More stories

  • in

    Kaziyski post Milano: “Troppo nervosi, i giochi sono ancora tutti aperti”

    Di Redazione
    Esordio amaro per Verona nella fase preliminare dei playoff tra le mura dell’Allianz Cloud. Verona fatica ad entrare in partita e subisce i colpi di Milano nei primi due set, poi trova la reazione e dà battaglia nel finale, ma a sorridere sono i padroni di casa grazie al definitivo 3-1.
    Nulla è precluso: il prossimo appuntamento è fissato per domenica 28 febbraio, all’AGSM Forum.
    Matey Kaziyski: “E’ stata una partita con un inizio troppo nervoso da parte nostra che abbiamo pagato per due set concedendo troppo il fianco a Milano. Avremmo potuto fare molto meglio proprio nella fase iniziale, però comunque abbiamo finito con un atteggiamento positivo: peccato ci sia mancato il punto giusto e forse un po’ di fortuna per portarli al tie break dove avremmo potuto giocarcela apertamente. Il punto di Urnaut nel finale? Ci sono dei dubbi, perché si è parlato lungamente nei giorni scorsi di questo genere di tocchi in attacco, e oggi non ne è stato fischiato uno. Siamo un po’ perplessi ecco. Il ritorno? I giochi sono ancora tutti aperti. Sicuramente dobbiamo liberarci subito la testa da questa sconfitta e metterci sotto a lavorare in palestra. Sappiamo che loro non ci concederanno nulla domenica prossima e noi dovremo essere pronti a dare battaglia fin dall’inizio”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’Allianz Milano domina in avvio, poi ferma la rimonta di Verona

    Di Paola Lopez Marchetti
    Buona la prima per l’Allianz Milano nel turno preliminare dei Play Off Scudetto. I meneghini vincono in casa per 3-1 contro la NBV Verona, dominando i primi due set e resistendo poi all’ottimo ritorno dei veneti, che hanno anche un’occasione per riaprire definitivamente l’incontro sul 23-24 del quarto. Ai vantaggi la spunta poi la squadra di Piazza, trascinata da una grande prova di Jean Patry, bomber dei milanesi con 21 punti; MVP, in una grande serata, il palleggiatore Riccardo Sbertoli. Per Verona una bella reazione in vista del match di ritorno in programma domenica.
    La cronaca:Milano parte meglio, mettendo pressione dai nove metri con Sbertoli (6) e Ishikawa e una buona ricezione. Patry è tornato, e lo dimostra attaccando dalle bande, insieme a Piano che non delude sui primi tempi di Sbertoli (6-3). Verona non rimane indietro e con Kaziyski riesce a mantenersi a 3 di distanza, però i meneghini si fanno forti con Ishikawa e Kozamernik (11-6).
    Con una difesa solida e un muro insuperabile, i padroni di casa aumentano le distanze (15-9), gli scaligeri invece non riescono a trovare il modo di interrompere la serie e Stoytchev ferma il gioco (17-10). Milano arriva molto meglio alla volata finale del set (20-14). Con una serie di servizi efficaci di Piano (4) i milanesi arrivano al set ball. Verona sembra prendere forza con Caneschi e Kaziyski (6), ma nonostante le intenzioni dei veneti, un errore gialloblu dà il set alla squadra di casa per 25-16.
    Gli ospiti entrano in campo con la voglia di cambiare le cose, il secondo parziale è punto a punto. Con Kaziyski (9) al comando, i gialloblù riescono a tenere la parità (6-6) con un servizio preciso e delle murate effettive. Nonostante questo, i meneghini continuano a spingere dal centro e dalle bande e sorpassano 9-7. Gli scaligeri commettono troppi errori e i padroni di casa aumentano il divario a più 4 (12-8).
    Milano sembra ingranare e Verona non riesce a trovare la bussola (14-8). La differenza aumenta (19-13), con Sbertoli (5) efficace anche al servizio e Urnaut insieme a Patry (7) con mano pesante (22-15). Gli scaligeri mostrano scampoli di buona ricezione, ma sono poco incisivi in attacco; anche così, riescono ad accorciare le distanze, ma Urnaut è incontenibile e chiude con una bomba il secondo set 25-19.
    Per la prima volta Verona riesce a portarsi avanti di due punti su Milano (3-5) all’inizio del terzo set. Dai nove metri, i gialloblù riescono ad accrescere il gap (4-7) ed è tempo di un time out per Piazza. Verona con un servizio incisivo ed un muro insuperabile si porta 5-9 e mette in crisi la squadra di casa, che comincia a essere un po’ imprecisa (7-10). Kaziyski e compagnia diventano un incubo per la difesa meneghina.
    Le mani di Piano in primo tempo riescono a far rientrare un po’ l’allarme, ma gli ospiti continuano a crescere e non solo numericamente (9-14): il livello di gioco di Verona è decisamente migliore di quello di Milano in questo terzo set. Doppio cambio per l’Allianz che fa entrare Daldello e Weber, poi anche Maar. Piano al servizio riesce a ridurre le distanze (12-17), però Aguenier continua a picchiare insieme a Jaeschke (7). Maar rimane in campo e aiuta Milano ad accorciare con l’instancabile Piano (6): 17-21. Dopo due set point salvati dai padroni di casa, Aguenier (5) chiude 25-20 per i veneti. 
    Avvio equilibrato nel quarto set (5-4) in cui entrambe le squadre decidono di dare tutto, spingendo soprattutto dai nove metri. Sono i gialloblù che riescono a fare il primo break 8-10 grazie a Jaeschke e Caneschi. Nonostante una difesa forte dei meneghini, gli scaligeri sono micidiali in contrattacco (12-14). I padroni di casa pareggiano a quota 15 e sorpassano dopo alcuni errori dei veneti, rimettendosi in pista con Piano (20-18).
    Verona non si arrende, e con Kaziyski al servizio ristabilisce la parità sul 21-21. Ace di Asparuhov per il set ball dei veneti (23-24), tuttavia il bulgaro sbaglia il servizio e Milano pareggia a quota 24. Finale al cardiopalma con sei match point non sfruttati da Milano, ma sul 31-30 Ishikawa va al servizio, infila un ace e chiude set e partita per Milano.
    Tine Urnaut: “Nei primi due set abbiamo fatto molto bene in fase break, ci stiamo staccati fin da subito ed abbiamo tenuto la distanza fino alla fine. Nel terzo set Verona ha cominciato a battere meglio e noi abbiamo fatto un po’ più di fatica sulla fase di cambio palla e ci siamo complicati un po’ da soli la vita. Dopo quel terzo parziale era importante partire bene, loro hanno alzato il livello di gioco e hanno cominciato a giocare bene. È stato importante rimanere attaccati al match, abbiamo sempre combattuto e mantenuto la mente fredda nei momenti più importanti e alla fine abbiamo chiuso la partita. Noi pensiamo adesso una partita alla volta, anche perché domani partiamo per la trasferta di Ankara. Dopo la Challenge Cup sarà tempo di pensare a gara 2“.
    Allianz Milano-NBV Verona 3-1 (25-16, 25-19, 20-25, 32-30)Allianz Milano: Sbertoli 7, Ishikawa 9, Kozamernik 9, Patry 21, Urnaut 16, Piano 15, Staforini (L), Pesaresi (L), Daldello 0, Mosca 0, Maar 3, Weber 0. N.E. Basic, Meschiari. All. Piazza.NBV Verona: Spirito 4, Kaziyski 22, Aguenier 14, Jensen 1, Jaeschke 15, Caneschi 6, Donati (L), Asparuhov 6, Bonami (L). N.E. Zanotti, Peslac, Kimerov, Magalini. All. Stoytchev.Arbitri: Braico, Goitre.Note: Durata set: 23′, 28′, 26′, 41′; tot: 118′.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    I pronostici di Paolo Cozzi: Modena e Milano favorite, ma…

    Di Paolo Cozzi
    Dopo qualche giorno di pausa, utile per far rifiatare un po’ tutti gli atleti al termine di una regular season condensata e travagliata, inizia finalmente il lungo cammino dei Play Off che nel giro di qualche settimana porterà una squadra ad issarsi sul gradino più alto del podio, là dove solo i più forti osano avventurarsi. Si riparte quindi, e lo si fa da un turno preliminare che vede impegnate le squadre classificatesi fra il sesto e l’undicesimo posto, ovvero Piacenza, Modena, Milano, Verona, Ravenna e Padova.
    Se per le ultime due è stato sicuramente un ottimo risultato, non si può così dire per le altre squadre, soprattutto per Gas Sales Bluenergy, Allianz e Leo Shoes che in questi giorni si sono leccate le ferite di una regular season non esaltante e hanno affilato i coltelli per provare a dare una nuova connotazione alla loro stagione.
    Foto Modena Volley
    Il primo ottavo vede di fronte Modena e Ravenna, con i canarini favoriti senza se e senza ma… ma la palla è rotonda e dei pronostici se ne fa un baffo! Stagione altalenante quella modenese, con una squadra capace di entusiasmare in Champions nel primo girone e di fare quasi harakiri nel secondo, passando ai quarti solo per quoziente punti. Stesso discorso per il campionato, in cui ha sì battuto due volte Piacenza, ma non ha mai dato la sensazione di poter impensierire le tre big, e ha sfoderato alcune prove davvero discutibili, come successo nella sconfitta casalinga con Vibo per 0-3. Meglio nei quarti di finale di coppa Italia contro Monza, tenuta a bada con una gran prova di autorità, la stessa che servirà con Ravenna per spingere l’avversario al tappeto e nascondergli ogni possibilità di ripresa.
    A questi play off la Leo Shoes arriva sicuramente con una coperta corta in panchina visti i recenti rientri in gruppo di Rinaldi e Lavia, ma questi sarebbero solo alibi per una squadra dal blasone di Modena. Servono un Petric più concreto in attacco, una ricezione che possa garantire continuità a Christenson e una coppia di centrali che a muro riesca a fare la differenza in quello che è stato sicuramente uno dei fondamentali più in difficoltà nella prima parte di stagione. Chi dovrà prendersi tante responsabilità è Vettori, che come atteggiamento e grinta in alcune delle ultime partite mi è piaciuto davvero molto: basterà a Modena per approdare ai quarti e provare ad alzare un po’ l’asticella?
    Per la Consar, come al solito squadra giovane e sparagnina, la soddisfazione di essersi messa alle spalle Padova e Cisterna e il sogno di prendersi lo scalpo dei modenesi in questo turno. Analizzando la stagione si nota subito che, se muro e ricezione sono i due fondamentali che hanno posto le basi al gioco ravennate, la battuta e soprattutto l’attacco restano invece le zone grigie che spesso hanno ostacolato la crescita della squadra.
    Bene la coppia di centrali Grozdanov–Mengozzi, un bel mix di esperienza e potenza, bene Pinali nel totale dei punti fatti, ma ancora troppo incostante e sbaglione. Molte delle chance di Ravenna passeranno anche dalle potenti braccia di Recine, che in questa sua prima stagione da titolare è riuscito a ben figurare, ma che dovrà sfoderare tutta la sua tecnica e la sua voglia di emergere se vorrà fare lo sgambetto alla squadra di Giani.
    Powervolley Milano
    Più equilibrato sulla carta il match fra Verona e Milano, anche se la squadra meneghina ha i numeri e i giocatori per diventare la mina vagante dei Play Off. Che il post-Nimir potesse essere complicato da gestire nelle alchimie della squadra non c’erano dubbi, che l’infortunio di Patry e il Covid abbiano stoppato l’Allianz sul più bello anche, ma resto dell’idea che Milano sia la squadra che più ha “deluso” in questa prima parte di stagione, soprattutto visto anche lo sforzo economico del presidente Fusaro che a gennaio ha tesserato un Ccampione come Urnaut.
    Mi aspetto quindi che questi giorni siano stati sfruttati al meglio in allenamento per ritrovare quella fiducia e quelle sensazioni positive che mancano da un po’ e che Milano si presenti ai play off con un piglio diverso, forte di un trio di banda davvero invidiabile (Ishikawa-Urnaut-Maar). In più penso che la squadra di Piazza possa contare sulla voglia di Sbertoli di andare a Tokyo perché, inutile nasconderlo, una uscita di Milano al primo turno rischierebbe di allontanare il biglietto aereo per il giovane e talentuoso palleggiatore milanese.
    Anche la NBV ha indubbiamente deluso le aspettative, arroventandosi nel caso Boyer e non riuscendo mai a dare continuità di risultati e di gioco. Unico a salvarsi sua maestà KK Kaziyski, che dall’alto della sua classe immortale a 36 anni si è preso il lusso di chiudere al terzo posto fra i top scorer di Superlega. Per il resto tanti problemi di gioco, con Spirito in regia che continua a mancare quel salto di qualità che ne farebbe un ottimo palleggiatore, e uno Jaeschke che dopo anni bui causa infortuni sta pian piano tornando ai suoi livelli. Speravo molto nella crescita di Caneschi alla corte di Stoytchev, ma il giovane centrale ha faticato parecchio soprattutto a muro, quello che sarebbe dovuto essere il suo marchio di fabbrica.
    Kioene Padova
    Terzo match del week end è quello fra Piacenza e Padova, con gli emiliani chiamati a dare un segnale importante in una stagione che avrebbe dovuto vederli grandi protagonisti e invece li ha visti nei panni di mere comparse. Formazione che ha cambiato volto nel corso della stagione, a partire dal nuovo coach Bernardi arrivando a Baranowicz, Mousavi e Finger, ma qualcosa è mancato al gruppo che ha chiuso mestamente dietro Monza e Vibo, seppur di poco. Mi aspetto un playoff da “occhi di tigre” con Grozer che deve trovare quella continuità che gli è mancata in regular season. Da verificare anche Russell, autore di partite da top player e altre in cui è naufragato senza trovare soluzioni.
    Per Padova impegno complicato, in una stagione senz’altro con poche luci e tante ombre, ma che ha portato alla luce il talento di Bottolo e di altri giovani del sempreverde vivaio. Non facilita le cose neanche l’assenza del palleggiatore titolare Shoji, mentre la ricezione potrà contare su Danani, decisamente uno dei migliori liberi al mondo.  LEGGI TUTTO

  • in

    Verona, Magalini: “Ora lavoreremo sui nostri meccanismi di gioco in vista dei Playoff”

    Foto Facebook BluVolley Verona

    Di Redazione
    I gialloblù della NBV Verona incassano una sconfitta per 3-0 tra le mura di Monza nonostante la riscossa trovata nel secondo set. Serata di riposo per Kaziyski, assente Aguenier, in via di recupero dalla distorsione rimediata contro Padova, ma grande soddisfazione per il giovanissimo Giulio Magalini che mette a terra 14 punti alla prima vera chiamata alle armi in Superlega e confermandosi così una valida freccia nella faretra di Stoytchev in vista dei playoff.
    Giulio Magalini: “E’ stata una partita molto combattuta. Nel primo set abbiamo sofferto troppo sottorete e in ricezione, ma poi ci siamo ripresi e credo avremmo meritato di più nell’ultimo set. La mia prova? Credo sia andata bene, ho cercato di entrare al massimo: i primi attacchi sono andati bene e ho sentito la fiducia di Luca e del coach, ma di tutta la squadra in generale che ad ogni palla mi incoraggiava. I prossimi giorni? Già a partire da domani dobbiamo andare in palestra con la mentalità giusta in palestra perché sappiamo tutti che i playoff sono un campionato a sé. Rifiateremo e lavoreremo sui nostri meccanismi di gioco e sull’intesa sottorete perché abbiamo dimostrato più di una volta che se giochiamo al massimo, possiamo mettere in difficoltà anche le grandi squadre”.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Vero Volley Monza batte Verona e centra l’obiettivo quarto posto

    Di Eugenio Peralta
    Missione compiuta: la Vero Volley Monza si impone in tre set sulla NBV Verona e guadagna in un sol colpo due posizioni in classifica, scavalcando Vibo e Piacenza e centrando l’ambito quarto posto al termine della regular season. Un risultato che pone la squadra di Massimo Eccheli nella miglior condizione possibile: i monzesi passano direttamente ai quarti di finale dei play off scudetto, dove godranno del fattore campo a favore, e sono anche gli unici a conoscere già la proprio avversaria, che sarà proprio la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia.
    Chi pensava che sarebbe stata una passeggiata per Monza deve presto ricredersi: pur priva di Aguenier e con Kaziyski a riposo, la squadra di Stoytchev si rivela un osso durissimo. Soprattutto dal secondo set, quando l’inserimento di un ottimo Giulio Magalini (14 punti con un sontuoso 69% in attacco, 2 muri e un ace) scombina un po’ i piani di Orduna e compagni. La Vero Volley a tratti pasticcia, subisce break anche importanti (come il 15-20 nel secondo set) e soffre fino all’ultimo nel terzo set, ma ha il merito non da poco di mantenere la lucidità nei due finali in volata.
    Sono comunque la battuta e il muro le armi più devastanti a disposizione di Monza: l’esempio più eclatante è Adis Lagumdzija che, pur non brillando affatto in attacco (38%), è devastante sia sotto rete con 5 block vincenti, sia dai nove metri. Altri tre ace li sigla Donovan Dzavoronok, acclamato come MVP, e Thomas Beretta mette la firma con 3 muri su un finale di stagione che lo vede di nuovo titolare e protagonista. Verona, che non è certamente quella vista stasera, può comunque ripartire da certezze come Federico Bonami e un Mads Jensen efficacissimo al servizio.
    SESTETTI – Vero Volley Monza in formazione tipo con Orduna in regia, Lagumdzija opposto, Galassi e Beretta al centro, Dzavoronok e Lanza schiacciatori, Federici libero. La NBV, che deve fare i conti con l’infortunio di Aguenier, lascia in panchina anche Kaziyski: in campo Spirito in diagonale con Jensen, Caneschi e Zanotti al centro, Asparuhov e Jaeschke in posto 4 e Bonami come libero.

    1° SET – Verona prova a mettere in difficoltà gli avversari in avvio con una battuta forzata: Asparuhov (3-4) e Jensen (5-6) permettono ai gialloblu di tenere la testa avanti. Poi però dalla linea dei nove metri si presenta Lagumdzija e spacca il set: parziale di 4-0 con un ace del turco e due attacchi di Dzavoronok. Strada in discesa per Monza, che approfitta di una serie di errori veronesi per allungare (14-7); è lo stesso Lagumdzija a firmare il 16-9. I padroni di casa dilagano con Dzavoronok e Galassi (20-12) e chiudono senza difficoltà sul 25-16 grazie a un attacco out di Jensen.
    2° SET – C’è Magalini in campo per Asparuhov nelle file di Verona. Parte subito forte la Vero Volley (3-1 con Lanza, 4-2 con Dzavoronok), ma Verona pareggia i conti con Jensen (5-5) e ingaggia un duello punto a punto. Beretta, con attacco e muro, regala un nuovo break alla squadra di casa (12-9) che però viene immediatamente riassorbito dal muro di Zanotti e dall’errore di Lagumdzija (12-12). La NBV non molla, e anzi dal 14-14 si costruisce un break di 0-3 chiuso da un gran muro di Magalini.
    Sul turno di battuta di Jensen, coadiuvato dal giovane schiacciatore, i veneti volano al massimo vantaggio: 15-20. Dopo il time out chiamato da Eccheli arriva però la reazione monzese: Lanza e doppio Dzavoronok per il meno 1 (19-20). Jensen va a segno due volte di fila e allunga di nuovo (21-23), rispondono Lanza in attacco e Galassi a muro (23-23). Davyskiba, appena entrato, realizza l’ace che vale il set point e la Vero Volley sfrutta subito l’occasione con il muro vincente di Lagumdzija: 25-23.
    3° SET – Inizia ancora forte Verona, che risponde colpo su colpo a Monza con il solito Magalini in evidenza (3-2, 5-6). Un ace di Jaeschke vale il più 2 ospite e una serie di errori della Vero Volley consentono ancora allo statunitense di firmare il 7-10. Dall’8-11 però i padroni di casa recuperano e sorpassano grazie al turno di battuta di Dzavoronok, che firma due ace consecutivi (12-11). Un muro di Lanza consegna il nuovo break ai monzesi e Lagumdzija con un servizio vincente costringe Stoytchev al time out (16-13).
    Al rientro sale in cattedra Galassi con attacco e muro per il 18-14; la NBV però non molla, e dal 19-15 ritrova la parità sul 19-19 grazie al muro e a Jensen. Il muro di Lagumdzija riporta avanti Monza (21-19) ma Jensen pareggia ancora con un ace. La reazione della squadra di Eccheli è da incorniciare: ace di Dzavoronok per il nuovo break (23-21) e nuovo muro di Lagumdzija che vale tre match point. Verona però ne annulla due con lo scatenato Magalini ed è 24-23. Eccheli chiama time out e al rientro ci pensa Filippo Lanza a siglare il punto della vittoria.
    Vero Volley Monza-NBV Verona 3-0 (25-16, 25-23, 25-23)Vero Volley Monza: Lagumdzija 16, Falgari ne, Calligaro, Dzavoronok 16, Orduna 1, Federici (L), Brunetti (L) ne, Lanza 11, Galassi 7, Holt ne, Beretta 6, Rossi ne, Ramirez Pita, Davyskiba 1. All. Eccheli.NBV Verona: Kaziyski ne, Magalini 14, Caneschi 4, Peslac ne, Asparuhov 4, Jensen 15, Spirito, Jaeschke 5, Zanotti 1, Donati (L) ne, Bonami (L). All. Stoytchev.Arbitri: Santi e Vagni.Note: Incontro disputato a porte chiuse. Monza: battute vincenti 7, battute sbagliate 15, attacco 46%, ricezione 50%-25%, muri 13, errori 19. Verona: battute vincenti 4, battute sbagliate 11, attacco 43%, ricezione 49%-15%, muri 5, errori 17.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Spettacolo nel derby veneto: la Kioene Padova la spunta al tie break

    Di Redazione
    È la Kioene Padova ad imporsi al tie break nel lungo e combattuto derby con la NBV Verona, durato oltre due ore. Punti che non muovono la classifica dei bianconeri, ma che sono importanti per il morale della squadra, reduce da diverse sconfitte. Verona ha visto sfuggire invece il vantaggio e – nonostante l’ingresso di Peslac abbia inizialmente portato un beneficio nel quarto set – sono stati i colpi di Bottolo e dell’ex Stern (MVP del match) a decidere il match.
    La cronaca:Nel primo set, break positivo per gli ospiti con Kaziyski a mettere in difficoltà la ricezione patavina realizzando l’ace del 5-8. Immediata la reazione Kioene, con Stern a trovare il servizio vincente che costringe coach Stoytchev a chiedere time out (10-11). Nonostante Aguenier che deve lasciare il campo per infortunio alla caviglia destra dopo una ricaduta da muro, Verona prosegue nella serie allungando ulteriormente con Spirito a rendersi insidioso in battuta (11-16).
    Coach Cuttini varia la regia bianconera inserendo Tusch al palleggio ed è soprattutto il muro patavino a permettere alla Kioene di riavvicinarsi (17-19). Il primo set ball passa per le mani di Jaeschke che trova il 22-24 in pipe. Kaziyski manda le squadre al cambio campo con la diagonale del 23-25.
    Avvio di secondo parziale con Stern spina nel fianco per la NBV al servizio: sull’ace del 5-3 arriva il time out. Padova continua a mantenere un minimo vantaggio, con Tusch a realizzare il suo primo punto in bianconero e con Verona a chiedere pausa di gioco sul 15-12. Jaeschke mura Bottolo segnando il sorpasso del 16-17, ma vi è un importante controsorpasso con lo stesso Bottolo ad appoggiare a terra il 22-19. Stern agguanta il mani out che vale il 24-22 ed è Wlodarczyk a ristabilire la parità: 25-23.
    Inizia bene per i padroni di casa il terzo set, con Vitelli a murare Kaziyski portandosi così sul 7-3. Stern allunga ulteriormente (10-5) ma Verona non ci sta. Grazie ai buoni colpi di Jensen, gli scaligeri tornano in parità dopo l’ace di Spirito (13-13). E’ un testa a testa avvincente, con coach Cuttini a chiamare i suoi in panca sul 22 pari. Al rientro in campo, sfruttando i servizi insidiosi di Merlo, Padova chiude 25-22 con il mani out di Wlodarczyk (autore i 8 punti e 73% di positività in attacco in questo set).
    Trascinata dall’entusiasmo, la Kioene parte in leggero vantaggio anche nel quarto parziale, con coach Stoytchev a inserire l’ex Peslac in regia al posto di Spirito (5-3). Ci pensa Kaziyski a ribaltare la situazione e con il servizio vincente di Jaeschke arriva il time out patavino (7-9). Jensen aumenta ulteriormente le distanze ma è l’ace di un ottimo Peslac a portare di nuovo le squadre in panca (9-14). Coach Cuttini manda in campo Milan, Ferrato e Canella ma ormai il gioco è a senso unico e si arriva presto ad un eloquente 13-25.
    Il tie break inizia in maniera molto equilibrata, ma a mandare le squadre al cambio campo per 8-6 è il doppio ace consecutivo di Stern. L’opposto sloveno della Kioene costringe coach Stoytchev al time out sul 10-7. Stern ottiene il primo match point con la diagonale del 14-9 e Wlodarczyk chiude la gara 15-10.Toncek Stern: “È una vittoria che questo gruppo meritava per tutto il lavoro svolto nel corso della stagione. È vero che non servono a muovere la classifica, ma sono importanti in chiave play off, per darci maggiore sicurezza. Siamo contenti di questa vittoria anche per i nostri tifosi, perché sappiamo tutti quanto sia importante un derby”.
    Radostin Stoytchev: “La partita è stata molto combattuta fin da subito. Purtroppo non siamo riusciti a concretizzare il secondo set perché pur non giocando benissimo a muro e in contrattacco avremmo potuto vincerlo. Nel quinto set abbiamo sofferto troppo i due ace di Stern e la nostra invasione e li si è decisa la partita. Nonostante la sconfitta siamo stati migliori a muro e in battuta e questo ci dà fiducia, ma avremmo dovuto essere più bravi a tenere le loro bande. L’infortunio di Aguenier? Ha inciso sicuramente, per noi è un giocatore fondamentale, ma non deve essere un’alibi: dobbiamo sapere giocare anche in queste circostanze. Monza? Dovremo lavorare soprattutto sull’efficacia del contrattacco, nella gestione dei colpi e delle singole situazioni. Abbiamo pochi giorni a disposizione, ma ce la metteremo tutta per chiudere al meglio la regular season”.
    Kioene Padova-NBV Verona 3-2 (23-25, 25-23, 25-22, 13-25, 15-10)Kioene Padova: Ferrato, Stern 27, Vitelli 9, Volpato 4, Bottolo 18, Wlodarczyk 15, Danani (L); Merlo, Tusch 3, Canella 1. Non entrati: Casaro, Fusaro, Gottardo (L). Coach: Jacopo Cuttini.NBV Verona: Kaziyski 14, Caneschi 5, Aguenier, Jensen 18, Spirito 4, Jaeschke 18, Bonami (L); Peslac 3, Asparuhov. Non entrati: Magalini, Donati (L). Coach: Radostin Stoytchev.Arbitri: Piperata-Florian.Note: Durata set: 30’, 27’, 27’, 24’, 17’. Tot. 2h 05’. Servizio: Padova errori 24, ace 8; Verona errori 18, ace 7. Muro: Padova 10, Verona 10. Ricezione: Padova 47% (31% prf), Verona 61% (30% prf). Attacco: Padova 48%, Verona 42%.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Cuore e carattere: la Leo Shoes Modena passa a Verona

    Di Redazione
    Conferma i progressi dimostrati nelle ultime giornate e in Coppa Italia la Leo Shoes Modena, che si impone in quattro set sul campo della NBV Verona nel penultimo turno di regular season. Una vittoria di squadra quella degli emiliani, che resistono agli attacchi di un Matey Kaziyski scatenato (29 punti) portando in doppia cifra ben 5 giocatori: Vettori, Petric, Karlitzek, Mazzone e un monumentale Stankovic (14 centri). Il successo permette alla squadra di Andrea Giani di mantenere il settimo posto in classifica, mentre Verona resta nona a quota 22 punti.
    La cronaca:La Leo Shoes parte con con la diagonale Christenson-Vettori, in banda ci sono Petric e Karlitzek, al centro Stankovic-Mazzone, il libero è Jenia Grebennikov. Verona risponde con Spirito-Jensen in diagonale principale, Kaziyski-Jaeschke in banda, Caneschi-Aguenier al centro con libero Bonami.
    Parte forte Modena con un Vettori perfetto, 7-5. Resta avanti la Leo Shoes con Christenson che trova bene i suoi avanti, 11-10. Cambia passo Verona che mette la freccia e va sul 14-15. E’ Vettori a chiudere il set 25-21.
    Il secondo set è a senso unico, con Verona che spinge forte, 6-12. Non si fermano Kaziyski e compagni, 12-20. Verona chiude il parziale 15-25, è 1-1. Nel terzo set è Modena a scappare subito grazie a un Grebennikov meraviglioso, 8-4. Non si ferma la Leo Shoes che arriva al 16-12. Modena chiude il parziale 25-23 e si porta sul 2-1.
    È equilibratissimo il quarto set con punto a punto serrato, 8-9. Si arriva al 15-15 con tanti errori da ambo le parti. La solita botta in battuta di Christenson, completata dal tap-in di Mazzone chiudono il set a favore dei gialli 25-21 e il match 3-1.
    NBV Verona-Leo Shoes Modena 1-3 (21-25, 25-15, 23-25, 21-25)NBV Verona: Kaziyski 29, Caneschi 5, Jensen 10, Aguenier 7, Spirito 1, Jaeschke 14, Asparuhov, Bonami (L). N.E. Kimerov, Magalini, Peslac, Zanotti, Donati (L). Allenatore: Stoytchev.Leo Shoes Modena: Christenson 4, Mazzone 10, Karlitzek 10, Petric 13, Stankovic 14, Vettori 15, Grebennikov (L), Lavia 1, Porro. N.E. Bossi, Buchegger, Sanguinetti (L), Iannelli. Allenatore: Giani.Arbitri: Brancati, Venturi.Note: Durata set: 29′, 23′, 30′, 30′. Tot: 112′.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Stoytchev: “Non ricordo una stagione più interessante di questa”

    Di Redazione
    Ultimo impegno di regular season per la Nbv Verona di coach Stoytchev; le luci dell’AGSM Forum si accendono per ospitare una Leo Shoes Modena in forma, seppur dopo la sconfitta subita in Coppa Italia dalla campionesse Lube Civitanova.
    Radostin Stoytchev, in un’intervista riportata da L’Arena, nell’edizione odierna, presenta l’ultima fatica dei suoi:
    Stoytchev, risolti in questo periodo tutti i problemi fisici?
    “La sosta non li ha purtroppo risolti tutti. Per fortuna Spirito è tornato, anche se non è ancora al 100% però si sta allenando con la squadra, mentre Kazyiski sta recuperando, ma occorre ancora tempo e pazienza. Per quanto riguarda Jensen direi che ormai è completamente a posto. Nel complesso devo dire che nelle ultime tre/quattro settimane non è stato un periodo molto semplice per noi, non solo per gli infortuni ma anche per il mancato ritmo di lavoro. Per fortuna negli ultimi sei giorni la situazione è leggermente migliorata perché ho più giocatori a disposizione e quindi stiamo cercando di preparare nel migliore dei modi la gara di stasera contro Modena”.
    Come giudica la prestazione di Modena in Coppa Italia?
    “In maniera sicuramente positiva. D’altra parte sta giocando, nella seconda parte del campionato, molto meglio rispetto alla prima trovando nuovi equilibri. E’ una squadra orchestrata molto bene dal palleggiatore Christenson, possiede grande entusiasmo ed una buna organizzazione di gioco”.
    La Nbv attualmente è nona con quattro lunghezze sotto Milano. Può recuperare qualche posizione in queste ultime tre partite?
    “Io non ricordo una stagione più interessante di quella attuale in cui la classifica cambia da una giornata all’altra e con la possibilità da parte di quasi tutte le squadre di vincere una singola partita. Il nostro obiettivo è quello di pensare di innalzare il livello del nostro gioco e di conseguenza incamerare più punti possibili da qui al termine della regular season. Io credo che sia ancora possibile migliorare l’attuale posizione”.
    Ultima gara di regular season tra le mura amiche senza l’apporto dei tifosi. Quanto vi mancano?
    “Questo periodo di lockdown ci ha insegnato che lo sport è niente senza pubblico. I giocatori, lo staff, tutti noi ci sentiamo molto strani in campo senza la presenza dei tifosi. L’unica cosa che mi sento di dire in questa circostanza strana è che siamo grati ai nostri fans, a chi ci segue da casa. Ci mancano davvero tanto e spero di rivederli presto all’Agsm Forum. Non è una frase fatta, ma disputare una partita con gli spalti gremiti è davvero un’altra cosa”.  LEGGI TUTTO