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    Djokovic a cuore aperto: “Il tennis non è più la massima priorità nella mia vita, ma non gioco tanto per fare. Se sento di non essere più competitivo per vincere uno Slam, smetterò”

    Djokovic insieme a Bilic

    Novak Djokovic ammette che il tennis non è più la massima priorità nella sua vita ma anche che la sua voglia di competere e vincere non è sopita affatto. Tuttavia, nel momento in cui si renderà conto di non essere più competitivo per vincere uno Slam, allora il ritiro sarà automatico. Il serbo è stato protagonista nel bel programma “Success of the Champion”, condotto dall’ex calciatore e allenatore Slaven Bilic. In una lunga intervista con il connazionale si è soffermato su molti temi, sociali e politici, ribadendo quelle che sono al momento le sue priorità e prospettive. Questi alcuni passaggi significativi del suo pensiero.
    “Il tennis è stato il fulcro della mia vita per trent’anni. È ciò che conosco meglio, ciò che so fare meglio” racconta Djokovic. “Ma quando sono diventato padre dieci anni fa, tutto è cambiato, in meglio. Ho ricevuto una nuova dose di motivazione. Sentivo di volere di più, di rendere mio figlio, mia moglie e, naturalmente, i miei genitori più felici. Diventare padre ha portato tutto a un nuovo livello e ho incanalato quell’energia nei miei risultati e nella mia carriera professionale. Mi ha dato le ali, e in seguito ho vissuto diversi anni fantastici. Poi mi sono infortunato e ho attraversato diverse fasi”.
    Dopo tanti anni al vertice, segnando record assoluti, ora il focus è trovare un equilibrio tra la sua carriera sportiva e la sua vita privata, con la seconda sempre più importante. “Il tennis non è più la priorità assoluta nella mia vita, almeno non nella stessa misura di prima. Voglio essere un padre, un marito, voglio semplicemente recuperare ciò che ho sacrificato, perché davvero, forse la parola è un po’ dura, ma ho sacrificato tutto per molti anni. Non sono il tipo di persona che può giocare a tennis a livello professionistico solo per il gusto di farlo. Questo non sono io. Devo sentire di essere ancora a un livello in cui posso potenzialmente vincere un torneo del Grande Slam ed essere uno dei migliori. Nel momento in cui non sarà più così, giuro a me stesso che sarà la fine.”
    Novak riavvolge il nastro dei ricordi, tornando ai difficili anni della sua giovinezza, quando nei Balcani c’era la guerra e tutto era molto difficile. “I miei genitori si sono conosciuti al Kapaonik e hanno avviato un’attività di ristorazione, ed è così che ci siamo guadagnati da vivere. Per caso, anche se non credo molto alle coincidenze, il destino ha fatto sì che tre campi da tennis venissero costruiti vicino al giardino del ristorante. Poi arrivò la guerra. Quando avevo dieci anni vivevamo a Belgrado. Passavamo da un appartamento a quel tempo, alla fine degli anni ’90, e a causa dei bombardamenti non avevamo un posto fisso dove stare. I miei hanno dovuto affrontare molte difficoltà e il tennis era uno sport incredibilmente costoso”. Il campione ricorda come suo padre una volta mise dieci marchi sul tavolo e disse che quello era tutto ciò che avevano: “In quel momento, qualcosa di simile a un istinto paterno si è risvegliato in me: sentivo che anche a 12 anni dovevo diventare adulto. Ho capito il suo messaggio. Troveremo i soldi, creeremo le condizioni, faremo in modo che accada, qualunque cosa accada. Se ora non c’è una strada chiara, la creeremo. Devi solo dirmi: sei pronto per questo?’”.
    Ultimo pensiero per le Olimpiadi, il suo ultimo grandissimo successo, inseguito da tutta la vita. “Quando penso alle Olimpiadi dell’anno scorso, le mie mani iniziano a sudare e tremare. Ho tremato anche dopo le sconfitte subite in altri Giochi, perché quelle sono state le più grandi sconfitte della mia carriera, le più dolorose, le più emozionanti”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Djokovic dopo il 100° titolo: “È tremendamente difficile mantenersi a questo livello nel circuito

    Novak Djokovic classe 1987, n.6 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha conquistato il suo storico 100° titolo ATP a Ginevra, ma le sue prime parole dopo il trionfo su Hubert Hurkacz sono state di grande umiltà e riconoscenza. Il campione serbo, ora numero 6 del mondo, ha voluto condividere la gioia di questo traguardo straordinario con tutti coloro che lo hanno accompagnato in questo percorso.
    Analizzando la finale durata oltre tre ore, Djokovic non ha nascosto le difficoltà incontrate: “Ho dovuto lavorare molto per raggiungere questo risultato. Hubi è stato vicino alla vittoria in ogni momento, dal primo game è stato lì, anche se anch’io ho avuto le mie opportunità nel primo set per strappare il servizio, ma non ci sono riuscito. Alla fine, un cattivo game al servizio, chiuso con un doppio fallo su palla set, ha fatto sì che la finale iniziasse pendendo dalla sua parte.”
    Il 38enne di Belgrado ha poi riconosciuto l’importanza dei dettagli nei momenti cruciali: “Ho cercato di non staccarmi da lui, finché finalmente sono riuscito a strappargli il servizio nel terzo set. Ancora non so come ci sono riuscito, credo che si sia fatto break da solo sul 4-3, ma queste sono le cose che possono succedere quando competi a questi livelli. Due punti possono decidere il vincitore di una partita: 7-6 nel terzo set. Sono stato fortunato ad averlo fatto con uno stadio pieno, finalmente ho quel titolo numero cento.”
    Djokovic ha riservato parole di grande sportività per l’avversario sconfitto: “So quanto è dura perdere una partita così, mi dispiace davvero per te. Sei stato incredibilmente difficile da battere, quindi tutto il merito va a te e al tuo team per il lavoro che avete fatto questa settimana, per come hai superato quell’infortunio al ginocchio fino a tornare nel circuito, per di più a questi livelli così alti. Sono sicuro che ci rivedremo molto presto sui campi, ci aspettano altri grandi match, ma spero più corti di questo.”
    Il momento più toccante è arrivato quando Djokovic si è rivolto al suo team, riconoscendo l’importanza del loro supporto costante: “Grazie al mio team per essere stati lì, ma non solo nei giorni buoni, grazie per essere stati sempre presenti. So che è una vera sfida accompagnarmi in campo in questi momenti della mia carriera, in partite come quella di oggi dove la finale mi stava sfuggendo di mano in alcuni momenti.”Parole che rivelano la consapevolezza delle difficoltà di competere ancora ai massimi livelli a 38 anni: “Solo voi sapete quanto sia tremendamente difficile mantenersi a questi livelli nel circuito, sia dentro che fuori dal campo. Grazie davvero per avermi aiutato e accompagnato nell’ottenere quest’ultimo titolo.”
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Djokovic raggiunge la quota 100: 100° titolo in carriera a Ginevra, rimonta in grande stile su Hurkacz

    Novak Djokovic classe 1987, n.6 del mondo – Foto ATP Tour

    Novak Djokovic ha scritto un’altra pagina leggendaria della sua straordinaria carriera conquistando il suo 100° titolo ATP al Gonet Geneva Open. Il campione serbo ha dovuto dare fondo a tutte le sue risorse per battere Hubert Hurkacz con il punteggio di 5-7, 7-6(2), 7-6(2) in una finale durata tre ore e cinque minuti, la partita più lunga di tutto il torneo svizzero.
    Il traguardo dei 100 titoli colloca Djokovic in una compagnia d’élite: solo Jimmy Connors con 109 trofei e Roger Federer con 103 erano riusciti nell’Era Open a raggiungere le tre cifre. Un percorso iniziato nel 2006 ad Amersfoort, dove il giovane Nole aveva battuto in finale proprio Nicolas Massu, attuale coach di Hurkacz, conquistando il suo primo titolo professionistico.
    La vittoria assume un significato ancora più speciale considerando che si tratta del primo trofeo di Djokovic dal trionfo olimpico di Parigi 2024. Con questo successo, il 38enne di Belgrado diventa il primo uomo nell’Era Open a conquistare almeno un titolo in 20 stagioni diverse, stabilendo anche il record come vincitore più anziano nella storia del torneo di Ginevra.
    La finale è stata un concentrato di emozioni e tensione, con entrambi i giocatori che hanno mostrato segni di nervosismo nei momenti cruciali. Lo stesso Djokovic ha commesso il suo primo doppio fallo proprio sul set point del primo parziale, cedendo l’iniziale vantaggio al polacco. Tuttavia, il campione serbo ha tirato fuori quello spirito combattivo che lo ha reso leggendario nel corso della sua carriera.Il momento più critico è arrivato nel set decisivo, quando Djokovic si è trovato sotto 2-4 contro un Hurkacz che sembrava in controllo totale della situazione. Il polacco non aveva perso nemmeno un punto nei suoi primi tre turni di servizio del terzo set, ma la rimonta del serbo è stata inarrestabile. Con la determinazione che ha sempre contraddistinto i suoi momenti migliori, Djokovic è riuscito a ribaltare l’inerzia della partita conquistando il 100° titolo della sua carriera.
    Il successo mantiene perfetto il record di Djokovic contro Hurkacz negli scontri diretti, portando il bilancio sul 8-0 in favore del serbo. Una statistica che testimonia la difficoltà del polacco nell’affrontare uno dei più grandi campioni della storia del tennis, soprattutto nei momenti che contano di più.A 38 anni, quando molti pensano al ritiro, Djokovic continua a scrivere record e a dimostrare che la sua fame di vittorie rimane intatta. Il centesimo titolo rappresenta non solo un traguardo numerico straordinario, ma la conferma che il campione di Belgrado non ha ancora intenzione di cedere il passo, mantenendo vive le ambizioni per i prossimi appuntamenti della stagione, Roland Garros in primis.
    ATP Geneva Hubert Hurkacz [6]766 Novak Djokovic [2]577 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 1-2* 2-2* 2*-3 2*-4 2-5* 2-6*6-6 → 6-7H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-6 → 6-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-5 → 5-5N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5H. Hurkacz 0-15 0-30 df 15-30 ace 15-40 30-404-3 → 4-4N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-2 → 4-3H. Hurkacz 15-0 ace 30-0 ace 40-03-2 → 4-2N. Djokovic 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace3-1 → 3-2H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 3-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-152-0 → 2-1H. Hurkacz 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-0 → 2-0N. Djokovic 0-15 0-30 df 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 df 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 1*-2 1*-3 2-3* 2-4* 2*-5 2*-66-6 → 6-7N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-15 ace6-5 → 6-6H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 6-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5H. Hurkacz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace4-4 → 5-4N. Djokovic 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-2 → 3-3H. Hurkacz 30-0 ace 40-0 40-15 df2-2 → 3-2N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2H. Hurkacz 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 40-30 df 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-01-0 → 1-1H. Hurkacz 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 df 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df6-5 → 7-5H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 A-405-5 → 6-5N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 5-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4H. Hurkacz 15-0 30-0 ace 40-03-3 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3H. Hurkacz 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2H. Hurkacz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1H. Hurkacz 15-0 30-0 40-0 ace 40-15 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Hurkacz 🇵🇱
    Djokovic 🇷🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    289
    286

    Ace
    19
    6

    Doppi falli
    4
    3

    Prima di servizio
    79/123 (64%)
    66/110 (60%)

    Punti vinti sulla prima
    58/79 (73%)
    57/66 (86%)

    Punti vinti sulla seconda
    23/44 (52%)
    22/44 (50%)

    Palle break salvate
    4/5 (80%)
    0/2 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    18
    18

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    175
    100

    Punti vinti sulla prima di servizio
    9/66 (14%)
    21/79 (27%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    22/44 (50%)
    21/44 (48%)

    Palle break convertite
    2/2 (100%)
    1/5 (20%)

    Giochi di risposta giocati
    18
    18

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    13/18 (72%)
    16/19 (84%)

    Vincenti
    52
    34

    Errori non forzati
    42
    38

    Punti vinti al servizio
    81/123 (66%)
    79/110 (72%)

    Punti vinti in risposta
    31/110 (28%)
    42/123 (34%)

    Totale punti vinti
    112/233 (48%)
    121/233 (52%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    231km/h (143 mph)
    207km/h (128 mph)

    Velocità media prima
    205km/h (127 mph)
    189km/h (117 mph)

    Velocità media seconda
    175km/h (108 mph)
    148km/h (91 mph)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    “Djokovic è tra i favoriti a Roland Garros”, Courier e Mauresmo credono nelle chance del serbo

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    Mai sottovalutare il cuore e la classe di un campione come Novak Djokovic, anche se ha appena spento in quel di Ginevra 38 “candeline” e il suo tennis non brilla come nei giorni migliori, quando dominava il tour maschile. Così l’ex campione Jim Courier e Amelie Mauresmo (direttrice di Roland Garros) parlano del serbo alla vigilia del torneo parigino, al via domenica con i primi incontri di main draw. Secondo “Big Jim”, oggi stimato commentatore e presentatore in alcuni tornei, Novak potrebbe trovare una buona forma strada facendo e non è giusto escluderlo a priori tra i candidati al successo finale. “Innanzitutto sono rimasto sorpreso che loro (Djokovic e Murray) si siano messi insieme, quindi non sono sorpreso che sia finita, mi sarei chiesto solo quanto a lungo potevano durare”, afferma il quattro volte campione Slam a TNT. “Novak sta faticando, non sta vincendo le partite a cui era abituato, ma quest’anno ha mostrato picchi davvero alti. La sua vittoria coraggiosa contro Alcaraz in Australia mentre era infortunato ce la siamo dimenticatai troppo alla svelta, come altre vittorie a Miami… In quelle partite è tornato il campione che conosciamo. Per lui il problema oggi sembra tenere quel livello a lungo. Ritengo sia un buon segno che abbia accettato una wild card a Ginevra questa settimana e che stia cercando di giocare qualche partita per guadagnare un po’ di slancio in vista del Roland Garros. Considerarlo fuori da giochi per il titolo di Parigi è un’operazione che si fa a proprio rischio e pericolo. Non sarà facile per lui, è dura anche perché è sceso nel seeding, ma sarà dura anche gli altri batterlo“.
    Questo invece il pensiero di Amelie Mauresmo, attuale direttrice di Roland Garros: “Il fatto che abbia scelto di giocare qualche partita a Ginevra, per sentirsi un po’ più sicuro sia a livello di gioco che mentale, è un buon segno, significa che è ancora piuttosto motivato. Forse non arriverà con grandi aspettative, ma non potrà mai essere escluso dalla lista dei pretendenti al titolo, questo è certo“. Amelie, al contrario di Courier, invece è rimasta sorpresa dalla repentina interruzione del rapporto con Murray, con Parigi alle porte e poi Wimbledon. “Non so perché si siano fermati con Andy, a dire il vero. Ma sono contenta che Murray abbia avuto questa esperienza con Novak. Credo che si impari molto anche su se stessi quando ci si trova dall’altra parte della barricata. Mi sarebbe piaciuto vederli entrambi qui e lavorare insieme. È un peccato, significa che è così che doveva andare.”
    Anche Caroline Wozniacki, nuova opinionista per il network Eurosport, pensa che Djokovic sia, nonostante tutto, uno dei favoriti per il titolo a Roland Garros. “Djokovic quanto sente il profumo degli Slam si trasforma, non lo puoi assolutamente escludere dalla lista dei primi favoriti” afferma la danese. “Ha obiettivi chiari in mente ed è lì che vuole arrivare. Se c’è un motivo per cui gioca questa settimana a Ginevra è perché sa di non aver ancora giocato il suo miglior tennis, vuole ritrovare sensazioni positive prima di affrontare uno Slam. Non si può mai darlo per spacciato, ha battuto Alcaraz, ha battuto alcuni dei migliori giocatori”.
    “Riuscirà a resistere per sette partite? Questo è il punto di domanda quando si invecchia. Il tuo corpo non è più quello di una volta, non si recupera più facilmente come prima. Vincere uno Slam è difficile sempre e ancor più quando si arriva alla sua età, ma se c’è qualcuno che può farlo questo è Novak. Sappiamo che si prende cura del suo corpo così bene. E farà di tutto, dall’alimentazione alla fisioterapia, per raggiungere il suo apice nel torneo” conclude Wozniacki.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Ginevra: Djokovic spegne i sogni di Arnaldi. Il campione festeggia i 38 Anni in semifinale

    Oggi è il compleanno di Novak Djokovic

    Novak Djokovic conquista la 194esima semifinale della sua infinita carriera battendo Matteo Arnaldi per 6-4, 6-4 nei quarti di finale del torneo di Ginevra dopo 1 ora e 40 minuti di partita. Il campione serbo ci teneva particolarmente a vincere nel giorno del suo 38esimo compleanno e ha dimostrato ancora una volta perché sia considerato uno dei più grandi di tutti i tempi, rimontando nel secondo set quando la partita sembrava mettersi male.Arnaldi è venuto a mancare nei momenti più importanti della partita, sprecando un’occasione che aveva costruito con merito. Il sanremese aveva approcciato alla grande il match, giocando alla pari con il numero sei del mondo in entrambi i set e dimostrando di poter competere a questi livelli. Il tennis espresso dall’azzurro per larghi tratti è stato di ottima qualità, ma alla fine ha pagato l’inesperienza nei momenti cruciali.Il vero peccato per Arnaldi è stata la gestione del secondo set dopo aver conquistato il break: dal 4-1 in suo favore è scivolato fino al 4-6, vittima di un Djokovic che nella seconda metà di gara ha lasciato intravedere giocate d’alta scuola, da vecchio Nole. Il serbo ha alzato il livello proprio quando serviva, dimostrando quella freddezza e quella capacità di lettura del momento che lo hanno reso leggendario.
    Arnaldi ha iniziato il match con grande personalità, aggiudicandosi il primo game con un convincente “servizio e diritto ravvicinato” che ha subito messo in chiaro le sue intenzioni. Il ligure ha mostrato fin da subito coraggio e aggressività, trovando anche una splendida smorzata millimetrica e un diritto incrociato che ha sorpreso lo stesso Djokovic.Il momento chiave del set è arrivato nel terzo game, quando Djokovic ha conquistato il break decisivo. Dopo aver annullato due palle break con un ace a uscire da 211 km/h e una smorzata che aveva colto di sorpresa il serbo, Arnaldi ha ceduto alla terza occasione quando Djokovic ha chiuso un corpo a corpo con una “veronica a rete” di grande classe.Il break si è rivelato determinante, anche se Arnaldi ha continuato a lottare con grande determinazione. Nel quarto game, il sanremese ha avuto l’opportunità di controbreakare, portando Djokovic ai vantaggi con un “gran diritto incrociato in progressione” che ha costretto il serbo all’errore. Tuttavia, Djokovic ha salvato la situazione con una prima a 205 km/h seguita da un diritto vincente.Il set ha mantenuto un livello tecnico elevato, con Arnaldi che ha dimostrato di poter tenere testa al numero sei del mondo nei momenti migliori. Particolarmente spettacolare il punto nel settimo game, definito “il più bello della partita”, con una sequenza smorzata-contro smorzata che ha visto Djokovic prevalere nel corpo a corpo finale.Djokovic ha dimostrato tutta la sua esperienza nei momenti cruciali, chiudendo il set 6-4 e confermando ancora una volta perché sia considerato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi con Matteo che sulla palla set mandava in rete il diritto incrociato.Un primo set che ha messo in luce le qualità di Arnaldi, capace di giocare alla pari con Djokovic per lunghi tratti, ma anche la classe del campione serbo nei momenti decisivi.
    Matteo ha iniziato il parziale con grande determinazione, aggiudicandosi il primo game e mostrando un tennis coraggioso. Il momento chiave è arrivato nel quarto game, quando il ligure ha conquistato un break prezioso approfittando di un doppio fallo di Djokovic e di un errore di diritto incrociato del serbo. Due palle break sfruttate alla perfezione dopo una grande difesa che aveva costretto Djokovic a un rovescio lungo.Il sanremese ha consolidato immediatamente il vantaggio, portandosi sul 4-1 con un game spettacolare caratterizzato da ace e passanti di qualità. In particolare, il passante giocato dopo un back-spin insidioso di Djokovic ha mostrato tutta la classe dell’azzurro. Sul 4-1, Arnaldi sembrava avere il controllo del set e del match.Tuttavia, è proprio da questo momento che si è materializzato il “vero peccato” della partita per l’italiano. Djokovic ha iniziato a mostrare “sprazzi di vero Djokovic”, alzando il livello e facendo intravedere “giocate d’alta scuola, da vecchio Nole”. Il serbo ha tenuto agevolmente il proprio servizio e ha iniziato a mettere pressione su Arnaldi.Il crollo dell’azzurro è iniziato nel settimo game, quando sul 4-2 ha commesso il primo doppio fallo della partita nel momento più delicato, consegnando il break a Djokovic. Da quel momento, il momentum è completamente cambiato: Djokovic ha pareggiato sul 4-4 e poi si è portato avanti 5-4, dimostrando la sua capacità di “fare muovere l’azzurro con tanta facilità”.Arnaldi proprio in quel nono game ha tentato una disperata resistenza, salvando due palle break con una super prima a 212 km/h e mostrando coraggio con un diritto diagonale vincente. Tuttavia Djokovic ha piazzato al terzo tentativo il break sparando fortissimo da fondocampo con un diagonale di diritto incontenibile per Matteo.Sul 5 a 4 il serbo teneva a 0 il turno di battuta e con un diritto incrociato di Arnaldi fuori sul match point conquistava la partita per 6 a 4.
    ATP Geneva Matteo Arnaldi [8]44 Novak Djokovic [2]66 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-4 → 4-5N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4M. Arnaldi 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace df4-2 → 4-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2M. Arnaldi 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 A-403-1 → 4-1N. Djokovic 15-0 15-15 15-30 15-40 df2-1 → 3-1M. Arnaldi 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1N. Djokovic 15-0 15-15 df 30-15 30-30 40-30 ace1-0 → 1-1M. Arnaldi 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1N. Djokovic 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-5 → 4-6M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 4-5N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-302-4 → 3-4N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-3 → 2-4M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-3 → 2-3N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 1-3M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A1-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0

    Statistica
    Arnaldi 🇮🇹
    Djokovic 🇷🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    250
    300

    Ace
    6
    2

    Doppi falli
    1
    2

    Prima di servizio
    47/68 (69%)
    39/57 (68%)

    Punti vinti sulla prima
    31/47 (66%)
    25/39 (64%)

    Punti vinti sulla seconda
    9/21 (43%)
    14/18 (78%)

    Palle break salvate
    6/9 (67%)
    0/1 (0%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    168
    155

    Punti vinti sulla prima di servizio
    14/39 (36%)
    16/47 (34%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    4/18 (22%)
    12/21 (57%)

    Palle break convertite
    1/1 (100%)
    3/9 (33%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    4/7 (57%)
    8/10 (80%)

    Vincenti
    21
    16

    Errori non forzati
    24
    23

    Punti vinti al servizio
    40/68 (59%)
    39/57 (68%)

    Punti vinti in risposta
    18/57 (32%)
    28/68 (41%)

    Totale punti vinti
    58/125 (46%)
    67/125 (54%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    210km/h (130 mph)
    208km/h (129 mph)

    Velocità media prima
    188km/h (116 mph)
    191km/h (118 mph)

    Velocità media seconda
    156km/h (96 mph)
    156km/h (96 mph)

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic e Murray, fine della collaborazione

    Novak Djokovic classe 1987 con Andy Murray

    È durata solo sei mesi la super coppia del tennis mondiale, Novak Djokovic allenato da Andy Murray. La BBC riporta che la decisione di interrompere la collaborazione è stata presa di comune accordo. Con Murray, il serbo ha raggiunto le semifinali degli Australian Open, ritirandosi poi per infortunio dopo aver perso il primo set contro Zverev dopo aver sconfitto Carlos Alcaraz.
    Il 37enne di Belgrado ha avuto una stagione difficile, perdendo la partita di esordio in quattro degli ultimi cinque tornei, oltre ad essere stato battuto in finale al Miami Open dal diciannovenne Jakub Mensik.
    “Grazie, coach Andy, per tutto il duro lavoro, il divertimento e il supporto negli ultimi sei mesi dentro e fuori dal campo: è stato davvero un piacere approfondire la nostra amicizia”, ​​ha detto Djokovic. “Grazie a Novak per l’incredibile opportunità di lavorare insieme, e grazie al suo team per tutto il duro lavoro svolto negli ultimi sei mesi”, ha aggiunto Murray. “Auguro a Novak tutto il meglio per il resto della stagione.”
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Djokovic sceglie Ginevra: il serbo rinuncia a Roma ma punta al Roland Garros

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha deciso: il campione serbo parteciperà all’ATP 250 di Ginevra, in programma la settimana precedente al Roland Garros. Una scelta significativa che arriva dopo la decisione – per la prima volta dal 2007 – di saltare gli Internazionali d’Italia di Roma.
    La mossa del tennista di Belgrado appare chiaramente strategica: accumulare partite e ritmo prima del secondo Slam della stagione, considerando che il suo bilancio sulla terra battuta in questo 2025 è finora decisamente negativo. Djokovic ha infatti disputato solamente due incontri in questa fase della stagione, perdendoli entrambi.L’assenza dal torneo romano rappresenta un’anomalia nella carriera del serbo, che non aveva mai saltato l’appuntamento al Foro Italico negli ultimi 18 anni. In quel torneo Djokovic ha trionfato ben sei volte, l’ultima delle quali nel 2022, confermandosi uno dei giocatori più vincenti nella storia della manifestazione.L’obiettivo è chiaro: arrivare a Parigi con qualche partita nelle gambe e più fiducia nei propri mezzi, dopo un inizio di stagione tutt’altro che brillante.Ginevra rappresenta quindi una tappa insolita ma potenzialmente preziosa nel cammino di Djokovic verso il Roland Garros. Il serbo non è abituato a partecipare a tornei di categoria ATP 250 nella settimana precedente a uno Slam, ma le circostanze attuali sembrano averlo spinto a questa scelta controcorrente.
    L’ultima apparizione di Djokovic in un torneo ATP 250 risale proprio allo scorso anno sempre a Ginevra, dove il serbo fu eliminato in semifinale da Machac. Un precedente che il campione di Belgrado spera di migliorare a Ginevra, con l’obiettivo di arrivare a Parigi nelle migliori condizioni possibili.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Lacoste punta a estendere il contratto con Djokovic fino alle Olimpiadi di Los Angeles. Il CEO Thierry Guibert rivela che il campione serbo intende proseguire la carriera almeno fino al 2028

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Novak Djokovic sembra avere le idee molto chiare sul suo futuro tennistico. Nonostante le recenti difficoltà in campo, il campione serbo ha già fissato un obiettivo a lungo termine: continuare a competere almeno fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.La rivelazione arriva direttamente da Thierry Guibert, amministratore delegato di Lacoste, storico sponsor tecnico di Djokovic. In un’intervista rilasciata al quotidiano francese L’Equipe, il dirigente ha condiviso dettagli significativi sulle trattative in corso per il rinnovo della partnership con il tennista.
    “Novak vuole arrivare almeno fino ai Giochi di Los Angeles. Non ho alcun dubbio che troveremo un terreno comune nelle prossime settimane. Stiamo discutendo soprattutto il tipo di rinnovo”, ha dichiarato Guibert, confermando l’intenzione del colosso dell’abbigliamento sportivo di proseguire una collaborazione che dura ormai da diversi anni.
    Le parole del CEO di Lacoste assumono particolare rilevanza in un momento delicato della carriera del 37enne serbo, che sta attraversando una fase di rendimento altalenante. Nonostante i recenti risultati al di sotto delle aspettative, l’azienda francese continua a mostrare piena fiducia nel campione, considerandolo evidentemente una figura di riferimento per il proprio brand a livello mondiale.
    La prospettiva di vedere Djokovic competere fino al 2028, quando avrà 41 anni, testimonia l’incredibile longevità e determinazione del vincitore di 24 titoli del Grande Slam, che evidentemente non ha alcuna intenzione di appendere la racchetta al chiodo nel breve periodo, nonostante l’ascesa delle nuove generazioni capitanate da Jannik Sinner e Carlos Alcaraz.Le Olimpiadi di Los Angeles rappresenterebbero l’ultimo grande obiettivo per completare una carriera straordinaria dopo il Bronzo a Pechino 2008 e l’Oro olimpico a Parigi dello scorso anno dopo aver battuto Carlos Alcaraz in finale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO