Sinner non brilla ma regola Cerundolo, è nei quarti al Masters 1000 Parigi (vs. Shelton)
Jannik Sinner – Foto Patrick Boren
 Bassa energia, pochissimo anticipo, piedi stranamente pesanti e tanta fatica ad ingranare col braccio, ma anche un Sinner “sbiadito” e lontano dalle sue giornate migliori regola in due set Francisco Cerundolo al Masters 1000 di Parigi. 7-5 6-1 lo score conclusivo di una partita davvero modesta e poco spettacolare ma che apre al n.2 del mondo le porte dei quarti di finale a La Defense Arena, dove lo attende il super servizio di Ben Shelton con un palio un posto in semifinale e, soprattutto, la chance per riprendersi lunedì prossimo la prima posizione nel ranking ATP scavalcando Alcaraz in caso di vittoria del torneo. È stato davvero inusuale vedere Jannik così scarico di energia ad inizio partita, totalmente imballato e incerto in ogni fase di gioco, tanto da commettere errori per lui banali e subire due contro break di fila dopo averlo strappato a Cerundolo, e senza che l’argentino abbia fatto chissà cosa per mettere l’italiano in difficoltà. Errori uno dietro l’altro e anche un atteggiamento in campo di chi non si sente per niente bene, libero, sicuro, con passi al rallentatore anche tra un punto e l’altro e con sguardi un po’ spenti verso il suo angolo che, con pazienza, cercava di riaccenderlo. Chiuso il primo set con tanta fatica e la collaborazione di un Cerundolo crollato sotto lo stress del punteggio, nel secondo parziale Sinner si è preso un break di vantaggio immediato e da lì in avanti si è un filo acceso, ha alzato il livello di energia sia nella spinta dei colpi che come movimento sul campo, e Francisco non è riuscito a stargli dietro. Per la prima volta Sinner è nei quarti al Masters 1000 di Parigi, era l’unico torneo di questa categoria nel quale ancora non era arrivato tra i migliori otto. E la striscia dei sui successi indoor (23), continua.
 Vedendolo così incerto fisicamente, fiacco, in grande difficoltà ad attivarsi e scaricare forza sia coi piedi che con i colpi, si è subito pensato a un qualche problema di salute, magari un piccolo stato febbrile o influenzale. Come nel suo stile, Jannik non parla quasi mai delle proprie condizioni e nell’intervista flash in campo ha tagliato corto focalizzandosi sulla partita: “Sono stato due volte avanti di un break nel primo set, ma non mi sono messo in condizione di allungare. Ho finito la partita in crescendo e questo mi dà fiducia per domani, l’importante è recuperare. In difficoltà fisica? Non sono fresco fresco… (accennando un mezzo sorriso di circostanza…), è stata una partita non così dura durata un’ora e mezza e così con un buon riposo spero di stare meglio e sentirmi al 100% domani. L’avversario domani sarà. Sono contento di aver vinto, alla fine non è andata così male e vediamo come andrà domani”.
 Bocca praticamente cucina, con la soddisfazione del finale in crescendo che di sicuro ha fatto uscire Jannik dal campo con sensazioni assai migliori rispetto al pessimo avvio. Senza arrivare a scomodare la funesta finale di Cincinnati, praticamente non giocata perché k.o., Sinner ha disputato una partita spingendo poco e niente nel primo set, forse perché non se la sentiva o era in difficoltà a mettersi in moto. Ha servito più piano del solito l’azzurro, ha risposto con discreto ordine ma senza avventarsi con la solita aggressività sulle tante seconde battute di Cerundulo (alla fine del primo set l’argentino era addirittura al 49% di prime in gioco) e scambiava corto, senza anticipare la palla e scatenare la potenza del suo braccio. Scambi lunghi, senza cambiare ritmo o nemmeno cercare variazioni interessanti per spostare l’avversario. Sinner spento, a scartamento ridotto, si limitava a tenere lo scambio e portare l’altro all’errore, con rari vincenti. Francisco pure non era affatto in una delle sue migliori giornate, altrimenti la faccenda avrebbe potuto anche complicarsi maledettamente per Jannik. È stata una partita brutta, con molti errori e pochissimi scambi davvero degni di nota.
 Il segnale che Sinner si fosse finalmente un po’ attivato è arrivato nel game fiume in risposta all’inizio del secondo set, quando ha tirato un paio di vincenti in lungo linea di grandissima qualità, prima un rovescio davvero dinamico abbassandosi benissimo sulle ginocchia, e quindi un diritto in corsa lungo linea che l’ha portato al break che ha definitivamente spaccato la partita in due. Da lì in avanti non c’è più stata gara, e Sinner ha trovato un po’ più di intensità generale, con traiettorie in scambio più profonde e anche una prima palla più incisiva, con impatti più netti. Negli ultimi venti minuti di partita si è udito un suono diverso all’impatto, più pieno, più potente, da Sinner. Una prestazione non buona, da archiviare in fretta. La speranza è che sia stata solo una giornata non buona e che domani Jannik possa affrontare Shelton con altra energia ed intensità. Non si può essere sempre al meglio, e ricordiamoci che l’azzurro ha giocato la settima partita in nove giorni, in condizioni anche lente che di sicuro non lo favoriscono. Non si può sempre dominare e brillare, ma la chance per riprendersi il primo posto è a dir poco allettante e sarebbe un peccato non farcela per la fatica.
 Marco Mazzoni
La cronaca
 Sinner alza la prima palla del match, si prende il punto con un diritto cross velocissimo, imprendibile. Poi due Ace e servizio vincente, parte a tutta Jannik di sicuro per mandare un segnale di forza ad un avversario mentalmente pugnace. 1-0. Jannik si prende due punti in risposta dal 40-0, ma la prima smorzata non ha l’effetto voluto, Cerundolo chiude sul net su di un lob non abbastanza alto. 1 pari. Comoda la gestione del game di servizio per l’italiano, e nel quarto game inizia a “pestare” in risposta, con Cerundulo un po’ fermo, forse banalmente investito dalla profondità dei colpi di Sinner. Sotto 0-30, Francisco combina un vero disastro tirando fuori 3 metri un diritto che gli costa tra palle break. Arriva lo scambio più lungo di quest’avvio di partita, l’argentino prova a spostare l’italiano ma Jannik riguadagna il centro e tira un altro diritto cross letale, come nel primissimo punto. BREAK Sinner, 3-1. L’ottima partenza forse distrae l’azzurro: due errori col diritto e poi anche un rovescio, banalissimo in scambio. Si ritrova sotto 15-40. Alza l’attenzione Jannik, si mette a macinare di pressione, guadagna campo col lungo linea e chiude ancora col diritto cross, 30-40; arriva il Contro BREAK, con un diritto inside out di Jannik fuori. Brutto game, 4 errori, senza una particolare pressione imposta da Cerundolo. 3-2. Sembra scarico in questa fase l’azzurro, come se non riuscisse o non volesse spingere a tutta la macchina del suo corpo. Appena lo fa, impone un ritmo e progressione superiore all’argentino, che alla lunga cede. Esempio lampante lo scambio duro sul 15-30, che porta a Sinner due nuove palle break. Doppio fallo sulla prima di Francisco, BREAK e 4-2 Sinner. Fase oggettivamente modesta per non dire brutta del match, pochi vincenti e lo spettacolo langue. Tutto sembra stare nell’energia con la quale Jannik gioca lo scambio: se è alta, molti colpi ma alla fine si prende il punto. È un gioco però dispendioso, di punti rapidi pochi, serve l’aiuto del servizio per il punto diretto o l’apertura totale del campo. Altri due errori, brutti, di Jannik, pessimo il diritto a mezza rete che gli costa il 15-40. Niente, altro errore del n.2 del mondo, un rovescio out. 4-3. Lento nell’arrivare sulla palla. Sembra che faccia tutto, all’improvviso, pianissimo a livello di energia. Dopo due break subiti, Jannik torna sicuro al servizio ma senza spingere molto la prima palla, cerca una parabola più lavorata. 5-4. Strano, molto strano vedere Sinner arrivare così scomposto come sul diritto tirato out sul 30-0, e la sua faccia non cela fatica o un senso di scoramento, di sicuro non è soddisfatto della sua prestazione. Cernundolo è più ordinato e sbaglia di meno, 5 pari. Al servizio tutto sommato “c’è”, ma troppi gli errori non usuali per Jannik, come il rovescio tirato in rete a campo aperto sul 15 pari del 6-5, a campo aperto. Una stecca di Francisco porta lo score 30 pari, è a due punti dal set Sinner. Ecco il set point, con una risposta discreta che mette pressione all’argentino. Uff! Cerundolo prende in contro piede Sinner e poi cerca la smorzata, idea giusta ma la palla non passa la rete. SET Sinner, pronto a capitalizzare la tensione che sul 5-6 ha attanagliato e bloccato l’argentino. Uno set vinti più brutti di Sinner da molto tempo, con 3 break strappati ma due subiti.
 Fa tutto in leggero ritardo rispetto ai suoi standard Sinner, meno anticipo, meno veemenza, poca intensità. Si prende a 30 il primo turno con un diritto inside out che fulmina Cerundolo, ma anche come cammina tra un punto e l’altro denota una fiacchezza non da giornata buona. Nel secondo game Sinner risale da 30-0, dopo un diritto per lui terribile, colpito talmente male che quasi non arriva alla rete… Finalmente un GRAN colpo di Sinner, si abbassa benissimo sulle ginocchia e lascia correre le braccia con un rovescio lungo linea spettacolare. Con pazienza e fatica Jannik arriva a palla break ai vantaggi, e stavolta se la gioca bene Cernundolo, con un buon attacco e tocco volo anche migliore. È un game fiume, con qualche barlume di maggiore intensità in Sinner, almeno spinge di più con la risposta. Con uno scambio ben gestito e concluso con un rovescio lungo linea eccellente, l’italiano si guadagna un’altra palla break, quando il game arriva a 10 minuti. Eccolo! Cerundulo sposta a destra Sinner che lascia partire un diritto lungo linea imprendibile. Due fiammate da JS che lo portano al BREAK, 2-0. Stavolta non c’è contro-break: Jannik serve, spinge un po’ di più e viene pure a rete a prendersi il game a zero, con un tocco eccellente in diagonale di volo. 3-0, e quinto game di fila. Non è affatto un buon Sinner, ma ha ridotto a zero o quasi gli errori e spinge arrivando con più velocità sulla palla, quell’anticipo che poco si era visto ben poco. La maggior vivacità e barlumi di quell’intensità che lo rendono eccezionale sono sufficienti a mettere sotto scacco l’argentino, che concede due chance del doppio break, ma Francisco stavolta comanda col diritto e non sbaglia, annullando la chance all’italiano. 3-1, poi un altro turno a zero per Jannik, 4-1. Solo due punti al servizio persi nel set per l’azzurro. Cerundolo sembra non crederci più tanto… sparacchia via dal 30-0 e subisce il BREAK che manda Sinner a servire per chiudere sul 5-1. Senza patemi l’azzurro chiude il match con un servizio vincente, un’ora e 25 minuti di partita, in crescendo ma complessivamente molto modesta.
Francisco Cerundolo vs Jannik Sinner ATP Paris Francisco Cerundolo51 Jannik Sinner [2]76 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 df 15-15 30-15 40-151-5 → 1-6F. Cerundolo 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-4 → 1-5J. Sinner 15-0 30-0 40-01-3 → 1-4F. Cerundolo 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-3 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3F. Cerundolo 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 df A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A0-1 → 0-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Cerundolo 0-15 15-15 30-15 30-30 30-405-6 → 5-7J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 5-6F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5F. Cerundolo 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 15-30 15-402-4 → 3-4F. Cerundolo 0-15 15-15 15-30 15-40 df2-3 → 2-4J. Sinner 0-15 0-30 15-40 30-401-3 → 2-3F. Cerundolo 0-15 0-30 0-401-2 → 1-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 df1-1 → 1-2F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO
 
 

