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    Elisa Longo Borghini vince il Giro d’Italia Women: doppietta dopo il successo del 2024

    Elisa Longo Borghini (Uae Team) ha vinto il Giro d’Italia Women 2025. L’azzurra, leader della classifica alla vigilia dell’ultima tappa, ha difeso la maglia rosa concludendo al quarto posto la frazione Forlì-Imola (134 km) in cui si è imposta la tedesca Lippert. Per Elisa Longo Borghini è l’enessimo successo di una carriera strepitosta, il secondo Giro d’Italia consecutivo dopo quello conquistato nel 2024. Nella classifica generale alle spalle di Longo Borghini, staccata di 18 secondi, Marlen Reusser (Movistar Team) e Sarah Gigante (AG Insurance – Soudal Team) a 1’11.

    Longo Borghini: “Un Giro incredibile”
    “E’ stato un Giro incredibile, per me e per la squadra – ha detto Elisa Longo Borghini che lo scorso febbraio aveva vinto l’UAE Tour femminile tra Dubai e Abu Dhabi – gli ultimi otto giorni sono stati intensi, avevamo un obiettivo comune e lo abbiamo raggiunto. Ieri è stata una tappa fantastica ma il lavoro non era finito, dovevamo restare concentrate sulla frazione di oggi, ed è proprio quello che abbiamo fatto”. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, Milan vince la tappa di Laval Espace Mayenne, Pogacar in maglia gialla

    Straordinario Jonathan Milan. Il velocista azzurro domina la volata a Laval e conquista la prima tappa al Tour de France della sua carriera, riprendendosi anche la maglia verde da Pogacar. Pur senza compagni di squadra nell’ultimo km, il suo spunto è imprendibile per tutti, alle sue spalle van Aert e Groves. Un corridore italiano non vinceva una tappa alla Grande Boucle dal 2019 con Nibali. Pogacar ancora leader della generale
    LE CLASSIFICHE LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 9^ tappa da Chinon a Chateauroux: percorso e altimetria

    La carovana del Tour de France continua a scendere nel Paese per avvicinarsi alle montagne. Le vette però sono ancora distanti e nel frattempo i velocisti si godono le loro opportunità, che rischiano seriamente di essere le ultime. Le speranze di vincere una tappa degli sprinter che finora non si sono sbloccati si assottigliano sempre di più. Fortunatamente tra questi non c’è Jonathan Milan, che ha spezzato il tabù italiano nell’ottava frazione con arrivo a Laval. Primo successo per lui in carriera al Tour e prima gioia italiana dal luglio 2019, dopo 113 tappe. Ora il corridore della Lidl-Trek, in testa alla classifica a punti, vorrà continuare a indossare la maglia verde. 

    Le caratteristiche della tappa

    Il percorso è leggermente nervoso all’inizio, soprattutto dopo il traguardo intermedio di La Belle Indienne (Serigny). Nessun Gran Premio della Montagna previsto però e una seconda metà di gara che si prannuncia piatta. Resta complicato pensare a un tentativo di fuga non essendoci nulla in palio se non il solo arrivo. Le squadre dei velocisti dovranno essere attente solo ai possibili imprevisti dettati dal vento. Se nulla di strano accadrà, saranno gli sprinter e i loro treni a fare la differenza lungo la “città di Cavendish”, dedicata in questo periodo al corridore inglese che più tappe di tutti ha vinto nella storia del Tour de France, 35 di cui tre proprio a Chateauroux. Una degna volata sarebbe l’omaggio migliore possibile. Inizio della corsa alle 13.10 con arrivo stimato alle 17.07. LEGGI TUTTO

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    Tour, Jonathan Milan: “Successo importante per me e l’Italia. Domenica ci riproverò”

    Volata dominata e finalmente una vittoria italiana al Tour de France dopo quasi sei anni e 113 tappe. Jonathan Milan, al primo successo nella Grande Boucle, quasi non ci crede: “Ancora devo capire quello che abbiamo fatto, quando inizi una corsa hai sempre dei sogni e delle grandi aspettative. Oggi eravamo veramente concentrati, il focus era su ciò che dovevamo fare e i miei compagni hanno fatto un lavoro fenomenale”, ha dichiarato lo sprinter della Lidl-Trek alla fine della tappa. Sulla strategia di gara: “Sapevo che avrei dovuto aspettare il più possibile, era un tipo di finale che mi piace molto. Il livello qui è altissimo e a questo punto posso dire che ce la siamo meritata”. Ma ancora non è finita: “Domani ci riproveremo. Si tratta di una vittoria che significa molto per me e, dopo questo lunghissimo digiuno, anche per l’Italia”. LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 8^ tappa da Saint-Meen-le-Grand a Laval: percorso e altimetria

    Cambia ancora regione la 112^ edizione del Tour de France. Dalla Bretagna ai Paesi della Loira, da Saint-Méèn-Le-Grand a Laval Espace Mayenne, 171,4 chilometri apparecchiati per una volata di gruppo. Si profila, così come successo a Dunkerque, un duello tra Jonathan Milan della Lidl-Trek eTim Merlier della Soudal Quick Step. Non sono però da escludere outsider come Girmay, Groves, Bauhaus o Waerenskjold. 

    Le caratteristiche della tappa

    Percorso poco impegnativo e dal dislivello quasi insignificante. C’è il rischio, così come successo nella terza frazione, che non si verifichino nemmeno fughe. Dopo il traguardo intermedio posto a Vitrè, una leggera insidia può essere rappresentata dall’unico GPM a Cote de Nuillé-sur-Vicoin, appena 900 metri di salita a una pendenza media del 3,8% e a meno di 20 km dal traguardo. L’arrivo è posto alla fine di un falsopiano di un km in leggera pendenza. Inizio della corsa fissato alle 13.10 con possibile traguardo tagliato intorno alle 17.04. LEGGI TUTTO

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    Aleix Espargaro si ritira dal Giro d’Austria di ciclismo dopo una caduta

    Il Giro d’Austria di Espargaro, all’esordio nel ciclismo professionistico dopo la carriera in MotoGP, si conclude alla 3^ tappa: il catalano della Lidl-Trek è stato costretto al ritiro dopo una piccola caduta. Per Aleix, che aveva ben figurato nelle prime due tappe chiudendo la 2^ in 70^ posizione a 1’23” dal vincitoreDel Toro, una sospetta frattura alla mano. Espargaro era 89° nella generale: “Mi dispiace dover abbandonare la corsa, spero di tornare presto”, le sue prime parole
    IL RACCONTO DELLA SUA 1^ TAPPA LEGGI TUTTO

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    Tour de France, la 7^ tappa in diretta live

    Ancora una tappa dalle mille insidie oggi al Tour con tre Gran Premi della Montagna e una doppia salita che promette scintille nella serratissima lotta per la Maglia gialla tra van der Poel e Pogacar, divisi in classifica da un solo secondo. Partenza da Saint-Malo e arrivo a Mur-de-Bretagna Guerledan dopo 197 km e un dislivello di 2.450 metri
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    Tour de France: Healy vince la tappa di Vire Normandie, van der Poel in Maglia gialla

    La classifica a punti era l’unica in cui Pogacar non era mai stato in testa dal suo debutto vittorioso al Tour de France nel 2020… Ma dopo un ottimo inizio in questa edizione, il campione del mondo è in testa alla classifica generale, a punti e GPM, cosa che è successa solo cinque volte dall’introduzione della maglia a pois nel 1975, e mai così avanti nel Tour. 

    I casi precedenti: 

    -Bernard Hinault, dopo la seconda tappa del Tour del 1979; 
    -Bernard Hinault, dopo il prologo del Tour del 1985; 
    -Acacio da Silva, dopo le tappe 1 e 2 del Tour del 1989; 
    -Richard Virenque, dopo la seconda tappa del Tour del 1992;
    -Philippe Gilbert, dopo la prima tappa del Tour del 2011

    Tuttavia, prima dell’introduzione della maglia a pois, Eddy Merckx aveva vinto tutte e tre le classifiche (generale, a punti e scalata). Se questa classifica fosse esistita, sarebbe stato anche il miglior giovane corridore, dato che all’epoca aveva 24 anni. LEGGI TUTTO