More stories

  • in

    A3, Aci Castello: Da Palmi arriva Zappoli

    ACI CASTELLO – Sistemia Saturnia Aci Castello apre ufficialmente il mercato in vista della stagione 2021-2022. Nell’ottica del prossimo campionato di Serie A3, la società chiude la prima operazione per la costruzione del nuovo organico.
    Si tratta di Enrico Guarienti Zappoli, attaccante brasiliano, classe ’95, 197 cm di altezza, proveniente dal Franco Tigano Palmi che nella scorsa annata è stata tra le protagoniste di A3.
    Dopo l’esperienza in patria col Volei Canoas, ha scritto pagine importanti della propria carriera nel panorama pallavolistico tricolore grazie alle militanze con Ravenna, Bolzano e Roma. In mezzo, le maglie d’oltralpe di Innsbruck e Buhl.
    Zappoli, brasiliano con procedimento in corso per la cittadinanza italiana, vanta quasi novecento punti realizzati nell’arco delle sei stagioni trascorse nella penisola.
    Per il neotecnico Waldo Kantor dunque un atleta di spessore per la categoria.

    Sostieni Volleyball.it

    Articolo precedenteCuneo: Il primo acquisto è PedronArticolo successivoVNL M.: La Germania di Giani al lavoro in quarantena LEGGI TUTTO

  • in

    Cuneo: Il primo acquisto è Pedron

    CUNEO – A meno di una settimana dalla conclusione del 76° campionato di serie A2, il Cuneo Volley muove i suoi primi passi verso la prossima stagione e lo fa con un colpo di mercato. Alla corte di coach Serniotti arriva il palleggiatore veneto Matteo Pedron.
    L’ex regista di Ortona porta in dote dieci anni di carriera in serie A2 e oltre 230 gare a completare il curriculum.
    Un giocatore esperto, con obiettivi personali e di gruppo, che in primis ha apprezzato il progetto di Cuneo: « Di Cuneo mi è subito piaciuto il progetto, la società è ambiziosa e la città ha molta storia pallavolistica alle spalle. Come ogni stagione l’obiettivo principale sarà quello di vincere più gare possibili e migliorare assieme ai miei compagni».
    Coach Serniotti: « Benvenuto a Matteo Pedron, un ragazzo che seguivamo da qualche stagione. Pensiamo che l’esperienza maturata in questo campionato possa essere molto utile e per questo siamo contenti del suo arrivo a Cuneo».

    Sostieni Volleyball.it

    Articolo precedenteVNL F.: Italia-Polonia 2-3. Brave azzurrine, pesano poche sbavatureArticolo successivoA3, Aci Castello: Da Palmi arriva Zappoli LEGGI TUTTO

  • in

    VNL 2021, l’Italia lotta ma cede il passo alla Polonia al tie break

    Di Redazione All’esordio nella Volleyball Nations League 2021 la nazionale italiana femminile, nonostante una bella prestazione, ha ceduto alla Polonia 2-3 (22-25, 25-22, 25-20, 22-25, 15-17). La giovane formazione azzurra, ricca di esordienti, ha giocato con carattere e organizzazione, strappando con pieno merito un punto alla squadra avversaria, scesa in campo con una formazione più esperta. Domani Bosio e compagne torneranno in campo alle ore 19 (diretta La7d) per affrontare la Turchia, oggi uscita vincitrice dalla sfida contro la Serbia 3-2. Come sestetto iniziale Giulio Bregoli ha schierato Bosio in palleggio, opposto Mingardi, schiacciatrici D’Odorico e Guerra, centrali Lubian e Mazzaro, libero Fersino. Per Bosio, D’Odorico, Mazzaro e Fersino si è trattato dell’esordio assoluto in campo con la maglia azzurra. Nel primo set le due squadre sono rimaste a contatto sin sull'(8-8), momento in cui l’Italia ha accusato qualche passaggio a vuoto e le avversarie ne hanno approfittato (14-18). Le azzurre, però, non si sono arrese e hanno accorciato (18-20). Nel finale la Polonia ha tentennato a chiudere e la nazionale tricolore ha sfiorato la rimonta (22-25). I buoni segnali azzurri hanno trovato conferma nel secondo parziale, Mingardi e compagne infatti hanno mostrato una bella pallavolo, rispondendo colpo su colpo alle biancorosse (15-15). Nelle fasi conclusive l’Italia ha spinto sull’acceleratore eh ha allungato con decisione (24-18). Le ragazze di Bregoli hanno sprecato diversi set-ball, ma sono riuscite a imporsi (25-22). Al rientro in campo l’Italia ha subito preso il controllo delle operazioni (8-4), creando grossi problemi alla Polonia. Il servizio di Marina Lubian ha messo in evidente difficoltà la ricezione avversaria e così la nazionale tricolore si è portata sul (12-7). Con il passare delle azioni le azzurre sono calate di ritmo e le biancorosse hanno sfruttato l’occasione (13-14). Superato il momento difficile, dentro Nwakalor per Mingardi, l’Italia ha ritrovato il proprio gioco e per le polacche non c’è più stato niente da fare (25-20).   Nella quarta frazione è stata la Polonia a partire meglio, mentre le azzurre hanno dovuto inseguire (6-11). Con grinta e determinazione le ragazze di Bregoli si sono mantenute prima a contatto delle avversarie (13-16), e poi ha riportato le cose in parità (17-17). Le due squadre hanno dato vita a un serrato botta e risposta, conclusosi in favore delle biancorosse (22-25). Nel tie-break l’equilibrio è durato fin sul (7-7), poi alcuni errori azzurri ha permesso alle avversarie di guadagnare un buon margine (8-11). Un’ispirata Nwakalor ha guidato la rimonta dell’Italia (11-11), che ha avuto per prima la palla match (14-13). L’Italia non ha sfruttato due occasioni, mentre la Polonia ha chiuso al primo colpo (15-17). Italia – Polonia 2-3 (22-25, 25-22, 25-20, 22-25, 15-17) ITALIA: Bosio, Bonifacio, Guerra 16, Nwakalor 3, Mingardi 16, Lubian 11, De Bortoli (L), Mazzaro 9, Battistoni, Furlan, Melli, D’Odorico 19, Fersino (L), Omoruyi. All. Bregoli POLONIA: Nowicka 2, Alagierska 5, Kakolewska 5, Stenzel (L), Stysiak 25, Efimienko-Mlotkowska11, Lukasik 1, Jagla (L), Smarzek 18, Fedusio, Czyrnianska, Łazowska, Rozanski, Gorecka 11. All. Jacek Nawrocki (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Firenze: Torna in Toscana la regista Bonciani

    FIRENZE – A volte ritornano. Il Bisonte Firenze ha ingaggiato con un contratto annuale la palleggiatrice Francesca Bonciani, che come Indre Sorokaite era già stata bisontina fra il 2016 e il 2019.Un ritorno che fra l’altro allarga ulteriormente la colonia toscana all’interno del roster: Francesca, fiorentina doc, va ad aggiungersi alla livornese Emma Graziani e alla pisana Carlotta Cambi, per una coppia di registe che parlerà quindi lo stesso dialetto. Bonciani, che proprio oggi compie 29 anni, vestirà di nuovo la maglia numero 5, e tornerà ‘a casa’ dopo aver accumulato esperienze importanti sia in A2 a Olbia che in A1 a Casalmaggiore: coach Bellano potrà quindi giocare su una giocatrice che avrà il vantaggio di conoscere già molto bene l’ambiente e buona parte dello staff, e che ha sempre garantito ampia affidabilità, disponibilità e professionalità.
    “Sono veramente molto emozionata per il mio ritorno a Il Bisonte, perché giocare per la squadra della città in cui si è nati, in un ambiente che consideri come una seconda famiglia, è una delle massime aspirazioni per un giocatore: posso dire che torno a casa, in tutti i sensi, ed è una gioia immensa, un onore e un piacere – il commento soddisfatto di Bonciani -. Sono felicissima di poter giocare nel nuovo Palazzo Wanny, non solo per noi ma anche per le persone che ci verranno a sostenere, perché ne avremo bisogno: i Pellicani Feroci fanno parte a tutti gli effetti della squadra, li conosco bene e so che sono fondamentali con i loro cori ‘fuori dal coro’. E poi c’è Wanny, che è il motore di tutto: non vedo l’ora di riabbracciarlo e spero di rivederlo prima possibile, anche per ringraziarlo per tutto quello che ha fatto e che sta facendo”.

    Sostieni Volleyball.it

    Articolo precedenteVNL F.: Dominicana-Stati Uniti 0-3. Plummer top scorerArticolo successivoVNL F.: Italia-Polonia 2-3. Brave azzurrine, pesano poche sbavature LEGGI TUTTO

  • in

    Reggio Emilia: Torna a casa Diego Cantagalli

    Cantagalli con la maglia celebrativa numero “46”

    REGGIO EMILIA – La Conad Reggio Volley Tricolore ha ufficializzato l’ingaggio dell’opposto Diego Cantagalli dalla Sieco Service Ortona.Alto 203 cm, classe 1999, per Diego quello reggiano è un ritorno a casa dopo aver mosso i suoi primi passi come giocatore nelle giovanili della Conad Volley Tricolore (in quel periodo a Cavriago).
    Così Cantagalli sul suo ritorno a Reggio Emilia: “Tornare a Reggio è per me sempre una grandissima emozione. Ho famiglia, conoscenti e amici qui a Reggio e tornavo sempre il più possibile, laddove ve ne fosse la possibilità, in questa città che è a tutti gli effetti casa mia. Non ho mai avuto la possibilità di giocare al Bigi con la maglia della mia città e coronare questo sogno sarà per me di enorme stimolo. Per la prima volta (se non si contano le giovanili) nella mia carriera sarò un giocatore di Volley Tricolore e sto vivendo un incredibile turbinio di emozioni allo stesso tempo. Sono molto felice che Conad si sia mossa in maniera decisa, puntando molto su di me. Ad Ortona, nonostante qualche problemino fisico, avevo trovato la sua giusta dimensione e sono certo che a Reggio sarà esattamente la stessa cosa. La società si è sempre dimostrata molto accorta e disponibile nei miei confronti e non è stato difficile accettare una proposta che mi permetterà di riabbracciare tanti cari amici, oltre che di continuare una ” strada ” già intrapresa da mio padre. Ringrazio Ortona per tutto ciò che ha fatto per me ed auguro il meglio sia alla società che ai miei ex compagni che mi hanno sempre aiutato e sostenuto durante l’arco di questa stagione così complicata sotto tutti i punti di vista”.
    “Sono molto motivato per l’inizio di questo nuovo campionato 21/22 e conscio di avere alle spalle una squadra che ha alla base una organizzazione seria ed una mentalità che va abbastanza controcorrente rispetto a quelle che sono le solite meccaniche societarie quando si parla di professionismo”.

    Sostieni Volleyball.it

    Articolo precedentePerugia: Ufficiale, Mengozzi alla corte di GrbicArticolo successivoVNL F.: Olanda-Belgio 3-0. Derby di Novara: Daalderop 10 pt vs Herbots 13 pt LEGGI TUTTO

  • in

    Perugia: Ufficiale, Mengozzi alla corte di Grbic

    Stefano Mengozzi

    PERUGIA – Dopo l’anticipazione social, arriva ora la nota del club che ufficializza l’acquisto per la prossima stagione di Stefano Mengozzi che va a chiudere, assieme ai confermati Solè, Russo e Ricci, la batteria dei posti tre a disposizione di Nikola Grbic.E, come già successo negli anni passati con Ricci e Russo, anche Mengozzi arriva al PalaBarton da Ravenna percorrendo la E45 in direzione Umbria e caricando nel proprio bagagliaio i suoi diciotto anni nella pallavolo che conta e le sue dieci stagioni nella massima serie.È lo stesso Mengozzi a raccontare i passaggi del suo arrivo a Perugia.“Mi ha chiamato Cisco (Recine, il direttore sportivo bianconero, ndr), lo conosco da diciassette anni e abbiamo parlato in romagnolo (sorride al telefono Mengozzi, ndr). Mi ha proposto questa nuova avventura, è stata una chiamata che mi ha fatto subito enorme piacere, mi ha riempito non solo di felicità, ma anche di orgoglio, è stata una chiamata che mi ha dato una sensazione di responsabilità. Ho deciso quasi subito. Perché? Beh, perché è un top club che ti chiama, perché Perugia è una di quelle squadre che in questo momento ogni giocatore secondo me sogna. Per me rappresenta anche una bella soddisfazione a livello personale. Una soddisfazione che arriva a 36 anni e che forse mi godo ancora di più che se fossi stato giovane, con maggiore consapevolezza”.  
    “Il fatto che tre centrali su quattro arrivino da Ravenna è una curiosità in effetti, ma è anche un dato di fatto della qualità e della bontà del lavoro che sa fare la società e lo dimostrano non solo i giocatori che sono poi venuti a Perugia, ma anche i tanti altri ragazzi che a Ravenna sono cresciuti e che in Ravenna hanno poi trovato un trampolino di lancio in tante squadre della Superlega”.
    Con Mengozzi si parla di quella che potrà essere la prossima stagione.“A livello di squadra è chiaro che ci sono in rosa nomi importantissimi, giocatori di primissima fascia. Ma tanti li conosco personalmente e so che sono dei bravi ragazzi prima ancora che grandi giocatori e che hanno voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Gli obiettivi della società sono giustamente importanti e non bisogna nascondersi. Dobbiamo sapere che bisognerà lavorare duro ogni giorno e dovremo essere bravi a non farci schiacciare da questi obiettivi, ma anzi utilizzarli come un grande stimolo per far meglio. Sotto questo aspetto credo che avere Grbic come allenatore sia una garanzia. Ci ho lavorato due anni a Verona, mi sono trovato molto bene con lui e secondo me è un allenatore che ti fa tirar fuori tutto quello che hai in ogni allenamento e che ti fa dare sempre il meglio di te. Sono felice di ritrovarlo a Perugia e di tornare a lavorare con un tecnico del genere. Sono sicuro che negli ultimi anni è cresciuto e migliorato ancora e sono quindi anche curioso di vederlo in palestra”.
    E Stefano Mengozzi cosa cerca da questa nuova avventura al PalaBarton con Perugia?“Sicuramente voglio dare il mio contributo quotidiano alla crescita della squadra ed anche dei miei compagni di ruolo più giovani. Parlo in particolare di Fabio (Ricci, ndr) che è romagnolo come me e con il quale siamo stati insieme tre anni a Ravenna, e parlo di Roberto (Russo, ndr) che è ancora molto giovane e con grandi margini di miglioramento. Poi non nascondo che, con tutti gli impegni che dovremo affrontare, mi piacerebbe ritagliarmi qualche spazio ed essere utile a Nikola ed alla squadra in campo, ben sapendo che dovrò dare il massimo con il mio lavoro quotidiano e consapevole del mio ruolo che, visto che siamo in pieno Giro d’Italia, potrei definire quello di gregario”. LEGGI TUTTO