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    Eisenhower Cup 2025: Lo spettacolo del doppio misto illumina la notte di Indian Wells. In campo anche Paolini-Musetti per i colori italiani

    Lo spettacolo del doppio misto illumina la notte di Indian Wells

    La Eisenhower Cup si conferma come l’evento di apertura alla vigilia del prestigioso BNP Paribas Open di Indian Wells. Questo torneo di esibizione, che negli ultimi tre anni ha adottato il formato del doppio misto, offrirà partite dal ritmo incalzante nell’elettrizzante cornice dello Stadium 2 illuminato dalle luci notturne.
    Informazioni essenziali sull’evento 2025Quando: Martedì 4 marzo, ore 19:00 locali (corrispondenti alle ore 04:00 del 5 marzo in Italia)Dove: Stadium 2, Indian Wells Tennis GardenBiglietti: Già disponibili a partire da 60 dollariCopertura TV in Italia: In replica su SuperTennis TV alle ore 13:00 del 5 marzoFormato: Tie Break Tens – incontri al meglio di dieci punti in un tabellone a eliminazione diretta con otto coppie, per un totale di sette match durante la serata
    Giocatori in campoL’edizione 2025 della Eisenhower Cup radunerà alcune delle più brillanti stelle del tennis mondiale, che si sfideranno in appassionanti match di doppio misto:
    Elena Rybakina (Campionessa BNP Paribas Open 2023) e Taylor Fritz (Campione BNP Paribas Open 2022)Madison Keys (fresca vincitrice degli Australian Open 2025) e Tommy Paul (n.11 ATP)Casper Ruud (n.5 del mondo) e Maria Sakkari (due volte finalista a Indian Wells)Emma Navarro e Ben Shelton (Campioni in carica della Eisenhower Cup)Paula Badosa (Campionessa BNP Paribas Open 2021) e Stefanos Tsitsipas (n.9 ATP)Alex de Minaur (n.10 del mondo) e Katie Boulter (n.25 WTA)Iga Swiatek (due volte Campionessa a Indian Wells) e Hubert Hurkacz (n.22 ATP)Jasmine Paolini (n.6 WTA) e Lorenzo Musetti (n.16 ATP) – la coppia italiana pronta a rappresentare il tricolore
    Un’esperienza completa per gli spettatoriUn ulteriore vantaggio per chi acquisterà i biglietti della Eisenhower Cup sarà la possibilità di accedere anticipatamente agli impianti e assistere alle partite di qualificazione del BNP Paribas Open che si disputeranno durante l’intera giornata di martedì 4 marzo, prima dell’evento serale.I possessori di biglietti per le qualificazioni del martedì dovranno invece acquistare un titolo di ingresso specifico per la Eisenhower Cup se desiderano partecipare all’evento.Per gli appassionati italiani che non potranno seguire l’evento in diretta durante la notte, SuperTennis TV trasmetterà la replica integrale alle ore 13:00, permettendo di vedere all’opera la coppia azzurra Paolini-Musetti in questa affascinante competizione che anticipa uno dei tornei più prestigiosi del calendario tennistico.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Acapulco, tre italiani al via: sorteggio durissimo per Arnaldi e Cobolli

    Matteo Arnaldi – Foto Getty Images

    Tre italiani al via nel tabellone principale dell’ATP 500 di Acapulco, con sorti decisamente diverse. Il sorteggio più difficile è toccato a Matteo Arnaldi, che dovrà vedersela subito con la testa di serie numero 1 Alexander Zverev, recente finalista agli Australian Open.
    Lorenzo Musetti, testa di serie numero 6, ha pescato un qualificato e avrà quindi la possibilità di iniziare il torneo con un turno sulla carta più abbordabile. Per Flavio Cobolli invece c’è l’ostacolo Ben Shelton, quinta testa di serie e uno dei giocatori più in forma del circuito.
    Il tabellone messicano vede ai nastri di partenza diversi big: oltre a Zverev, occhi puntati su Casper Ruud, numero 2 del seeding, e Tommy Paul, terza testa di serie. Da seguire con attenzione anche Holger Rune, quarto favorito del torneo, che inizierà il suo percorso contro lo specialista della terra battuta Carballes Baena.Tra i match più interessanti del primo turno, oltre a Zverev-Arnaldi, spiccano la sfida Shapovalov-Norrie. Il torneo si preannuncia molto equilibrato, con Zverev chiamato a confermare il suo ottimo momento di forma nonostante la recente delusione nel Golden Swing sudamericano.
    ATP 500 Acapulco – Tabellone Principale – hard(1) Alexander Zverev vs Matteo Arnaldi Denis Shapovalov vs Cameron Norrie (WC) Daniel Altmaier vs Miomir Kecmanovic Jakub Mensik vs (8) Tomas Machac
    (4) Holger Rune vs Roberto Carballes Baena Benjamin Bonzi vs Brandon Nakashima David Goffin vs Rinky Hijikata Flavio Cobolli vs (5) Ben Shelton
    (6) Lorenzo Musetti vs QualifierAlex Michelsen vs (WC) Yunchaokete Bu Marcos Giron vs QualifierQualifier vs (3) Tommy Paul
    (7) Frances Tiafoe vs Alexandre Muller Alejandro Davidovich Fokina vs QualifierAleksandar Vukic vs (WC) Rodrigo Pacheco Mendez Arthur Rinderknech vs (2) Casper Ruud LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti costretto al forfait a Rio: l’infortunio di Buenos Aires non è superato

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti non parteciperà all’ATP 500 di Rio de Janeiro. Il tennista italiano, attraverso un post su Instagram, ha annunciato il suo forfait dal torneo brasiliano a causa del persistere dell’infortunio accusato la scorsa settimana a Buenos Aires.
    “Ciao a tutti. Purtroppo devo informarvi che non sarò in grado di giocare nemmeno il torneo di Rio”, ha scritto Musetti. “Gli esami medici a cui mi sono sottoposto questa mattina hanno confermato che l’infortunio al polpaccio subito a Buenos Aires è ancora presente.”Il carrarino, che era la testa di serie numero 2 del torneo, ha espresso il suo rammarico per non poter giocare in Brasile: “Mi dispiace molto perché amo giocare in Brasile, specialmente a Rio. Un grande abbraccio a tutti, specialmente ai miei tifosi.”
    Con questo forfait, Musetti interrompe anzitempo la sua trasferta sudamericana sulla terra battuta, con la speranza di poter recuperare per i prossimi impegni della stagione.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rio de Janeiro: Il Tabellone Principale. Zverev e Musetti guidano il seeding. Presenza anche di Darderi

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    È stato sorteggiato il tabellone principale dell’ATP 500 di Rio de Janeiro, con il tedesco Alexander Zverev e l’italiano Lorenzo Musetti come prime teste di serie. Il torneo sulla terra rossa brasiliana presenta un campo partecipanti di alto livello, con una forte presenza di specialisti sudamericani.Zverev, numero 1 del seeding, inizierà il suo percorso contro il cinese Bu Yunchaokete, mentre Musetti, seconda testa di serie, attende un qualificato al primo turno. Per l’italiano si prospetta un possibile secondo turno interessante contro il vincente tra Munar e il beniamino di casa Seyboth Wild.
    La presenza argentina è massiccia con ben sei rappresentanti: Francisco Cerundolo (4), Sebastian Baez (5), Tomas Martin Etcheverry (8), Mariano Navone, Facundo Diaz Acosta e Francisco Comesana.
    L’Italia sarà rappresentata anche da Luciano Darderi che se la vedrà con un qualificato. Spicca anche il derby spagnolo tra Pedro Martinez e Alejandro Davidovich Fokina.Il Brasile punta sui suoi beniamini con tre wild card assegnate a Felipe Meligeni Alves, Gustavo Heide e Thiago Monteiro, oltre alla special exempt concessa al giovane talento Joao Fonseca, che affronterà il francese Alexandre Muller.
    ATP 500 Rio de Janeiro – Tabellone Principale- terra(1) Alexander Zverev vs Yunchaokete Bu Alexander Shevchenko vs (WC) Felipe Meligeni Alves (WC) Gustavo Heide vs Francisco Comesana Qualifier vs (6) Nicolas Jarry
    (4) Francisco Cerundolo vs Hugo Gaston Luciano Darderi vs Qualifier(SE) Joao Fonseca vs Alexandre Muller Corentin Moutet vs (8) Tomas Martin Etcheverry
    (5) Sebastian Baez vs Sumit Nagal Mariano Navone vs Roberto Carballes Baena Facundo Diaz Acosta vs (WC) Thiago Monteiro Qualifier vs (3) Alejandro Tabilo
    (7) Pedro Martinez vs Alejandro Davidovich Fokina Dusan Lajovic vs Damir Dzumhur Jaume Munar vs Thiago Seyboth Wild Qualifier vs (2) Lorenzo Musetti LEGGI TUTTO

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    Musetti costretto al ritiro a Buenos Aires per un problema muscolare

    lorenzo musetti

    Brutte notizie da Buenos Aires. Lorenzo Musetti è costretto al ritiro dal torneo argentino per un problema muscolare al polpaccio della gamba destra. Oggi avrebbe dovuto affrontare lo spagnolo Pedro Martinez nei quarti di finale del torneo sudamericano, suo primo impegno su terra battuta nel 2025.

    🇪🇸 @PedroMPortero avanza a semifinales de Buenos Aires tras la baja de Musetti por lesión muscular (sóleo de pierna derecha).@ArgentinaOpen | #ArgOpen2025 pic.twitter.com/MBK39EFvzF
    — ATP Tour en Español (@ATPTour_ES) February 14, 2025

    Davvero un peccato per Musetti, che ieri all’esordio aveva disputato una buona partita battendo nettamente il francese Moutet. A questo punto aspettiamo una dichiarazione del toscano, sulla gravità dell’infortunio e sui tempi di recupero.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Barazzutti intervistato a Buenos Aires: “Musetti può diventare un top 5. L’Italia vince perché si è creato un sistema”

    Barazzutti in campo a Buenos Aires con Musetti (foto La Nación)

    “Mi piace l’Argentina. Mia nonna, la nonna materna e altri parenti, vennero qui dopo la guerra, quando Buenos Aires era fiorente. Con Guillermo (Vilas) abbiamo passato tanto tempo insieme, molte battaglie. Eravamo giovani…”. Con un bel sorriso e un pizzico di nostalgia Corrado Barazzutti ricorda il proprio passato, sportivo e umano, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Nacion mentre prepara l’esordio del suo assistito Lorenzo Musetti all’ATP 250 da poco scattato nella capitale albiceleste. Barazzutti aveva un bel rapporto con Vilas, tanto aver condiviso più volte l’appartamento con lui nelle trasferte in giro per i tornei a cavallo degli anni ’70 e ’80. “Ricordo che una volta, con lui e Panatta, giocammo diversi tornei di seguito in Canada e negli Stati Uniti, ci spostavamo e poi dormivamo tutti insieme in una casa famiglia, per quattro settimane; Guillermo passava ogni notte a scrivere un libro. Ora so che la sua salute non è molto buona, mi dispiace molto”.
    Barazzutti nell’intervista parla di molti temi, soffermandosi sul grande momento del tennis italiano, sul dominio di Sinner e ovviamente anche su Lorenzo Musetti, con il quale lavora insieme a Simone Tartarini. “Musetti credo sia uno di quelli che gioca il miglior tennis del circuito. Sta migliorando tanto, deve lavorare sulla costanza del rendimento. Può essere uno dei migliori cinque al mondo. Con Lorenzo viaggio quindici settimane all’anno. E quando sono in Italia non ho tempo libero! Lavoro tutti i giorni, in accademia. Vorrei riposarmi la domenica (sorride), ma ho tre nipoti, 11, 8 e 6 anni, giocano tutti a tennis e quando vengono a trovarmi vogliono sempre che gli insegni. Il tennis è la mia vita e continuerà ad esserlo fino all’ultimo giorno”. Ascolta ancora il rock anni ’70 e non gli pesa stare tutti i giorni sul campo, nonostante a breve spegnerà 72 candeline.
    Forte della sua enorme esperienza maturata come giocatore e poi come coach, così spiega alla stampa argentina la chiave dei successi del tennis italiano, mai così forte nella storia, anche più di quando lui, Panatta e Bertolucci fecero sognare il Belpaese negli anni ’70 con la vittoria in Davis. “Non c’è un segreto per il successo del tennis italiano, le vittorie arrivano grazie a diverse cose. Abbiamo molte scuole per la base in cui lavoriamo bene. Ci sono buoni insegnanti. Poi abbiamo buoni allenatori per i professionisti, tecnici che girano il mondo con i giocatori che conoscono fin da bambini. Ad esempio Flavio Cobolli: ad allenarlo è il padre Stefano. Tartarini con Musetti, lo segue da quando era un bambino, e Vincenzo Santopadre lo ha fatto con Berrettini. Simone Vagnozzi con (Jannik) Sinner, sono tutti ottimi allenatori. Poi c’è una federazione che ha tanti soldi e può supportare i giocatori. Abbiamo preparatori atletici e fisioterapisti pagati dalla federazione per aiutare i team privati dei giocatori, un aiuto molto importante. Ci vuole anche fortuna ovviamente, perché capita di avere la materia prima, lavorare e i risultati non vengono… Sono cicli. Importante anche la presenza di tanti tornei in Italia così i giovani possono giocare con le wild card. La Francia ha più soldi dell’Italia; con il Roland Garros guadagnano 150 o 200 milioni di euro ogni anno e non hanno i nostri risultati. L’Italia si trova nella condizione ideale: materiale umano, allenatori, una federazione forte per aiutare, infrastrutture, tutto insieme. E per la prima volta nella storia abbiamo il numero 1 del mondo, una cosa incredibile“.
    Scontata la domanda su Sinner… Così Barazzutti: “In questo momento è un extraterrestre. Non è solo bravo, è fantastico! Gioca al livello di un giovane Djokovic, di un giovane Nadal, di un giovane Federer. Lui è al top, ritengo poi che gli altri giocatori non sono al suo livello. Alcaraz, quando gioca bene, è l’unico che può competere con Sinner, quando non ha alti e bassi; questa invece è la forza di Jannik, riesce a vincere anche quando non gioca bene. Oggi Sinner gioca al miglior tennis del mondo. Medvedev e Tsitsipas non giocano più così bene. Stiamo aspettando Rune, è giovane. Djokovic è destinato a smettere. I giovani che possono avvicinarsi sono Musetti, Rune, Shelton, i cechi Mensik e Machac, il brasiliano Fonseca, sono loro i nuovi giocatori che prenderanno il posto di Tsitsipas, Rublev, Medvedev, Ruud. Vedremo se i giovani raggiungeranno il livello di Sinner. Se non lo fanno, Jannik vincerà da adesso fino a… Jannik ha una testa molto forte“.
    Ci vuole molta testa per tenere questo livello di gioco nonostante la spada di Damocle della prossima sentenza del TAS… “Ha continuato a giocare  la sua faccenda e non sembra influenzarlo affatto” continua Barazzutti. “Non è facile, nessuno sa cosa accadrà. Alcuni dicono che non succederà nulla, altri che lo sanzioneranno per uno o due anni. Sinner è il numero 1 al mondo perché ha una testa fortissima. Ha la capacità di mettere da parte possibili forti interferenze alla sua carriera e giocare pensando solo al suo miglior tennis. Per alcuni Alcaraz gioca un tennis migliore e più attraente, ma Sinner fa sembrare tutto facile, quando in realtà non lo è. Ha una testa molto forte. È una persona calma. È empatico, umile. Non vuole essere una superstar. Gli piace la famiglia, gli amici, non cerca la notorietà. Lui è l’antidivo”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Tartarini parla da Melbourne: “Musetti ha l’atteggiamento giusto, può salire di livello”

    Simone Tartarini

    Servizio, potenza e fisicità sfidano varietà, tocco di palla e cambi di ritmo, sulla carta una combinazione perfetta a generare spettacolo. Questo aspetta Lorenzo Musetti in una partita affascinante di terzo turno contro lo statunitense Ben Shelton, sabato ore 7 di mattina in Italia sulla John Cain Arena. Il mancino di Atlanta, coetaneo del toscano, si è rivelato sul tour Pro con una splendida cavalcata agli Australian Open di due anni fa, quando al suo primo torneo in carriera al di fuori dagli Stati Uniti si issò sino al quarti di finale destando grande impressione per il suo servizio imprendibile e lo strapotere atletico. Da allora forse non ha fatto i progressi che ci si aspettava, attestandosi ad un buon livello ma senza risultati pazzeschi, quelli che molti osservatori si aspettavano. Superiori sono stati i progressi di Musetti: lo scorso anno l’azzurro ha raggiunto la prima semifinale Slam a Wimbledon, ha vinto la medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Parigi e in molti tornei è stato protagonista (due finali a Umag e Chengdu, ottimo torneo a Vienna). Miglioramenti tecnici figli di un’attitudine più aggressiva e meno attendista, appresa assimilando i tempi di gioco sull’erba, esattamente quello di cui Lorenzo aveva bisogno e che l’ha fatto decollare ad un livello superiore.
    Proprio atteggiamento e livello sono i due tasti toccati dal suo coach, Simone Tartarini, in un’intervista concessa a Dario Castaldo da Melbourne per SuperTennis. Per il coach le due vittorie di Lorenzo agli Australian Open 2025 sono state molto importanti perché figlie non tanto delle sue qualità tecniche quanto di un’attitudine alla lotta corretta, una voglia di vincere che l’ha portato a superare momenti di difficoltà. Riportiamo l’intervista del coach, che guarda anche alla partita contro Shelton con discreta fiducia.
    “Dalle prime due partite la cosa che più mi conforta è l’atteggiamento perché ha affrontato due partite difficili, non ha espresso il suo miglior tennis però è stato lì con l’atteggiamento giusto, motivato, e al momento giusto ha fatto qualche bel punto che gli ha permesso di vincere le partite. È importante perché è la parte in cui è un po’ debole. Ha dimostrato carattere, ha letto bene la partita, sia nel primo che nel secondo giorno, e le ha portate a casa. Deve salire un po’ di livello“.
    Fanno notare al coach che Lorenzo ha vinto tutti e quattro i tiebreak disputati. Così Tartarini: “Si torna al discorso dell’atteggiamento, ha giocato convinto nonostante non abbia espresso il suo miglior tennis. Voleva vincere e questa determinazione l’ha portato a vincere le due partite. Contro Shapovalov ha dimostrato carattere quando sul 5 pari è arrivato il doppio fallo, non era facile, ma voleva vincere e ce l’ha fatta”.
    Sull’importanza di essere subito pronto alla lotta in partite lunghe come quelle degli Slam, sottolineata da Musetti dopo le partite, Tartarini è assolutamente d’accordo: “Queste partita vinte lottando sono le più belle e più importanti. Ha perso molte partite per colpa dell’atteggiamento, quando è diventato troppo remissivo, In queste due partite invece ha dimostrato un forte attaccamento al match, ha voluto vincere a tutti i costi, tenendo un’attitudine positiva anche nei momenti difficili. Questo sicuramente lo aiuterà ad affrontare Shelton perché scenderà in campo con questo atteggiamento e meno tensione. Penso che la tensione inizierà a calare e subentrerà solo l’agonismo, ha buone chance di vincere la partita“.
    I precedenti con Shelton sono positivi (2-0 per Musetti): “Non guardo poi così tanto alle statistiche, abbiamo vinto due volte, in due anni diversi e su superfici differenti, Miami e Wimbledon, però ormai vediamo che ogni torneo e ogni partita ha sua storia… Aver giocato con Shapovalov potrebbe essere un aiuto, per il fatto di essere mancino e altre similitudini come l’aver un buon servizio, aggressivo e propensione a venire a rete, gran punti vincenti ma anche errori gratuiti. Lorenzo dovrà essere bravo a tenere nei momenti super di Shelton e spingere quando avrà l’occasione. Aver battuto Shapovalov ha fatto sicuramente bene a Lorenzo” conclude Tartarini.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Musetti: “Djokovic resta un pericolo per tutti nonostante il dominio di Sinner”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Lorenzo Musetti, il talentuoso tennista italiano, ha messo in guardia chi vorrebbe già escludere Novak Djokovic dalla corsa ai titoli del Grande Slam. Nonostante il 2024 sia stato un anno complicato per il campione serbo, che per la prima volta dal 2017 non è riuscito a conquistare alcun major ed è scivolato alla posizione numero 7 del ranking mondiale, Musetti ritiene che il detentore di 24 titoli Slam sia ancora una minaccia concreta.
    “Novak sarà sempre in competizione per i tornei del Grande Slam, se la sua condizione fisica resterà stabile”, ha dichiarato il 22enne italiano al Post. “È un pericolo per tutti – per Jannik, per Sasha [Zverev] e per Carlos Alcaraz.”
    Il 2024 ha visto l’ascesa straordinaria di Jannik Sinner, che ha conquistato i suoi primi titoli Slam agli Australian Open e agli US Open, nonostante le controversie legate a due test antidoping positivi al clostebol a marzo. “L’anno scorso, Jannik ha dimostrato di essere un passo avanti rispetto a tutti gli altri, ha fatto una stagione incredibile”, ha commentato Musetti. “Ma Novak è sempre pericoloso e sa perfettamente come giocare su quei campi e in quelle condizioni.”
    La prospettiva di Musetti è particolarmente significativa considerando i suoi scontri diretti con Djokovic nel 2024. Il serbo lo ha infatti sconfitto sia nella semifinale di Wimbledon che in quella olimpica, oltre ad averlo superato in un combattuto match in cinque set al Roland Garros. Queste esperienze dirette rendono il suo giudizio sul campione serbo ancora più autorevole.Musetti stesso ha vissuto un 2024 significativo, raggiungendo tre finali nel circuito, la semifinale a Wimbledon e conquistando il bronzo olimpico, primo italiano a ottenere una medaglia nel tennis dopo 100 anni. “Ho realizzato alcuni dei miei sogni”, ha affermato. “L’ultima volta che un italiano aveva vinto una medaglia olimpica nel tennis era stato 100 anni fa [Uberto De Morpurgo nel 1924], quindi è stata una sensazione bellissima per me e per il mio paese.”
    Guardando al futuro, il tennista italiano ha espresso ambizioni chiare per la sua carriera: “Wimbledon mi ha dato molta fiducia per gli Slam; non ero mai arrivato così lontano. Il mio miglior risultato agli Australian Open è il secondo turno e quest’anno posso fare meglio. Ho la fiducia necessaria per raggiungere il mio obiettivo di arrivare alla seconda settimana di ogni Slam.”
    Impegnato nell’Hong Kong Open, dove ha raggiunto i quarti di finale Lorenzo aveva dichiarato: “Sì, ho questioni in sospeso a Hong Kong e in molti altri tornei”, ha ammesso. “La scorsa stagione ho raggiunto diverse finali, ma non ho vinto alcun titolo.”“Mi sento benissimo a Hong Kong, le persone sono davvero accoglienti, stanno organizzando un grande evento e hanno fatto molti miglioramenti rispetto all’anno scorso”, ha aggiunto Musetti. “Voglio davvero andare avanti qui – questo non è davvero un torneo 250, considerando i nomi importanti presenti nel tabellone. Spero di poter essere l’ultimo rimasto in gara.” (ma non è andata così)
    Marco Rossi LEGGI TUTTO