in

Sinner demolisce Djokovic, troppo potente e aggressivo. È in finale a Wimbledon, sfida Alcaraz

I sogni possono diventare realtà quando elevi al massimo un talento innato grazie a lavoro, visione, qualità, obiettivi chiari perseguiti con mentalità vincente. Tutto quel che serve a trasformare una Straordinaria Normalità in bellezza in movimento, in… Jannik Sinner. Sognava ad occhi aperti davanti alla tv da bambino, sperduto su montagne incantate, immaginando di giocare la finale su quel verdissimo campo da tennis, tanto bello come quelli delle sue valli. Oggi, 11 luglio 2025, Jannik può dire “ce l’ho fatta”. Stellare, potentissimo, devastante, Sinner con una prestazione superlativa batte Novak Djokovic, il più vincente dell’era moderna e proprio su quel Centre court dove ha costruito una parte importante della sua leggendaria carriera, e conquista la prima finale Wimbledon, dove sfiderà per il titolo più storico del nostro sport Carlos Alcaraz, due volte campione e campione in carica. È la quarta finale Slam di fila per Jannik, dopo US Open 2024, Australian Open 2025 e Roland Garros 2025, conquistata con una semifinale giocata alla perfezione e vinta con un netto 6-3 6-3 6-4. Solo una piccola sbavatura per l’azzurro all’avvio del terzo set, un game di servizio girato male e perso da 30-0, ma dopo aver cancellando la chance del doppio break, ecco una reazione spettacolare, veemente e durissima. Jannik torna a spingere con potenza e profondità e soprattutto rispondere in modo clamoroso, tanto da strappare due break di fila e volare via sicuro verso il meritato successo, il sesto in carriera vs. il serbo. Sinner ha giocato un tennis bellissimo, potente e completo a tutto campo, ma se vogliamo trovare la chiave del suo successo questo è nel rendimento favoloso della prima di servizio e nella risposta, le armi supreme che l’hanno portato alla meritata vittoria.

Djokovic è stato soverchiato nello scambio dalla maggior potenza, profondità e velocità di palla dell’italiano, un ritmo infernale, in particolare nei primi due set, davvero impressionante; per questo il serbo ha chiesto di tutto e di più al proprio servizio ed è riuscito a stare in partita proprio aggrappandosi alla prima palla e rischiando tanto con la seconda, ma non è bastato. Appena è calato con la prima palla, Jannik s’è fatto trovare pronto, e in passaggi decisivi si è imposto anche rispondendo in modo clamoroso su prime palle angolate e potenti del rivale, calamitando con la punta della sua racchetta anche traiettorie insidiose e rimettendo risposte profonde, precise. Incredibile. E poi la considerazione di Shelton fatta dopo la sconfitta nei quarti si è confermata anche nella semifinale odierna: Djokovic è un super campione, un lottatore come pochi altri nella storia della disciplina, ma per quasi tutta la partita il gioco di Jannik sembrava andare a 2x, tutto troppo rapido, aggressivo, continuo. Un pressing giocato a velocità spaziali che nemmeno un indomabile Novak è riuscito ad arginare. Un successo ancor più netto rispetto a Roland Garros, e in condizioni teoricamente più favorevoli al serbo.

Così a caldo Jannik nella flash in campo: “Non ci credo, sono in finale, era il torneo che seguivo da bambino… È incredibile. So il lavoro che ci metto con tutto il mio team, davanti a mio papà e mio fratello è ancora più bello”. L’onore delle armi a Djokovic: “Ho servito davvero bene, mi sono sentito bene sul campo e mi sono mosso molto bene. Nel terzo set forse Novak non stava bene, io cercato di restare focalizzato e restare calmo nei momenti importanti, sono molto contento della mia performance, vedremo come andrà in finale”. Ricordano a Sinner di essere diventato dal 1995 il quinto tennista ad esser arrivato in tutte le finali Slam con Federer, Nadal, Djokovic e Murray: “Sono in buona compagnia…! Mostra che sto crescendo su tutte le superfici, è la cosa più importante per me, continuerò a lavorare. Alcuni anni fa su questi campi ero in difficoltà a muovermi, ora va molto meglio. Lavoriamo ogni giorno con la volontà di migliorare e ottenere risultati. Continuerò a lavorare e godermi questo bellissimo viaggio”. Ci sarà Alcaraz domenica, la finale che tutti sognano: “Non so cosa aspettarmi, vista l’ultima finale… È un grande onore condividere con Carlos il campo, cerchiamo di spingerci al limite l’uno con l’altro. Speriamo sia una bella partita non so se riusciremo a fare di meglio rispetto all’ultima”.

Avremo tempo per parlare di domenica, la seconda finale Slam tra i due leader del tennis maschile attuale. Certamente Sinner contro Djokovic in semifinale ha giocato il miglior tennis del torneo, e questo è molto confortante vista la paura blu vissuta vs. Dimitrov. Tutto sembra alle spalle, il gomito ha sostento la spinta di Jannik senza problemi. È stato davvero impressionante ammirare punto dopo punto la spinta bestiale del nostro giocatore, davvero fluido, potente, sicuro. E come scritto tante volte parlando di lui, quando Jannik serve così bene tutto il suo gioco decolla verso l’infinito. Ha chiuso la semifinale con uno stratosferico 74% di prime palle in campo, vincendo l’81% dei punti ed un altrettanto impressionante 63% con la seconda. Ricordiamo ancora una volta che al di là della rete c’era la risposta di Mr. Djokovic, forse la migliore della storia moderna per efficacia e costanza di rendimento… Ha servito in ritmo e ha servito molto forte: non solo tante variazioni ma anche una velocità molto alta, per non dare la minima chance alla risposta del rivale, che solo trovando giocate super è riuscito ad iniziare lo scambio, ma quasi mai in condizione di vantaggio. Forte di una prima palla così continua e vincente, col primo colpo di scambio Jannik ha fatto quel che voleva, ha spinto Djokovic ben dietro la riga di fondo a remare.

Ma bellissima è stata la tattica iniziale: per battere Djokovic, doveva andare sopra alla velocità del rivale, allontanandolo dal campo senza aprire troppo l’angolo perché l’altro in quella condizione è molto forte. Allora ha spinto tanto, dritto per dritto, al centro, in particolare nei primi game, per far sentire la potenza della sua palla al rivale e fargli capire, anche mentalmente, che al comando c’era lui. Tanti i punti vincenti col rovescio e diritto lungo linea appena Novak provava a metterla nell’angolo, altro fatto brutale mentalmente perché non ha lasciato mai che la velocità media si abbassasse e tornassero le condizioni che Djokovic ama. Il serbo è stato portato a ritmo, pressione e intensità che le sue gambe non reggono più, infatti di lunghi e duri scambi quasi non ne ha vinti. In soldoni, Djokovic è andato sotto su tutta la linea, e solo col servizio è rimasto aggrappato alla partita. Per questo la risposta di Jannik è stata decisiva: ha messo tanta pressione al serbo, provocato molte seconde palle e gli è valsa zampate decisive. Nell’unico momento di pausa di Sinner, all’avvio del terzo set, si è un filo abbassata la velocità delle operazioni e infatti il serbo è subito risalito. Bravissimo Jan a reagire, a restare calmo, riprendersi e ripartire. Sipario.

Un Sinner spettacolare, fortissimo, capace di tirare fuori una prestazione spettacolare al momento opportuno e stroncare un rivale che, oggettivamente, non sembra più in grado da stargli dietro quando Jannik corre e tira a tutta. Bravo Sinner. Domenica si gioca il titolo di Wimbledon.

Marco Mazzoni

La cronaca

Djokovic alza la prima palla del match. Molto aggressivo Sinner in risposta, ma va lungo nei primi due scambi. Game a zero per Novak, con due ottime prime palle. Enorme la potenza sprigionata da Jannik con servizio e diritto, nessuna attesa o titubanza, giù il piede sull’acceleratore con velocità massima. Game a zero anche per il n.1, 1-1. Interessante come Sinner giochi, in risposta, al centro. Evidente che non vuole aprire l’angolo. Bellissima la botta in lungo linea sul 15-0 che vale a Jannik il primo punto in risposta. Poi diventano due, con un forcing rovescio vs. rovescio imposto dal nostro, 15-30. CLAMOROSO il punto vinto da Sinner, che trova un passante bassissimo e poi un lob di tocco correndo avanti da fantascienza. 15-40, due palle break. Impressionate il ritmo dell’azzurro sulla seconda palla, stronca Djokovic. BREAK, partenza super di Jan, 2-1. Rapidamente lo score diventa 3-1, nonostante un doppio fallo e una risposta eccellente del serbo. Si aggrappa alla battuta Djokovic, perfetto, e 3-2. Jannik vince a zero anche il sesto game, funziona tutto piuttosto bene e tiene ritmo e profondità qualitativamente eccelsi. Così è molto difficile per il serbo venirne fuori, sembra non riuscire a reggere la pressione imposta dal pusterese. Cerca di variare qualcosa “Nole”, ma la reattività di contro mosse dell’italiano annullano ogni scelta, come il drop sul 30-15. Di solo servizio Djokovic resta al livello del nostro. Jannik commette il primo errore grave della partita tirando fuori la risposta sulla seconda palla del rivale, non era né velocissima né angolata, si poteva far meglio. 4-3. Funziona benissimo il diritto lungo linea, in contro piede, di Sinner, è una pallata talmente precisa e violenta che Djokovic non ci prova nemmeno. Con il quarto Ace, 5-3 Sinner (67% di prime palle in gioco, siamo su livelli ottimali). Jannik punge in risposta, la sue risposte sono profonde e spinge tanto e bene. Si porta 15-30 nel nono game. Jannik vince uno scambio rocambolesco, con un doppio smash in due discese, ecco due set point sul 15-40. Ace sul primo (quarto del serbo), 30-40. Non bene Jannik sul secondo, tira in rete un rovescio di scambio, un filo lontano sulla palla (la lascia cadere un po’ troppo), era di una seconda di servizio e si poteva far meglio. Il game si allunga, ottimo il diritto vincente dal centro dell’italiano. Novak è costretto a rischiare, un diritto in corridoio cercando il vincente gli costa il terzo set point da salvare. Jannik arpiona in modo clamoroso una risposta col diritto in allungo che muore nelle stringhe del serbo, impossibile rimetterla dentro. SET Sinner, 6-3. Parziale giocato da Jannik con livello impressionante, a tutto tondo. 67% di prime “in”, solo 5 errori e un pressing micidiale.

Sinner fa “scoppiare” la palla all’avvio del secondo parziale, altro game monumentale. Il punto del game è la foto del match finora: prima palla ottima, gli apre il campo, passo avanti e diritto in totale anticipo velocissimo nei pressi della riga. Non c’è modo arginarlo. 1-0. E del punto che gli vale lo 0-30 ne parliamo? Assurdo il ritmo imposto, quasi di contro balzo, nei pressi delle righe, con un vincente lungo linea che stronca gambe e testa di Djokovic. Anche Raducunu in tribuna applaude convinta, grandissimo Sinner e 0-30. (otto punti di fila). Col servizio Novak interrompe la striscia. Brutale il rovescio lungo linea sul 30 pari che tramortisce il serbo. 30-40. Lo sguardo di “Nole” è sbarrato, non sa che pesci prendere… Prova a tirare un diritto aggressivo, sull’ennesima risposta potente del nostro, ma gli esce di un metro. BREAK Sinner, 2-0. Non si fa mancare nemmeno il punto diretto col servizio, Due Ace nel terzo game, anzi TRE. Salta il gesso, scoppia la palla, DOMINA Jannik. 3-0. Torna a vincere un bel game il serbo, sospinto dal pubblico che vuole più partita, e non solo un assolo seppur mirabile, dell’italiano. 3-1. Djokovic prova ad attaccare la rete, ma è passato; soprattutto impressiona come la variazione col back sia al momento del tutto inefficace, seppur profonda, perché Jan ci arriva bene, prima, con equilibrio, e spara un passante o contro mossa ottimale. Con nono Ace, 4-1 Sinner. In controllo. Servendo sul 4-2 Sinner perde il primo punto, ma rimedia subito con un servizio esterno perfetto. Qualità anche nella prima palla dell’italiano, che alterna bene gli angoli e tira piuttosto forte per i suoi standard, ma nemmeno d’impatto secco il serbo trova misura (5-2). L’azzurro vola chiuderla subito, distrugge gli attacchi del 24 volte campione Slam con una velocità di copertura del campo e precisione micidiali. 0-30. Solo di servizio “Nole” resta in scia, o ci prova. Con un Ace, perfetto al T, impatta 30 pari. Assurdo il diritto di Sinner, un passante che è un tracciante, una bordata in piena corsa incredibile per controllo del corpo e della traiettoria. Set Point Sinner! Annulla con l’ottavo Ace il serbo. Nemmeno un attacco con volata quasi in tuffo, estrema e ben giocata, bastano a Djokovic a chiudere il punto. Si lotta, dà davvero tutto Novak, incitato a gran voce anche dal figlio Stefan in tribuna. 18 punti servono all’ex n.1 per arringare l’attuale n.1, con un SP annullato. 5-3. Jannik inizia col doppio fallo il turno per chiudere il set. Uff! Si scambia a velocità appena più bassa e Novak ora comanda lo scambio ma perde l’equilibrio e sbaglia un rovescio. Col servizio Jannik si prede due punti importantissimi, gli valgono altri due Set Point sul 40-15. ACE! Il decimo. 6-3 Sinner, altro set dominato con una quantità e qualità di prestazione superiori. Arriva il trainer a lavorare sulla coscia sinistra del serbo, mentre Jan è già lì in campo a zampettare…

Djokovic riparte al servizio nel terzo set. Vince un buon game, solido e senza apparenti problemi alla gamba. Poi scuote la testa sconfortato nel game successivo, dopo aver sbagliato un diritto di scambio. Si rianima con un buon passante di diritto (leggermente corto l’attacco di Sinner, solo potente ma non profondo). Attenzione: Sinner sbaglia un rovescio in rete, poi sul 30 pari aggredisce col diritto a metà campo ma stecca malamente la palla (che forse gli arriva dal buio, brutto momento per la luce sul Centre C.). Palla break. E il BREAK c’è! Una buona risposta del serbo, Jannik si fa sorprendere. Da 30-0, un game un po’ buttato dall’italiano, che ora si ritrova sotto 2-0, ha pagato subito la prima distrazione e due errori banali. Sfrutta il momento positivo il serbo, vola 3-0 con un parziale di 12 punti a 3. Sinner ha abbassato la velocità, e non può farlo perché al ritmo del serbo il serbo quasi non lo batti. E lo dimostra l’avvio del quarto game, con Djokovic che comanda, apre l’angolo si prende due punti, 0-30. Anche meno prime di servizio per l’italiano e qua servono immediatamente. Sul 30 pari Jannik rischia la prima palla corta del match ma non passa la rete. 30-40, attenzione, chance del doppio allungo. Attacca di potenza col diritto Jannik e chiude con lo smash. Gioca più trattenuto l’azzurro, alza di più la parabola, concede campo. Si lotta. Col servizio Sinner vince il game, 3-1. Non riesce a prendersi una buona chance sullo 0-15, con un diritto in corsa in avanti che gli esce di poco. Poi regala sul net Djokovic, un tocco su palla molto alta, non così comodo. 15-30. Seconda di servizio… Jannik c’è, risponde profondo e poi sposta il rivale nell’angolo destro, provocandone l’errore. 15-40, due palle del contro break per l’azzurro. Rischia la seconda palla Nole, gli va bene, ma la risposta c’è, e la smorza successiva no. Contro BREAK Sinner, 3-2. Ottima reazione di Jannik, che si rimette a giocare con pressione, ritmo, profondità. Si è tolto anche il berretto il nativo di Belgrado, sembra sofferente, certamente provato dalla rimonta dell’italiano, bravo a comandare e spostarlo. Con un bel servizio, Jan impatta lo score 3 pari, e si incita verso il suo angolo. Nello scambio non va, allora Novak di butta a rete ma la risposta lungo linea di Sinner è una mazzata. 15-30, attenzione. Altra bella risposta, Djokovic ancora avanti e stavolta la volée è brutta, mal giocata, da troppo lontano e con tocco scadente. 15-40, due chance per il sorpasso per Sinner. Ancora, stesso schema! S&V ma annichilito dalla risposta bassa e violentissima di Jannik. BREAK Sinner, due di fila, e da 3-0 setto è 4-3 avanti. Che classe… che durezza. Si è rimesso a servire bene l’azzurro, bellissimo l’Ace sul 15, veloce, angolato, perfetto. Col 13esimo Ace (i primi due del set) vola 40-15. Quasi fermo Novak sul rovescio in anticipo dell’italiano, 5-3, allungo completato. Manca 1 game per sbarcare nella Finale con la F grande. Appena si scambia Djokovic non ce la fa, è travolto. Come sul 30-15, con Jan che da risposta si prende il campo e il punto, quasi “ribaltando” il rivale. Djokovic non ci crede più.. Si butta a rete con zero convinzione e sbaglia male di volo. Match Point. Lo salva con un servizio giocando quando ancora il pubblico era in chiasso totale. Sembrava lo volesse buttare… Sbaglia poi col diritto Novak, dopo una seconda troppo lemme. Secondo Match Point Sinner! Altro Ace, non sembra invece voler mollare. Trova una volée di rovescio bellissima Djokovic, il colpo tecnicamente più bello di tutta la sua partita, con tanta disperazione dentro. Si salva in qualche modo il serbo, 5-4. Sinner serve per il match. Si affida alla sostanza Jannik, gioca profondo e con accuratezza. 15-0. Ancora profondità rovescio vs. rovescio e si prende un altro punto. Fa il pugno. 30-0. Gran servizio. TRE MATCH POINT sul 40-0. Sul primo trova una bella risposta il serbo, 40-15. Servizio e diritto. È finita! Nessun italiano aveva mai battuto Djokovic a Wimbledon, e soprattutto va in FINALE ai Championship! Sarà di nuovo Sinner vs. Alcaraz. Che prestazione, un Campione!

J. Sinner vs N. Djokovic

StatisticaSinner 🇮🇹Djokovic 🇷🇸
STATISTICHE DI SERVIZIO
Ace1212
Doppi falli20
Prima di servizio54/73 (74%)62/92 (67%)
Punti vinti sulla prima44/54 (81%)48/62 (77%)
Punti vinti sulla seconda12/19 (63%)5/30 (17%)
STATISTICHE DI RISPOSTA
Punti vinti in risposta39/92 (42%)17/73 (23%)
Palle break convertite5/10 (50%)1/2 (50%)
STATISTICHE DEI PUNTI
Punti vinti a rete11/17 (65%)16/28 (57%)
Vincenti3627
Errori non forzati1728
Totale punti vinti9570
STATISTICHE DI MOVIMENTO
Distanza percorsa2161.5 m2005.5 m
Distanza per punto13.1 m12.2 m


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Djokovic si arrende a Sinner e al fisico: “Sto dando tutto, ma il corpo non mi segue più”

Sinner in finale a Wimbledon: Djokovic battuto 6-3, 6-3, 6-4