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    Musetti si ferma subito a Washington: Norrie lo elimina al debutto

    Cameron Norrie nella foto

    Sconfitta amara per Lorenzo Musetti al secondo turno dell’ATP 500 di Washington. L’azzurro, dopo il bye dell’esordio, cede a Cameron Norrie dopo oltre due ore di battaglia con il punteggio di 3-6, 6-2, 6-3, lasciando il torneo già all’esordio. Musetti parte forte, mettendo a segno cinque ace tra primo set e inizio secondo, ma poi si spegne alla distanza, tradito soprattutto dal servizio: solo il 53% di prime in campo e un preoccupante 44% di punti vinti sulla seconda sono i numeri che pesano come un macigno sulla sua prestazione. Enorme il rammarico per le cinque palle break non sfruttate sul 2-2 del set decisivo, mentre Norrie, nonostante otto doppi falli, paga solo due turni di battuta e trova la solidità nei momenti chiave. L’uscita di scena costa cara a Musetti anche in ottica ranking: perde i punti della finale di Umago 2024 e scivolerà almeno al numero 9 del mondo, prima di prepararsi al Masters 1000 di Toronto, dove sarà testa di serie n.4.
    Una frazione praticamente perfetta per il toscano, che mostra grande solidità al servizio e sfrutta subito le indecisioni dell’avversario.Il break decisivo arriva già nel secondo gioco, con Norrie che commette troppi errori di rovescio e regala l’opportunità all’azzurro di scappare nel punteggio. Musetti non si fa pregare: tiene il servizio a zero più volte, piazza ben quattro ace e mette in mostra una seconda palla sempre efficace, che spesso sorprende il britannico. Nei momenti chiave, il n.7 del mondo è impeccabile: servizio, dritto e volée fanno la differenza, mentre Norrie fatica sia in risposta che negli scambi più lunghi.Musetti dimostra grande freddezza anche quando Norrie prova a scuotersi con qualche urlo dopo gli errori dell’italiano: l’azzurro non si scompone e continua a comandare il gioco, chiudendo il finale di set con l’ennesimo ace. L’ultimo game, tenuto a zero, fotografa al meglio la supremazia di Musetti nella prima frazione.
    L’inizio del set vede Musetti subito impegnato in un game maratona, dove spreca due palle break e lascia scappare Norrie che, complice anche qualche errore di troppo dell’azzurro, trova subito il break e si porta avanti 2-0. Musetti prova a reagire, regalando anche un punto da applausi su una palla corta di Norrie nel secondo game, ma la solidità del britannico al servizio e la ritrovata fiducia nei colpi gli permettono di allungare ancora.Il passaggio a vuoto del toscano si prolunga: Musetti si smarrisce tra smorzate sbagliate e doppi falli, mentre Norrie, a braccia larghe e urli liberatori sugli errori dell’azzurro, fa valere tutta la sua esperienza. Si arriva rapidamente al 5-0, con Norrie che concede pochissimo e Musetti che sembra improvvisamente fuori dal match. Solo sul 5-1 l’azzurro interrompe l’emorragia, conquistando un break.Nel gioco successivo Musetti tenta una timida rimonta, ma la tensione lo tradisce, incappando in un doppio fallo sul terzo set point complessivo che consegna a Norrie il secondo set per 6 a 2.
    L’inizio del terzo set sembra promettente per Musetti, che ritrova la prima di servizio e infila un game a 30 per pareggiare i conti sull’1-1. Tuttavia, Norrie non concede più nulla nei suoi turni di battuta e mette pressione costante all’azzurro, che fatica a tenere il passo nei momenti chiave. I doppi falli (sei nel solo terzo set), la fatica e qualche esitazione nelle fasi cruciali cominciano a pesare sulle spalle di Musetti, che dopo un buon avvio si ritrova costretto a inseguire.Il game centrale del set, quello che di fatto decide la partita, arriva sul 2-2 pari: Musetti si procura ben cinque palle break ma non riesce a concretizzarle, complici anche un paio di errori gratuiti e la solida difesa di Norrie, che si salva e scappa nel punteggio. Da lì in poi il britannico non si volta più indietro: firma il break decisivo e, spinto da una prima sempre più incisiva e da un dritto lungolinea che fa male, vola verso la vittoria.Musetti prova a restare aggrappato, tiene il servizio sul 3-5, ma ormai la partita è nelle mani di Norrie. Nell’ultimo game, dopo un’ultima fiammata dell’azzurro che annulla un primo match point con un rovescio in cross, il britannico chiude i conti grazie ad un ottimo servizio.Termina così, dopo oltre due ore di battaglia, l’avventura di Musetti a Washington: resta il rammarico per le tante occasioni sprecate nel terzo set e la consapevolezza che la strada per fare la differenza sul cemento richiederà ancora lavoro e fiducia. Per Norrie, invece, una rimonta di carattere e un passaggio di turno conquistato con esperienza e solidità nei momenti decisivi.
    ATP Washington Cameron Norrie366 Lorenzo Musetti [2]623 Vincitore: Norrie ServizioSvolgimentoSet 3C. Norrie 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-3 → 6-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-305-2 → 5-3C. Norrie 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 5-2L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A3-2 → 4-2C. Norrie 0-15 df 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2C. Norrie 0-15 df 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1C. Norrie 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 15-0 15-15 df 30-15 30-30 30-40 df5-2 → 6-2C. Norrie 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A df5-1 → 5-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-155-0 → 5-1C. Norrie 15-0 30-0 40-04-0 → 5-0L. Musetti 15-0 15-15 30-15 30-30 30-403-0 → 4-0C. Norrie 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-152-0 → 3-0L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df1-0 → 2-0C. Norrie 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1L. Musetti 15-0 30-0 40-0 ace3-5 → 3-6C. Norrie 15-0 15-15 30-15 40-152-5 → 3-5L. Musetti 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5C. Norrie 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-4 → 2-4L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4C. Norrie 15-0 30-0 40-0 ace0-3 → 1-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace0-2 → 0-3C. Norrie 0-15 df 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-1 → 0-2L. Musetti 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 0-1

    Statistica
    Norrie 🇬🇧
    Musetti 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Rating del servizio
    265
    247

    Ace
    4
    5

    Doppi falli
    8
    4

    Prima di servizio
    55/91 (60%)
    39/73 (53%)

    Punti vinti sulla prima
    41/55 (75%)
    31/39 (79%)

    Punti vinti sulla seconda
    17/36 (47%)
    15/34 (44%)

    Palle break salvate
    9/11 (82%)
    3/7 (43%)

    Giochi di servizio giocati
    13
    13

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    206km/h (128 mph)
    214km/h (132 mph)

    Velocità media prima
    184km/h (114 mph)
    193km/h (119 mph)

    Velocità media seconda
    141km/h (87 mph)
    150km/h (93 mph)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Rating della risposta
    164
    112

    Punti vinti su prima di servizio
    8/39 (21%)
    14/55 (25%)

    Punti vinti su seconda di servizio
    19/34 (56%)
    19/36 (53%)

    Palle break convertite
    4/7 (57%)
    2/11 (18%)

    Giochi di risposta giocati
    13
    13

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    16/18 (89%)
    9/13 (69%)

    Vincenti
    24
    23

    Errori non forzati
    39
    30

    Punti vinti al servizio
    58/91 (64%)
    46/73 (63%)

    Punti vinti in risposta
    27/73 (37%)
    33/91 (36%)

    Totale punti vinti
    85/164 (52%)
    79/164 (48%)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Washington: Il Tabellone Principale. Musetti, Cobolli e Sonego già al secondo turno. Possibile sfida Sonego vs Arnaldi al secondo turno

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    ATP 500 Washington – Tabellone Principale – parte alta(1) Taylor Fritz vs ByeGiovanni Mpetshi Perricard vs Aleksandar Vukic Matteo Arnaldi vs Daniel Altmaier Bye vs (16) Lorenzo Sonego
    (12) Alejandro Davidovich Fokina vs ByeJaume Munar vs Marcos Giron Learner Tien vs (WC) Emilio Nava Bye vs (5) Andrey Rublev
    (4) Ben Shelton vs Bye(WC) Mackenzie McDonald vs QualifierBenjamin Bonzi vs Fabian Marozsan Bye vs (15) Gabriel Diallo
    (9) Flavio Cobolli vs ByeYoshihito Nishioka vs (PR) Jenson Brooksby Quentin Halys vs Aleksandar Kovacevic Bye vs (6) Frances Tiafoe

    ATP 500 Washington – Tabellone Principale – parte bassa(8) Daniil Medvedev vs ByeReilly Opelka vs QualifierGael Monfils vs QualifierBye vs (10) Alexei Popyrin
    (13) Alex Michelsen vs Bye(WC) Daniel Evans vs Zizou Bergs Qualifier vs Alexandre Muller Bye vs (WC) (3) Holger Rune
    (7) Alex de Minaur vs ByeDavid Goffin vs Yunchaokete Bu Qualifier vs Miomir Kecmanovic Bye vs (11) Jiri Lehecka
    (14) Brandon Nakashima vs Bye(WC) Ethan Quinn vs Christopher O’Connell Cameron Norrie vs QualifierBye vs (2) Lorenzo Musetti LEGGI TUTTO

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    Tartarini si racconta: “Dopo le prime sconfitte, la gente diceva ‘non è un vero allenatore, non ha esperienza’. Abbiamo combattuto contro queste critiche”

    Simone Tartarini

    Coach Tartarini, o Maestro Tartarini? Ai meno avvezzi alle dinamiche del tennis questa può sembrare una domanda priva di senso, invece la differenza è tutt’altro che sottile. Simone Tartarini, mentore, guida sicura, amico e “secondo padre” di Lorenzo Musetti, si considera un maestro che è diventato coach facendo esperienze passo dopo passo con quel ragazzino sbarcato a 8 anni nel suo tennis club e portato sino al n.6 del ranking mondiale, forte di un talento cristallino e di un percorso di crescita molto importante, tecnico agonistico e soprattutto umano. Tra i due c’è un legame fortissimo, di stima e amicizia. Hanno attraversato anche mari agitati, sono cresciuti insieme facendo grandi esperienze ed imparando l’uno dall’altro. Tartarini è stato intervistato da ATP.com e ha parlato a 360° della sua vita e di come abbia scelto di dedicarsi totalmente al progetto di questo ragazzo che aveva qualcosa di speciale. Simone è partito dalla provincia e si è “fatto da solo”, imparando con tanti viaggi e osservando metodi e consigli, fino a tracciare con il suo giovane talento un percorso che li ha portati a due semifinali Slam, al bronzo Olimpico, a vincere tornei e diventare uno dei migliori tennisti al mondo. Sicuramente uno dei più apprezzati per quel tennis classico, fatto di sostanza e colpi spettacolari che elettrizza il pubblico di tutto il mondo.
    “Una svolta davvero importante è arrivata quando Lorenzo aveva 14 anni”, racconta Tartarini. “È stato allora che ho deciso di investire su di lui professionalmente e finanziariamente. Ho lasciato il mio circolo tennistico e ho iniziato a viaggiare per il mondo con lui per aiutarlo a crescere. Avevo un circolo dove lavoravo e mi guadagnavo da vivere, ma l’ho lasciato per viaggiare con questo ragazzino, andando spesso in Francia a cercare compagni di allenamento, preparatori atletici, persone che potessero aiutarci… Quello è stato il primo passo di questo grande progetto che è cresciuto sempre di più nel tempo.”
    Sebbene venga definito “allenatore”, Tartarini preferisce definirsi come “maestro”, un ruolo che ricopre con orgoglio. “Non sono nato allenatore, ma maestro di tennis. Lorenzo è venuto da me a otto anni nella mia scuola di tennis e da lì ho iniziato un percorso di insegnamento. Partendo da maestro di tennis, ho preso un bambino di otto anni e mezzo e l’ho portato al numero 6 del mondo. Abbiamo viaggiato in tutto il mondo insieme. Lorenzo è passato da ragazzino ad adolescente, e ora ad adulto e padre. È un percorso che abbiamo percorso insieme: siamo cresciuti insieme in ogni senso della parola negli ultimi 15 anni.”
    “Ho affinato le mie competenze nel corso degli anni” continua Tartarini. “Ho avuto la fortuna di lavorare in ambienti importanti, con allenatori importanti, e questo mi ha permesso di crescere professionalmente. Penso di aver avuto l’umiltà e la fortuna di essere stato al fianco di persone competenti lungo il mio percorso, che mi hanno formato come allenatore, ma rimango dell’idea di essere un maestro di tennis”.
    Nonostante la sua umiltà, Tartarini ha dovuto affrontare pesanti critiche nel corso degli anni, periodi nei quali Musetti stentava a fare importanti passi di crescita e da più parti si invocava una svolta tecnica. Musetti e Tartarini si sono supportati l’un con l’altro, sicuri di potercela fare anche se Simone non rientrava nei canoni dell’allenatore tradizionale, non essendo un ex giocatore e non avendo avuto precedenti esperienze tra i vertici della disciplina. “C’è stato un altro ostacolo importante, forse il più importante da quando è diventato un giocatore professionista”, riflette Tartarini. “È legato allo stigma di essere l’allenatore che ha portato via il ragazzo da scuola. Secondo una certa parte dei media e del mondo del tennis, aleggiava un senso di… inadeguatezza. Dopo le prime sconfitte, la gente diceva ‘Non è un vero allenatore’, oppure ‘Non ha esperienza’. Abbiamo dovuto combattere contro queste critiche. Ovviamente la forza è stata il forte rapporto che io e Lorenzo abbiamo, costruito su valori solidi. Quindi abbiamo dovuto chiudere il cerchio e concentrarci su ciò che è importante.”
    La crescita di Musetti è arrivata con un percorso fatto di momenti eccellenti e poi frenate, come è normale che sia, anche se per troppo tempo l’ambiente del tennis ha messo “fretta” a Lorenzo, che invece ha avuto bisogno del suo tempo per imparare e crescere, anche come persona. Dopo aver vinto due titoli ATP nel 2022 ed essere entrato nella Top 3o, è stato necessario compiere un passo ulteriore, la sfida di mantenere la costanza di rendimento. “Ora, come giocatore, è uno che accetta di più le cose”, afferma Tartarini sulla crescita del suo pupillo. “In passato, quando le cose non andavano bene, faceva fatica ad adattarsi. Faceva fatica ad accettare di giocare male o di colpire male la palla. È molto legato all’aspetto tecnico del gioco, ed essendo un giocatore basato sulle sensazioni, quando non sentiva bene la palla, perdeva completamente la partita. Quest’anno, a poco a poco, quella maturità fuori dal campo ha iniziato a mostrarsi in campo. Ha iniziato ad accettarsi di più – come dice lui, sta imparando a sporcarsi le mani un po’ di più. Quindi, partite che prima perdeva, ora riesce a vincere. Ma è ancora un percorso tutt’altro che finito. Forse ci vorrà un altro anno o due, ma credo davvero che il suo successo sia legato soprattutto a ciò che accade fuori dal campo, più di ogni altra cosa”.
    Musetti è alle prese con il recupero dal problema muscolare che l’ha costretto a saltare i primi tornei su erba, proprio quelli che l’anno scorso l’avevano portato ad un importantissimo salto di qualità, “costringendolo” a velocizzare i tempi di gioco e delle sue esecuzioni per affrontare meglio le prerogative e unicità della superficie. Fu una sorta di palestra “brutale ma necessaria”, che lo convinse su quanto potesse giocare bene restando aggressivo. Input poi stabilizzati nel suo gioco e che l’hanno portato quest’anno ad essere il miglior tennista su terra battuta dopo Alcaraz. Speriamo che possa presentarsi a Wimbledon in perfette condizioni fisiche anche se il non aver giocato nemmeno una partita competitiva sui prati sarà un handicap molto importante. Tartarini sarà lì a suo fianco, come sempre.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Queen’s: forfait di Musetti e Berrettini

    Lorenzo Musetti (foto Patrick Boren)

    Brutte notizie per il tennis azzurro in vista dell’importante torneo del Queen’s, storica tappa di avvicinamento ai Championships di Londra. Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti hanno deciso di non giocare il torneo londinese per problemi fisici. Berrettini si è infortunato ai muscoli addominali a Madrid e quindi ha giocato menomato gli Internazionali d’Italia, costretto al ritiro all’inizio del secondo set contro Ruud al terzo turno. Davvero una disdetta per Matteo che su erba è uno dei tennisti più forti al mondo e il suo avvicinamento a Wimbledon è nuovamente molto complicato. Oltre al danno anche la beffa: Berrettini non avendo giocato questa settimana Stoccarda perderà i 165 punti della finale e quindi scivolerà al n.33 ATP, posizione che rischia di non garantirgli una testa di serie a Wimbledon.
    Musetti invece sta cercando di recuperare dal problema all’adduttore della gamba sinistra sofferto nel corso della semifinale di Roland Garros contro Alcaraz, ma una risonanza magnetica effettuata dopo i primi controlli eseguiti a Parigi non lascia per niente tranquilli, visto che è stata confermata una “lesione di 1° grado”. Il suo coach Simone Tartarini così la parlato a Tuttosport: “La risonanza ha confermato quanto già emerso dagli esami di Parigi. Esistono tempi tecnici per il recupero e forzare non avrebbe senso” Incerto il rientro: “Non facciamo previsioni, né in un senso né in un altro. I prossimi giorni saranno importanti per prendere delle decisioni definitive, sempre in assonanza con quanto di ranno i medici”.
    Davvero un peccato per Musetti che l’anno scorso proprio nella breve stagione su erba affinò i suoi meccanismi di gioco e brillò come mai in carriera, compiendo un importantissimo salto di qualità. Con l’assenza al Queen’s Lorenzo perderà i 330 punti conquistati con la finale dello scorso anno, oltre a quelli della semifinale di Stoccarda. Anche per il toscano un avvicinamento a Wimbledon terribile, con la semifinale del 2024 da difendere.
    Oltre a Musetti e Berrettini, anche lo statunitense Tommy Paul avrebbe deciso di saltare il Queen’s per infortunio e questo gli costerà la perdita dei 500 punti della vittoria dello scorso anno, in finale proprio vs. Musetti.
    (Clicca per vedere l’entry list) ATP 500 Queens (MD) Inizio torneo: 16/06/2025 | Ultimo agg.: 12/06/2025 13:29Main Draw (cut off: 41 – Data entry list: 19/05/25 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Adriano Panatta: “Solo Musetti può avvicinarsi a Sinner e Alcaraz, oggi non hanno rivali”

    Adriano Panatta ultimo italiano vincitore a Parigi e Roma (1976)

    Fino all’arrivo fulminante di Jannik Sinner, Adriano Panatta era considerato, insieme a Nicola Pietrangeli, la massima leggenda del tennis italiano maschile. Ex numero quattro del mondo e campione a Roland Garros nel 1976, Panatta osserva oggi da spettatore privilegiato la nuova era del tennis azzurro, pronto a dire la sua sulle imprese del numero uno del mondo e su quello che il futuro potrebbe riservare.In questi giorni, Sinner è andato a un solo punto dal rompere un digiuno di 49 anni dal trionfo italiano a Parigi, ma sulla sua strada si è frapposto Carlos Alcaraz, capace di rimontare e conquistare una finale storica. Panatta, sempre voce autorevole del tennis italiano, non ha perso occasione per commentare quanto accaduto in una intervista rilasciata a Tuttosport.
    Sinner e Alcaraz due passi avanti, solo Musetti può avvicinarsi”“Alcaraz e Sinner sono due passi avanti a tutti. Bisognerà abituarsi a vederli spesso in finale, non vedo chi possa batterli,” ha affermato il romano, riflettendo un’opinione ormai diffusa in tutto il circuito. Panatta, però, individua in Lorenzo Musetti l’unico giocatore in grado di avvicinarsi ai due dominatori del momento: “Forse l’unico con delle possibilità è Musetti, perché è il più talentuoso tra gli altri e potrebbe essere lui ad avere la chance di minacciarli. Naturalmente, dovrà migliorare ancora alcuni aspetti del suo gioco,” ha sottolineato.Parlando degli altri protagonisti del circuito, Panatta ha aggiunto: “Djokovic sta invecchiando, anche se ha mostrato un livello altissimo fino alla fine della semifinale con Sinner. Non credo che Zverev possa metterli in difficoltà, mentre Jack Draper è un buon giocatore ma non mi ha ancora convinto fino in fondo. Per questo penso che solo Lorenzo possa davvero impensierirli.”
    L’analisi della finale di Parigi e il pubblico francesePanatta ha anche commentato la finale tra Sinner e Alcaraz, minimizzando il peso delle tre palle match non sfruttate dall’altoatesino: “Mi dispiace per Jannik, ma questo succede quando giochi una finale così tirata contro un avversario forte. Ha perso alcuni giochi che avrebbe potuto portare a casa per una o due palle. Prima della partita avevo dubbi sulla sua tenuta fisica, ma ha dimostrato di saper resistere, e dopo cinque ore di gioco qualche problema è normale.”Infine, Panatta si è soffermato sull’atmosfera dello Chatrier, dove il pubblico francese ha sostenuto apertamente Alcaraz: “Se avesse vinto Jannik, i francesi si sarebbero buttati dalla Torre Eiffel! Sinner ha gestito tutto alla perfezione, senza mai battere ciglio e senza aver bisogno del sostegno del pubblico. Alcaraz è più istintivo, più esuberante, e questo gli ha fatto guadagnare la simpatia dei tifosi, ma non credo sia un problema.”
    Oggi, secondo Panatta, non esistono veri rivali per Sinner e Alcaraz, ma l’ex campione azzurro lancia la sua scommessa: se qualcuno può inserirsi tra i grandi del futuro, quel qualcuno potrebbe essere proprio Lorenzo Musetti.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Eurosport: Gli ascolti di Sinner-Djokovic e Musetti-Alcaraz

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Patrick Boren

    RECORD per la semifinale del ROLAND GARROS “SINNER vs DJOKOVIC”:Amr: 1.317.000 , miglior risultato di sempre per un match Roland Garros e per una semifinale Grand Slam su EurosportShr sul pubblico totale : 7,9%, #3 canale nazionale durante la messa in onda (dopo Rai 1 e Canale 5)Retribuzione Shr: 33,7 % #1 canale pay durante la messa in ondaPicco d’ascolto : 1.723.000 amr
    La semifinale “MUSETTI vs ALCARAZ” raggiunge :Amr: 839.000Shr sul pubblico totale : 9,9%, #3 canale nazionale durante la messa in onda (dopo Rai 1 e Canale 5)Retribuzione Shr: 42,1 % #1 canale retribuzione durante la messa in ondaPicco d’ascolto : 995.000 amr
    Eurosport 1 segna la miglior giornata di sempre con: 4,2% di share sul pubblico totale ( #7 canale nazionale nelle 24 ore ) e 19,9% di share pay tv ( #1 canale pay nelle 24 ore ). LEGGI TUTTO

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    Musetti: “Carlos mi ha portato al limite. Non volevo ritirarmi, ma non ce la facevo più”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Patrick Boren

    Un Lorenzo Musetti deluso ma lucido quello che si presenta in conferenza stampa dopo la semifinale persa contro Carlos Alcaraz. Una partita che, per due set, ha regalato spettacolo e intensità, prima che un problema fisico lo costringesse al ritiro sul 4-6 7-6 6-0 2-0 in favore dello spagnolo.
    “Carlos mi porta al limite, è quello che fanno i grandi campioni”, ha dichiarato Musetti. “Fisicamente è uno dei più forti in assoluto, costruisce molto del suo gioco sulla componente atletica. Sapevo che per reggere il suo ritmo dovevo stare bene fisicamente. Purtroppo non è andata così. Vedremo con il mio team cosa potremo fare meglio per farci trovare più pronti la prossima volta”.“Sono molto triste e deluso per come è finita, anche se fin lì è stata una grande partita,” ha ammesso Musetti in conferenza stampa. “Ho cominciato a sentire dolore dietro la gamba sinistra all’inizio del terzo set, durante un turno di servizio. La situazione peggiorava col passare dei game, e alla fine ho dovuto fermarmi. Non era quello che volevo, ma penso sia stata la decisione giusta.”Il toscano ha parlato con orgoglio della qualità espressa nei primi due set, entrambi estremamente intensi: “Oggi ho fatto un passo avanti, ho sentito di essere più vicino al suo livello. Per due ore abbiamo mantenuto un’intensità altissima. Avevo le mie chance per andare avanti di due set, ma Carlos è in grande forma e ha meritato la vittoria.”
    Dal punto di vista fisico, Musetti ha spiegato come sia difficile tenere il ritmo contro un giocatore così esplosivo: “Affrontare Alcaraz oggi è forse la sfida più dura nel circuito. È aggressivo, ti pressa sempre. Con il mio rovescio a una mano è complicato reggere certi scambi. Ho speso tanto fisicamente e alla lunga il corpo ha presentato il conto.”Anche dal punto di vista mentale, affrontare un campione come Alcaraz non è mai semplice: “Sapevo che avrei dovuto giocare il miglior match della mia carriera, e per una buona parte ci stavo riuscendo. Ero presente fisicamente, tecnicamente e mentalmente. Ho servito bene, lui a tratti era in difficoltà. Ma quando ho cominciato a sentire dolore, non c’erano più le condizioni per continuare.”L’infortunio è apparso serio già dal momento in cui è stato richiesto il medical time out. “L’ho sentito partire da un servizio, poi ho chiamato il fisioterapista. Inizialmente ho provato a continuare, ma la sensazione era sempre peggiore. All’inizio del quarto set non riuscivo più a muovermi come prima, c’era troppo rischio nel continuare.”
    Lorenzo ha poi commentato l’evoluzione del match-up con Alcaraz, affrontato per la terza volta nel giro di un mese sulla terra battuta: “Questa è stata la miglior partita tra le tre che abbiamo giocato, ho servito meglio e ho giocato in modo giusto. Lui voleva spingere molto e a volte sbagliava. Mi sentivo davvero vicino, ho avuto le mie occasioni anche nel secondo set.”Dopo un mese intenso, ricco di vittorie e fiducia, Musetti si è presentato a Parigi con un tennis brillante ma con le energie già consumate da una lunga rincorsa. “È stato un mese bellissimo ma logorante, sia fisicamente che mentalmente. Quando giochi tanto, a volte sei costretto ad attingere sempre più in profondità, e questo alla lunga si paga. Non ho dieci anni di Slam alle spalle, ne ho solo 23. So che ci sarà da lavorare sulla tenuta fisica, ma credo che anche da queste esperienze si possa imparare tanto”.A chi gli chiedeva se avesse sentito un consulto per la chiusura del tetto sul Court Philippe Chatrier, Musetti ha risposto senza polemiche: “Sapevamo già da stamattina che si sarebbe giocato indoor. Mi sono scaldato col tetto chiuso, poi ci hanno confermato la decisione un’ora prima. Viste le previsioni, credo sia stata la scelta giusta. Preferisco così, piuttosto che dover interrompere il match per pioggia”.
    Sul momento preciso in cui ha capito di dover alzare bandiera bianca, Musetti è stato schietto: “Il fastidio è iniziato nei primi game del terzo set, ma all’inizio pensavo di poterlo gestire. Poi ho cominciato a perdere forza e potenza, e non riuscivo più a rimanere negli scambi. Non aveva senso forzare, era rischioso e stavo compromettendo anche i prossimi tornei. È stata una scelta difficile, ma corretta. Se fossi stato bene, non mi sarei mai ritirato: non capita tutti i giorni di giocare una semifinale Slam”.Infine, sulle differenze rispetto all’infortunio accusato a Monte-Carlo: “Non sembra lo stesso problema, ma domani farò gli esami per avere certezze. Non credo che sia stato un fattore mentale, la decisione è stata puramente fisica. Non ce la facevo più”.Da Parigi il nostro inviato Enrico Milani LEGGI TUTTO

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    Musetti da applausi, ma è costretto al ritiro all’avvio del quarto set. Alcaraz primo finalista a Roland Garros

    Lorenzo Musetti alla stretta di mano con Carlos Alcaraz (foto Patrick Boren)

    Finisce amaramente la prima semifinale dell’edizione 2025 del Roland Garros. Lorenzo Musetti abbandona nel corso del quarto set e lascia via libera a Carlos Alcaraz che conduceva 4-6 7-6(3) 6-0 2-0. Musetti ha accusato un problema alla coscia sinistra durante il terzo set dominato dallo spagnolo e vinto per sei giochi a zero, ma non è chiaro quando si è evidenziato il problema. Un peccato perché per i primi due set Musetti aveva giocato alla pari con il numero due del mondo. Due set intensi e combattuti che si sono decisi su pochissimi punti.
    L’inizio del match si gioca ad un ritmo elevatissimo. Due tre palleggi e poi si cerca il colpo risolutore. Musetti tiene per ora tranquillamente lo scambio con Alcaraz che insiste sul rovescio del toscano per poi cercare il vincente lungolinea. Musetti non si fa intimidire dai colpi violenti del murciano. Ottimo in difesa, Musetti attacca quando è possibile. Sul 4-5 guerra di nervi. Alcaraz si fa prendere dall’ansia. Gioca solo seconde, Musetti lascia andare il dritto. Il primo set è azzurro. Il miglior Musetti dell’anno. Concentrato attento, solido, ma pronto a lasciar andare mano e talento. La seconda partita è all’insegna dell’equilibrio, ma è Alcaraz a fare il break per primo. Lorenzo recupera subito, ma lo spagnolo è più aggressivo ed il carrarino resta nella confort zone in difesa. Alcaraz conquista un nuovo break sul cinque pari, ma al momento di servire per il set, perde di nuovo il turno di battuta. Si decide tutto al tie-break. Troppo difensivo Musetti che lascia calare molto la palla invece di colpire in anticipo, regala un paio di gratuiti al murciano. Il resto lo fa da se il n°2 del mondo che gioca con determinazione tutti i punti. Una seconda partita in cui Musetti non ha mai avuto occasioni da sfruttare. Il murciano ha concesso qualcosa solo quando era già avanti di un break. Alcaraz sta salendo di livello. Musetti si difende, ma lo spagnolo ha armi più potenti. Crollo di Musetti nel terzo set. Alcaraz fa il bello e cattivo tempo. Lorenzo sembra avere un problema alla coscia sinistra. Lo spagnolo ne approfitta. Un sei zero che non ammette repliche.
    Tra Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Novak Djokovic, Musetti sembrava quasi l’intruso nella corsa al titolo. Eppure, da quando è tornato il sole e la terra rossa, è stato il secondo miglior giocatore del circuito: finale a Monte-Carlo, semifinali a Madrid e Roma. Ora il numero 7 del mondo si presenta in semifinale al Roland Garros nella miglior forma della carriera, con un tennis mai così solido. Difensore straordinario, Musetti ha costruito il suo torneo puntando sui suoi punti forti: la copertura del campo e l’intelligenza tattica. Spesso paragonato a Roger Federer per il suo splendido rovescio a una mano, l’italiano ha però un’identità ben diversa: meno votato all’attacco, preferisce rincorrere la palla piuttosto che dettarne il ritmo.
    Musetti oggi ha moltiplicato i punti difensivi spettacolari. Uno dei più rapidi del circuito, basa tutto sulla capacità di giocare sempre “una palla in più”, anche nelle situazioni disperate. Su un’altra palla corta, l’azzurro – ottava testa di serie – ha compiuto una scivolata perfetta e, nonostante il campo lasciato scoperto, ha salvato il punto con un recupero da fondo campo. Musetti eccelle nel forzare gli errori avversari anche quando sembra in difficoltà. In un punto simbolico, sotto pressione risposto con una “moonball” altissima. Poi, cambiando ritmo con una smorzata, ha chiuso il punto, sfruttando l’errore di rovescio del rivale. Una vera lezione di transizione difesa-attacco. Oggi era il banco di prova definitivo: Carlos Alcaraz, il campione in carica, già vincitore su di lui a Monte-Carlo e a Roma. Il piccolo principe della terra era quasi pronto a diventare re. Il gioco c’era il fisico non ha retto. Il trono non è lontano, ci saranno ancora occasioni.
    La cronaca1.set – Inizia Musetti. Dritto in rete 0-15. Spara da fondo Alcaraz 30 pari. Lo spagnolo gioca sul rovescio di Lorenzo che mette fuori il back. Palla break. Scambio da fondo Alcaraz sbaglia. Parità. Alcaraz aggressivo da fondo, ma poco preciso. Back in rete 1-0. Alcaraz dritto incrociato, Musetti in ritardo 15-0. Dritto lungolinea vincente 30-0. Alcaraz a rete, risolve con la palla corta, 40-15. Bene in risposta Lorenzo 40-30. Esce il back 1-1. Bene a rete Musetti che resta attento 40-15. Attacca la seconda Alcaraz che mette fuori 2-1. Alcaraz mette a segno un missile con il dritto incrociato. Doppio fallo il primo del match. A segno la risposta di Musetti, 15-30. Si riprende con due prime lo spagnolo 2-2. Alcaraz comanda lo scambio, ma sbaglia la volée 15 pari. Aggredisce la seconda Carlos, Musetti resta troppo lontano 15-30. Splendida volèe del carrarese 30 pari. Prima a 202 per Musetti, 40-30. Gioca corto Lorenzo, Alcaraz smash vincente. Parità. Si apre il campo con il rovescio Musetti 3-2. Scambi intensi sulla diagonale di rovescio. Musetti tiene contro il dritto di Alcaraz, ma perde campo e lo spagnolo lo punisce lungolinea 40-15. Alcaraz tiene il servizio 3-3. Sbaglia lo schiaffo al volo lo spagnolo, e non controlla il dritto di Musetti 15-0. Aggressivo sulla seconda Alcaraz 30-15. Fuori la palla corta, 30 pari. Rovescio vincente in contropiede. Palla break. Ottima prima al centro. Annullata. Ancora una prima vincente. Tiene il servizio Lorenzo 4-3. Ottimo dritto incrociato dello spagnolo. Musetti butta via il rovescio 30-0. Palla corta vincente. Questa volta è Musetti che vince sulla palla corta 40-15. Smash vincente del murciano 4-4. Musetti domina lo scambio con il rovescio 30-15. Smash vincente. Lorenzo resta avanti 5-4. Dritto contro dritto, Musetti stende Alcaraz 0-15. Esce il dritto dello spagnolo 0-30. Contropiede del n.2 del mondo 15-30. Musetti spinge sul rovescio di Alcaraz 15-40. Due set-point. Out il dritto di Carlos. Primo set Musetti 6-4.
    2.set – Inizia bene Lorenzo 1-0. Alcaraz tiene anche lui il servizio 1-1. Musetti non trova la prima, break a zero per lo spagnolo 1-2. Risponde subito Musetti che lascia Alcaraz a 15. Contro break 2-2. Serve and volley di Lorenzo 40-30. Scambio infernale, due top di rovescio di Musetti tengono Alcaraz, lontano. La conclusione di dritto incrociato fa esplodere lo stadio 3-2. Alcaraz si ferma, ma la palla è buona 15 pari. Gratuito di Musetti 30-15. Lorenzo gambe velocissime recupera la smorzata di Carlos 30 pari. Alcaraz bene al servizio 3-3. Cerca subito il vincente Lorenzo, troppo fretta 15 pari. Doppio fallo 15-30. Prima a 211, trenta pari. Ancora una prima oltre i 200, Lorenzo fa magie a rete 4-3. Avanti Alcaraz che sbagli un facile dritto da due metri dalla rete 30-15. Il rovescio in back di Musetti imbroglia lo spagnolo 30 pari. Alcaraz rimedia con una prima vincente. Risponde fuori Musetti due gratuiti 4-4. Servizio e dritto 15-0. Rovescio lungolinea vincente. Il marchio di fabbrica 30-0. Esce il lob 30-15. Alcaraz vincente sulla seconda 30 pari. Kick altissimo di Lorenzo 40-30. In ritardo con il dritto il carrarese. Parità. Rovescio vicino alla linea, sbaglia Alcaraz. Disegna il campo lo spagnolo. Parità. Si fa sorprendere Musetti dal recupero di Alcaraz. Palla break. Regalo dello spagnolo. Parità. Risposta sulla riga. Palla break. Serve and volley. Parità. Servizio, rovescio incrociato e smash. Musetti scrive il manuale del tennis. Altra splendida giocata di Lorenzo che chiude al volo 5-4. Alcaraz impone il suo ritmo al servizio. Lorenzo spreca un paio di rovesci 5-5. Male con il dritto Musetti errore gratuito 0-15. Ancora un non forzato 0-30. Recupera Lorenzo 30 pari. Domina lo scambio Musetti, ma resta indietro e sbaglia. Palla break. Alcaraz aggredisce in risposta. Break 5-6. Alcaraz serve per il set. Doppio fallo Alcaraz 15-30. Meraviglia di rovescio di Musetti 15-40. Due palle break. Esce il dritto di Alcaraz. Break 6-6 si va al tie-break. Musetti al servizio, gioca corto, Alcaraz smash vincente 1-0. Attacca sul rovescio lo spagnolo 2-0. Ancora un dritto vincente 3-0. Smuove lo score Lorenzo 1-3. Regala il rovescio in rete Musetti 1-4. Il nastro aiuta il n.2 del mondo, si cambia sul 5-1. Slice esterno 6-1. Cinque set-point per il murciano. Servizio e dritto Musetti ne annulla uno 2-6. Seconda vincente 3-6, ne restano ancora tre, passante in rete. Secondo set Alcaraz 7-6.
    3. set. – Alcaraz inizia aggressivo, cerca di togliere il tempo a Musetti. Gioco di servizio a zero 1-0. Lo spagnolo è on fire ed attacca su ogni palla 15-40. Due palle break. Difende bene la rete Lorenzo 30-40. Smash vincente break 0-2. Alcaraz ha preso in comando della partita. In fiducia Alcaraz prende la rete 40-15. Musetti non tiene lo scambio 3-0 per il numero due del mondo. Lo spagnolo domina doppio break 4-0. A rete Carlos, Musetti sbaglia il passante 30-0. Ancora un gioco a zero 5-0. Musetti domanda il fisioterapista. Sembra problemi alla coscia sinistra. Palla corta sulla rete. Musetti non trova il bandolo 15 pari. Dritto fuori 15-30. Gioca corto Lorenzo 15-40 due set-point. Rimane fermo Musetti. Set per Alcaraz 6-0.
    4. set – Alcaraz inizia in quinta, Musetti non c’è più gioco a zero per lo spagnolo 1-0. Al servizio Musetti. Vediamo se la condizione fisica è migliorata. A rete Lorenzo 15-0. Domina lo scambio con il dritto 30-0. Alcaraz mette nell’angolo Lorenzo, Lob, smash vincente 30 pari. Doppio fallo. Palla break. Risposta vincente Musetti abbandona.

    Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani

    GS Roland Garros Lorenzo Musetti [8]06600 Carlos Alcaraz [2]• 04762 Vincitore: Carlos Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 4Carlos AlcarazLorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-400-1 → 0-2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 3Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 15-400-5 → 0-6Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-00-4 → 0-5Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-40 15-400-3 → 0-4Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-150-2 → 0-3Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 1-4* 1-5* 1*-6 2*-6 3-6*6-6 → 6-7Carlos Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-405-6 → 6-6Lorenzo Musetti 0-15 0-30 15-30 30-30 30-405-5 → 5-6Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-155-4 → 5-5Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-4 → 5-4Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 4-4Lorenzo Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Carlos Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-401-2 → 2-2Lorenzo Musetti 0-15 0-30 0-401-1 → 1-2Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1Lorenzo Musetti 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Carlos Alcaraz 0-15 0-30 15-30 15-405-4 → 6-4Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 40-154-4 → 5-4Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4Lorenzo Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3Lorenzo Musetti 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2Carlos Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1Lorenzo Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO