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    John McEnroe su Alcaraz: “Mai visto uno così forte e completo a questa età” (con il programma di stasera della Laver Cup)

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Ammirazione crescente: sono questi i sentimenti che Carlos Alcaraz riesce a trasmettere al mondo del tennis ogni volta che scende in campo. Lo spagnolo continua a stupire per maturità, progressione e assenza di limiti tecnici, al punto da lasciare senza parole persino leggende di questo sport come John McEnroe.Durante la Laver Cup 2025, il mito statunitense si è espresso senza freni su quello che considera un talento generazionale:“Guardo tennis da oltre 50 anni, Rod Laver era il mio idolo, ho giocato contro Borg, Lendl e Connors, poi sono arrivati Federer, Nadal e Djokovic. Pensavo di aver già visto il meglio, ma quando il Big 3 stava per tramontare, il tennis aveva bisogno di un soffio d’aria fresca. Ed è arrivato un ragazzo spagnolo”, ha dichiarato a Tennis Channel.
    Il primo incontro con AlcarazMcEnroe ha ricordato quando vide per la prima volta Alcaraz, ancora diciassettenne: “Pensai che quel tipo avesse un grande talento e una rapidità incredibile. Sono passati gli anni e posso dire che mai, nella mia vita, avevo visto un giocatore così forte e completo alla sua età. E poi ha quella maledetta risata che mi fa anche un po’ invidia”, ha raccontato sorridendo.
    Oltre al talento, McEnroe ha sottolineato l’impatto che Alcaraz può avere sulle nuove generazioni: “Spero che i giovani che vogliono giocare a tennis si ispirino a lui, al suo stile aggressivo, al modo in cui attacca la rete e vollea. È un dono di Dio per il nostro sport. Insieme a Sinner costruirà una grande rivalità e spingerà tutti gli altri a migliorare per provare a raggiungerli”.
    Chase Center – ore 22:00Alexander Zverev vs Alex de Minaur Holger Rune vs Francisco Cerundolo Carlos Alcaraz vs Taylor Fritz (Non prima 04:00)Holger Rune / Casper Ruud vs Alex de Minaur / Alex Michelsen LEGGI TUTTO

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    “È quasi perfetto. Ha preso il meglio dei big three”. Noah e Agassi esaltano le qualità di Alcaraz

    Carlos Alcaraz in allenamento a San Francisco

    Mentre è iniziato il count down per l’edizione 2025 della Laver Cup, al via domani al Chase Centre di San Francisco, i capitani dei due team in gara Yannick Noah e Andre Agassi esaltano le qualità di Carlos Alcaraz, n.1 del mondo e stella assoluta dell’esibizione a squadre. Parlando al sito ufficiale della manifestazione, i capitani del team Europe e di quello World riflettono sull’immenso talento dello spagnolo, che il “Kid” di Las Vegas vede come nuovo anello nell’evoluzione del gioco racchiudendo il meglio delle qualità espresse nell’epoca precedente dai “big three”, Federer Nadal e Djokovic.
    “È quasi perfetto”, afferma sorridente Yannick Noah, alla prima da capitano di Alcaraz e degli altri tennisti europei. “Il gioco di Carlos è incredibile per i suoi 22 anni: è velocissimo, attacca, ha diritto, rovescio, è rapido. Mentalmente è estremamente forte, entra subito in campo con i suoi colpi”.
    Ancor più importanti gli elogi di Andre Agassi al tennis di Alcaraz. “Siamo usciti da una generazione che ha avuto campioni come Novak, Roger e Rafa, e se prendi il meglio di ciò che ognuno di loro fa in campo, questo si è come concentrato in una persona sola, in Carlos. Sa difendere come Novak; ha mani morbide e la sensibilità di Federer, e sa generare tantissima rotazione alla palla e ritmo come Rafa. E ha velocità, sia in attacco che in difesa. Ha la passione che lo tiene sempre carico. Ha il pacchetto completo, non gli manca niente. Quello su cui puoi sperare è che… a volte si lasci prendere un po’ troppo dalla creatività. Devi sperare che ogni tanto oltrepassi quel limite, così da darti una chance”.
    Del resto “Carlitos” è cresciuto da ragazzino ammirando le gesta di questi campioni, quindi è normale, visto il suo talento innato, che abbia in qualche modo preso il meglio di quel che i tre campioni hanno portato nella disciplina. “Rafa è stato il mio idolo fin da quando ero bambino, per il modo in cui affrontava la partita” afferma Alcaraz, “e ovviamente Roger: il modo in cui giocava, lo stile, l’eleganza che aveva in campo. Anche lui era qualcuno a cui ho sempre guardato con ammirazione”. Carlos è pronto a regalare spettacolo a San Francisco, sarà la sua seconda esperienza in Laver Cup dopo il debutto lo scorso anno a Berlino.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Alcaraz sbarca ad Alcatraz: il n.1 del mondo visita l’isola prima della Laver Cup

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Tutto pronto a San Francisco, dove dal 19 al 21 settembre andrà in scena la nuova edizione della Laver Cup, la sfida a squadre che mette di fronte Team Europe e Team World in un format unico e spettacolare.Mentre l’azione vera e propria prenderà il via venerdì, giocatori e capitani hanno già cominciato a scaldare i motori… e a esplorare la città! Prima del debutto sul campo, le stelle del tennis stanno infatti approfittando dei giorni di vigilia per conoscersi meglio e vivere alcuni dei luoghi simbolo della Bay Area.
    Il numero uno del mondo Carlos Alcaraz, leader del Team Europe, ha visitato l’Isola di Alcatraz, uno dei luoghi turistici più iconici della città californiana. Un’esperienza affascinante per il giovane spagnolo, pronto a guidare la sua squadra in questa sfida a stelle e strisce.
    Nel frattempo, Andre Agassi, capitano del Team World, si è dedicato alla preparazione del giovane talento brasiliano Joao Fonseca, tra i nomi più interessanti della generazione NextGenATP. L’ex numero uno del mondo è apparso motivato e coinvolto, pronto a trasmettere tutta la sua esperienza alla squadra. LEGGI TUTTO

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    Il 2025 di Alcaraz può entrare nella storia: obiettivo poker di Masters 1000

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Van cadendo record, si accumulano statistiche sorprendenti e si arricchisce un palmarès che sembra non avere limiti. Carlos Alcaraz sta vivendo il miglior momento della sua carriera e ha di fronte a sé l’occasione di chiudere la stagione con un traguardo storico: diventare il quarto giocatore capace di conquistare quattro o più titoli Masters 1000 nello stesso anno, un club esclusivo finora riservato solo al Big 3.
    Dopo aver trionfato a Montecarlo, Roma e Cincinnati, il murciano ha firmato il suo primo triplete stagionale di Masters 1000, un risultato che in passato solo pochi campioni avevano centrato da quando, nel 1990, il calendario ha uniformato questa categoria di tornei. Ma il vero obiettivo ora è un altro: con ancora Shanghái e Parigi-Bercy in programma, Alcaraz può centrare un poker storico.
    Il paragone con i Big 3Novak Djokovic detiene il record assoluto con i sei Masters 1000 vinti nel 2015, stagione in cui dominò il tennis mondiale come mai nessuno. Più indietro troviamo Rafael Nadal nel 2013 e lo stesso Djokovic nel 2011, entrambi capaci di chiudere con cinque trofei. A quota quattro, invece, compaiono Roger Federer nel 2006 e ancora Djokovic nel 2011. Sono cifre da fuoriclasse assoluti, ed è proprio in questo gruppo ristretto che Alcaraz potrebbe presto inserirsi.
    Un futuro già scritto?Per il ventiduenne spagnolo si tratta già di una stagione memorabile, ma la possibilità di vincere a Shanghái o Parigi, tornei che ancora non ha conquistato, renderebbe il 2025 semplicemente leggendario. Oltre ai titoli, c’è in ballo anche la corsa al numero 1 del mondo, che potrebbe aggiungere ulteriore prestigio a un’annata già straordinaria. LEGGI TUTTO

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    Andy Roddick si ricrede: da critico a grande estimatore di Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Quando Andy Roddick ha deciso di lanciare il suo podcast Served, non ha mai avuto paura di dire quello che pensava sul circuito ATP. A volte però, anche i campioni sbagliano. E il suo giudizio, due estati fa, sul servizio di Carlos Alcaraz resta un esempio lampante: il murciano aveva appena trionfato a Wimbledon per la prima volta, eppure l’ex n.1 del mondo lo etichettò come un giocatore incapace di costruirsi una carriera stabile con un colpo così fragile.Il tempo, però, ha dimostrato il contrario. Oggi Roddick non solo riconosce i progressi dell’attuale n.1 del mondo, ma lo ammira apertamente. Dopo il trionfo allo US Open 2025, l’americano ha fatto una vera e propria marcia indietro, lodando le trasformazioni tecniche e mentali del campione spagnolo.
    L’evoluzione di Carlitos“Carlos è cambiato in tutto – diritto, rovescio, volée, risposta, mentalità. Il suo servizio ora è molto più incisivo, è diventato una vera arma e non un punto debole. Il modo in cui colpisce lo slice oggi ricorda Federer: credo abbia preso spunto dal match che Dimitrov giocò contro Sinner a Wimbledon, quello in cui il bulgaro era avanti due set a zero prima del ritiro. Carlitos ha usato quella variazione più volte e con grande efficacia”, ha spiegato Roddick nel suo podcast.
    Una rivalità che segna un’epocaL’americano non si limita a esaltare Alcaraz, ma sottolinea anche il ruolo centrale di Jannik Sinner, suo grande rivale. Dopo oltre 20 anni dominati dai Big 3 e da Serena Williams, molti temevano un vuoto impossibile da colmare. Invece, il tennis maschile ha trovato una nuova rivalità capace di accendere le passioni.“La realtà è che questa rivalità è un dono per il tennis. Non dobbiamo dimenticare i mesi difficili vissuti da Sinner fuori dal campo: ha sofferto molto, ma continua a mostrare una classe immensa anche nelle sconfitte. Vederli giocare uno contro l’altro è un privilegio. Hanno preso in mano il testimone del Big 3 e lo hanno fatto in modo naturale. Per noi appassionati, è un regalo”, ha dichiarato Roddick.
    Un nuovo capitolo per il tennisCon sei Slam già in bacheca a soli 22 anni, Alcaraz ha spinto Roddick a ritrattare le sue vecchie parole. E con Sinner a fare da contraltare perfetto, il futuro del tennis sembra più luminoso che mai. La rivalità tra i due, iniziata nel 2024, si candida a diventare una delle più leggendarie della storia recente. LEGGI TUTTO

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    Pedro Martinez: “Nessuno riuscirà ad avvicinarsi al livello di Alcaraz e Sinner a breve termine”

    Sinner e Alcaraz a New York

    Anche gli avversari ne sono consapevoli: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono i migliori giocatori al mondo per distacco, davvero lontani da tutta la concorrenza. Lo conferma anche Pedro Martinez, sottolineando che a suo dire nessuno sarà in grado di avvicinarli ed essere davvero una insidia a breve termine. Lo spagnolo, diventato “famoso” per la sua particolare decisione di sbarcare sulla piattaforma OnlyFans per condividere – a pagamento – contenuti esclusivi del dietro del quinte del tour e della sua vita da professionista in giro per il mondo, ha parlato dello status quo del tennis di vertice, dominato totalmente da Jannik e Carlos. I due campioni hanno vinto i quattro Slam quest’anno, e le finali di tutti i più importanti eventi stanno diventando quasi una questione privata.
    “Sarà difficile per qualcuno raggiungere presto il livello di Alcaraz e Sinner”, afferma Martinez a latere della Davis Cup, dove con la Spagna in quel di Marbella se la vedrà con i danesi di Rune. “Non vedo nessuno avvicinarsi a loro, anche perché Djokovic sta invecchiando”.
    “Novak sta ancora giocando un tennis incredibile, ma quando uno degli altri due è dalla parte opposta della rete allora si avverte tutto il peso dell’età. È evidente che non ha più 30, 28 o 25 anni. Questi due ragazzi hanno 15 anni in meno di lui e sono nel fiore della carriera, mentre Djokovic ha tanti anni di carriera alle spalle. Sta giocando un tennis davvero buono, ma non è lo stesso di 10 anni fa, quando non perdeva così tanto”.
    Per Martinez era Draper il candidato ideale a fare da terzo incomodo, ma i suoi ripetuti infortuni lo penalizzano moltissimo. “Draper stava giocando bene, ma non ancora al livello di Sinner e Alcaraz, poi si è infortunato a Wimbledon. Sta faticando un po’, con alti e bassi fisici. Vediamo se nei prossimi anni ci sarà qualche giovane giocatore in grado di raggiungere quel livello. Ma al momento, vedo una lotta tra loro due e poi una lotta tra tutti gli altri”. Quasi due tour separati lascia intendere Martinez, forse un’affermazione un po’ brusca ma, guardando all’ultimo periodo, piuttosto realistica.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz si gode il riposo a Murcia e prepara la Laver Cup di San Francisco

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Dopo il trionfo agli US Open 2025 contro Jannik Sinner, Carlos Alcaraz si sta godendo qualche giorno di relax nella sua Murcia natale, sfoggiando già il suo nuovo look che tanto ha fatto parlare. Le immagini del taglio, condivise sui social, hanno mostrato il lavoro del fidato parrucchiere Víctor, che ha anticipato a tutti il risultato finale del cambio di stile del numero uno del mondo.Ma per Carlitos è già tempo di guardare avanti. Secondo quanto riportato da Marca, lo spagnolo ha definito il suo piano per tentare la conquista della seconda Laver Cup della carriera, torneo che vedrà il Team Europa sfidare il Team World nella sua ottava edizione, in programma a San Francisco dal 19 al 21 settembre.
    Verso San Francisco con un nuovo teamAlcaraz tornerà in campo per gli allenamenti sabato e lunedì partirà per la California insieme al suo entourage: Samuel López (allenatore), Juanjo Moreno (fisioterapista), Albert Molina (agente) e Álvaro Alcaraz, fratello maggiore e sparring partner. Proprio Samuel López prenderà temporaneamente il posto di Juan Carlos Ferrero in panchina, accompagnando il murciano non solo alla Laver Cup ma anche all’ATP 500 di Tokyo. Ferrero tornerà al fianco del suo allievo in occasione del Masters 1000 di Shanghai.
    Il ricordo di Berlino e la lotta per il numero 1Carlitos ha già lasciato il segno in Laver Cup: lo scorso anno a Berlino fu decisivo, contribuendo con ben otto punti al successo del Team Europa. Anche questa volta, l’obiettivo è ribadire la leadership e aggiungere un altro trofeo alla sua bacheca.Parallelamente, il murciano dovrà tenere d’occhio la lotta al numero 1 ATP con Jannik Sinner. Alcaraz dispone di 760 punti di vantaggio e difende meno di 1000 punti nel finale di stagione. In Cina potrà guadagnarne fino a 800 a Shanghai, mentre Sinner potrà aggiungerne solo 170 dal torneo di Pechino (differenza tra finalista e vincitore). Una battaglia che riprenderà proprio sul cemento asiatico, dove i due fenomeni torneranno a incrociare le racchette all’inizio in posti diversi e poi a Shanghai. LEGGI TUTTO

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    Nadal elogia Alcaraz: “Ha già sei Slam, ma non iniziamo con i paragoni”. Casper Ruud sarà papà: il norvegese e la sua compagna Maria Galligani aspettano una bambina.

    Casper Ruud nella foto – Foto Getty Images

    Non c’è ormai nessuno nel mondo dello sport che non resti impressionato dai numeri di Carlos Alcaraz a soli 22 anni. Nemmeno chi ha scritto pagine leggendarie di questo sport come Rafa Nadal, che in un’intervista rilasciata a RNE ha voluto commentare l’incredibile ascesa del murciano.“La carriera sembra indirizzata verso qualcosa di unico. Mi auguro che sia molto lunga, perché è quello che serve per raggiungere certi numeri. Spero che le infortuni lo rispettino e che tutto gli vada per il meglio. Per il momento ha sei titoli del Grande Slam, ma non iniziamo già con queste cose. Sei Slam è un numero incredibile, ma mi auguro che possa vincere tutti quelli che potrà”, ha dichiarato il campione dei 14 Roland Garros.Parole che testimoniano l’ammirazione e allo stesso tempo la cautela di Nadal, consapevole di quanto sia ancora lunga la strada e di quanto sia fondamentale preservare la continuità fisica per costruire una carriera leggendaria.
    Alcaraz, dal canto suo, continua ad accumulare successi e a scrivere record di precocità, con l’intero circuito che ormai lo vede come il punto di riferimento del presente e del futuro insieme al nostro Jannik Sinner.
    Notizia di quelle che fanno sempre piacere raccontare: Casper Ruud e la sua promessa sposa Maria Galligani hanno annunciato sui social che presto diventeranno genitori per la prima volta. La coppia ha rivelato che ad arricchire la loro famiglia sarà una bambina, attesa per il 2026.Un annuncio che ha subito fatto il giro del circuito ATP, tra congratulazioni e messaggi di affetto. Ruud, 26 anni, è da tempo uno dei volti più solidi e rispettati del tennis mondiale, mentre Galligani lo accompagna spesso nei tornei più importanti, formando insieme una delle coppie più amate dagli appassionati.La notizia segna l’inizio di una nuova fase della loro vita personale, che inevitabilmente si intreccerà anche con la carriera sportiva del norvegese. Dopo stagioni ad alto livello e qualche difficoltà recente, l’arrivo della piccola potrebbe rappresentare una spinta emotiva e motivazionale in più per ritrovare la sua versione più competitiva sul circuito.
    Per ora, però, c’è solo spazio per la gioia e per i festeggiamenti: un futuro papà pronto a vivere l’emozione più grande della vita. Congratulazioni a Casper e Maria! LEGGI TUTTO