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    ATP Cagliari: si ferma la corsa di Musetti, sconfitto in tre set da Djere

    Lorenzo Musetti in campo a Cagliari

    Lorenzo Musetti cede in tre set al serbo Laslo Djere nei quarti all’ATP 250 di Cagliari. 6-4 4-6 6-2 lo score per il serbo, bravo a trovare un tennis molto consistente nel terzo set dopo aver subito la rimonta dell’azzurro nel secondo. Musetti ha sbagliato troppo nel corso del match, soprattutto col diritto, ma deve recriminare qualcosa anche sul piano tattico.
    A breve il commento completo, ecco la cronaca dell’incontro.
    Il match inizia alle 16 in punto, con Musetti alla battuta. Si scambia dal centro, con discreto ritmo e Lorenzo a cercare lo strappo col diritto cross. Sul 30-15 commette il primo doppio fallo, ma si riscatta con un ottimo schema offensivo, diritto aggressivo e via avanti. Si va ai vantaggi. L’azzurro perde campo sulla risposta profonda di Djere, impossibile difendere tutto quel campo. Palla break per il serbo. Lunghissimo scambio, condotto da Lorenzo, che con pazienza lavora il rivale e lo porta all’errore. Con due prime solide, Musetti vince il game, 1-0. Djere alla battuta, imposta il suo gioco su una prima solida al centro e palle piuttosto lavorate, per allontanare il giovane rivale dalla riga di fondo. Con una smorzata Laslo tiene a zero il suo game, 1 pari. C’è grande differenza negli scambi che l’azzurro inizia dopo una solida prima, rispetto a quando gioca la seconda di servizio: nel primo caso riesce a manovrare con i piedi assai più vicini alla riga di fondo, è più aggressivo e comanda; al contrario Djere risponde bello carico sulla seconda e Lorenzo staziona molto dietro, con tantissimo campo da difendere. Nel quarto game, sul 30-15, Musetti trova il primo rovescio lungo linea vincente, ad uscire dopo uno scambio lungo e lavorato. È la prima fiammata tecnica del match dell’azzurro. Il set avanza su turni di servizio, Musetti più creativo e con scambi più bravi, solido e costante Djere a lavorare ai fianchi l’azzurro palla dopo palla. Sesto game, Lorenzo trova prima un lob perfetto a punire un attacco corto di Djere, quindi Laslo sparacchia fuori uno dei pochissimi errori non forzati del match. È palla break per l’azzurro. Djere se la gioca bene: servizio potente, due metri in campo e chiusura col diritto. Lorenzo se ne procura una seconda con un rovescio cross dall’angolo davvero notevole, stretto e profondo, dopo un cambio di ritmo dei suoi. La risposta di rovescio di Musetti non supera la rete. Si salva Djere, 3 pari. Settimo game, sul 30 pari Lorenzo si prende un rischio, chiamando a rete il rivale e toccando un lob che esce di pochissimo. Concede la seconda palla break del match, ed il break arriva, un drive dell’azzurro è di poco lungo. Break Djere, avanti 4-3 e servizio. Il fatidico settimo game spezza l’equilibrio. Tanta rabbia per l’azzurro, spara risposte violente per reagire al momento, tra errori e colpi profondissimi. Da 30-0 a 30 pari. Si va ai vantaggi. “Rema” e sprinta l’azzurro, ma da quella posizione così lontana dalla riga di fondo è difficile contenere il pressing preciso di Laslo, che consolida il vantaggio portandosi 5-3. Il momento è favorevole al serbo, che spinge con buona intensità e lunghezza. Lorenzo va in difficoltà, sotto 0-30. Cerca una smorzata l’azzurro per spezzare il ritmo di Djere, il rischio è premiato. Ma nel punto successivo sbaglia l’angolo della spinta, scoprendo troppo il campo. 15-40 e due Set Point Djere. Cancella il primo Musetti con un diritto al volo dal centro vincente. Niente prima sulla seconda palla set… Djere comanda lo scambio ma perde ritmo con una serie di tagli di rovescio, e alla fine Lorenzo provoca l’errore del serbo. Parità. Una stecca col rovescio su di una palla molto carica di Djere costa a Musetti il terzo Set Point. Si salva l’azzurro con una prima esterna molto carica. Con una smorzata improvvisa dopo un nastro favorevole Lorenzo si procura la prima palla game. Con Ace chiude il game, resta in scia 4-5. Djere non trema, continua col suo tennis solido e chiude con un rovescio in avanzamento ed un facile smash. 6-4 Djere, un set strappato con l’unico break nel settimo game.
    Secondo set, Musetti al servizio. Cerca di essere aggressivo, ma Djere è in un ottimo momento, sbaglia niente e trova anche un passante in corsa difficilissimo sul 30-15. Lorenzo intuisce che solo forzando i tempi di gioco può uscire dalla morsa del rivale. Rischia e muove lo score nel secondo parziale. 1-0 Musetti, che continua con questa tattica anche alla risposta, non lasciare tempo di imbastire a Djere. Sul 15-30 una risposta aggressiva provoca un errore del serbo, 15-40 e due palle break per Musetti. Bravo Lorenzo: risposta nei piedi dell’avversario, rovescio in corsa molto aggressivo e Laslo spara lungo. break Musetti, avanti 2-0 e servizio. Primo allungo nel match per il toscano, con un tennis più verticale e rapido è riuscito a staccare il serbo. Serve bene Lorenzo, soprattutto al centro da sinistra, tutto il suo gioco scorre veloce e fluido. Consolida il vantaggio Musetti, avanti 3-0. Laslo trova un buon game, spinge e si porta 1-3, rubando l’iniziativa all’azzurro, fin qua molto aggressivo nel set. Il diritto di Lorenzo adesso è preciso, comanda dal centro e affonda con un cambio di ritmo perentorio; ma improvvisamente si “incarta” sul 30-0, inanellando tre errori di fila, nemmeno forzati dall’avversario. Sul 30-40 concede la chance del contro break. Purtroppo il break arriva… Musetti centra male un diritto, crolla lontanissimo dalla riga di fondo con Djere che pressa, fino all’errore dell’azzurro. 3-2 Musetti, ma serve Djere. Tenta l’immediata reazione Lorenzo, forzando fin dalla risposta (niente prime per Laslo). 0-30. Spreca però l’azzurro, comanda lo scambio ma manca di pochissimo l’affondo. 30 pari. Stavolta è il serbo a regalare col diritto, su di una risposta nemmeno profonda dell’azzurro. Palla break e seconda di servizio… Doppio fallo! break Musetti, torna in vantaggio 4-2. Nei refoli di vento Lorenzo spinge, taglia e apre gli angoli, Djere è infastidito e sbaglia, forzando i tempi ma andando contro ai dogmi del suo tennis. Con una bella prima esterna sul 40-15 Musetti si porta avanti 5-2. Musetti forza ai vantaggi l’ottavo game, bravo anche a difendersi. Sul 40 pari Djere spara lungo un colpo di scambio, è Set Point Musetti. Si salva con la prima il serbo, portandosi 3-5. Lorenzo serve per il secondo set dopo 1h e 28 minuti. Inizia il game con una smorzata, ma l’ha giocata non con i piedi nel campo, e sbaglia in rete. Djere corre avanti, l’attacco è rallentato dal nastro e Musetti lo passa con un cross di rovescio preciso. Sbaglia un rovescio di scambio l’azzurro, palla troppo vicina al corpo, 15-30. Perde il controllo del diritto Lorenzo, un classico unforced che gli costa un pericoloso 15-40. Ancora il diritto lo tradisce, l’accelerazione muore in rete. Break Djere, torna in vita nel parziale. Un brutto game per l’azzurro, ha forzato colpi che nemmeno sarebbero stati winners. Prova a mettere pressione in risposta e Djere commette un doppio fallo, è 0-30, Musetti e due punti dal set. Con uno scambio rocambolesco Musetti attacca sul 15-30 e vola 15-40, altri due Set Point. Scambio a grande velocità e profondità, il primo a sbagliare è il serbo. 6-4 Musetti. Bravo l’azzurro a riprendersi il vantaggio dopo esser stato rimontato, e continuare a spingere e provarci nonostante qualche errore di troppo col diritto.
    Terzo set, Musetti l’inizia alla battuta, piccolo vantaggio. Il primo game è complicato, Laslo pressa, il vento sposta la palla. Musetti lo porta a casa con due rovesci, un taglio micidiale a spezzare il ritmo al rivale, e quindi una botta incrociata strettissima. 1-0 avanti Musetti. Djere nonostante qualche errore tiene il proprio game al servizio e pressa moltissimo alla risposta, portandosi 0-30. Musetti trova un bellissimo rovescio di contro balzo e poi una prima veloce e tagliata. 30 pari. Tanta una smorzata Lorenzo, ma Laslo ci arriva e trova il punto che lo porta a palla break. Lungo scambio, sbaglia Musetti col diritto. Break Djere, avanti 2-1 e servizio nel terzo. L’azzurro manovra col rovescio e cerca l’affondo cambiando ritmo, ma commette qualche errore, anche se di poco. Djere continua con il suo tennis di sostanza, poco divertente ma assai consistente. Senza patemi il serbo si porta 3-1. Musetti deve trovare un gran game in risposta per tornare in vita nel match, ma va già in difficoltà nel quinto game, al servizio. Accetta lo scambio alla velocità del serbo, corre a destra e a manca, e viene passato dal rivale dopo esser chiamato avanti. Crolla 15-40, due “mini match Point” visto l’andamento del set. Djere si prende il break di forza, scambio di ritmo e via accelerazione di rovescio cross. 4-1 Djere con doppio break, il match sembra ormai compromesso. Recupera da 15-30 e vola 5-1, verso il successo. Musetti resta in scia portandosi 2-5 e entra col rovescio in risposta, ultima chance per tornare nel match. Djere sbaglia un diritto incrociato e lo score segna 15-30, piccola chance per l’azzurro. Largo anche un altro diritto del serbo, 15-40, due palle break per Lorenzo. Di poco fuori due colpi del toscano, un rovescio e poi un diritto, con l’imprecazione per i troppi errori commessi. Un errore di rovescio del serbo lo condanna alla terza palla break nel game, ma è aggressivo e chiude facile di volo. Vola via la risposta dell’azzurro, Match Point Djere. Lunghissimo scambio, pure disturbato dal vento, il primo a sbagliare è Laslo. Segue un doppio fallo! Quarta palla break per Musetti nel game. Con coraggio Djere comanda e chiude. Chiude anche il match al quarto Match Point, dopo aver salvato anche una quinta palla Break col servizio. Continuo e positivo Djere, ha vinto di sostanza.
    Peccato per aver perso la chance di giocarsi di nuovo una semifinale ATP in Italia, resta un match da cui Musetti potrà trarre molti insegnamenti per il suo percorso di crescita.

    Marco Mazzoni

    Lorenzo Musetti vs Laslo Djere ATP ATP Cagliari Musetti L.462 Djere L.646 Vincitore: Djere L. ServizioSvolgimentoSet 3Djere L. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-402-5 → 2-6Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-151-5 → 2-5Djere L. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 1-5Musetti L. 15-0 15-15 15-30 30-30 15-401-3 → 1-4Djere L. 15-0 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3Musetti L. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-1 → 1-2Djere L. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1Musetti L. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Djere L. 0-15 0-30 15-30 15-405-4 → 6-4Musetti L. 0-15 15-15 15-30 15-405-3 → 5-4Djere L. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-2 → 5-3Musetti L. 15-0 30-0 40-0 40-154-2 → 5-2Djere L. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-403-2 → 4-2Musetti L. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-1 → 3-2Djere L. 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0Djere L. 15-0 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0Musetti L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Djere L. 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6Musetti L. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-5 → 4-5Djere L. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-4 → 3-5Musetti L. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4Djere L. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3Musetti L. 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2Djere L. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2Musetti L. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1Djere L. 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1Musetti L. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A A-40 40-40 A-400-0 → 1-0
    1 Aces 12 Double Faults 882% (70/85) 1st Serve 58% (60/104)59% (41/70) 1st Serve Points Won 68% (41/60)47% (7/15) 2nd Serve Points Won 48% (21/44)44% (4/9) Break Points Saved 73% (8/11)14 Service Games Played 1432% (19/60) 1st Serve Return Points Won 41% (29/70)52% (23/44) 2nd Serve Return Points Won 53% (8/15)27% (3/11) Break Points Converted 56% (5/9)14 Return Games Played 1456% (48/85) Service Points Won 60% (62/104)40% (42/104) Return Points Won 44% (37/85)48% (90/189) Total Points Won 52% (99/189) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Musetti supera Paire in due set. Solido Lorenzo, a tratti indisponente Benoit

    Lorenzo Musetti

    Lorenzo Musetti gioca un match solido e concreto, superando per 6-3 6-3 il francese Benoit Paire ed accedendo al terzo turno del Masters 1000 di Miami, dove aspetta il vincente di Garin – Cilic. Una buona prestazione dell’azzurro, bravo a giocare il suo tennis senza guardare “dall’altra parte della rete” e non farsi travolgere dalle fasi di non-gioco del francese, a tratti davvero indisponente.
    Non è facile commentare una partita del genere, perché dalla metà del primo set in avanti quasi non s’è giocato. Dopo un discreto inizio, il punto di svolta dell’incontro è stato il settimo game del primo set. Musetti è andato sotto nel game ma ha tenuto, giocando con ordine e raziocinio, e quindi ha approfittato dell’improvviso black out dell’avversario, uno show al contrario di solo errori. Infatti Paire, persa quella chance, ha praticamente lasciato la partita per almeno 20 minuti, lasciando campo aperto all’azzurro per chiudere il set e scappare via nel secondo set, per l’allungo decisivo.
    In una partita del genere, a maggior ragione quando non hai molta esperienza e giochi un tennis creativo, il rischio era quello di farsi risucchiare dalla spirale negativa del rivale. Invece Musetti è stato freddo, lucido, molto presente. Ha pensato solo al suo gioco, non è mai andato fuori giri o in confusione tattica contro un rivale che tirava pallate senza un filo logico, non dando alcun tipo di ritmo. Ma anche all’inizio, quando il francese “giocava”, Lorenzo è stato bravo a macinare il suo tennis, reggendo al mix caotico del rivale fatto di accelerazioni fulminanti, errori, discese a rete, con ogni volta una palla diversa, spesso nemmeno ben centrate.
    Difficile per non dire impossibile commentare la prestazione di Benoit, solo nei primi sette game aveva prodotto qualcosa di buono, poi ha deciso che bastava così, e se n’è di fatto andato dal campo.
    Resta per Musetti un’esperienza, una vittoria facendo pochissima fatica, e un bel test dal punto di vista dell’attenzione e del focus. Ha servito discretamente, ha commesso pochi errori, è stato lucido a capire su che direzione stava andando la partita e non regalare niente all’avversario per non riaccendere “la luce” e rimetterlo in partita. Era un rischio concreto, bravo Lorenzo a non concedere niente e portare a casa un successo che vale oro e gli regala un’altra bella partita in questo primo Masters 1000 stagionale.

    Ecco la cronaca della partita.
    Musetti lancia in aria la prima palla alle 18.10. Paire super aggressivo: risposta precisa e via, accelerazione di rovescio lungo linea. Segue un doppio fallo di Lorenzo, 0-30. Una stecca del francese regala il primo 15 del match all’azzurro, ma poi trova una risposta di rovescio d’incontro clamorosa, con la palla che esce velocissima e imprendibile. 15-40, due palle break immediate per Benoit. Sulla seconda un rovescio di Lorenzo termina lungo. Break Paire, avanti 1-0. C’è molto vento oggi su Miami, potrebbe essere un fattore per due tennisti che amano accelerare a tutta il braccio in anticipo. Il francese serve alternando Ace a 210 km/h a doppi falli con la palla che arriva a rete a malapena… in pieno “Paire-Style”. Un attacco avventato costa a Benoit la palla del contro break sul 30-40. Bravo Musetti ad aggredire la seconda di Paire, un po’ morbida, trovando un lungo linea che Paire non controlla. Contro break Musetti, 1 pari. 7 minuti di tennis, e già si capisce che questa partita potrebbe vivere su cambi di direzione repentini, con due tennisti così creativi ma non costanti. Cerca la prima smorzata del match Lorenzo, ma Benoit arriva e controlla con la sua “manina”, altra palla break. Bravo Musetti a trovare un passante di diritto in corsa e respingere l’assalto del rivale. 2-1 Musetti. Gli scambi sono rarefatti, la palla corre con angoli e velocità di ogni tipo. Paire accelera, smorza, chiude col vincente o l’errore. 2 pari. Anche l’azzurro accetta questo tennis rarefatto, cercando soluzioni rapide e creative, come alcune smorzate pregevoli che castigano una posizione di Paire abbastanza arretrata. Il set scorre rapido sui turni di servizio in questa fase centrale. Settimo game, Benoit prima rigioca una smorzata (n0n perfetta) in modo vincente, poi trova una risposta di diritto fulminante. Sale 15-40, due palle break. Solido Lorenzo, prima in campo e via incrociato a far correre l’avversario. Con un Ace esterno Musetti fa il quarto punto di fila e si salva, salendo 4-3. Ottavo game, Paire parte bene ma poi si incarta letteralmente, con tre errori manda Musetti a palla break sul 30-40. Lorenzo prova un passante lungo linea, ma finisce largo. Segue un doppio fallo orrendo del francese, seconda lunga di un metro, altra chance di break per Musetti. Altro doppio fallo! Musetti ringrazia e va servire sul 5-3 per chiudere il primo set! Paire ha staccato la spina, tira pallate e prova anche una smorzata senza né capo né coda. 40-0 e tre Set Point. Ok il secondo, un rovescio di Benoit in scambio muore malamente in rete. 6-3 Musetti, un set ben giocato dall’azzurro, bravo a tenere nel settimo game, quando è andato sotto, e quindi approfittare con ordine degli errori dell’avversario. Nel primo parziale Lorenzo ha vinto 2 punti su 3 con la prima, e ha convertito due palle break due tre (Paire 1 su 5).
    Secondo set, inizia Paire alla battuta. A 30 muove lo score nel set, senza dar la sensazione però di una scossa rispetto al bruttissimo finale del primo set, tanto che alla risposta nel game seguente quasi non gioca, pigro al limite dell’indisponente. Nel terzo game Benoit sbaglia l’impossibile, inclusa una volée da sopra la rete più difficile da mandare in rete che tirare in campo. Segue un’altra soluzione tattica senza senso, 0-40 e tre palle break Musetti (7 punti di fila per l’azzurro). Completa il disastro Paire con un doppio fallo, è letteralmente uscito dal match con la testa. 2-1 e servizio Musetti, in controllo del secondo set quasi senza giocare, solo tenendo la palla in campo. I punti di fila per l’azzurro diventano 11, e Lorenzo vola 3-1, consolidando il break. Paire continua nel suo show al contrario, sbagliando l’impossibile. Finalmente trova una prima sullo 0-30, interrompendo la striscia di 13 punti di fila per Musetti. Si accende il servizio del francese, con quattro pallate vince un game che pareva perso, restando in scia 2-3. L’azzurro resta concentrato: pensa solo al suo gioco, macina discrete prime e lavora col diritto, attento a non sbagliare e far giocare l’avversario, prontissimo a sbagliare con giocate al limite, spesso senza un filo logico. Il set avanza seguendo i servizi, ma lo spettacolo onestamente non è bello perché Paire continua con il suo atteggiamento scostante, anche se il servizio lo sostiene. Nell’ottavo game all’improvviso Benoit torna a giocare, corre e si impegna, costringendo Musetti a due soluzioni molto difficili per vincere i punti. Con un bel passante basso di rovescio, una vera rasoiata, Lorenzo vince il 15 del 5-3, ad un passo dalla vittoria. Il francese cammina per il campo, ha buon gioco Musetti ad accelerare e trafiggere il rivale. Con un bel lungo linea si guadagna il 15-40 e doppio Match Point. L’ennesimo errore del francese consegna il successo a Musetti. Una vittoria importante, perché gli apre il terzo turno di Masters 1000, e conferma la forza mentale del giovane italiano, capace di restare sempre focalizzato sul proprio gioco.
    Marco Mazzoni

    Lorenzo Musetti vs [23] Benoit Paire ATP ATP Miami Musetti L.66 Paire B.33 Vincitore: Musetti L. ServizioSvolgimentoSet 2Paire B. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-405-3 → 6-3Musetti L. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 5-3Paire B. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-2 → 4-3Musetti L. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 4-2Paire B. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2Musetti L. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Paire B. 0-15 0-30 0-401-1 → 2-1Musetti L. 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1Paire B. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Musetti L. 15-0 30-0 40-0 40-155-3 → 6-3Paire B. 15-0 30-0 40-0 40-15 30-0 40-15 40-304-3 → 5-3Musetti L. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-3 → 4-3Paire B. 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3Musetti L. 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2Paire B. 0-15 15-15 30-152-1 → 2-2Musetti L. 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1Paire B. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-1 → 1-1Musetti L.0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 0-1
    3 Aces 71 Double Faults 573% (38/52) 1st Serve 49% (25/51)76% (29/38) 1st Serve Points Won 72% (18/25)50% (7/14) 2nd Serve Points Won 35% (9/26)80% (4/5) Break Points Saved 33% (2/6)9 Service Games Played 928% (7/25) 1st Serve Return Points Won 24% (9/38)65% (17/26) 2nd Serve Return Points Won 50% (7/14)67% (4/6) Break Points Converted 20% (1/5)9 Return Games Played 969% (36/52) Service Points Won 53% (27/51)47% (24/51) Return Points Won 31% (16/52)58% (60/103) Total Points Won 42% (43/103) LEGGI TUTTO

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    Musetti “Il mio colpo è il rovescio lungo linea”. Vero, ma c’è molto altro (di Marco Mazzoni)

    Lorenzo Musetti, gran rovescio a Miami vs. Mmoh

    “Il mio colpo migliore credo sia il rovescio ad una mano, soprattutto lungo linea. Ho migliorato molto il colpo stando dietro la riga di fondo campo, questo ha permesso di fare un salto di qualità a tutto il mio gioco”. Lorenzo Musetti ha commentato così la bella vittoria di ieri al suo esordio nel Masters 1000 di Miami. L’americano Mmoh era un avversario alla portata dell’azzurro, ma con quel “fisico bestiale” e conoscendo alla perfezione le condizioni di gioco di Miami e quel tipo di campo, era un avversario non così banale. Musetti ha giocato una buona partita, elevando al massimo la sua qualità e intensità nelle fasi che contano.
    È davvero presto per fare un’altra analisi del gioco di Musetti, aspettiamo ancora qualche match per valutare la sua evoluzione in quest’inizio di stagione ATP dopo la parentesi Challenger. Evoluzione notevole, in moltissimi aspetti. Ma quel che vorrei già sottolineare, e che ritengo assai superiore rispetto al bellissimo rovescio ad un mano di Lorenzo, è la sua capacità di giocare bene, anzi benissimo, nei momenti importanti. “Una qualità che ti dà madre natura” sottolineava in telecronaca l’ottimo Paolo Bertolucci su Sky, giustamente.
    Se andiamo a prendere le varie componenti necessarie a forgiare un grande giocatore o un campione, l’elenco può essere discretamente lungo. Imprescindibili sono un’eccellente tecnica di gioco, una qualità atletica importante, una forza mentale e lucidità che ti consente di giocare bene nei momenti chiave, con quest’ultimo aspetto per me decisivo. Puoi essere il tennista più potente e più veloce sulla terra, puoi avere i colpi più terrificanti, fluidi ed esplosivi, ma se non riesci a sentire il momento, gestire la tensione e vedere come piazzare la giocata, beh, tutto è inutile. Nella partita di ieri (e nella settimana magica di Acapulco), Lorenzo Musetti ha mostrato segnali importanti di possedere tutte queste qualità, inclusa l’ultima e più importante. Ha compiuto l’allungo alzando il livello, non sfruttando gentili regali dell’avversario. Quando è andato a servire per il match, con la tensione al massimo e con il rivale che ha provato l’ultimo disperato assalto, è crollato 0-40. Qua è venuto fuori il progetto di campione che cova in lui: 5 punti di fila, tra servizi precisi, diritti esplosivi, e soprattutto sul 30-40 un’improvvisa accelerazione di rovescio lungo linea – quella che gli piace tanto! – che ha illuminato la notte di Miami e flirtato con la riga, bellissima e imprendibile. Un grande rischio, un grande colpo, un’esecuzione impeccabile che testimonia tutta la freddezza, lucidità e classe di Lorenzo.
    Riavvolgendo il nastro dei suoi ultimi incontri, è bello anche sottolineare come Musetti abbia affrontato avversari molto diversi tra loro.  Tennisti di grande intensità e pressione (Schwartzman), “picchiatori” che ti danno poco ritmo (Tiafoe), tennisti completi e creativi (Dimitrov), tennisti fortissimi sul piano atletico (Mmoh), campioni completi (Tsistipas). Lorenzo li ha affrontati tutti cercando di imporre il suo tennis ma allo stesso tempo trovando il modo di impensierirli con lucidità tattica, mettendoli a giocare in posizioni a loro scomode. È un altro segnale di grande qualità: il vero campione riesce ad imporre il proprio gioco ma è anche pronto a cambiare qualcosa perché il nostro amato tennis resta uno sport di situazione, saper gestire il momento e massimizzare l’equazione rischio-rendimento è decisivo al successo.
    Il diritto è tornato stabile, cancellando i dubbi emersi nei primi Challenger stagionali, e anzi pare più versatile grazie ad un movimento con un’ovalizzazione maggiore che gli consente di coprire di più la palla all’occorrenza, senza però perdere di velocità quando entra deciso (c’è ancora da lavorare, e bene che sia così). Resta ancora parecchio arretrata la posizione nello scambio, credo fin troppo; soprattutto in risposta, dove parte davvero dietro. Lui ha “punch”, quindi riguadagna velocemente un po’ di campo, ma al salire del livello questa condotta è assai rischiosa (personalmente la lascerei a Nadal e Thiem… che hanno altre caratteristiche e potenza). Piace però vedere che anche nella vittoria di ieri, i momenti migliori nel suo match sono venuti proprio quando ha fatto il passo avanti andando ad anticipare e tagliare il campo. Ha sfruttato poche palle break, ma se l’è conquistate. Con l’esperienza, migliorerà anche in questo aspetto, decisivo.
    Tante piccole cose nel tennis di Musetti, belle e preziose. Lorenzo sta facendo esperienze importantissime crescendo match dopo match. Il prossimo vs. Benoit Paire è sulla carta affascinante. Se il francese sarà con la testa in campo, potremo assistere ad uno spettacolo divino sul piano tecnico. Ma sarà soprattutto un bel test per l’azzurro visto che avrà di fronte un rivale tecnicamente fortissimo ma imprevedibile, che non ti dà mai ritmo, che può distrarti e innervosirti con il suo atteggiamento strafottente.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Musetti brilla sotto le stelle di Acapulco, importanti segnali di crescita (di Marco Mazzoni)

    Lorenzo Musetti ad Acapulco

    Un lampo nella notte sotto il cielo di Acapulco. Nella splendida località sulle sponde del Pacifico, amata dalle star del jet-set internazionale, stanotte a brillare è stata la stella del nostro Lorenzo Musetti. La sua racchetta fendeva sicura l’aria intrisa di profumi tropicali, veloce come una scheggia ma allo stesso morbida, tra accelerazioni imprendibili e tocchi d’autore. Musetti ha regalato al pubblico messicano e televisivo un grande spettacolo tennistico, consiglio vivamente a tutti gli appassionati veri del nostro sport di recuperare il match (su Supertennis in replica, o Tennistv) perché ne vale assolutamente la pena. Lorenzo ha mostrato il meglio del suo repertorio tecnico, ricordando a tutti che razza di talento sia, divertendo per la qualità dei suoi schemi, dei suoi tocchi, del suo tennis. Chapeau.

    Una grandissima partita ed una grandissima vittoria per il carrarino, la prima contro un top 10. Musetti conferma di essere pronto per il tennis di primo livello, può giocarsela contro i migliori senza paura, facendo valere la sua classe. La scelta di giocare d’ora in avanti quasi solamente tornei ATP è corretta: fisicamente è ben preparato, tecnicamente sta lavorando molto, ma per affinare il suo tennis e portarlo al massimo livello è necessario affrontare i migliori, “sbattere la faccia” e riprovare, imparando dagli errori e dalle sconfitte. Vittorie “comode” non servono, se hai l’ambizione di arrivare in cima alla montagna, non devi temere la scalata o le cadute, devi lavorare duramente coltivando l’ambizione.

    La partita di stanotte è stata la dimostrazione che Musetti ha fisico e tennis per reggere in campo oltre due ore contro rivali attrezzati e pronti alla pugna, fino all’ultima palla. Ad essere onesti, Schwarztman non era in grandissima giornata: ha sbagliato più del solito, non troppo ma il miglior Diego regala 4-5 palle a set, ieri notte ne ha concesse di più. Soprattutto l’argentino è stato per quasi tutto il match un po’ più corto del solito nello scambio, e questo è stato forse decisivo a far esplodere tutto il repertorio e talento di Lorenzo. Infatti Musetti ha potuto spingere e creare tennis incontrando palle con buon ritmo ma non così lunghe e cariche di spin da metterlo alle corde o sbatterlo troppo fuori dal campo. Schwarztman è stato intenso ma non abbastanza da stroncare la resistenza dell’azzurro, bravissimo nel reggere il pressing del rivale, cambiare ritmo prendendo il controllo dello scambio e quindi chiudere con un’accelerazione micidiale.

     Tempo è la parola chiave. Fattore imprendibile del nostro vivere, fattore decisivo nel tennis quando riesci a controllarlo e piegarlo al tuo volere. Musetti è stato bravo a gestire il tempo del match, a non farsi travolgere e schiacciare per quindi accelerare ed imporre i propri tempi di gioco, prima lenti e poi improvvisamente velocissimi. Nella sontuosa prestazione dell’azzurro probabilmente è stato decisivo anche il cemento non così rapido del centre court messicano. Lo ricordava anche Flavia Pennetta, che ha sempre amato le condizioni del torneo. Siamo a due passi dalla spiaggia, di sera c’è una discreta umidità, quindi la palla fila ma non troppo, rimbalza alza ma senza esagerare. Ti lascia il tempo per arrivare in anticipo e domare la sua traiettoria, per costruire. Situazione ideale per Musetti, un architetto del gioco, uno che non ama rischiare l’uno due di puro istinto ma preferisce manovrare e quindi entrare di brutto all’improvviso. Qualità queste che si esaltano proprio contro uno Schwartzman, che ti fornisce buonissimo ritmo e che quindi puoi domare grazie alla tua mano e velocità in accelerazione.

     Nella prestazione di stanotte, abbiamo rivisto in Musetti un buonissimo diritto , bravo a cambiare da colpi più carichi in manovra (assai più lunghi rispetto alle settimane precedenti) a strappi a tutta velocità, entrando pienamente nella palla; anche nella direttrice cross che recentemente lo ha fatto soffrire, dove pareva aver perso fiducia, forse perché faceva scendere un filo troppo la palla al momento dell’impatto, e con il suo movimento così personale questo è un peccato mortale. La sua maggior lunghezza nello scambio nelle fasi interlocutorie è stata ieri notte la chiave per non permettere all’argentino di farsi buttare fuori dal campo.

    Il match ha confermato come il tennis di Musetti (come quello di tutti i tennisti “creativi”) non può prescindere dalla miglior prima di servizio. I numeri ed il campo hanno parlato chiaro: quando la prima entra in ritmo, tutto il tennis dell’azzurro decolla, prende sicurezza e lo pone in condizione di vantaggio. Stanotte ha cercato diverse seconde palle molto lavorate, può essere una soluzione interessante, ma attenzione ai tanti avversari che sono velocissimi nel fare due passi avanti pronti ad aggredire in risposta anche su palle alte e cariche quando non abbastanza veloci. Stanotte tutto è filato molto bene, ma nel secondo set, quando il servizio calato, Musetti è finito immediatamente sotto. Non è un caso.

    Altro aspetto tecnico su cui Musetti deve lavorare è la posizione sulla rete. A volte Lorenzo ti fa saltare dalla sedia per tocchi bellissimi, ma nel corso di un match vengono fuori tutte le incertezze quando si avvicina alla rete seguendo un approccio non definitivo (tipo uno slice di rovescio o un diritto calibrato, non a chiudere). In queste situazioni Musetti staziona non nella posizione ideale a chiudere l’angolo e magari cerca il tocco ad effetto fidandosi fin troppo della sua mano educata, invece di provare una volée in spinta meno “bella” ma più efficace. Scorie di tennis giovanile cresciuto sul rosso, sui campi veloci non puoi permetterti sempre ricami del genere, serve più concretezza perché il rischio di non chiudere ed essere passato è molto alto.

    I miglioramenti col diritto ieri sono parsi evidenti, da confermare nelle prossime partite; ma nello scambio deve stare molto attento a non lasciare troppo scoperto il suo lato destro, proprio perché il suo diritto non è ancora così stabile e quando arriva in corsa da sinistra con la sua meccanica d’esecuzione fa fatica a tirare su la palla ed incrociare in sicurezza. Questa è una situazione tattica che dovrà affrontare molto spesso sul cemento, soprattutto affrontando tennisti bimani con il punto di forza nel rovescio, che proveranno a sorprenderlo con un lungo linea. Quando Musetti arriva così in corsa e prova ad incrociare col diritto riesce a trovare ottime solizioni, ma resta un’esecuzione “spericolata”, con bassa percentuale di resa. Avendo Lorenzo un rovescio cosi forte, con cui può accelerare, cambiare ritmo, tagliare, “toppare”, non vedo la necessità di stazionare troppo sul centro sinistra per voler governare lo scambio principalmente col diritto. È vero che si può alzare di più la parabola, ma la differenza di Musetti con i suoi schemi personali, il potenziale per cambiare ritmo e mixare soluzioni e tempi di gioco è un patrimonio da esaltare, non coprire con il “solito” tennis in spinta inside-out, che padroneggiano con altra potenza e intensità moltissimi avversari. Musetti a mio avviso deve coltivare la propria diversità e farne assolutamente un punto di forza, prendendo a modello “un Wawrinka” ancor più creativo, se mi passate il paragone.

    Il break in apertura del terzo set strappato stanotte da Musetti è stata una vera orgia di piacere tennistico: risposta passante di rovescio clamorosa per potenza e precisione, quindi un tocco educato sotto rete, imprendibile, per finire con un attacco perentorio in anticipo con chiusura in sicurezza. Top. Bellissimo, bravissimo. 1 minuto di tennis stellare a compiere l’allungo decisivo.

    La strada è ancora lunga. Come scrivevo lo scorso autunno dopo le splendide prestazioni in ottobre, la costruzione del giocatore Musetti, così creativo e con tante frecce nel suo arco, è ancora lungi dell’esser terminata. Arriveranno sconfitte inattese e arrabbiature. Dubbi. Lorenzo deve tirare dritto nel suo percorso. Si intravedono prospettive stroardinarie, come il suo talento. Nel rinascimento del tennis italiano Musetti può essere Raffaello, l’artista dalle visioni più ardite e dalle pennellate più geniali.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Esquire dedica il numero di novembre a Musetti, “non aprirò mai un profilo TikTok”

    L’astro nascente del tennis azzurro Lorenzo Musetti ha attirato l’attenzione del magazine Esquire (storica rivista fondata negli USA negli anni ’30, leader nel raccontare storie di moda, uomini e tendenze), che gli ha dedicato il servizio principale del numero di novembre, inclusa la copertina. All’interno troviamo un bel reportage fotografico, con Lorenzo che posa con […] LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti cura il gomito presso una struttura di Carrara

    Lorenzo Musetti presso Fisiorahab360

    Lorenzo Musetti ha iniziato la terapia per recuperare dal problema al gomito sofferto la scorsa settimana durante il torneo ATP 250 in Sardegna. Per fortuna – come riportato ieri – i controlli diagnostici hanno rilevato solo un problema infiammatorio, non grave.

    Il giovane azzurro ha iniziato oggi la terapia presso Fisiorehab360 nella sua Carrara, struttura del preparatore atletico Damiano Fiorucci. Nella foto, lo vediamo in attesa del trattamento con un macchinario ad hoc. LEGGI TUTTO

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    Lorenzo Musetti: “Ho più consapevolezza. La continuità in allenamento è la chiave”

    Lorenzo Musetti, n.123 del ranking ATP

    Lorenzo Musetti ha rilasciato una bella intervista ad Alessandro Mastroluca, pubblicata oggi sul Corriere dello sport. Il nostro talento ha raccontato come sta vivendo questo momento magico, dopo l’esplosione agli Internazionali BNL d’Italia, e qualche curiosità sulla sua vita. Ne riportiamo le parti più significative.

    “E’ stato un mese incredibile, non ce l’aspettavamo. Abbiamo lavorato tanto, il livello di tennis c’era. Mancava un po’ di continuità a livello delle partite. L’anno scorso e all’inizio di questa stagione, ho avuto tanti alti e bassi e questo condizionava anche il mio ranking, le mie vittorie. Siamo riusciti ad aggiustare la parte mentale, della fiducia, prendendo convinzione soprattutto dopo il Challenger di Trieste. Lì ho giocato un ottimo torneo, e da quel momento è stata una scalata. La cosa che mi rende più fiero è vedere che viene ripagato il tanto lavoro che c’è dietro”.
    “A casa sono molto contenti. Il taglio dei capelli? Sono stati proprio i miei che mi hanno spinto a farlo, iniziavano ad essere un po’ troppo lunghi…”.
    Giocare tanti Challenger in Italia è stato importante: “Più della possibilità di non spostarsi, è stato significativo ricevere tante wild card in tornei che si sono rivelati importanti per la mia crescita, e devo sicuramente ringraziare la Federazione per questo. (…) Sono stato bravo e fortunato a sfruttare quelle wild card. Ora speriamo di non doverne fare più uso”.

    “Programmazione 2021 più ambiziosa? Non ne abbiamo parlato con Simone (Tartarini, il suo coach, ndr), ma penso di sì. L’obiettivo è entrare in tabellone all’Australian Open, vorrebbe dire essere tra i primi 100 o molto vicino. Da lì in poi, quando finirà questa stagione, decideremo come affrontare la prossima. Ma visto che il livello c’è, posso cercare di giocare più tornei ATP invece dei Challenger”
    Il focus si sposta sull’allenamento, la chiave dello scatto in avanti di Musetti: “Non sono cambiate le routine, c’è solo un po’ più di consapevolezza da parte mia sul fatto che la continuità si trovi soprattutto in allenamento. Prima c’erano giornate in cui ero nervoso, non mi allenavo al meglio. Anche in allenamento sentivo di avere alti e bassi. Sto cercando di cambiare su questo aspetto e i miglioramenti durante le partite, i tornei, si sono visti. Ma bisogna lavorarci ancora”.
    Una nota sulla preparazione dei match e il dopo partita: “Provo qualche schema prima del match, lo trovo utile e funzionale alla mia personalità e al mio tipo di gioco. Mi è capitato di rivedermi in tv proprio con Simone in camera. L’analisi della partita la facciamo sempre e alla fine combacia. Anche se in campo magari non sono riuscito a fare qualcosa, me ne accorgo. E le mia analisi coincide con quella di Simone. E penso che sia importante, credo che questa consapevolezza sia la svolta del mio miglioramento“.
    “Il mio colpo preferito? Forse è il rovescio lungo linea, quando  è vincente e la palla va dove vorrei”.
    “Ascolto molta musica, nella mia playlist c’è un po’ di tutto, moderna ma anche tanta musica anni 80 e 90, rock e non solo. Guardo anche le serie su Netflix in camera”.
    “I social? è normale usarli per la mia generazione, quello che uso di più è Instagram. Ho solo quello e Facebook”.
    “Un pregio e un difetto? Forse bisognerebbe chiederlo a qualcun altro. Il pregio è sicuramente che so ascoltare, e credo che sia una bella cosa. Un difetto è che a volte sono un po’ pigro“. LEGGI TUTTO