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    F1, si va verso la vaccinazione obbligatoria: la FIA avverte il paddock

    ROMA – “Il comando della Formula 1 pretenderà che tutto il personale in movimento sia completamente vaccinato, non saranno concesse esenzioni”. La FIA, servendosi di un portavoce, chiarisce la sua posizione per quanto riguarda la sicurezza sanitaria nella prossima stagione del Mondiale, il cui calendario ha in programma 23 tappe. La minaccia del Covid-19 non è ancora stata neutralizzata e per questo la Federazione intende tutelare sia la salute di tutto il Circus, sia eventuali focolai all’interno del paddock che potrebbero creare problemi nell’itinerario. L’obbligo di vaccinazione riguarderà tutti: dai piloti, ai tecnici, dai media agli ospiti nei box.
    Sul numero di dosi
    La FIA non ha ancora diramato alcun comunicato ufficiale sull’obbligo di vaccinazione e la posizione del portavoce suona perciò come una specie di sollecitazione. Nelle parole del funzionario FIA, però, non si fanno riferimenti alla quantità di dosi necessarie per considerarsi immunizzato e dunque rimane il dubbio se sarà necessario o meno il “booster”, ossia la terza dose del vaccino. Nel frattempo, ci si prepara al primo appuntamento della nuova stagione, ossia lo shakedown di Barcellona, in agenda dal 23 al 25 febbraio. Entro quella data ci si aspetta dunque che la Federazione fornisca ulteriori dettagli questo aspetto. LEGGI TUTTO

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    F1, portavoce FIA: “Vaccino obbligatorio per piloti e addetti ai lavori”

    ROMA – “La direzione della Formula 1 esigerà che tutto il personale itinerante sia completamente vaccinato e non concederà esenzioni”. È questa la posizione della FIA, trapelata attraverso le parole di un portavoce, per quanto riguarda la prossima stagione del Mondiale, il cui calendario ha in programma 23 tappe. La minaccia del Covid-19 non è ancora stata neutralizzata e per questo la Federazione intende tutelare sia la salute di tutto il Circus, sia eventuali focolai all’interno del paddock che potrebbero creare problemi nell’itinerario. L’obbligo di vaccinazione riguarderà tutti: dai piloti, ai tecnici, dai media agli ospiti nei box.
    Il dubbio sulle dosi
    La FIA non ha ancora diramato alcun comunicato ufficiale sull’obbligo di vaccinazione e la posizione del portavoce suona perciò come una specie di sollecitazione. Nelle parole del funzionario FIA, però, non si fanno riferimenti alla quantità di dosi necessarie per considerarsi immunizzato e dunque rimane il dubbio se sarà necessario o meno il “booster”, ossia la terza dose del vaccino. Allo shakedown di Barcellona (23-25 febbraio) mancano però pochi giorni e la Federazione è chiamata a un ulteriore chiarimento sulla questione. LEGGI TUTTO

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    Konrad Formela rifiuta il vaccino, lo SK Zadruga rescinde il contratto

    Di Redazione Per la prima volta nel volley europeo e, probabilmente, mondiale, una società ha deciso di rescindere il contratto con un suo giocatore che si era rifiutato di sottoporsi al vaccino contro il Covid-19. È accaduto in Austria, dove lo SK Zadruga Aich/Dob, una delle principali formazioni del campionato locale, ha annunciato di aver interrotto la collaborazione con lo schiacciatore polacco Konrad Formela, che giocava con la maglia dello Zadruga dal 2020 e che anche gli appassionati italiani conoscono per la sua breve militanza a Tuscania. Formela era regolarmente vaccinato con due dosi, ma secondo quanto riportato dalla società ha rifiutato di ricevere la terza dose, il cosiddetto “booster”, nonostante “inutili colloqui e tentativi di convincerlo“. Il direttore sportivo Martin Micheu commenta: “Siamo molto delusi dal fatto che Formela non sia disposto a rinnovare il suo certificato di vaccinazione scaduto. Ora è considerato non vaccinato, e quindi rappresenta un rischio per la sua salute e per quella dei compagni. Inoltre, la situazione rende quasi impossibile partecipare alle partite nazionali e internazionali. Non ci resta altra scelta che rescindere il contratto“. “Per noi è una grave perdita – ha sottolineato il dirigente – la nostra rosa è molto ristretta e abbiamo già quattro giocatori infortunati. Da qui alla fine di gennaio ci sono 8 partite importanti e sarà molto complicato proseguire la nostra striscia positiva, perché al momento è difficile trovare alternative valide sul mercato“. Formela, comunque, non ha avuto problemi a trovare una nuova squadra: la società stessa ha riferito che “voleva giocare in un paese in cui le norme sulla vaccinazione non sono così rigide, perciò dalla prossima settimana sarà in Romania“. E infatti il giocatore polacco ha già firmato con la Dinamo Bucarest. (fonte: SK Zadruga Aich/Dob) LEGGI TUTTO

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    F1, al vaglio della FIA l'ipotesi di vaccinazione obbligatoria

    ROMA – L’emergenza Covid continua in tutto il mondo con la variante Omicron che sta mettendo alla dura prova molti stati con tante attività, tra cui anche quelle sportive che ne stanno risentendo. Proprio per non arrivare ai nastri di partenza del mondiale F1 con una situazione di nuovo al limite Bruno Famin, direttore delle operazioni della FIA e responsabile dei protocolli COVID, sta iniziando a valutare l’obbligo vaccinale per tutti coloro che frequantano i paddock.
    Le parole di Famin
    Nelle prossime settimana sarà presa una decisione definitiva valutando l’avanzare della variante Omicron nel mondo. “È ancora troppo presto per dire cosa succederà per la prossima stagione. Tre settimane fa – ha spiegato Famin ad Autosport – pensavamo che la pandemia del Coronavirus fosse quasi finita e che nel 2022 tutto sarebbe tornato alla normalità. Sappiamo che in alcuni paesi e in alcuni eventi c’è la vaccinazione obbligatoria: lo stiamo considerando anche noi, ma nulla è stato ancora deciso. Purtroppo la pandemia sta trovando nuova forza, a causa della variante Omicron gli ospedali sono di nuovo pieni. Centinaia di migliaia di persone vengono contagiate ogni giorno e bisognerà prestare la massima attenzione“. LEGGI TUTTO

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    F1, la FIA pensa alla vaccinazione obbligatoria

    ROMA – La crescente diffusione della variante Omicron sta mettendo a dura prova i cittadini di tutto il mondo con anche alcune attività sportive che stanno iniziando a risentire della situazione. Proprio per non arrivare ai nastri di partenza del mondiale F1 con una situazione di nuovo al limite Bruno Famin, direttore delle operazioni della FIA e responsabile dei protocolli COVID, sta iniziando a valutare l’obbligo vaccinale per tutti coloro che frequantano i paddock.
    Le dichiarazioni di Famin
    Una situazione in piena evoluzione che sarà valutata dalla FIA. “È ancora troppo presto per dire cosa succederà per la prossima stagione. Tre settimane fa – ha dichiarato Famin ad Autosport – pensavamo che la pandemia del Coronavirus fosse quasi finita e che nel 2022 tutto sarebbe tornato alla normalità. Sappiamo che in alcuni paesi e in alcuni eventi c’è la vaccinazione obbligatoria: lo stiamo considerando anche noi, ma nulla è stato ancora deciso. Purtroppo la pandemia sta trovando nuova forza, a causa della variante Omicron gli ospedali sono di nuovo pieni. Centinaia di migliaia di persone vengono contagiate ogni giorno e bisognerà prestare la massima attenzione“. LEGGI TUTTO

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    Trento approfitta del turno di riposo per vaccinarsi contro l’influenza

    Di Redazione Due giorni liberi prima di riprendere l’attività nel fine settimana ed iniziare a preparare gli importanti appuntamenti internazionali che l’attendono nella prima parte del mese di dicembre. Rientrata giovedì a mezzogiorno da Taranto, l’Itas Trentino tornerà ad allenarsi sabato dopo aver ricaricato le pile per 48 ore. La finestra di riposo, più lunga rispetto a quanto solitamente concesso dallo staff tecnico, è stata possibile soprattutto grazie all’assenza di partite ufficiali durante l’imminente weekend. Sarà infatti Trento l’unica formazione a non disputare gare nel corso del nono turno di SuperLega Credem Banca. Nella mattinata di venerdì la squadra si è comunque ritrovata alla BLM Group Arena per sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale, in collaborazione con l’APSS di Trento ed eseguita dal dottor Biondo (Dirigente Igiene e sanità pubblica), con la supervisione del dottor Ferro (Direttore Generale). Dopo aver fatto da testimonial alla campagna di vaccinazione anti Covid-19, Trentino Volley è quindi scesa di nuovo in campo anche per la campagna di vaccinazione antinfluenzale #iomivaccino. Vaccinarsi è il metodo più sicuro ed efficace per evitare l’influenza, una malattia che può avere anche conseguenze gravi per la salute. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Verona Volley, i testimonial della campagna vaccinale: “Incoraggiamo chi ci segue”

    Di Redazione Dopo la Vbc E’più Casalmaggiore, anche il Verona volley scende in campo per promuovere la campagna vaccinale anti Covid-19. Martedì scorso, infatti, quattro giocatori della società scaligera si sono presentati all’Hub vaccinale del Palaferroli per completare il proprio ciclo vaccinale: si tratta di Anton Qafarena, Uros Nikolic, Andrea Zanotti e il giovane Pietro Di Mauro, dell’Under 15. Il Verona Volley, infatti, è stato tra le prime società ad accogliere con entusiasmo l’appello dell’Ulss 9 Scaligera, Aizenda sanitaria che comprene i Comuni di Verona e provincia: promuovere la campagna di vaccinazione in prima persona, diventandone testimonial. «Siamo felici di dare il buon esempio, collaborando con l’Ulss9 per raggiungere un doppio scopo: immunizzare i nostri giocatori, compresi quelli del settore giovanile, per garantire a loro e a tutti noi più protezione possibile e incoraggiare anche chi ci segue, e gli sportivi in generale, a completare l’iter vaccinale. Complimenti all’Ulss9 per l’ organizzazione: abbiamo trovato una disponibilità e una collaborazione da applausi» è il commento di Fabio Venturi, amministratore unico del Verona Volley, riportato da L’Arena. LEGGI TUTTO

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    AIP sostiene la campagna vaccinale: “Un gesto morale e civico per tornare alla normalità”

    Di Redazione Anche AIP – Associazione Italiana Pallavolisti si schiera a favore della campagna vaccinale contro il Covid-19: con una nota, l’associazione di categoria tiene a “sensibilizzare tutto il mondo atleti e atlete sull’importanza dei vaccini, per porre fine al più presto alla pandemia da Covid-19 e per permettere il ritorno alla normalità il più velocemente possibile. Solamente così potremo tornare a rivivere tutte e tutti insieme le emozioni che questo bellissimo sport sa regalarci. Un gesto civico e morale che tutela tutte e tutti noi come comunità“. Nello stesso comunicato, AIP interviene anche sul tema della riapertura al pubblico dei palazzetti, confidando “che il Governo ascolti quanto viene affermato dalle isittuzioni sportive e dalle associazioni di categoria per una rimodulazione più ampia di presenza del pubblico, nel massimo rispetto dei provvedimenti previsti per la sicurezza sanitaria del paese“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO