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    Italia, Pozzecco: “Le difficoltà non ci spaventano”

    Poco meno di vent’anni fa, manca qualche giorno, Gianmarco Pozzecco si metteva al collo l’argento olimpico conquistato ad Atene in una entusiasmante cavalcata vissuta da giocatore. Allora era lo scavezzacollo del parquet, capace di irridere Allan Iverson. Oggi ha i capelli imbiancati ed è il coach dell’Italbaksket che vuole staccare il pass per i Giochi di Parigi. 
    Pozzecco, prima delle partite lei non dorme molto. Sogna la passerella della cerimonia d’apertura in quelle poche ore di sonno? «Non ricordo i sogni, ma posso dire che ci proveremo. Vogliamo arrivare fino in fondo. Senza crearci alibi legati a qualche assenza perché, come ha detto Gallinari, non serve a niente guardare indietro. Ci tengo ad andare alle Olimpiadi. Non tanto per me, ma per i miei ragazzi. Sono meravigliosi, non mi stanco di ripeterlo».  E loro in ogni intervista la ripagano con la stessa moneta, parlando di lei come di un coach unico. «Nella mia professione si dice che esistano due ruoli. Uno è quello di chi pensa che tutto passi per la tattica. Per carità, importantissima ma, almeno per me, mai come mettere ogni giocatore nelle migliori condizioni possibili di scendere sul parquet. Però non voglio parlare troppo di me, perché mi sembra di mancare di rispetto a loro, i veri protagonisti».  C’è da superare intanto il primo vero ostacolo: i padroni di casa di Portorico. «Facciamo un passo indietro. Il Bahrain lo abbiamo domato senza troppa fatica. Però io volevo già delle risposte. Abbiamo avuto poco tempo per prepararci. Non mi era mai successo in azzurro di fare i conti con questa variabile. Venivamo da una grande partita vinta contro la Spagna e il rischio di non fare una bella figura c’era. Mandata via la tensione, però, abbiamo giocato un buon basket, difendendo e passando bene. C’è impegno e attaccamento alla maglia, alla Nazionale in ognuno dei miei giocatori».  Ora però contro Portorico si farà sul serio. «Sono un’ottima squadra, più forte di quella incontrata agli ultimi Mondiali quando abbiamo vinto faticando. C’è Alvarado, uno che la NBA la gioca per davvero, e poi Clavel, atleta completo che apprezzo molto e che a Manila era assente. In più avranno l’apporto del pubblico di casa. Impegno difficile. Ma sarà solo il primo passo per provare ad andare a Parigi. Portorico, noi, Lituania e Messico. Le difficoltà non ci spaventano».  Con un Gallinari in più. «Lo conosco da quando era bambino. Nel 1993 ho giocato a Livorno con il papà Vittorio. Aveva cinque anni. Il tempo poi è passato ed abbiamo fatto una vacanza insieme a Formentera. Quando si è rotto il ginocchio in azzurro, mentre preparavamo l’Europeo, ho sofferto anch’io. Lui ha un carattere di ferro e ha guardato subito avanti. Ci ho fatto una chiacchierata a Milano per capire se voleva esserci in questa avventura e non ho avuto dubbi. Danilo, che arriva da una stagione tormentata a livello fisico, potrà essere molto utile a noi. E noi utili a lui. Perché alla Nazionale dai tanto ma l’azzurro ti restituisce forza e fiducia».  Comunque vada, sarà confermato alla guida dell’Italbasket. Lo ha detto il presidente Petrucci «Il presidente mi vuole bene e io gliene voglio. Se mi riconfermerà non è perché gli sono simpatico, ma per la fiducia che ha nell’allenatore. Se sarà così, scusate, me lo sarò meritato».  Così come si è meritato l’esonero a Villeurbanne? «In Francia non ho sprecato tempo. È stata un’esperienza alla fine negativa, ma che mi ha arricchito. La rifarei quella scelta anche se un insegnamento assoluto lo ho avuto: non accetterò mai più di entrare a stagione in corso».  Pozzecco lo sa che lei sprizza una forza e una fiducia contagiose? «Sono fatto così. Nel 1993 mi sono rotto il ginocchio ma invece di imprecare alla sfortuna ho abbassato la testa per tornare a giocare. Credo nel lavoro. In azzurro ho al fianco uno staff pazzesco. Casalone, Fucà, Fois, Poeta. C’è tutto. Chi allena in Eurolega, chi in NBA, chi in Serie A. E in preparazione abbiamo allargato il gruppo con la presenza di grandi coach che hanno arricchito la nostra esperienza. Gli allenatori italiani, l’ho già detto, valgono tanto. Il problema è che troppo spesso non sono loro al centro dei progetti dei club. Troppi stranieri. Meritiamo, parlo di categoria, più considerazione».  LEGGI TUTTO

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    Italia-Bahrain diretta preolimpico: segui il basket LIVE

    23:30
    Si comincia
    Il primo possesso è del Bahrain che sbaglia subito un tiro da te

    23:29
    La formazione dell’Italia
    Il quintetto azzurro di partenza scelto da Pozzecco è composto da Spissu, Tonut, Melli, Polonara e Petrucelli

    23:27
    Palazzetto con poco pubblico
    Il palazzetto dello sport di San Juan può contenere 18 mila spettatori ma stasera sugli spalti c’è poca gente per assistere al match tra l’Italia e il Bahrain

    23:24
    Squadre in campo, è il momento degli inni
    Squadre in campo, scatta il momento solenne degli inni nazionali: prima quello del Bahrain, poi l’iunno di Mameli

    23:03
    Tutto pronto a San Juan
    Tra poco meno di mezz’ora comincerà l’avventura dell’Italia del basket al preolimpico: l’obiettivo è centrare l’ingresso ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024

    22:32
    Quando si giocherà l’altra gara del Gruppo B
    Portorico-Bahrain, l’altra sfida del Gruppo B (quello dove è inserita anche l’Italia) andrà in scena giovedì notte alle ore 2.30 italiane. Il Gruppo A, invece, esordirà nella notte con Messico-Lituania (ore 2.30) e Lituania-Costa d’Avorio, in programma domani alle 23.30

    22:26
    Le bellissime parole di Gallinari su Pozzecco
    Il nostro fuoriclasse ha parlato del coach azzurro durante un’intervista rilasciata al nostro giornale: “Poz è un allenatore unico, con cui mi trovo benissimo. Difficile trovarne uno così nella Nba. Per questo motivo me lo tengo stretto”. Leggi qui tutta l’intervista

    22:15
    Italia, l’unica opzione è la vittoria
    Tutte le squadre che partecipano a San Juan hanno un solo modo per arrivare alle Olimpiadi: vincere. Il pass per i Giochi, infatti, verrà assegnato soltanto alla Nazionale vincitrice di questo preolimpico: non ci sono altre strade

    22:01
    Gli azzurri più attesi
    L’Italia di Pozzecco parte in questo preolimpico senza Simone Fontecchio, Matteo Spagnolo e Gabriele Procida. Tre assenze importanti, senza dubbio. Ci sarà però Danilo Gallinari che può ancora fare la differenza con il suo livello qualitativo da Nba (gioca nei Milwaukee Bucks) e la sua grandissima esperienza internazionale. Danilo ha mostrato un buono stato di forma nelle due amichevoli contro Georgia e Spagna

    21:36
    Le parole di Pozzecco prima del Bahrain
    Il ct azzurro Gianmarco Pozzecco, in carica dal 2022, ha parlato così prima della sfida d’esordio contro Bahrain: «Le regole nel nostro gruppo sono poche e molto chiare. Prima di tutto, la tolleranza. Solo aiutandosi l’uno con l’altro si riescono a superare le difficoltà andando oltre i propri limiti. Nonostante il roster sia molto diverso da quello dello scorso anno, la squadra ha capito l’importanza di togliersi qualcosa a livello individuale per metterlo a disposizione del collettivo. Bahrain, Portorico e le altre squadre che eventualmente seguiranno sono parte di un percorso che desideriamo seguire passo dopo passo con la consapevolezza che ciò che abbiamo costruito ci servirà per affrontare gli ostacoli e provare a meritarci un traguardo storico»

    21:33
    I convocati di Pozzecco per il preolimpico
    Ecco la lista degli azzurri convocati da Pozzecco per la rincorsa al pass olimpico: Spissu, Mannion, Abass, Tonut, Gallinari, Melli, Ricci, Bortolani, Caruso, Polonara, Pajola, Petrucelli

    21:22
    Italia-Bahrain, dove vederla in tv
    Oltre che in diretta testuale sul nostro sito, la partita sarà trasmessa in diretta su Dazn e Sky Sport Arena (e in streaming su Now) a partire dalle ore 23.30

    21:06
    Il cammino dell’Italia al preolimpico
    Gli azzurri esordiranno stasera contro Bahrain alle ore 23.30. Venerdì poi se la vedranno contro Portorico (ore 2.30). La possibile semifinale è prevista per sabato (ore 22 o ore 1), la finale è in programma domenica alle 24

    20:59
    Come funziona il torneo preolimpico a San Juan
    L’Italia è stata inserita nel Gruppo B insieme a Bahrain e Portorico. Nel Gruppo A, invece, ci sono Messico, Lituania e Costa d’Avorio. Le prime due squadre di ogni girone vanno alle semifinali. Chi vincerà le due semifinali si affronterà poi nella finale. Chi vincerà il torneo otterrà il pass per partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024.

    20:49
    Cosa temere del Bahrain?
    L’Italia dovrà tenere gli occhi belli aperti contro una Nazionale mai affrontata in precedenza. Oltre all’ala Chism, c’è da controllare Muamil Ameer Hamooda, un altro nazionale molto pericoloso e con una buona dose di esperienza. L’allenatore è Jad El Hajj, sulla panchina del Libano al Mondiale nelle Filippine

    20:45
    Le insidie del Bahrain
    C’è un nome da tenere sotto osservazione: lo statunitense naturalizzato Wayne Devon Chism. E’ l’ala del Bahrain ed è l’avversario più pericoloso della Nazionale che sfiderà l’Italia di Pozzecco. Nato a Jackson, nel Tennessee, è un giramondo miglior marcatore del Bahrain nelle prime due gare di qualificazione alla FIBA Asia Cup 2025

    San Juan, Portorico LEGGI TUTTO

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    Gallinari verso Porto Rico: “La mia voglia batte l’età. Futuro? Ancora Nba”

    Due anni dopo in Nazionale, due anni dopo l’infortunio, al ginocchio con conseguente operazione, ennesimo tributo alla malasorte e alla canotta azzurra. Ma la presenza di Danilo Gallinari non può sorprendere, nemmeno a quasi 36 anni (li compirà l’8 agosto). Perché il Gallo quando ha potuto c’è sempre stato. e ieri ha preso l’aereo per San Juan di Porto Rico. Gallinari, come si sente? Anche a 35 anni e dopo una stagione Nba difficile per le situazioni vissute, lei ha detto sì. «Mi sento benone, sono pronto. I 35 anni non contano, la voglia di giocare a pallacanestro prevale sempre, così come sono sempre stato disponibile quando ho potuto». Dicevamo, una stagione Nba difficile per i cambi di franchigia. «Sì, difficile per vari motivi. A Washington e a Detroit l’indirizzo societario era diverso, puntavano alla futura ricostruzione. A Milwaukee pensavo di avere un altro ruolo, ne avevamo parlato. Ma poi abbiamo avuto infortuni, non siamo mai riusciti a ritrovarci al completo. Insomma, cambiare tre città, con una famiglia, è stato difficile». Ma la sua priorità rimane la Nba. «Certo, mi sento ancora di poter avere un ruolo, dare tanto. Ai primi di luglio firmeranno i free agent più importanti, poi valuteremo le offerte. Cerco ancora una squadra di grande ambizione». Eppure a Milano la aspettano ancora, gli appassionati e l’Olimpia. «È dura, è dura. Anche quando torno per un breve periodo a Milano e vedo gli amici, avverto l’affetto camminando per strada, è sinceramente dura. Però per questo anno dovranno e dovremo aspettare». Martedì comincia il Preolimpico azzurro contro il Bahrain: cosa le piace di questa Nazionale ritrovata dopo due anni? «Lo spirito, la chimica che c’è. È sempre un piacere stare con questi ragazzi, in campo e fuori. Poi da qualche anno giochiamo assieme, ci si conosce a memoria. E dunque ci si ritrova facilmente». La Lituania potrebbe essere la finalista a San Juan. Lei conosce bene Domantas Sabonis, lo ha affrontato. Ce lo racconti. «È un giocatore molto fisico, ha impatto nonostante non sia molto alto. Ha potenziale importante, tecnicamente completo, porta pure palla. Colpisce in area, ma ha anche un buon tiro dalla distanza, ha più dimensioni. E soprattutto sa passare molto bene la palla, questo è nel Dna famigliare di papà Arvydas. Insomma in attacco è davvero molto pericoloso, dovremo difendere di squadra, ma avendo un fenomeno come Nicolò Melli sarà più facile. In difesa invece è attaccabile, anche perché dà molto in attacco». Restiamo nella Nba, le sue impressioni sulla scelta di Bronny James da parte dei Lakers. «È una storia bellissima. Vedere il figlio che gioca con il padre sarà un’emozione per tutti. Eppoi io l’ho seguito un po’ nel Draft combine a Chicago e ha fatto bene. Insomma, Bronny ha qualità». La pressione però sarà tutta sulle spalle del ragazzo, che già ha dovuto superare i noti gravi problemi di salute. «Sì, avrà pressione, ma è difficile valutare, bisognerebbe conoscere bene il ragazzo. Bronny ha un vantaggio: il papà, LeBron è abbastanza irraggiungibile eh». Quattro francesi scelti al primo giro del Draft (Risacher, Sarr, Salaun nei primi 6, più Dadiet), 20 non statunitensi (più Buzelis, di origini lituane) su 58 chiamati. E gli ultimi 6 premi di Mvp sono andati a stranieri. La Nba è sempre più globale, è diversa da quella in cui lei arrivò nel 2008 scelto al n. 6 da New York. «Sicuramente. È cambiata in tutto e per tutto. All’epoca si guardava ai giocatori internazionali come bianchi, tecnicamente dotati, bravi a tirare e stop. Incapaci di difendere. Ora grazie a quanto mostrato i giocatori internazionali sono cercati e noi siamo rispettati anche in campo dai giocatori statunitensi». Lei ha già giocato alle Olimpiadi di Tokyo e fino ai quarti. Andare a Parigi cosa significherebbe? «Sarebbe un sogno e, vista l’età, è la mia ultima possibilità. Ho giocato a Tokyo un’edizione particolare, in epoca covid, senza pubblico. A Parigi sarebbe super. E nel mio caso sarebbe anche una sorta di premio per le otto estati in cui ho dovuto rinunciare alla Nazionale perché rotto. Direi di essere un po’ in credito con la sorte. E sarebbe bellissimo dividere le mozioni con gli altri tanti campioni azzurri, per tutti cito Gimbo Tamberi con cui c’è una lunga amicizia». LEGGI TUTTO

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    Estathé 3×3 Italia Streetbasket: il DAT Master a Perugia

    Nella città umbra, nella splendida cornice di Piazza 4 Novembre, è in programma dal 28 al 30 giugno il DAT 3×3, torneo imperdibile per gli amanti dello streetball e nato per ricordare Daniel Anton Taylor, ragazzo di Umbertide scomparso 15 anni fa.
    Attesissima la gara delle schiacciate, in programma sabato 29 giugno alle ore 21.30, che lo scorso anno ha fatto registrare una presenza in Piazza di oltre 4.000 persone.
    Come nell’edizione 2023, anche quest’anno il title Sponsor del circuito federale è Estathé, marchio del Gruppo Ferrero che condivide con la FIP i valori fondamentali di lealtà, rispetto e integrità, senza dimenticare il divertimento. Estathé sarà presente in tutte le iniziative e le tappe del circuito 2024 per intrattenere e dissetare tifosi e appassionati.
    A Perugia, dunque, non solo basket. Estathé animerà le pause tra una partita e l’altra proponendo giochi a premi per il pubblico in tribuna e la mascotte Estatheo inciterà i presenti a tifare le squadre in campo. Per gli appassionati più piccoli verrà allestito – accanto allo stand Estathé – un campo con mini-canestri per cimentarsi nel gioco del basket e vincere numerosi gadget firmati Estathé.
    A partire dai Quarti di finale, in programma domenica, le partite del “DAT” andranno in diretta streaming sulla pagina Facebook 3×3 Italia.
    Il weekend dell’Estathé 3×3 Italia Streetbasket Circuit prevede tanti altri tornei Classic (Scafati, Chivasso, Piazza Armerina, Arezzo, Cologno Monzese, Desio, Lecce, Francavilla Fontana, Napoli) e Basic (Molfetta e Guidonia Montecelio).
    L’Estathé 3×3 Italia Streetbasket Circuit permetterà a tutti i giocatori di acquisire punti validi per il ranking FIBA e di qualificarsi per le Estathé 3×3 Italia Finals (Cesenatico, 2 e 3 agosto) che assegneranno il titolo di Campioni d’Italia 3×3.
    Tutti gli aggiornamenti sul circuito – che toccherà 19 regioni italiane per un totale di 130 tornei – sono disponibili sul sito ufficiale 3x3italia.fip.it, sulla pagina Instagram 3x3italiaofficial e su quella Facebook 3×3 Italia. Hashtag ufficiali #3x3Italia e #3x3Estathé
    3×3 Italia Streetbasket: il ranking
    MASCHILECONCRETE 3X3 – 7950 ptTORTONA EVOLUTION 3X3 – 7950 ptALL STAR 3X3 – 6750 ptGARGZDAI UNITED TRANSLINE – 6660 ptELECTROMERCANTIL GTF – 5930 ptTHE GOAT TORINO – 5715 ptKINGS OF KINGS – 5600 ptSOVECAR TOYS BOYS – 4660 ptBIG CREW BLACK – 4080 ptFDC SHINING SQUAD – 4025 pt
    FEMMINILEPOW(H)ER – 7190 ptCAMPAS ZONE PLUS – 6725 ptTEAMUP 3X3 PRO – 5850 ptTIGU 3X3 – 5310 ptBIG QUEENS – 5200 ptTHE GOAT – 5150 ptDAT LADIES – 4805 ptALL STAR 3X3 – 4190 ptFDC PLAYSPORT – 3480 ptDKB – 3330 pt LEGGI TUTTO

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    Sacchetti: “Sentire l’inno è da pelle d’oca. Italia grintosa”

    C ’è un legame indissolubile tra coach Sacchetti e l’Italia. “Meo” ha vinto tanto da atleta con la maglia azzurra. Ha allenato l’Italbasket prima di Pozzecco: nel luglio 2021 l’ha condotta alle Olimpiadi di Tokyo fermandosi ai quarti contro la Francia. Poi la separazione, a fine maggio 2022, con coda polemica, per una decisione che lasciò stupiti in molti. Compreso Sacchetti. «Ho imparato a conservare i ricordi migliori cercando di non lasciare spazio in memoria per quelli meno belli», taglia corto con saggezza: 71 anni ad agosto, l’emozione di sempre quando si parla dell’Italia. «Quando ascolto l’inno e giocano gli azzurri ho la pelle d’oca. Se lo trasmettono prima delle gare di campionato, invece, non avverto la stessa emozione».  Da atleta: argento alle Olimpiadi di Mosca 1980, oro agli Europei e argento ai Giochi del Mediterraneo 1983, bronzo agli Europei 1985. Da allenatore: ottavi ai Mondiali di Cina 2019, vittoria del preolimpico di Belgrado e quarti alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021. Da 1 a 100, che valore emotivo dà a queste due vite? «Da giocatore 100, da allenatore 30. Credo sia più bello giocare che allenare. Da atleta ho vinto tanto in azzurro. Da allenatore mi sono tolto belle soddisfazioni e ringrazierò sempre Ettore Messina, fu lui a propormi».
    Ricorda come andò? «Estate 2017. Mi telefonò. Pensavo volesse chiedermi un parere sui miei giocatori in azzurro. E invece: “Ti piacerebbe allenare la Nazionale?”. Mi venne quasi un colpo. Mai mi sarei aspettato una cosa del genere. “Il presidente già sa tutto, è fuori, poi ti chiama”, disse. Fu una sorpresa bellissima». 
    È vera la storia che dopo la qualificazione alle Olimpiadi voleva cedergli nuovamente la panchina? «Verissima. Dopo aver battuto la Serbia, rivelai questo mio proposito allo staff. Loro mi scoraggiarono dicendo: “Te la sei guadagnata, meriti di proseguire”. Volevo dare la squadra a Ettore per sdebitarmi: ha vinto ovunque, ma i Giochi gli mancavano».  
    L’Italia di oggi ha tanto della squadra di Sacchetti: Spissu, Mannion, Tonut, Melli, Ricci, Abass, Polonara, Pajola. E Gallinari, che allora la raggiunse alle Olimpiadi. Nove su dodici sono gli stessi. Che idea ha della Nazionale di Pozzecco? «Rispetto a tre anni fa è un gruppo più maturo che mostra uno spirito vincente. Anche sotto di 9 punti contro la Spagna, li hanno ripresi e vinto con carattere». 
    Cosa le sta piacendo, caratterialmente, dell’Italia? «La coesione, la grinta, la voglia di spingere forte e la consapevolezza nei propri mezzi. Il test contro la Spagna era impegnativo, non è da tutti giocare con tanto ardore in casa loro, come se in palio ci fosse una qualificazione. Bella iniezione di fiducia».
    Entrando negli aspetti tecnici, cosa la colpisce? «Le gerarchie chiare, la difesa aggressiva. Con il quintetto un po’ basso siamo imprevedibili e difficili da prendere. Gallinari gioca di più spalle a canestro: vantaggioso o meno, sarà il campo a dirlo». 
    Quale giocatore la impressiona di più? «Melli sa giocare e comunicare come pochi. Un capitano vero. Poi c’è il talento di Gallinari, la fisicità di Abass, la maturità di Mannion, esploso quando guidavo l’Italia. Tonut è cresciuto molto. Spissu gode di maggiore spazio, mi fa piacere: nel 2021 veniva da un infortunio. Immaginiamo cosa sarebbe stata questa squadra con Fontecchio…».
    Chi può fare la differenza? «Pajola, difensore straordinario con un difetto: troppo altruista, pensa più alla squadra che a sè. Eppure i colpi per segnare li ha. Affiancato da campioni come Melli e Gallinari, preferisce lasciare il tiro a loro». 
    Dove può arrivare l’Italia? «Ci si potrà divertire, ma un passo per volta. Attenzione nel gironcino. La squadra sa quanto vale ma deve essere sempre concentrata, senza guardare i nomi degli avversari». 
    Il suo giudizio su Pozzecco? «L’ho allenato, era vulcanico da cestista ed è rimasto tale da coach. Si fa amare dai suoi giocatori: questo vale più di tanti aspetti tecnici e tattici».  LEGGI TUTTO