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    Tokyo2020: Il tabellino di Serbia-Italia 3-0. Azzurre tutte in campo, ma non basta. Boskovic vince il confronto con Egonu

    QUARTI DI FINALESERBIA – ITALIA 3-0 (25-21, 25-14, 25-21)SERBIA: Ognjenovic 4, Busa 5, Popovic 6, Boskovic 24, Milenkovic 6, Rasic 10, Popovic (L),. N.e. Mirkovic, Mihajlovic, Bjelica, Aleksic, Blagojevic. All. Terzi.ITALIA: Malinov 1, Pietrini 7, Fahr 2, Egonu 16, Bosetti 6, Danesi 6, De Gennaro (L); Sorokaite, Orro 1, Chirichella 1, Sylla, Folie 2. All. Mazzanti.Arbitri: Turci (BRA) e Makshanov (RUS)Note: Durata set 25′, 21′, 26′.  Tot 1h12′SERBIA: attacchi 43/84, muri 10, ace 2/74, errori avversari 20.ITALIA: attacchi 33/94, muri 7, ace 2/57, errori avversari 14. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Stati Uniti seconda semifinalista. 3-0 alla Rep. Dominicana

    QUARTI DI FINALEREP. DOMINICANA – STATI UNITI 0-3 (11-25, 20-25, 19-25)Top scorer: Martinez B. 16; Drews 21, Bartsch-Hackley 13, Washington 10.attacchi: 32/92; 48/107muri: 5 a 8ace: 0/52; 6/73errori avversari: 13 a 13Battuta più veloce: Martinez B. 95 km/h; Hancock 94 km/h
    TOKYO – Nonostante fosse senza la palleggiatrice Jordyn Poulter e l’opposto Jordan Thompson, la nazionale USA ha gestito l’avversario con relativa facilità, vincendo 3-0 la sfida dei quarti di finale.La squadra statunitense ora giocherà la sua quarta semifinale olimpica consecutiva.
    Nel primo set Stati Uniti subito avanti con un attacco capace di aprire con un 6-3. Parziale completamente controllato (19-8) con 5 muri e 2 ace che hanno mandato in tilt l’attacco dominicano (solo 6 a segno su 31 colpi). Andrea Drews e Michelle Bartsch-Hackley 5 punti a testa in attacco nel set.
    Secondo set più complicato per le statunitensi che seppur dopo l’iniziale 5-3 non abbiano più permesso alle dominicane di avvicinarsi a meno di tre punti hanno comunque visto dall’altra parte della rete una maggior resistenza delle Dominicane (Martinez B. 6 punti, Martinez J. 4, 3 muri di squadra). Avanti 24-16 le dominicane hanno inanellato un 0-4 prima che un punto di attacco di Drews mettesse fine al set.
    Terzo set più serrato dei precedenti dove gli Stati Uniti non hanno mai permesso alla Repubblica Dominicana di stare avanti di nemmeno un punto. Qui la Dominicana ha tenuto testa agli USA riducendolo lo svantaggio ad un punto sul 17-16, prima di un parziale di 8-3 a stelle strisce utile a chiudere il set 25-19 con 10 punti di Drews.
    Gli USA affronteranno in semifinale la vincente di Serbia e Italia. LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Impresa per la Korea di Kim e Lavarini, 3-2 alla Turchia di Guidetti

    QUARTI DI FINALECOREA DEL SUD – TURCHIA 3-2 (17-25, 25-17, 28-26, 18-25, 15-13)TOKYO – Nove anni dopo Londra 2012 la stella Kim Yeon-Koung (28 punti, 49% di vinc. e 34% di eff. in att. 1 muro e 1 ace, 7 punti nel 5° set) riporta in semifinale la Corea del Sud. Un risultato alla vigilia dei giochi impensabile per la formazione dell’ottimo Lavarini che a febbraio aveva perso gli altri 2 pezzi pregiati della squadra: le gemelle Lee Da-Yeong (palleggiatrice) Lee Jae-Yeong (schiacciatrice). Grossa delusione dunque per la Turchia di Guidetti, ma il quinto posto migliora il nono di Londra (unica altra apparizione olimpica per la Turchia).
    LA CHIAVE – Oltre alla prova di Kim Yeon-Koung, la Corea del Sud ha sfruttato la buona prova di Park Jeongah (16 punti tra cui quelli decisivi ai vantaggi del 3° set) e l’efficacia del servizio e muro, fondamentali da cui ha avuto molto nei set vinti pur realizzando complessivamente meno punti diretti della Turchia. Fra le europee troppi alti e bassi e qualche difficoltà di troppo in posto 4 con le titolari Baladin ed Ismailoglu lasciate inizialmente in panchina nel set decisivo.
    LA CRONACA – Primo set a senso unico in favore della Turchia, un po’ come da attese. La partita cambia però inaspettatamente nel 2° set con la Turchia che annaspa in ricezione (dentro Ercan e fuori Baladin) e Yang Hyo-Jin che si esalta a muro (3 nel parziale, 6 totali). La Korea vola sul 17-7 e restituisce il 25-17 del primo set.Il terzo set è l’unico equilibrato del match e resta in bilico sino al 21-21. Kim Yeon-Koung piazza il break con 2 punti consecutivi, Jeong Jiyun entra sul 23-22 e ripaga Lavarini conquistando 2 set point: 24-22. Park Jeongah non chiude i palloni decisivi e prende la murata del 24-25 poi però si riscatta nel migliore dei modi realizzando il 25-25, il 27-26 (aiutata dall’invasione del muro) ed il 28-26. Decisivo, nel mezzo, anche il muro di Kim Hee-Jin su Ismailoglu che vale il 26-25.Il quarto set ricalca un po’ il primo parziale con la Korea che va subito sotto 2-8 e non riesce a rientrare nonostante i tanti cambi e qualche frangente positivo (minimo distacco sul 14-16 prima del 18-25 finale).Nel tie-break (oltre ad Ercan per Baladin c’è anche Senoglu confermata in campo al posto di Ismailoglu) la Turchia scava un break con l’ace di Boz (3-5) ed il contrattacco di Senoglu (3-6). La Turchia si riavvicina col muro di Kim Hee-Jin su Senoglu (5-6). Guidetti si gioca il doppio cambio, ma Karakurt concede un’invasione (6-7) e poi è difesa favorendo il contrattacco di Park Jeong-Ah: 7-7. Il clamoroso errore in palleggio di Aydemir che non trova Erdem manda le asiatiche avanti al cambio di campo: 8-7. Karakurt chiude la sua partita (solo ingressi per il doppio cambio) con l’ace del controsorpasso (9-10), ma Kim risponde con 3 punti consecutivi (12-10) sfruttando gli errori in ricezione di Akoz ed Ercan. Boz aggiunge un errore gratuito in attacco da posto 4 (13-10) e Kim Yeon-Koung non perdona: suoi il 14-11 ed il 15-13 (al 2° tentativo) dopo i 2 match point annullati da Boz.
    in aggiornamento

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    Tokyo2020: Lo Bianco, “Sydney2000 la più bella, Rio non ho capito le scelte. Egonu? Il meglio deve ancora venire…”

    Malinov – Lo Bianco

    di Sofia Greggio
    MODENA – 548 maglie azzurre, registra nella magica edizione del Mondiale femminile 2002 di Germania che portò all’Italia della pallavolo femminile il titolo di campione del mondo, due titoli continentali, due Coppe del Mondo e una Grand Champions Cup, argenti e bronzi a non finire, così come cinque partecipazioni olimpiche. Eleonora Lo Bianco torna a parlare di pallavolo alla vigilia dei. Quarti di finale delle azzurre contro la Serbia.
    Cosa ricordi con più chiarezza della tua esperienza olimpica? “Sicuramente la più bella è stata l’Olimpiade di Sydney 2000: ero giovanissima e per me è stato quasi surreale. Ricordo la cerimonia d’apertura, la quotidianità nel villaggio, l’emozione di scendere in campo, quel campo… è incredibile, anche a distanza di anni quando ci ripenso. Non che Atene, Pechino, Londra e Rio siano state da meno. Anzi, per me questa è la prima volta da spettatrice ed è strano non essere là. Sono sempre stata molto affezionata alla maglia azzurra, non l’ho mai rifiutata. Neanche ora la rifiuterei” (ride).
    Oro ai mondiali del 2002 ma mai una medaglia olimpica: come la vivi oggi? “Fa ancora male. Ha fatto male soprattutto a Pechino, quando meritavamo una medaglia per il gruppo che avevamo costruito e il lavoro che avevamo fatto, ma in generale è doloroso, tutte le volte che ci ripenso. È andata così. Per un’atleta la medaglia olimpica è un sogno che io purtroppo non ho esaudito. Però, chissà, magari mia figlia diventerà una grandissima sportiva e ci penserà lei”. 
    Eleonora Lo Bianco ai Giochi di Rio
    Qual è il tuo ricordo più bello in Nazionale? “È difficile scegliere perché sono tantissimi. Forse l’oro ai mondiali, ma anche gli europei. Tanti i ricordi positivi e tanti quelli negativi, ma sono comunque tutti intensi e, al di là di qualche rimpianto, me li tengo stretti. Tokyo non è la mia Olimpiade e non è più tempo per il mio gioco, ma fa un certo effetto vedere l’Italvolley dalla televisione”.
    Ultima partita alle Olimpiadi, la più importante ma praticamente mai giocata in favore di una Orro esordiente: c’è ancora dell’amarezza? “Più che amarezza c’è confusione. Non capisco ancora oggi le scelte fatte da Marco (Bonitta, allora CT azzurro ndr). C’erano tante giovani alle prime armi e delle giocatrici d’esperienza, ma non eravamo un gruppo coeso. C’era troppa confusione, non siamo mai riuscite a esprimere al meglio il nostro gioco perché non ne avevamo creato uno capace di imporsi su avversarie di quel calibro. È un peccato, ma è andata così”.
    Cosa ne pensi di questa Nazionale? Possono giocarsi una medaglia, secondo te? “Assolutamente sì. Penso che sia una squadra forte e con tutte le possibilità del caso. Il fatto di dover incrociare la Serbia ai quarti di finale è irrilevante: per prendersi la medaglia che vogliono devono batterle tutte, e prima o poi sarebbe successo. Questa Italia può battere la Serbia, anche se ovviamente la Serbia è fortissima. Ma bisogna andare in campo e giocare bene, indipendentemente da chi si ha di fronte”. 
    Il palleggio di Leo Lo Bianco…
    Vivi con affetto o “invidia” sportiva i risultati della Nazionale? “Assolutamente nessuna invidia, anzi. Le guardo e le sostengo. Ogni volta che c’è una partita decido di non guardarla perché ho troppa ansia, ma alla fine non ci riesco e accendo la televisione. Ho scritto a Miriam quando è diventata capitano per farle i complimenti e un grande in bocca al lupo. A lei e a tutte”.
    Lia Malinov e Alessia Orro: cosa ne pensi delle palleggiatrici della Nazionale? “Penso che siano lì perché sono le più forti che abbiamo in Italia. Lia viene da un percorso difficile, ma è una ragazza forte e penso che abbia tutte le qualità per dimostrare sul campo quanto vale. E Alessia anche, è forte e lo dimostra in campo. Questo è un gruppo di ragazze giovani, sì, ma con un percorso alle spalle, un’identità”.
    Quali sono le avversarie più temibili? “Direi USA, Brasile e Serbia. Anche se, arrivati a questo punto, non bisogna pensarci troppo. Bisogna scendere in campo e dare il massimo, non importa chi c’è di fronte”.
    Paola Egonu non ancora al top. Pensi che questo sia dovuto alla pressione da parte dei media? “Sì e no. Paola è abituata alla pressione e alla visibilità dei media. Lei è un personaggio, oltre che una giocatrice: non a caso è stata scelta come portabandiera olimpica. Credo che quello che abbiamo visto fino ad ora non sia quello che vedremo da questa fase in poi. Paola è una giocatrice fortissima, penso la più forte nel suo ruolo in questo momento, che si esprime al meglio quando le partite scottano. Ho piena fiducia in lei e in tutte le altre”.
    Con Barbolini vincenti alla Grand Champions Cup
    Cosa ne pensi della Cina che non è riuscita ad accedere ai quarti? Quanto ha contribuito l’assenza di Zhu Ting in questo risultato? “Molto. Quando a una squadra viene a mancare il suo giocatore di punta, tutti ne risentono. Ma lo sport è così: sono state eliminate perché in questo momento non sono state in grado di esprimere al meglio le loro potenzialità, mentre le altre squadre sì. Alla fine dei conti, è in campo che si vede chi è più forte. Il resto sono chiacchiere”.
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    Tokyo2020: Tutte le partite del 4 agosto. Pallavolo & Beach Volley. Italia-Serbia alle ore 10, alle 15 Lupo-Nicolai

    TOKYO – Tutto il programma delle gare di pallavolo e beach volley di Mercoledì 4 agosto. Orario italiano, Tokyo +7.  Via ai Quarti di finale femminili.
    IL PROGRAMMA AZZURRO – 4 Agosto(PM) Quarti di finale – Ore 10.00 – Italia – Argentina(BVM) Ore 15.00 Cherif-Ahmed (QAT) – Nicolai/Lupo (ITA)
    IL PROGRAMMA COMPLETOPALLAVOLO MASCHILE QUARTI DI FINALEOre 14.30 – Brasile – ROC (Russia)Ore 02.00 – Korea – TurchiaOre 10.00 – Italia – TurchiaOre 06.00 – Rep:Dominicana – Stati Uniti
    BEACH VOLLEY – QUARTI DI FINALE MASCHILIOre 02.00 Leshukov-Semenov (ROC) – Mol, A.-Sorum (NOR)Ore 03.00 Plavins-Tocs (LAT) – Alison-Álvaro Filho (BRA)Ore 14.00 Krasilnikov-Stoyanovskiy (ROC) – Thole J./Wickler (GER)Ore 15.00 Cherif-Ahmed (QAT) – Nicolai/Lupo (ITA) LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Stefano Lavarini, “Una medaglia già vinta per la mia Korea, ma ora abbiamo il dovere di crederci”

    La festa di Lavarini e la Korea dopo il successo sul Giappone

    TOKYO – La “sua” Korea gioca domani i quarti di finale contro la Turchia, Stefano Lavarini è il nuovo eroe di Korea, ma forse in un paese così auto referenziale il traguardo e il merito non viene percepito. Il tecnico di Omegna è uno dei 4 Ct italiani in ancora in campo oltre a Mazzanti (Italia), Busato (Russia) e Guidetti (Turchia) nei Quarti di finali femminile e ora, libero nella mente, punta a giocarsela.
    Soddisfatto? “Sì, molto. Perché è stata una prova difficile in tutto. Il fatto di aver ottenuto questo obiettivo mi ha ripagato di molteplici sofferenze”.
    La chiave per il risultato dei Quarti in qui guadagnato? “Un po’ di cose insieme, come sempre. Noi, nonostante alti e bassi, siamo stati bravi a risolvere le due partite con Dominicana e Giappone nei set che abbiamo vinto perché nei parziali in cui siamo partiti sotto poi li abbiano perso abbastanza nettamente. In quelli in cui siamo partiti avanti abbiamo fatto un bel lavoro, soprattutto a muro e difesa mantenendo il cambio palla. Siamo state bravi a mantenere la nostra miglior qualità tutta insieme nei tre set vinti nelle due gare”.
    Anche questo come il maschile sembra un torneo senza un padrone? “Davo la Cina insieme all’Italia come una delle due favorite, mettendole pressoché alla pari, ma quella che sembra essere stata più lontana dalle aspettative sembra stata la Cina. A parte il Brasile, che è tutta estate che mostra continuità, anche la Serbia fino ad ora non sembra aver brillato, di conseguenza quello che mi viene da pensare è che ci siano due Olimpiadi, quelle giocate nei gironi e quelle che prendono il via nei Quarti. Lì bisognerà vedere chi saprà fare il ‘grosso’ per due/tre partite. La storia dello sport è piena di squadre che dominano la fase a gironi e poi vanno a casa quando conta”.
    Nel sorteggio potevi trovare Italia o Turchia… “Erano entrambe situazioni difficili per noi. Tornati dalla gara con il Giappone avevano iniziato a studiare qualsiasi avversario con l’unica convinzione che dovevamo solo entrare in campo dare il meglio di noi perché l’altra partirà con i favori del pronostico”. 
    E’ poi arrivata la Turchia… Ma eventualmente sfidare l’Italia ti avrebbe infastidito? “Mi avrebbe fatto piacere entrambi i sorteggi. Un piacere giocare contro la mia nazione e allo stesso tempo anche trovare la Turchia di Giovanni con cui ho un legame particolare. Giocare contro l’Italia mi avrebbe onorato e inorgoglito, giocare contro Giovanni Guidetti mi onora e inorgoglisce. Con Giovanni poi ho sempre perso… magari si verifica un’altra congiunzione astrale particolare. Noi comunque la nostra medaglia l’abbiamo vinta, spero ora che avremo la capacità di vivere al meglio il quarto di finale, con sentimenti positivi, perché è vero che partiamo nettamente sfavoriti ed è particolarmente difficile pensare di passare questo turno, ma è anche vero che se aspetti tutta una vita per una esperienza del genere poi hai il dovere di crederci lo stesso…”
    Lavarini porta la Korea ai Quarti di finale…La gioia dopo il successo sul Giappone
    Come stai vivendo la tua Olimpiade? “Particolarmente soddisfatto, come mi aspettavo. Sin dalla prima sera, quando siamo arrivati, ho vissuto un sentimento particolare. Era tutta la vita che sognavo di partecipare ad una Olimpiade, ho la consapevolezza che questa non è una edizione come le altre, non sto vivendo anche il Villaggio particolarmente, vuoi perché essendo con la Korea sto vivendo con i ritmi e l’ambiente dei koreani che sono molto più distaccato e riservati,  molto differenti rispetto alla condivisione come capita alle nazionali latine… Mi sento un po’ distante da quello che mi aspettavo invece di vivere la condivisione del villaggio olimpico, anche per le tante limitazioni che ci sono. Però è di sicuro incontrare e incrociare atleti di tutte le discipline di tutto il mondo è qualcosa di eccezionale. La prima sera quando ancora stavo aprendo la valigia mi stavo chiedendo ‘chissà se ci tornerò un’altra volta’”
    Hai incontrato atleti famosi? “Non sono molto refrattario alle idee di chiedere foto o altro. Ho incrociato a pochi metri Novak Djokovic, perché l’edificio della Serbia è vicino al nostro, ho visto Jacobs a mensa, ho parlato qualche minuto con Camila Giorgi, ho visto Stefanos Tsitsipas, tanti pallavolisti…” LEGGI TUTTO

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    Tokyo2020: Gli abbinamenti dei Quarti di finale femminile. Mercoledì, ore 10 c’è Italia – Serbia

    TOKYO – Esaurite le partite di qualificazione, i sorteggi hanno definito gli abbinamenti dei Quarti di finale tra le seconde e terze classificate delle Pool in calendario il 4 agosto.
    QUARTI DI FINALE – 4 AGOSTOOre 14.30 Brasile – RussiaOre 02.00 Korea – TurchiaOre 10.00 Serbia – ItaliaOre 06.00 Stati Uniti – Rep. Dominicana

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    Tokyo2020: Rassegna stampa, Attenti all’Argentina “C’è da soffrire”

    di Sofia Greggio
    TOKYO – La rassegna stampa del 2 agosto sui giochi di Tokyo 2020. Meglio e peggio della stampa italiana.
    La Gazzetta dello Sport punta il focus sui quarti di finale dell’Itavolley maschile. I sorteggi hanno decretato che l’avversaria degli azzurri sarà l’Argentina. L’altra squadra possibile era il Brasile e a fronte di ciò si potrebbe pensare che sia andata bene, ma attenzione a questa Argentina, che nella fase a gironi ha fatto vedere quanto vale. Infatti, Blengini «L’Argentina è pericolosa. Soffriremo». E lo sanno bene gli USA, eliminati proprio da De Cecco e compagni. Ma il CT dichiara «Stiamo bene e siamo uniti, non molliamo.»

    Il Corriere dello Sport dedica un pezzo proprio a De Cecco, l’amico nemico. Stella del nostro campionato e uno dei migliori registi al mondo, il sudamericano darà filo da torcere a Juantorena e compagni nella prima partita a eliminazione diretta. Ancora una volta l’Italia andrà ad affrontare l’Argentina ai quarti, come già successo ad Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004. Giannelli vs De Cecco… chi la spunterà?

    Il Giorno guarda al nostro campionato: “Mingardi alza la voce: «Attenti a questa Busto»”. La schiacciatrice della Uyba, reduce da una complessivamente buona VNL, è carica e proiettata sul campionato. L’anno scorso la pandemia ha penalizzato di molto il roster di Busto Arsizio, ma l’ottimo mercato estivo è indice di rinascita. Alla Uyba arriverà direttamente da Scandicci la talentuosa Lucia Bosetti, che ha ancora tanto da dimostrare nonostante l’infortunio. Una schiacciatrice che lo scorso campionato ci è capitato di vedere con la maglia del libero… cosa si può volere di più? Sarà un campionato appassionante.
    Il Secolo XIX dedica un pezzo alla vittoria degli azzurri con il Venezuela. Un avversario facile sulla carta, ma le partite vanno giocate e mai sottovalutate. I ragazzi hanno portato a casa un 3-0 e sono risultati secondi nel girone dietro solo alla Polonia campione del mondo. Se passassero i quarti, troverebbero la vincente di Polonia-Francia.
    Tuttosport LEGGI TUTTO