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    Ipotesi semifinale Alcaraz-Sinner alle Finals, la semifinale che tutti vogliono: in palio la finale e il numero 1 del mondo

    Carlos Alcaraz (foto Brigitte Grassotti)

    L’ipotesi più affascinante delle Nitto ATP Finals 2025 potrebbe ipoteticamente diventare realtà: un duello diretto tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner per un posto in finale e, soprattutto, per decidere chi chiuderà l’anno come numero 1 del ranking ATP.Con l’italiano già sicuro del primo posto nel suo girone, tutti gli occhi ora sono puntati su Carlos Alcaraz, che dipenderà dai risultati dell’ultima giornata del Jimmy Connors Group per conoscere il suo destino.
    Ecco quando Alcaraz e Sinner si affronterebbero in semifinaleLo scenario che porterebbe alla super sfida tra i due giovani fenomeni è chiaro:Musetti batte Alcaraz e De Minaur supera Fritz, oppureMusetti vince in tre set contro Alcaraz e Fritz batte De Minaur in due set.In entrambi i casi, lo spagnolo chiuderebbe al secondo posto del suo gruppo, incrociando così in semifinale Jannik Sinner, primo nel proprio raggruppamento.La partita avrebbe un doppio valore: un posto in finale a Torino e, con ogni probabilità, la vetta della classifica mondiale in palio.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2025 – Torino: Il programma completo di Venerdì 14 Novembre 2025. Jannik Sinner giocherà di pomeriggio

    Scritto da zedarioz
    Scritto da JannikUberAllesDavvero una “sorpresa” dagli organizzatori, che rinunciano alla passerella televisiva di Jannik in “prime time” con inevitabili critiche da parte degli sponsor……mi viene da pensare che il direttore Lorenzi (ma soprattutto un Angelo che guarda da lassù) voglia fare vincere il torneo a Sinner, o mi sbaglio?

    Sinner Shelton conta di meno, gli altri si giocano la qualificazione, sarà un bel match.
    Sicuramente sarà un bel match perché sono ottimi giocatori in un momento di ottima forma, per entrambi.
    Personalmente (ma penso valga anche per molti di voi) credo che lo gusterò appieno in quanto meno coinvolto sul piano emotivo e quindi in grado di valutare meglio gli aspetti tecnici e tattici.
    Buona partita a tutti! LEGGI TUTTO

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    Sinner dopo la vittoria contro Zverev: “Ho servito davvero bene. Non sottovaluto mai gli avversari”

    Jannik Sinner a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner è soddisfatto per la solida e vincente prestazione contro Zverev nel secondo match delle ATP Finals 2025, soprattutto per il rendimento del servizio, colpo rivelatosi decisivo. E non solo per gli Ace ma per come sia riuscito a gestire la battuta in tutta la partita, tanto da affermare che non entra mai in campo pensando di poter fare un certo numero di Ace quanto a ricavare il massimo scegliendo anche tagli e angoli. Queste le parole del n.2 del mondo rilasciate nella press conference all’Inalpi Arena.
    “È stata una partita molto tirata, si è giocata sulle palle break, dove ho servito molto bene. Lui ha cambiato alcune cose tatticamente rispetto alle ultime nostre sfide, mi sono fatto trovare pronto. Ho servito bene in particolare sulle palle break, è stata una ottima prestazione da parte di entrambi”.
    Jannik dominante al coperto, non perde dalla finale delle Finals 2023 contro Djokovic. Viene dall’aver giocato molto da piccolo in queste condizioni? “In realtà no, non ci giocavo così tanto da piccolo. È il mio gioco che si adatta bene a questa condizione. Ci alleniamo molto e mettiamo attenzione a questo. Indoor le condizioni sono generalmente abbastanza veloci e questo mi aiuta, c’è meno tempo per adattarsi. Soprattutto non c’è vento, sole, le condizioni sono perfette e questo mi aiuta a trovare un buon feeling e sicurezza”.
    Jannik ormai infila vittorie una dietro l’altra contro molti avversari, ma questo non lo porta a pensare che possa esserci vita facile: “Devo farmi trovare sempre pronto. So di aver vinto molti match di fila contro diversi avversari, ma non per questo devo sottovalutarli. Loro scendono in campo provandoci sempre e cambiano la tattica. Il primo set oggi si è deciso su una manciata di punti, è stato lottato. Per questo cerco di migliorare sempre la parte tattica. Ho commesso errori, ma penso di aver preparato molto bene la partita, e lo score non sempre rappresenta fedelmente quel che è successo in campo”.
    Tanti Ace stasera per Sinner, ma i numeri non lo impressionano e non li cerca. “Il servizio è importante nel complesso, non solo relativamente al numero di Ace. Può essere ancor più efficace un servizio al corpo e variare, dipende poi anche da contro chi giochi. Il servizio deve cambiare. Non sono uno che tira Ace a 220 km/h tutto il tempo, non sono costante a velocità altissima, non sono quel tipo di giocatore e nemmeno uno che cerca l’Ace a tutti i costi. Il servizio è sempre da inserire nel complesso del gioco. Certamente servire con buona percentuale nei punti importanti è decisivo, e questo colpo è fondamentale quando siamo indoor”.
    “Non abbiamo parlato con Darren per il futuro, dopo il torneo lo faremo”, secca la risposta di Sinner su uno dei temi caldi del 2025.
    “Domani se guardo la partita (Alcaraz vs. Musetti, decisiva per il n.1 di fine anno, ndr)? Farò la mia cena tranquillamente, poi magari sì, guaderò la partita come spettatore, mi piace seguire il tennis in generale. Sono a 12 tornei quest’anno… è stata una stagione pazzesca per come l’ho giocata. Se Alcaraz finisce da n.1, sono contento per lui, il numero uno sarà un tema per l’anno prossimo. Adesso conta essere qua a Torino, poter giocare bene e poter fare ancora almeno due partite”.
    Sulla costanza di rendimento del servizio nell’arco di una stagione, nodo ancora non sciolto del tutto, questa l’idea di Jannik. “In preparazione puoi provare a cambiare qualcosa se senti che non funziona. L’anno prossimo, come in passato, rientrerò in gara direttamente agli Australian Open, quindi ci sarà la pressione del primo torneo. Magari l’anno prossimo è diverso. Indoor non c’è disturbi, il lancio è più costante quindi è normale che funzioni meglio rispetto ad altri periodi dell’anno”.
    Sui cambiamenti che i giocatori fanno quando lo affrontano resta totalmente abbottonato: “No, non lo dico”. Sinner conferma di non voler assolutamente entrare nei dettagli tecnici del gioco. Top secret.
    I punti più belli della partita: “Il pubblico percepisce i punti belli anche a seconda del momento della partita, come è giusto che sia. Sul 3-2 del secondo set, la smorzata sulla palla break, è stato un bel punto. Il tennis si gioca a momenti, e ci sono dei momenti dove uno è più bravo. Alla fine un Ace, o un doppio fallo, sono sempre punti”.
    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner implacabile al servizio, doma un ottimo Zverev alle ATP Finals. È in semifinale

    Jannik Sinner a Torino (foto Brigitte Grassotti)

    Jannik Sinner vola in semifinale alle ATP Finals, dominante, implacabile col servizio. Sì, non c’è alcun errore di stampa… Il nostro campione nella serata del mercoledì a Torino spegne anzi deprime ogni velleità di un ottimo Alexander Zverev con una prestazione mostruosa con la battuta, per un 6-4 6-3 che gli vale il secondo successo nel girone Bjorn Borg e il sicuro accesso alle semifinali per il terzo anno consecutivo. Sinner ha servizio il 71% di prime in campo vincendo l’83% dei punti, ma in questo caso il freddo computo numerico non minimamente in grado di spiegare quanto abbia performato con la prima palla. Zverev è stato forte, a tratti fortissimo: ha servito l’83% di prime, ha messo pressione dalla risposta e spinto tanto e bene da fondo campo; ma ogni volta che Jannik è andato sotto si è messo alla piazzola della battuta, ha respirato, iniziato il lancio di palla e… arriva la magia. Ace, servizi vincenti, angoli diversi e precisione millimetrica. Ha annullato sette palle break su sette, sei senza nemmeno iniziare uno scambio grazie all’efficacia della battuta. Una forza mentale di un altro pianeta per come sia riuscito a ricavare il massimo in quei frangenti delicatissimi, ma anche in situazioni di 30 pari, vantaggio, ogni volta che lo score scottava. Formidabile la sua coordinazione, la fluidità del gesto, sempre più composto ed efficiente, senza dispersione di forze nel salire verso la palla con una sincronia meravigliosa.
    “Sono stato molto efficace con la battuta nei punti importanti” ha detto Jannik a caldo in campo. Se la scorsa estate – e a US Open – il servizio dell’italiano è stato altalenante, beh, in questo finale di stagione e ATP Finals in particolare con la battuta è entrato in modalità “Sampras”, preciso, continuo. Una sentenza. Dopo un inizio un po’ titubante da fondo campo, con Zverev invece partito fortissimo, Sinner ha preso progressivamente fiducia e ritmo con i colpi, prima col rovescio lungo linea e poi anche col diritto. Ha iniziato a costruire scambi sempre più rapidi e ficcanti; e in risposta, partendo da lontano per iniziare lo scambio e rimetterla di là vista la splendida giornata alla battuta anche del tedesco, ha preso fiducia, diventando sempre più insidioso. Da campione, nei momenti opportuni, ha piazzato due zampate micidiali andandosi a prendere di dolce prepotenza i due break che hanno deciso la partita. Chirurgico e vincente.
    Sinner ha impressionato per i dettagli. Potrebbe sembrare una prestazione non di alto livello la sua, “normale”, non ci sono stati nemmeno tantissimi scambi e anche lo spettacolo è arrivato solo a fiammate, perlopiù per l’aggressività di Zverev e per come l’azzurro l’abbia respinto con una freddezza da sicario, sempre lucido e perfetto. In realtà, è stata una partita che, sapendola leggere, ha dato l’ennesima conferma della grandezza dell’azzurro. In un match così equilibrato e con un Sasha davvero eccellente per spinta e continuità, ha saputo rompere l’equilibrio a suo favore con poche esecuzioni diverse, scelte con sapienza e applicate alla perfezione. Come quando è andato a prendersi la palla break nel secondo set: dopo aver tirato quasi sempre un diritto di scambio dopo la risposta bello potente al centro, in quella situazione così delicata ha scelto di colpire un diritto più lento e carico; Zverev è stato sorpreso, ha guardato la palla arrivargli più lenta, ha aspettato e così ha aperto tardi e colpito corto… esattamente quel che voleva Jannik, prontissimo a fare due passi avanti e prendersi il punto. O come ha preso il break sul 5-4 del primo set: due schemi identici, con due lungo linea, rovescio e poi diritto, bellissime esecuzioni per potenza misurata, una fluidità d’impatto assoluta a pizzicare le righe o quasi. Fino a quel preciso momento Jannik non aveva quasi usato il lungo linea di rovescio, si giocava prevalentemente al centro, e averlo fatto scientemente in quel passaggio dimostra come sia in grado di cambiare, sorprendere l’avversario e alzare il livello con schemi difficili che lui esegue da Maestro. Una bellezza, magari non facile da cogliere per tutti ma che racchiude l’essenza della sua forza e differenza su tutti gli altri.
    Nella serata Sinner ha risposto con meno prepotenza di altri match, ma è anche merito di Zverev per aver servito bene, e anche col diritto il tedesco ha spinto davvero forte sbagliando poco per i suoi standard quando entra con quella potenza. Doveva rischiare tanto Sasha, l’ha fatto e infatti è stato molto vicino a Sinner. Ha avuto più palle break, 7, contro le 4 di Jannik, ma… Sinner ne ha trasformate 2, Sasha nessuna. Sipario. L’italiano ha vinto una partita non facile, da campione. È già sicuro di essere in semifinale, venerdì contro Shelton un altro match per affinare condizione e colpi per il sabato. Jannik è in gran forma. È l’uomo da battere, ancor più se serve così. Al suo tennis costante, pressante, potentissimo e completo, se aggiungi un servizio così devastante nei momenti chiave, per tutti gli altri è solo un gran mal di testa…
    Da Torino, Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia il suo secondo match alle Finals al servizio. Una prima palla vincente, poi nello scambio Zverev è più preciso, attacca e si porta 15-30. Arriva un Ace al T, 210 km/h, ma Sasha attacca di nuovo con il rovescio e c’è una palla break sul 30-40. Altro Ace, ancora al centro. Terzo “asso”… Braccio bello caldo, ma nello scambio si fa fatica in quest’avvio, non è particolarmente profondo e Zverev entra bene. Un errore col diritto costa a JS una seconda palla break. Ace, il quarto. 1-0 Sinner, avvio non comodo. Sul 40-0 arriva il primo gran vincente di Jannik, una bordata col diritto dal centro, bellissimo impatto. 1 pari. La battuta resta il colpo più efficace per l’italiano, arriva anche un buon rovescio in avanzamento, profondo e preciso, segnali di attivazione (2-1). Molto sicuro Zverev nel suo secondo turno, asciutto e concreto. Jannik all’avvio del quinto gioco va di “smorza” e gli viene un capolavoro, salta in piedi il pubblico. Progressivamente il tennis dell’italiano diventa più intenso e meno falloso, pronto a fare due passi in campo e chiudere lo scambio di prepotenza. 4-3 Sinner, dopo 32 minuti. Zverev è sopra l’80% di prime palle in gioco, così quasi impossibile per Jannik trovare efficacia in risposta, anche perché il tedesco stasera è zero attendista, entra subito con un drive molto consistente e sbaglia poco o niente. 4 pari. Anche Jannik si prende un turno a zero, chiuso con un’altra smorzata perfetta, a punire uno Zverev un po’ dietro (5-4). Il tedesco inizia il decimo game con un errore di diritto, di poco in corridoio. Pressure On? Seconda palla… Jannik risponde da molto dietro, la caccia discretamente profonda e Sasha tira un rovescio appena out. 0-30, punteggio inedito sul servizio di Zverev. Jannik si difende con ordine sul 15-30, corre e rimette palle consistenti, tanto che Sasha stecca un diritto dopo una quindicina di colpi. Due Set Point Sinner sul 15-40! Lungo palleggio sul primo, è Jannik a tirare di pochissimo lungo un rovescio. 30-40. Serve bene Zvevev, la rimanda di là a malapena l’azzurro. Parità. Bravissimo Sinner a risalire il campo dalla risposta e con un lungo linea di rovescio e poi uno col diritto si prende di forza un terzo Set Point. BRAVO! Ancora doppio lungo linea: rovescio, poi diritto e via a rete, a chiudere con dolcezza. Un babà. SET Sinnet, 6-4. Zampata da campione del nostro Jannik, bravo a prendersi un set molto equilibrato contro un Sasha che ha servito l’87% (!) di prime in campo. Non gli è bastato…
    Sinner riparte fortissimo col servizio nel secondo parziale, dueAce e una sensazione di controllo del tempo di gioco, forte dal centro del campo, implacabile. Ha una diversa reattività e attivazione Jannik rispetto ai primi 20 minuti di match, adesso è un moto continuo fluido e potente, arriva benissimo sulla palla e scarica tutta la sua maestria in accelerazione. Zverev è costretto a giocare sulle righe o giù di lì per tenergli testa. Molto alto il livello nel terzo game, e Zverev si fa minaccioso… Regge la velocità in scambio Jannik, riesce ad andare sopra e corre benissimo sulla smorzata. 0-30. Attenzione, Sinner sbaglia un diritto banale e siamo 0-40, tre palle break per il tedesco. Perfetto Sinner, due servizi vincenti e sul 30-40 una bordata di diritto dopo un’altra gran prima al corpo. Che rischio sulla volée stoppata… la parabola esce un po’ alta ma è talmente stretta che la rincorsa di Sasha non basta. Ace, il decimo, per il 2-1. Come si è cavato dal buco… Sullo slancio, come spesso capita, JS continua a pestare durissimo in risposta, mette pressione al tedesco (15-30) ma la chance per l’allungo non arriva (2 pari). Nel quinto game Zverev trova un gran vincente col rovescio, esecuzione magistrale, quindi sul 30 pari Jannik riprova la palla corta ma stavolta Sasha intuisce e chiude bene di volo. Palla break sul 30-40… Ace. Che concentrazione, in ogni situazione critica. Segue un servizio esterno preciso e via avanti col diritto nell’angolino. Assalto respinto, 3-2. Altina la frustrazione del tedesco, che si mette in bocca il manico della racchetta per esternare un disagio totale… Sta servendo l’85% di prime in campo, non sbaglia quasi niente, ed è in svantaggio. Zverev perde il primo punto del sesto gioco e va a lagnarsi con l’arbitro per un ledwall che va ko. Polemica risibile. Il pubblico si infiamma per un passante di diritto vincente di Jannik, gli vale un interessante 30 pari con seconda di servizio… Scaltro Jannik ad alzare la parabola sul diritto di Sasha che ci casca proprio dentro e sbaglia malamente. 30-40, ora la palla break è per il pusterese. PERFETTO! Sinner risponde, spinge in lungo linea e butta Zverev nell’angolo, e lo punisce con una smorzata di diritto cross stavolta imprendibile. BREAK Sinner, Black Mamba. 4-2. Zverev non cede, anzi. Entra forte in risposta e provoca due errori di Sinner, 0-30. Che qualità dell’italiano, si difende come un gatto da fondo campo e trova la coordinazione per tirare un rovescio passante raccogliendo la palla in terra, bellissima esecuzione e vincente. 30 pari. Non entra la prima in questo game, e Sasha pressa con grande potenza col diritto. Va prendersi la settima PB del match sul 30-40. Ancora col servizio Jannik si salva. Torna l’Ace, momento ideale per allontanare l’avversario e altre battute eccellenti. 5-2 Sinner. Ormai è accademia, Sinner chiude in bellezza l’incontro per 6-3 con un altro turno di battuta eccellente, e non c’è numero che possa esprimere quanto sia stato bravo a ricavare il massimo dalla prima palla ogni volte che ne ha avuto bisogno. Un Sinner davvero fortissimo. Implacabile.

    Jannik Sinner vs Alexander Zverev ATP Turin Jannik Sinner [2]66 Alexander Zverev [3]43 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3A. Zverev 15-0 ace 30-0 40-05-2 → 5-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-2 → 5-2A. Zverev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-2 → 4-2J. Sinner 15-0 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-402-2 → 3-2A. Zverev 15-0 15-15 15-30 40-30 ace2-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1A. Zverev 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1J. Sinner 15-0 ace 40-0 ace 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1A. Zverev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 40-A5-4 → 6-4J. Sinner 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4A. Zverev 15-0 30-0 ace 40-04-3 → 4-4J. Sinner 30-0 ace 40-0 40-153-3 → 4-3A. Zverev 15-0 15-15 15-30 30-30 ace3-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-152-2 → 3-2A. Zverev 15-15 30-15 ace 40-152-1 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 40-15 ace1-1 → 2-1A. Zverev 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-40 ace A-40 40-40 40-A A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2025 – Torino: Il programma completo di Mercoledì 12 Novembre 2025. Jannik Sinner giocherà in sessione serale

    Se il livello di FAA è cresciuto anche rispetto a Parigi, come parrebbe, lo valuteremo nel suo incontro con Shelton.Per quanto riguarda Zverev, dato in ottima forma e con ottimo feeling con la superficie (medio)veloce di Torino, anche su SuperTennis lo considerano molto pericoloso pure per questo Sinner, a conferma di un “girone di ferro” per l’italiano. LEGGI TUTTO

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    Musetti alle Finals: come cambiano i gironi (e il programma delle prime due giornate)

    Lorenzo Musetti, prima apparizione alle Finals

    Un’altra sconfitta in finale, al termine di una lotta feroce, a tratti sportivamente disperata, per Lorenzo Musetti ma stavolta il boccone da mandare giù è un po’ meno amaro. Novak Djokovic infatti supera il top10 di Carrara all’ATP 250 di Atene, ma dal labiale del serbo nel saluto molto cordiale sul net si intuisce un “sarai comunque a Torino”. Infatti il 24 volte campione Slam di Belgrado, dopo la cerimonia ufficiale nel gigantesco catino ellenico, ha annunciato la decisione di non volare a Torino e rinunciare così per il secondo anno consecutivo alle ATP Finals. Nella nota diffusa dall’ATP, il motivo del forfait è ufficialmente “shoulder injury”, ossia un problema alla spalla.Questa la dichiarazione di Djokovic, affidata ad una storia Instagram, dopo il trionfo ad Atene: “Non vedevo davvero l’ora di competere a Torino e dare il massimo, ma dopo la finale di oggi ad Atene sono triste di dover annunciare che devo ritirarmi a causa di un infortunio che non è ancora guarito. Mi dispiace sinceramente per i tifosi che speravano di vedermi giocare — il vostro supporto significa moltissimo per me. Auguro a tutti i giocatori un torneo straordinario e non vedo l’ora di tornare presto in campo con tutti voi!”.
    Entra quindi al suo posto il primo “alternate”, il nono nella Race, proprio Lorenzo Musetti che ha terminato la sua corsa stagionale con una manciata di punti in meno di Felix Auger-Aliassime.
    Ricapitolando: il canadese si qualifica di diritto come ottavo della Race 2025 ed è inserito all’interno del Gruppo Bjorn Borg capeggiato da Jannik Sinner; l’italiano invece, sostituendo Djokovic (quarto nella Race to Turin) è inserito come nono giocatore nel Gruppo Jimmy Connors, guidato dal n.2 ATP Carlos Alcaraz.
    Dopo le variazioni dell’ultima ora, i gruppi delle ATP Finals 2025 sono così formati:
    Gruppo Jimmy Connors
    (1) Carlos Alcaraz (ESP)
    (6) Taylor Fritz (USA)
    (7) Alex De Minaur (AUS)
    (9) Lorenzo Musetti  (ITA)

    Gruppo Bjorn Borg
    (2) Jannik Sinner (ITA)
    (3) Alexander Zverev (GER)
    (5) Ben Shelton (USA)
    (8) Felix Auger-Aliassime (CAN)

    Le ATP Finals scattano domani con i primi incontri. Si inizia alle ore 11.30 con il doppio, quindi alle 14 il primo singolare. La sessione serale si apre alle 18.00 con un doppio e quindi alle 20.30 il secondo singolare. Domenica scatta il gruppo Connors in singolare, questo il programma:
    Sessione diurna
    Granollers/Zeballos vs. Krawitz/Puetz
    Alcaraz vs. De Minaur

    Sessione serale
    Bolelli/Vavassori vs. Cash/Glasspool
    Zverev vs. Shelton

    Il programma di Lunedì 10 vede in campo i due azzurri in singolare, non era mai accaduto nella storia del torneo. Nel 2021 Sinner subentrò a un infortunato Matteo Berrettini, ma i due di fatto non hanno giocato “insieme”.
    Sessione diurna
    Arevalo/Pavic vs. Salisbury/Skupski
    Musetti vs. Fritz

    Sessione serale
    Heliovaara/Patten vs. Harrison/King
    Sinner vs. Auger-Aliassime

    Da Torino, Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Cahill parla da Torino: “Il mio futuro è nelle mani di Jannik. Abbiamo fatto una scomessa e sono uomo di parola. Se vuole che resti, resterò”

    Darren Cahill

    A poche ore dall’avvio dell’edizione 2025 delle Nitto ATP Finals, arriva da Torino la notizia tutti gli appassionati di Sinner speravano: Darren Cahill ha dato la sua disponibilità a restare nel team del n.1 del mondo anche l’anno prossimo. Parlando al Media Day, questo il passaggio più significativo del coach australiano. “Sinner è un ragazzo incredibile con cui lavorare. Voglio che lui faccia quello che crede sia il meglio per lui. Potrebbe anche fargli bene sentire una voce nuova, ma se lui ritiene che la cosa migliore sia continuare con me, allora continueremo” afferma Cahill. “Prima di Wimbledon abbiamo fatto una scommessa, che se avesse vinto la finale del singolare, avrebbe potuto scegliere lui cosa avrei fatto nel 2026. Io sono un uomo di parola. Alla fine dell’anno parleremo, voglio che faccia ciò che è sente come il meglio per lui. Se ritiene che sia arrivato il tempo per cambiare, lo aiuterò a trovare la persona giusta per proseguire. Sarebbe giusto ruotare di tanto in tanto, ma se lui non è ancora pronto a farlo, non c’è problema”. Jannik nella recente intervista a Sky Sport ha affermato che il suo obiettivo e far restare Darren, quindi i due dovrebbero continuare insieme anche nella prossima stagione. “Il nostro ruolo come allenatori di Jannik è cercare di arrivare al punto in cui il giocatore è in grado di poter prendere decisioni da solo. Per questo motivo, molti allenatori nel tennis hanno un periodo di quattro o massimo sei anni con un giocatore: è il periodo in cui si ottiene il massimo reciproco” afferma l’allenatore australiano.
    Poi una nota su come Sinner è arrivato a Torino: “Siamo molto contenti di come Jannik sta giocando e si sta allenando ogni giorno. Arriva a questo torneo in ottima forma.. La corsa al numero 1 è affascinante, non pensavamo che questa fosse una possibilità fino a un paio di settimane fa, non ne parlavamo affatto. Lui e Carlos hanno fatto due ottime annate, ma indipendentemente da quello che accadrà siamo molto felici di com’è andata la stagione”.
    “Abbiamo lavorato per costruire un ambiente salutare con Jannik negli ultimi tre anni” continua Cahill. “Noi del team guardiamo il tutto verso il lungo periodo, non si lavora cercando di allenarlo solo focalizzandosi sul torneo della settimana, è necessario strutturare un piano pensando a quello che Jannik potrà essere come tennista tra due o tre anni. Parliamo tutti insieme su dove si può migliorare, come strutturare l’allenamento, quello che noi ci aspettiamo da lui. Sempre si cerca di fare del nostro meglio in campo. Tutti questi aspetti sono importanti per Jannik perché così sente che tutti noi siamo pienamente coinvolti nel portarlo ad essere un tennista sempre migliore e anche una persona più matura anche fuori dal campo. Credo che questa consapevolezza lo aiuti ad essere più rilassato perché è sente come il team lo stia accompagnando verso la giusta direzione”.
    L’ultimo passaggio Cahill lo dedica alla Davis, di cui tanto si è parlato in Italia. Darren lo spingeva a non giocare già lo scorso anno. “L’anno scorso avevo consigliato Jannik di non giocare la Davis, forse sarebbe stato meglio. Ma lui mi ha risposto seccamente di voler giocare, voleva difendere il titolo vinto l’anno precedente. Non sono decisioni facili, sono questioni complicate ma allo stesso tempo c’è un calcolo dietro. Il nostro è quello di portare Jannik ad essere un tennista ancora più forte quando arriverà intorno a 28 anni”.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner arriva alle ATP Finals da favorito, ma avverte: “Non mi considero mai davvero il numero uno”

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Jannik Sinner approda alle ATP Finals 2025 come principale favorito al titolo e con un obiettivo aggiuntivo: difendere il trofeo conquistato lo scorso anno a Torino. Il recente trionfo al Rolex Paris Masters ha ribadito la sua superiorità sulle superfici indoor, dove il numero uno del mondo ha espresso un livello di gioco dominante per tutta la stagione.
    Nonostante ciò, Sinner mantiene il profilo basso e respinge l’etichetta di “numero uno” come condizione mentale permanente. L’italiano continua a ripetere che, per lui, c’è sempre margine di miglioramento, e che il confronto al vertice con Carlos Alcaraz resta una spinta continua.Durante il Media Day delle Finals, Sinner ha analizzato con sincerità la lotta per il primo posto del ranking: “L’eliminazione precoce di Carlos a Parigi ha aperto alcuni scenari che seguo da vicino, ma so che se lui gioca molto bene, non ho possibilità indipendentemente dai miei risultati. L’anno scorso provai un’emozione incredibile sollevando il trofeo e vorrei riviverla, indipendentemente da chi chiuderà l’anno da numero uno. La chiave per giocare bene è rimanere il più libero possibile”.
    L’azzurro ha ribadito l’importanza delle Finals, pur riconoscendo che nessun torneo può essere paragonato a uno Slam. “Questo è uno dei tornei più importanti, soprattutto considerando la questione del numero uno. Ma uno Slam resta sopra tutto. Qui il margine di errore è minimo: partire male incide moltissimo. Sono felice di essere qui e di giocare davanti al pubblico italiano. Se chiuderò l’anno al meglio sarà fantastico; se non succederà, avrò comunque disputato una stagione incredibile, con pochi tornei ma tantissime vittorie”.
    Sinner ha commentato anche le parole di Alexander Zverev, che ha dichiarato di preferire affrontare Alcaraz indoor piuttosto che Sinner: “Mi fa piacere ciò che ha detto Zverev. So di essere molto forte al chiuso e ne sono consapevole, ma basta rilassarsi un attimo e tutto si complica”.Infine, l’italiano ha chiarito il suo approccio mentale alla classifica: “A mio parere sbagli a pensare di essere il numero uno. Io mi considero sempre il numero due, perché c’è sempre lavoro da fare. I numeri sono lì, certo, ma mentalmente cerco altre motivazioni”.Sinner arriva a Torino come uomo da battere, ma con i piedi ben saldi a terra. Ora tocca al campo.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO