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    Italiani e Italiane nei tornei ITF: I risultati di Venerdì 27 giugno 2025

    Giorgio Tabacco nella foto

    M25 Monastir 30000 – 2nd Round[4] Fabrizio Andaloro vs Viktor Frydrych 6-1 6-2Filippo Moroni vs Luca Potenza 6-2 6-0

    M15 Bergamo 15000 – 2nd RoundLorenzo Angelini vs Giuseppe La vela 6-4 4-6 1-6Manuel Mazza vs [4] Alessandro Pecci 0-6 6-1 3-6Leonardo Malgaroli vs [7] Juan Pablo Paz 4-6 6-2 1-0 rit.[8] Mees Rottgering vs Lorenzo Bocchi 6-2 6-3Carlo Alberto Caniato vs Kasra Rahmani 6-7 6-7Giorgio Tabacco vs Filippo Speziali 6-2 3-6 6-3Matthew William Donald vs [2] Andrea Picchione 4-6 6-3 6-1Niccolo Baroni vs [6] Gianmarco Ferrari 3-6 6-4 2-6

    M15 Casablanca 15000 – 2nd Round[1] Alexander Weis vs Reda Bennani 2-6 6-7[8] Rodrigo Alujas vs Luca Fantini 6-3 6-0Maximilian Figl vs [2] Stijn Slump 7-6 3-6 2-6Juan Cruz Martin manzano vs [3] Mario Gonzalez fernandez vittoria Gonza per ritiro

    M15 Kursumlijska Banja 15000 – 2nd RoundGiannicola Misasi vs [2] Stefan Popovic 6-7 2-6Stella Kovacicova vs [5] Gloria Ceschi 3-6 6-0 7-5[5] Daniel Antonio Nunez vs Andrea Fiorentini 6-3 7-6

    M15 Alkmaar 15000 – 2nd Round[1] Gabriele Pennaforti vs Carl Emil Overbeck 4-6 5-7

    W50+H Palma del Río 40000 – 2nd RoundDiletta Cherubini vs [8] Yasmine Mansouri Non prima delle 23:00

    W35 Tarvisio 30000 – Quarter-final[4] Aneta Kucmova vs Deborah Chiesa 4-6 6-3 3-6[8] Gabriela Ce vs [3] Silvia Ambrosio 1-6 6-7Lisa Pigato vs Vittoria Paganetti 6-4 6-7 0-3

    W15 Kamen 15000 – 2nd RoundCarolina Troiano vs [4] Anastasiya Lopata 7-6 3-0 rit.

    W15 Alkmaar – 2nd RoundRose Marie Nijkamp vs [2] Anastasia Abbagnato 6-3 4-6 6-2

    W15 Kursumlijska Banja 15000 – 2nd RoundStella Kovacicova vs [5] Gloria Ceschi 3-6 6-0 7-5

    W15 Galati 15000 – 2nd Round[4] Lavinia Tanasie vs Isabella Maria Serban 6-1 4-6 3-6 LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger – Wimbledon): I risultati completi di Giovedì 26 Giugno 2025

    Andando ad analizzare, a Q quasi concluse, emerge un dato che lascia a bocca aperta: nessuno spagnolo (erano 7 alla partenza) supera le Q. Ma ormai dobbiamo abituarci che oltre ad Alcaraz non c’è nessuno dietro (per davvero, non come dicono i muridi dell’Italia), a parte qualche vecchio campione come Bautista Agut con la sua Fonte Magica dei Pirenei, l’enigmatico Davidovich (vediamo se riesce a partare a casa questo match con Mensik) e qualche mestierante che adesso è anche su OnlyFans.Meglio i francesi (che partivano in 16, peraltro) che ne portano 3 sicuri, 4 se Jacquet avesse la meglio contro il portoghese Faria, anche se qualcuno dei migliori o supposti tali (Van Assche, Atmane) sono usciti subito.Uno su sette per noi, tutto sommato, non è male, anche considerando che l’unico che si era preparato giocando tornei in precedenza è stato eliminato al primo turno, sia pure da una delle sorprese di queste Q.Venendo alle sorprese, cominciamo innanzi tutto del Britannico Tarvet, mai sentito che riesce a sconfiggere due tds come Atmane a Blokxx. Non si tratta di un giovanissimo (va per i 22) e da poco frequenta con costanza i Futures, causa Universita in USA. Sicuramnete da tenere d’occhio, così come l’altro Britannico Stewart, sconfitto da Lenadro Riedi (un gradito ritorno, dopo un grave infortunio) al terzo turno. Tutti qui a scrivere di Francesi e Tedesci, ma a me sembra che siano i britannici ad avere ottime promesse, magari non giovanissime, ma per questo più solide. Altra grande sorpresa è quella del Lussemburghese Rodesch, che ha fatta fuori Gigante, Lajal (che lo scorso anno vinse un set a W contro Alcaraz) e il favorito Fucsovics. Sino a due settimane questo (anche lui non giovanissimo, va per i 24) tennista del Granducato non aveva mai giocato un match sull’erba. Diciamo che, a questo punto, la sconfitta di Gigante viene rivalutata. Altra sorpresa il kazaco Zhukayev, che prima di queste Q veniva da una serie di 8 sconfitte su 9 partite giocate, ma che qui ha sconfitto Hanfmann, giocatore esperto e rodato su questa superficie.Ho citato il gradito ritorno di Riedi, sono riusciti a spuntarla anche vecchie glorie com Mannarino, Basilashvili e Bolt.Infine segnaliamo il combattuto match fra Holmgren e Watanuki, durato quasi 4 orte e conclusosi con due Tb vinti dal danese, dopo che nel 4° set il giapponese aveva avuto 3 MP. Anche questo un risultato a sorpresa, perchè Watanuki appariva più attrezzato per un match sull’erba. LEGGI TUTTO

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    Vasamì esalta, tre teenagers in semifinale (Con il programma di domani)

    Jacopo Vasami nella foto – Foto Francesco Panunzio

    Ci sarà un finalista italiano all’ASPRIA Harbour Club: a sfidare Marco Cecchinato sarà il baby Jacopo Vasamì, fantastico nel battere in rimonta Luka Mikrut. Il romano è uscito con classe da diverse situazioni delicate, senza mai perdere la calma: la stellina del torneo è lui. L’altra semifinale vedrà Rafael Jodar contro il concentratissimo Dino Prizmic, imbattuto da 13 partite.
    Per battere Jacopo Vasamì non bisogna vincere. Bisogna stra-vincere. Per adesso, nessuno ci è riuscito. Ed è suggestivo vedere un giovane azzurro, ancora minorenne, con una tale solidità mentale. Sembra proprio che il tempo trascorso presso la Rafa Nadal Academy sia davvero servito a sviluppare una mentalità simile a quella della leggenda spagnola. Il quarto di finale contro Luka Mikrut all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (91.250€, terra battuta) aveva grandi complessità, anche perché l’avversario esprime un tennis molto diverso rispetto a quello fronteggiato il giorno prima. Vasamì, evidentemente, ha preso gusto nel battere i croati: dopo Mili Poljicak, ha superato Mikrut col punteggio di 3-6 7-6 6-2. Il 21enne di Spalato è alto, longilineo e possiede un rovescio bimane molto potente. All’inizio ha sorpreso l’azzurro, aggiudicandosi il primo set grazie a un break al sesto game. Il piccolo capolavoro, Vasamì, l’ha centrato nel secondo: mentre Mikrut teneva piuttosto agevolmente i suoi turni di servizio, lui arrancava. Palla break annullata sul 2-2, rimonta dallo 0-30 sul 4-4 e miracoloso game ricucito sul 5-5, dal 15-40. Il tutto mantenendo calma, concentrazione e compostezza, caratteristiche che avevano già colpito nei giorni scorsi. Come nel tie-break, quando sul 4-3 in suo favore gli è stato chiamato un fallo di piede (in effetti, il movimento del suo servizio lo espone a questo rischio). Altri si sarebbero disuniti, lui ha continuato a giocare come se niente fosse e ha chiuso il parziale con una bella discesa a rete. Il terzo set è stato accademia, in cui Vasamì ha raccolto i cocci di un avversario mentalmente esausto. Per lui è la prima semifinale Challenger e sembra proprio che la Lombardia gli porti bene: quarti a Monza, vittoria al Bonfiglio e adesso un risultato di rilievo che gli permetterà di giocare una vera e propria sfida generazionale contro Marco Cecchinato, quindici anni più grande di lui.
    LA PRECOCITÀ DI JACOPOL’Italia è certa di avere un finalista all’ASPRIA Harbour Club: l’ultimo era stato Matteo Gigante nel 2023, mentre per trovare un vincitore bisogna andare al 2021 di Gian Marco Moroni. Da parte sua, Vasamì punta a diventare il più giovane vincitore di un Challenger nel 2025: il primato appartiene a Joao Fonseca, che aveva 18 anni e 4 mesi quando vinse a Canberra (il record assoluto di Michael Chang rimane inarrivabile: “Michelino” aveva 15 anni e 7 mesi quando vinse a Las Vegas nel 1987). Dovesse alzare il trofeo milanese, avrebbe clamorosamente la stessa età che aveva Jannik Sinner quando vinse il suo primo Challenger (Bergamo 2019): 17 anni e 6 mesi. Numeri che lasciano il tempo che trovano, ma che giustificano l’entusiasmo attorno a Vasamì. Proverà a interrompere la sua favola Marco Cecchinato, che in questi giorni ha ritrovato un buon rendimento e ha superato due teste di serie: dopo Frederico Ferreira Silva, ha battuto il numero 3 del tabellone Max Houkes con un convincente 6-4 6-2. Nonostante la classifica sorrida all’olandese, Cecchinato ha mostrato una superiorità piuttosto evidente. Nel primo set gli è bastato un break al settimo game, mentre nel secondo lo “strappo” è arrivato già in apertura. Per il vincitore nel 2016 è la seconda semifinale in stagione dopo quella raggiunta a Kigali, in Ruanda, lo scorso marzo. Da circa un anno, Cecchinato oscilla in una classifica intorno al numero 400. Nella singola partita, tuttavia, può ancora essere molto pericoloso. E a Milano ha una motivazione in più, poiché punta a diventare il secondo giocatore a vincere per due volte il trofeo, eguagliando Albert Ramos (vincitore nel 2011 e nel 2014).
    DINO PRIZMIC HA FATTO TREDICIEra considerato un possibile protagonista della generazione che dovrebbe dare filo da torcere a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. L’investitura più grande, per Dino Prizmic, l’aveva data Novak Djokovic dopo averlo affrontato all’Australian Open. “Mi è sembrato di trovare me stesso allo specchio”. Da allora si erano un po’ perse le tracce del 19enne croato, fisico scolpito da due ore quotidiane in palestra. Il 2024 è stata una stagione complicatissima a causa di un infortunio che lo ha tristemente accompagnato per otto mesi. Si è ripreso, è risalito al numero 173 ATP e un successo all’Aspria Harbour Club gli permetterebbe di migliorare il best ranking (n.155, risalente all’ottobre 2023). Soltanto due mesi fa era ancora fuori dai top-300, poi sono arrivate tredici vittorie di fila: prima i titoli Challenger a Zagabria e Bratislava, adesso i tre successi che lo hanno proiettato in semifinale a Milano, laddove sarà protagonista di una baby-sfida contro Rafael Jodar. Per arrivarci ha battuto il tedesco Christoph Negritu col punteggio di 6-4 6-3, ma dopo essere stato per due volte in svantaggio di un break nel primo set. “È stata una partita solida, ma quando ci si avvicina alla fine di un torneo devo migliorare – dice Prizmic, con quello sguardo serio che non lo abbandona mai – avrei dovuto giocare meglio, ma la cosa importante era vincere. Domani dovrò farmi trovare pronto”. Giocare contro un avversario pressoché sconosciuto può nascondere qualche insidia, e Prizmic è d’accordo. “Probabilmente è la ragione per cui ho giocato un po’ peggio – racconta – per me è più difficile prepararmi e concentrarmi quando affronto avversari meno conosciuti. Ma è qualcosa che devo cambiare nel corso della mia carriera, avere la mentalità giusta e giocare meglio di oggi. Per fortuna, alla fine, ho trovato il mio gioco”. Prizmic non possiede uno stile troppo spettacolare e sembra non avere un colpo-killer, per questo è stato frettolosamente snobbato come possibile stella del futuro. Ma pochi sapevano cosa è successo veramente nel suo 2024: “È stato un anno molto difficile perché ho dovuto convivere per otto mesi con un infortunio – racconta – ho provato a giocare alcuni tornei con il dolore, ma non ero in grado di competere. Avevo un problema al polso destro: abbiamo provato a risolverlo in un mese, ma il dolore era troppo grande. Ho ripreso dopo quattro mesi e, giorno dopo giorno, ho effettuato alcuni cambiamenti con il mio fisioterapista. Adesso il polso è OK e spero di non avere più problemi di questo tipo”.
    Center Court – ore 13:30Matthew Christopher Romios / Ryan Seggerman vs Blake Bayldon / Mats Hermans Marco Cecchinato vs Jacopo Vasami (Non prima 15:30)Dino Prizmic vs Rafael Jodar
    Court 10 – ore 13:30George Goldhoff / Ray Ho vs Gonzalo Escobar / Marcelo Zormann LEGGI TUTTO

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    Zverev-Becker, tra tensioni e speranze: “Alexander può diventare numero uno e vincere uno Slam”

    Alexander Zverev nella foto – Foto Getty Images

    La tensione tra Alexander Zverev e Boris Becker resta uno dei temi più caldi del tennis tedesco alla vigilia di Wimbledon, ma nelle ultime ore il discorso si è arricchito di nuove sfumature. Tutto era iniziato dopo la sconfitta nei quarti di finale al Roland Garros contro Novak Djokovic, quando Becker — nei suoi ruoli di opinionista e coach — aveva espresso pubblicamente dubbi sulla composizione del team di Zverev e suggerito l’opportunità di aggiungere nuove voci per aiutare il campione di Amburgo a compiere l’ultimo salto verso i grandi traguardi della carriera.
    In particolare, Becker e la collega Barbara Rittner, durante la trasmissione Matchball Becker su Eurosport, avevano suggerito a Zverev di valutare qualche nuovo stimolo, spiegando che il gruppo guidato dal padre e dal fratello Mischa potrebbe beneficiare di impulsi esterni. Zverev, da parte sua, aveva replicato in modo diretto a Stoccarda: “Quando le cose vanno bene, faccio tutto giusto, quando vanno male, improvvisamente tutti sanno cosa dovrei fare. Anche Boris purtroppo fa parte di questo gruppo”, aveva detto il tedesco, chiaramente infastidito dalle critiche pubbliche.
    Ma, durante il torneo WTA di Bad Homburg, Becker ha abbassato i toni in una live del suo podcast con Andrea Petkovic, spiegando le sue reali intenzioni: “Sono dalla sua parte, voglio che vinca”, ha ribadito, sottolineando che le sue erano solo “possibilità di miglioramento o suggerimenti”. Becker ha poi aggiunto: “Sono convinto che possa diventare numero uno del mondo, sono convinto che possa vincere uno Slam. È il miglior tedesco in assoluto, per questo dico queste cose. Vedo il potenziale, vedo le chance”.
    Il punto centrale delle critiche di Becker resta l’evoluzione del team di Zverev, e la necessità di una voce nuova, magari esterna, per trovare quella marcia in più che manca ancora per arrivare al vertice assoluto. “Sta a lui continuare a svilupparsi”, ha spiegato Becker, che però ha anche sottolineato come il dialogo con Zverev resti buono: “Credo che in una buona collaborazione non sia necessario essere sempre d’accordo su tutto”.
    Nel frattempo, la stagione sull’erba ha comunque portato discreti risultati per Zverev: finale a Stoccarda, battuto solo da Taylor Fritz, e semifinale ad Halle, dove si è arreso a Daniil Medvedev. Ora arriva Wimbledon, con Zverev testa di serie numero tre e tante aspettative su di lui. Tra “buone vibrazioni” e critiche costruttive, la Germania continua a sperare che sia davvero l’anno della svolta definitiva. LEGGI TUTTO

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    Vagnozzi parla da Londra: “Buone sensazioni, Sinner sta lavorando duramente. Cahill? Facciamo spesso delle battute per farlo restare…”

    Simone Vagnozzi

    Jannik Sinner sta lavorando intensamente in preparazione di Wimbledon, c’è serenità e voglia di far bene nel più antico e affascinante torneo al mondo. Non è stato facile digerire la doppia sconfitta sofferta da Alcaraz tra Roma e Parigi ma tutto il team l’ha supportato al meglio e si guarda avanti con fiducia. Così Simone Vagnozzi in un’intervista esclusiva rilasciata oggi a RaiRadio 2 direttamente da Londra, nella quale il coach marchigiano ha raccontato qualche curiosità sul lavoro in vista del debutto a Wimbledon (previsto per martedì prossimo), confermando quanto tutti stiano spingendo per la permanenza di Cahill oltre il termine di questa stagione. Per Sinner oggi allenamento sul Centre Court insieme a Medvedev, privilegio consentito a pochissimi. Riportiamo l’intervista di Vagnozzi,
    “Jannik sta bene, siamo arrivati qua a Londra da un paio di giorni e ci stiamo allenando” racconta il coach del n.1 del mondo. “Le prime sensazioni sono buone e si sta allenando duramente, quindi speriamo di mettere la giusta benzina per arrivare pronti per il primo turno“. L’intervista si sposta sul peso mentale delle due sconfitte sofferte da Alcaraz nelle finali di Roma e Roland Garros. Due ottime partite, ma altrettante sconfitte. Questa la risposta di Vagnozzi: “A Roma siamo arrivati con tanti dubbi visto che era il primo torneo che disputava dopo mesi, quindi è stata una sconfitta se vogliamo un po’ più dolce. Quella di Parigi sicuramente è pesata di più ma, onestamente, dopo la finale di Parigi nutriamo ancora più stima per Jannik per quello che ha fatto, per come è stato in campo, per tutto quello che ha dato e per come ha lottato. Il giorno della finale è stata dura da accettare, ma il giorno dopo capisci che pur essendo una partita importantissima resta sempre una partita di tennis, ancor più in un momento in cui nel mondo succedono tante cose e noi siamo dei privilegiati, quindi dobbiamo godercela”.
    Si parla dell’affiatamento tra i membri del team Sinner, una sintonia che traspare evidente nel suo box nel corso di ogni partita. Simone conferma l’unità del gruppo: “Viviamo h24 insieme, se non ci fosse affiatamento sarebbe difficile arrivare a questi risultati. È necessario trovare questo spirito di gruppo. Sappiamo che l’attore principale è Jannik, è lui che fa la differenza, noi dobbiamo essere lì a supportarlo nel momenti difficili e farlo sentire tranquillo quando tutto va bene, non montarsi la testa anche se con lui è molto facile visto che è un ragazzo umile. Dobbiamo capire come gestire le giornate al meglio, dove migliorare, dove dargli qualche giorno di riposo. Siamo ancora fortunati a fare quello che ci piace, è la nostra passione e affrontiamo tutto con lo spirito giusto”.
    Nella finale di Roland Garros, il pubblico si è schierato dalla parte di Alcaraz. Ha avuto un peso su Sinner, ha sofferto la situazione? “Tra Francia e Italia c’è sempre una bella rivalità… Ma è stato Alcaraz, un po’ furbo se vogliamo, a portare il pubblico dalla sua parte visto che era sotto di due set e necessitava di energia, bravo a gestire la cosa. Ma non ci dimentichiamo che due settimane prima (a Roma, ndr) aveva tutto il tifo contro quindi non dobbiamo attaccarci al tifo. A volte è anche bello giocare col tifo contro, ti dà molta motivazione. È stato più positivo per Alcaraz che penalizzante per Sinner”.
    La giornata tipo approcciando Wimbledon: “È tutto molto tranquillo. Abbiamo la fortuna di affittare delle case molto vicino al circolo, andiamo camminando in 10 minuti ogni mattina. Ci sono dei giorni dove facciamo solo una sessione di tennis e una atletica; altri, come ieri, dove invece abbiamo avuto una doppia seduta di tennis. Oggi abbiamo la fortuna di provare il campo centrale con Medvedev, giocheremo per quarantacinque minuti, è da pochi anni che danno questa possibilità”.
    Si prenota il Centre Court di Wimbledon? “No, lo danno solo ad alcuni e lo scelgono loro. Quest’anno penso che sia toccato solo a Sinner, Medvedev, Alcaraz e Djokovic. Una settimana prima mandiamo al torneo il nostro programma ideale di lavoro e loro ci prenotano tutti i campi per poterci allenare. Essendo Sinner n.1 del mondo diciamo che abbiamo una corsia preferenziale… gli altri giocatori ogni giorno devono chiedere una finestra per allenarsi all’orario che preferiscono”.
    Ultima domanda dell’intervista è su Darren Cahill, membro fondamentale nel team. È uscita lo scorso gennaio – per errore! – la notizia che questo dovrebbe essere l’ultimo anno da coach per l’australiano. Stanno ancora provando a convincerlo a restare? “Sicuramente sì, sarebbe stupendo perché si è creata un’ottima alchimia tra Jannik e Darren ma anche tra me Darren, saremmo felicissimi se lui restasse. Qualche battuta in merito ogni tanto gliela facciamo… quindi vediamo che succederà” conclude Simone.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zeppieri, impresa a Wimbledon: supera Garin al quinto set e conquista il main draw per la prima volta nel torneo londinese

    Qui eravamo nel primo set: Medical Time Out per Giulio Zeppieri per un problema all’avambraccio/polso

    Grande impresa di Giulio Zeppieri, che conquista per la prima volta in carriera l’accesso al tabellone principale di Wimbledon! L’azzurro ha battuto il cileno Cristian Garin (che qui ha conquistato i quarti di finale nel 2022), in una battaglia al quinto set (1-6 6-2 6-4 5-7 7-5), al termine di un match pieno di ribaltamenti e tensione fino all’ultimo punto.
    Zeppieri, partito male nel primo set, è stato bravo a reagire con personalità, alzando il livello nel secondo e terzo parziale dove ha trovato ottime soluzioni al servizio e con il rovescio, lasciando pochi margini al più esperto avversario. Quando però sembrava vicino al traguardo, avanti di un set, ecco il ritorno di Garin, che portava la partita al quinto set. Poi la pioggia.
    Al rientro in campo Zeppieri ha mantenuto i nervi saldi, anche dopo aver sprecato un vantaggio di 4-2, vedendo Garin rimontare fino al 4 pari. Sul 4-5, l’azzurro si è trovato a due punti dalla sconfitta, ma ha resistito, tenendo il servizio in un momento di grande pressione. Nel gioco successivo Giulio ha piazzato il break decisivo con coraggio e determinazione, chiudendo poi la partita con autorità sul 7-5.
    Grazie a questo successo, Zeppieri entra per la prima volta in carriera nel main draw dello Slam londinese, portando a 11 il numero totale di tennisti italiani presenti nel tabellone principale del terzo Slam della stagione.Domani alle ore 11 italiane conoscerà il nome del suo avversario, con il sorteggio che svelerà il cammino dei protagonisti sui prati di Wimbledon.Un traguardo storico per Zeppieri, che corona così una splendida cavalcata nelle qualificazioni: cuore, grinta e tanta voglia di sognare ancora sull’erba più prestigiosa del mondo.
    Slam Wimbledon C. Garin [8]62475 G. Zeppieri16657 Vincitore: G. Zeppieri ServizioSvolgimentoSet 5G. Zeppieri 15-0 30-0 ace 30-15 40-155-6 → 5-7C. Garin 15-0 15-15 15-30 30-30 30-405-5 → 5-6G. Zeppieri 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace5-4 → 5-5C. Garin 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4G. Zeppieri 0-15 0-30 0-40 df 15-403-4 → 4-4C. Garin 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-4 → 3-4G. Zeppieri 15-0 30-0 40-0 40-152-3 → 2-4C. Garin 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-40 40-40 df A-40 40-40 df A-40 40-40 df 40-A2-2 → 2-3G. Zeppieri 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2C. Garin 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1G. Zeppieri 15-15 30-15 40-15 ace ace1-0 → 1-1C. Garin 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 4G. Zeppieri 0-15 df 0-30 15-30 15-406-5 → 7-5C. Garin 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 ace5-4 → 5-5C. Garin 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 40-40 40-A5-3 → 5-4G. Zeppieri 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace5-2 → 5-3C. Garin 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace4-2 → 5-2G. Zeppieri 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-1 → 4-2C. Garin 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1G. Zeppieri 15-15 ace 15-30 15-40 df 30-402-1 → 3-1C. Garin 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1G. Zeppieri 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1C. Garin 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3G. Zeppieri 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-154-5 → 4-6C. Garin 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 30-404-4 → 4-5G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace4-3 → 4-4C. Garin 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3G. Zeppieri 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-303-2 → 3-3C. Garin 15-0 ace 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2G. Zeppieri 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2C. Garin 0-15 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 2-1G. Zeppieri 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace1-0 → 1-1C. Garin 0-15 15-15 30-15 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2G. Zeppieri 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6C. Garin 15-0 30-0 40-01-5 → 2-5G. Zeppieri 15-0 15-15 30-15 40-151-4 → 1-5C. Garin 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 ace ace0-4 → 1-4G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace0-3 → 0-4C. Garin 0-15 15-15 15-30 30-30 30-400-2 → 0-3G. Zeppieri 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 0-2C. Garin 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 40-A5-1 → 6-1C. Garin 15-0 ace 30-0 40-04-1 → 5-1G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-154-0 → 4-1C. Garin 15-0 15-15 30-15 40-153-0 → 4-0G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 15-402-0 → 3-0C. Garin 15-0 30-0 40-01-0 → 2-0G. Zeppieri 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO