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    Berrettini e il nuovo approccio al tennis: “Ora mi accetto di più”

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini conferma il suo ottimo stato di forma qualificandosi per i quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai, eguagliando il risultato ottenuto la scorsa settimana a Doha. L’italiano, tornato nel Medio Oriente dopo sei anni di assenza, ha sconfitto il qualificato australiano Christopher O’Connell con il punteggio di 7-6, 6-2, guadagnandosi una sfida contro la testa di serie numero 4 Stefanos Tsitsipas.Una prestazione solida quella dell’ex numero 6 del mondo, che ha scagliato 15 ace, perso appena sette punti al servizio e non ha concesso nemmeno una palla break all’avversario durante i 90 minuti di partita. Numeri che testimoniano la ritrovata efficacia del suo gioco, in particolare al servizio, suo colpo distintivo.“È fantastico. Ho desiderato giocare tante partite per così tanto tempo e ho lavorato duramente. Penso di star giocando un ottimo livello di tennis”, ha dichiarato Berrettini, che la scorsa settimana a Doha ha eliminato Novak Djokovic prima di cedere in tre set a Jack Draper nei quarti. “Mi sto godendo il tempo in campo. È bello essere di nuovo ai quarti, e spero che questo vada meglio dell’ultimo.”
    La risalita verso la top 30Il percorso di Berrettini negli ultimi dodici mesi è stato straordinario. Tornato da un’assenza di sei mesi – dovuta alla rottura di un legamento della caviglia – nel marzo scorso, ha scalato la classifica dalla posizione 154 fino alla top 40, conquistando tre titoli ATP nel 2024. I suoi impressionanti risultati gli sono valsi il riconoscimento di “Comeback Player of the Year” ed è ora numero 30 del mondo e in ascesa.“Per fortuna c’è sempre margine di miglioramento, il che è positivo, perché altrimenti, dov’è il divertimento?”, ha commentato Berrettini parlando della sua forma attuale. “Mi muovo bene, servo bene. Ho migliorato la risposta e il rovescio, che erano un po’ i miei punti deboli, quindi sono molto felice del lavoro che sto facendo con il mio team, sono davvero orgoglioso di ciò che sto facendo, e spero in una grande stagione.”
    La risalita del tennista romano è ancora più notevole considerando che ha conquistato i suoi tre titoli dello scorso anno tutti sulla terra battuta (Marrakech, Gstaad e Kitzbühel), una superficie che non era tradizionalmente considerata la sua preferita.

    Una nuova prospettiva dopo gli infortuniGli infortuni e la sfortuna degli ultimi anni hanno cambiato profondamente l’approccio di Berrettini al tennis, portandolo a sviluppare una maggiore consapevolezza e apprezzamento per il suo sport.
    “Apprezzo tutti i momenti in campo e fuori. Quando ero a casa a fare riabilitazione, mi mancava tutto questo. Quindi i momenti in cui sono stanco, o magari non voglio allenarmi o vorrei essere da qualche altra parte, penso a quei momenti e tutto diventa più facile”, ha spiegato. “Ho anche imparato che il tennis richiede tempo, la vita richiede tempo, quindi mi accetto un po’ di più e per questo ora sono più felice.”Questa nuova prospettiva sembra aver liberato Berrettini dalle pressioni eccessive, permettendogli di giocare con maggiore leggerezza mentale, fattore che, unito alla sua potenza naturale, lo rende un avversario temibile per chiunque.
    Un gioco adatto a tutte le superficiSebbene i tre titoli vinti lo scorso anno siano arrivati sulla terra battuta, Berrettini ha dimostrato in passato di essere particolarmente pericoloso sull’erba e sui campi duri veloci. I suoi migliori risultati nei tornei del Grande Slam sono stati la finale a Wimbledon nel 2021 e le semifinali agli Australian Open 2022 e agli US Open 2019.“Ho sempre saputo che il mio gioco poteva adattarsi a tutte le superfici, ma allo stesso tempo non è mai facile quando non hai partite nelle gambe, soprattutto su una superficie su cui non sono nato”, ha detto Berrettini, cresciuto sui campi in terra battuta della sua natale Roma. “Sento che l’erba si adatta al mio gioco, e ho migliorato molto alcuni aspetti. Ma sulla terra battuta sono cresciuto. Allo stesso tempo, queste condizioni [a Dubai] sono davvero buone per me. Quando colpisci bene la palla, giocando aggressivo, paga, quindi sono davvero felice.”
    La sfida con TsitsipasGuardando alla sfida con Tsitsipas, contro cui è in svantaggio 3-1 negli scontri diretti, Berrettini appare fiducioso: “Stefanos sta sicuramente migliorando il suo gioco, è ovviamente un grande campione del nostro sport. Ha dimostrato molte volte di poter tornare. L’ho visto giocare contro un mio buon amico, Lorenzo Sonego, al primo turno e stava giocando bene. Sarà sicuramente una partita difficile, ma sono pronto, mi sento pronto e felice. Vedremo.”
    Il greco, che ha ottenuto una vittoria a tarda notte contro Karen Khachanov, sta giocando questa settimana con una racchetta completamente nera, apparentemente testando un nuovo equipaggiamento. Ha dichiarato che le condizioni del circuito stanno diventando più lente, soprattutto a causa del tipo di palline utilizzate.A questo proposito, Berrettini ha espresso la sua opinione sulla controversa questione delle palline Dunlop, criticate da diversi giocatori, incluso Daniil Medvedev: “Sento che le palline stanno diventando sempre più lente. Ma allo stesso tempo, ciò che è più importante per noi, penso, è la coerenza. Dovremmo provare con la stessa palla, almeno sulla stessa superficie. A me personalmente piacciono molto le palline Dunlop, penso siano le migliori. Ma, di nuovo, ognuno ha opinioni diverse.”
    Con questo spirito positivo e una ritrovata fiducia nei propri mezzi, Berrettini si prepara ad affrontare Tsitsipas nei quarti di finale, con l’obiettivo di continuare la sua risalita verso i vertici del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini dilagante a Dubai: O’Connell battuto in due set, ora i quarti

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Matteo Berrettini avanza ai quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai con una prestazione convincente, superando l’australiano Christopher O’Connell con il punteggio di 7-6(2) 6-2 in un’ora e 32 minuti di gioco.Una partita che ha visto il romano esprimere un tennis di altissimo livello, soprattutto al servizio: 15 ace complessivi, il 67% di prime in campo con l’impressionante percentuale dell’89% di punti vinti, a cui si aggiunge un eccezionale 82% con la seconda, dato che testimonia la ritrovata efficacia del giocatore italiano in questo fondamentale.
    Il primo set è stato equilibrato, con entrambi i tennisti molto solidi nei propri turni di battuta. Berrettini ha avuto tre palle break in apertura sullo 0-40, ma O’Connell è riuscito a salvarsi. Da quel momento, il parziale è scivolato via con l’aussie che sul 5 pari ha annullato un’altra palla break. senza altre occasioni significative fino al tie-break. Qui l’azzurro ha mostrato tutta la sua superiorità: dal 1-0 per l’australiano, Berrettini ha infilato un parziale di 7 punti a 1, prima con servizio, dritto e smash, poi con un passante di rovescio in allungo seguito da una serie di dritti culminata con l’inside-in vincente. Sul 6-2, il set point è stato convertito grazie a un errore di rovescio di O’Connell.
    L’inerzia è completamente cambiata nel secondo parziale. Berrettini ha immediatamente strappato il servizio all’australiano grazie a un perentorio dritto lungolinea sulla palla break. Dopo aver confermato il break, l’italiano ha continuato a spingere volando sul 4-1. Con un tennis sempre più sciolto e aggressivo, Berrettini ha chiuso 6-2 senza concedere mai l’opportunità all’avversario di rientrare in partita e piazzando un nuovo break nell’ultimo gioco dall’incontro rimontando dal 40-15, con due errori gratuiti dell’aussie dal 40 pari, con Berrettini che però sul 40-15 aveva messo a segno un diritto vincente ed un passante sempre di diritto vincente.
    Particolarmente efficace il dritto dell’azzurro, con cui ha costantemente messo in difficoltà O’Connell, alternando potenti accelerazioni lungolinea a precise traiettorie inside-out. Ottima anche la prestazione a rete, nonostante qualche incertezza nel primo set con due volée sbagliate in situazioni favorevoli.Al servizio, oltre agli ace, Berrettini ha mostrato grande varietà, alternando prime esterne a servizi al corpo che hanno regolarmente messo in difficoltà la risposta dell’australiano.
    Ai quarti di finale, Berrettini affronterà il greco Stefanos Tsitsipas, in quello che sarà un test importante per misurare il suo stato di forma in vista dei prossimi tornei americani.
    ATP Dubai Matteo Berrettini76 Christopher O’Connell62 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A5-2 → 6-2M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-04-2 → 5-2C. O’Connell 15-0 30-0 30-15 40-154-1 → 4-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace ace3-1 → 4-1C. O’Connell 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0C. O’Connell 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A1-0 → 2-0M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 3*-26-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-6 → 6-6C. O’Connell 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-405-5 → 5-6M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 40-154-5 → 5-5C. O’Connell 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4C. O’Connell0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-3 → 3-4

    Statistica
    Berrettini 🇮🇹
    O’Connell 🇦🇺

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    346
    273

    Ace
    15
    4

    Doppi falli
    0
    0

    Prima di servizio
    35/52 (67%)
    51/74 (69%)

    Punti vinti sulla prima
    31/35 (89%)
    27/51 (53%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/17 (82%)
    16/23 (70%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    5/7 (71%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    126
    29

    Punti vinti sulla prima di servizio
    24/51 (47%)
    4/35 (11%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    7/23 (30%)
    3/17 (18%)

    Palle break convertite
    2/7 (29%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    45/52 (87%)
    43/74 (58%)

    Punti vinti in risposta
    31/74 (42%)
    7/52 (13%)

    Totale punti vinti
    76/126 (60%)
    50/126 (40%)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Dubai: Berrettini potente e pratico, doma la resistenza di Monfils

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    Potenza e controllo, con intensità e scelte di gioco lucide, sono gli ingredienti che servono per eccellere su di un campo da tennis. Esattamente quello che ha “cucinato” in campo “chef” Matteo Berrettini nel match di esordio all’ATP 500 di Dubai, con un convincente successo contro Gael Monfils per 7-5 6-4 in 83 minuti di partita, controllata complessivamente dall’azzurro. Una prestazione di sostanza e discreta qualità, come dimostrano i 26 vincenti a fronte di 18 errori, i numeri molto positivi al servizio (70% di prime palle, vincendo l’85% di punti) e una condotta di gara perfetta da punto di vista tattico. Berrettini avrebbe potuto chiudere il match anche con più margine se non avesse subito due break nella fase finale del primo set, passaggio di vera bagarre (con 4 break consecutivi) e lotta feroce in ogni scambio, l’unica fase nella quale ha sbagliato troppo per colpa di un calo del rendimento del servizio e la “solita” condotta del rivale, a suo modo unica. Nel secondo parziale invece Matteo è stato intoccabile nei suoi game, perdendo solo la miseria di due punti e giocando super aggressivo in risposta. Al secondo turno lo aspetta l’australiano Chris O’Connell, partita non comoda ma nella quale parte discretamente favorito visto il suo stato di forma generale.
    Il riscontro più positivo di questa vittoria è la conferma dell’ottima condizione fisica, tecnica e mentale di Berrettini, sulla scia del buon torneo di Doha la scorsa settimana. Matteo si è preso un break nel terzo game, molto potente in risposta e assai pratico: ha cercato, con successo, di imporre un bel ritmo al rivale senza prendersi grandi rischi, e la cosa ha funzionato perché Gael, cercando di uscire dalla morsa, ha sbagliato troppo. Berrettini aveva ben chiaro cosa fare nell’incontro: non farsi trascinare dal rivale nella lotta punto su punto, nell’agonismo che scade nella tensione, perché quello è il territorio di caccia di LaMonf, pericolosissimo quando si gioca su cambi di ritmo e schemi estemporanei, sul filo della tensione. Matteo per questo ha badato al sodo, tanta sostanza e meno rischi del solito, bravo anche a reggere molto bene sulla diagonale di rovescio – dove Monfils è più costante – e rapido nel fare un passo a sinistra per scaricare tutta la potenza del diritto, sia nel suo inside out che in attacchi improvvisi in lungo linea, ben orchestrati. La sensazione è stata di un Matteo lucido, pratico, concreto. Avrebbe potuto chiudere il primo set molto più agilmente se non fosse incappato in tre errori di fila sul 4-2, pure servendo male, e regalando così il break al francese. Una scossa che ha mandato la partita in lotta. Stesso copione una volta tornato in vantaggio… ma per fortuna servendo sul 6-5 la prima di servizio è tornata in ritmo e da lì in avanti non c’è stata più partita.
    Berrettini conferma l’eccellente momento di forma fisica, quella forza nelle gambe che gli permette di gestire bene anche la fasi difensive e portarsi al contrattacco con la potenza dei suoi drive. Monfils ha provato a spostarlo molto, cercando di alzare la parabola col rovescio diagonale e rallentando, e anche sparando qualche bordata a tutta per sorprenderlo, ma niente è riuscito a scalfire convinzione dell’azzurro, perfetto nell’applicare bene gli schemi preparati e vincere la partita alle sue condizioni. Il match infatti è stato condotto da Matteo, assai più attivo e continuo nella spinta e nella copertura del campo. Monfils avanza a strappi, a volte va velocissimo altre molto lento, e ti può confondere e mettere in difficoltà se accetti le sue dinamiche. Bene ha fatto Matteo a non curarsene, spingere tanto, senza esagerare con il rischio per non regalare troppo al rivale. C’è la macchia dei due break subiti nel primo set, ma sono stati ampiamente compensati da come ha chiuso il parziale e quindi condotto senza alcun problema il secondo set.
    Il torneo di Matteo continua, c’è O’Connell e quindi la prospettiva di Tsitsipas o Khachanov nei quarti. Un passo alla volta. Questo Berrettini così centrato e ben preparato è un osso durissimo per ogni avversario.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Monfils teme il diritto poderoso di Berrettini, e fa bene… Dopo un paio di game dominati dal servizio, Matteo risponde e spinge fortissimo col suo diritto, portandosi 15-30. Il francese cerca a sua volta la massima velocità col diritto, ma sente la pressione al servizio e commette un doppio fallo che vale il 30-40 e chance per l’allungo al romano. Berrettini è solido col rovescio, gioca di potenza senza prendere angolo, forzando così un erroraccio di Monfils che regala il BREAK all’italiano, 2-1. Buon avvio di Matteo, la prima palla è carica di spin e potente, si apre il campo con l’angolo incrociato da destra e quindi scarica una pallata ancor più potente e incrociata che taglia le gambe al rivale. Turno di battuta a zero e 3-1, 11 minuti di qualità e sostanza. Gael sente di dover chiedere il massimo al servizio ma la percentuale di prime è modesta, tanto che sulle seconde Matteo prende campo in risposta e in progressione è bravissimo a far spazio sulla sinistra e tirare mazzate inside out devastanti. Purtroppo sul 30 pari, ancora seconda palla, Berrettini esagera con una risposta di diritto di poco larga, e Monfils supera un momento delicato (3-2). È in fiducia l’azzurro, lo si vede non solo dal ritmo nella spinta ma anche col doppio tocco sul 40-15 che gli vale il game, prima la smorzata molto precisa e quindi un tocchetto col diritto di contro balzo, di fino, di classe. 4-2 Berrettini, in controllo del tempo di gioco e del campo, anche fisicamente. Sul 4-3 Berrettini serve con palle nuove e commette due errori, grave il secondo, uno smash al rimbalzo mal gestito e spedito oltre il corridoio. 0-30, per la prima volta in difficoltà al servizio e arriva pure il doppio fallo… All’improvviso è spalle al muro sullo 0-40. Cancella la prima chance di break con una battuta imprendibile, poi anche la seconda vincendo uno scambio lungo e tattico, 30-40. Il Contro BREAK arriva con un passante in corsa di Monfils, bravo a far giocare prima una volée bassa difficile e quindi correre avanti e infilare comodamente l’azzurro. 4 pari, tutto da rifare. Il match è entrato ufficialmente in lotta, ogni scambio è sofferto, duro, con Matteo che spinge di più. Dallo 0-30 la palla break arriva ai vantaggi, e Berrettini è lucido nel giocare consistente ma non rischiare troppo, strappando il BREAK con un errore di misura del francese, forse appannato dalla durezza degli scambi. 5-4, Matteo serve per il set, ma la prima palla non lo aiuta portando punti comodi e Monfils trova due super giocate, soprattutto un passante di rovescio da due metri fuori dal campo che lo fa volare 0-40, come nel turno di risposta precedente. Finalmente torna una battuta potente e precisa, 15-40, poi lo schema “The Hammer”, servizio e doppia mazzata col diritto, 30-40. E come sul 4-3, il Contro BREAK arriva di nuovo… Bravo Monfils a lavorare bene la palla col rovescio carico, sposta l’azzurro e alla fine è Matteo a trovare solo rete con un back. 5 pari, che bagarre… Berrettini poco aiutato dal servizio in questo game chiave. Anche nel game #11 è la risposta a dominare, quella di Matteo! Con una splendida una smorzata di diritto si procura una nuova palla break (30-40) e la sfrutta sfondando con una progressione micidiale di diritto. BREAK, 6-5 Berrettini. Stavolta l’azzurro serve meglio, anche un Ace e comanda col diritto. Chiude al primo Set Point, altra prima palla potente. 7-5. Parziale meritato, che poteva chiudere anche prima se non avesse smarrito la prima palla dopo i due allunghi.
    Monfils inizia il secondo set con un buon turno di servizio. Anche Berrettini riparte fortissimo col servizio, ben 3 Ace e 1 pari. Il set avanza sui turni di servizio con scambi rarefatti fino al 3 pari. Monfils serve e cade a terra impuntandosi un piede. Fa cenno che tutto è ok, ma in realtà sembra meno veloce o almeno titubante negli appoggi. Berrettini ne approfitta tirando un gran passante sul 15 pari, basso, e il francese un po’ in ritardo nello scendere a rete. Matteo sfrutta una seconda palla del rivale con un risposta un po’ corta che Gael aggredisce male, sbagliando. 15-40, due palle break a dir poco fondamentali… Berrettini trova una splendida risposta di diritto, pesante, carica di spin e profonda, che sorprende Monfils e lo porta ad un errore in contro balzo (e pure un saltello, come indolenzito, forse per la caduta precedente). BREAK Berrettini, avanti 4-3 e servizio. E il servizio c’è: gran prima palla esterna per iniziare il game, la punta della racchetta del francese ci arriva appena; poi un gran forcing col diritto dal centro a sfondare la resistenza del rivale. Potente, sicuro, non sbaglia niente e si porta 5-3 Matteo con un parziale di 12 punti a 1. Monfils non crolla, vince un discreto turno di battuta, 5-4, Berrettini al servizio per chiudere. Inizia bene affidandosi alle sue certezze, servizio potente con margine e diritto vincente da tre quarti campo. Segue altra ottima prima al centro, 30-0. Con nono Ace arrivano 3 Match Point. Chiude subito con un buon attacco col back di rovescio. Quarta vittoria in quattro scontri con Monfils. Una prestazione convincente, il torneo di Dubai continua contro O’Connell. Avanti tutta.

    Gael Monfils vs Matteo Berrettini ATP Dubai Gael Monfils54 Matteo Berrettini76 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6G. Monfils 30-0 30-15 df 30-30 40-303-5 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5G. Monfils 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-03-2 → 3-3G. Monfils 15-0 40-0 40-152-2 → 3-2M. Berrettini 0-15 15-15 40-152-1 → 2-2G. Monfils 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df ace1-0 → 1-1G. Monfils 15-0 30-0 40-0 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-6 → 5-7G. Monfils 0-15 15-15 15-30 30-30 30-405-5 → 5-6M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-5 → 5-5G. Monfils 0-15 0-30 df 15-30 ace 30-30 40-30 ace 40-40 40-A4-4 → 4-5M. Berrettini 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-403-4 → 4-4G. Monfils 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-302-4 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4G. Monfils 15-0 30-0 ace 30-15 df 30-30 40-30 ace1-3 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 1-3G. Monfils 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df1-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1G. Monfils 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Monfils 🇫🇷
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    234
    246

    Ace
    5
    6

    Doppi falli
    3
    2

    Prima di servizio
    27/47 (57%)
    26/37 (70%)

    Punti vinti sulla prima
    17/27 (63%)
    22/26 (85%)

    Punti vinti sulla seconda
    10/20 (50%)
    2/11 (18%)

    Palle break salvate
    0/3 (0%)
    4/6 (67%)

    Giochi di servizio giocati
    8
    7

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    159
    225

    Punti vinti sulla prima di servizio
    4/26 (15%)
    10/27 (37%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    9/11 (82%)
    10/20 (50%)

    Palle break convertite
    2/6 (33%)
    3/3 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    7
    8

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    27/47 (57%)
    24/37 (65%)

    Punti vinti in risposta
    13/37 (35%)
    20/47 (43%)

    Totale punti vinti
    40/84 (48%)
    44/84 (52%) LEGGI TUTTO

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    Classifica ATP Italiani: Matteo Berrettini rientra nei top 30. Luca Nardi nei top 80

    Scritto da Az67Certo che l’anno scorso avevamo 20 nei primi 200. Adesso gli 11 nei 100 e stop.
    Si, notato anche io. Non lo dice nessuno ma qui si rischia un dopo Panatta e soci, quando ai tempi dietro i primi 5 c’era un vuoto con pochi nei primi 300.11 top 200 è uno dei minimi storici e 0 tra il numero 101 ed il n.200.Di solito anche negli anni bui 16 top 100 li avevamo.Uscito Gigante la situazione è questa.Dopo Panatta e soci, abbiamo avuto a malapena dei top 30 come Cancelotti, Ocletto e Canè e qualche top 50 o top 100, con qualche settimana senza nessun top 100.Qui altro che Sinner che fa da traino ed il tennis italiano è esploso, rischia di scoppiare, invece il tennis italiano.Dopo la nidiata dei Cobolli, Passaro, Arnaldi, Musetti etc. etc. abbiamo un vuoto. Non c’è nessuno sotto i 21 anni che abbia una classifica da far prevedere un nuovo top 10 o anche un nuovo buon giocatore. Poi magari uno salta fuori dal nulla ed ora è ancora senza ranking ATP, al momento i segnali sono questi e non sono buoni.Abbiamo fuori dai 200 tanti che per un motivo o per l’altro non sono entrati nei 100 dopo essere entrati nei 200. Zeppieri, Lavagno, Maestrelli etc. etc.Aspettiamo i Cinà, ma intanto Lorenzo Carboni a 18 anni al poston di andare avanti va indietro.Bisogna sperare si inverta la tendenza. A Lugano in un challenger i 2 italiani nelle quali spazzati via ed abbiamo un solo italiano in tabellone.Il ricambio non esiste proprio, siamo allo zero assoluto.Stranissimo, questa invasione della top 100 non ha creato un seguito.Ma è ormai una regola, i big non fanno da traino al movimento di un paese. Basti vedere i dopo Becker e Stich, i dopo Borg, Edberg, Wilander, pure gli USA erano in crisi senza top 20, gli spagnoli ora hanno un solo giocatore nei 30-40, anche se comunque ne hanno 7 nei 60.Gli argentini dopo Nalbandian Del Potro ed i top 10 sono al minimo storico pure loro.Anche Sinner, Berrettini e Fognini i nostri top 10 potrebbero non avere un seguito. Il rischio c’è, i segnali pure.Speriamo si inverta la tendenza. LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Dubai: Il Tabellone Principale. Sorteggio non semplice per gli italiani: Sonego-Tsitsipas e Monfils-Berrettini al primo turno

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12 – Foto Getty Images

    Sono due gli italiani al via nel tabellone principale dell’ATP 500 di Dubai, entrambi con un sorteggio tutt’altro che fortunato. Lorenzo Sonego affronterà la testa di serie numero 4 Stefanos Tsitsipas, mentre Matteo Berrettini, fresco di ottimi risultati a Doha, se la vedrà con Gael Monfils in uno dei match più attesi del primo turno.Il torneo vede come prima testa di serie Daniil Medvedev, che inizierà il suo percorso contro il tedesco Jan-Lennard Struff. Il russo è inserito ovviamente nella parte alta del tabellone dove spicca anche la presenza di Ugo Humbert, testa di serie numero 5 e reduce dal titolo a Marsiglia, che affronterà Jiri Lehecka.
    Nella parte bassa, guidata da Alex de Minaur (numero 2 del seeding), occhi puntati su Andrey Rublev, testa di serie numero 3, che attende un qualificato al primo turno. Da seguire con attenzione anche il percorso di Grigor Dimitrov, numero 6 del seeding, anche lui opposto a un qualificato.Tra i match più interessanti del primo turno, oltre ai due che vedono coinvolti gli italiani, spicca la sfida tra Felix Auger-Aliassime e Alexander Bublik, mentre Marin Cilic, in tabellone grazie al ranking protetto, affronterà subito la testa di serie numero 2 de Minaur.

    🇦🇪 ATP 500 Dubai – Tabellone Principale – hard(1) Daniil Medvedev vs Jan-Lennard Struff Giovanni Mpetshi Perricard vs Zhizhen Zhang Qualifier vs Tallon Griekspoor Jiri Lehecka vs (5) Ugo Humbert
    (4) Stefanos Tsitsipas vs Lorenzo Sonego (WC) Daniel Evans vs Karen Khachanov Gael Monfils vs Matteo Berrettini Qualifier vs (6) Grigor Dimitrov
    (7) Jack Draper vs Qualifier(WC) Aziz Dougaz vs Zizou Bergs Fabian Marozsan vs Roberto Bautista Agut Qualifier vs (3) Andrey Rublev
    (8) Arthur Fils vs Nuno Borges Alexander Bublik vs Felix Auger-Aliassime Alexei Popyrin vs (WC) Hady Habib (PR) Marin Cilic vs (2) Alex de Minaur LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Doha: Berrettini un leone, ma Draper è ancor più tosto e rimonta l’azzurro

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    Quando si dice “la partita è stata un braccio di ferro…”. Un classico della letteratura sportiva e definizione esatta per descrivere il durissimo, intenso, a tratti affascinante ultimo quarto di finale all’ATP 500 Doha, con un tosto Matteo Berrettini superato in rimonta da ancor più duro e tenace Jack Draper, per il 4-6 6-4 6-3 che qualifica il britannico alla semifinale (vs. il sorprendente Lehecka capace di estromettere Alcaraz). Matteo ha giocato una buona partita, non ha servito male e ha confermato di attraversare un momento eccellente per condizione fisica, qualità di colpi e intensità generale nel suo tennis, ma non è bastato ad arginare, anzi sfondare il vero e proprio “muro” alzato da Draper, che nel corso del match è salito tantissimo per qualità e fisicità, portando spesso l’azzurro allo stremo delle forze in scambi micidiali. Taglia gambe, come si dice in gergo, e di “gamba” in questo torneo Matteo ha dimostrato di averne tantissima, mai così bene fisicamente dal 2021. Berrettini ha chiuso il match con ben 16 Ace e nessun doppio fallo ma… Draper si è imposto perché è riuscito a rispondere tantissimo, troppo, costringendo il romano a lavorare tanto nello scambio e commettere troppi errori cercando di sfondare la resistenza del rivale. I 54 errori complessivi di Matteo sono davvero tanti, molti provocati dalla terribile resistenza del nativo di Sutton, che a sua volta ha mostrato una forza nelle gambe e tenuta formidabili.
    È corretto affermare che Draper si è meritato il successo perché ha alzato il livello nel corso della partita, ha sbagliato di meno, ha vinto la maggior parte dei suoi turni di servizio con discreta sicurezza e soprattutto perché è stato bravissimo a far giocare a Berrettini tantissime palle scomode o situazioni di gioco estemporanee. Draper è davvero un incubo da affrontare quando sta bene ed è centrato nelle esecuzioni, come nella serata di Doha, perché ha un bagaglio tecnico sterminato e regge, lotta, non è mai domo. Al servizio può farti il punto diretto e chiudere in tre colpi, variando continuamente angolo, rotazione, cambiando ritmo all’improvviso; e in risposta… te la rimette sempre o quasi, anche se servi come Berrettini, e quindi difende da campione coprendo il campo senza mai retrocedere troppo e proponendo al rivale traiettorie mancine cariche di spin difficilissime da aggredire. Matteo infatti in tantissimi (troppi!) scambi è stato sbattuto ben dietro dalla potenza, profondità e rotazione del diritto del rivale, e quindi è stato costretto a spingere quasi sempre su palle alte come la sua spalla o più, facendo tanta fatica fisica, troppa alla lunga… E poi quante volte è stato chiamato a rete da smorzate improvvise, o costretto a continue rincorse in contro piede da una serie insistita di lungo linea, a volte rapidi, a volte lenti con palla bassa e “morta”. Un gran problema capire la selezione dei colpi di Draper e trovare la soluzione, la chiave per scardinarlo. Matteo avrebbe dovuto rispondere meglio, sia per qualità che quantità, e riuscire a prendersi prima lo spazio sul campo, sull’uno-due, ma la difesa e contro mosse del britannico sono state superiori agli attacchi e potenza dell’azzurro.
    Matteo era stato perfetto nel primo set, salvando due game molto complessi e prendendosi il break alla prima – unica – incertezza di Draper, tre palle sbagliate che gli sono costate l’unico allungo del nostro campione. Invece Jack ha conquistato complessivamente ben 13 chance di break in risposta, sfruttandone due, e ha vinto il doppio dei punti dell’azzurro in risposta, davvero tanti. Berrettini forse poteva scendere di più a rete, magari insistendo di più con un attacco classico in back sul diritto mancino di Draper, che ha un’apertura discretamente ampia e su palla bassa non va a nozze, ma in generale Jack è stato molto scaltro a insistere sul diritto dell’azzurro, non temendo la sua potenza, e così portandolo a giocare tantissimi scambi sulla forza pura, cosa che alla lunga ha fiaccato le gambe di Berrettini. Bravo comunque Matteo a tenere sino alla fine, tanto da procurarsi anche una chance del contro break sotto 4-2, ma l’Ace del rivale ha cancellato ogni speranza. Alla fine questa partita non è stata poi tanto diversa dalla finale di Stoccarda 2024, unico precedente tra i due, anch’essa vinta dal britannico, che si conferma un avversario tosto per Berrettini come tipo di giocatore. In generale i mancini potenti, che reggono molto bene lo scambio di forza e sono capaci di sporcare tanto la palla danno molto fastidio al romano (vedi Nadal…).
    Svanisce il sogno di poter continuare la strada a Doha, torneo che a questo punto diventa imprevedibile. Con l’uscita di Alcaraz si poteva anche sognare la vittoria e cancellare così lo zero alla voce titoli sul cemento, ma resta una settimana ottima per Berrettini, impreziosita dal successo vs. Djokovic e da una condizione tecnica e fisica molto importante.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Braccio caldo per Draper fin dalle prime palle, ben due Ace e via, 1-0. Ace anche per Berrettini nel suo primo punto alla battuta, per entrambi servire bene sarà decisivo. Falloso il diritto di Matteo in quest’avvio. ne sbaglia 3 nel game incluso uno davvero pessimo (su palla senza peso) gli costa una palla break ai vantaggi. Si salva con una seconda palla terribilmente carica di spin che manda fuori centro la risposta del britannico. Draper trova un jolly col diritto lungo linea, splendido vincente che gli vale la seconda PB. ACE! 4 “assi” nel game, necessari a portarlo a casa, inizio parecchio complicato per Berrettini, ma 1 pari. È difficile per il romano trovare la risposta perché il nativo di Sutton varia continuamente angolo, rotazione, e lo fa con grande qualità. Più comodo il secondo turno di Matteo, lo chiude col quinto Ace, in generale grazie all’efficacia del servizio perché quando si entra in scambio Jack è più aggressivo e preciso. Settimo game, Draper sbaglia un colpo di scambio, poi Berrettini trova un diritto cross stretto e vincente, forse un filo fortunato ma che esecuzione, 0-30. Attenzione: Draper si è distratto, sbaglia lo smash e si ritrova all’improvviso 0-40! Non trova la risposta su due prime palle Berrettini, 30-40, ma sulla terza si scambia, regge di rovescio ed è un fulmine a girarsi sul diritto e tirare una bordata a tutto braccio che sbaraglia il rovescio del rivale. break Berrettini! 4-3 avanti, perfetto nel capitalizzare il primo momento di incertezza di Draper dopo un avvio ottimo. Perfetto l’azzurro al servizio, quasi non si gioca e via, 5-3, anche il diritto ha preso misura. Draper ritrova compattezza, 5-4, Berrettini serve per il set e inizia male. Due diritti errati, uno di scambio e poi il secondo più grave, in attacco, non era necessario puntare la riga. Con grandissima solidità mentale riprova lo stesso schema (ma direzione cross), stavolta ha misura e chiude bene di volo, 15-30. Draper esagera con un diritto d’attacco aggredendo male il back di rovescio dell’italiano, 30 pari, errore grave perché era in controllo. Purtroppo arriva il terzo errore col diritto di Matteo nel game, cercando il contro piede, 30-40 e chance del contro break. Bravo Matteo a restare freddo, correre sulle palle cariche di spin del rivale e accelerare col diritto inside out. Con un diritto lungo linea pesantissimo Berrettini si guadagna il Set Point. Niente, ancora il diritto lo tradisce, tanti errori… qua un po’ di fretta anche. Jack è bravo a giocare carico e poi tagliare all’improvviso, si guadagna un’altra palla break. UFF! Che finta Matteo! Draper avanza e Matteo arriva a sinistra e trova un improvviso passante slice che manda letteralmente per terra Jack, sorpreso dal tocco – ottimo – dell’azzurro. Con un eccellente attacco e volée, c’è il Set Point #2. Non arriva il punto diretto col servizio nel game… e Draper rischia a tutta col diritto. Il quinto diritto errato nel game costa la terza PB a Matteo. La cancella col servizio vincente, finalmente. Un nastro aiuta Draper, gli aggiusta la palla, quarta PB. Diritto vincente, che lotta (già 16 punti nel game)! Finalmente il 18esimo punto è un ACE di Berrettini, gli regala il 6-4. Gran primo set, duro mentalmente a reggere due turni di servizio durissimi e prendersi il break a favore nell’unico passaggio a vuoto del rivale.
    Berrettini va in difficoltà nel suo primo turno di battuta, tocca male una palla morbida e scivola sotto 0-30. Ritrova l’Ace, bella curva esterna nemmeno così rapida ma sulla riga. Si infuria invece Jack dopo un rovescio strappato, troppo difficile per fare il vincente. Scoppia la palla sulla bordata di diritto di Berrettini che lascia immobile Draper, 1 pari. Il secondo set avanza sui turni di battuta, torna a salire il livello della prima dell’azzurro. Sul 3-2 Draper, arriva un game molto duro. Berrettini serve ma si scambia tanto e si corre tanto… Jack risponde e comanda, Matteo è in difficoltà. Senza fiato per il lungo scambio precedente, Matteo sbaglia un colpo e si ritrova sotto 15-40. Il servizio non lo aiuta, ma l’azzurro soffre, lavora lo scambio ed è Draper a perdere misura e sbagliare per primo, 30-40. Esce di un niente la risposta del britannico, è andata bene… Game molto duro, lo porta a casa Berrettini al termine di un’altra battaglia, 3 pari. In questa fase Jack comanda di più, fa meno fatica e sposta tantissimo Matteo, che regge con la sua grandissima condizione fisica, ma consuma tante energie. Per questo è eccellente il turno di battuta vinto a zero, quasi senza correre, che gli vale il 4 pari. Si entra nella fase calda del set. Si complica malamente il turno di battuta Draper, con una smorzata non definitiva e poi una volée alta non precisa. Vantaggi, novità nel set sul servizio del britannico, finora veloce e retto come un treno, ma il servizio lo assiste (5-4). Da 40-15 si complica tantissimo il turno di Matteo (due errori col diritto), con Draper che trova un passante di rovescio clamoroso, colpo più bello del match forse. Non riesce a sfondare Berrettini, anche perché la palla di Draper è potente e carica di spin e rincorre tutto e bene. Jack ai vantaggi chiama a rete l’azzurro e lo punisce con un passante di rovescio potente. Set Point Draper! ACE! Che testa Berrettini, ritrova l’asso per salvare il banco. È un muro Jack in questa fase, fisicamente tostissimo e col rovescio non sbaglia mai. Secondo Set Point… attacca con coraggio Matteo e per fortuna il passante di Draper è lungo. 10 palle break su 10 salvate dal romano nel match. La sofferenza continua perché Jack risponde tanto, troppo, e lo fa con profondità. Arriva il set point #3 per Jack. Bene benissimo il romano, legge la smorzata (non perfetta) e chiude di volo. Che lotta!?! Già 18 punti nel game… Si avverte la fatica di Berrettini, chiamato a lavorare tantissimo con le gambe. Set Point #4. Purtroppo è quello buono: attacca Berrettini ma sbaglia la volée, leggermente in ritardo sul passante potente di rovescio del britannico. Un parziale durissimo, con Jack cresciuto terribilmente sul piano dell’agonismo, capace di rispondere tanto e far lavorare l’azzurro.
    Terzo set. Draper scatta solido al servizio, può fare corsa di testa. Berrettini è evidentemente più lento nell’aggredire la palla e correre lateralmente verso il rovescio. Serve dannatamente l’aiuto della prima palla. Draper rimette tutto, fa lavorare Matteo che ha bisogno di due bordate a tutto braccio per sfornarne la resistenza. 1 pari. Martella come un fabbro Jack, cambia continuamente verso il lungo linea così che lo strappo di Matteo è fatica vera, sempre più. E la smorzata è ormai una costante con Berrettini che non riesce a tirare mai una palla da fermo. (2-1). Quarto game, la risposta di Draper sale in cattedra: da lontanissimo le prende tutte, riguadagna campo e spinge, tanto. 0-30. Bravo Matteo, chiede aiuto al servizio non in termini di Ace ma di precisione e via a comandare. Soffre, è costretto a colpire tante palle e tirare forte, il game va ai vantaggi. Purtroppo Berrettini sbaglia un diritto d’attacco per lui banale (fa scendere un filo la palla), attenzione, c’è palla break. Rischia col diritto inside out dopo il servizio, ma la bordata esce di due dita. BREAK Draper, duro da digerire anche moralmente perché sta tenendo e fa fatica Matteo, ma non basta. Incredibile il vincente di diritto di Draper su di una risposta mal centrata dell’azzurro, tirando da 3 metri oltre il corridoio. Bravo pure Berrettini, vincente lungo linea di rovescio, migliorassimo in questa esecuzione quest’anno. Colpo top, ma non basta ad arginare la prepotenza atletica e tenuta di Draper, che vola avanti 4-1. Matteo è stanco ma in fiducia, e non molla. Il risposta si porta 15-30 e poi 30-40, con chance del contro break grazie ad un diritto cross pesantissimo che gli apre il campo. Torna a palla break, non ne aveva dal primo set. Ace, bravo Draper, sorprende l’azzurro al centro. Jack regge e si porta 5-2, a un passo dal successo. Berrettini resta in scia, ma Draper serve sicuro e chiude 6-3, in sicurezza. Resta un’eccellente settimana per Berrettini, come resta un avversario davvero temibile Jack.

    Matteo Berrettini vs Jack Draper ATP Doha Matteo Berrettini643 Jack Draper [8]466 Vincitore: Draper ServizioSvolgimentoSet 3J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-303-5 → 3-6M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-5 → 3-5J. Draper 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-402-4 → 2-5M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-301-4 → 2-4J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-3 → 1-4M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1J. Draper 15-0 30-0 40-0 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A4-5 → 4-6J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-03-4 → 4-4J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2J. Draper 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-300-1 → 1-1J. Draper 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-4 → 6-4J. Draper 15-0 15-15 df 30-15 40-155-3 → 5-4M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-15 ace4-3 → 5-3J. Draper 0-15 0-30 0-40 15-40 30-403-3 → 4-3M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 40-152-3 → 3-3J. Draper 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 ace1-2 → 2-2J. Draper 0-15 df 15-15 ace 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace0-1 → 1-1J. Draper 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Berrettini 🇮🇹
    Draper 🇬🇧

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    285
    308

    Ace
    16
    8

    Doppi falli
    0
    3

    Prima di servizio
    84/111 (76%)
    59/82 (72%)

    Punti vinti sulla prima
    56/84 (67%)
    45/59 (76%)

    Punti vinti sulla seconda
    14/27 (52%)
    15/23 (65%)

    Palle break salvate
    11/13 (85%)
    3/4 (75%)

    Giochi di servizio giocati
    14
    15

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    90
    111

    Punti vinti sulla prima di servizio
    14/59 (24%)
    28/84 (33%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/23 (35%)
    13/27 (48%)

    Palle break convertite
    1/4 (25%)
    2/13 (15%)

    Giochi di risposta giocati
    15
    14

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    70/111 (63%)
    60/82 (73%)

    Punti vinti in risposta
    22/82 (27%)
    41/111 (37%)

    Totale punti vinti
    92/193 (48%)
    101/193 (52%) LEGGI TUTTO

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    Berrettini duro come l’acciaio! Doma un tosto Griekspoor al termine di un match dominato dal servizio e vola nei quarti all’ATP 500 Doha

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    “The Hammer” c’è, è in grandissima forma fisica, tecnica e mentale, e martella con potenza e precisione all’ATP 500 di Doha. Matteo Berrettini si prende una gran bella rivincita su Tallon Griekspoor dopo il duro match di Rotterdam vincendo una partita altrettanto serrata ed equilibrata, girata su pochissimi punti e due tiebreak, per il 7-6(4) 6-7(6) 6-4 che qualifica l’azzurro ai quarti di finale, dove lo attende il talento di Jack Draper. Un Berrettini eccellente per tenuta nei momenti importanti e complessivamente superiore a Griekspoor per gestione nello scambio, per dirla in gergo pugilistico “ai punti” ha meritato il successo (108 punti a 97 per l’azzurro, anche se come sappiamo nel tennis non è decisivo vincere più punti per spuntarla). Matteo è stato autore di una prestazione mostruosa al servizio: ben 23 Ace e solo 2 doppi falli, con tre prime su quattro in gioco vincendo l’89% dei punti. Statistica questa clamorosa, come il 67% di punti vinti con la seconda palla, dato tecnicamente ancor più importante perché indica la qualità del colpo e della gestione della pressione. Complessivamente i 50 punti vincenti di Berrettini a fronte di soli 22 errori (29-24 per Griekspoor) sono una foto fedele di quanto Matteo abbia giocato complessivamente di più e meglio anche da fondo campo, e pure in risposta. L’azzurro non ha concesso una sola palla break in tutto il match, strappando sul 4 pari del terzo l’unico, decisivo break del match. Qualità, tenuta mentale, ma anche la conferma di quanto Matteo sia bene fisicamente.
    Berrettini ha confermato l’eccellente condizione generale mostrata contro Djokovic al primo turno, e se possibile il successo odierno è ancor più probante su quanto Matteo stia bene sotto ogni punto di vista. Non era facile confermarsi a questo livello con in testa l’ebbrezza della vittoria contro il campionissimo serbo (la prima volta), e poi Griekspoor è un tipo davvero tosto, ha spinto molto e giocato a sua volta un tennis rapido, offensivo, pratico, servendo molto bene e concedendo assai poco. Contro Novak, Matteo ha paradossalmente avuto più tempo per scaricare la potenza dei suoi colpi, visto che palla del serbo non era così penetrante e continua; contro Tallon invece ha dovuto restare focalizzato per tutto l’arco del match perché l’olandese non ha regalato praticamente niente, servendo come un treno e attaccando tanto. È stata una partita terribilmente equilibrata e cerebrale: servendo entrambi così bene e tenendo con agio i propri turni di battuta, era chiaro che il minimo calo di tensione o nell’attenzione sarebbe stato fatale. E così, infatti, è stato.
    Incredibile come Berrettini abbia avuto la palla break subito, nel primo game, e poi zero chance in risposta per tutti fino al 4 pari del terzo set. Addirittura Griekspoor ha vinto dall’avvio del terzo set ben 17 punti di fila alla battuta, lì si è davvero temuto che Matteo fosse sull’orlo del baratro perché anche la più minuscola disattenzione poteva costargli la sconfitta. Invece ha incantato l’azzurro per come ha servito, per la continuità della sua spinta col diritto e tenuta col rovescio. Si è giocato tantissimo diritto vs. diritto: entrambi hanno uno swing a destra piuttosto ampio, quindi è chiaro che può essere uno schema efficace attaccare col contro piede a destra. Matteo ha retto piuttosto bene, ed è stato davvero rapido nello spostarsi per caricare a tutta con il suo diritto pesantissimo. Dal centro, ma anche in corsa verso destra, ha trovato delle vere e proprie mazzate ingestibili. Potenza, classe, testa, ma anche tantissimo fisico. Matteo brilla a Doha, è evidentemente in fiducia e questa serenità viene dalla forza ed energia che mette in campo, ha nelle gambe una preparazione eccellente che lo sostiene. Non arriva quasi mai in ritardo, copre il campo alla grande e anche dopo uno scambio tirato ne ha, ha fiato ed è lucido per servire bene. E ha ancora energia per non affidarsi “solo” alla battuta. Di classe, ma anche di tigna e di “garra”. Un gran bel Berrettini a tutto tondo, anche oggi è difficile trovargli un difetto.
    Matteo ha condotto benissimo la partita, l’ha letta alla perfezione ed ha messo in campo le armi migliori per portarla a casa. È stato paziente, totalmente focalizzato al servizio dove non ha mai avuto una pausa. Ha risposto meno bene rispetto al match vs. Djokovic, ma Novak non ha minimamente servito con la precisione e costanza di Griekspoor. La partita è davvero girata su di una manciata di punti: il gran passante di rovescio lungo linea di Matteo al tiebreak del primo set, il brutto diritto dell’azzurro nel tiebreak del secondo, unico colpo del match “subito”, cadendo indietro con poco equilibrio; e poi i due punti sul 4 pari, 30 pari: l’erroraccio di diritto di Tallon attaccando, e quindi la lucidità di Matteo nel trovare la risposta, prendere campo e lasciar partire una mazzata sulla palla break. Una bordata che sbaragliato il rivale, carica di potenza ed energia. Energia è la parola che meglio racchiude il Berrettini di Doha. E quando “The Hammer” martella così, è durissima per tutti… Ora Draper, partita affascinante. Quelle per cui vale la pena vivere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Griekspoor scatta bene dai blocchi, poi si incasina un po’ da solo (pessima una smorzata) e Berrettini è bello solido, anche col rovescio. Da 40-0 l’olandese concede palla break ai vantaggi, ma la cancella con una spinta consistente col diritto dall’angolo sinistro. 1-0 Griekspoor. Matteo trova il primo vincente del match con un diritto così stretto che Tallon non ci prova nemmeno, che esecuzione! Ne segue un altro, quanto corre la palla del nostro campione questa settimana. The Hammer in action, devastante. 1 pari. Ingiocabile il romano anche nel secondo turno di battuta. Il set scorre senza scossoni, tanta potenza e spinta, con l’olandese più pronto ad attaccare la rete, mentre l’italiano non ha bisogno si prende il punto prima (ben tre Ace nel sesto game). Matteo è molto efficace anche col primo colpo dopo il servizio, trova con precisione l’angolo e lo fa con una potenza tale da disarmare la difesa del rivale. 4 pari, Berrettini ha ceduto un solo punto con la prima palla in gioco (e 4 su 4 con la seconda). Griekspoor concede poco, Berrettini niente, impattando lo score 5 pari con un altro diritto cross clamoroso, angolo micidiale. Come nella recente sfida di Rotterdam, si gioca punto su punto, grandissimo equilibrio. Il game #11 inizia con Berrettini che spacca l’avversario con una risposta, poi Matteo entra a tutta anche nel punto successivo ma l’arbitro chiama il “let” perché una palla corre sul campo, che peccato… Non si scompone il romano, ancora dal centro del campo altra mazzata di diritto, palla carica, angolata, potentissima. 30 pari. Con coraggio si butta avanti Tallon, il lob-passante (da posizione difficile) è lungo. Regge di rovescio Berrettini, si va ai vantaggi, di nuovo dopo il primissimo game. Griekspoor comanda, l’azzurro non riesce a procurarsi una chance (6-5). Come ampiamente prevedibile, il parziale si decide al tiebreak. Si segue il servizio e si gira 3 pari, molto solidi entrambi. Pazzesco il boato dell’ace (il nono) che vale a Matteo il 4-3. Ecco una seconda di servizio di Griekspoor… SI!! L’olandese attacca sul rovescio di Berrettini, che trova il jolly con un passante lungo linea non così rapido ma talmente preciso che Tallon niente può. 5-3. Poi 5-4, Matteo ha due servizi. Con una prima palla esterna precisa ecco Due Set Point (6-4). Altra botta al centro, SET Berrettini! 7 puti a 4. Dominio del servizio, ma l’azzurro ha avuto l’unica palla break e ha trovato quel passante di rovescio che ha spaccato il tiebreak.
    Secondo set, Berrettini to serve. Matteo si cava da uno scomodo 30 pari con una prima palla esterna più precisa che veloce, Griekspoor è sorpreso. Poi spreca con un tentativo di smorzata, per la prima volta l’azzurro è ai vantaggi al servizio. Game laborioso, ma senza concedere chance vince il game, 1-0. Tallon non abbassa l’intensità nonostante la delusione del tiebreak perso (1-1). Anche il secondo parziale è la fotocopia del primo, domina il giocatore al servizio. Berrettini molto solido, 3 prime su 4 in campo e si porta 3-2 con un solo punto ceduto. Il sesto game inizia con un gran tocco di rovescio in corsa di Matteo, molto reattivo e veloce nella copertura del campo. Finalmente c’è lotta, Tallon concede qualcosa e non sfrutta le occasioni per chiudere il game. Berrettini ai vantaggi ha sul diritto la palla per trovare un passante ma la violenza del colpo dell’olandese rende l’esecuzione troppo difficile. Soffre ma non concede chance Griekspoor, 3 pari. Molto più comodo il game dell’azzurro, servizio e diritto girano alla grande e 4-3. Arriva il trainer per l’olandese, si lavora al piede. Bel livello, ottime alcune chiusure di Griekspoor (eccellente la volée che gli vale il 4 pari). Domina il servizio, ma c’è anche spettacolo: clamoroso il passante di diritto di Berrettini, in piena corsa col diritto, che gli vale il 5-4. La curva della palla, che rientra in campo, ha fatto tornare in mente lo “Zar” Ivan Lendl. Che classe! Matteo riesce a rispondere nel game n.10, mette pressione e l’olandese la sente… Sbaglia un diritto per fretta che gli costa il 30 pari. È a due punti dal match l’azzurro… Tallon si butta a rete con un buon attacco, e il lob-passante del nostro è lungo, non di molto. Corre tanto e bene Matteo sul 40-30, ma sbaglia la scelta del tempo d’attacco dopo due “tergicristalli”. 5 pari. Si prende un bel rischio l’azzurro con una palla corta non definitiva, ma arriva con troppa foga Griekspoor e sbaglia un tocco non difficile. Avanza e chiude, bene Berrettini, 6-5. Niente, l’equilibrio non si spezza, altro Tiebreak. Matteo inizia con l’Ace n.17. Ecco la risposta di Berrettini! Nel terzo punto, aggancia la palla col diritto e tira una botta lungo linea che sorprende il rivale, mini-break 2-1. NOOO! Una deviazione del nastro complica lo scambio, e alla fine Matteo sbaglia uno smash non impossibile. 2 pari. Bravo Tallon ad aggredire in risposta e buttarsi avanti, con chiusura perentoria. Tutto invertito, ora è 3-2 Griekspoor. Si gira 4-2 per l’olandese, poi 5-2. Uff, clamorosa la volée bassa di Matteo, difficilissima, che controllo! 5-3 e poi 5-4, ma ora serve l’Orange… Grande diritto di Matteo dopo una risposta di rovescio, 5 pari! Tallon arriva a Set Point sul 6-5. Servizio e diritto, il romano si affida alle certezze. 6 pari. All’improvviso, arriva il peggior errore di Berrettini del match, cadendo indietro centra malissimo col diritto sulla risposta carica del rivale, 7-6 e Set Point Griekspoor. Servizio pesante, 8 punti a 6 Griekspoor. Si va al terzo.
    Terzo set dopo quasi due ore di gioco, e si torna in modo totale sui turni di battuta. Incredibile: nei primi cinque game ZERO punti vinti in risposta! Il primo dei due a rompere il tabù e Griekspoor, grazie ad un errore di diritto di Berrettini sul 30-0. Poco male, Matteo spara un Ace e poi impatta 3 pari. Mentre nel secondo set era stato l’azzurro più incisivo in risposta (nonostante il set poi perso al tiebreak), adesso è totalmente assente… per qualità dell’olandese ma anche un po’ meno reattività in risposta e col primo passo successivo all’impatto. Forse un po’ di fatica viene a galla, la partita è stata tiratissima. Altro game a zero per Tallon, il quarto di fila per il 4-3. Finalmente la smorzata di diritto di Matteo marca presente e vincente, poi lo smash è sicuro, non come nel tiebreak. Altro game a zero (con l’Ace n.22) e 4 pari. OH! Finalmente Matteo vince un punto in risposta, dopo averne subiti 17 di fila… (con un bel diritto, pesante e preciso). Ne arriva un altro di punto in risposta, ancora con un diritto pesante, stavolta inside-out, dopo una risposta impattata ottimamente. 30 pari. Piccola chance? La prima palla di Tallon non entra… Oh che grave errore di Griekspoor, un attacco di diritto pessimo, con la palla che scende troppo e la impatta male. Palla break! Non arrivava dal primo game del match. SI!!! Berrettini risponde, aggredisce un diritto pesantissimo, ancora cross, e la difesa dell’olandese non tiene. break Berrettini, serve sul 5-4 per chiudere. Urla Matteo dopo l’ennesima pallata di servizio, 30-0. Poi un doppio fallo, solo il secondo del match. Con una comoda volée dopo una prima palla esterna perfetta, ecco il 40-15 e Due Match Point!!! ACE!!!!! il n.23. CHE PRESTAZIONE! Durissima, equilibrata, è girata su di una manciata di punti. Tenuta fisica e mentale. Ora Draper, sarà altra partita molto difficile, ma Matteo c’è!

    Matteo Berrettini vs Tallon Griekspoor ATP Doha Matteo Berrettini766 Tallon Griekspoor674 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 3M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 df 40-155-4 → 6-4T. Griekspoor 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 4-4T. Griekspoor 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-302-3 → 3-3T. Griekspoor 15-0 30-0 ace 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2T. Griekspoor 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-1 → 1-1T. Griekspoor0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 2*-1 2*-2 2-3* 2-4* 2*-5 3*-5 4-5* 5-5* 5*-6 6*-6 6-7*6-6 → 6-7T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5T. Griekspoor 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 40-154-4 → 5-4T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-3 → 4-4M. Berrettini 15-0 15-15 df 30-15 ace 40-153-3 → 4-3T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2T. Griekspoor 15-0 ace 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 2-1T. Griekspoor 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 2*-3 3*-3 4-3* ace 5-3* 5*-4 6*-46-6 → 7-6M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace5-6 → 6-6T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-405-5 → 5-6M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-0 ace4-5 → 5-5T. Griekspoor 15-0 15-15 30-15 ace 40-154-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4T. Griekspoor 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace ace2-3 → 3-3T. Griekspoor 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-01-2 → 2-2T. Griekspoor 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1T. Griekspoor 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace ace0-0 → 0-1

    Statistica
    Berrettini 🇮🇹
    Griekspoor 🇳🇱

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    338
    311

    Ace
    23
    10

    Doppi falli
    2
    2

    Prima di servizio
    72/96 (75%)
    86/109 (79%)

    Punti vinti sulla prima
    64/72 (89%)
    68/86 (79%)

    Punti vinti sulla seconda
    16/24 (67%)
    13/23 (57%)

    Palle break salvate
    0/0 (0%)
    1/2 (50%)

    Giochi di servizio giocati
    17
    17

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    120
    44

    Punti vinti sulla prima di servizio
    18/86 (21%)
    8/72 (11%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    10/23 (43%)
    8/24 (33%)

    Palle break convertite
    1/2 (50%)
    0/0 (0%)

    Giochi di risposta giocati
    17
    17

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    80/96 (83%)
    81/109 (74%)

    Punti vinti in risposta
    28/109 (26%)
    16/96 (17%)

    Totale punti vinti
    108/205 (53%)
    97/205 (47%) LEGGI TUTTO

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    MATTEO! Berrettini martella col diritto e sovrasta fisicamente Djokovic, battendo l’ex n.1 in due set all’ATP 500 Doha

    Matteo Berrettini (foto Getty Images)

    Devastante, fisicamente straripante, perfetto nei punti importanti. No, non stiamo parlando di Mr. Record Novak Djokovic, ma del suo avversario all’esordio dell’ATP 500 di Doha, il nostro fantastico Matteo Berrettini che con una prestazione clamorosa per qualità tecnica, determinazione e potenza fisica sbaraglia il forte rivale per 7-6(4) 6-2, battendo per la prima volta in carriera il grande rivale, con il quale ha condiviso il Centre Court di Wimbledon nella storica finale 2021. Un Matteo stratosferico per come ha servito (13 Ace, 75% di prime palle in gioco vincendo l’85% di punti), ma oggi la meritatissima vittoria se l’è conquistata a tutto tondo, non solo con la battuta, anzi per una volta è bellissimo scrivere che il servizio è stato sì importantissimo ma non decisivo come in tantissime sue altre vittorie. Matteo oggi sprizzava energia e positività da tutti i pori. Sono bastate le prime inquadrature del match, quella spallata col diritto nel primissimo punto e come ha guardato il suo angolo per farci capire che oggi ci sarebbe stato da divertirsi, anche perché quel diritto assassino è andato a colpirlo con un forza nelle gambe, velocità e capacità di trasferire il peso di palla dei giorni migliori.
    Infatti quel che ha sorpreso ed esaltato della prestazione eccezionale di Berrettini è stata la sua fisicità, come ha dominato la partita spingendo con una forza brutale di gambe e di braccio, reggendo incredibilmente da fondo campo anche sulla diagonale di rovescio, dove il gap a favore del serbo è storicamente importante. Nei 4 precedenti vinti da “Nole” proprio il dominio sulla sinistra ha spostato l’equilibrio dalla parte del balcanico; oggi ben poco perché Djokovic non è praticamente mai riuscito a bloccare l’azzurro a sinistra e stroncarlo col suo ritmo, oppure farlo correre poi a destra a provocarne un errore in recupero o palla più corta, facilmente attaccabile. Sul Centrale di Doha, nel fresco della serata desertica, le gambe di Berrettini hanno funzionato come un V12 Ferrari campione del Mondo, potenti, agili, reattive. Che gran bel lavoro sta facendo Umberto Ferrara (sì, proprio lui… gran preparatore se cancelliamo per un attimo dai ricordi quella “faccenda lì”), Berrettini è tirato a lucido, sprinta e corre agile e potente, e si vede per come porta tutti i colpi con sicurezza, difende con mano e testa ed è prontissimo a prendersi possesso dello scambio con una bordata improvvisa di diritto. Piedi leggeri, braccio pesantissimo, con un diritto bello fluido e più largo per come aggredisce la palla (bene sta lavorando Matteo con Bega per strappare di meno e accompagnare di più il gesto, in ottica meno infortuni).
    Berrettini super, impossibile trovargli una pecca. È stato freddo nell’unico momento di difficoltà al servizio nel primo set, e bravissimo a reagire sul 4-2 del secondo quando il game si era messo male con lo 0-30 per due errori. Lì, in quel frangente, ha mostrato la sua durezza competitiva: non ha tirato a tutta, ha scelto di giocare forte ma con controllo perché l’imperativo era non regalare più, sentendo di avere in mano il pallino del gioco. Sembra incredibile scriverlo, ma Matteo ha fatto correre Novak, non è quasi mai andato in difficoltà anche quando il serbo ha aperto l’angolo con i suoi colpi in anticipo, pronto a contrattaccare con forza e sbagliando davvero poco.
    Matteo da 10, Djokovic… un po’ meno. Sempre la cattiva prestazione dello sconfitto dipende dalla qualità di chi ha vinto, ma oggettivamente il serbo è parso poco brillante dal punto di vista fisico (ricordiamo era al rientro dopo il guaio muscolare pure sventolato sui social…). Ci sta che fosse ancora a corto di preparazione, ma è stato palese come la sua palla abbia corso decisamente di meno rispetto ai “bei tempi”, e tantissimo meno rispetto a quella dell’italiano. Per dirla all’inglese, Berrettini è andato “over-power” su Djokovic, troppo più potente. Solo con grandissimo anticipo e appoggiandosi alla perfezione alle bordate del nostro, Novak poteva provare a girare il match, ma non c’è riuscito perché l’intensità di Matteo è stata tanto superiore a quella del rivale, tanto da annullare il suo timing d’impatto, più volte in ritardo con le gambe o mal posto, anche sul rovescio.Una sconfitta così secca sul piano dell’atletismo, potenza e velocità che ha fatto sembrare Djokovic di colpo irrimediabilmente “vecchio”. Avrà modo di recuperare nell’anno, ritrovando una miglior condizione, o almeno questo sarà il suo principale obiettivo.
    Per Berrettini il torneo di Doha continua, forte di una vittoria meritatissima frutto di una prestazione di altissimo livello, in tutti i colpi, esuberante e vincente. Al secondo turno trova Tallon Griekspoor, sarà la rivincita della durissima partita di pochi giorni fa a Rotterdam, vinta dall’Orange. Questo Matteo può farcela, anzi non teme nessuno o quasi. Che meraviglia aver ritrovato il nostro Capitano, così forte, tosto, se mi passate il termine “cazzuto”.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Djokovic scatta il match al servizio, ma il primissimo punto se lo prende Berrettini con un diritto vincente sulla riga. Poi Novak prende ritmo con servizio e diritto, sposta Matteo nell’angolo e chiude il game a 15. Evidente come Nole cerchi di far correre lateralmente Berrettini con la risposta, per mandarlo subito in difesa, per questo è importantissimo il rendimento del servizio. Pur senza punti diretti con la battuta, l’italiano vince un buon game, con spinta calibrata. Fila liscio il tennis del serbo, entrato in campo ben centrato e molto deciso. La prima scossa del match arriva sul 2 pari. Djokovic inizia col doppio fallo, poi Berrettini regge in difesa e si porta 0-30. Di nuovo! Matteo regge col rovescio e al primo diritto spara una mazzata lungo linea talmente veloce e precisa che il serbo nemmeno ci prova. 0-40! Tre palle break improvvise, e consecutive. Djokovic ritrova compattezza, ottimo attacco, poi un Ace e quindi un altro, chance annullate senza che Matteo potesse far nulla. Ai vantaggi Nole si porta 3-2, quindi punge in risposta, nessuno come lui agile e reattivo nel contrattacco. Berrettini ci mette del suo tirando a metà corridoio un diritto aggressivo, poi esagera con la palla corta, vista la rapidità del rivale nel correre avanti e frenare da campione. 15-40, due palle break per il campionissimo. Ace da destra, servizio e diritto sul 30-40, perfetto Berrettini. Poi commette doppio fallo e arriva la PB #3… ACE! Lucidità ed efficacia. Si salva anche l’azzurro, con “The Hammer in action”. 3 pari. Difficile per Berrettini incidere in risposta, Djokovic spara addirittura 3 Ace nel settimo game. Fantastico game anche per Matteo, chiuso a zero con un attacco col taglio sotto di grane eleganza, oltre che efficacia. 4 pari. Bel livello di gioco, con l’italiano che regge piuttosto bene anche nello scambio quando è costretto a rincorrere, ed è pronto a tirare una bordata clamorosa col diritto, palla p-e-s-a-n-t-i-s-s-i-m-a! Come l’accelerazione in corsa sul 30-15, perfetto l’impatto e che precisione. Caccia un urlaccio dei suoi il serbo dopo aver chiuso uno schema d’attacco, sente la pressione, sente che il livello dell’italiano è pari al suo, e c’è partita (5-4). Sotto 0-15, rischio totale di Berrettini con una smorzata che quasi sfiora il nastro tanto è corta… va bene, anche perché la rimessa di Djokovic esce di un niente. Poi servizio e via, 5 pari. In risposta le briciole (ben 8 Ace per Berrettini), il set si decide al Tiebreak. Inizia male Djokovic: diritto di scambio vola via, errore banalissimo. Benissimo Matteo, sfonda con servizio e diritto, 3-0. Si gira 4-2, dopo un brutto rovescio tirato in rete dal serbo quando era in controllo dello scambio, ma che gran tenuta del romano, davvero solido. Poi è Matteo a sbagliare il tempo dell’attacco, e la volée era troppo difficile perché giocata da lontano. 4-3. Berrettini si riprende subito il mini-break con un solido doppio passante, bravo ad avanzare e prendersi il punto. 5-3. Con un bel diritto potente Matteo sfonda il rivale e si prende 2 Set Point (6-4). Larga la risposta di Nole, SET BERRETTINI! Meritatissimo. Ha servito bene, ma la differenza è venuta dalla consistenza da fondo campo, sia in attacco che in difesa. Molto bene.
    Secondo set, Berrettini to serve. Djokovic cerca un’immediata reazione per invertire l’inerzia. Spinge duro in risposta, 15-30, poi non è fortunato con un nastro, la traiettoria molto corta avrebbe messo in difficoltà l’azzurro. Il diritto c’è, 1-0 Berrettini. Quanto esce bene dalle corde di Matteo la bordata lungo linea di diritto, imprendibile, soluzione eccellente per risolvere la situazione quando Djokovic lo porta a correre a tutta a destra. Djokovic fa fatica quando si gioca dritto al centro, perché la maggior potenza di diritto col diritto lo mette in grave difficoltà, è evidente quanto viaggi di più la palla dell’azzurro. Ancora regge Matteo, anche col rovescio, e tira così consistente che sovrasta fisicamente il rivale. Ai vantaggi palla break Berrettini, da 40-15! La prima di Nole vola via 2 metri… con una progressione clamorosa da difesa ad attacco Berrettini comanda a sfonda, sfonda con un diritto pesantissimo! BREAK Berrettini, 2-0. Che prestazione fisica e mentale di Matteo, il suo sguardo potrebbe incendiare tutto nel raggio di km! Berrettini On Fire, game a zero dirompente al servizio, 3-0. Ormai il diritto di Berrettini è incontenibile, appena la palla gli passa da quelle parti tira delle bordate clamorose… In qualche modo, più di esperienza che di tecnica, Djokovic vince un game (3-1). Berrettini resta solido, senza problemi si porta 4-1. Sul 4-2 il game dell’azzurro inizia male, con un tentativo di smorzata che non passa. Poi c’è uno scambio tutto sul rovescio e il back di Matteo non passa la rete. 0-30. Attenzione, la prima palla non c’è… ma un’ottima seconda al corpo gli apre il campo (15-30), poi un gran servizio e quindi l’Ace esterno! Come si è cavato dal buco… ma il game va ai vantaggi, esagera col diritto. Non trema MB, servizio e diritto d’attacco in contro piede. Fa il pugno Matteo, la sua presenza è gigantesca, come la potenza del diritto, che porta a spasso Djokovic e gli vale un meritatissimo 5-2. Matteo arriva a Match Point in risposta, giocando benissimo. Novak si butta a rete e trova una stop volley troppo prefetto per essere voluta… infatti ride in modo sarcastico il campionissimo. Berrettini vuole chiuderla subito, per non rischiare niente: trova un lob di diritto micidiale (morbido però l’attacco di Novak), gli vale un secondo Match Point e… è quello buono! Seconda palla…Matteo tira una pallata e Djokovic non regge. Game Set Match, batte per la prima volta Djokovic, e lo fa DOMINANDO! Che partita, che soddisfazione!!! BRAVO!

    Novak Djokovic vs Matteo Berrettini ATP Doha Novak Djokovic [3]62 Matteo Berrettini76 Vincitore: Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-5 → 2-6M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-402-4 → 2-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-3 → 1-4N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-150-3 → 1-3M. Berrettini 15-0 ace 40-0 ace ace0-2 → 0-3N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 2-3* 2-4* 3*-4 3*-5 4-5* 4-6*6-6 → 6-7M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace5-4 → 5-5N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-4 → 5-4M. Berrettini 15-0 ace 30-0 40-04-3 → 4-4N. Djokovic 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace3-3 → 4-3M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 40-A df 40-40 ace A-403-2 → 3-3N. Djokovic 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 ace A-40 40-40 A-402-2 → 3-2M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 2-1M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-0 → 1-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    Statistica
    Djokovic 🇷🇸
    Berrettini 🇮🇹

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    268
    316

    Ace
    9
    13

    Doppi falli
    1
    1

    Prima di servizio
    45/65 (69%)
    47/63 (75%)

    Punti vinti sulla prima
    38/45 (84%)
    40/47 (85%)

    Punti vinti sulla seconda
    6/20 (30%)
    8/16 (50%)

    Palle break salvate
    4/6 (67%)
    3/3 (100%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    65
    139

    Punti vinti sulla prima di servizio
    7/47 (15%)
    7/45 (16%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    8/16 (50%)
    14/20 (70%)

    Palle break convertite
    0/3 (0%)
    2/6 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti al servizio
    44/65 (68%)
    48/63 (76%)

    Punti vinti in risposta
    15/63 (24%)
    21/65 (32%)

    Totale punti vinti
    59/128 (46%)
    69/128 (54%) LEGGI TUTTO