Carlos Alcaraz nella foto – Foto Patrick Boren
Un duello infinito che ha stravolto anche i ragionamenti dei siti scommesse nella ricerca del favorito prima ma, soprattutto, durante l’incontro. Un duello avvincente, infinito, durato 5 ore e 29 minuti, celebrato in tutto il mondo. Stiamo parlando della finale del Roland Garros con protagonisti i giovanissimi Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, il futuro (ma intanto già il presente) del tennis internazionale che sono stati gli attori di una sfida che ha appassionato milioni di spettatori in tutto il mondo. Alla fine a spuntarla al quinto set è stato lo spagnolo, anni 22, bravo a reagire colpo su colpo rispondendo al talento dell’italiano che alla fine non ha potuto far altro che congratularsi con il collega. Ma c’è stato un altro sportivo, non appartenente al mondo del tennis, che sui social ha celebrato il trionfo di Alcaraz: Patricio Gabarron Gil, per tutti Patric, difensore e vice capitano della Lazio di Sarri. Ma come mai?
Alcaraz, la Lazio e l’amicizia con PatricI due sono molto amici e hanno trascorso diversi giorni insieme a maggio durante gli Internazionali di Roma. Entrambi spagnoli, tra di loro c’è il legame dello sport. Due atleti che si seguono e si sostengono a vicenda. Dell’amicizia con Patric, anni 32, parlò proprio Alcaraz quando era nella Capitale qualche settimana fa: “Ho un amico che vive qui e gioca nella Lazio. Guarderemo la partita, visto che possiamo vedere una gara di Serie A, e ci divertiremo. Ovviamente avremo tempo per visitare Roma, mi piacerebbe anche passeggiare per la città e visitarla, vedere le sue bellezze”. Il suo riferimento era proprio a Patric. Alcaraz per questo motivo, quando può, segue il campionato italiano e le partite della Lazio. Lo stesso fa il centrale biancoceleste che domenica ha seguito con trasporto e interesse l’atto ultimo del Roland Garros – mentre i tifosi, curiosi e appassionati erano indecisi sul come utilizzare i propri bonus scommesse per l’equilibrio della sfida – prima di complimentarsi poi con Alcaraz sui social. “A modo tuo, che orgoglio!” ha scritto su Instagram con la foto finale, quella della vittoria celebrata con un forte sorriso dallo spagnolo dopo ore di stress e carica agonistica tipica dei grandi eventi contro un gigante.
Tennis e calcio, binomio vincenteAnche Patric non vede l’ora di tornare a correre. Ha concluso la stagione in anticipo quest’anno dopo l’operazione. A marzo, infatti, si è sottoposto in Spagna ad un intervento chirurgico alla caviglia destra a causa di instabilità dei tendini peronieri della stessa. Ora con il ritorno di Sarri c’è curiosità per capire come giocherà la nuova Lazio e quale sarà il suo ruolo. La società biancoceleste ha richiamato l’allenatore toscano dopo la fine dell’avventura con Baroni. Un ritorno al passato per inseguire di nuovo il bel gioco ma anche i risultati che sono mancati nell’ultima stagione. Quella dell’inizio show e poi del crollo improvviso e verticale. Il calcio, come il tennis, sa essere imprevedibile ma nel lungo periodo. Quello che in una partita di tennis succede in 3-4-5 ore, come successo domenica, nel calcio accade in 3-4-5 mesi. La finale del Roland Garros è stata di grande insegnamento in tal senso, con Sinner avanti, poi rimontato fino al definitivo sorpasso. Anche la Lazio ha sognato ad un certo punto anche di conquistare grandi traguardi quando si è ritrovata prima in classifica. Poi però una serie di risultati negativi hanno portato anche alla rinuncia dell’Europa che conta fino alla scelta di Lotito di salutare Baroni per richiamare Sarri. Quanto al rapporto tra Patric e Alcaraz, non è la prima volta che due atleti di sport diversi leghino. Succede spesso. Non ha confini lo sport e l’agonismo. E’ anche un modo per confrontarsi su successi, delusioni, crescite collettive.
Sinner e il Milan: altro legame vincenteAlcaraz tifa Lazio, dunque, mentre Sinner è un noto tifoso del Milan. Non lo ha mai nascosto in tutte le sue interviste. L’ultima recente: “Il mio compagno di stanza a Bordighera era un milanista sfegatato, così mi sono appassionato anch’io” aveva detto Sinner. E poi ancora: “Mi piace Ibra perché è capace di andare oltre lo sport”. Pochi mesi fa il tennista numero uno al mondo incontrò anche Allegri a Torino. Proprio Allegri, oggi, è tornato allenatore del Milan. Un altro ritorno al passato per un altro club, quello rossonero. LEGGI TUTTO