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    F1, Isola sul Gp di Spagna: “Sarà una gara a due soste”

    BARCELLONA – Ci si avvina alla gara del Gran Premio di Spagna, che si preannuncia a dir poco equilibrata. Al duo Ferrari-Red Bull, sembra si sia aggiunta anche la Mercedes, vogliosa di rientrare in lotta per i vertici dopo un avvio di campionato deludente. A entrare nel particolare tecnico ci ha pensato Mario Isola, responsabile del settore motorsport in pista della Pirelli: “L’anteriore sinistra è stata quella più sollecitata e questo sarà il fattore limitante che porterà probabilmente a una gara a due soste per la maggior parte dei piloti. Il grande punto di domanda è come verranno fatte queste due soste. I team dovranno gestire con molta attenzione l’allocazione pneumatici per arrivare alla gara con i pneumatici che servono, tenendo presente anche che devono avere obbligatoriamente a disposizione un set di medium e uno di hard”, ha dichiarato. 
    “Alto degrado”
    Le prime tre sessioni lasciano indicazioni chiare a Isola: “Le sessioni di prove libere sono andate abbastanza come da aspettative, dopo il Bahrain, questo è stato il primo grande circuito dell’anno ad alti livelli di degrado  e abbiamo visto temperature della pista che hanno raggiunto il picco di quasi 50 gradi questo pomeriggio, aumentando la sfida, soprattutto per la mescola soft”, conclude.  LEGGI TUTTO

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    F1: terminati i test con le gomme Pirelli da 18 pollici

    ROMA – Con la conclusione della sessione di Alpine al circuito Paul Ricard, con protagonista Daniil Kvyat, si chiude il 2021 di test con le gomme Pirelli da 18 pollici, che verranno utilizzate in Formula 1 a partire dal 2022. Gli pneumatici con profilo ribassato sono parte della rivoluzione che avverrà nel Circus nel 2022. Mario Isola, responsabile Pirelli in F1, ha parlato così in vista del prossimo campionato: “Con quest’ultimo test su specifiche da bagnato abbiamo finalmente portato a termine il percorso di sviluppo dei nuovi 18 pollici. L’anno scorso la pandemia ci ha costretti a rivedere completamente la tabella di marcia e ad annullare tutti i test in pista per focalizzarci sulle attività di simulazione e sui processi di virtualizzazione e modellizzazione. Proprio lo screening virtuale ci ha permesso di ottimizzare il numero di specifiche da produrre e di tornare a testare in pista nel 2021 per 28 giornate”.
    Le parole di Isola
    “Abbiamo iniziato il processo di sviluppo partendo dai profili per poi passare alla costruzione di base e, nella fase finale, ci siamo concentrati sull’identificazione delle cinque mescole di gamma da omologare per il prossimo anno – ha aggiunto Isola -. I risultati fin qui ottenuti, aspetto per noi fondamentale, sono stati avvalorati anche dai piloti che attualmente gareggiano nel mondiale e che hanno avuto modo di provarli, seppur solo con delle mule car. Il prossimo anno avremo comunque a disposizione ulteriori giornate di test che ci permetteranno, qualora fosse necessario, di affinare i pneumatici utilizzando le nuove monoposto. Ora, dopo la convalida delle specifiche da parte di FIA, nei test successivi al Gran Premio di Abu Dhabi tutti i piloti avranno la possibilità di provare i 18 pollici nella versione definitiva, anche se dovremo appunto attendere i test di inizio campionato del prossimo anno per vederli in azione per la prima volta con le monoposto 2022”. LEGGI TUTTO

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    F1, Isola: “Senza sosta, non so se Hamilton avrebbe finito la gara”

    ISTANBUL – Mario Isola ha parlato dopo il Gran Premio di Turchia, valevole per la sedicesima tappa del Mondiale 2021 di Formula 1. Il manager della Pirelli, Head of F1 & Car Racing della casa gommistica, ha commentato la strategia di Lewis Hamilton, che fino all’ultimo ha cercato di evitare una sosta ai box: “A giudicare le condizioni delle gomme dopo la gara, credo che Lewis non sarebbe arrivato al traguardo, o al massimo ci sarebbe arrivato veramente al limite – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Se avesse proseguito, il rivestimento della gomma si sarebbe ridotto alla sola carcassa, in particolare verso la conclusione. Sarebbe stato davvero pericoloso spingere in queste circostanze, ma posso capire che i piloti desiderano massimizzare il risultato quando sono coinvolti e concentrati durante la gara”.
    Sulla strategia di Ocon
    Isola ha poi commentato il fatto che tutti i piloti, eccetto Esteban Ocon, abbiano fatto almeno una sosta ai box: “Ogni vettura è diversa, e di conseguenza anche il livello del rivestimento è differente. Tutto dipende anche da quanto un pilota spinge in pista, ma nel complesso tutte le auto presentavano condizioni di usura estreme. La maggior parte di coloro che si sono fermati al 47° o 48° giro avevano le gomme praticamente finite. Sapevamo, che con i nuovi interventi l’asfalto sarebbe stato più abrasivo ed avrebbe comportato una maggior aderenza rispetto all’anno scorso. La pista era del tutto asciutta, ma era comunque abrasiva, ed era veramente al limite. Suggerirei ai nostri ingegneri di sottolineare alle squadre la necessità di cambiare le gomme durante la gara, e di evitare di proseguire fino alla fine. È troppo pericoloso”. LEGGI TUTTO

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    F1, Isola dopo i test: “Tutte le mescole si sono comportate bene”

    ROMA – “In tutte e tre le giornate tutte le mescole si sono comportate bene e non sono emersi problemi né si sono riscontrati segni di graining ma solo di leggera abrasione sulle mescole più morbide. I tempi sul giro, oltre che dalle condizioni climatiche, sono stati influenzati dai diversi carichi di benzina che ogni squadra ha deciso di utilizzare, rendendo pertanto difficile fare un paragone diretto con i tempi visti nelle prove libere o in gara lo scorso dicembre”. Parla così Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing, a poche ore dalla conclusione dei test ufficiali della Formula 1 in Bahrain. 

    Le parole di Mario Isola
    Isola prosegue nella sua disamina tecnica in vista dell’imminente inizio del campionato, fissato per fine marzo: “In base ai dati raccolti – dichiara -, il divario tra le mescole è difficilmente quantificabile a causa dell’evoluzione della pista. Il più attendibile è quello tra C3 e C2 che approssimativamente è nell’ordine dei 5 decimi, mentre quello tra C3 e C4 è risultato più elevato rispetto al previsto, con la C4 provata da molte vetture in condizioni di pista più veloce. Ora aspettiamo l’inizio della stagione che sarà anche l’ultima con i 13 pollici prima del passaggio nel 2022 ai 18 pollici, per i quali è stata pianificata una serie di test di sviluppo durante l’anno”. LEGGI TUTTO