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    F1: materiali consegnati in ritardo, Haas in pista nei test in Bahrain da giovedì pomeriggio

    ROMA – E’ un periodo non certo facile per la Haas. Dopo l’annullamento del contratto con lo sponsor Uralkali e il pilota Nikita Mazepin, arrivati in seguito al conflitto russo-ucraino, la scuderia statunitense deve fare anche i conti con un ritardo nelle consegne. Ad annunciarlo è stata la Haas stessa, che tramite un comunicato ha fatto sapere che i materiali per scendere in pista nei test della Formula 1 in Bahrain sono giunti solo nella tarda serata di martedì 8 marzo.
    Il comunicato della Haas
    “Il carico della squadra è arrivato ieri sera tardi al circuito del Bahrain – recita il comunicato -.Questo ritardo avrà un impatto sul nostro programma, ma puntiamo ad essere in pista per la seconda sessione giovedì pomeriggio”. L’obiettivo della Haas, quindi, è quello di perdere solo una mattinata di test. Al giovedì pomeriggio, se tutto andrà secondo le previsioni, sarà Pietro Fittipaldi a scendere in pista con la monoposto del team statunitense. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin: “Ho perso il mio sogno”. Il russo fonda un'associazione per gli sportivi esclusi

    ROMA – La Formula 1 chiude le porte a Nikita Mazepin. L’ormai ex pilota russo della Haas, infatti, è stato appiedato dal team statunitense nei giorni scorsi, nonostante la FIA gli avesse concesso la possibilità di correre da atleta neutrale. “Dalla scuderia meritavo più supporto. Non sussisiono ragioni legali per interrompere il contratto. Dopo l’apertura della FIA speravo di correre, ma poi è cambiato tutto. Ho perso il sogno per cui ho lavorato per 18 anni”. Le parole di Mazepin che fanno seguito a quelle dell’Uralkali, pronta a chiedere i danni alla Haas.
    Mazepin dà il via a “We Compete As One”
    Mazepin, però, non si è limitato a fornire la propria versione ma è andato oltre, annunciando la nascita di “We Compete As One”, una fondazione che mira a supportare tutti quegli atleti esclusi dalle competizioni internazionali perché russi o bielorussi. Il progetto, sostenuto dalla Uralkali, si contrappone così all’iniziativa sociale della Formula 1 “We Race As One”, che sensibilizza piloti, tecnici e tifosi sulla disparità di trattamento nei confronti di quelle etnie vittime di discriminazione razziale. LEGGI TUTTO

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    F1, test Bahrain: ritardo nella consegna dei materiali, Haas in pista da giovedì pomeriggio

    ROMA – Sono settimane difficili per la Haas. Dopo l’annullamento del contratto con lo sponsor Uralkali e il pilota Nikita Mazepin, arrivati in seguito al conflitto russo-ucraino, la scuderia statunitense deve fare anche i conti con un ritardo nelle consegne. Ad annunciarlo è stata la Haas stessa, che tramite un comunicato ha fatto sapere che i materiali per scendere in pista nei test della Formula 1 in Bahrain sono giunti solo nella tarda serata di martedì 8 marzo.
    Il comunicato
    “Il carico della squadra è arrivato ieri sera tardi al circuito del Bahrain – recita il comunicato -.Questo ritardo avrà un impatto sul nostro programma, ma puntiamo ad essere in pista per la seconda sessione giovedì pomeriggio”. L’obiettivo della Haas, quindi, è quello di perdere solo una mattinata di test. Al giovedì pomeriggio, se tutto andrà secondo le previsioni, sarà Pietro Fittipaldi a scendere in pista con la monoposto del team statunitense. LEGGI TUTTO

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    F1, Mazepin: “Meritavo più supporto da Haas”. E annuncia una fondazione per gli atleti esclusi

    ROMA – Nikita Mazepin non potrà correre il mondiale di Formula 1 2022. Il pilota russo della Haas, infatti, è stato appiedato dal team statunitense nei giorni scorsi nonostante la FIA avesse concesso la possibilità al pilota russo di correre da atleta neutrale. “Dalla scuderia meritavo più supporto. Non sussisiono ragioni legali per interrompere il contratto. Dopo l’apertura della FIA speravo di correre, ma poi è cambiato tutto. Ho perso il sogno per cui ho lavorato per 18 anni”. Le parole di Mazepin che fanno seguito a quelle dell’Uralkali, pronta a chiedere i danni alla Haas.
    Da Mazepin una fondazione per gli atleti esclusi
    Mazepin, però, non si è limitato a fornire la propria versione ma è andato oltre annunciando la nascita di “We Compete As One”, una fondazione che mira a supportare tutti quegli atleti esclusi dalle competizioni internazionali perché russi o bielorussi. Il progetto, sostenuto dalla Uralkali, si contrappone così all’iniziativa sociale della Formula 1 “We Race As One”, che sensibilizza piloti, tecnici e tifosi sulla disparità di trattamento nei confronti di quelle etnie vittime di discriminazione razziale. LEGGI TUTTO

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    F1. Uralkali alla Haas: “Vogliamo i danni”

    ROMA – L’ex sponsor della scuderia Haas, Uralkali, ha annunciato che “intende tutelare i propri interessi in sede legale” e che, inoltre, “richiede una compensazione per i danni, nonché il rimborso dei significativi importi che Uralkali aveva pagato per la stagione di Formula 1 2022”. La società mineraria russa passa così al contrattacco e promette di portare in tribunale Gene Haas, proprietario del team statunitense. La compagnia di Dmitry Mazepin, padre di Nikita Pazepin – anche lui tagliato fuori dalla Haas -, considera inoltre “irragionevole la decisione della scuderia”, invocando il principio secondo cui “lo sport debba essere sempre libero dalla politica e dalle pressioni di fattori esterni”.
    Haas e l’incognita del tribunale
    Tutto nasce dalla mossa militare della Russia, che, invadendo l’Ucraina, ha suscitato le reazioni dell’opinione pubblica. In Formula 1 non poteva non passare inosservata la presenza di un colosso dell’industria russa come Uralkali, il cui logo è stato rimosso dalla livrea della nuova Haas, così come anche la bandiera russa e lo stesso Mazepin, che si ritrova così senza un sedile. Ora, però, Uralkali ribatte e annuncia così una battaglia legale, che però potrebbe avere ripercussioni sulla stagione sportiva della scuderia a stelle e strisce. LEGGI TUTTO

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    F1. Uralkali contro Haas: “Chiederemo i danni”

    ROMA – “La Uralkali intende tutelare i propri interessi in sede legale e richiede una compensazione per i danni, nonché il rimborso dei significativi importi che Uralkali aveva pagato per la stagione di Formula 1 2022”. Così in un comunicato quello che ormai è l’ex sponsor della scuderia Haas annuncia l’intenzione di chiedere il rimborso alla Haas. La società mineraria russa Uralkali passa così al contrattacco e promette di portare in tribunale Gene Haas, proprietario del team statunitense. La compagnia di Dmitry Mazepin, padre di Nikita Pazepin – anche lui tagliato fuori dalla Haas -, considera inoltre “irragionevole la decisione della scuderia”, invocando il principio secondo cui “lo sport debba essere sempre libero dalla politica e dalle pressioni di fattori esterni”.
    La situazione in Haas
    Tutto nasce dalla mossa militare della Russia, che, invadendo l’Ucraina, ha suscitato le reazioni dell’opinione pubblica. In Formula 1 non poteva non passare inosservata la presenza di un colosso dell’industria russa come Uralkali, il cui logo è stato rimosso dalla livrea della nuova Haas, così come anche la bandiera russa e lo stesso Mazepin, che si ritrova così senza un sedile. Ora, però, Uralkali parte alla riscossa chiedendo i “danni” ad Haas e annunciando una battaglia legale che potrebbe avere strascichi nel corso della stagione. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher fiducioso: “La direzione è quella giusta”

    ROMA – Buone aspettative accompagnano Mick Schumacher verso l’inizio del nuovo Mondiale di F1. Il tedesco è soddisfatto dei test, ma ancora non sa chi lo affiancherà durante la stagione visto il recente licenziamento di Nikita Mazepin da parte della Haas: “Nel complesso, le mie prime impressioni sono molto positive e penso chestiamo andando nella giusta direzione. Abbiamo gli strumenti, per poter concretizzare un effettivo passo avanti. Speriamo di essere in grado di combattere un po’ quest’anno, il che sarebbe fantastico”, ha affermato. 
    “Umore positivo”
    “Non ho ottenuto molto l’anno scorso, ma l’umore resta ugualmente buono – prosegue dopo i test pre-stagionali di Barcellona secondo quanto scritto da racingnews365.com -. I progetti che abbiamo scelto di intraprendere la scorsa stagione sono stati corretti. Abbiamo fatto la maggior parte del lavoro, ed ora si tratta solo di mettere tutto insieme in tempo per la prima gara. Di conseguenza, in vista del prossimo mondiale, mi sento molto a mio agio, mi sento pronto, così come tutti i ragazzi del team. Sono sicuro che sarà una buona stagione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Prime impressioni positive, sarà una bella stagione”

    ROMA – Mick Schumacher si avvicina all’inizio del Mondiale con buone aspettative. Il tedesco è soddisfatto dei test, ma ancora non sa chi lo affiancherà durante la stagione visto il recente licenziamento di Nikita Mazepin da parte della Haas: “Nel complesso, le mie prime impressioni sono molto positive e penso chestiamo andando nella giusta direzione. Abbiamo gli strumenti, per poter concretizzare un effettivo passo avanti. Speriamo di essere in grado di combattere un po’ quest’anno, il che sarebbe fantastico”, ha affermato. 
    Le parole di Mick
    “Non ho ottenuto molto l’anno scorso, ma l’umore resta ugualmente buono – prosegue dopo i test pre-stagionali di Barcellona secondo quanto scritto da racingnews365.com -. I progetti che abbiamo scelto di intraprendere la scorsa stagione sono stati corretti. Abbiamo fatto la maggior parte del lavoro, ed ora si tratta solo di mettere tutto insieme in tempo per la prima gara. Di conseguenza, in vista del prossimo mondiale, mi sento molto a mio agio, mi sento pronto, così come tutti i ragazzi del team. Sono sicuro che sarà una buona stagione”. LEGGI TUTTO