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    Sinner eguaglia Pietrangeli: 86 vittorie Slam a soli 24 anni. Record su record per il numero 1

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Da mesi la stampa italiana prova a dribblare la domanda più scomoda di tutte: è Jannik Sinner il miglior tennista italiano della storia? La risposta non può che essere una: sì. E lo è già da tempo. I record di Nicola Pietrangeli, colonna portante del tennis azzurro del dopoguerra, stanno cadendo uno dopo l’altro, ma il “sorpasso” ormai è innegabile.La conferma più recente è arrivata nella notte di New York: grazie alla vittoria contro Lorenzo Musetti ai quarti di finale dello US Open 2025, Sinner ha raggiunto quota 86 successi nei tornei dello Slam, eguagliando lo storico primato di Pietrangeli. La differenza è che il campione altoatesino ha appena 24 anni: impossibile immaginare fino a quale cifra potrà spingersi entro la fine della carriera.
    Il nuovo record: 25 vittorie Slam in una sola stagioneUn altro dato impressionante riguarda le 25 partite vinte da Sinner negli Slam del 2025. Non è la prima volta che un grande campione riesce a toccare questo traguardo, ma qui conta soprattutto l’età. Fino a ieri, il più giovane di sempre era Mats Wilander, capace di conquistare 25 successi nel 1988 a 24 anni e 20 giorni. Quel primato resisteva da quasi quarant’anni, ma è appena caduto: Sinner lo ha strappato con 20 anni e 18 giorni, stabilendo un nuovo standard generazionale.E non è finita, perché il torneo è ancora in corso: l’altoatesino potrebbe allungare ulteriormente questo record già storico.
    Semifinale in tutti e quattro gli SlamCon il successo contro Musetti, Sinner ha centrato per la prima volta in carriera le semifinali in tutti e quattro i tornei del Grande Slam nella stessa stagione. Un traguardo che lo colloca in una lista d’élite che comprende nomi come Jack Crawford, Don Budge, Frank Sedgman, Lew Hoad, Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic.E proprio Djokovic è l’altro protagonista di questa impresa: come Sinner, anche il fuoriclasse serbo ha raggiunto le semifinali in tutti i major del 2025. L’ultima volta che due giocatori hanno compiuto un percorso simile nello stesso anno risale al 2011 (Djokovic e Murray). Prima ancora era successo nel 2008 (Nadal e Federer) e nel 1969 (Laver e Roche).
    La consacrazione definitivaNumeri, primati, continuità. Jannik Sinner non è soltanto il presente del tennis italiano, ma anche il futuro prossimo del circuito mondiale. E se qualcuno nutriva ancora dubbi sul suo posto nella storia, questi US Open stanno confermando che il numero uno del mondo è già, senza alcuna esitazione, il miglior tennista italiano di sempre. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner soffre ma rimonta alla grande: 9 game consecutivi e ottavi agli US Open

    Jannik Sinner nella foto – Foto Getty Images

    Queste sono le partite che possono cambiare il destino di un torneo. Jannik Sinner non era nella sua miglior giornata, i colpi non filavano come al solito e davanti a lui c’era un Denis Shapovalov scintillante, capace di esaltarsi con talento puro e variazioni continue. Per oltre due set l’azzurro è sembrato quasi in balìa dell’avversario, costretto a inseguire e a fare i conti con troppi errori gratuiti. La partita stava prendendo una piega pericolosa quando, nel terzo set, Sinner si è ritrovato a fronteggiare una palla dello 0-4. Quel momento è stato lo spartiacque: l’altoatesino ha cancellato il doppio break e da lì ha infilato nove game consecutivi, ribaltando completamente inerzia e destino del match.
    Da quella svolta non c’è stato più ritorno: Sinner ha ritrovato fiducia, ritmo e precisione, mentre il canadese ha cominciato a smarrirsi sotto i colpi del numero 1 del mondo. Dopo 3 ore e 12 minuti, il punteggio ha recitato 5-7, 6-4, 6-3, 6-3, consegnando all’italiano il pass per gli ottavi di finale dello US Open. Una vittoria sofferta e dispendiosa, che può però diventare benzina mentale per le prossime sfide. Lì, Sinner potrebbe incrociare Alexander Bublik, avversario ostico che lo ha già battuto sull’erba di Halle, o l’americano Tommy Paul. Sarà un altro esame difficile, ma il carattere mostrato oggi lascia ben sperare.
    Primo set: Shapovalov avanti 7-5Parte forte Denis Shapovalov, mostrando subito grande aggressività al servizio e nelle variazioni da fondo. Jannik Sinner fatica a trovare continuità in risposta e si complica la vita con troppi doppi falli (ben quattro nel set). Dopo un inizio equilibrato, il canadese si prende il break al terzo game e sembra in pieno controllo fino al 5-2.L’azzurro reagisce con orgoglio: approfitta di uno smash clamorosamente sbagliato da Shapovalov e con un pallonetto spettacolare dopo uno scambio infinito conquista due palle break che poi diventerà contro-break, riportandosi sul 5-5. Il numero 1 del mondo sembra aver trovato la chiave, ma nel momento decisivo incappa ancora in qualche errore di troppo.Sul 5-5, Shapovalov annulla una palla break e con coraggio si affida al servizio e al diritto per piazzare lo strappo decisivo. Sinner commette l’ennesimo doppio fallo e regala il set al canadese, che chiude 7-5 dopo un’ora di grande spettacolo, confermando un livello di gioco che non mostrava da mesi.
    Secondo set: Sinner rimette in equilibrio, 6-4Dopo il primo set ceduto 5-7, Jannik Sinner torna in campo con la giusta determinazione, pur senza cancellare i problemi al servizio che lo hanno condizionato nella prima frazione. Denis Shapovalov, spinto da un tennis esplosivo e rischioso, continua a martellare con il servizio e con le variazioni di rovescio, mettendo spesso in difficoltà il n.1 del mondo.Il canadese parte forte e tiene il comando dei primi giochi, approfittando di alcuni errori non forzati di Sinner, soprattutto con il diritto. L’altoatesino, però, resta agganciato al punteggio e sul 3-3 trova il break tanto atteso: Shapovalov commette un doppio fallo e sbaglia due colpi consecutivi, permettendo all’azzurro di strappare il servizio per la prima volta nel match.Da lì in avanti il set cambia volto. Sinner acquista fiducia, mette più prime in campo e comincia a spingere con maggior coraggio da fondo. Shapovalov prova a rimanere in scia, ma sul 5-4 Sinner serve per il set con grande solidità: pochi scambi, tanto controllo e un errore in back di rovescio del canadese sancisce la fine della frazione.
    Terzo set: la rimonta di Sinner, da 0-3 a 6-3L’azzurro, partito male e sotto di un break, ha saputo aggrapparsi al match con carattere e solidità, ribaltando completamente l’inerzia fino a chiudere il set sul 6-3.L’avvio è stato tutto di marca canadese: Shapovalov ha iniziato a martellare con servizio e diritto, costringendo Sinner a cedere subito la battuta. Denis si è portato sul 3-0, con l’italiano nervoso e falloso, tanto da lanciare a terra la racchetta dopo l’ennesimo errore di rovescio. In quel momento, Denis ha avuto anche una palla per il 4-0 pesante, annullata da un lampo di orgoglio di Sinner.Da lì è iniziata un’altra partita. Spinto dalle parole del suo angolo (“Oggi è così: bisogna stare lì e lottare”), il numero 1 del mondo ha alzato l’intensità da fondo, recuperato il break e ritrovato fiducia nei colpi. Shapovalov, al contrario, ha iniziato a commettere errori pesanti, tra doppi falli e decisioni affrettate nei momenti cruciali.Sinner ha infilato sei giochi consecutivi, passando da uno scoraggiante 0-3 a un entusiasmante 6-3, chiudendo il set con un rovescio incrociato vincente che ha mandato il canadese fuori giri.
    Quarto set: la chiusura di Sinner, 6-3Il parziale si apre con l’altoatesino subito determinato al servizio. Dopo un avvio in equilibrio, è Sinner a piazzare il primo strappo: un break nel secondo gioco che mette immediatamente Shapovalov con le spalle al muro. Il canadese continua a mostrare la sua proverbiale aggressività, ma anche un numero eccessivo di errori gratuiti e soprattutto doppi falli – ben nove alla fine del match – che rendono impossibile mantenere alta la pressione.Sul 3-0 Sinner trova totale sicurezza nel suo gioco. Il canadese non si arrende, ritrova qualche ace e annulla persino la chance per il 5-1 pesante, ma ormai l’inerzia è chiaramente dalla parte del numero 1 del mondo.Nel finale, con il punteggio sul 5-3, Sinner deve fronteggiare un ultimo momento di tensione: Shapovalov si procura una palla break per riaprire la partita, ma la freddezza dell’azzurro con servizio e smash dissolvono le paure.Il punto conclusivo arriva con un diritto di Sinner che costringe il canadese all’errore: 6-3, set e partita.
    Slam Us Open J. Sinner [1]5666 D. Shapovalov [27]7433 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 4J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 6-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-05-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2D. Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1D. Shapovalov 0-15 15-15 ace 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 A-403-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 40-02-0 → 3-0D. Shapovalov 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 df 40-A1-0 → 2-0J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 3D. Shapovalov 0-15 0-30 15-30 15-405-3 → 6-3J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-154-3 → 5-3D. Shapovalov 0-15 0-30 df 0-40 df 15-40 30-40 40-40 40-A df3-3 → 4-3J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3D. Shapovalov 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 ace 40-A df 40-40 ace 40-A df1-3 → 2-3J. Sinner 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-3 → 1-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-3 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3D. Shapovalov 0-15 df 0-30 0-403-3 → 4-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-402-3 → 3-3D. Shapovalov 15-0 ace 30-0 40-02-2 → 2-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-151-2 → 2-2D. Shapovalov 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 df 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1D. Shapovalov 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 0-15 df 15-15 30-15 30-30 30-40 df5-6 → 5-7D. Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-5 → 5-6J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5D. Shapovalov 0-15 df 0-30 15-30 15-403-5 → 4-5J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-302-5 → 3-5D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 40-01-4 → 2-4D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace1-3 → 1-4J. Sinner 0-15 0-30 df 15-30 30-30 ace 30-401-2 → 1-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-0 ace1-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 1-1D. Shapovalov 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 0-1
    Statistiche Tennis: Sinner vs Shapovalov

    Statistica
    Sinner 🇮🇹
    Shapovalov 🇨🇦

    STATISTICHE DI SERVIZIO

    Ace
    2
    15

    Doppi falli
    5
    9

    Prima di servizio
    64/110 (58%)
    66/126 (52%)

    Punti vinti sulla prima
    54/64 (84%)
    48/66 (73%)

    Punti vinti sulla seconda
    23/46 (50%)
    27/60 (45%)

    STATISTICHE DI RISPOSTA

    Punti vinti in risposta
    51/126 (40%)
    33/110 (30%)

    Palle break convertite
    6/13 (46%)
    3/6 (50%)

    STATISTICHE DEI PUNTI

    Punti vinti a rete
    17/21 (81%)
    10/19 (53%)

    Vincenti
    31
    30

    Errori non forzati
    36
    47

    Totale punti vinti
    128
    108

    STATISTICHE FISICHE

    Distanza percorsa
    9400.3 ft
    9355.9 ft

    Distanza media per punto
    39.8 ft
    39.6 ft LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Mi rilasso con i Lego, qua a New York ho costruito una Porsche in cinque ore. Sono una persona umile, non mi piace dire sono il n.1 del mondo”

    Jannik Sinner a Cincinnati

    “Lego Master” oltre che campione di Wimbledon? Perché no…! Il rilassamento per un tennista è fondamentale. Ogni giocatore è sottoposto ad alto stress fisico ed emotivo nelle grandi sfide in campo, e ci si può rilassare in mille modi, ognuno trova la sua strada per staccare la spina e ritrovare serenità, calma e pace. Jannik Sinner per questo ha abbracciato una nuova passione: i Lego. L’ha raccontato in un incontro con alcuni giornalisti in quel di New York, dove oggi scatta l’edizione 2025 di US Open. Un torneo dello Slam è il culmine nel calendario e per Jannik questo pronto a scattare è ancor più importante visto che è il campione in carica e dietro scalpita Carlos Alcaraz, deciso a scalzarlo sul trono del ranking. Il torneo della “grande mela” sarà una corsa a due per la leadership in classifica: nella Live lo spagnolo è davanti di 60 punti, forte degli ottimi risultati degli ultimi mesi. Quindi chi dei due otterrà il risultato migliore, tra due settimane sarà n.1. Riportiamo alcune delle risposte più curiose di quest’incontro con la stampa, riportato dal Corriere della Sera, in cui si è spaziato tra campo e vita. Sinner ha anche confessato di essere “innamorato”, ma chiusura totale sui dettagli. Come sempre, del resto,
    “Mi sono appassionato ai Lego, moltissimo. Di sera, per esempio, costruisco con i Lego” racconta un divertito Jannik, “Cosa costruisco, Beh, un’auto ovviamente. Qui a New York so di avere un po’ più tempo e c’è un negozio di Lego molto vicino al mio hotel. Perciò ci sono andato, ho comprato una Porsche. E l’ho finita in un giorno, in cinque ore. Allora ho pensato: me ne serve una più grande. Il mio istinto mi dice che l’ultima che ho preso è troppo grande… Ma mi piace. Metto su la musica e penso ad altro. Quando sei un tennista o un atleta, hai così tanti pensieri nella testa, e anche pressioni. Tutto il tempo. E quindi di sera mi piace. Che musica ascolto? Un po’ di tutto, non ho una mia playlist, devo controllare Spotify per vederlo… ‘Until we leave the ground’ di Steve James”.
    Importante la conferma sulle proprie condizioni: “Sto bene, oggi è il primo giorno dove sto di nuovo bene. Dove tutte le cose vanno bene. Abbiamo fatto qua due allenamenti tra oggi e ieri, quindi sta andando tutto verso la direzione giusta”.
    Sul tanto dibattuto tema del calendario e troppi impegni, Sinner resta della sua idea: è vero, ma alla fine sceglie il giocatore: “A parte che non è facile perché ci saranno delle dinamiche dietro, che noi non sappiamo… ci sono dei giocatori che non son d’accordo, c’è sempre qualcosa, non puoi mai essere perfetto. Sai il torneo è quello lì, alla fine è una nostra scelta, come dico sempre, se vogliamo giocare o non vogliamo giocare“.
    Essere da oltre un anno numero uno del mondo non è un pensiero ricorrente: “No, perché credo che sono sempre stato una persona umile e non mi piace dire ‘sono il numero uno al mondo’. Posso dire che sono un giocatore forte, però credo che si diventa numero uno non solo in campo da tennis ma per come gestisci le cose fuori dal campo, come ti comporti. Il tennis è importante, è la mia vita, ma è piccolo, non è tutto, e quando hai 35-40 anni il gioco finisce e poi devi anche decidere cosa fare dopo”.
    Avvicinamento alla partita e gestione nel match, qua esce tutta la meticolosità di Jannik: “Guardo tanto, analizzo tanto, soprattutto la sera prima di giocare contro un avversario, perché la parte visuale è molto importante, almeno per me. Durante il match? Normalmente prepariamo tutto prima della partita, abbiamo tante opzioni. Poi magari il coach a volte ti dice delle cose, però io che sono in campo non me le sento, perché magari quel giorno certi colpi non li sento, e quindi non li uso. Alla fine la soluzione deve sempre trovarla il giocatore”.
    Il suo difetto: “Non essere paziente, voler fare subito tutto in uno. E invece non è questa la soluzione: devi sempre lavorare da un dettaglio all’altro e poi mettere pian piano insieme tutti i pezzi del puzzle. Nel gioco? Voglio migliorare servizio e gioco di rete“.
    La sua forza mentale è uno degli aspetti che tutti esaltano: “C’è tanto lavoro dietro, ma prima devi accettare i tuoi difetti e io all’inizio ho fatto fatica, perché pensavo di essere forte, e invece non lo ero. E ci abbiamo lavorato tanto sopra, con Riccardo Ceccarelli, stiamo lavorando già da anni insieme, mi aiuta. Ovviamente la differenza deve farla l’atleta, ma c’è tanto lavoro dietro”.
    Con il papà chef la cucina è sempre stata un piacere per Sinner. Il piatto del cuore? “Mangiavo spesso a pranzo dai nonni perché i miei genitori erano sempre al lavoro. Direi la Wienerschnitzel di mia nonna, molto buona. Da mio papà invece ricordo i canederli, o i dolci, come i buchteln. Non li posso mangiare sempre, Quando sono a casa, due o tre giorni in Alto Adige ogni quattro mesi, circa dieci giorni all’anno. In quei giorni non ci sono restrizioni e me li godo appieno”.
    Due curiosità per chiudere: il mare e l’amore… “Faccio snorkeling, ma non immersioni. Se sono vicino alla costa non c’è problema ma se sono nel mezzo del nulla ho un po’ paura. L’amore? Sono innamorato, ma della vita privata non parliamo“.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Ivanisevic: “C’è una cosa che accomuna Sinner e Alcaraz, spiega parte del loro successo”

    Goran Ivanisevic

    Avere una famiglia alle spalle che ti ha impartito una solida educazione, che ti è vicina ed è pronta a sostenerti in tutto quel che è possibile senza mai essere invadente è una delle chiavi del successo di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Parola di Goran Ivanisevic, che trova questo trait de union tra i due leader del tennis mondiale, diversi in tutto – gioco, fisico, carattere, personalità – ma parimenti forti di un background che ha permesso loro di crescere con solidi valori e vivere la propria giovane carriera in serenità. Il croato ne ha parlato in una recente intervista rilasciata in patria al media balcanico “first and red”, dove ha trattato molti temi di attualità e si è soffermato su quest’aspetto che accomuna Jannik e Carlos, e che li distingue da contesti familiari assai più complessi e invasivi, come quello del suo ultimo assistito Stefanos Tsitsipas. Non cita mai il greco, ma il riferimento è piuttosto evidente…
    “Nel tennis ho visto le famiglie più caotiche: tutti che intervengono, tutti che interrompono… e non è facile per i giocatori quando intorno c’è un contesto del genere” ammonisce Ivanisevic. “Al contrario, parlando di Sinner e Alcaraz, le loro due famiglie sono incredibili. Il padre di Sinner non è nemmeno andato a vedere la finale del Roland Garros perché stava lavorando. I genitori di Alcaraz, la madre e il padre, sono tra le persone più gentili che abbia mai conosciuto in vita mia, davvero splendidi. E lo vedi in campo: Alcaraz gioca come un ragazzino al parco, si diverte, ride… ed è bellissimo da guardare”.
    “Jannik invece assomiglia di più a Novak: è una versione aggiornata di Djokovic, hanno un tennis simile” continua Ivanisevic, “con Sinner sei spacciato: quando ti prende ritmo, la partita è finita. Alcaraz invece gioca con te, ti lascia margine, la palla può uscire e rientrare nello scambio. Sono tanto diversi, ma l’ambiente intorno a loro è sano, è normale, è importantissimo per arrivare dove sono arrivati loro. Il tennis è un processo: non sai mai quando arriveranno i risultati importanti. Ed è per questo che, secondo me, questi due saranno numero uno e numero due per i prossimi dieci anni, forse quindici. Non so chi dei due sarà al comando, chi vincerà più Slam, ma saranno loro a dominare” conclude il croato.
    Da tennista navigato e poi coach di campioni come Cilic e Djokovic, Ivanisevic ha attraversato molti mari con alterne fortune. Nella sua vita è stato onnipresente papà Srdjan: sotto i suoi baffi sornioni non si perdeva mai un match del figlio, e la sua gioia il giorno della “benedetta” finale di Wimbledon vinta nel 2001 contro Rafter fu una delle immagini più belle, c’era tutta una vita in quell’abbraccio sugli spalti del Centre court più famoso del mondo. Carattere difficile Goran, ma il padre lo seguì con discrezione e attenzione, senza mai essere invadente o castrante. Esattamente come i genitori di Jannik e Carlos, persone che hanno saputo mantenere equilibrio nella crescita dei figli. Serve un talento eccezionale, motorio e tecnico, per raggiungere i risultati e il livello di gioco di Jannik e Carlos, ma essere cresciuti con famiglie del genere è sicuramente un altro loro asso nella manica.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    US Open 2025: il tabellone maschile (compresi i qualificati). Flavio Cobolli sfiderà il qualificato Francesco Passaro al primo turno

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Getty Images

    Sinner, Draper e Zverev (oltre a Musetti e Cobolli) nella parte alta; Alcaraz, Shelton, Fritz e Djokovic in quella bassa (oltre a Rune, Mensik, Ruud e Medvedev). Questo il responso dell’urna che ha sorteggiato il tabellone maschile dell’edizione 2025 di US Open, al via per la prima volta di domenica, 24 agosto. È sempre ardito fare “troppe” considerazioni subito dopo il sorteggio di un tabellone grande e impegnativo come quello di uno Slam, ma certamente si può dire di prima acchito che è un draw discretamente equilibrato e che stavolta a Jannik Sinner non è andata “male”, almeno a livello di teste di serie dalla sua parte di tabellone. Tuttavia dopo l’esordio contro Vit Kopriva, che in linea di massima non dovrebbe rappresentare uno scoglio insidioso, già al secondo turno il n.1 del mondo e campione in carica dovrà già alzare il livello perché potrebbe esserci Alexei Popyrin, uno che in Nord America gioca sempre molto bene e che l’anno scorso in questo torneo eliminò Djokovic al terzo turno, con una prestazione fantastica al servizio e non solo.
    Al terzo turno Jannik potrebbe trovare Shapovalov come testa di serie, oppure Fucsovic, un grande lottatore che ama questi palcoscenici. Negli ottavi di finale Sinner potrebbe ritrovarsi di fronte uno tra Paul (in cattive condizioni, appena rientrato) o Bublik (se ha riattaccato la “spina” dopo la vacanza che si è “meritato” con gli splendidi successi estivi tra erba e terra alpina). Nei quarti invece l’orizzonte si fa più incerto, e intrigante. Infatti in quel settore di tabellone staziona Jack Draper come testa di serie n.5, ma è fermo da un po’ e le sue condizioni sono tutte da verificare. Il britannico, semifinalista lo scorso anno nel torneo, troverà un qualificato e potrebbe già essere un match “vero”, contro uno già rodato nelle condizioni di gara, quindi Bergs, tennista scomodo, con l’impresa nel braccio. Anche Diallo, in grande crescita, nello slot di Draper, e appena sopra… Boom! Addirittura Musetti (decimo nel seeding) con un esordio scomodissimo come Mpetshi Perricard, il discreto momento di Hayls, quindi Brooksby – che è sempre difficile da affrontare visto il suo tennis – e Cobolli, 24esimo nel seeding. Davvero complicato dire che uscirà da questo slot, forse per Flavio è una grande occasione ma dovrà giocare il suo miglior tennis, carico di energia e positività. Insomma, non è affatto scontato che si arrivi al quarto Sinner – Draper.
    Nella seconda sezione del tabellone, il quarto designato dal seeding sarebbe Zverev – De Minaur, e qua a Sinner non è andata affatto male visto che contro “Demon” non perde mai e sul tedesco ha messo la freccia, da ogni punto di vista e ancor più dopo la “batosta” della finale degli Australian Open 2025. Il tedesco non ha un brutto ingresso nel torneo, gente di talento ma piuttosto irregolare e dovrebbe far valere la sua maggior potenza ed esperienza a questo livello (ricordiamo che arrivò vicinissimo a vincere US Open nel 2020, quando si fece rimontare in modo sciagurato da Thiem). Due russi da questa parte: Rublev, ancora a caccia della prima semifinale Slam, e Khachanov, in crescita nelle ultime settimane. Potrebbero essere grandi insidie per Zverev, come per De Minaur, che al terzo turno potrebbe affrontare Tsitsipas, sempre che il greco riesca a battere prima Muller e poi uno tra Almaier e Medjedovic (cosa non scontata…). C’è anche Matteo Arnaldi da quelle parti: per lui sorteggio non buono contro Francisco Cerundolo, n.19 del seeding, si poteva assulutamente pescare di meglio. Lorenzo Sonego invece è nel primo settore del tabellone: per il torinese esordio contro l’australiano Schoolkate, tennista “verticale” e insidioso su questi campi, ma Sonego partirà ovviamente favorito. In caso di vittoria potrebbe esserci una sfida affascinante contro Bublik o Cilic, ma non è un brutto tabellone quello di Lorenzo, potrebbe imbucarsi come ha ben fatto in Australia.
    Nella parte bassa spicca subito un primo turno non banale: Carlitos Alcaraz ha pescato Reilly Opelka… Ovviamente c’è un abisso tra i due, ma se il gigante USA imbroccasse una giornata top al servizio, potrebbe esserci una partita e già qualche grattacapo per il più giovane campione nel torneo di New York. Al secondo turno lo spagnolo potrebbe incrociare Mattia Bellucci, che esordirà contro Shang, gran talento ma appena rientrato dopo un lungo stop. Pure un altro italiano per un eventuale terzo turno di Alcaraz: Luciano Darderi (tds n.32). L’italiano nato in Argentina scatterà contro Hijikata, partita “da vincere”, quindi una tra le wild card a stelle strisce Dostanic o Spizzirri, sorteggiati uno contro l’altro. Sarebbe curioso vedere la potenza di Darderi contro la fantasia di Alcaraz, chissà… Carlitos negli ottavi potrebbe trovare uno tra Medvedev e Davidovich Fokina, in quello che si presenta sulla carta come un terzo turni coi fiocchi. Difficile fare previsioni sul moscovita, assai deludente sul cemento nordamericano, dove era solito eccellere; idem per lo spagnolo, tanto potente quanto irregolare nelle sue prestazioni. In quello slot c’è anche gente tosta come Giron e Navone, o di discreta qualità come Bonzi e Rinderknech, quindi una sorpresa potrebbe anche arrivare. Risalendo ancora il tabellone, c’è qualità in abbondanza, e anche altri “pericoli” potenziali per Alcaraz. Shelton (n.6), Griekspoor (n.29), Lehecka (n.20) e Ruud (n.12) formano un settore altamente qualificato e competitivo. Ben è molto atteso a quest’edizione di US Open: entra con un qualificato, poi Carreno o altro qualificato; quindi probabile sfida a Griekspoor, uno che gioca bene a tennis e può tenere testa al servizio del nativo di Atlanta. Di sicuro se Shelton arriverà al quarto di finale ipotetico contro Alcaraz, sarà ben rodato e pronto alla pugna. Non ci sono altri italiani in questa parte, al momento. Non è andata di lusso a Carlitos, ci sarà da pedalare…
    Nel terzo settore del tabellone capeggia Taylor Fritz, quarto nel seeding e finalista l’anno scorso. Ingresso “easy” con Nava, poi Baez o un qualificato e quindi possibile sfida col connazionale Nakashima, da prendere con le molle ma con qualche limite. Più insidioso per Fritz l’ottavo di finale, dove potrebbe ritrovarsi contro la potenza di Mensik, la regolarità e pressione di Machac o il talento acerbo ma potenzialmente pericolosissimo di Fonseca. Il giovane brasiliano, oggi 19enne, esordirà contro Kecmanovic. C’è Luca Nardi in questo settore, per lui sorteggio tostissimo contro Machac, uno che da non solo non perde mai, ma che potrebbe anche soffrire i cambi di ritmo del pesarese. Servirà ovviamente la miglior versione di Luca, per sfatare il tabù Slam.
    Il terzo slot del tabellone (guadando dall’altro) è bello complicato… C’è Mr. Record Novak Djokovic, ma non gioca dalla semifinale persa da Sinner a Wimbledon, quindi nessuno sa come lo troveremo. Per il serbo un esordio non scontato contro Leaner Tien, giovane ma con geometrie molto interessanti, servirà già un discreto “Nole”. Poi da quelle parti c’è il tennis pulito ma fragile di Korda e la potenza Michelsen, un po’ rigido forse per arginare gli angoli e maestria del “Djoker”, ma tutto dipende dalla versione del serbo, al momento un’incognita totale. Novak tra l’altro agli ottavi potrebbe ritrovarsi contro Holger Rune, tennista tostissimo e che non ha bisogno di alcuna prestazione, o Tiafoe. L’eventuale sfida tra Rune e Tiafoe sarà di sicuro il match clou a quel livello di tabellone, match affascinante e del tutto imprevedibile.
    Ricapitolando: è un tabellone molto interessante, che già tra secondo e terzo turno potrà presentare partite di alto interesse e livello. Non ha pescato affatto male Sinner, ma occhio a Popyrin. Più accidentata la strada di Alcaraz, a caccia del sorpasso all’azzurro. Infatti se Carlos riuscisse a vincere US Open, tornerebbe n.1 del mondo ai danni di Sinner. In attesa della conclusione degli incontri di qualificazione, prepariamoci a vivere un’altra meravigliosa cavalcata di tennis, tra trambusto, puzza di hot-dog, condizioni mutevoli e campi di solito discretamente rapidi. È US Open baby, è roba tosta…
    Marco Mazzoni

    Us Open – Tabellone Principale – parte alta(1) J. Sinner vs V. Kopriva A. Popyrin vs E. Ruusuvuori V. Royer vs Y. Bu M. Fucsovics vs (27) D. Shapovalov
    (23) A. Bublik vs M. Cilic L. Sonego vs T. Schoolkate N. Borges vs B. Holt E. Moller vs (14) T. Paul
    (10) L. Musetti vs G. Mpetshi Perricard Q. Halys vs D. Goffin J. Brooksby vs A. Vukic F. Passaro vs (24) F. Cobolli
    (31) G. Diallo vs D. Dzumhur J. Munar vs J. Faria Z. Bergs vs C. Tseng F. Gomez vs (5) J. Draper
    (3) A. Zverev vs A. Tabilo R. Bautista Agut vs J. Fearnley G. Monfils vs R. Safiullin B. Harris vs (25) F. Auger-Aliassime
    (22) U. Humbert vs A. Walton A. Kovacevic vs C. Wong J. Duckworth vs T. Boyer D. Prizmic vs (15) A. Rublev
    (9) K. Khachanov vs N. Basavareddy H. Dellien vs K. Majchrzak L. Riedi vs P. Martinez M. Arnaldi vs (19) F. Cerundolo
    (26) S. Tsitsipas vs A. Muller D. Altmaier vs H. Medjedovic H. Gaston vs S. Mochizuki C. O’Connell vs (8) A. de Minaur

    Us Open – Tabellone Principale – parte bassa(7) N. Djokovic vs L. Tien Z. Svajda vs Z. Piros C. Norrie vs S. Korda F. Comesana vs (28) A. Michelsen
    (17) F. Tiafoe vs Y. Nishioka M. Damm vs D. Blanch J. Struff vs M. McDonald B. van de Zandschulp vs (11) H. Rune
    (16) J. Mensik vs N. Jarry U. Blanchet vs F. Marozsan J. Fonseca vs M. Kecmanovic L. Nardi vs (21) T. Machac
    (30) B. Nakashima vs J. de Jong J. Kym vs E. Quinn S. Baez vs L. Harris E. Nava vs (4) T. Fritz
    (6) B. Shelton vs I. Buse P. Carreno Busta vs P. Llamas Ruiz J. Thompson vs C. Moutet A. Mannarino vs (29) T. Griekspoor
    (20) J. Lehecka vs B. Coric C. Ugo Carabelli vs T. Etcheverry L. Djere vs R. Collignon S. Ofner vs (12) C. Ruud
    (13) D. Medvedev vs B. Bonzi M. Navone vs M. Giron R. Carballes Baena vs A. Rinderknech A. Shevchenko vs (18) A. Davidovich Fokina
    (32) L. Darderi vs R. Hijikata S. Dostanic vs E. Spizzirri M. Bellucci vs J. Shang R. Opelka vs (2) C. Alcaraz LEGGI TUTTO

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    US Open 2025: Alcaraz sogna il sorpasso su Sinner per il numero 1 del mondo

    Carlos Alcaraz e Jannik Sinner nella foto

    Un inseguimento lungo due anni potrebbe trovare la sua svolta a New York. Carlos Alcaraz arriva allo US Open 2025 con un obiettivo chiaro: riconquistare il trono del ranking ATP e tornare a vestire i panni di numero 1 del mondo, posizione che non occupa dal 28 agosto 2023.Il murciano è il leader indiscusso della Race stagionale (anche e soprattutto per la sospensione di 3 mesi per l’azzurro), con 1.890 punti di vantaggio su Jannik Sinner, ma ciò che realmente conta per la classifica ufficiale sono i risultati delle ultime 52 settimane. Ed è lì che il duello tra i due campioni si accende: il margine è ancora di 1.890 punti, stavolta però a favore dell’azzurro.
    Differenze di punti in difesa: Sinner sotto pressioneLa grande occasione per Alcaraz nasce dalla differenza nei punti da difendere:Sinner porta sulle spalle i 2.000 punti del titolo vinto lo scorso anno a Flushing Meadows.Alcaraz invece difende soltanto 50 punti, frutto dell’eliminazione al secondo turno nel 2024 contro Van de Zandschulp.Ecco perché, paradossalmente, tutto dipende proprio dal torneo che i due vivranno a New York: per Carlos il sorpasso è a portata di mano, ma lo stesso discorso vale per Jannik se riuscisse a confermarsi campione o comunque arrivare più lontano del rivale.
    Gli scenari possibiliSinner resterà numero 1 se:Arriva almeno al terzo turno e Alcaraz esce subito (primo o secondo turno).Raggiunge ottavi, quarti o semifinali e lo spagnolo non eguaglia il risultato.Approda in finale senza incrociare Alcaraz.Vince nuovamente il titolo.
    Alcaraz sarà nuovo numero 1 se:Vince il torneo.Arriva in finale e non la perde contro Sinner.Si ferma in semifinale, ma l’italiano non raggiunge la finale.Si ferma ai quarti, ottavi o terzo turno e Jannik non va oltre.Cade al secondo turno e Sinner non raggiunge gli ottavi.Perde al primo turno e Sinner non arriva almeno al terzo.
    Un duello destinato a durareLa corsa al numero 1 tra Alcaraz e Sinner aggiunge ulteriore fascino allo Slam americano. Due talenti che si stimano, due modi diversi di vivere il tennis e una rivalità che già ha scritto pagine memorabili.New York deciderà chi, tra lo spagnolo e l’azzurro, uscirà da Flushing Meadows come re (momentaneo) del tennis mondiale.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Forbes 2025: Alcaraz re dei guadagni, Sinner subito dietro. Quattro donne nella Top 10

    Carlos Alcaraz (foto Getty Images)

    Come ogni anno, Forbes ha pubblicato la lista dei tennisti più pagati al mondo, e ancora una volta in cima troviamo Carlos Alcaraz, davanti al suo grande rivale Jannik Sinner.
    Lo spagnolo si conferma una vera macchina da marketing: se in campo i suoi guadagni sono stati di circa 13 milioni di dollari è fuori che Carlitos fa la differenza. Grazie alla capacità di attrarre sponsor, ha generato 35 milioni di dollari in accordi pubblicitari: una cifra che nessun altro tennista riesce oggi ad avvicinare, anche se ancora lontana dai quasi 100 milioni che Roger Federer era capace di produrre nei suoi anni d’oro. Secondo Forbes, Alcaraz arriva a firmare accordi da 2 milioni per ogni esibizione giocata.Alle sue spalle c’è Jannik Sinner, che però domina per guadagni in campo: oltre 20 milioni di dollari, contro i 13 dello spagnolo. A fare la differenza, in particolare, i 6 milioni conquistati al Six Kings Slam. Fuori dal campo, invece, i suoi introiti “si fermano” a 27 milioni, comunque un miglioramento costante per un atleta che ha ancora margini enormi a livello di marketing.
    Il terzo gradino del podio lo occupa Coco Gauff con 37,2 milioni, di cui ben 25 derivanti da accordi commerciali. La statunitense, campionessa del Roland Garros 2025, ha lasciato Team8 per lanciare la propria agenzia in collaborazione con WME, scelta che le ha permesso di diventare la tennista con più entrate pubblicitarie al mondo.Più indietro, ma comunque in Top 10, Novak Djokovic (29,6 milioni totali), che pur con “solo” 4,6 milioni in campo continua a generare la bellezza di 25 milioni grazie ai suoi sponsor.
    Quattro donne nella Top 10Oltre a Gauff, la lista include anche Qinwen Zheng (26,1M), filone d’oro per il mercato asiatico, e le due dominatrici degli ultimi Slam, Aryna Sabalenka (27,4M) e Iga Swiatek (24M). Colpisce il dato: pur vincendo più delle colleghe, Sabalenka e Swiatek restano meno redditizie sul piano del marketing.
    La Top 10 Forbes dei tennisti 20251. Carlos Alcaraz – 48,3M (13,3 in campo + 35 fuori)2. Jannik Sinner – 47,3M (20,3 + 27)3. Coco Gauff – 37,2M (12,2 + 25)4. Novak Djokovic – 29,6M (4,6 + 25)5. Aryna Sabalenka – 27,4M (12,4 + 15)6. Qinwen Zheng – 26,1M (5,1 + 21)7. Iga Swiatek – 24M (9 + 15)8. Taylor Fritz – 15,6M (8,6 + 7)9. Frances Tiafoe – 15,2M (3,2 + 12)10. Daniil Medvedev – 14,3M (4,3 + 10) LEGGI TUTTO

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    Wilander: “Il favorito a US Open? È Sinner”

    Mats Wilander, campione a US Open 1988

    Difficile scappare dal terzo atto della super sfida Sinner – Alcaraz in una finale Slam, dopo quella leggendaria di Roland Garros e l’altrettanto affascinante confronto sull’erba di Wimbledon. Per Mats Wilander, 7 volte campione major e da anni stimato commentatore di Eurosport, anche a US Open 2025 i due leader del tennis mondiale arriveranno a giocarsi il titolo, con un favorito: Jannik Sinner. Questo perché l’azzurro è più regolare e riesce a scansare le insidie sul percorso con più efficacia dello spagnolo. Così Wilander ha fatto le carte al quarto Slam della stagione con alcune considerazioni su TNT Sport che riportiamo.
    “Se dovessi scegliere un favorito, sceglierei Jannik Sinner, perché credo che abbia meno probabilità di essere eliminato nei primi turni del torneo rispetto a Carlos Alcaraz“, afferma Wilander “Sono consapevole che Alcaraz negli ultimi mesi ha disputato la finale in ogni torneo a cui ha partecipato, quindi ha raggiunto uno status più regolare e non perde contro giocatori di livello inferiore, ma c’è una piccola possibilità che possa farlo. Con Jannik Sinner, non credo che sia così”.
    L’unico dubbio sono le condizioni di Sinner, afflitto da un virus a Cincinnati con il mesto ritiro in finale. “Penso che Sinner arriverà alla finale di US Open se sarà in buona forma. E se sarà al 90-95% delle sue possibilità, credo che ce la farà. Con Carlos Alcaraz la situazione è un po’ più incerta, ma allo stesso tempo, sembra sempre vincere le partite equilibrate che disputa, a seconda della classifica del giocatore, a meno che non si tratti di Sinner, ovviamente.”
    Il discorso di Mats vira sullo spagnolo, tennista che esalta per classe e qualità di gioco: “Adoro sentire la forte ambizione di Alcaraz. Penso che sia già sulla buona strada per diventare uno dei più grandi di tutti i tempi. Finché avrà come rivale solo Jannik Sinner – perché negli ultimi anni sembra essere così – credo che dobbiamo parlare di Carlitos Alcaraz come di uno dei grandi del nostro sport. Alcaraz sarà uno di quei giocatori che hanno illuminato il circuito del tennis maschile dopo il ritiro dei tre grandi, Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal. Potrebbe anche entrare in lizza per il titolo di più grande di tutti i tempi, ma sta portando così tanto in campo che, alla fine, credo che non importi poi molto. Novak Djokovic è ancora lì, ma non credo che gli resti molto tempo. Tuttavia, il livello di entusiasmo rimane alto, e dobbiamo ringraziare Carlos Alcaraz per questo”.
    Outsider? Wilander ne cita uno: “Uno in lizza è Ben Shelton, in parte per i suoi recenti risultati, ma soprattutto per il suo stile di gioco. Credo fermamente che possa eliminare Alcaraz e Sinner. Se avrà una giornata brillante al servizio, credo che sarà l’outsider. Non possiamo dimenticare Zverev. Vincerà mai uno Slam? È possibile” conclude lo svedese.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO