More stories

  • in

    Cahill: “Sinner a Cincinnati ha contratto un virus. Ieri sera stava meglio, oggi riposo”

    Jannik Sinner nella sfortunata finale di Cincinnati

    Arriva un aggiornamento flash dagli Stati Uniti sulle condizioni di Jannik Sinner. A parlare Darren Cahill, coach del n.1, in una breve dichiarazione rilasciata al network statunitense ESPN, del quale l’australiano è da tempo collaboratore. Cahill ha confermato che il malessere che ha afflitto Jannik a Cincinnati è stato “un virus”, abbastanza forte da mandarlo k.o. e costringerlo a gettare la spugna in finale contro Alcaraz dopo appena cinque game, peraltro disputati “camminando” in campo, senza energie.
    “Ho parlato brevemente con lui ieri sera. Stava un po’ meglio” afferma Cahiil. “Si prenderà anche oggi libero, questo è il piano, e spero che domani possa scendere in campo e iniziare a colpire qualche palla. Siamo fiduciosi che starà bene”.
    Poche parole ma utili a chiarire le cause del problema accusato da Sinner prima della finale del Masters 1000 dell’Ohio, e anche rasserenare gli animi in vista di US Open, al via domenica prossima a Flushing Meadows. Jannik è stato avvistato New York nel suo day off, appena sbarcato in città. Domani quindi dovrebbe svolgere il primo allenamento, a soli tre giorni dall’inizio del torneo.
    L’italiano è il campione in carica, ma visto che a US Open non c’è la consuetudine – come a Wimbledon – che la nuova edizione del torneo viene aperta dal vincitore dell’anno precedente, è possibile che Sinner chieda di debuttare il più tardi possibile per riprendere vigore dopo il contrattempo di salute sofferto a Cincinnati dopo la semifinale vinta contro Atmane, proprio nella serata del suo compleanno o la mattina successiva. Ricordiamo che quest’anno, per la prima volta, lo Slam della “grande mela” scatterà già alla domenica invece del consueto lunedì, come accade da anni a Roland Garros e da un paio di stagioni anche a Melbourne.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Ljubicic: “Quando i 1000 duravano una settimana, i giocatori potevano gestire meglio i tempi di recupero e di allenamento”

    Ivan Ljubicic

    Ivan Ljubicic ritiene che lo status quo del tour maschile abbia raggiunto delle criticità importanti e che sia necessario intervenire. Il calendario troppo ravvicinato e “stressato” dell’estate sul cemento in Nord America ha presentato un conto salato, tra le importanti assenze in Canada e i troppi ritiri e infortuni a Cincinnati, il tutto con lamentele pressanti dei giocatori, big inclusi. Parlando a La Gazzetta dello Sport, Ljubicic ha affrontato alcuni temi di attualità, tra cui le condizioni di Sinner in vista di New York, la rivalità con Alcaraz e altro ancora. Questi alcuni estratti salienti del pensiero del croato, oggi alle dipendenze della Federtennis francese.
    “Quando i 1000 duravano una settimana, i giocatori potevano gestire meglio i tempi di recupero e di allenamento. Ora è molto più difficile” riflette Ljubicic sul calendario, clima torrido in America e problemi dei giocatori. “Quello che abbiamo visto a Cincinnati fa riflettere. Non riesco a capire perché si insista a far giocare con quel caldo e quella umidità. Gli atleti rischiano di farsi male, il pubblico non si diverte. Bisogna fare qualcosa”.
    Questo il pensiero di Ivan sul recupero di Sinner, a pochi giorni dal debutto a US Open: “Avvicinamento a US Open complicato? Dipende da quanto dura. Se recupera in 2-3 giorni, non ci sarà nessun contraccolpo. Se invece deve stare a risposo per tutta questa settimana, allora diventa complicato ritrovare la forma necessaria per vincere uno Slam. Anche se nei primi turni Jannik avrà avversari più abbordabili, la distanza dei tre set su cinque, il caldo e l’umidità di Flushing Meadows potrebbero fargli perdere tante energie”.
    Dopo Roland Garros e Wimbledon, il mondo del tennis c’ha preso gusto ad assistere a finali Slam tra Jannik e Carlos, è banalmente “la” partita, quella che tutti vogliono vedere per la carica emotiva e spettacolare che i due portano in campo. A New York andrà in scena la terza di fila? E chi sarebbe favorito? “Difficile fare un pronostico su una partita che, nell’eventualità, si giocherebbe tra quasi tre settimane” afferma Ljubicic. “Non contando giustamente Cincinnati, Alcaraz è avanti 5-2 negli scontri diretti sul cemento. Allo stesso tempo, il miglior Sinner si esprime su questa superficie. Tutto considerato, mi viene da dire che partirebbero alla pari, anche perché le loro sfide sono sempre molto combattute. Di certo sono nettamente davanti a tutti gli altri, mi sorprenderebbe se non arrivassero in fondo, col punto interrogativo della salute di Jannik. Cosa potrebbe fare la differenza a Us Open?  La superficie è molto importante. A Wimbledon, per esempio, Sinner ha spinto molto sul dritto di Alcaraz: sull’erba funziona, sulla terra no. Solitamente a New York i campi sono abbastanza veloci: le traiettorie alte non pagano, bisogna muoversi molto bene ed essere fisicamente al 110%. Questo è un torneo che richiede molto e che impone un tennis aggressivo. Lo praticano entrambi, nel caso di Alcaraz le varianti del top spin pronunciato e delle smorzate pagano un po’ meno. Bisognerà anche vedere il livello del servizio”.
    “A Sinner non manca niente. È vero che il servizio è il suo colpo meno naturale, ma ogni campione ha una sorta di fissa sul colpo dove si sente meno preparato. Per Jannik è il servizio, sebbene sia migliorato tantissimo”.
    L’esito di US Open sarà importantissimo, forse decisivo, anche per la corsa al n.1 di fine 2025. Così la vede Ivan: “Alcaraz è avanti di quasi 2000 punti nella Race. Se vince US Open e Sinner perde nei primi turni, diventa difficile per Jannik recuperare. Ma se l’italiano lascia per strada pochi punti a New York, allora lo vedo ancora favorito. Non dimentichiamo che il Masters di Parigi e le ATP Finals, terreni di caccia di Sinner, mettono in palio 2500 punti“.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Cahill svela la crescita di Sinner: “Il servizio è stata la chiave”

    Darren Cahill nella foto – Foto Getty Images

    L’attesa è quasi finita. Alle 21:00 ora italiana gli appassionati vivranno un altro capitolo della rivalità più entusiasmante del tennis contemporaneo: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si sfideranno nella finale del Masters 1000 di Cincinnati. Un lunedì diverso dal solito, ma che promette scintille dal primo scambio: due campioni che si sono alternati nel rubarsi titoli negli ultimi mesi e che ora arrivano a Ohio con i conti ancora aperti. Non sappiamo chi solleverà il trofeo, ma una cosa è certa: ci sarà battaglia.
    Quando due “galli del pollaio” come loro incrociano le racchette, lo spettacolo è assicurato. A dare ulteriore spessore all’attesa è arrivata anche l’analisi di Darren Cahill, allenatore di Sinner insieme a Simone Vagnozzi dal 2022. L’australiano, tra i coach più rispettati del circuito, ha raccontato ad ATP Media i punti chiave della crescita del suo allievo, che da 14 mesi non molla più la vetta del ranking mondiale.
    “Il segreto? Non c’è alcun segreto. Solo lavoro quotidiano e la convinzione che ogni giorno ci sia sempre qualcosa da migliorare”, ha spiegato Cahill. “È questo il motivo per cui siamo così orgogliosi, perché tutto quello che costruiamo negli allenamenti si riflette poi nei grandi match, nei grandi tornei. Non è frutto di esperimenti di qualche giorno, ma di anni di impegno e di pressione costante affinché continuasse a fare le cose giuste”.
    Uno dei primi aspetti affrontati dall’australiano è stato il servizio. “Quando sono entrato nel team gli dissi subito: devi migliorare il servizio. Con il fisico che hai e i tuoi 1,91 metri, era fondamentale aumentare la velocità e la precisione della prima palla. Da lì si vincono partite con il servizio, ci si fa più solidi nei numeri e si diventa più efficaci, pur restando pronti a lottare negli scambi se l’avversario riesce a rispondere”, ha ricordato Cahill.
    Il coach ha poi sottolineato il carattere da combattente del suo allievo: “Jannik è un animale da competizione, gli piace fare domande, vuole sempre capire e crescere. Se guardi il suo corpo ora e lo confronti con quello di qualche anno fa, ti rendi conto del lavoro enorme che ha fatto in ogni aspetto”.
    Sinner arriverà dunque alla finale con la consapevolezza del percorso compiuto e del sostegno del suo staff, mentre Alcaraz proverà ancora una volta a fermare la corsa del numero uno del mondo. Sarà la prima finale tra i due a Cincinnati.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Masters e WTA 1000 Cincinnati: Il programma delle finali. In campo Jannik Sinner e poi Jasmine Paolini

    Jannik Sinner e Jasmine Paolini – Foto getty images

    P&G Center Court – ore 21:00Jannik Sinner vs Carlos Alcaraz

    Masters 1000 Cincinnati – Finale – Chi vincerà?
    Sinner (2-0)
    Sinner (2-1)
    Alcaraz (2-0)
    Alcaraz (2-1)
    View Results

     Loading …

    Iga Swiatek vs Jasmine Paolini (Non prima 00:00)

    WTA 1000 Cincinnati – Finale – Chi vincerà
    Paolini (2-0)
    Paolini (2-1)
    Swiatek (2-0)
    Swiatek (2-1)
    View Results

     Loading … LEGGI TUTTO

  • in

    Sinner-Alcaraz, sfida per il trono: la grande finale del Masters 1000 di Cincinnati (domani alle ore 21 italiane – Sondaggio LiveTennis)

    Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Per la quarta volta negli ultimi tre mesi, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si ritrovano faccia a faccia in una finale, questa volta al Masters 1000 di Cincinnati. Dopo aver illuminato Roma, Roland Garros e Wimbledon, il duello fra il numero uno e il numero due del mondo torna a calamitare l’attenzione degli appassionati, con il match in programma lunedì alle 21 italiane (15 locali).

     Loading …

    Il cammino in Ohio ha confermato ancora una volta lo stato di forma dei due protagonisti assoluti del circuito. Sinner, campione in carica, non ha perso nemmeno un set per raggiungere la sua ottava finale in un Masters 1000 e arriva con una serie aperta di 26 vittorie consecutive sul cemento, eguagliando Andre Agassi. “Sarà un match molto difficile, ma spero che sia di alto livello, sia per noi che per chi guarda. È quello che conta davvero”, ha dichiarato l’azzurro dopo la vittoria in semifinale contro Terence Atmane.
    Alcaraz, invece, ha dovuto faticare di più lungo il percorso, affrontando avversari di livello superiore in classifica: prima ha eliminato Andrey Rublev nei quarti, poi Alexander Zverev in semifinale. Lo spagnolo, che in questa stagione ha già conquistato cinque titoli (record sul Tour), cerca a Cincinnati il suo primo trionfo nel torneo e la sesta vittoria stagionale. “Sono entusiasta. Lui ha vinto l’ultima finale, io le prime due dell’anno. Stavolta sarà la prima sul cemento, e non vedo l’ora di affrontare questa sfida”, ha commentato il murciano, consapevole di avere davanti “il miglior giocatore del mondo sul cemento, e probabilmente su ogni superficie in questo momento”.
    La rivalità tra i due si è arricchita di nuovi capitoli in questo 2025. Dopo le tre finali già disputate, con due successi di Alcaraz (Roma e Roland Garros) e il trionfo di Sinner a Wimbledon, i numeri parlano di un head-to-head complessivo di 9-6 a favore dello spagnolo (contando challenger e l’esibizione milionaria di Riyadh). Se a Parigi l’iberico aveva salvato tre match point prima di imporsi, a Londra l’italiano ha rotto la serie negativa vincendo il suo primo titolo ai Championships.
    L’attesa per la finale di Cincinnati è legata anche allo stile contrastante dei due. Da una parte la solidità e la precisione di Sinner, capace di giocare sempre al massimo livello senza sbavature; dall’altra il talento esplosivo e la fantasia di Alcaraz, in grado di ribaltare gli scambi con colpi imprevedibili e serie di punti travolgenti. “Con lui devi sudare ogni singolo punto, dall’inizio alla fine – ha detto Alcaraz –. La sua capacità di non avere cali mentali lo rende speciale”.
    Oltre al titolo, c’è anche la corsa al numero uno di fine anno. Nella Live Race to Turin, Alcaraz ha 1.540 punti di vantaggio su Sinner, ma l’azzurro, in caso di vittoria, ridurrebbe il distacco a 1.190 punti prima dello US Open. Viceversa, un successo dello spagnolo allargherebbe il margine a 1.890 punti, oltre a cancellare il ricordo amaro della finale persa contro Djokovic nel 2023 proprio su questi campi.
    Sinner-Alcaraz è ormai molto più di una rivalità: è la nuova colonna portante del tennis mondiale. Lunedì sera, Cincinnati sarà il teatro del loro 16º confronto diretto, con in palio un titolo pesante e un altro tassello di una sfida destinata a segnare un’epoca, forse come i Big 3.
    Federico Di Miele LEGGI TUTTO

  • in

    Un duello senza confini: Sinner e Alcaraz finalisti su terra, erba e cemento

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    I tifosi del tennis possono ritenersi fortunati: ancora una volta Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si affrontano in una finale di prestigio, questa volta al Masters 1000 di Cincinnati. Una rivalità che sta diventando il centro del circuito ATP, con lo spagnolo e l’italiano costantemente capaci di imporsi sugli avversari e di ritrovarsi faccia a faccia nei momenti più importanti della stagione.
    I numeri confermano che siamo di fronte a un duello destinato a scrivere pagine di storia. Con la finale in Ohio, Alcaraz e Sinner diventano infatti la quinta coppia della storia del tennis maschile a sfidarsi in finali su tre superfici diverse all’interno della stessa stagione dal 1990 in poi. Prima di loro, l’impresa era riuscita soltanto a coppie leggendarie come Edberg-Becker (1990), Federer-Nadal (2006), Nadal-Djokovic (2011) e Federer-Djokovic (2015).
    La stagione 2025 ha già consegnato tre capitoli memorabili della rivalità: la vittoria di Sinner a Wimbledon sull’erba, il trionfo di Alcaraz sulla terra di Roma e quello a Parigi nel Roland Garros. Ora arriva l’appuntamento sul cemento americano, che aggiunge un ulteriore tassello alla sfida tra i due giocatori che più di chiunque altro stanno segnando il presente e, con tutta probabilità, il futuro del tennis mondiale.

    Finali Sinner 🇮🇹 vs Alcaraz 🇪🇸 – 2025

    Roma (Terra battuta)
    Alcaraz 🇪🇸 b. Sinner 🇮🇹
    7-6 (5), 6-1

    Roland Garros (Terra battuta)
    Alcaraz 🇪🇸 b. Sinner 🇮🇹
    4-6, 6-7 (4), 6-4, 7-6 (3), 7-6 (10-2)

    Wimbledon (Erba)
    Sinner 🇮🇹 b. Alcaraz 🇪🇸
    4-6, 6-4, 6-4, 6-4

    Cincinnati (Cemento)
    Da giocare

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Che qualità Atmane! Ma Sinner è più forte, batte il francese e vola in finale al Masters 1000 Cincinnati

    Jannik Sinenr (foto Getty Images)

    Buon Compleanno Campione! Jannik Sinner si regala la miglior torta di compleanno possibile per i suoi 24 anni sotto forma di una bella vittoria in semifinale al Masters 1000 di Cincinnati, dove batte un ottimo Terence Atmane – la sorpresa del torneo – per 7-6(4) 6-2 e accede per il secondo anno di fila in finale nel torneo dell’Ohio, dove attende Alcaraz o Zverev. Sarà la 28esima finale in carriera per Jannik e l’ottava a livello M1000. È stata una partita rapida, giocata con pochi scambi e aggressività totale, con il servizio a farla da padrone nel primo set e l’avvio del secondo ed entrambi i giocatori pronti ad affondare il prima possibile. Sinner alla fine l’ha vinta grazie alla sua maggior classe, potenza nella spinta e intensità di gioco, ma ancor più decisiva è stata la sua esperienza e tenuta nei momenti clou del match, come ben ha dimostrato la conclusione del primo set. Atmane ha servito come un treno, forte di un movimento di battuta clamorosamente rapido che non permette di intuire la direzione dei suoi fendenti, e bravissimo a cambiare continuamente angolo e rotazione in modo da non dare mai ritmo e punti di riferimento alla consistente risposta di Jannik. Ma, dopo sei game gloriosi, quasi perfetti… Atmane serve per primo nel tiebreak e commette doppio fallo. Un singolo punto ma c’è tutta una vita sportiva dentro, che racconta la poca esperienza a questo livello del francese, entrato a Cincy dalle “quali” e volato tra i migliori quattro con prestazioni eccezionali contro Cobolli, Fonseca, Fritz e Rune. Al contrario Sinner ha giocato un pessimo primo turno di battuta in apertura del secondo set, con pochissime prime palle in campo e ben 6 errori col diritto, alcuni terrificanti, in un momento in cui ha pagato il caldo opprimente della giornata e si sentiva assai spossato. Ma ha tenuto, ha giocato pulito cercando di pizzicare il rovescio in risposta di Atmane, il colpo più debole del repertorio, e in qualche modo Jannik ha respinto l’aggressività del rivale, che sarebbe stato assai pericoloso con un break di vantaggio visto il suo servizio. In questo si vincono le partite: tenere nella difficoltà e imporre la propria maggior classe ed esperienza nei passaggi chiave.
    Chiaro che nello scambio tra i due vi fosse un abisso e bravo per questo è stato Terence nel rifiutare per quasi tutto il match di entrarvi, a costo di sbagliare. Un bel giocatore Atmane, con qualità, visione, velocità di braccio, sembra tutt’altro che una meteora e ha affrontato questa partita con un gesto inedito: regalare al rivale una preziosa carta Pokemon dalla sua ricca collezione in segno di stima e vicinanza a Sinner nel giorno del compleanno, siparietto ripreso dalle clandestine telecamere del torneo. Una piccola cosa che racconta tanto di quanto sia stimato Sinner sul tour dai colleghi, ma anche che razza di persona speciale sia Terence, uno che è arrivato quasi per caso così avanti in questo torneo ma che possiede qualità tecnica e quel sereno disincanto misto a consapevolezza che è il sale dei campioni.

    “I have a little something for you”
    Wholesome moment between Jannik Sinner and Terence Atmane pic.twitter.com/eEeJMAxSrz
    — Cincinnati Open (@CincyTennis) August 16, 2025

    Per diventarlo un campione, però, Atmane deve lavorare e non poco sulla risposta di rovescio, apparsa del tutto in balia sulla prima palla esterna da destra del n.1. Proprio questo colpo ha portato tantissimi punti all’azzurro ed è stato importantissimo perché di fatto Jannik, prendendosi quasi tutti i punti da destra, non è mai andato sotto nello score nel singolo game e ha potuto giocare sciolto, sereno. È stato anche paziente Sinner nel primo set, quando in risposta non l’ha vista quasi mai ma non è mai fatto prendere né dallo scoramento, né dalla fretta nelle rare occasioni nelle quali lo scambio è finalmente partito. JS ama il ritmo, colpire tante palle, e contro un tipo anomalo e rapidissimo nell’esecuzione e nelle scelte come il francese di ritmo non ne ha mai avuto, insidia non da poco per lui… Ma è riuscito a restare focalizzato, pensare ai propri game, gestiti benissimo (tre vinti a zero nel primo set) e quindi scappare via appena l’altro è calato alla battuta.
    È accaduto nel tiebreak, sostanzialmente dominato con il gentile omaggio di un doppio fallo nel primo punto; è accaduto nel quarto game quando dall’angolo gli hanno intimato di spingere fortissimo subito, “vai full!” diceva Vagnozzi, perché contro un battitore così in palla e con il caldo che ti fa girare la testa, inutile sprecare troppe energie se il game ce l’ha l’altro in mano con il servizio. Ma in quel quarto game Jannik ha indovinato due risposte ottime, è avanzato e si è preso il punto, e quindi il break, il primo del match. Sipario, la partita è finita lì perché Atmane non ha la costanza e stabilità nei colpi per mettere alle corde Jannik, che ha controllato i suoi game, ritrovato la prima palla e chiuso con un secondo break. Agli spettatori più distratti (magari con un occhio sul cellulare per la notizia dell’improvvisa morte di Pippo Baudo…) potrebbe sembrare una vittoria comoda, ordinaria amministrazione. Lo è stata solo in parte, perché Atmane ha servito tanto e bene, ha rischiato facendo le cose giuste; si è messo nelle condizioni migliori per dar tanto fastidio dal n.1, che da n.1 ha dovuto giocare per vincere. Anche in questo vedi i rapporti di forza, e vedi la forza di Sinner, uno che fa sembrare normalissime cose tutt’altro che semplici.
    Sarà di nuovo finale a Cincinnati, per difendere il titolo e confermare i 1000 punti c’è da vincere una finale, probabilmente contro il “solito” Alcaraz. Ma stasera, Jannik, c’è da festeggiare un compleanno speciale, c’è tempo domani per pensare a lunedì sera. Tanti Auguri Campione!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La partita ha un’anteprima a dir poco singolare: nel tunnel di ingresso al campo centrale, Atmane augura a Sinner buon compleanno e a sorpresa tira fuori una preziosa card Pokemon della sua ricca collezione, e la regala a Jannik che guarda sorpreso, divertito e lo abbraccia con ampi sorrisi di entrambi. Questo il Fair Play e prepartita che SEMPRE vorremmo vedere. Bravo Terence! Il match scatta con Atmane alla battuta. E che battuta… due servizi eccellenti, poi sul 30-0 ecco il primo scambio e Sinner impone un ritmo superiore. Pazzesca la curva col diritto mancino imposta da Terence, in qualche modo Jannik la rimanda di là e il francese si incarta sotto rete. 30 pari. Con un bel diritto vincente Atmane muove lo score, inizio con un bel piglio per lui, senza timore. Più comodo il primo turno di Sinner, servizio sicuro sul rovescio del francese e poi un diritto vincente velocissimo, per l’1 pari. Atmane ha assoluto bisogno di essere incisivo col diritto subito dopo la battuta, pena finire nella morsa dell’italiano. Da “Magicien” con le sue carte, Terence tira fuori dal cilindro una demi-volée davvero magica per controllo, un gran bel punto. Questo ragazzo ha tanto tennis nel braccio, era solo questione di tempo per vederlo salire dove il suo talento merita (2-1). Si gioca a chi per primo prende il controllo e attacca, implacabile Jannik nei suoi turni, Terence ha una velocità di braccio notevole e non è facile intuire le sue traiettorie (3-2). Nel sesto game Jannik rischia anche serve and volley e ben gli riesce. Meno al secondo tentativo, mentre la mazzata col diritto cross dopo un servizio esterno da destra è micidiale. 3 pari. Grandi esecuzioni, finora zero scambi combattuti. Già undici discese a rete complessive in sette game, non poche per le medie attuali del tour. Il campo è rapido, attaccare e mettere subito pressione è la tattica migliore. In risposta finora pochissimo, solo 8 punti dai due. Sinner martella col servizio sul rovescio del rivale, la risposta da destra è il punto debole, e questo lo mette finora al riparo da problemi nei suoi turni visto che è sempre avanti. 4 pari dopo 25 minuti, con un altro turno a zero del n.1. “Se entri nello scambio vai lungo linea col rovescio e vai sulla sua diagonale di diritto” dice Vagnozzi al suo assistito. Il problema resta farlo partire ‘sto scambio, Atmane serve benissimo ed è un fulmine nell’attaccare con qualità. Lo score è 5-4, in nove game un solo scambio con più di nove tiri… Non si scambia affatto nemmeno al servizio c’è Sinner, che col secondo turno di battuta immacolato impatta 5 pari. Impressiona il mulinello al servizio di Atmane, talmente corto e compatto che non lo leggi, ed è bravo a variare angolo. Jannik ha una minima chance sul 30-15, almeno risponde e si scambia… ma sbaglia per primo un diritto per lui non difficile. 6-5 Atmane, troppo bravo con la prima palla vs una delle migliori risposte del tour, forse la migliore… Scontato che un set con solo 10 punti vinti in risposta vada al tiebreak, dopo il terzo turno a zero dell’italiano. Atmane sente tutta la pressione e… commette il primo doppio fallo al primo punto! Bravo Jannik a tirare invece una seconda palla carica di spin, salta così alta che Terence si arrampica, quasi salta! Ma non la tiene in campo. 2-0 JS. Rischia fin troppo Atmane, ok provare il vincente ma così è troppo facile per Sinner. 3-0. Il classe ’02 transalpino ritrova il servizio, 3-2. Serve male Sinner, nessuna 1a in gioco nel decider, ma nello scambio è una macchina, gioca rapido e con margine. Si gira 4-2. Addirittura un Serve and Volley perfetto di Jannik, che quando trova l’angolo esterno da destra ha un’autostrada vista la risposta un po’ debole del rivale. Incredibilmente è Atmane a vincere lo scambio più lungo del match, con Sinner che non affonda su di un paio di palle interlocutorie. Con un diritto pesante, ancora sul rovescio del francese, dopo averlo sbattuto dietro, porta l’italiano sul 6 punti a 3, Tre Set Point. Terence si prende un gran vincente di diritto dopo una risposta interessante, 6-4. Con un servizio sulla riga e risposta di poco larga, il primo set lo vince Sinner per 7-4. Domina il servizio, ma quel doppio fallo di Atmane nel primo punto del TB grida vendetta, e sottolinea quanto l’esperienza e la gestione della tensione sia decisiva nel tennis.
    Sinner riparte alla battuta nel secondo parziale. Il game va ai vantaggi, un po’ meno preciso l’azzurro col diritto e sorpreso sul 40-30 da una risposta in allungo con una traiettoria “strana”. Non entra la prima da destra, Atmane si fa ingolosire e rischia a tutta con la risposta di rovescio ma la palla gli esce di mezzo metro. Rischio ben preso, visto come aveva servito bene l’azzurro finora. È un game duro, Jannik non mette la prima e ha lasciato un po’ di tempo al francese che attacca a tutta, ma di nuovo non è preciso. Male, davvero male l’azzurro col diritto, sbaglia il sesto nel gioco, quest’ultimo di metro largo, e sembra non poco scocciato dal momento, con il suo team tutto in piedi perché subire un break contro uno che serve così… Atmane però mette in mostra in negativo il suo lato più debole, la risposta, ancora sulla 2a del pusterese. Finalmente, con un doppio passante, Sinner chiude un game di 14 punti, brutto e mal giocato, ma portato a casa. Forse anche un po’ accaldato, l’italiano scarica un po’ di rabbia in uno smash potente nel secondo game, ma Atmane torna a servire bene e si prende il game a 15, 1 pari. Un fulmine il n.1 nel terzo game, torna a dominare con la prima palla in gioco e colpo dal centro poderoso (2-1). Dall’angolo di Jan dicono “vai Full nei primi due punti, sennò…”, come per fargli risparmiare energie. Eccome sa va full… risponde benissimo e si prende due punti, 0-30, quindi sul 15-30 risponde da lontano, chiude l’angolo e sposta il rivale a correre sul rovescio, dove la sua difesa è flebile. 15-40, prime palle break del match. Lungo scambio, comanda l’azzurro ma non trova il varco per l’affondo e alla fine sbaglia. 30-40. Il BREAK arriva! Sinner va indietro, di lato, risponde in qualche modo e con buona parabola, riguadagna campo e chiude con un diritto potente in lungo linea da sinistra. La zampata del Black Mamba, del campione che coglie il momento per creare una differenza, 3-1 Sinner e poi 4-1 con un turno di battuta veloce e senza patemi, incluso uno schiaffo al volo nell’angolino. Arriva un salsicciotto di ghiaccio, forse JS sente il caldo della giornata e quel brutto game all’avvio del secondo set era dipeso da spossatezza. Importante anche il pungolo di Vagnozzi, che in due momenti importanti ha dato le dritte giuste. Il francese ha accusato il colpo, ma non si scompone. Qualche prima palla in meno, ma resta aggressivo e si prende rischi, andando a cercare il punto, l’offesa, creare una situazione che gli possa dare un vantaggio. Anche a costo di tirare una seconda palla più potente della prima, come sul punto che gli vale il 4-2. Fa il pugno Terence, ci crede ancora anche se ha subito poco prima un parziale di 12 punti a 1. Jannik respira quasi a bocca aperta nelle pause tra i punti, dà l’impressione di voler chiudere la pratica il prima possibile. Accelera al massimo i tempi della bordata e continua a martellare il francese sul rovescio con la battuta. 5-2 Sinner, a un passo dalla finale, con lo schema servizio – due passi avanti – diritto vincente. Atmane inizia male l’ottavo game con un diritto fuori giri, poi è Jannik a salire in cattedra con un passaggio da difesa ad attacca eccezionale. 0-30. Terence non fa differenza col servizio, e Sinner gli “monta in testa”. 0-40, Tre Match Point Sinner! Ace di Atmane sul primo; attacca sul secondo ma sul 30-40 la risposta dell’azzurro è profonda e il francese sbaglia. Finisce con un bellissimo abbraccio e Jannik che gli dice “Continua così!” sincero rispetto a stima tra i due. Lunedì Sinner giocherà la 28esima finale in carriera sul tour e ottava in un Masters 1000, seconda di fila nel torneo. Un compleanno coi fiocchi, bravo!

    Jannik Sinner vs Terence Atmane ATP Cincinnati Jannik Sinner [1]76 Terence Atmane62 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2T. Atmane 0-15 0-30 0-40 15-40 30-405-2 → 6-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-154-2 → 5-2T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-15 ace4-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1T. Atmane 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 df 2*-0 3-0* 3-1* 3*-2 4*-2 5-2* 5-3* 6*-3 6*-46-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-6 → 6-6T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6J. Sinner 15-0 ace 30-0 ace 40-04-5 → 5-5T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-03-4 → 4-4T. Atmane 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 3-3T. Atmane 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2T. Atmane 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1T. Atmane 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1
    Statistiche Tennis: Sinner vs Atmane

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Atmane 🇫🇷

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    321
    275

    Ace
    6
    9

    Doppi falli
    0
    1

    Prima di servizio
    35/60 (58%)
    40/58 (69%)

    Punti vinti sulla prima
    32/35 (91%)
    31/40 (78%)

    Punti vinti sulla seconda
    17/25 (68%)
    8/18 (44%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    3/5 (60%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    222km/h (137 mph)

    Velocità media prima
    195km/h (121 mph)
    185km/h (114 mph)

    Velocità media seconda
    150km/h (93 mph)
    129km/h (80 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    138
    41

    Punti vinti su prima di servizio
    9/40 (23%)
    3/35 (9%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    10/18 (56%)
    8/25 (32%)

    Palle break convertite
    2/5 (40%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/8 (88%)
    4/7 (57%)

    Vincenti
    21
    16

    Errori non forzati
    16
    24

    Punti vinti al servizio
    49/60 (82%)
    39/58 (67%)

    Punti vinti in risposta
    19/58 (33%)
    11/60 (18%)

    Totale punti vinti
    68/118 (58%)
    50/118 (42%) LEGGI TUTTO