More stories

  • in

    MotoGp, Stoner: “I tifosi di Valentino Rossi mi facevano di tutto”

    ROMA – Casey Stoner ha raccontato alcuni aneddoti sui tifosi di Valentino Rossi. Gli episodi che l’australiano va a rievocare sono di quando i due erano rivali per il titolo. “Mi minacciavano – ha detto Stoner al podcast Gypsy Tales – mi scrivevano scritte offensive sul camper. Quando uscivamo dai box non perdevano occasione per infastidirci. Rossi non ha mai fatto qualcosa di concreto per fermare tutto ciò”.
    Le parole di Stoner
    Stoner continua poi il racconto: “Quando eravamo in scooter – ha detto l’ex pilota MotoGp – c’era anche chi provava a prendermi per il braccio per farmi cadere. Volevano farmi del male per condizionare la mia gara”. Anche Jorge Lorenzo e Marc Marquez in passato hanno denunciato questi comportamenti da parte dei sostenitori. “Da quelle azioni ho imparato molto e non cambierei nulla di quello che ho fatto, anche se potessi tornare indietro”, ha infine concluso Stoner. LEGGI TUTTO

  • in

    Stoner: “I fan di Valentino Rossi mi facevano di tutto, cercavano di condizionarmi”

    ROMA – Tra le rivalità lungo la carriera di Valentino Rossi c’è quella con l’australiano Casey Stoner. Il Dottore, che anche dopo il ritiro conta una fanbase di dimensioni globali, è stato però accusato dal due volte campione del mondo di non essersi schierato contro alcuni atteggiamenti dei propri tifosi. “Mi minacciavano – ha detto Stoner al podcast Gypsy Tales – mi scrivevano scritte offensive sul camper. Quando uscivamo dai box non perdevano occasione per infastidirci. Rossi non ha mai fatto qualcosa di concreto per fermare tutto ciò”.
    Le parole di Stoner
    Come se questo non bastasse, dalle parole di Stoner emergono comportamenti se possibile ancor più da condannare: “Quando eravamo in scooter – ha detto l’ex pilota MotoGp – c’era anche chi provava a prendermi per il braccio per farmi cadere. Volevano farmi del male per condizionare la mia gara”.  Conclude Stoner: “Da quelle esperienze ho imparato molto e se tornassi indietro non cambierei nulla di quello che ho fatto”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Dovizioso: “Problemi di Stoner? Non sono stupito”

    ROMA – Andrea Dovizioso, impegnato in Malesia per i test che inaugurano la nuova stagione di MotoGp, ha commentato le ultime dichiarazioni di Casey Stoner. L’ex pilota australiano ha raccontato al podcast Gypsy Tales di aver dovuto combattere contro l’ansia nell’arco della sua carriera e, dato che tale disturbo gli è stato diagnosticato solamente tempo dopo, si è ritirato ad appena 27 anni e dopo 7 stagioni nella classe regina. Dovizioso, che con Stoner ha condiviso il box in Honda nel 2011, ha ammesso di non essere particolarmente sorpreso.
    Dovizioso su Stoner
    “La verità è che quando corri per 20 anni diventa sempre più difficile gestire la pressione, soprattutto se vinci tanto. E’ strano, ma succede più di quanto si creda. D’altronde non è un caso che alcuni atleti si ritirino quando sono ancora competitivi” – ha spiegato Dovizioso -. “Quando inizi a vincere e dimostri di essere forte, non puoi permetterti passi falsi. In aggiunta, la situazione si complica se hai vinto per tanto tempo e ad un certo punto non riesci più a mantenere un certo livello”. Il pilota italiano ha dunque riassunto il suo pensiero: “Personalmente non sono stupito. Molti dei più grandi sportivi al mondo devono fare i conti con svariati problemi. Inoltre tutti gli atleti hanno addosso una pressione enorme e spesso non la si vive in maniera positiva, come invece si può pensare. Nessuno sa ciò che prova un pilota e come vive le gare”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Dovizioso ammette: “Non sono sorpreso dai problemi di Stoner”

    ROMA – Non sono passate inosservate le parole dell’ex pilota di MotoGp Casey Stoner, che al podcast Gypsy Tales ha raccontato di aver dovuto combattere contro l’ansia nell’arco della sua carriera. L’australiano, a cui tale disturbo non è stato diagnosticato immediatamente, si è ritirato a soli 27 anni e dopo 7 stagioni nella classe regina. A tal proposito ha parlato Andrea Dovizioso, compagno di squadra di Stoner in Honda nel 2011, definendosi non particolarmente sorpreso. Il pilota forlivese ha detto la sua dalla Malesia, dove è impegnato per i test che inaugurano la nuova stagione di MotoGp.
    Le parole di Dovizioso
    “Personalmente non sono stupito. Molti dei più grandi sportivi al mondo devono fare i conti con svariati problemi. Inoltre tutti gli atleti hanno addosso una pressione enorme e spesso non la si vive in maniera positiva, come invece si può pensare. Nessuno sa ciò che prova un pilota e come vive le gare – ha affermato Dovizioso -. La verità è che quando corri per 20 anni diventa sempre più difficile gestire la pressione, soprattutto se vinci tanto. E’ strano, ma succede più di quanto si creda. D’altronde non è un caso che alcuni atleti si ritirino quando sono ancora competitivi”. Infine, il pilota italiano ha aggiunto: “Quando inizi a vincere e dimostri di essere forte, non puoi permetterti passi falsi. In aggiunta, la situazione si complica se hai vinto per tanto tempo e ad un certo punto non riesci più a mantenere un certo livello”. LEGGI TUTTO

  • in

    Stoner: “Non vedo debolezze in Pedro Acosta, mi ha impressionato”

    ROMA – Casey Stoner dimostra di essere ancora piuttosto interessato al motomondiale, come confermano i giudizi mai banali espressi in questi mesi. L’ultima intervista l’ha rilasciata nel documentario di Dazn ‘Yo, pilota: una vita contro il tempo’, dove ha speso parole al miele nei confronti di uno dei più grandi talenti delle classi inferiori: “Sono un grande fan di Pedro Acosta. Ne avevo sentito parlare prima di questa stagione, ma è stato quando l’ho visto nelle prime gare che mi ha impressionato. Non solo per i suoi risultati, perché può succedere, ma per il suo atteggiamento, il suo livello di maturità”, ha dichiarato Stoner. 
    Gli elogi di Stoner
    Acosta si prepara alla sua prima stagione in Moto2 dopo aver vinto il Mondiale di Moto3: “Non vedo debolezze in Pedro Acosta – prosegue Stoner nel suo giudizio -. Sa come competere, sa come combattere, non ha bisogno di aver avuto un grande weekend fino a quando la gara non arriva per essere fiducioso. Fa tutto con grande discrezione e rimane calmo in situazioni di stress”. LEGGI TUTTO

  • in

    Stoner incorona Pedro Acosta: “Sono un suo fan, non vedo debolezze in lui”

    ROMA – Casey Stoner negli ultimi mesi è tornato al centro del mondo del motomondiale, quantomeno per le sue dichiarazioni mai banali. L’ultima intervista l’ha rilasciata nel documentario di Dazn ‘Yo, pilota: una vita contro il tempo’, dove ha speso parole al miele nei confronti di uno dei più grandi talenti delle classi inferiori: “Sono un grande fan di Pedro Acosta. Ne avevo sentito parlare prima di questa stagione, ma è stato quando l’ho visto nelle prime gare che mi ha impressionato. Non solo per i suoi risultati, perché può succedere, ma per il suo atteggiamento, il suo livello di maturità”, ha dichiarato Stoner. 
    “Non vedo debolezze”
    Acosta si prepara alla sua prima stagione in Moto2 dopo aver vinto il Mondiale di Moto3: “Non vedo debolezze in Pedro Acosta – prosegue Stoner nel suo giudizio -. Sa come competere, sa come combattere, non ha bisogno di aver avuto un grande weekend fino a quando la gara non arriva per essere fiducioso. Fa tutto con grande discrezione e rimane calmo in situazioni di stress”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Stoner su Rossi: “Mai nemici, ma a Laguna Seca è stato imprudente”

    ROMA – Biaggi, Lorenzo, Hayden, Marquez, Pedrosa. Sono solo alcuni dei rivali che Valentino Rossi ha dovuto affrontare in carreira. Anche la lotta Casey Stoner si è tradotta in duelli memorabili, come quello di Laguna Seca, nel Gran Premio degli Stati Uniti del 2008. L’australiano, parlando alla serie “Tales of Valentino” prodotta dalla MotoGp stessa, è tornato su quelle gare e sul rapporto con il pilota con il numero 46: “Eravamo rivali, ma dopo quella gara siamo diventati non nemici, ma rivali più duri. Da quel momento – dice Stoner – ho imparato ad essere più egoista sull’asfalto”.
    Un sorpasso pericoloso
    Dopo il Gran Premio di Laguna Seca è dunque cambiato il rapporto fra Stoner e Rossi. Con il nove volte campione del mondo che alla doppia curva in discesa, chiamata “Il Cavatappi”, tagliò la pista all’interno, toccando la Ducati dell’australiano al rientro. Stoner ricorda così quei momenti: “Dai primi giri era chiaro che non mi avrebbe lasciato andare, che non mi era consentito trovare il ritmo. Alcuni sorpassi sono indice della sua mentalità: in un modo o nell’altro non voleva che vincessi. Così ha usato la pista in un modo non sicuro, ma il regolamento sarebbe dovuto intervenire per togliergli questo vantaggio”. Poi però ammette: “Durante gli ultimi giri Rossi ha fatto qualcosa che mi ha sorpreso. Ha frenato molto in anticipo all’ingresso di una curva, io ho perso il controllo dell’avantreno e sono finito nella ghiaia. La mia gara è finita lì, ma penso avrei vinto se non fossi finito fuori pista”, rimpiange Stoner. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Miller rifiuta il paragone con Stoner: “Non voglio che il mio nome sia vicino al suo”

    ROMA – La nazionalità e l’esperienza di entrambi con Ducati accomunano Jack Miller e Casey Stoner. All’attuale pilota della scuderia di Borgo Panigale, però, non piace il paragone con il connazionale, come affermato in un’intervista ai microfoni di “motorsport-total.com”: “Non voglio che il mio nome sia menzionato insieme al suo. Lui è una leggenda, ha fatto qualcosa di fantastico per questo sport” – ha detto Miller, che nell’ultima stagione ha chiuso al quarto posto in classifica piloti, il miglior risultato della sua carriera in MotoGp.
    Le parole di Miller
    “Spero che un giorno potrò condividere il suo stesso trofeo – ha aggiunto Miller -. E’ stato bello incontrarlo, non lo vedevo da un po’. Ci ha dato dei consigli dopo averci guardato in pista. Dobbiamo parlare con la Ducati in modo che possano investire un budget così che possa venire a qualche gara”. LEGGI TUTTO