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    Masters 1000 Roma: che spettacolo Alcaraz – Draper! La spunta Carlos al termine di una partita avvincente

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Brigitte Grassotti

    Grandissimo tennis e spettacolo sul Centrale del Foro Italico, con Carlos Alcaraz e Jack Draper che regalano al pubblico una partita di altissimo livello. Carlos la porta a casa per 6-4 6-4, più bravo a gestire i momenti decisivi della partita con le sue impennate di qualità e velocità a grande rischio che lo rendono imprendibile. Draper ha avuto le sue chance, è stato anche in vantaggio (4-2 nel primo set e un break in apertura del secondo set), ma Alcaraz è stato davvero bravo a trovare l’immediata reazione e riprendere l’avversario. Il modo in cui Carlos ha rimontato e chiuso il primo set ne conferma il talento e colpi eccezionali, contro un avversario che in campo ha messo altrettanto talento e forza fisica, ma non è bastato.L’incontro si è disputato a grandissima velocità, da parte di entrambi, con scambi di qualità esplorando tutto il campo e molti errori ma provocati dal forcing e angoli dell’avversario, di gratuiti davvero pochi. Netta la differenza tra i due, con il tennis potente del britannico opposto alla fantasia e sfuriate di qualità dello spagnolo. Proprio la maggior fantasia e qualità, e anche adattamento alla terra battuta, ha spostato la bilancia dalla parte dello spagnolo che in semifinale attende Musetti o Zverev.
    Nel primo set è Draper a scappare avanti con un break nel sesto game, alla seconda palla break grazie ad un regalo di Alcaraz. Immediata e sportivamente furibonda la reazione di Carlos, che strappa un immediato contro break con alcune accelerazioni vincenti (incredibile un diritto lungo linea, gestito con una mano fra fuoriclasse), per il 4-3. Il break strappato infiamma lo spagnolo che in risposta va prendersi di prepotenza il secondo break di fila che lo manda avanti 5-4. Quando Alcaraz trova questi “10 minuti” diventa totalmente incontenibile, anche per un Draper che continua a martellare a tutto braccio con interessanti traiettorie mancine. Letteralmente, Alcaraz non lo argini. Lo si vede da come lo spagnolo recupera un game difficilissimo servendo per il set: sotto 15-40 serve da campione (due ace) e diventa imprendibile, chiudendo il set per 6-4.
    La partita è accesa e avvincente anche all’avvio del secondo set: break stavolta di Draper, subito avanti, ma immediato è il contro break. La sfida è totale, a tutto campo e su ogni colpo. È evidente la frustrazione di Jack, che pur disputando un’ottimo incontro e impattando diritti e rovesci a tratti spettacoli non riesce a scappare in vantaggio. Alcaraz come sempre ha alti e bassi. Concede una palla break nel quarto game, ma la salva e si avanza sull’equilibrio, anzi sul filo del rasoio perché il rischio negli scambi è altissimo. Il match si infiamma nuovamente nell’ottavo game: Carlos serve, alterna grandi cose ad errori e Jack ha due chance per scappare in vantaggio, ma tra servizi e accelerazioni ottime Alcaraz regge l’urto, lo sforzo del rivale. Draper serve sul 4 pari e Alcaraz diventa incontenibile, si prende di prepotenza, a zero, un break che lo manda avanti per 5-4. È lo strappo decisivo, Carlos chiude l’incontro forzando un errore di diritto di Draper, con la sua incredibile velocità di scambio.
    ATP Rome Jack Draper [5]44 Carlos Alcaraz [3]66 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6J. Draper 0-15 0-30 0-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A A-40 ace 40-40 ace 40-A 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4J. Draper 15-0 15-15 df 30-15 40-153-3 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-2 → 3-3J. Draper 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-402-1 → 2-2J. Draper1-1 → 2-1C. Alcaraz 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 1-1J. Draper 0-15 0-30 0-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 15-404-5 → 4-6J. Draper 15-0 15-15 15-30 15-404-4 → 4-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-3 → 4-4J. Draper4-2 → 4-3C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 df3-2 → 4-2J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2J. Draper 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1J. Draper 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df0-0 → 1-0

    Statistica
    Draper 🇬🇧
    Alcaraz 🇪🇸

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Valutazione del servizio
    231
    260

    Ace
    1
    1

    Doppi falli
    2
    3

    Prima di servizio
    32/47 (68%)
    49/80 (61%)

    Punti vinti sulla prima
    18/32 (56%)
    30/49 (61%)

    Punti vinti sulla seconda
    7/15 (47%)
    18/31 (58%)

    Palle break salvate
    0/4 (0%)
    6/8 (75%)

    Giochi di servizio giocati
    10
    10

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Valutazione della risposta
    126
    237

    Punti vinti sulla prima di servizio
    19/49 (39%)
    14/32 (44%)

    Punti vinti sulla seconda di servizio
    13/31 (42%)
    8/15 (53%)

    Palle break convertite
    2/8 (25%)
    4/4 (100%)

    Giochi di risposta giocati
    10
    10

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    3/5 (60%)
    13/17 (76%)

    Vincenti
    8
    24

    Errori non forzati
    17
    29

    Punti vinti al servizio
    25/47 (53%)
    48/80 (60%)

    Punti vinti in risposta
    32/80 (40%)
    22/47 (47%)

    Totale punti vinti
    57/127 (45%)
    70/127 (55%)

    VELOCITÀ DI SERVIZIO

    Velocità massima
    215 km/h (133 mph)
    216 km/h (134 mph)

    Velocità media prima
    201 km/h (124 mph)
    192 km/h (119 mph)

    Velocità media seconda
    164 km/h (101 mph)
    162 km/h (100 mph)

    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz avanza ai quarti di Roma: una vittoria sofferta su Khachanov

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha superato Karen Khachanov negli ottavi di finale del Masters 1000 di Roma 2025 con il punteggio di 6-3, 3-6, 7-5, in un match che ha mostrato sia le virtù che i difetti del giovane spagnolo.L’incontro ha messo in evidenza i continui alti e bassi di Alcaraz, che hanno alternativamente favorito e complicato la sua prestazione, creando situazioni di grande tensione durante tutto lo svolgimento della partita.
    Nel primo set, lo spagnolo ha iniziato con una certa rilassatezza, forse troppo consapevole della sua precedente superiorità nei confronti del russo. Privo dell’abituale intensità e piuttosto falloso, il murciano si è ritrovato subito sotto di un break, dovendo anche salvare due palle per evitare una doppia break. Khachanov ha cercato di sfruttare il momento favorevole, conscio che il suo avversario potesse alzare il livello in qualsiasi momento. Sul 3-1 per il russo, si è scatenata quella che potrebbe essere definita la tempesta perfetta di Alcaraz: colpi vincenti, consistenza, palle corte, variazioni di altezza e tutta la magia intrinseca del suo tennis hanno completamente annullato le argomentazioni di Khachanov, permettendo allo spagnolo di aggiudicarsi il parziale.
    Il secondo set ha seguito un copione inaspettato che ha messo in evidenza le due facce ben distinte dello spagnolo. Dopo un inizio impressionante in cui ha ottenuto un break in uno di quei game che sintetizzano perfettamente tutte le sue virtù, sul 3-2 e 40-15 al servizio, Alcaraz ha subito un blackout mentale. Ha perso l’ordine tattico e l’ispirazione, permettendo a Khachanov di tornare in partita e pareggiare i conti.
    Il terzo parziale è iniziato con uno spagnolo apparentemente lontano dalla sua abituale potenza fisica, con problemi di recupero tra un punto e l’altro e meno esplosivo. Dopo aver salvato due palla break all’inizio, però, la sua fiducia è aumentata portandolo sul 4-1. Tuttavia, un nuovo crollo fisico, tennistico e mentale ha posto Alcaraz in una situazione molto complicata, con il punteggio che è arrivato sul 4-4 e poi 5-5, con lo spagnolo in difficoltà nei suoi turni di servizio.Nonostante questi momenti difficili, Alcaraz è riuscito a imporsi nei game più delicati e, sul 6-5 a suo favore, ha giocato in modo aggressivo in risposta per chiudere la partita. Ha recuperato l’ordine tattico e la corretta lettura del gioco che lo rendono un avversario duro, concludendo il match con più sofferenza del previsto per 7-5.
    Carlos Alcaraz continua così il suo percorso al Masters 1000 di Roma 2025, ma dovrà affrontare diverse problematiche se vorrà trionfare alla fine della settimana al Foro Italico. Al prossimo turno sfiderà Jack Draper.
    ATP Rome Karen Khachanov [23]365 Carlos Alcaraz [3]637 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3K. Khachanov 0-15 15-15 15-30 15-40 30-405-6 → 5-7C. Alcaraz 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6K. Khachanov 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5K. Khachanov 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-402-4 → 3-4K. Khachanov 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 1-4K. Khachanov 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A1-2 → 1-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 1-2K. Khachanov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1C. Alcaraz 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2K. Khachanov 15-0 40-0 40-155-3 → 6-3C. Alcaraz 15-0 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-3 → 5-3K. Khachanov 15-0 30-0 ace 30-15 40-153-3 → 4-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A2-3 → 3-3K. Khachanov 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df 40-40 40-A2-2 → 2-3C. Alcaraz 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2K. Khachanov 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 1-1K. Khachanov 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-5 → 3-6K. Khachanov 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df3-4 → 3-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 3-4K. Khachanov 0-15 0-30 15-30 15-403-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-1 → 3-2K. Khachanov 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-0 → 2-1K. Khachanov 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-400-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Siamo tutti umani”: Rune apprezza il documentario di Alcaraz e svela retroscena del loro rapporto

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    Nonostante le loro carriere si siano sviluppate in parallelo nella scalata verso i vertici del tennis mondiale, Holger Rune ha trovato il tempo di immergersi nel racconto della vita del suo rivale di lunga data, esprimendo un giudizio entusiasta su “Carlos Alcaraz: My Way” durante gli Internazionali BNL d’Italia di Roma.
    “Ho avuto modo di scambiare qualche parola con lui a riguardo negli spogliatoi,” ha rivelato il danese dopo la sua vittoria in rimonta per 3-6, 6-3, 6-4 contro Francisco Comesana, match che ha segnato il suo ritorno in campo dopo il ritiro al Mutua Madrid Open per problemi al ginocchio. “Lo trovo davvero ben realizzato. Rappresenta una finestra preziosa per gli appassionati di tennis e, come ho già sottolineato dopo la mia esperienza in Break Point con Netflix, credo sia straordinario per i fan poter osservare ciò che accade dietro le quinte. C’è qualcosa di profondamente autentico in tutto questo, perché alla fine siamo tutti esseri umani.”
    Il riferimento è all’episodio della seconda stagione di “Break Point” che Rune ha condiviso proprio con Alcaraz, un’esperienza che, nonostante la sua apparente reticenza a ripeterla, gli ha permesso di apprezzare maggiormente questo sguardo intimo sulla vita di un giocatore che conosce fin dall’adolescenza.
    Con un sorriso malizioso, il campione di Barcellona ha aggiunto: “Non vorrei risultare polemico, ma probabilmente ero un atleta leggermente più disciplinato di lui durante il periodo juniores,” ha scherzato Rune, fresco della vittoria contro lo spagnolo al Barcelona Open Banc Sabadell appena due settimane fa. “Ma devo ammettere che sta rapidamente colmando il divario e ora ha raggiunto livelli di professionalità impressionanti!”Rune ha poi offerto un’analisi sorprendentemente profonda del talento precoce di Alcaraz: “Già nei circuiti giovanili, il suo potenziale era lampante, così come il suo talento naturale e tutto il resto. Era un giocatore straordinario e, naturalmente, gli spagnoli hanno un approccio alla vita diverso rispetto ai danesi. Si tratta di un’impronta caratteriale completamente differente.”
    La docuserie in tre parti, rilasciata all’inizio del mese, accompagna lo spettatore attraverso l’incredibile stagione 2024 di Alcaraz, caratterizzata dai trionfi consecutivi nei tornei del Grande Slam al Roland Garros e a Wimbledon. Tuttavia, il racconto non nasconde le difficoltà dello spagnolo nel mantenere quella disciplina ferrea tipicamente associata a leggende come Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer.“Carlos è semplicemente un ragazzo che adora giocare a tennis ed eccelle straordinariamente in questo,” ha osservato Rune con ammirazione. “È affascinante osservarlo e, dal mio punto di vista, credo che la sua esperienza rifletta quella di qualsiasi giocatore. Non ti senti mai esattamente allo stesso modo ogni giorno, la motivazione fluttua continuamente, ma è assolutamente fisiologico.”
    Con una riflessione che rivela la sua maturità nonostante i giovani anni, il danese ha concluso: “Esistono giorni in cui sei costretto a scavare più a fondo dentro te stesso per trovare riserve di energia supplementari. In altre occasioni tutto scorre più naturalmente, ma questo è semplicemente il ritmo della vita, che si tratti di tennis o di qualsiasi altra professione.”Gli ex compagni di doppio nel circuito juniores mantengono un perfetto equilibrio nei loro confronti diretti a livello ATP, con un bilancio attuale di 2-2.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz soddisfatto del rientro a Roma: “Nessun dolore, è stata una grande giornata”

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha iniziato nel migliore dei modi il suo percorso agli Internazionali BNL d’Italia, superando agevolmente Dusan Lajovic con il punteggio di 6-3, 6-3. In conferenza stampa, lo spagnolo si è mostrato particolarmente soddisfatto non solo per la vittoria, ma soprattutto per le risposte positive ricevute dal suo fisico.
    “È stata una grande partita, un ottimo inizio di torneo. Sinceramente, mi aspettavo un match peggiore da parte mia. Ma sono davvero, davvero felice”, ha esordito il murciano. “La cosa più importante era l’infortunio. Prima del match mi chiedevo se avrei sentito dolore o no. Oggi è stato fantastico. Ho fatto qualche scatto, mi sono mosso benissimo senza alcun dolore, il che è grandioso. È stata una grande giornata”.
    Alcaraz ha poi spiegato come ha gestito l’infortunio che lo ha costretto a saltare il torneo di Madrid: “Onestamente, ho preso alcuni giorni senza fare nulla. Solo recupero con il fisioterapista. Non ho fatto alcuna pressione fisica. Non ho fatto alcun movimento”.
    “Quando sono tornato a casa lunedì, dopo essere rientrato da Madrid, ho fatto un test. Volevo vedere come stava la situazione. Era quasi perfetta. Poi ho iniziato ad allenarmi”, ha continuato il numero tre del mondo. “È stato un mix di tutto, capite? Un mix tra prendersela con calma e, naturalmente, allenarsi anche per essere pronto per Roma”.
    Durante la conferenza, il giovane campione spagnolo ha anche rivelato il suo segreto per eseguire efficaci palle corte, una delle armi più letali del suo repertorio: “Prima di tutto, devi costringere l’avversario a stare qualche passo indietro. Non so come spiegarlo. È semplicemente naturale per me”.“La cosa più importante è trovare il momento giusto per eseguirla”, ha aggiunto Alcaraz, “perché è molto meglio fare una palla corta non perfetta ma nel momento giusto, piuttosto che una palla corta eccellente in un momento sbagliato. Devi trovare l’equilibrio su questo”.
    Con questa convincente vittoria all’esordio e, soprattutto, con un fisico che sembra rispondere perfettamente, Alcaraz si candida come uno dei principali favoriti per la vittoria finale del torneo romano, tappa fondamentale di avvicinamento al Roland Garros dove punta a conquistare il suo secondo titolo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz a Roma: “Felice del ritorno di Sinner, spero di incontrarlo in finale”. Lo spagnolo commenta anche il successo del suo documentario e risponde alle critiche sul suo approccio alla carriera

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto FITP

    Carlos Alcaraz è tornato a Roma per la sua seconda partecipazione agli Internazionali BNL d’Italia e si è presentato in conferenza stampa con il consueto entusiasmo, dissipando ogni dubbio sulle sue condizioni fisiche dopo il forfait di Madrid.
    “Sono davvero felice di essere qui a Roma. È la seconda volta che giocherò qui, quindi sono emozionato”, ha esordito lo spagnolo. “Gli allenamenti finora sono stati ottimi. Sono in buona forma, sono pronto al 100% per iniziare il torneo. Non vedo l’ora di scendere in campo domani.”Uno dei temi principali affrontati è stato il ritorno in campo di Jannik Sinner dopo lo stop di tre mesi. Alcaraz non ha nascosto la sua gioia nel rivedere il suo grande rivale: “È fantastico. Onestamente, sono davvero felice di averlo di nuovo qui. Sono stati tre mesi. Ovviamente per lui è stato difficile e sono sicuro che sia sembrato un periodo incredibilmente lungo. Ma credo che non ci fosse posto migliore per tornare che qui a casa sua, qui a Roma.”
    Lo spagnolo ha espresso l’auspicio di un possibile scontro in finale: “Siamo in lati opposti del tabellone. Spero di incontrarlo in finale. Ma quello che voglio dire è che sono davvero felice di vedere lui e il suo team. Penso che mi divertirò a guardarlo giocare di nuovo, i suoi match. Per il pubblico credo sia fantastico.”
    Alcaraz ha anche commentato il recente documentario Netflix sulla sua carriera, ammettendo di essere stato nervoso per la reazione del pubblico: “Sinceramente ero nervoso. Ero nervoso perché non sapevo come sarebbe stato accolto dalle persone, quali sarebbero state le loro reazioni. Mi è piaciuto. Mi è piaciuto. Ma volevo davvero che la gente si divertisse guardandolo, che piacesse anche a loro.”
    Il feedback ricevuto ha superato le sue aspettative: “Finora le reazioni sono state super positive, il che per me è stato fantastico. Alcuni giocatori mi hanno detto che l’hanno adorato. Era anche molto onesto. Sono super felice che ci sia stato un grande impatto sulle persone, sui fan. Ho cercato di mostrare la mia persona, come sono, e come stavo lottando, i pensieri nella mia testa.”
    Interrogato sulle critiche riguardanti il suo approccio alla carriera, emerse anche dal documentario, dove è apparsa una certa divergenza di vedute con il suo team riguardo all’equilibrio tra professionalità e vita privata, Alcaraz ha risposto con maturità: “Una cosa che ho imparato è di non pensare a ciò che dice la gente, ma solo alle persone reali, le persone a me vicine, il mio team, la mia famiglia o i miei amici stretti. Sto cercando di non pensare a queste cose. Sento cose buone e cose cattive al riguardo. Voglio solo mantenere il mio percorso, la mia strada.”Il giovane campione ha difeso il suo approccio: “A volte trovano strano seguire quel percorso, come godersi la vita, non essere così professionali come probabilmente potrebbero fare loro. Ma io seguo le cose che voglio, che mi piacciono, il mio team, le cose che il mio team mi dice, le persone a me vicine, la mia famiglia e i miei amici, e basta.”
    Alcaraz ha poi sottolineato come i confronti con il proprio allenatore siano normali per qualsiasi giocatore: “Le conversazioni che abbiamo, allenatore e giocatore, le abbiamo tutti. Abbiamo tutti quelle conversazioni su tutto: sui tornei, gli allenamenti, le cose che voglio fare che probabilmente non dovrei. Chiunque dica che non le ha, mente. Penso che questa sia la bellezza, avere sentimenti contrastanti, punti di vista diversi. Alla fine seguiamo lo stesso percorso. Andiamo tutti insieme. Quindi penso che anche questa sia una cosa bella.”
    Riguardo alle sue possibilità al Roland Garros, nonostante il recente stop, Alcaraz si è detto fiducioso: “L’anno scorso è stato ancora più difficile. Qui non ho potuto giocare Madrid. Era un torneo speciale per me, quindi per me è stato significativo non poter giocare lì. Ma ho potuto disputare ottimi tornei, Monte-Carlo, Barcellona, buone partite. In questo momento ho fiducia. Gli allenamenti sono andati bene. Sono solo emozionato di iniziare il torneo. Penso che il mio livello sia ad un buon punto.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Alcaraz pronto per Roma: superato l’infortunio, lunedì però il test decisivo

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Dopo oltre una settimana di lavoro intenso per recuperare dall’infortunio all’adduttore della gamba destra che lo aveva fermato prima del torneo di Madrid, Carlos Alcaraz ha ottenuto il via libera dai medici per competere nella Capitale.
    La notizia, confermata dall’agenzia EFE, rappresenta un importante passo avanti per il numero 3 del mondo, che nei giorni scorsi ha aumentato progressivamente l’intensità degli allenamenti a Murcia sotto la supervisione del suo staff medico e tecnico.Ora il passo finale: lunedì prossimo Alcaraz si sottoporrà a un allenamento a piena intensità che fungerà da test decisivo per la sua partecipazione. Come riporta Marca, questa sessione servirà per valutare la risposta fisica dell’atleta murciano a carichi di lavoro simili a quelli di una partita competitiva.
    L’importanza del torneo romano non può essere sottovalutata. Alcaraz, che ha dominato Monte Carlo con un tennis spettacolare e ha sfiorato il titolo a Barcellona, vede Roma come l’appuntamento chiave per affinare la forma in vista del Roland Garros, dove avrà l’onore e l’onere di difendere il titolo conquistato lo scorso anno.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz accelera i tempi: la corsa contro il tempo per Roma 2025

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz sta affrettando i suoi piani per arrivare completamente recuperato e con il giusto ritmo competitivo all’ATP Masters 1000 di Roma 2025. L’evoluzione positiva è confermata dall’intensità che il tennista spagnolo sta mettendo nei suoi allenamenti, come rivelano le ultime immagini diffuse dai suoi allenamenti a Murcia.
    Il numero 3 del mondo, che è attualmente al lavoro presso il Real Club de Tenis di Murcia sotto la guida del suo staff tecnico, sta affrontando un programma di allenamento molto impegnativo. Le sessioni di preparazione mostrano un Alcaraz determinato e una squadra che monitora attentamente i suoi progressi per garantire che sia al 100% prima dei prossimi impegni.

    Carlos treinando hoje (02) em Murcia.
    📽️ | christopherboudames via instagram story pic.twitter.com/AQr1axpOwh
    — Carlos Alcaraz Brasil (@carlosalcarazbr) May 2, 2025

    Lo spagnolo, che durante il 2024 ha dovuto rinunciare proprio al torneo di Roma per un infortunio al braccio destro, è particolarmente motivato a competere quest’anno. La scorsa stagione infatti, “lo stesso infortunio che lo aveva costretto a saltare il Masters di Monte Carlo e il Barcelona Open Banc Sabadell” gli aveva impedito di essere presente nella Capitale.
    Quest’anno la situazione sembra evolversi in modo più favorevole. Alcaraz, che ha mostrato una forma eccellente vincendo a Monte Carlo e raggiungendo la finale a Barcellona, sta ora puntando tutto su Roma come tappa fondamentale per arrivare nelle migliori condizioni possibili al Roland Garros.
    Le immagini che emergono dai suoi allenamenti mostrano “un’intensità molto alta nei suoi allenamenti, lavorando con bende precauzionali alle cosce mentre gestisce attentamente il suo recupero”. Il ventiduenne numero 3 del mondo sta dimostrando una dedizione assoluta, considerando il Masters di Roma un obiettivo prioritario per testare la sua forma fisica e il suo livello di gioco in vista dei prossimi appuntamenti sulla terra battuta.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Il “dardo al veleno” di Bautista ad Alcaraz: “Non vincerà i tornei dello Slam andando a letto alle 7 della mattina”

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Un “dardo al veleno”. Così la stampa spagnola apostrofa le parole insolitamente dure che Roberto Bautista Agut ha riservato al giovane connazionale Carlos Alcaraz. Dopo la sconfitta (netta) patita contro Zverev nel suo esordio al Masters 1000 di Madrid, l’esperto tennista spagnolo si è intrattenuto con i media del suo paese parlando di vari temi. Ovviamente le domande sono andate in direzione Alcaraz, per la rinuncia al massimo torneo in Spagna per colpa di un problema muscolare, ma anche per l’anteprima della serie Netflix “A mi manera”, nella quale Alcaraz ha aperto la porta al suo privato, con una serie di discorsi tra lui e il suo coach Ferrero che non lasciano presagire niente di buono a lungo termine per la loro relaziona professionale In estrema sintesi, Alcaraz si sente quasi “schiavo” del mondo del tennis per l’enorme impegno richiesto per stare al vertice, dovendo così rinunciare a cose della vita che lo attraggono e che reputa importante per uno della sua età.
    Sembra proprio che Carlitos qualche strappo alla regola se lo prenda, tanto che il suo coach Ferrero l’ha ammonito con sguardo torvo, affermando che lascerà sempre al suo assistito la libertà di scegliere come parte del processo di vita e lavoro, ma che se le cose non andranno come sperato e andrà troppo spesso fuori dal seminato, non sarà lì a guidarlo all’infinito. Proprio su questo tema Bautista ha parlato alla stampa con parole altrettanto chiare: “Penso che il tennis di alto livello richieda molto, giusto? Non credo che Carlos vincerà i tornei del Grande Slam andando a letto alle sette del mattino“, ha dichiarato Roberto. “Alla fine, penso che il tennis sia molto impegnativo, che ora sia tutto molto bello e lui sia molto giovane, ma deve sapere che se vuole eguagliare i numeri dei tre grandi [Noval Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer] deve giocare ad alto livello per 15 anni. Lo considero [Carlos] un giocatore e una persona intelligente. Sono sicuro che gradualmente capirà cosa gli serve per raggiungere quel livello e lo metterà in pratica.”

    ️ La reflexión de Roberto Bautista sobre los hábitos de Carlos Alcaraz que ha desvelado en su documental “El tenis de máximo nivel demanda mucho. No creo que vaya a ganar Grand Slams acostándose a las 7:00” ️@hectorglez29 | @angelgarciacg_ pic.twitter.com/JY9ywvs59R
    — Carrusel Deportivo (@carrusel) April 25, 2025

    Ascoltando le parole del docufilm, sembra esserci una discreta differenza di venute all’interno del suo team. Lui si sente un ragazzo come tutti, ma in realtà è già un super campione e super star, e questo comporta una presa di responsabilità diversa. “Carlos deve capire che non è un normale ventunenne”, afferma Albert Molina, in manager del murciano, durante il documentario. “Ho 21 anni e in questo momento voglio decidere da solo”, invece avverte Alcaraz, riferendosi alla direzione della sua carriera. “E se sbaglio, voglio sbagliare da solo. Non voglio che siano gli altri a decidere per me.”
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO