, visti anche i limiti di spesa che condizionano inevitabilmente lo sviluppo nel corso della stagione. “Ci sono meno soldi disponibili per lo sviluppo durante la stagione perché anche il budget complessivo si è ridotto. Vedremo più aggiornamenti rispetto alla stagione 2021, ma meno rispetto al 2018 o al 2019″, ha concluso Meikes. LEGGI TUTTO

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    F1, Mekies (Ferrari): “Non sappiamo dove siamo rispetto agli altri”

    ROMA – Archiviata la stagione 2021 di F1, segnata dall’emozionante testa a testa tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, per i team è tempo di prepararsi per il 2022. La nuova stagione vedrà l’entrata in scena di numerose novità, che potrebbero incidere pesantemente sugli equilibri in pista. O almeno, questo è quello che sperano quelle Scuderie che più hanno sofferto nell’impossibilità di lottare veramente negli ultimi anni contro Red Bull e Mercedes. Tra queste c’è certamente la Ferrari, con Mattia Binotto che non ha mai nascosto la mole di lavoro concentrata al futuro, per cercare di farsi trovare pronti nella nuova stagione. Il direttore sportivo della Ferrari Laurent Mekies, però, ha recentemente smorzato gli entusiasmi: “Non abbiamo idea di dove ci troviamo rispetto agli altri”, ha candidamente ammesso ad Auto Motor und Sport. 
    Mekies: “Speriamo che la vettura rispetti aspettative del simulatore” 
    Il dirigente francese ha poi aggiunto: “Non c’è alcun riferimento all’inizio, la perdita di tempo sul giro rispetto allo scorso anno è stata enorme. Ne abbiamo recuperato molto, ma nessuno sa se è abbastanza. A Barcellona metteremo la macchina in pista e speriamo che faccia quello che le simulazioni e la galleria del vento promettono”. Parole che di certo non mettono di buonumore i tifosi della Rossa, dopo settimane di dichiarazioni di ben altro tenore. È giusto però rimanere realisti, visti anche i limiti di spesa che condizionano inevitabilmente lo sviluppo nel corso della stagione. “Ci sono meno soldi disponibili per lo sviluppo durante la stagione perché anche il budget complessivo si è ridotto. Vedremo più aggiornamenti rispetto alla stagione 2021, ma meno rispetto al 2018 o al 2019″, ha concluso Meikes. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari chiude il 2021: “Non vediamo l'ora di vedere cosa ha in serbo il futuro”

    ROMA – Si chiude un 2021 importante per la Ferrari, che ha fatto registrare importanti progressi rispetto all’anno scorso, anche se ora c’è attesa per tuffarsi nel 2022 dove le novità non mancheranno di certo per la Formula 1. La scuderia di Maranello, nella stagione appena conclusa, ha raggiunto il terzo posto in classifica costruttori, dietro a Mercedes e Red Bull ma davanti alla McLaren, oltre a portare Carlos Sainz al quinto posto e Charles al settimo della graduatoria per i piloti.Guarda la galleryVerstappen, Horner, Bottas e… Domenicali: il gala FIA 2021 brilla di stelle
    Il messaggio di Ferrari
    La scuderia del Cavallino, quindi, ha voluto salutare il 2021 ringraziando i suoi sostenitori con un tweet: “È ‘ultimo giorno del 2021, volevamo solo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto durante questa stagione – si legge -. Non vediamo l’ora di vedere cosa ha in serbo il futuro per noi e per lo sport che tutti conosciamo e amiamo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari saluta il 2021: “Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto”

    ROMA – La Ferrari chiude il 2021 con un grosso miglioramento rispetto all’anno precedenze, ma con la voglia di buttarsi nel 2022 per mostrare ulteriori progressi e cominciare al meglio la nuova era della Formula 1. La scuderia di Maranello, nella stagione appena conclusa, ha raggiunto il terzo posto in classifica costruttori, dietro a Mercedes e Red Bull ma davanti alla McLaren, oltre a portare Carlos Sainz al quinto posto e Charles al settimo della graduatoria per i piloti.Guarda la galleryDa Verstappen a Bottas; il gala FIA di fine anno è una parata di campioni e bellezze
    Il tweet della Ferrari
    La scuderia del Cavallino, quindi, ha voluto salutare il 2021 ringraziando i suoi sostenitori con un tweet: “È ‘ultimo giorno del 2021, volevamo solo ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto durante questa stagione – si legge -. Non vediamo l’ora di vedere cosa ha in serbo il futuro per noi e per lo sport che tutti conosciamo e amiamo”. LEGGI TUTTO