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    Jannik Sinner: L’ascesa inarrestabile del fenomeno italiano nel tennis mondiale

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner sta continuando a consolidare la sua posizione tra i grandi del tennis mondiale. La sua crescita e la determinazione sono evidenti e lo hanno trasformato in un vero e proprio simbolo dello sport italiano. La sua carriera, fatta di alti e di bassi, mette in luce quanto sia fondamentale il duro lavoro, la passione e la resilienza. Questi elementi gli hanno permesso di superare le sfide, non solo in campo, ma anche fuori.
    Un talento che non passa inosservatoNato il 16 agosto 2001 a San Candido, un piccolo paese in Alto Adige, Sinner ha mostrato fin da subito un talento straordinario. Prima di dedicarsi completamente al tennis, si è distinto nello sci, uno sport molto popolare nella sua regione. Sebbene non abbia proseguito su questa strada, la sua esperienza sugli sci gli ha dato una solida preparazione fisica e una mentalità competitiva che si sono rivelate fondamentali nel suo percorso tennistico.
    Il passaggio al tennis è stato quasi immediato. In poco tempo, Sinner ha dimostrato di avere una naturale solidità nel gioco da fondo campo, una freddezza impressionante nei momenti fondamentali e una capacità innata di leggere le mosse degli avversari. Non ci è voluto molto perché il giovane altoatesino entrasse nel circuito professionistico. Ha attirato subito l’attenzione per il suo enorme potenziale. Già da giovanissimo, è diventato il primo italiano a raggiungere il vertice del ranking ATP.
    Oggi, il suo stile di gioco è una fusione di potenza e di precisione. Colpi potenti e un servizio che mette in difficoltà chiunque si trovi dall’altra parte della rete. La sua capacità di rimanere costante nei momenti più difficili lo ha consacrato come uno dei giocatori più affidabili del circuito. Inutile dire che ispira tantissimi giovani tennisti italiani che lo considerano un modello da seguire. Se oggi il tennis va di moda, possiamo dire che è in gran parte grazie a Sinner! Online stanno nascendo sempre di più i giochi ispirati al tennis, per esempio su Grazieslot.com puoi trovare una selezione delle piattaforme che offrono i migliori bonus senza deposito per iniziare a giocare online e, perché no, imparare le regole del tennis e viverlo in prima persona.
    Un dominio nei grandi torneiIl vero sigillo della sua classe è arrivato con le vittorie nei tornei del Grande Slam. Il suo trionfo agli Australian Open del 2025, dove ha battuto Alexander Zverev con un netto 6-3, 7-6(4), 6-3, è stato il suo terzo titolo Slam, dopo le vittorie negli Australian Open e negli US Open del 2024. Questi successi lo hanno consolidato come un campione sulle superfici dure, una tipologia di campo che richiede una combinazione di resistenza fisica e mentale.
    Il match contro Zverev è stato particolarmente teso, soprattutto nel secondo set, dove il tie-break ha messo in risalto la concentrazione di Sinner nei momenti decisivi. Una delle sue qualità migliori è la capacità di mantenere la calma sotto pressione, evita gli errori evitabili anche quando la tensione è alle stelle. Questa caratteristica lo ha spesso aiutato a prevalere nelle fasi finali dei tornei.
    Una carriera in rapida ascesaIl ritorno e il futuroCi auguriamo che la recente sospensione sia solo un ostacolo temporaneo. Il 4 maggio 2025, Sinner tornerà finalmente in campo per il Masters 1000 di Roma, uno degli eventi più attesi dell’anno. Nonostante l’assenza forzata dai tornei, il tennista altoatesino mantiene salda la sua posizione di numero uno del mondo, con 9.930 punti, seguito da vicino dai suoi rivali Alexander Zverev e Carlos Alcaraz.
    La curiosità intorno al suo ritorno è alle stelle, non solo tra gli esperti, ma anche tra i tifosi di tutto il mondo. Sinner ha dimostrato più volte di sapersi esaltare quando la pressione è alta e ora tutti si chiedono se sarà in grado di riprendere da dove aveva lasciato. Gli occhi sono tutti puntati su di lui, con la speranza che possa confermare ancora una volta la sua classe nei prossimi tornei, come Wimbledon e gli US Open. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Roma: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Uscite anche le quali

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    È stata pubblicata l’entry list del singolare maschile per l’82ª edizione degli Internazionali BNL d’Italia, un’edizione che si preannuncia storica sia per la massiccia presenza di tennisti italiani nei vari tabelloni, sia per la significativa espansione del Foro Italico, la cui superficie è passata da 12 a 20 ettari.La grande novità di quest’anno è rappresentata dall’utilizzo, per la prima volta nella storia del torneo, dello Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, dove è stata realizzata la nuova SuperTennis Arena, che diventa il terzo dei quattro show court a disposizione degli organizzatori.
    Sinner, il numero 1 a caccia del primo acuto a RomaJannik Sinner parteciperà per la sesta volta al Masters 1000 di casa, dove ha un bilancio di 9 vittorie e 5 sconfitte. Proprio al Foro Italico, nel 2019, l’altoatesino ottenne contro Steve Johnson la sua prima vittoria in un torneo Masters 1000. Il suo miglior risultato a Roma resta il quarto di finale raggiunto nel 2022, quando superò Pedro Martinez, Fabio Fognini e Filip Krajinovic, prima di arrendersi a Stefanos Tsitsipas.Il numero 1 del mondo arriva al torneo da assoluto protagonista della categoria Masters 1000, avendo firmato quattro dei cinque successi italiani nella storia di questi tornei, introdotti nel calendario nel 1990: ha trionfato a Montreal 2023 (battendo De Minaur in finale), Miami 2024 (contro Dimitrov), Cincinnati 2024 (superando Tiafoe) e Shanghai 2024 (prevalendo su Djokovic). L’unico altro italiano a vincere un Masters 1000 è stato Fabio Fognini a Monte-Carlo nel 2019.
    Musetti, specialista del ForoLorenzo Musetti ha un legame speciale con gli Internazionali, dove ha partecipato cinque volte tra qualificazioni e main draw, con un bilancio di 5 vittorie e 4 sconfitte. Nel 2020 fece scalpore sconfiggendo Stan Wawrinka e diventando il primo tennista nato nel 2002 a vincere un match nel circuito ATP. Ha raggiunto i quarti di finale sia in quell’edizione che nel 2022, rappresentando il suo miglior risultato nel torneo.
    Berrettini torna dopo tre anniMatteo Berrettini farà il suo ritorno agli Internazionali dopo tre anni di assenza. Il romano non gioca il Masters 1000 di casa dal 2021, periodo in cui aveva appena disputato la sua prima (e finora unica) finale in questa categoria di tornei a Madrid. Questa sarà la sua sesta partecipazione complessiva, con un bilancio di 7 vittorie e 5 sconfitte.Il suo miglior piazzamento a Roma risale al 2020, edizione spostata a settembre a causa della pandemia, quando raggiunse i quarti di finale prima di essere sconfitto da Casper Ruud. Ha vinto due partite consecutive anche nel 2019 e 2021, fermandosi agli ottavi in entrambe le occasioni.
    Gli altri azzurriFlavio Cobolli, romano doc, parteciperà per la sesta volta agli Internazionali, dove ha un bilancio di 1 vittoria e 3 sconfitte. Ha superato le qualificazioni solo nel 2023, mentre nel 2024 ha ottenuto la sua prima vittoria in main draw contro Maximilian Marterer, prima di cedere a Sebastian Korda.Matteo Arnaldi ha all’attivo tre partecipazioni con 2 vittorie e 3 sconfitte, avendo raggiunto il secondo turno sia nel 2023 che nel 2024.Lorenzo Sonego è uno dei veterani italiani al Foro, con quella del 2025 che sarà la sua decima partecipazione complessiva. Il torinese vanta come miglior risultato la storica semifinale del 2021, impresa che mancava a un italiano dal 2007 con Filippo Volandri.Luciano Darderi ha partecipato due volte al torneo, con un bilancio di 2 vittorie e 1 sconfitta. Nel 2024 ha raggiunto il terzo turno grazie ai successi su Denis Shapovalov e Mariano Navone, prima di arrendersi ad Alexander Zverev.Per Mattia Bellucci, invece, sarà l’esordio assoluto nel main draw dopo aver tentato senza successo le qualificazioni nel 2023.
    L’82ª edizione degli Internazionali BNL d’Italia si preannuncia quindi come una delle più interessanti degli ultimi anni, con un contingente italiano più forte che mai e la nuova, imponente struttura del Foro Italico pronta ad accogliere appassionati da tutto il mondo.
    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Roma (MD) Inizio torneo: 05/05/2025 | Ultimo agg.: 14/04/2025 22:18Main Draw (cut off: 78 – Data entry list: 07/04/25 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Sinner termina il periodo di restrizioni: può tornare ad allenarsi in impianti ufficiali

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Sembra ieri quando è stata annunciata la sospensione a Jannik Sinner, che ha voluto evitare conseguenze più gravi accettando le misure imposte. Dopo diverse settimane in cui si è allenato come poteva a causa delle restrizioni previste dalla sanzione, il tennista italiano potrà ora allenarsi normalmente, nelle strutture che preferisce e anche con altri tennisti professionisti.
    Oggi, domenica 13 aprile, termina il periodo durante il quale gli era vietato allenarsi in strutture ufficiali e con giocatori in attività. Si tratta senza dubbio di un passo importante in vista del suo grande ritorno nel circuito, previsto per l’ATP Masters 1000 di Roma 2025.Questo significativo allentamento delle restrizioni permetterà al numero uno del mondo di intensificare la preparazione nelle prossime settimane, potendo finalmente confrontarsi con altri professionisti e affinare il suo gioco in condizioni più simili a quelle che troverà al Foro Italico.
    Tutti noi attendiamo con impazienza il ritorno in campo del campione altoatesino, la cui assenza si è fatta sentire nell’intero circuito maggiore negli ultimi tornei importanti del calendario ATP.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Pellegrini: “Sinner trattato diversamente dagli altri”, scoppia la polemica sui social

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    La campionessa olimpica Federica Pellegrini è finita al centro di una accesa polemica per le sue dichiarazioni sul caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner. L’oro olimpico di Pechino 2008 nei 200 metri stile libero ha espresso dubbi sulla gestione del caso del tennista altoatesino, scatenando reazioni contrastanti nel mondo dello sport e sui social media.
    “Credo che la sua vicenda sia stata trattata diversamente dal 99% dei casi”, ha affermato Pellegrini. “Quanto alla responsabilità oggettiva rispetto al team – ha proseguito la campionessa veneta – va detto che non è che se il mio fisioterapista si beve una birra e investe qualcuno è colpa mia, ma diventa una mia responsabilità se il fisio usa una crema su di me e poi io risulto positivo. Perché il caso Sinner deve essere diverso? È questa la mia domanda. E diverso è stato: la soluzione è arrivata solo dopo i ricorsi della Wada. Non dico che ci dovesse essere una sospensione. Ma di fatto è stato trattato come un caso diverso dal 99% degli altri atleti che hanno affrontato e pagato una negligenza per doping”.
    Queste dichiarazioni hanno provocato numerosi attacchi nei confronti della nuotatrice, tanto da spingerla a tornare sull’argomento tramite un post su X: “Rimango della mia pacata opinione, nonostante il vostro modo di porvi nei miei confronti continui ad essere aggressivo/repressivo. Non ho altro da aggiungere”.
    La precisazione della Pellegrini non ha però placato le polemiche. Molti utenti hanno continuato a criticarla, accusandola di diffondere informazioni infondate sul caso. Un utente, ad esempio, le ha risposto: “Continui a confondere la libera pacata espressione di una pacata opinione con un pacato diffondere notizie palesemente infondate, spero solo per pacata ignoranza dei fatti. Rivendicarlo pacatamente e non ammetterlo è solo un’enorme pacata presunzione”.
    Il caso Sinner, che ha visto il tennista italiano risultare positivo al Clostebol per contaminazione indiretta attraverso un trattamento effettuato dal suo fisioterapista, si è concluso con l’assoluzione dell’atleta che ha però perso i punti e il premio in denaro del torneo di Indian Wells. La gestione del caso da parte delle autorità antidoping continua evidentemente a dividere il mondo dello sport italiano.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Panichi racconta il lavoro con Sinner durante lo stop. “Ha un fisico da decatleta”

    Il team Sinner al completo agli Australian Open 2025

    Manca meno di un mese al rientro in attività di Jannik Sinner ed è grande la curiosità di scoprire come ha lavorato, principalmente sul proprio fisico, in questo “scomodo” periodo di pausa. Marco Panichi, preparatore atletico del n.1, ha rilasciato un’interessante intervista al Corriere della Sera nella quale si è soffermato proprio sugli aspetti più tecnici del loro svolto nelle ultime settimane. Poter sottoporre il corpo di Jannik ad una serie di attività ed esercizi difficili da realizzare in momenti di gara è qualcosa di unico, quindi i tre mesi di stop possono diventare un’opportunità interessante. Proprio da qua parte l’intervista dall’ex preparatore di Djokovic (sette anni insieme al serbo), oggi nel box dell’italiano. Riportiamo i passaggi più significativi del pensiero di Panichi.

    “Dal giorno in cui abbiamo saputo dello stop, giocatore, team e management hanno avuto all’unisono lo stesso pensiero: sfruttare al meglio questo periodo” racconta Panichi. “Sapevamo da subito di poter fare un bel lavoro, studiato e programmato, non diluito e spezzettato dai viaggi e dai tornei come al solito. Non è che eravamo contenti della sospensione di Jannik, è chiaro, però abbiamo studiato un modo attivo e propositivo di viverla. Abbiamo trasformato i micro-cicli di lavoro in macro-cicli, siamo scesi nel particolare e nel dettaglio, abbiamo dedicato tanto tempo all’acquisizione di dati su Jannik, applicando moduli di allenamento per metterlo nelle condizioni di fare un altro salto di qualità importante. Da Roma in poi, questo lavoro dovrà dare i suoi frutti”.
    Già dallo scorso gennaio Sinner ha messo da parte le cavigliere, si sente più sicuro del proprio corpo? “Tutto vero. Le cavigliere limitano l’articolazione e lo sforzo viene ripartito sulla struttura, con la conseguenza del sovraccarico su certe parti del corpo. Eliminare le cavigliere è stato un processo lungo ma importante per Jannik. Con fondamentali risvolti psicologici. Facendo un profondo lavoro specifico, giorno dopo giorno il giocatore si è sentito sempre più sicuro. Senza che gli facessimo alcuna pressione, a un certo punto è venuto lui da noi: sono pronto, ci ha detto. Da gennaio, in Australia, quando le ha smesse, non ne ha mai sentito la mancanza. Continuando a prestare la giusta attenzione alle sue fragilità, direi che indietro non si torna”.
    Palestra e quindi pesi, ma non troppi, ecco perché: “Il tennis è uno sport in cui la forza specifica per eseguire il gesto tecnico deve essere esplosiva. Non demonizzo i lavori di forza però, con il fisico di Jannik, l’aspetto funzionale è più importante. Facciamo lavori tridimensionali per sviluppare il collegamento tra segmenti che rendano il suo gesto il più efficace possibile. Nel tennis ci sono tre aree che devono concatenarsi di concerto: fisico, mente e tecnica”.
    Senza tornei, c’è monotonia nella giornata di Sinner, e spezzarla è importante. Forse anche per questo ha raccontato di esser andato in bici con gli amici, aver provato il kart e altro. Panichi conferma l’importanza di inserire stimoli nuovi e rompere le routine: “Tanto, ma non solo in questo periodo così particolare. Anche i viaggi e gli aerei possono ingenerare una routine. L’aspetto motivazionale è determinante: sfidiamo continuamente Jannik con nuove sollecitazioni, lo spingiamo a fare cose nuove, per lui inedite. Anche semplici: una partita a golf, la visita di un museo… Ampliare la sfera mentale permette di presentarsi all’allenamento più freschi. Però è altrettanto vero che una certa ripetitività è utile al confronto, senza correre il rischio di ingabbiare il giocatore in qualcosa di troppo monotono. È la varietà nel protocollo di lavoro che ci consente di capire se stiamo andando bene. (…) Durante lo stop forzato sta scoprendo cose nuove, che lo stimolano. Quando giriamo per tornei è impossibile dedicarsi ad altro che non sia allenamento, partita e recupero. Per di più Jannik non può più andare in giro senza essere riconosciuto e fermato. In questi tre mesi, inoltre, si è preso del tempo libero per se stesso: si è riscoperto. La detossificazione è in atto. Sono molto contento: a livello mentale è trasformato. A Roma tornerà con un’enorme motivazione e un’importante freschezza“.
    Così Panichi descrive il talento motorio di Sinner: “Coordinazione, stamina, aspetto neurovegetativo: Jannik ha un fisico da decatleta, sa fare bene tutto. Se fosse più forte, non potrebbe essere così agile. Se è una macchina quasi perfetta dobbiamo ringraziare Hanspeter e Siglinde Sinner, i genitori che gli hanno trasmesso il Dna. Ma, dal mio punto di vista, il suo più straordinario talento è la gestione delle situazioni, che sia un allenamento o una partita tesissima: ha una calma operativa, nei momenti che contano, rara. Mente e fisico sono un sistema integrato: quando uno lo tira giù, l’altro lo spinge in su. Sa usare le emozioni come fonte di energia: se hai un travaso emotivo, ti blocchi; ma lui sa surfare sulle emozioni, restando sempre sulla cresta. Il sistema integrato si allena, certo. Ma con le doti di Jannik Sinner devi nascere”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La vittoria di Berrettini assicura il n.1 di Sinner fino al rientro a Roma

    Jannik Sinner con la seconda coppa degli Australian Open

    Tra amici ci si aiuta sempre. Jannik Sinner nel 2023 in quel di Malaga, con in mano la prima Davis Cup vinta in carriera, aveva promesso a un infortunato Matteo Berrettini  “l’anno prossimo la vinceremo insieme”. Detto fatto, i due hanno trascinato gli azzurri alla seconda vittoria della mitica “insalatiera” (e terza per la storia del nostro tennis) nel 2024, pure con un successo insieme in doppio. Stavolta sul “rosso” di Monte Carlo è Matteo a fare un favore a Jannik: battendo Zverev nel secondo turno del Masters 1000 del Principato, ha assicurato a Sinner il n.1 ATP fino al suo rientro a Roma. Jannik taglierà l’eccellente traguardo di almeno 50 settimane consecutive in vetta al ranking nonostante i pesantissimi tre mesi di stop per la nota vicenda Clostebol.
    Davvero scadente il rendimento di Zverev dopo gli Australian Open: il tedesco ha preso parte a 6 tornei, con in palio teoricamente ben 4250 punti, più che sufficienti a sorpassare Sinner, fermo per lo stop. Ha raccolto invece solo 6 vittorie e 6 sconfitte, con un misero bottino di soli 270 punti! Il n.1 per lui è rimasto solo miraggio… anzi si può affermare senza ombra di dubbio che proprio la netta sconfitta patita da Sasha contro Jannik a Melbourne ha minato le certezze del tedesco, crollato a livello di prestazione, fiducia e tenuta mentale. Da allora Zverev è irriconoscibile. Il suo servizio va a corrente alternata, gioca molto conservativo e con troppa tensione, crollato indietro “a remare” e attendere le mosse degli avversari. Quando ne trova uno con classe e potenza come Matteo, la sconfitta diventa inevitabile.
    Jannik Sinner tornerà in campo agli Internazionali d’Italia ad inizio maggio e lo farà ancora da n.1. Sembrava molto difficile quando è scattata la sospensione a metà febbraio, ma era difficile ipotizzare un rendimento così modesto sia di Zverev che di Alcaraz. “La pressione del dover sorpassare Sinner mi ha schiacciato”, ha affermato Carlos. In realtà, sembra piuttosto che la prepotenza e classe di Jannik abbia scavato un solco profondo tra lui e tutti gli avversari, e non solo per punti in classifica…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Internazionali d’Italia 2025: Sinner guida la pattuglia azzurra in un’edizione da record

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    È stata pubblicata l’entry list del singolare maschile per l’82ª edizione degli Internazionali BNL d’Italia, un’edizione che si preannuncia storica sia per la massiccia presenza di tennisti italiani nei vari tabelloni, sia per la significativa espansione del Foro Italico, la cui superficie è passata da 12 a 20 ettari.La grande novità di quest’anno è rappresentata dall’utilizzo, per la prima volta nella storia del torneo, dello Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, dove è stata realizzata la nuova SuperTennis Arena, che diventa il terzo dei quattro show court a disposizione degli organizzatori.
    Sinner, il numero 1 a caccia del primo acuto a RomaJannik Sinner parteciperà per la sesta volta al Masters 1000 di casa, dove ha un bilancio di 9 vittorie e 5 sconfitte. Proprio al Foro Italico, nel 2019, l’altoatesino ottenne contro Steve Johnson la sua prima vittoria in un torneo Masters 1000. Il suo miglior risultato a Roma resta il quarto di finale raggiunto nel 2022, quando superò Pedro Martinez, Fabio Fognini e Filip Krajinovic, prima di arrendersi a Stefanos Tsitsipas.Il numero 1 del mondo arriva al torneo da assoluto protagonista della categoria Masters 1000, avendo firmato quattro dei cinque successi italiani nella storia di questi tornei, introdotti nel calendario nel 1990: ha trionfato a Montreal 2023 (battendo De Minaur in finale), Miami 2024 (contro Dimitrov), Cincinnati 2024 (superando Tiafoe) e Shanghai 2024 (prevalendo su Djokovic). L’unico altro italiano a vincere un Masters 1000 è stato Fabio Fognini a Monte-Carlo nel 2019.
    Musetti, specialista del ForoLorenzo Musetti ha un legame speciale con gli Internazionali, dove ha partecipato cinque volte tra qualificazioni e main draw, con un bilancio di 5 vittorie e 4 sconfitte. Nel 2020 fece scalpore sconfiggendo Stan Wawrinka e diventando il primo tennista nato nel 2002 a vincere un match nel circuito ATP. Ha raggiunto i quarti di finale sia in quell’edizione che nel 2022, rappresentando il suo miglior risultato nel torneo.
    Berrettini torna dopo tre anniMatteo Berrettini farà il suo ritorno agli Internazionali dopo tre anni di assenza. Il romano non gioca il Masters 1000 di casa dal 2021, periodo in cui aveva appena disputato la sua prima (e finora unica) finale in questa categoria di tornei a Madrid. Questa sarà la sua sesta partecipazione complessiva, con un bilancio di 7 vittorie e 5 sconfitte.Il suo miglior piazzamento a Roma risale al 2020, edizione spostata a settembre a causa della pandemia, quando raggiunse i quarti di finale prima di essere sconfitto da Casper Ruud. Ha vinto due partite consecutive anche nel 2019 e 2021, fermandosi agli ottavi in entrambe le occasioni.
    Gli altri azzurriFlavio Cobolli, romano doc, parteciperà per la sesta volta agli Internazionali, dove ha un bilancio di 1 vittoria e 3 sconfitte. Ha superato le qualificazioni solo nel 2023, mentre nel 2024 ha ottenuto la sua prima vittoria in main draw contro Maximilian Marterer, prima di cedere a Sebastian Korda.Matteo Arnaldi ha all’attivo tre partecipazioni con 2 vittorie e 3 sconfitte, avendo raggiunto il secondo turno sia nel 2023 che nel 2024.Lorenzo Sonego è uno dei veterani italiani al Foro, con quella del 2025 che sarà la sua decima partecipazione complessiva. Il torinese vanta come miglior risultato la storica semifinale del 2021, impresa che mancava a un italiano dal 2007 con Filippo Volandri.Luciano Darderi ha partecipato due volte al torneo, con un bilancio di 2 vittorie e 1 sconfitta. Nel 2024 ha raggiunto il terzo turno grazie ai successi su Denis Shapovalov e Mariano Navone, prima di arrendersi ad Alexander Zverev.Per Mattia Bellucci, invece, sarà l’esordio assoluto nel main draw dopo aver tentato senza successo le qualificazioni nel 2023.
    L’82ª edizione degli Internazionali BNL d’Italia si preannuncia quindi come una delle più interessanti degli ultimi anni, con un contingente italiano più forte che mai e la nuova, imponente struttura del Foro Italico pronta ad accogliere appassionati da tutto il mondo.
    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Roma (MD) Inizio torneo: 05/05/2025 | Ultimo agg.: 08/04/2025 09:18Main Draw (cut off: 78 – Data entry list: 07/04/25 – Special Exempts: 0/0)

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    Sinner, la fragilità che crea il Campione

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Sentirsi fragile può essere tutt’altro che un difetto, può diventare un’opportunità. Rappresenta una condizione di instabilità che porta alla reazione e quindi la reazione costruisce nuove consapevolezze. La fragilità diventa punto di forza quando riesce a farti capire ancora di più chi sei e quanto sei forte. Di fragilità ha parlato Jannik Sinner nell’intervista esclusiva rilasciata a Sky Sport a latere di un evento organizzato da uno dei suoi main sponsor, uno dei tanti che con fermezza fin dal giorno del “fattaccio” si è schierato senza se e senza ma con il nostro campione, credendo ciecamente alla sua correttezza.
    “Ero molto fragile dopo quello che è successo”, racconta Jannik nelle prime parole rilasciate alla stampa dopo aver accettato la sospensione con lo stesso entusiasmo di quando sei costretto a trangugiare un calice di fiele… “Ero molto fragile perché sono successe cose che non mi aspettavo, reazioni dentro di me inattese. Vi direi una bugia. Risulterei una persona senza sentimenti ed emozioni, senza niente. Però nella vita si impara. Anno dopo anno conosco sempre meglio me stesso, come sono come persona e anche sul mio valore”.
    Questo pensiero è clamorosamente prezioso, bello e importante. Da scolpire su pietra e tramandare ai posteri dello sport – e non solo – appeso in una lapide nell’area dedicata allo sport del Foro Italico, dove il nostro campione tra un mese finalmente tornerà a fare quello che ama e che riesce a fare nessuno: giocare a tennis, divertirsi e vincere. È un pensiero rivelatore che spiega in poche parole perché Sinner è lassù sul trono del tennis mentre tutti gli altri in questi due mesi di assenza non sono riusciti minimamente ad avvicinarlo. Jannik è concentrato unico di talento motorio, di rapidità di pensiero e reattività che, con un lavoro certosino, ha cesellato una tecnica di gioco eccezionale grazie alla quale colpisce la palla in modo fluido e preciso, a creare un tennis vincente in tutte le situazioni che si possono verificare durante il gioco. La sua forza sta nella decontrazione degli impatti, nella velocità generale, nella fluidità che lo porta a tirare fortissimo. Ma questa meravigliosa architettura tecnica cadrebbe miseramente se non fosse sostenuta da una forza mentale assoluta, granitica, quella che gli permette di reggere la pressione e fare la giocata e la scelta giusta, anzi cavalcare il momento e così andare sopra agli avversari.
    Per tutto questo la sua umanità, l’imperfezione che sempre sente dentro di sé e che lo stimola a migliorare, e anche la fragilità, quella di cui ha parlato ieri nell’intervista, sono gli ingredienti fondamentali che hanno creato l’uomo Sinner. Badate bene: in uno sport spietato come il tennis di vertice, più del tennista Jannik è l’uomo Jannik a vincere. In questo momento storico della nostra disciplina, il “rosso” da Sexten è nettamente avanti a tutta la concorrenza perché non c’è assolutamente nessun avversario nel pieno della sua carriera che sia così tanto uomo come Jannik, così stabile, maturo e consapevole. Uno che ha capito i propri difetti e fragilità e che con coraggio si è guardato in faccia allo specchio deciso ad affrontarli, perché non c’è altra via per superarli e così diventare una persona migliore, più forte e consapevole. Tutto questo lavoro su se stesso in campo ha un valore inestimabile, è come partire in ogni game da 15, …forse anche da 30. Nessun altro sport come il tennis vive di tensione, di stress, di paure e della necessità di applicare in un millisecondo un problem solving efficace a furia di colpi e scelte di gioco. Jannik è nato “destinato al lavoro”, come lui stesso ha più volte affermato, certo che tutto era da fare, costruire e migliorare con ore ed ore di dura applicazione, ripetizioni ed analisi, per arrivare il giorno dopo in campo con ancor più fame per cancellare ruvidità e problemi. A partire dalla sua testa, dalla conoscenza di se stesso perché in campo, nella partita, sei nudo di fronte ai problemi posti dall’avversario e dal gioco e solo se ti senti forte e consapevole puoi reagire e farcela. E Jannik ce la fa, meglio di chiunque altro.
    Perché Alcaraz, Zverev e tutti gli altri non sono riusciti ad approfittare di queste settimane con il “Re” sospeso in quel limbo immeritato ed avvicinarlo pericolosamente? Perché a livello di forza interiore sono ben più distanti dei 3000 e fischia punti certificati dal ranking ATP. Il più vincente dell’era moderna, Mr. Djokovic, è oggettivamente un po’ consumato per reggere sul lungo periodo, resta un avversario formidabile nel match secco o nel singolo torneo, dove ritengo che con la sua classe immensa e sterminata forza interiore possa ancora fare il colpaccio, chissà magari anche in uno Slam se tutto dovesse girare bene (magari sui prati londinesi…). Ma tutti gli altri hanno deluso su tutta linea perché non sono minimamente vicini a Sinner per maturità e consapevolezza.
    Tra un mese Sinner tornerà in campo, e tutti potremo finalmente metterci alle spalle questa vicenda tremenda, parlare solo e soltanto di tennis e speriamo anche tornare a sorridere con tante vittorie, come è successo sino alla finale di Melbourne. “Sono successe cose che non mi aspettavo, reazioni dentro di me inattese. (…) nella vita si impara. Anno dopo anno conosco sempre meglio me stesso, come sono come persona e anche sul mio valore”. Sinner ha scelto di non parlare fino a ieri, e l’ha fatto dicendo come sempre poche parole ma molto chiare. Queste che ho appena riportato nuovamente sono le migliori che tutti i suoi sostenitori e gli amanti del tennis potessero sperare. Reazioni dentro di me; nella vita si impara; conosco sempre meglio me stesso; anche sul mio valore. È la conferma dell’economica circolare che ho provato a descrivere in questo editoriale, quello che ha portato Jannik Sinner a diventare il tennista più forte del mondo e l’uomo più consapevole e stabile su piazza. Fragilità che fa riflettere, Reazione a difficoltà inattesa, Imparare e conoscere meglio se stesso, Consapevolezza del proprio Valore. Gli ingredienti che hanno formato il ragazzo e sostenuto la creazione del Campione. Jannik tornerà a Roma tirato a lucido fisicamente come mai, e pure agonisticamente incazzato per lo stop ingiusto subito. Ne vedremo delle belle…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO