More stories

  • in

    Torino, con la 500 Abarth a 175 km/h nel centro: la maxi multa è da 2mila euro

    Da Torino arriva un triste record di velocità, quello rilevato dalle apparecchiature elettroniche della Polizia Municipale (piazzate tra strada Altessano e piazza Manno): un conducente a bordo di una Fiat 500 Abarth ha spinto la vettura, nel centro abitato, fino a 175 km/h. Ma gli autovelox lo hanno beccato e ora la multa da pagare è davvero salata.
    Comportamenti inaccettabili
    “Cose del genere non sono tollerabili nemmeno in autostrada, figuriamoci in un contesto urbano, dove i rischi per l’incolumità pubblica sono molto maggiori”, è stato il commento del comandante vicario Alessandro Parigini, che poi ha proseguito: “Le strade della città non sono degli autodromi e non possiamo permettere che i comportamenti di alcuni incoscienti al volante mettano a rischio la sicurezza di quella maggioranza di cittadini che rispettano le regole”. Un comportamento inaccettabile, che è costato 2.000 euro di multa e il ritiro della patente, e che purtroppo non rappresenta un caso isolato. Sono in troppi gli automobilisti che qui sfrecciano con le loro vetture ben oltre i limiti consentiti: 273 in un paio d’ore di rilevamento, riportano le forze dell’ordine. Chissà se a suon di multe salate, qualcuno impari la lezione.
    Autovelox automatico, in assenza della foto la multa si può annullare LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, la Ztl torna attiva dal 1° aprile 2022

    Con il perdurare dell’emergenza sanitaria, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha quindi annunciato che la Ztl non tornerà attiva in città almeno per un altro paio di mesi. Nell’ordinanza firmata dal primo cittadino si prolunga la sospensione delle limitazioni al traffico nell’area centrale fino al 31 marzo 2022. Dal 1° aprile, salvo cambiamenti, si riaccendono le telecamere.
    Gli orari della Ztl
    Quali sono gli orari durante i quali i varchi saranno di nuovo attivi? Dal 1° aprile prossimo, le telecamere tornano ad accendersi dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 10.30 ed entro, e non oltre, il 28 febbraio devono essere inoltrate le domande per il rilascio e il rinnovo dei permessi e delle autorizzazioni, per i veicoli che hanno i requisiti necessari. I permessi, invece, avranno validità dal 1° aprile.
    Un’altra proroga, sempre a partire dal 1° aprile, riguarda anche l’inizio della validità dei permessi di circolazione in Ztl di categoria Blu A, rilasciati dalla città dal 1° luglio 2020, e dei permessi Ztl Arancione e Blu rilasciati da Gtt dal 1° giugno. I permessi Ztl scuola rilasciati per l’anno scolastico 2020/2021, infine, saranno ritenuti validi per l’anno scolastico in corso. 

    Inseguimento a 180 km/h e contromano: la BMW dei ladri evita il tir e la Polizia LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, la polizia lasciata a piedi dalle auto di servizio

    A chi non è mai capitato di dover armeggiare con i cavi perché la batteria dell’auto ha dato un po’ di problemi? Difficile che qualcuno non si sia trovato in questa situazione, ma se gli sfortunati sono gli agenti della polizia stradale di Torino allora la faccenda si fa più complessa. Così complessa che il sindacato Siulp si è dovuto rivolgere al direttore centrale e alla questura. I motori di due modelli in dotazione alle forze dell’ordine, Volkswagen Passat e Skoda Octavia, si spengono più spesso di quanto dovrebbero e costringono gli agenti a girare con i cavi. Questo, inevitabilmente, comporta un grave rallentamento alle operazioni quotidiane, senza contare che in alcuni casi le auto non ripartono proprio più.
    Qual è il problema?
    “Se si spegne il motore, spesso e volentieri non ripartono più perché la batteria si scarica”, ha spiegato Eugenio Bravo, segretario provinciale Siulp. “Gli agenti girano con i cavi in macchina e se ne sono sprovvisti chiedono aiuto a qualche utente in transito. Ogni tanto i conducenti dei carri-attrezzi si rifiutano di prendere a bordo gli operatori perché essendo armati, sostengono, costituirebbero un potenziale pericolo per l’incolumità del conducente”.
    Ma qual è la causa del problema? I tecnici sono al lavoro, ma ancora non hanno trovato una soluzione. Ipotesi dicono che il motivo potrebbe essere l’etilometro: dato che le pattuglie lo lasciano acceso per tutto il servizio, questo scaricherebbe la batteria dell’auto. D’altra parte, spiega sempre Bravo, l’etilometro è uno strumento che deve essere pronto all’uso e considerato che ci vogliono circa 20-30 minuti per attivarlo, serve sempre tenerlo collegato.
    Va a prendere le pizze e lascia l’auto accesa: ladro flash colpisce a Livorno LEGGI TUTTO

  • in

    Vittoria lampo contro Torino

    Fano – Nel recupero della 7a giornata di campionato, la Vigilar Fano supera 3-0 la ViViBanca Torino in meno di un’ora e un quarto e conquista 3 punti importantissimi ai fini della classifica. Buona la prestazione dei fanesi, che hanno guidato il match dall’inizio alla fine, senza particolari difficoltà. Con questa vittoria la Vigilar sale al nono posto e può ancora rincorrere la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa Italia. Da segnalare l’ottima prestazione del giovane Galdenzi, partito titolare al posto di Bartolucci (un piccolo problema al dito per lui) e autore di 6 punti (4 in attacco e 2 a muro).
    Pascucci schiera Zonta in regia opposto a Stabrawa, gli schiacciatori sono Gozzo e Nasari, i centrali Ferraro e Galdenzi, il libero Cesarini. Per gli ospiti, in campo la diagonale palleggiatore-opposto formata da Carlevaris e Umek, in banda ci sono Richeri e Trojanski, al centro Maletto e Orlando Boscardini, il libero è Valente.
    Buono l’approccio al match della Vigilar Fano, che in apertura di primo set si stacca subito 8-5 e allunga 10-6 con muro di Ferraro. Il +7 arriva con Gozzo, ancora una volta a muro, fondamentale in cui i virtussini spiccano particolarmente nel parziale. Torino non demorde e, approfittando di qualche errore di troppo dei fanesi, può riavvicinarsi sul 16-12, ma il distacco è ristabilito sul 21-14 (attacco out degli ospiti). Il subentrato Genovesio regala ai suoi un buon turno al servizio, che vale un break di 0-5 per Torino (21-19); nel finale la Vigilar riesce comunque a controllare e a chiudere i giochi sul punteggio di 25-21.
    Più combattuto l’avvio del secondo parziale, in cui la Vigilar trova il break solo sull’11-8 (servizio vincente di Nasari). Orlando restituisce il favore firmando l’ace che vale l’11-10, ma Fano ha sempre qualcosa in più e può ristabilire le distanze con Stabrawa (15-11). Nasari allunga a muro, e la Vigilar vola 21-14, poi ci pensa Gozzo a trovare l’attacco vincente, che vale il 25-15.
    Nel terzo set, la Vigilar guadagna il +3 su attacco out di Torino e può andare avanti 10-7. Galdenzi dal centro allunga 13-9, ma gli ospiti danno ancora battaglia e si avvicinano sul 16-14. Gozzo respinge l’assalto firmando due muri e un attacco vincente nel giro di pochi scambi (22-16), quindi Nasari regala il match point ai suoi (24-17). Galdenzi chiude dal centro alla seconda occasione: 25-18 e 3-0 Vigilar.
    Si tornerà a giocare al Palasport Allende domenica pomeriggio alle 19, per l’ultima di campionato contro la Med Store Macerata.

    Il tabellino
    Vigilar Fano – ViViBanca Torino: 3-0
    Vigilar Fano: Nasari 12, Ferraro 5, Stabrawa 16, Gozzo 11, Galdenzi 6, Zonta 1, Cesarini (L1), Chiapello. N:e.: Bartolucci, Carburi, Bernardi, Gori, Sorcinelli (L2). All. Pascucci-Roscini
    ViViBanca Torino: Carlevaris 1, Richeri 2, Orlando Boscardini 12, Umek 5, Trojanski 5, Maletto 4, Valente (L1), Genovesio 5, Gonzi 1, Corazza 2. N.e.: Brugiafreddo, Cian, Fabbri (L2). All. Simeon-Mollo
    Parziali: 25-21 (24’), 25-15 (22’), 25-18 (21’)
    Arbitri: Feriozzi-Brunelli
    Note: Vigilar bs 12, ace 4, muri 12, ricezione 64% (prf 34%), attacco 54%, errori 17. Torino bs 12, ace 5, muri 6, ricezione 59% (prf 30%), attacco 40%, errori 24.

    Ufficio Stampa Virtus Volley Fano LEGGI TUTTO

  • in

    Verso Vigilar-Torino. Stabrawa: “Dobbiamo essere ambiziosi”

    Fano – Una Vigilar Fano in attesa di conferme è pronta ad ospitare al Palas Allende (domenica ore 18) la Vivibanca Torino del bomber triestino David Umek, che naviga nelle parti basse della classifica avendo fino ad ora conquistato solo un successo (3-1 su Brugherio) in sei gare. I virtussini sono attesi da altra una buona prova davanti al proprio pubblico (è black friday anche al Palas Allende con ingresso a 5 euro per tutti, under 12 gratis), dopo l’exploit compiuto contro Montecchio Maggiore che ha risollevato il morale ai fanesi.
    “Molto felici per il primo successo in campionato – afferma il bomber polacco Pawel Stabrawa – non siamo ancora al top ma piano piano cresceremo in qualità e forza”. Più che Torino, Stabrawa guarda in casa propria: “Non conosco bene Torino, ma non importa qual è la loro classifica mentre è fondamentale che Fano faccia dei passi avanti perchè noi dobbiamo giocare bene sia con la prima che con l’ultima, essere ambiziosi in campo e fare bella figura davanti al nostro pubblico”. La ricetta vincente del mancino polacco è semplice: “Lavorare sodo in settimana per far bene di domenica”.
    La squadra di Simeon è giovane ma insidiosa: in attacco lo schiacciatore Richeri e l’opposto triestino Umek sono elementi pericolosi, come dimostrato nell’ultima trasferta di Belluno persa al tie break. La classifica, certo, non aiuta i piemontesi (4 punti) che quindi sarannocostretti a provare la partita della vita contro una Vigilar assetata di punti e voglioso di fare di nuovo bene davanti al proprio pubblico.
    Ufficio Stampa Virtus Volley Fano LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, il piano per la mobilità del nuovo sindaco Stefano Lo Russo

    Torino ha scelto il nuovo sindaco: è il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo, che con il 59,23% dei voti ha battuto il rivale del centrodestra Paolo Damilano al ballottaggio. Tra gli punti del suo programma, grande importanza è data alla mobilità cittadina e alla necessità di cambiare le abitudini della popolazione, offrendo alternative efficienti agli spostamenti in automobile.
    Mobilità tema cruciale
    “La mobilità è anche un fattore di attrattività internazionale e sviluppo economico, sociale, di costruzione di servizi e reti sinergiche tra gli enti locali”, questa la consapevolezza del neo-sindaco. Perciò è necessario costruire un sistema efficiente di trasporti che punti su sostenibilità economica e ambientale. Lo Russo punta ad implementare le linee di trasporto, a partire dalla Linea 2 della metropolitana.
    Un’unica rete di trasporti
    Il lavoro da fare è sinergico – “Non possiamo ragionare per compartimenti stagni”: Servizio Ferroviario Metropolitano, metropolitane, trasporti di superficie, auto elettriche con spazi per la ricarica, bici e sharing devono formare un’unica rete secondo i principi del MaaS (Mobility as a Service): pianificazione personalizzata – costi e tempi – e dinamica, cioè in tempo reale, attraverso piattaforme tecnologiche che permettano di organizzare viaggi intermodali. Per raggiungere quest’obiettivo, è necessario un nuovo piano regolatore che integri gli elementi di trasformazione urbana con quelli dei trasporti: intermodalità, multimodalità, sostenibilità. Per realizzarlo servirà completare le opere infrastrutturali e riorganizzare la rete dei trasporti pubblici e privati.
    Mobilità urbana e regionale
    La mobilità torinese è caratterizzata da piste ciclabili, tangenziale, parcheggi di interscambio. Varie modalità di spostamento, ma la rete più utilizzata per collegare le varie zone del capoluogo è quella ferroviaria: restano da realizzare alcune porzioni strategiche – Porta Nuova-Porta Susa su tutte – e altre da completare. Nel collegamento fra Torino e il resto della regione, Lo Russo spinge per la realizzazione della TAV Torino-Lione e per riprogettare le connessioni con la Liguria di Ponente e con Genova, così come per il rilancio dell’aeroporto di Caselle. 
    Offrire alternative all’auto
    Il dato più importante è la percentuale degli spostamenti urbani in automobile: il 42% è una soglia che va abbassata tramite l’incentivazione a utilizzare biciclette o mezzi pubblici. Per questo il sindaco intende completare il Biciplan ed estendere le zone 30 km/h (come sta succedendo in Francia), ma anche migliorare la pavimentazione ciclabile i percorsi di collegamento tra le piste e la strada. La sfida è rendere Torino un polo attrattivo per il mondo della bicicletta, dando sistematicità e progettualità per inserire la città nei grandi corridoi ciclabili europei come Eurovelo 5 e 8, via Francigena e VenTo, la ciclovia che collega Torino a Venezia. 
    Lo Russo nuovo sindaco di Torino: la dedica è speciale LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, monopattino elettrico taglia la strada al bus: 15 feriti

    Un altro incidente con protagonista un monopattino elettrico. Non passa settimana, addirittura giorno, che tra le notizie non circolino sinistri in cui sono coinvolti i piccoli mezzi a zero emissioni. Questa volta siamo a Torino, dove nel tardo pomeriggio dell’11 ottobre un monopattino ha letteralmente tagliato la strada a un autobus, provocando addirittura 15 feriti, nessuno grave ma il fatto è stato abbastanza grave da richiedere l’intervento del 118. E, va detto, poteva finire molto molto peggio. 
    Passeggeri scaraventati a terra
    Stando a quanto ricostruito, la persona a bordo del monopattino avrebbe pericolosamente e consapevolmente tagliato la strada al bus in transito che, per non investire il pilota del mezzo elettrico, è stato costretto a inchiodare. La brusca frenata, però, ha provocato la caduta dei passeggeri a bordo dell’autobus, che certo non si aspettavano un impatto così improvviso. Scaraventati a terra, non hanno riportato fortunatamente alcun danno, ma si è reso necessario l’intervento dell’ambulanza per assicurare che tutti stessero bene.
    Si tratta dell’ennesimo incidente che vede coinvolti i monopattini (solo a Roma a settembre 2021 si è registrato un +400% di sinistri), la cui regolamentazione non ha ancora preso una direzione precisa. Sul tema è anche recentemente intervenuto Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili: “Ok le iniziative prese in autonomia da Comuni e Regioni, ma il problema deve essere affrontato e risolto a livello nazionale”. Ma dal Governo non si hanno ancora notizie in merito: sono state presentate delle proposte di legge in Parlamento, tra cui spiccano l’obbligo del caso e dell’assicurazione e l’utilizzo solo per i maggiorenni, ma per adesso non sono stati fatti passi in avanti e nel frattempo soprattutto nelle grandi città gli incidenti si fanno sempre più numerosi.
    Milano, si schianta sulle rotaie con il monopattino: 24enne in codice rosso LEGGI TUTTO

  • in

    Tomás Rincón alla scoperta del suo Piemonte: che lusso tra Ferrari e bicchieri di Barolo

    Nonostante la batosta presa alcuni mesi fa insieme ai colleghi Higuain e Laxalt – i calciatori furono coinvolti in un giro di truffe da una organizzazione che vendeva supercar e modelli premium a prezzi fuori mercato -, Tomás Rincón, centrocampista del Torino e della nazionale venezuelana, non ha mai voluto saperne di allontanarsi dalle auto. 

    Dopo la vittoria col Sassuolo infatti, il centrocampista si è concesso una giornata libera insieme alla sua famiglia tra i vigneti piemontesi che producono il Barolo e, tra un filare e l’altro, è comparsa un’altra eccellenza italiana: una Ferrari, rossa fiammante, che sembra essere una California.

    Tutta la giornata di relax è stata postata su Instagram, accompagnato dalla didascalia “Italian love”. E ha attirato l’attenzione anche del connazionale del Bruges Daniel Perez, che scherzando ha commetato: “Il generale è al top!”  

    Pogba, il garage parla italiano: Ferrari e Lamborghini lo “riavvicinano” alla Juve?

    Amore per le supercar

    Oltre a amare alla follia i bolidi di Maranello, il classe ’88 ha un parco auto abbastanza variegato che comprende diverse Land Rover, tra cui un Defender accuratamente preparato e a cui sembra essere molto affezionato, una Chevrolet Camaro rossa fiammante e diverse altre auto.

    Tra calcio, famiglia e amici quindi, “El General”, così come fu soprannominato in patria agli esordi, continua a godersi appieno anche le sue vetture da diverse migliaia di euro.

    Guarda la galleryTomás Rincón: Ferrari e Land Rover nel suo garage di lusso LEGGI TUTTO