Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini si presentano al Roland Garros 2025 con ambizioni elevate e la consapevolezza di aver raggiunto un nuovo livello nella loro carriera. I due azzurri hanno parlato nelle rispettive conferenze stampa parigine, mostrando fiducia e determinazione per il torneo che inizierà domenica.
Musetti, attuale numero 8 del mondo, arriva a Parigi dopo un mese straordinario che lo ha visto protagonista sulla terra rossa con risultati mai raggiunti prima. “Ho trascorso qualche giorno a casa con la mia famiglia provando a riposare un po’ dopo un mese fantastico e ricaricare le batterie in vista di questo torneo che è il più importante dello swing su terra battuta. Ora però sono pronto per scendere in campo”, ha esordito il toscano.
Il carrarese, che in passato si è fermato due volte agli ottavi del Roland Garros (sconfitto da Djokovic nel 2021 e da Alcaraz nel 2023), non nasconde di sentirsi diverso rispetto al passato: “Come ho detto a Roma, sto cercando di giocare ogni torneo con la stessa mentalità, specialmente ora che sono in gran forma. Sono venuto qui con l’ambizione di andare il più avanti possibile e di provare ad alzare il trofeo, perché è questa la mentalità che i top player devono avere.”
La crescita di Musetti si basa sui risultati concreti ottenuti nell’ultimo periodo: “In termini di risultati e di fiducia nel mio gioco è il Grand Slam che approccio con maggior convinzione, non c’è dubbio. Non ero mai riuscito a collezionare due semifinali e una finale in un mese e per questo è stato sorprendente avvertire questo click proprio dopo Monte-Carlo. Perciò sì, mi sento più pronto che mai. Il che non vuol dire che debba vincere per forza, ma so cosa fare per provarci.”
Anche Jasmine Paolini, quarta testa di serie del torneo femminile, si presenta con grande entusiasmo dopo i trionfi romani sia in singolare che in doppio. “È fantastico tornare qui. È un luogo speciale: abbiamo giocato anche le Olimpiadi qui. Quindi è bellissimo esserci di nuovo. E sì, mi sto godendo il momento”, ha dichiarato la 29enne di Bagni di Lucca.
La velocità del circuito non permette però di assaporare a lungo i successi: “Più tempo per godermi il successo al Foro? Non lo so. Penso che siamo abituati e che il tennis è così. Forse mi sarebbe piaciuto, sì. Ma allo stesso tempo sono felice di tornare di nuovo a competere. Mi piace competere: quindi è bello avere un altro torneo, un’altra possibilità.”
Paolini, che proprio dal Roland Garros 2024 ha iniziato la sua scalata verso l’élite mondiale con due finali Slam consecutive, riconosce la sua crescita: “L’anno scorso ho fatto molte esperienze che mi hanno aiutato parecchio. Sono cresciuta molto, credo. Ma come dico sempre, ogni torneo è diverso. Si può giocare male o si può giocare bene. Penso che l’ultimo anno mi abbia dato così tanta fiducia che non devo dimenticarmene, ma devo continuare a impegnarmi.”
Inevitabile anche una domanda sui casi di doping che hanno coinvolto Sinner e Swiatek, tema su cui Paolini ha ribadito le sue preoccupazioni: “Certo che abbiamo paura che possa capitare anche a noi. Ho sempre prestato molta attenzione alla mia routine quotidiana, ma ora si ha la sensazione di essere più vulnerabili. Dobbiamo controllare molte cose: stiamo cercando di fare del nostro meglio. Ma allo stesso tempo è positivo che la WADA stia cambiando le regole.”
Due azzurri che arrivano al Roland Garros con la maturità e l’esperienza necessarie per puntare in alto, consapevoli delle proprie qualità ma anche della difficoltà di confermarsi ai massimi livelli nel tennis mondiale.
Francesco Paolo Villarico