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    Musetti e Sonego in finale a Cincinnati in doppio: prima volta in un Masters 1000

    Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego nella foto

    Una battaglia infinita, una rimonta di cuore e talento, e alla fine l’urlo liberatorio: Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego giocheranno la loro prima finale in un Masters 1000 di doppio, al torneo di Cincinnati. La coppia azzurra ha superato in semifinale i britannici Salisbury/Skupski, quinta forza della Race, con il punteggio di 4-6, 6-3, 13-11, dopo un super tie-break da brividi.
    Il match si era messo in salita per gli italiani, costretti a inseguire dopo aver ceduto il primo set. Ma nel secondo parziale è arrivata la reazione: solidi al servizio e aggressivi a rete, Musetti e Sonego hanno rimesso in equilibrio la sfida, trascinandola al decisivo super tie-break.Lì si è consumato un vero e proprio thriller sportivo. Gli azzurri hanno avuto in mano più volte la possibilità di chiudere, sprecando match point e vedendosi annullare occasioni clamorose. Sul 9-5 sembrava fatta, ma i britannici hanno rimontato fino a invertire la situazione, guadagnandosi persino un match point sul 10-11. È stato allora che è salito in cattedra Lorenzo Musetti, lucido e ispirato nelle scelte, e il compagno Sonego, autore del colpo decisivo: un dritto nei piedi di Salisbury che ha scritto la parola fine alla battaglia sul 13-11.
    Un abbraccio liberatorio ha suggellato la vittoria: per Musetti e Sonego è la prima finale in un Masters 1000, il risultato più importante della loro avventura di coppia. E ora li attende un’altra sfida di altissimo livello: in finale incroceranno le racchette con Rajeev Ram e Nikola Mektic, coppia di enorme esperienza e valore.La favola dei “due Lorenzo” continua, e Cincinnati potrebbe diventare il palcoscenico della consacrazione definitiva di un altro bel doppio azzurro.
    ATP Cincinnati Joe Salisbury / Neal Skupski [5]6311 Lorenzo Musetti / Lorenzo Sonego4613 Vincitore: Musetti / Sonego ServizioSvolgimentoSet 3J. Salisbury / Skupski 0-1 0-2 0-3 1-3 2-3 2-4 2-5 3-5 4-5 4-6 4-7 5-7 5-8 5-9 6-9 7-9 8-9 9-9 9-10 10-10 11-10 11-11 11-12 aceServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti / Sonego 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 3-6J. Salisbury / Skupski 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 3-5L. Musetti / Sonego 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 2-5J. Salisbury / Skupski 0-15 df 0-30 0-40 df 15-402-3 → 2-4L. Musetti / Sonego 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3J. Salisbury / Skupski 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2L. Musetti / Sonego 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-301-1 → 1-2J. Salisbury / Skupski 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1L. Musetti / Sonego 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Salisbury / Skupski 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4L. Musetti / Sonego 15-0 ace 30-0 30-15 df 40-155-3 → 5-4J. Salisbury / Skupski 15-0 30-0 40-0 40-15 df4-3 → 5-3L. Musetti / Sonego 15-0 30-0 40-0 ace4-2 → 4-3J. Salisbury / Skupski 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 df3-2 → 4-2L. Musetti / Sonego 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 df2-2 → 3-2J. Salisbury / Skupski 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2L. Musetti / Sonego 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2J. Salisbury / Skupski 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-30 ace0-1 → 1-1L. Musetti / Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 – Il Bonus Pool da 21 milioni: Alcaraz in testa alla corsa. Lorenzo Musetti in terza posizione

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    L’ATP Cincinnati 2025 non mette in palio solo il titolo e punti per il ranking mondiale. In gioco c’è anche una posta economica extra di enorme valore: il Bonus Pool dei Masters 1000, un montepremi di 21 milioni di euro riservato ai primi 30 giocatori della classifica stilata in base ai risultati e alla partecipazione nei tornei di categoria.
    Il sistema, ideato dall’ATP per incentivare la presenza dei migliori tennisti nei tornei “premium”, premia chi riesce a ottenere più punti nei Masters 1000 della stagione. Al momento a guidare la graduatoria è Carlos Alcaraz, con 2.410 punti, seguito da Jack Draper a quota 1.960. Il vincitore assoluto riceverà un assegno di circa 4,5 milioni di euro, cifra che rende ancora più intensa la lotta.
    Con quattro tornei ancora da disputare – compresi Cincinnati e le ATP Finals – la corsa al Bonus Pool è più aperta che mai. Alcaraz partirà in Ohio con la pressione di difendere il primato, mentre gli inseguitori tenteranno di insidiare la sua leadership per strappare la fetta più grande della torta.
    Ecco la classifica1. Carlos Alcaraz 🇪🇸 – 24102. Jack Draper 🇬🇧 – 19603. Lorenzo Musetti 🇮🇹 – 16504. Casper Ruud 🇳🇴 – 15105. Jakub Mensik 🇨🇿 – 13806. Ben Shelton 🇺🇸 – 12807. Francisco Cerundolo 🇦🇷 – 10508. Taylor Fritz 🇺🇸 – 10109. Alex de Minaur 🇦🇺 – 100010. Karen Khachanov 🇷🇺 – 91011. Daniil Medvedev 🇷🇺 – 86012. Holger Rune 🇩🇰 – 83013. Alexander Zverev 🇩🇪 – 82014. Grigor Dimitrov 🇧🇬 – 81015. Arthur Fils 🇫🇷 – 76016. Novak Djokovic 🇷🇸 – 68017. Jannik Sinner 🇮🇹 – 65018. Tommy Paul 🇺🇸 – 65019. Alejandro Davidovich Fokina 🇪🇸 – 60020. Alexei Popyrin 🇦🇺 – 52021. Stefanos Tsitsipas 🇬🇷 – 46022. Matteo Berrettini 🇮🇹 – 45023. Brandon Nakashima 🇺🇸 – 41024. Andrey Rublev 🇷🇺 – 38025. Frances Tiafoe 🇺🇸 – 36026. Gabriel Diallo 🇨🇦 – 35027. Matteo Arnaldi 🇮🇹 – 35028. Sebastian Korda 🇺🇸 – 32029. Tallon Griekspoor 🇳🇱 – 28030. Alex Michelsen 🇺🇸 – 280 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Cincinnati: Musetti out, sconfitto da Bonzi al tiebreak decisivo, con più di un rimpianto

    Lorenzo Musetti a Cincinnati

    Benjamin Bonzi assai indigesto per i tennisti italiani al Masters 1000 di Cincinnati. Dopo aver superato all’esordio Matteo Arnaldi, il nativo di Nimes gioca con coraggio e lotta sino alla fine, battendo Lorenzo Musetti (ottava testa di serie) al tiebreak del terzo set, 5-7 6-4 7-6(4) lo score conclusivo dopo due ore e trequarti di gioco. Molto determinato nonostante vari errori e più offensivo nei momenti chiave, Bonzi ha meritato il successo ma c’è rammarico per Musetti, e non solo per le due importantissime palle break non sfruttate sul 4-3 del terzo set, chance che l’avrebbero mandato a servire per chiudere l’incontro. Nel corso del match in più passaggi Lorenzo si è dimostrato assai superiore per spinta e soluzioni di gioco, anche al servizio (in particolare nel terzo set, dove dopo un inizio con poco ritmo è cresciuto enormemente non concedendo più niente all’avversario). Musetti purtroppo ha alternato fasi di gioco di qualità e buon piglio ad altre dove si è fatto mettere sotto dalla spinta e maggior aggressività del rivale. Nel primo set e buona parte del secondo, il toscano ha riproposto incertezze e fasi di attendismo che Bonzi è stato bravo a capitalizzare attaccando, mettendo pressione e prendendosi punti di slancio. Con questi campi piuttosto rapidi, la condotta e schemi quasi da “terra” di Lorenzo non sono stati efficaci, mentre in altre fasi al contrario ha dimostrato un po’ di fretta nell’attaccare, come in un punto perso al tiebreak del terzo set piuttosto importante. Musetti ha dato l’impressione di non esser sicuro delle proprie scelte di gioco, forse per mancanza delle migliori sensazioni. Quando invece è riuscito a giocare con sicurezza e aggressività il primo colpo di scambio dopo il servizio, è stato molto incisivo. E quando è riuscito a mettere buona pressione su Benjamin, il francese ha concesso molti errori. Lorenzo ha pagato anche una prestazione assai altalenante in risposta, tra qualche botta ottima ad altre troppo bloccate in contenimento, facilmente gestite dalla spinta e ottimo rovescio del transalpino. Una sconfitta che brucia, per come è arrivata sia a livello di punteggio che si passaggi chiave, giocati complessivamente meglio da Bonzi.
    Musetti inizia bene la partita andando a prendersi un break nel secondo game, aggressivo in risposta e pronto a pressare Bonzi. Bellissima la risposta di rovescio lungo linea vincente che, sullo 0-40, porta Lorenzo 2-0. Il toscano consolida il vantaggio sul 3-0 con un altro buon turno di battuta, ma sul 3-1 la partita per lui si complica. Bonzi inizia il game con uno splendido vincente lungo linea, e poi sbaglia malamente un diritto dopo il servizio, sorpreso dalla risposta profonda del francese. Musetti si ritrova sotto 15-40 con una stecca di rovescio, e il contro break arriva con un bel diritto di Bonzi, ma male l’azzurro per un attacco pentito che ha aperto il campo al rivale. Dopo la partenza sprint di Musetti l’incontro diventa molto equilibrato, fino al 4 pari. Musetti è incerto nelle scelte di gioco e si fa cogliere di nuovo impreparato dalla risposta profonda di Bonzi.  Sul 15-30 commette doppio fallo e gli costa due palle break. Salva la prima con un ace addirittura con la seconda di servizio, ma sul 30-40 si gioca dopo la seconda di servizio e il suo attacco è corto e nemmeno così angolato, troppo comodo per il francese tirare un passante basso che punisce l’italiano. Bonzi serve avanti 5-4 e arriva la reazione di Musetti: è intelligente ad alzare di più la parabola dei suoi colpi e Bonzi “ci casca”, sbagliando due colpi e subendo un bel passante. Lo score segna 15-40 e il contro break arriva sulla seconda palla chance, con una volée di rovescio lunga di Benjamin. 5 pari. Si entra nel rush finale e Musetti resta più solido, buon game di servizio (6-5) e in risposta a va prendersi un altro break punendo gli attacchi non abbastanza incisivi ed errori di Bonzi. Bellissima la risposta vincente di Lorenzo sullo 0-30, in un momento decisivo. 7-5 Musetti, un set salvato per i capelli.
    All’avvio del secondo set Musetti subisce l’aggressività di Bonzi, perde campo ed è costretto ad annullare una palla break sul 30-40, con servizio e diritto, pesante e profondo (1-0). Il francese è più attivo e va a prendersi il break nel terzo game, risalendo da 40-15 (anche grazie a un doppio fallo dell’italiano) e piazzando la zampata alla seconda chance, con una bella difesa col rovescio e successivo errore di Musetti, che cercava una difficile palla corta. Bonzi consolida il vantaggio portandosi 3-1, più aggressivo in questa fase e pronto a venire a rete, sfruttando le aperture di campo col servizio; quindi va a prendersi anche un secondo break, sfruttando un brutto turno di battuta del carrarino, segnato da due doppi falli e qualche imprecisione di troppo, sia per l’esecuzione che per la scelte dell’affondo. Bonzi regge nel sesto game, rimontando da 15-40 (complice due errori di Musetti), per il 5-1. Il parziale sembra ormai compromesso per l’azzurro, ma dopo un discreto turno di battuta Lorenzo in risposta sul 5-2 approfitta della tensione dell’avversario al momento di chiudere il set. Musetti tira un bellissimo rovescio vincente lungo linea, quindi Bonzi commette due doppi falli. Il contro break di Musetti arriva alla seconda palla break, al termine di un lungo scambio. Da 5-1 sotto, Musetti ritorna sotto fino al 5-4. Il francese, per seconda volta al servizio per chiudere il set, è tutt’altro che di granito. Sbaglia malamente un rovescio in apertura, evidentemente teso, quindi sul 30 pari Musetti sale in cattedra con una sbracciata lungo linea di rovescio eccellente e via a chiudere di volo. C’è la chance per tornare in parità, ma Bonzi rischia una seconda palla in pancia all’italiano, che non trova un impatto pulito. Bonzi chiude il set per 6-4 al secondo set point, con una bella difesa, ma che rimpianti per Lorenzo per quella palla break.
    Musetti parte al servizio nel terzo set e sembra aver ancora in testa la conclusione del secondo parziale. Sembra incerto tra l’imbastire lo scambio con una attitudine da terra battuta, troppa attesa e perdita di metri di campo, e il rischiare troppo presto l’affondo. Un diritto sparacchiato via costa a Lorenzo il 15-30, poi sul 30 pari rischia una discesa a rete partendo tra troppo lontano. Evidente il caos tattico, e subisce il break sul 30-40 sbagliando un diritto in corsa su di una palla tagliata molto bassa. Bonzi è avanti 1-0 ma concede subito il contro break, addirittura a zero, sotto i colpi di un Musetti finalmente “cattivo” agonisticamente, pronto ad aggredire la palla e variare (splendida la smorzata vincente in apertura e il diritto vincente sullo 0-40). 1 pari e quindi 2-1 Musetti, con un turno di servizio vinto ai vantaggi. L’italiano ha una chance di break sul 3-2, ma Bonzi ha risolto il pericolo sul 30-40 con un bel servizio. Esterna la propria frustrazione Lorenzo, ma Benjamin è stato perfetto, per il 3 pari. Musetti risolve un turno di servizio diventato complicato con un ace e allarga le braccia evidentemente non felice del rendimento del suo servizio (è sceso al 50% di prime palle in gioco nel terzo set). 4-3. Si incita Lorenzo dopo aver tirato un gran rovescio che provoca l’errore di Benjamin e gli vale il 15-30. Bonzi commette una sciocchezza totale cercando un impossibile diritto in salto vincente, gli costa il 15-40. Il nativo di Nimes ha smarrito anche la prima di servizio, ma regge con un bel diritto “pesante”, poi sul 30-40 Musetti rischia troppo con la risposta e il diritto sbatte sul nastro. Chance non sfruttate e 4 pari. Il toscano serve bene, il transalpino regge. L’incontro si decide al tiebreak. Bellissimi i primi due punti, un’accelerazione di Lorenzo e poi una volée acrobatica tanto bella quanto fortunata di Benjamin. Musetti costruisce un punto ottimo col rovescio (uno pure al volo) ma non riesce a chiuderlo e alla fine è lui a sbagliare. 2-1 Bonzi. Attacca male la rete come tempi Lorenzo e viene infilato da Bonzi, 3-1. Ace Musetti (n.11 del match e settimo del set), 3-2 e poi 4-2, con un diritto dell’azzurro molto lungo. Recupera il mini-break l’azzurro con un diritto potente dal centro, e con un altro molto simile porta lo score sul 4 pari. Bravo Bonzi, attacca dalla risposta, avanza e chiude di volo, un po’ timido Lorenzo nel primo colpo di scambio. Con un bel servizio il francese arriva a doppio match point sul 6 a 4. Altro servizio esterno e la risposta di Musetti vola via. Più coraggioso e offensivo Bonzi, si è meritato la vittoria.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Musetti spreca troppe occasioni: Michelsen rimonta e vola agli ottavi a Montreal

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Sembrava potesse essere una giornata da archiviare in fretta per Lorenzo Musetti, invece il terzo turno del Masters 1000 di Montreal si è trasformato in una maratona amara contro un Alex Michelsen in grande ascesa. L’azzurro, partito fortissimo (nel primo set aveva raccolto l’89% di punti con la prima di servizio e chiuso il parziale in controllo), ha progressivamente perso brillantezza e fiducia contro il giovane statunitense classe 2004, che ha saputo approfittare di ogni minimo calo.Musetti ha messo in campo il 60% di prime (71% di punti vinti con la prima, 63% con la seconda), ma nei momenti chiave non è riuscito a capitalizzare: appena 2 break realizzati su 12 opportunità, a fronte delle 9 concesse a Michelsen, che ha invece chiuso con percentuali altissime al servizio (79% con la prima) e tanta aggressività nei momenti decisivi.
    Le occasioni per chiudere in due set non sono mancate — così come nel terzo, quando era avanti 2-0 e 0-40 sul 2-1. Ma l’americano ha resistito, ha saputo soffrire, e nel finale ha messo la freccia, imponendosi per 3-6 7-6(4) 6-4 dopo oltre due ore e mezza di battaglia. Resta il rammarico per Musetti e la consapevolezza di aver trovato di fronte uno dei peggiori avversari possibili a questo punto del torneo, capace di ribaltare una partita che pareva già scritta.
    Dopo un avvio in equilibrio, Musetti ha approfittato di qualche esitazione dell’avversario, strappandogli la battuta e issandosi sul 3-1 dopo che l’americano commetteva doppio fallo sulla palla break.Nel quinto game l’azzurro ha confermato il vantaggio tenendo agevolmente il proprio turno di servizio, chiudendo spesso con il dritto vincente e gestendo al meglio i punti con la prima in campo. Michelsen ha provato a reagire, ma Musetti è rimasto molto attento nei propri turni di battuta, concedendo pochissimo e lasciando all’americano solo le briciole.Sul 4-2, un game complicato per Musetti che spreca due occasioni a rete, ma l’americano non ne approfitta pienamente e l’azzurro tiene comunque le distanze. La chiusura arriva nel nono gioco, quando Musetti serve per il set e, senza tremare, piazza un ace e approfitta di un errore di Michelsen per guadagnarsi tre set point consecutivi. Alla prima occasione utile, con un delizioso passante stretto, chiude il parziale e si porta avanti nel match.
    Dopo un primo set dominato con personalità, Musetti è partito con la stessa determinazione anche nel secondo parziale, continuando a essere molto solido nei turni di servizio e lasciando poche occasioni al suo giovane avversario statunitense. Fino al 3-3 entrambi hanno mantenuto il servizio senza particolari difficoltà, con Musetti particolarmente efficace con la prima e reattivo nello scambio e dopo aver mancato anche una palla break nel primo gioco.Michelsen si procura due palle break grazie ad alcune incertezze di rovescio dell’azzurro nell’ottavo game, ma Musetti riesce a cancellare le due occasioni.Nel tie-break la tensione si taglia a fette: Michelsen parte fortissimo con un paio di dritti vincenti, mentre Musetti perde sicurezza sulla prima di servizio e commette qualche errore di troppo. L’americano si porta rapidamente avanti, sfruttando anche un doppio fallo del carrarino, e si aggiudica il tie-break per 7-4 grazie a una maggiore lucidità nei punti decisivi.
    L’avvio del terzo set è stato un’altalena di emozioni. Musetti, dopo essersi portato subito avanti di un break, ha visto Michelsen reagire con forza e recuperare il servizio grazie a una maggiore aggressività e a un dritto sempre più incisivo. L’azzurro, spesso costretto a rincorrere e a giocare di slice difensivo, ha però avuto diverse chance per strappare nuovamente il servizio al rivale: nel quarto game Michelsen è stato bravo ad annullare ben quattro palle break di cui tre consecutive con coraggio e lucidità.Con il passare dei game, la tensione si è fatta palpabile, con entrambi che hanno alternato ottime soluzioni a errori dettati dalla pressione del momento. Musetti ha avuto un passaggio a vuoto sul 2-3, regalando il break con una serie di errori di dritto, ma ha trovato la forza di restare aggrappato al match, salvando anche diversi match point sul 3 a 5 grazie a passanti di rovescio spettacolari e a una gran difesa e mancato una palla del controbreak nel game precedente.Nel decimo game, Michelsen ha servito per il match: Musetti ha annullato i primi match point con grande freddezza, ma alla settima occasione complessiva lo statunitense ha piazzato l’ace sul 40 pari che gli ha regalato poi dopo un errore di diritto di Lorenzo sul match point, una delle vittorie più importanti della carriera. Nonostante la sconfitta, il carrarino esce a testa alta da una partita in cui ha lottato fino alla fine, ma deve rimpiangere alcune occasioni non sfruttate nei momenti chiave.
    ATP Toronto Lorenzo Musetti [3]664 Alex Michelsen [26]376 Vincitore: Michelsen ServizioSvolgimentoSet 3A. Michelsen 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 ace 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 A-404-5 → 4-6L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-403-5 → 4-5A. Michelsen 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-4 → 3-5L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-302-4 → 3-4A. Michelsen 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4L. Musetti 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A2-2 → 2-3A. Michelsen 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-402-0 → 2-1A. Michelsen 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-40 df1-0 → 2-0L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 df 1-2* 2-2* 2*-3 2*-4 3-4* 3-5* 3*-6 4*-66-6 → 6-7L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 df5-6 → 6-6A. Michelsen 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6L. Musetti 15-0 30-0 40-04-5 → 5-5A. Michelsen 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5L. Musetti 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-4 → 4-4A. Michelsen 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4L. Musetti 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3A. Michelsen 0-15 0-30 30-30 40-302-2 → 2-3L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2A. Michelsen 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1A. Michelsen 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 ace 30-0 40-05-3 → 6-3A. Michelsen 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-2 → 5-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-304-2 → 5-2A. Michelsen 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-1 → 4-2L. Musetti 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 ace3-1 → 4-1A. Michelsen 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df2-1 → 3-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1A. Michelsen 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace1-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0
    Statistiche Tennis: Musetti vs Micheelsen

    Statistica
    Musetti 🇮🇹
    Michelsen 🇺🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    281
    270

    Ace
    5
    5

    Doppi falli
    4
    6

    Prima di servizio
    59/99 (60%)
    68/109 (62%)

    Punti vinti sulla prima
    42/59 (71%)
    54/68 (79%)

    Punti vinti sulla seconda
    25/40 (63%)
    17/41 (41%)

    Palle break salvate
    7/9 (78%)
    10/12 (83%)

    Giochi di servizio giocati
    16
    15

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    211km/h (131 mph)
    220km/h (136 mph)

    Velocità media prima
    194km/h (120 mph)
    193km/h (119 mph)

    Velocità media seconda
    158km/h (98 mph)
    154km/h (95 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    109
    101

    Punti vinti su prima di servizio
    14/68 (21%)
    17/59 (29%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    24/41 (59%)
    15/40 (38%)

    Palle break convertite
    2/12 (17%)
    2/9 (22%)

    Giochi di risposta giocati
    15
    16

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    7/9 (78%)
    28/42 (67%)

    Vincenti
    27
    32

    Errori non forzati
    37
    48

    Punti vinti al servizio
    67/99 (68%)
    71/109 (65%)

    Punti vinti in risposta
    38/109 (35%)
    32/99 (32%)

    Totale punti vinti
    105/208 (50%)
    103/208 (50%)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Paolini-Musetti fuori dal doppio misto: il motivo dell’esclusione (ma resta una speranza)

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Esclusione a sorpresa per Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti dal tabellone del doppio misto del prossimo US Open, nonostante un ranking combinato di 18 (Paolini n.9, Musetti n.10). Una situazione che ha sollevato qualche interrogativo, soprattutto considerando la presenza di altre coppie con ranking apparentemente più alto, come quella composta da Alexander Zverev e Belinda Bencic (ranking combinato 23).
    Il motivo della differenza sta tutto nell’utilizzo del ranking protetto da parte di Bencic, che entra in tabellone come n.15, abbassando così il ranking combinato della coppia con Zverev a 18 e permettendo loro l’accesso diretto tra le prime otto coppie iscritte di diritto.
    Tuttavia, per Paolini e Musetti non tutto è perduto: restano infatti da assegnare le ultime due wild card ancora nelle mani degli organizzatori. Non è escluso che, proprio in virtù della loro classifica e dell’interesse che una coppia tutta italiana suscita, possano ricevere una di queste due preziose chance per entrare nel tabellone principale del doppio misto.La speranza, dunque, resta viva fino all’ultimo annuncio ufficiale!
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    Musetti ritrova il sorriso a Toronto: Duckworth battuto in due set

    Lorenzo Musetti nella foto

    Lorenzo Musetti comincia nel migliore dei modi il suo percorso nel Masters 1000 di Toronto, imponendosi in due set sull’australiano James Duckworth (7-5, 6-1) e guadagnandosi così l’accesso a un interessante terzo turno contro lo statunitense Alex Michelsen. Una vittoria importante sia per la classifica che per la fiducia, soprattutto dopo il periodo difficile vissuto negli ultimi tornei post-Roland Garros.
    Primo set: lotta ed equilibrio, poi la zampata di MusettiLa partita si apre con entrambi i giocatori molto solidi al servizio. Musetti mette in campo soluzioni varie, ma deve vedersela con un Duckworth aggressivo e particolarmente incisivo con la prima: saranno infatti 6 gli ace a fine partita per l’australiano. L’azzurro concede qualcosa solo nell’undicesimo gioco, dove è costretto a fronteggiare due palle break consecutive – le uniche in tutto il match – ma le annulla con personalità. Al contrario, è Musetti ad avere più opportunità di strappare il servizio all’avversario: ben nove palle break costruite nel corso del match.La svolta arriva nel dodicesimo game: Musetti riesce finalmente a concretizzare la pressione, piazza il break decisivo e chiude il set per 7-5 tra gli applausi del pubblico canadese.
    Secondo set: dominio azzurroNel secondo set, l’inerzia della partita cambia completamente. L’azzurro parte subito forte: break in apertura e subito avanti 2-0. Duckworth appare più falloso, anche a causa della pressione costante di Musetti, che gestisce gli scambi con grande lucidità. I dati premiano il talento italiano: 27 punti vinti su 30 con la prima in campo (anche se la percentuale di prime è solo al 55%), ottima resa anche con la seconda (56%) e un solo momento di difficoltà reale, prontamente superato.Sul 4-1, Duckworth commette doppio fallo e consegna il secondo break all’azzurro, che può così servire per il match. Musetti non trema: piazza un ace e chiude il match in un’ora e venti minuti.
    Prossimo turno: sfida a MichelsenAl terzo turno l’azzurro affronterà lo statunitense Alex Michelsen, avversario giovane e in crescita che potrebbe rappresentare una sfida più insidiosa. Per Musetti, però, tornare a vincere una partita così importante in un Masters 1000 è un segnale forte: la rincorsa verso le Finals di Torino prosegue, con la fiducia e il morale in netta risalita.
    ATP Toronto Lorenzo Musetti [3]76 James Duckworth51 Vincitore: Musetti ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 15-0 30-0 40-05-1 → 6-1J. Duckworth 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 df4-1 → 5-1L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1J. Duckworth 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-0 → 3-0J. Duckworth 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 2-0L. Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Duckworth 15-0 ace 15-15 15-30 15-406-5 → 7-5L. Musetti 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-5 → 6-5J. Duckworth 15-0 40-0 ace5-4 → 5-5L. Musetti 0-15 df 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4J. Duckworth 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-40 40-40 A-404-3 → 4-4L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3J. Duckworth 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-302-2 → 3-2J. Duckworth 15-0 15-15 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A df 40-40 ace 40-A 40-40 A-402-1 → 2-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1J. Duckworth 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1L. Musetti 15-0 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0
    Statistiche Tennis: Musetti vs Duckworth

    Statistica
    Musetti 🇮🇹
    Duckworth 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    300
    232

    Ace
    2
    6

    Doppi falli
    3
    4

    Prima di servizio
    30/55 (55%)
    30/61 (49%)

    Punti vinti sulla prima
    27/30 (90%)
    19/30 (63%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/25 (56%)
    16/31 (52%)

    Palle break salvate
    2/2 (100%)
    6/9 (67%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    9

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    216km/h (134 mph)
    218km/h (135 mph)

    Velocità media prima
    197km/h (122 mph)
    203km/h (126 mph)

    Velocità media seconda
    160km/h (99 mph)
    164km/h (101 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    152
    54

    Punti vinti su prima di servizio
    11/30 (37%)
    3/30 (10%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    15/31 (48%)
    11/25 (44%)

    Palle break convertite
    3/9 (33%)
    0/2 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    9
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    4/4 (100%)
    10/15 (67%)

    Vincenti
    17
    19

    Errori non forzati
    12
    31

    Punti vinti al servizio
    41/55 (75%)
    35/61 (57%)

    Punti vinti in risposta
    26/61 (43%)
    14/55 (25%)

    Totale punti vinti
    67/116 (58%)
    49/116 (42%)

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    La scalata di Musetti: ora il test sul cemento “Sicuramente Torino è il mio grande sogno”

    Lorenzo Musetti (foto Brigitte Grassotti)

    Lorenzo Musetti è entrato da alcuni mesi ufficialmente tra i primi dieci giocatori del mondo nel ranking ATP, coronando un percorso di crescita fatto di talento, solidità e una miscela tutta italiana di classe e potenza. Pur vivendo un’annata un po’ sotto i riflettori per via della contemporanea esplosione di Jannik Sinner, il carrarino si sta ritagliando il suo spazio tra i grandi: attualmente è sesto nella Race to Turin, in piena corsa per la sua prima qualificazione alle Nitto ATP Finals che si terranno a novembre proprio in Italia.
    Il cammino verso le Finals e le sfide del cementoSe il grande obiettivo è Torino, Musetti lo ammette senza girarci troppo intorno: “Sicuramente Torino è il mio grande sogno, ma non voglio mettermi troppa pressione. Siamo a metà stagione, ci sono ancora tanti punti da prendere, soprattutto ora in America tra Masters 1000 e US Open. Il mio obiettivo è essere costante e raccogliere il massimo.”Finora, però, la grande forza di Musetti è arrivata soprattutto dalla terra battuta, dove ha collezionato uno strepitoso 19-4 di record stagionale, raggiungendo la semifinale al Roland Garros e in tutti e tre i Masters 1000 su terra (Monte-Carlo, Madrid e Roma), sfiorando anche il titolo a Monte-Carlo. Sul cemento la musica è diversa: solo 6 vittorie e 5 sconfitte quest’anno, un rendimento che ora va assolutamente migliorato per non rischiare di farsi scavalcare nella Race.L’avvicinamento all’estate americana non è stato semplice: l’uscita di scena al primo turno di Wimbledon (complice anche un virus accusato nei giorni precedenti, con perdita di tre chili e scarsa energia) ha interrotto la sua striscia positiva. Poi la sconfitta contro Cameron Norrie a Washington, terzo ko consecutivo dopo la semifinale di Parigi.
    Adattare il proprio tennis alle superfici velociIl tennis di Musetti – elegante, ricco di variazioni e con un rovescio a una mano da manuale – trova la sua espressione migliore sulla terra. Sui campi veloci, il margine si riduce e i limiti vengono fuori: “Quando sento bene la palla riesco a reggere anche lunghi scambi di rovescio, non è un vero svantaggio per me. Ma qui sul veloce o sull’erba bisogna essere più rapidi, la palla viaggia più forte e hai meno tempo per difenderti. Il ritorno è più difficile, ci sono più svantaggi con il rovescio a una mano.”Proprio per questo, la scelta di giocare anche Washington e cercare ritmo e fiducia sul cemento è stata significativa: serve svoltare e raccogliere punti anche fuori dalla terra rossa, soprattutto in questa fase della stagione.
    La partnership con Simone Tartarini e il boom azzurroAl suo fianco da sempre c’è Simone Tartarini, “teacher” e figura chiave della sua crescita umana e sportiva: “Il nostro rapporto è maturato tantissimo, non solo sul campo ma anche fuori, ci confrontiamo su tutto. Siamo cresciuti insieme, come persone e come squadra.”Un lavoro che ha portato Musetti fino al best ranking di n.6 del mondo a giugno. Ora manca solo la consacrazione sul grande palcoscenico di Torino, dove Lorenzo potrebbe dividere la scena con Sinner davanti al pubblico di casa.Il tutto in un’Italia che vive una vera e propria esplosione di talenti: sette azzurri sono oggi tra i primi 50 del ranking ATP. “Merito degli investimenti della federazione e di chi organizza tornei nel nostro paese. Abbiamo tanti Futures, Challenger, le Finals e un Masters 1000 di altissimo livello. Si lavora tanto anche sui giovani e si danno le risorse giuste per crescere.”
    Il prossimo step? Fare punti sul cemento, inseguendo TorinoLa stagione americana sarà decisiva: tra Toronto, Cincinnati e US Open Musetti dovrà dimostrare di essere diventato competitivo anche lontano dalla sua amata terra rossa. L’obiettivo? Restare tra i migliori otto e prendersi un posto tra i grandi delle Finals. La Top 10 è realtà, ora serve il salto di qualità definitivo.
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    Musetti si racconta a Toronto: “Vorrei essere una Ferrari in campo, qui con nuove motivazioni”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Torna al Masters 1000 di Toronto con nuove ambizioni e il sorriso sulle labbra Lorenzo Musetti, fresca testa di serie n.3 nel torneo canadese. In conferenza stampa, l’azzurro ha parlato a cuore aperto di motivazioni, famiglia, la nuova avventura in doppio misto e la voglia di lasciarsi alle spalle i problemi fisici della primavera.
    “Sono felice di essere tornato qui. Due anni fa a Toronto ho avuto buone sensazioni, poi l’anno scorso ho dovuto saltare il Canada Open a Montreal dopo le Olimpiadi. È stata una scelta dura ma giusta. Ora sono motivato e spero sia una grande settimana,” ha esordito Musetti.
    Doppio misto con Paolini:Lorenzo ha svelato i retroscena sulla partecipazione con Jasmine Paolini al nuovo torneo di doppio misto: “Abbiamo già giocato insieme in un’esibizione a Indian Wells, ci conosciamo da tanto tempo. Con la novità del mixed agli US Open, è sembrata una bella opportunità per vedere il tennis da un’altra prospettiva e condividere il campo con Jasmine è un onore. Speriamo di divertirci.”
    Il ruolo della famiglia:Lorenzo non nasconde che la lontananza dai suoi cari – il piccolo Ludovico e la compagna Veronica – sia una fatica, ma anche una grande spinta. “Avere una famiglia è un’extra motivazione, ma non è sempre facile stare lontano, soprattutto ora che mio figlio cresce e capisce di più. Fortunatamente Veronica mi supporta molto e presto saranno con me a New York per gli US Open.”
    La forma dopo l’infortunio:Sul percorso di recupero, Musetti è onesto: “Dopo Parigi l’infortunio mi ha fermato per un po’. Nemmeno sull’erba ho potuto giocare come volevo. A Washington non è andata come speravo, ma sulle superfici rapide, che non sono il mio habitat naturale, sto lavorando per ritrovare fiducia. Oggi il primo allenamento qui a Toronto mi ha dato sensazioni positive.”
    Tennis e… Ferrari:Quando gli chiedono se il suo stile ricorda una Ferrari 458, Lorenzo sorride: “La Ferrari è difficile da guidare… anche io! (ride) Il mio tennis è pieno di variazioni e a volte non è facile scegliere la soluzione giusta. Ma mi piace la metafora, spero di essere una Ferrari qui a Toronto!”
    Con il consueto mix di simpatia e profondità, Lorenzo Musetti si affaccia alla nuova sfida canadese con tanta voglia di lasciarsi alle spalle i problemi e vivere un’estate da protagonista. A Toronto, l’azzurro promette di “spingere come una Ferrari” e regalare spettacolo al pubblico canadese.
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