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    Kokkinakis torna ad allenarsi. “Punto al rientro il prossimo gennaio ad Adelaide”

    Kokkinakis subito dopo l’operazione

    Difficile trovare una carriera con più infortuni e peripezie di quella di Thanasi Kokkinakis. Lo sfortunatissimo tennista australiano è finito per l’ennesima volta sotto i ferri lo scorso febbraio per un serio problema ai muscoli pettorali, un intervento delicato e che necessita di un lungo periodo di recupero per permettere alla parte lesionata di rigenerarsi e tornare elastica, in modo da riprendere blandi allenamenti e riportare quell’area – con pazienza – ad un livello sufficientemente tonico da poter competere. Tira forte il “Kokk”, forse fin troppo per una struttura evidentemente fragile. Caviglie, ginocchio, gomito, soprattutto schiena e ora pure i pettorali, non si è fatto mancare niente Thanasi nei suoi 29 anni vissuti pericolosamente, più nelle corsie ospedaliere che sul campo.
    E pensare che nell’ormai lontano 2015, quando esplose ancora teenager, i migliori tecnici scommettevano su di lui come un potenziale “crack”, visto che nel suo tennis non mancava niente di importante e con la sua potenza riuscì a battere Federer e impensierire tutti i big affrontati. Di lui ho un ricordo personale nitido, risale a Roland Garros 2015. Un giovane Thanasi sfidò la potenza di Basilashvili su di un campo laterale, ne uscì una partita bellissima, poche volte ho visto scambi di quella potenza e intensità… In tribuna a due passi da me c’era Marian Vajda, allora coach di Djokvoic, che su di un taccuino annotò molti spunti del tennis del giovane australiano, visto che avrebbe sfidato proprio Novak da lì a poco nel torneo. Vajda disse al suo collaboratore “Questo ragazzo è da prendere con le molle…”. Grandi aspettative, purtroppo deluse dai continui stop per infortunio, che gli hanno anche impedito di cesellare un fisico diventato non solo delicato ma anche un po’ troppo pesante.
    Da quella primavera 2015 un continuo sali scendi, anzi un calvario. Quando è riuscito a stare alla larga dagli infortuni, i risultati sono arrivati, ma sempre concentrati in pochi mesi, prima dell’ennesimo stop. Ha vinto il torneo di Adelaide nel 2022, proprio in casa, poi ha trionfato nel doppio degli Australian Open insieme all’amico Kyrgios, e spesso è stato protagonista di battaglie furibonde, ricche spettacolo (ne ricordiamo una epica vs. Murray a Melbourne, solo per citarne una). Ora è impegnato nella riabilitazione in Australia, ne ha parlato con un intervento al podcast “The Tennis”, dove ha fissato l’obiettivo per il rientro: Adelaide 2026.
    “Il recupero sta procedendo bene, sono quasi 8 mesi da quando mi sono operato e ho toccato la mia ultima palla da tennis” commenta Kokkinakis. “È probabilmente il periodo più lungo che ho vissuto senza toccare una racchetta da tennis. Finalmente lo scorso weekend sono tornato in campo, per iniziare un allenamento molto blando. Ho fatto tutto molto piano, ma è andata molto meglio di quello che mi aspettavo. Mi è tornata tantissima voglia di giocare, se potessi volerei subito in Europa per i prossimi tornei, ma non sarà così”.
    “Fissare una data certa per il mio rientro è una bella domanda… Sarà solo quando mi sentirò al 100%, ormai lo stop è stato lungo e un mese in più o uno in meno non fa differenza. Credo che non manchi molto, ma la sfida sarà provare di nuovo il servizio, poter servire bene e vedere come il mio corpo reagisce a match di allenamento via via più intensi. Questa sarà la parte dura del processo di rientro. Se tutto procede bene come spero, direi che gennaio può essere un buon momento per il mio ritorno. incrociamo la dita..!. Vorrei tanto esserci ad Adelaide, questo è il mio obiettivo e la mia speranza”.
    Non resta che augurare buon lavoro allo sfortunatissimo Thanasi, sperando di ritrovarlo in campo all’inizio della stagione 2026. Con il ranking protetto (era n.71 agli Australian Open, l’ultimo torneo da lui disputato) potrà certamente riprovarci. Per l’ennesima volta.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Kokkinakis di nuovo sotto i ferri: altro stop per l’australiano

    Thanasi Kokkinakis nella foto – foto Getty Images

    Brutte notizie per Thanasi Kokkinakis. Il tennista australiano dovrà nuovamente fermarsi per un intervento chirurgico subito al braccio destro, l’ennesimo stop di una carriera purtroppo costellata di problemi fisici.
    A 28 anni, il nativo di Adelaide si ritrova ancora una volta a dover combattere contro il proprio corpo in cerca della miglior versione di sé. Il giocatore oceanico ha condiviso la notizia mostrandosi su un letto d’ospedale, senza però specificare i tempi di recupero, che al momento rimangono incerti anche per lo stesso Kokkinakis.Un destino crudele per un tennista dal grande talento, che ha visto la propria carriera continuamente frenata da una serie interminabile di infortuni. La sfortuna sembra accanirsi contro l’australiano, che in passato ha già dovuto affrontare problemi alla spalla, al ginocchio e numerosi altri fastidi muscolari.
    Negli anni in cui ha potuto giocare con continuità, Kokkinakis ha mostrato il suo innegabile potenziale, vincendo anche un titolo ATP in singolare e trionfando agli Australian Open 2022 in doppio con il connazionale Nick Kyrgios.Non resta che augurare una pronta guarigione al tennista di Adelaide, con la speranza di rivederlo presto in campo a esprimere tutto il suo talento.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Kokkinakis e Tomljanovic saltano l’inizio della stagione australiana

    Thanasi Kokkinakis nella foto – foto Getty Images

    Un duro colpo per il tennis australiano: Thanasi Kokkinakis e Ajla Tomljanovic sono costretti a rinunciare ai primi tornei della stagione casalinga a causa di problemi fisici, proprio nel periodo dell’anno che tradizionalmente vede i tennisti australiani esprimere il loro miglior tennis davanti al pubblico di casa.
    I Problemi Fisici– Thanasi Kokkinakis ha annunciato il suo ritiro dal torneo di Brisbane a causa di un problema all’anca sinistra– Ajla Tomljanovic è alle prese con un infortunio al ginocchio sinistro che la costringe a saltare sia Brisbane che Hobart
    Corsa Contro il TempoEntrambi i giocatori stanno ora lavorando intensamente per cercare di recuperare in tempo per l’Australian Open 2025. Il primo Slam dell’anno rappresenta l’obiettivo principale per i due tennisti, che sperano di non dover rinunciare all’appuntamento più importante della stagione australiana.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    La Stagione Infinita: Un calendario insostenibile?

    Thanasi Kokkinakis nella foto – foto Getty Images

    Il tennis moderno si trova ad affrontare una delle sfide più complesse della sua storia: un calendario che si estende per quasi 11 mesi, mettendo a dura prova la salute fisica e mentale dei giocatori. Una situazione che sta diventando sempre più insostenibile.“Sarebbe fantastico se la stagione durasse 9 mesi. Dobbiamo cambiare molte cose per preservare il nostro sport,” ha dichiarato Thanasi Kokkinakis a TennisHead, dando voce a un malcontento sempre più diffuso nel circuito professionistico riguardo la lunghezza della stagione tennistica.Il paradosso del calendario tennistico si manifesta già nelle date: la stagione 2025 inizierà il 27 dicembre con la United Cup, seguita il 30 dicembre dai primi tornei ATP e WTA. Un inizio che precede addirittura l’anno nuovo, quando i giocatori hanno appena concluso le competizioni di novembre.
    I Problemi StrutturaliIl tennis deve affrontare diverse criticità:– Viabilità economica insufficiente per i giocatori fuori dalla top 300– Lesioni ricorrenti a spalla, gomito e polso– Palle sempre più pesanti– Variazioni di materiali durante la stagione– Tempo insufficiente per una preparazione adeguata– Recupero fisico compromesso
    L’Impatto sulla SaluteIl calendario frenetico ha conseguenze dirette sulla salute dei giocatori:– Minor tempo per la preparazione fisica– Aumento del rischio di infortuni– Stress mentale accumulato– Difficoltà nel mantenere un equilibrio vita-lavoro– Recupero inadeguato tra i tornei
    La Pressione del RankingI giocatori si trovano in un circolo vizioso:– Necessità di partecipare a molti tornei per difendere i punti– Impossibilità di saltare eventi importanti– Pressione costante per mantenere la posizione– Rischio di crollo nel ranking in caso di pause
    Il Confronto con Altri SportA differenza di sport come NBA o NFL, che prevedono:– Tre mesi di pausa totale– Calendario concentrato– Rotazione dei giocatori– Gestione programmata del carico di lavoro
    Il tennis non offre queste possibilità di gestione degli sforzi.
    Le Possibili SoluzioniLe opzioni per migliorare la situazione sono limitate:– Riduzione del numero di tornei obbligatori– Introduzione di periodi di pausa obbligatori– Revisione del sistema di punteggio– Migliore distribuzione geografica dei tornei– Protezione del ranking in caso di pause programmate
    Gli Ostacoli al CambiamentoDiversi fattori rendono difficile una riforma:– Impegni contrattuali con i tornei– Pressioni commerciali e televisive– Interessi economici divergenti– Struttura frammentata del tennis professionale– Resistenza al cambiamento delle istituzioni
    Il Futuro del TennisIl tennis si trova a un bivio:– Mantenere lo status quo rischiando la salute dei giocatori– Implementare riforme radicali per preservare il futuro dello sport– Trovare un equilibrio tra business e sostenibilità– Ripensare il formato delle competizioni
    La soluzione non appare semplice, ma è sempre più evidente che il sistema attuale necessita di una profonda revisione per garantire la longevità delle carriere dei giocatori e la qualità dello spettacolo offerto.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Disputato il “North Palmyra Trophy”, esibizione in Russia

    Una foto di gruppo del North Palmyra Trophy

    Come è noto i tour Pro hanno temporaneamente cancellato dai propri calendari i tornei in Russia dopo l’invasione all’Ucraina iniziata il 24 febbraio 2022. Nessun evento ufficiale è organizzato nel paese guidato da Putin. Tuttavia nei giorni scorsi a San Pietroburgo. precisamente alla Ksk Arena (dove si svolgevano i tornei ATP e WTA fino al 2021), è andato in scena il “North Palmyra Trophy”, esibizione organizzata nella bella città russa con una formula a squadre miste che ricorda un po’ il concetto della Laver Cup. Le polemiche derivano dalla presenza all’evento non solo di tennisti russi, ma anche qualche straniero. Infatti Bautista Agut, Kokkinakis, Martinez e Lajovic hanno accettato l’offerta degli organizzatori e si sono uniti al nutrito numero di tennisti russi o appartenenti a paesi es sovietici, per l’esattezza Khachanov, Bublik, Shnaider, Putintseva, Potapova. Tomova, oltre alle vecchie glorie Davydenko, Myskina, Vesnina (appena ritirata), e pure l’istrionico Mansour Bahrami ad arricchire gli eventi con le sue solite gag.
    Raccontano dalla Russia che l’evento è stato un grande successo, aperto da un doppio tra Bahrami, Davydenko, Vesnina e Myskina, quindi con vari match tra le due squadre, i Lions (composti da Khachanov, Potapova, Lajovic, Bautista Agut e Tomova) e Sphinxes (formati da Bublik, Kokkinakis, Martinez, Putintseva e Shnaider). Si sono disputati 11 incontri, 8 di singolare e 3 doppi, molto simile appunto alla Laver Cup, con il successo finale per i “Leoni” per 116 a 111, sommando game vinti complessivi.

    Una manifestazione che bissa quella dell’anno scorso, con esito più o meno simile, per la soddisfazione degli organizzatori – che così hanno riportato tennis con ottimi giocatori nel paese – e del main sponsor dell’evento, uno dei colossi del gas russo. Nonostante si parli tanto di calendario troppo lungo, questo tipo di esibizioni sembrano destinate e continuare visto che incontrano il favore dei giocatori.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: cuore e colpi! Berrettini batte un durissimo Kokkinakis e regala il primo punto all’Italia contro l’Australia

    Matteo Berrettini (foto Brigitte Grassotti)

    Può un punto assurdo, una difesa col diritto “da squash”, un taglio sotto improvviso giocato in corsa da tre metri fuori e che taglia il campo vincente, quasi con una scia luminosa tanto è bello e impossibile, farti vincere una partita tiratissima e importantissima? Sì, se lo giochi sul 5 pari del terzo set, nel momento più caldo di una semifinale di Davis Cup, nella bolgia più totale. La magia, il classico “big-point” che rompe l’equilibrio di una partita durissima è di un fantastico Matteo Berrettini, capace di tirare fuori dal cilindro un coniglio dorato e vincente nel rush finale contro Thanasi Kokkikanis nella prima partita di Davis Cup. Con quella giocata estemporanea sul 15 pari nel game #11, forse anche un filo fortunata nella resa ma assolutamente voluta, Matteo ha rotto l’equilibrio e minato il morale di un rivale durissimo nella lotta, strappando un break decisivo per il 6-7(6) 6-3 7-5 che porta il primo punto all’Italia contro l’Australia. Ora in campo Jannik Sinner, contro De Minaur, nettamente da favorito. La seconda finale consecutiva in Coppa Davis è a un passo, è nelle mani di Jannik grazie ad un passaggio clamorosamente bello di un Berrettini monumentale per capacità di lottare e soffrire di fronte ad un Kokkinakis che si conferma tosto Davis-man e gran giocatore.
    Quel punto difensivo eccezionale è stato davvero decisivo, perché la faccia di Kokkikanis ha tradito una smorfia, una tensione che non ha saputo gestire. Non più fatto la differenza col servizio, e Matteo è stato perfetto nell’attaccare con la risposta, e poi col diritto, mettendo fretta e pressione al “canguro”, caduto nella trappola mortale. Ma per quanto importante, sarebbe riduttivo attribuire il successo di Berrettini “solo” a quel punto. Quello è stata la slinding door del match, era necessario trovarla, e anche prima del tiebreak perché Thanasi ha dimostrato nel primo set quanto possa essere pericoloso nei tiebreak, forte di un servizio bomba e grande coraggio. Bravissimo è stato Berrettini a inventarsi quella giocata, ma è stato ancor più bravo a disputare una partita molto importante dall’inizio alla fine, a reggere di fisico e di testa ai colpi potenti e intensi di un rivale che con la casacca gialla della sua nazionale diventa un osso duro per tutti. Matteo ha servito molto bene nei momenti importanti (e 74% di prime in campo vincendo l’82% dei punti), ha spaccato la palla col diritto, ma le due fasi che l’hanno portato alla vittoria sono state la risposta e la difesa da dietro, insieme alla sua durezza come agonista.
    Berrettini infatti ha sprecato tre set point nel primo set, uno doloroso sul 6-4 del tiebreak quando con un attacco si era quasi preso il punto… Quasi sì, perché ha lasciato un rovescio passante del rivale che è morto sulla riga, un pizzico, quanto basta. Forse non era possibile giocare di volo, o era molto complicato… Quel momento ha girato il set verso Thanasi, bravissimo nei punti successivi, impeccabile. Dopo 70 minuti così intensi, sia sul piano fisico che mentale, il rischio che Berrettini barcollasse e poi crollasse sotto il tennis davvero consistente dell’australiano era concreto. Anche perché nel secondo set Thanasi ha vinto i primi tre turni di battuta senza cedere un punto. La forza di Matteo, il suo cuore e la sua voglia di vincere è venuta fuori nel settimo game, quando ha alzato il muro in difesa. Palla dopo palla ha iniziato a rispondere di più, ha fatto pensare e correre l’avversario, che ha iniziato a sbagliare qualcosa quando pareva più sicuro e dominante. Lì anche si è decisa la partita, perché Matteo pareva un po’ arrancare, aveva salvato due palle break nel terzo game e si temeva il peggio. Ma la sua forza, la voglia di vincere, anzi di rifiutare una sconfitta beffarda, l’ha fatto reggere e trovare quelle giocate ideali a disarmare le sicurezze del rivale. Un paio di back, un diritto profondo, quanto basta a prendersi il break e il secondo set.
    Il terzo set è stato duro, vera battaglia, e il rush finale già descritto ha portato un punto decisivo all’Italia. Se lo merita tutto Berrettini, è una vittoria che lo ripaga di tante amarezza accumulate nel recente passato. Si è ripreso tutto Matteo, con una prestazione di grande spessore tecnico e di una potenza morale degna di un’esplosione atomica. Ha traballato in più fasi, ma ha retto. Ha mancato qualche occasione, ma ha cancellato tutto e ha continuato a spingere e martellare con potenza. È un successo arrivato con i colpi, tanti vincenti e giocate di classe; di fisico, per quanto e bene ha corso; e di testa, perché serve una lucidità e durezza da campione per portare a casa una partita così intensa e tirata. Applausi Matteo, te la meriti tutta. Che bellezza!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il match inizia col dominio del servizio, nel primo turno di Berrettini non parte mai lo scambio. È il colpo più decisivo nel tennis di entrambi, comandare dal servizio, entrambi in difesa non eccellono. Dopo 11 minuti siamo 2 pari, con solo tre punti vinti in risposta, unico scambio quello che chiude il quarto game (bella smorzata di Matteo dopo un diritto potente). Quinto game, si inizia a scambiare e Matteo sale in cattedra. Risponde e guadagna il centro del campo, da dove lascia partire una mazzata di diritto delle sue. 0-30. Kokkinakis spara due Ace nell’angolino, poi spinge fortissimo e con quattro punti di fila si porta 3-2. Era piccola grande occasione per Matteo, ma Thanasi ingiocabile. Intrattabile è Berrettini nel sesto game, tira un vincente di rovescio lungo linea e poi aggredisce la palla col diritto e chiude a zero, 3 pari. Tennis scarno, ma gran livello di entrambi per potenza. Nel settimo game Kokkinakis inizia col doppio fallo, poi tira largo un diritto a campo aperto… di nuovo 0-30. Stavolta l’Ace dell’australiano non c’è, Matteo risponde e passa da difesa ad attacco, con una corsa a rete che provoca l’errore nel passante di Kokkinakis. 0-40! tre palle break. Errore di rovescio in scambio di Berrettini sulla prima; Ace sulla seconda; potente col diritto Thanasi sulla terza, qua un po’ corto Matteo. 5 punti di fila, di nuovo Kokkinakis si salva, 4-3, peccato per la prima chance, quel rovescio sbagliato… Corre tanto l’australiano nell’ottavo game, strappa due punti in risposta per la prima volta nel match, ma Matteo con un diritto pesante impatta lo score 4 pari. 8 game, 10 punti vinti in risposta, il campo è davvero rapido. Entrambi variano bene col servizio, non si va solo di potenza bruta, rispondere bene è difficile, ma Berrettini risponde sempre più spesso e si scambia di più. Sul 30 pari Kokkinakis commette un altro doppio fallo, c’è la quarta palla break per Berrettini. Prova l’inside out col diritto Matteo dopo una risposta interessante, ma la palla gli esce di poco. Peccato, altra chance non sfruttata e 5-4 Australia. Sale la tensione nel decimo game. Berrettini sbaglia due diritti, 30 pari. La palla ora “scotta”. Rimedia con un Ace esterno, non così rapido ma imprendibile. Si va ai vantaggi, l’attacco col back di diritto di Matteo è corto, comodo il passante di Thanasi. Due bordate col servizio issano l’italiano sul 5 pari. Nell’undicesimo game Kokkinakis non trova punti col servizio e arriva lo scambio più bello del match. 15-30: Matteo taglia col back, rallenta con una palla più lavorata e alta, e poi da sinistra trova una bordata di diritto lungo linea che lascia immobile Kokkinakis. 15-40! Finalmente il BREAK arriva! si fa prendere dalla fretta l’australiano e tira un diritto con zero equilibrio che muore in corridoio bello larga. 6-5 Italia. Gran reazione dell’australiano, trova due risposte ottime e si prende di forza due punti. 0-30. Nel momento del bisogno il romano lucida il “cannone”, due eccellenti prime palle, 30 pari. Poi servizio, diritto d’attacco e volée comoda a chiudere. Set Point Italia! Arriva lo scambio più lungo del match, quanto corre Matteo… troppo, sugli angoli ottimi imposti da “Kokki”, che si prende il punto dopo 20 tiri. Con una mazzata di diritto Thanasi strappa la palla break, sua prima del match. Se la prende subito: ottima risposta di rovescio sulla seconda palla, si scambia di nuovo e comanda l’aussie, tanto che Berrettini cerca di uscire col diritto, ma sbaglia. Tiebreak. Ha preso fiducia in risposta Thanasi, ne trova un’altra ottima nel secondo punto e poi spara un diritto troppo potente, 2-0 Kokkinakis, che poi regala un punto con un diritto appena largo. 3-2. Si gira 3 pari, gran bordata di servizio di Matteo, poi l’Ace (quinto), per il 4-3. Kokkinakis commette un gravissimo doppio fallo, 5-3 Italia. Comanda l’azzurro col diritto, 6-4 e due Set Point! Incredibile il passante di rovescio di Kokkinakis, da tre metri fuori dal campo trova un rovescio che Matteo lascia… ma atterra sulla riga. 6-5. Gran botta, e 6 punti pari. Che lottatore Thanasi… che serve ancora bene e ora il Set Point ce l’ha lui sul 7-6. Il rete il diritto di Matteo, dopo una seconda palla aggressiva. SET Australia, 8-6 con tre set point annullati. Cuore Australia, ma più di un rimpianto Italia. Bravo Thanasi a salire in risposta e far correre Matteo.
    Berrettini inizia con ottimo turno di battuta il secondo set. Devastante il diritto di Kokkinakis, 1 pari. Nel terzo game purtroppo Matteo non trova punti col servizio dal 40-15, mentre la risposta e passante di Kokkinakis sale in cattedra. Con una risposta di diritto clamorosa tanto è stretta ed efficacia, l’australiano si prende una palla break delicatissima. L’annulla con una prima palla al T più precisa che potente, gran giocata, e sempre col servizio si porta 2-1. In questa fase in risposta e scambio l’australiano sembra superiore, è necessario che la battuta dia tutto e di più. Matteo in risposta prova ad aggredire e buttarsi avanti, ma i suoi approcci non sono lunghi abbastanza, “Kokki” arriva bene e passa, e il suo diritto dopo il servizio è una bomba. 2 pari. In risposta di nuovo non si vince un punto, il servizio domina (3 game vinti a zero per l’australiano). Sul 4-3 Kokkinakis perde il primo punto al servizio nel set e il game va ai vantaggi. Lotta col rovescio in back Berrettini, non propone al rivale palle comode da spingere. La chance per Matteo arriva con un attacco pentito e poi arrivato di Thanasi, punito dal passante robusto dell’italiano. Palla break! Seconda di servizio… sbaglia con la risposta di rovescio Berrettini, cerca la profondità ma gli esce di un metro. Ok mettere pressione, ma era troppo importante iniziare il punto. Rimpianto #2 per Berrettini dopo il set point sul 6-4, la palla lasciata… Matteo ci crede, risposta d’incontro e l’altro sbaglia, altra palla break. Sbaglia col diritto Thanasi, troppa foga nello spingere da sinistra. BREAK Italia, serve sul 5-3 Matteo. Non trema l’azzurro, spara il decimo Ace e si prende lo 40-0. Chiude subito, butta via la riposta l’australiano, furibondo. SET Italia, 6-3. Quando Kokkinakis pareva più in controllo del gioco e fortissimo al servizio, nel quarto game incertezze e paga col break. Si va al terzo.
    Il finale di secondo set ha destabilizzato Kokkinakis, tira con troppa fretta e meno lucidità. Un erroraccio gli costa il 15-30 in apertura del terzo set, e meno prime palle in gioco. Ancora con fretta Thanasi sbaglia un rovescio banale, sotto i tagli sapiente di Matteo. 15-40, due palle break immediate! Ottima reazione dell’australiano, comanda e chiude due ottimi punti, alzando l’attenzione, poi altri due. Serve molto bene Berrettini, regala al pubblico nel quarto game pure un rovescio ad una mano di contro balzo che lascia di stucco per facilità e timing… 2 pari. Sul 3-2, Matteo serve e va sotto 0-30, errore col back di rovescio (lento con le gambe) e poi un errore di diritto in spinta sulla sua direttrice preferita. ACE e poi un diritto pesantissimo, con la palla che pesava tonnellate. Il game va ai vantaggi, e che testa Matteo nel rischiare un diritto vincente su palla bassissima, che controllo col polso. Non è poi fortunato sul net, un nastro rallenta la volée ma che riflesso l’australiano. Bagarre, e spettacolo. Di forza e di carattere Berrettini si porta 3 pari. La tensione sale con l’avanzare del punteggio, ma il livello resta alto e i due giocatori gestiscono bene i turni di servizio, molto aggressivi col primo colpo dopo la battuta. 4 pari, si entra nel rush finale. Matteo trova una difesa eccellente nel secondo punto, rimette tutto con profondità e l’australiano sbaglia. Attenzione, 0-30. UFFF!!! Si butta avanti Thanasi, gioca una volée non definitiva ma il passante di rovescio lungo linea di Matteo – non facile – non rientra in campo. 15-30. Prende poi una riga col rovescio, mezzo dito, Kokkinakis, e quindi un servizio vincente. Lucidità e potenza, davvero una gestione granitica del momento difficile, con un attacco perentorio l’aussie vince il quarto punto di fila e 5-4. Ottimo il decimo game di Berrettini al servizio, incisivo e rapido nel chiudere il punto. 5 pari con l’Ace. Ecco il Big point, quello che spacca la partita. Matteo trova un jolly difensivo con un back di rovescio, colpo da squash, che taglia il campo imprendibile. Che difesa! Kokkinakis si disunisce, sbaglia malamente un diritto arrivando male sulla palla, 15-30. Non entra la prima palla di Thanasi, attenzione… Matteo entra con la risposta profonda e poi un diritto inside out nell’angolino. 15-40, due palle break che sono praticamente dei match point!!! Ha fretta l’australiano, sbaglia ancora BREAK!!!!! 6-5, serve per il match Matteo e non tradisce. Chiude con l’ACE al primo match point. Che durezza, che classe. Il MATTEO NAZIONALE che porta alla nostra Nazionale un punto fondamentale, che potrebbe averci regalato la finale di Davis, visto che a minuti c’è Jannik Sinner, contro De Minaur e sarà nettamente favorito. Daje Mattè!!!!!

    ITF Finals M. Berrettini667 T. Kokkinakis735 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 3M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-156-5 → 7-5T. Kokkinakis 15-0 15-15 15-30 15-405-5 → 6-5M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace4-5 → 5-5T. Kokkinakis 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 4-4T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 3-4M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 3-3T. Kokkinakis 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-15 ace2-2 → 2-3M. Berrettini1-2 → 2-2T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 ace 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1T. Kokkinakis 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 15-0 40-0 ace5-3 → 6-3T. Kokkinakis 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A4-3 → 5-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3T. Kokkinakis 15-0 30-0 ace 40-03-2 → 3-3M. Berrettini 15-0 30-0 ace2-2 → 3-2T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1T. Kokkinakis 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-0 → 1-1M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* ace 2*-3 3*-3 4-3* ace 5-3* df 5*-4 6*-4 6-5* 6-6* 6*-76-6 → 6-7M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A6-5 → 6-6T. Kokkinakis 0-15 df 15-15 15-30 15-405-5 → 6-5M. Berrettini 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-404-5 → 5-5T. Kokkinakis 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 A-404-4 → 4-5M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 4-4T. Kokkinakis 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-403-3 → 3-4M. Berrettini 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3T. Kokkinakis 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 ace 40-302-2 → 2-3M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2T. Kokkinakis 15-0 ace 30-0 40-0 40-151-1 → 1-2M. Berrettini 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-1 → 1-1T. Kokkinakis 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Laver Cup 2024: Cerundolo e Kokkinakis al posto di De Minaur e Paul

    La infografica della Laver Cup

    Novità nel team World alla Laver Cup 2024, al via la prossima settimana a Berlino (20-22 settembre). Il capitano del team rosso, quello extra europeo, John McEnroe ha selezionato l’argentino Francisco Cerundolo e l’australiano Thanasi Kokkinakis per sostituire gli infortunati Alex De Minaur e Tommy Paul. I due si uniscono a Taylor Fritz (recente finalista a US Open), Ben Shelton, Frances Tiafoe e Alejandro Tabilo, a completare il team World.

    Francisco Cerundolo and Thanasi Kokkinakis will represent Team World in Berlin at Laver Cup 2024. Captain John McEnroe has selected them to replace Alex de Minaur and Tommy Paul, who have withdrawn due to injury. pic.twitter.com/v0OLK5PKnh
    — Laver Cup (@LaverCup) September 12, 2024

    C’è molta attesa per quest’edizione della ricca e fascinosa esibizione ideata e organizzata dal team manageriale di Roger Federer, vista la presenza di Rafael Nadal nel Team Europe, insieme ad un vero Parterre de Roi che include anche Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Alexander Zverev, Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud. Secondo molti, Rafa potrebbe annunciare nel corso dell’evento il suo ritiro dall’attività, replicando il toccante addio di Roger Federer di due anni fa. Tuttavia nell’ultima intervista rilasciata in Spagna da Nadal, si è detto ancora possibilista sulla sua carriera, “non posso pensare ogni giorno a quando sarà il mio ritiro. Quando avrò deciso, lo comunicherò”, lasciando quindi aperta la porta a qualche altro torneo nel 2025.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Vediamo la Race 2024 dopo il primo trimestre di tornei, Sinner al comando. Tsitsipas primo classe 1998 a superare la soglia dei 30 milioni di dollari. Gasquet alla 1000 esima partita. Kokkinakis rientra in top 100

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    Una volta trascorso il primo trimestre della stagione, conviene dare un’occhiata alla Race ATP, la classifica che stabilisce chi sono i migliori nel 2024 fino a questo momento. Come ci si poteva aspettare, Jannik Sinner si erge come il grande dominatore, seguito a grande distanza da Daniil Medvedev. Sorprende vedere Carlos Alcaraz in quinta posizione, così come Novak Djokovic in nona.
    Race 2024 – Torino1 🇮🇹 Jannik Sinner 22 4,3002 🇷🇺 Daniil Medvedev 28 2,6503 🇩🇪 Alexander Zverev 26 1,9354 🇳🇴 Casper Ruud 25 1,7755 🇪🇸 Carlos Alcaraz 20 1,7006 🇦🇺 Alex de Minaur 25 1,6957 🇧🇬 Grigor Dimitrov 32 1,5658 🇬🇷 Stefanos Tsitsipas 25 1,5259 🇷🇸 Novak Djokovic 36 1,31010 🇵🇱 Hubert Hurkacz 27 1,26011 🇫🇷 Ugo Humbert 25 1,22512 🇷🇺 Andrey Rublev 26 1,07013 🇦🇷 Sebastian Baez 23 1,07014 🇺🇸 Tommy Paul 26 97515 🇩🇰 Holger Rune 20 97516 🇷🇺 Karen Khachanov 27 91017 🇰🇿 Alexander Bublik 26 86018 🇺🇸 Taylor Fritz 26 81519 🇺🇸 Ben Shelton 21 80020 🇨🇱 Alejandro Tabilo 26 67821 🇵🇹 Nuno Borges 27 64522 🇨🇿 Jiri Lehecka 22 63523 🇬🇧 Cameron Norrie 28 60524 🇦🇺 Jordan Thompson 29 59525 🇦🇷 Facundo Diaz Acosta 23 53426 🇪🇸 Pedro Martinez 26 53427 🇨🇱 Nicolas Jarry 28 52528 🇺🇸 Frances Tiafoe 26 52529 🇳🇱 Tallon Griekspoor 27 50030 🇦🇷 Mariano Navone 23 49331 🇺🇸 Sebastian Korda 23 47532 🇬🇧 Jack Draper 22 46533 🇮🇹 Luciano Darderi 22 45434 🇭🇺 Fabian Marozsan 24 45035 🇨🇿 Jakub Mensik 18 45036 🇨🇿 Tomas Machac 23 44337 🇫🇷 Gael Monfils 37 42538 🇩🇪 Dominik Koepfer 29 42139 🇺🇸 Brandon Nakashima 22 42140 🇷🇸 Miomir Kecmanovic 24 42041 🇮🇹 Flavio Cobolli 21 42042 🇫🇷 Arthur Cazaux 21 41343 🇫🇮 Emil Ruusuvuori 25 41044 🇨🇦 Felix Auger-Aliassime 23 40545 🇮🇹 Lorenzo Musetti 22 40046 🇦🇷 Francisco Cerundolo 25 40047 🇫🇷 Adrian Mannarino 35 39548 🇪🇸 Jaume Munar 26 39249 🇮🇹 Luca Nardi 20 38650 🇫🇷 Arthur Fils 19 38551 🇺🇸 Marcos Giron 30 38052 🇺🇸 Aleksandar Kovacevic 25 37153 🇦🇷 Tomas Martin Etcheverry 24 36054 🇭🇷 Borna Coric 27 35955 🇮🇳 Sumit Nagal 26 35456 🇪🇸 Alejandro Davidovich Fokina 24 35057 🇮🇹 Matteo Berrettini 28 35058 🇦🇺 Christopher O’Connell 29 34559 🇮🇹 Matteo Arnaldi 23 34060 🇩🇰 Alex Michelsen 19 336
    Stefanos Tsitsipas ha vissuto una settimana splendida al Masters 1000 Montecarlo, che ha avuto un riscontro anche sul suo conto bancario, dove ha incassato 919.075 €, che al cambio sono quasi 1 milione di dollari. Il greco ha fatto la storia per quanto riguarda il prize money totale della sua carriera, diventando il primo tennista nato nel 1998 o successivamente a superare i 30 milioni di dollari di guadagni, con un totale di 30.360.563$.
    Richard Gasquet continua a mostrare entusiasmo per la sua carriera tennistica nonostante abbia già 37 anni e sia lontano dal suo miglior livello. Il francese si gode la sfida di cercare di rimanere nell’élite e, posizionato al 112° posto, cerca di prepararsi al meglio per la sua partecipazione al Roland Garros 2024. Questa settimana giocherà l’ATP 250 Bucarest, dove disputerà la sua 1.000a partita, unendosi così a un ristretto club di giocatori in attività che hanno superato questa soglia, come Novak Djokovic (1.315), Rafael Nadal (1.291) e Fernando Verdasco (1.006).
    Thanasi Kokkinakis continua a mostrare un potenziale spettacolare in modo sporadico e ha vissuto una settimana di ispirazione al Challenger di Sarasota 2024, dove ha vinto il titolo dopo aver sconfitto in finale Zizou Bergs, per 6-3 1-6 6-0. Durante la settimana aveva battuto altri avversari complessi, come Polmans, Diallo o Ritschard. L’australiano di 28 anni si posiziona ora al 94° posto nel mondo rientrando nella top 100.
    Stefanos Tsitsipas ha dimostrato ancora una volta di trovarsi a suo agio sulla terra battuta del Montecarlo Country Club. Il giocatore greco ha conquistato il suo terzo titolo in questo torneo, diventando così uno dei cinque tennisti che sono stati in grado di vincere questo evento mitico in tre o più occasioni. Ilie Nastase (3), Thomas Muster (3), Björn Borg (3) e Rafael Nadal (11) sono gli altri membri di questa lista.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO