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    Mencarelli: “La maglia azzurra è un valore che va perseguito e conquistato con pazienza”

    Di Redazione Ieri 9 maggio è iniziato ufficialmente il primo stage di Qualificazione Nazionale Femminile 2021. Al Centro Federale Pavesi di Milano i tecnici lavoreranno in palestra fino all’11 maggio con il primo gruppo di atlete invitate. Questo le parole del Direttore Tecnico delle Attività Giovanili Marco Mencarelli dopo le prime ore di lavoro: “Possiamo dire che il lavoro sul campo è appena iniziato. In questo momento al Centro Pavesi abbiamo il primo gruppo di giovanissime atlete che osserveremo e studieremo con grande attenzione, come da tradizione dei processi selettivi d’altronde. Per molte di queste ragazze si tratta dei primi passi di un lungo iter che un giorno potrebbe portarle a vestire la maglia azzurra. Naturalmente il lavoro da fare è tanto e come ho già detto siamo solo all’inizio di un processo di osservazione e di studio che spero vivamente, un giorno, possa permetterci di avere un’ampia scelta di ragazze convocabili in Nazionale. Quando si osservano atlete così giovani le variabili sono davvero molte; la macchina dei processi selettivi è più che collaudata, è normale quindi che io sia fiducioso e ottimista, ma ci vuole tanta pazienza e soprattutto la ferrea volontà di queste giovani pallavoliste di perseguire un obiettivo a lungo che termine che richiederà attitudine al sacrificio. Nei prossimi mesi avremo modo di lavorare intensamente dato che ci saranno altri appuntamenti sia in questo periodo sia in autunno, ma anche nella seconda parte della prossima stagione agonistica. La maglia azzurra è un valore che va perseguito e conquistato con calma e pazienza”. L’elenco delle atlete del primo e secondo raggruppamento sono disponibili QUI, queste invece le atlete convocate da Marco Mencarelli per il terzo appuntamento in programma dal 23 al 25 maggio: Francesca Caputo, Emma Bianchini (Azzurra Volley San Casciano); Linda Manfredini, Giulia Bozzoli, Melissa Mattioli, Kerol Kaja, Asia Spaziano, Vittoria Balducci (Scuola di Pallavolo Anderlini); Luna Morandi (S.G. Villa Guardia); Carlotta Vasco (Empoli Pallavolo); Sofia Giambanco (Asd Volley Academy We Kondor); Denise Golin (Chions Fiume Volley ASD); Sara Bedetti (Pol G. Masi); Giulia Colleoni (Pall. Celadina); Veronica Mantovani (Pol G.Masi); Vittoria Russo Alesi (GS Volley Palermo); Alessia Zampieri (US Torri); Aurora Micheletti (Pall. Celadina); Emma Lionello (A.S. Pall. Antares B.Go. Rom.); Yasmin Garraoui (Pol.S. Giorgio Porcia);  Julia Stanev (Montale Pallavolo); Ilenia Reggiani (Pol. L’Arena); Gaia Dri (Asd. Pall. Montelupo); Rebecca Feruglio (SSD Volley Talmassons); Grace Lussafi (Pall. Ozzano); Letizia Bellavista (Libertas Volley Forlì); Maja Czerwinska (Teodora Settore Giovanile); Nicole Piomboni (Olimpia Teodora Ravenna); Caterina Piredda (A.S.D. Sporting Thiesi); Emma Bortolotti (Team Conegliano Volley SSDRL). (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tornei Wevza: grandi numeri sul canale Fipav, oltre 115.000 le visualizzazioni

    Di Redazione I tornei Wevza di Chiavenna e Vibo Valentia si sono chiusi ieri, regalando all’under 16 femminile di Pasquale D’Aniello e all’under 17 maschile di Monica Cresta i pass per i prossimi Campionati Europei di categoria. Oltre al successo tecnico va poi aggiunto quello organizzativo, considerato che non era assolutamente facile far svolgere in assoluta sicurezza competizioni come queste, in un periodo ancora segnato dall’emergenza legata al Covid-19. Ai tornei, logicamente, non ha potuto partecipare il pubblico, ma questo non ha impedito ai tifosi di far sentire il proprio calore alle giovani nazionali azzurre. Ottimi, infatti, sono i dati del canale Youtube della Fipav (QUI) che ha trasmesso in diretta streaming tutte le partite dell’under 16 femminile e dell’under 17 maschile. Sin dalle prime giornate tantissimi sono stati i visitatori che si sono collegati per seguire le gare, numeri che continuano a crescere di ora in ora. L’apice è stato toccato, ovviamente, con le finali di ieri il cui dato sommato raggiunge le oltre 30.000 visualizzazioni: 16.117 per l’Under 17 maschile e 15.057 per l’under 16 femminile. Ancora più significativo il numero complessivo raggiunto dai due tornei: al momento sono oltre 115.000 le visualizzazioni. Un segnale chiaro di quanto gli appassionati abbiano voglia di vedere in campo le nazionali azzurre.         (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Melonari e Giacomini alzano il trofeo Wevza:”La Nazionale è un sogno che si realizza”

    Di Redazione Momento magico per i giovani talenti della Lube Volley. Il palleggiatore Filippo Melonari e il centrale Francesco Giacomini, entrambi classe 2005, rientrano a Civitanova Marche dopo il collegiale con la selezione azzurra U17, culminato con la vittoria del torneo Wevza di Vibo Valentia, con 3-0 finale inflitto ieri al Belgio e pass per gli Europei di categoria in programma dal 10 al 17 luglio 2021 in Albania. Le due promesse biancorosse hanno guadagnato la fiducia del commissario tecnico Monica Cresta, che gli ha consentito di mettere in mostra un mix di grinta e qualità. I due atleti attribuiscono il merito della propria crescita all’ottimo lavoro svolto con i tecnici cucinieri Federico Belardinelli, Donato Di Ruvo e Francesco Del Gobbo. Melonari: “Andare in Nazionale è il sogno di tutti, ho provato delle sensazioni forti. Tornare a giocare dopo il lungo stop ha innescato una grande adrenalina. La fiducia dello staff tecnico mi ha piacevolmente sorpreso, devo ringraziare i miei coach alla Lube per l’ottimo lavoro svolto. A Vibo abbiamo vinto tutte le gare con punteggi netti, concedendo un solo set alla Germania nella seconda partita. I tedeschi ci hanno fatto sudare. Spero di essere convocato per gli Europei, ho lavorato sodo e voglio vivere altre esperienze così”. Giacomini: “La prima convocazione è un sogno che si realizza. Giocare a questi livelli è stimolante. Nell’arco del torneo il gruppo ha preso sempre più consapevolezza dei propri mezzi, come testimoniano i risultati. Il reparto dei centrali azzurri è di ottimo livello e mi gratifica aver trovato spazio nonostante fossi fermo da alcune settimane per problemi fisici. Non ho idoli o atleti a cui mi ispiro, ma sono orgoglioso che Simon vesta i colori della Lube. Dedico la vittoria alla famiglia e allo staff biancorosso. Questo è l’inizio, devo lavorare molto e puntare in alto”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Imoco, Egonu: “Il nostro sogno è tramutare in oro quell’argento di Yokohama”

    Di Redazione
    Una delle giocatrici più forti al mondo con la sua forza e la sua tenacia è pronta per l’estate azzurra anche se per ora la testa è rivolta alla fine del campionato. Paola Egonu, opposto della Nazionale Italiana e dell’Imoco Volley Conegliano punta lo sguardo verso le Olimpiadi di Tokyo rimandate di un anno a causa della pandemia. Ecco la sua bella intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica.
    Il presidente del Coni Malagò, in un’intervista a ‘Repubblica’, ha parlato di “un nome a sorpresa” che ha in mente per il ruolo di portabandiera nella cerimonia di apertura dell’Olimpiade di Tokyo. E se quel nome fosse il suo? «Mi piacerebbe, sarebbe un onore immenso. Ma io non ho saputo nulla e non ho parlato con nessuno. Però ci spero, è chiaro. Bello, bello. Ma dobbiamo aspettare. Come si fa a non emozionarsi, al solo pensiero di rappresentare un Paese, il tuo Paese?».
    Tutto questo è iniziato molto lontano da qui. In Giappone, durante il Mondiale 2018, chiuso con una finale persa all’ultimo punto dell’ultimo set. È stata la sua svolta? «Una grande botta ma anche una svolta per tutte noi e il coronamento di un lavoro di prospettiva che ancora però deve arrivare a compimento».
    Tokyo è il punto di arrivo? «Il nostro sogno, il nostro grandissimo desiderio è tramutare in oro quell’argento di Yokohama. Si gioca poco lontano dal palazzetto del Mondiale. Torniamo in Giappone per prenderci qualcosa di più grande di quel che abbiamo perso allora».
    La Nazionale, causa pandemia, non gioca da un anno. Le manca? «Moltissimo, sopra ogni cosa».
    Anche a Tokyo probabilmente si giocherà a porte chiuse. «Lo so, e mi dispiace, perché avrei voluto la mia famiglia a tifare per me. Ma se è necessario, se questo potrà salvare l’Olimpiade, lasciamo che sia. Ho 22 anni, la prossima è fra 3, avremo altre occasioni. L’Olimpiade ora, pur nella difficoltà del momento, darebbe un segnale di speranza a tutto il mondo».
    Pensa che gli atleti olimpici debbano essere vaccinati in maniera prioritaria? «Sono favorevole al fatto che gli atleti possano fare il vaccino. La gente sa cosa stiamo andando a giocarci, e sarebbe come se ci dicesse “andate lì e fate qualcosa di straordinario anche per noi”. Sarebbe importante, credo, a titolo di esempio per tutti. Come dire: vaccinarsi è importante. Ma decide la politica».
    Il ricco Fenerbahfe la vorrebbe in Turchia ed è pronto a offrirle uno stipendio da un milione di euro. Lei che dice? Accetta? «La cifra è importante, ma nella mia visione delle cose vengono prima altri aspetti: la crescita personale e tecnica, l’amicizia, il sentirmi a mio agio. Ho bisogno di certezze e a Conegliano ne ho tante, ho tutto quello che voglio».
    Esprima un desiderio. «Respirare serenamente, senza mascherine. E rivedere i palazzetti pieni. Sarò superemozionata e supernervosa quel giorno. Sarà come agli inizi. Sarà come tornare a giocare per la prima volta». LEGGI TUTTO

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    L'Italia batte la Romania e si qualifica per l'EuroBasket Women 2021

    ISTANBUL (Turchia) – La Nazionale italiana femminile batte ad Istanbul la Romania con il punteggio di 81-66 e stacca il pass per la fase finale dell’EuroBasket Women 2021, che si giocherà in Francia e Spagna dal 17 al 27 giugno (fase finale a Valencia). Per l’Italia è la quinta qualificazione di fila alla massima rassegna continentale. Le Azzurre hanno ottenuto il quinto successo consecutivo dei Qualifiers dopo il ko accusato all’esordio nel novembre del 2019 contro la Repubblica Ceca, che battendo nel pomeriggio la Danimarca (84-63) si è assicurata il primo posto nel girone D. La squadra di Lino Lardo accede invece all’EuroBasket Women come la migliore tra le seconde classificate dei nove gironi. Le squadre qualificate per l’EuroBasket Women 2021, oltre a Francia e Spagna Paesi ospitanti, sono Italia, Serbia, Svezia, Bosnia, Russia, Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, Turchia, Slovacchia, Bielorussia, Grecia e Belgio.

    Francesca Pan miglior marcatrice
    Contro la Romania la miglior marcatrice è stata Francesca Pan con 17 punti, in doppia cifra anche Nicole Romeo (15), Cecilia Zandalasini (12), Debora Carangelo (11) e Martina Bestagno (10). Così coach Lardo: “Questa è una squadra. Una vera squadra. Sono orgoglioso di allenare queste ragazze e di lavorare con questo gruppo. Lo staff lavora 24 ore su 24 e c’è sintonia perfetta. Sentivamo molto questa gara e ci aspettavamo una Romania aggressiva. Oggi non solo cuore e non solo difesa, che è stata la chiave nel terzo quarto ma anche qualità. Ringrazio chi mi ha voluto in questa meravigliosa avventura, a cominciare dal presidente Petrucci. Questa qualificazione ce la siamo guadagnata tutti, anche nella finestra in cui non c’ero. Grandissima soddisfazione per tutti, è un giorno bellissimo”.
    “Ora andiamo a divertirci all’Europeo”
    Francesca Pan ha spezzato la partita nel terzo quarto: “Partita difficile. Loro non avevano nulla da perdere e noi invece dovevano conquistare la qualificazione. All’inizio ci hanno messo in difficoltà ma siamo state brave a continuare a credere nelle nostre cose e così l’abbiamo portata a casa”. Sincera l’emozione di Debora Carangelo. “Ci aspettavamo questa aggressività. Dopo la gara di Riga, che aveva perso nettamente, la Romania voleva riscattarsi. Un po’ di tensione all’inizio, vero, ma poi ci siamo sciolte. Questa è una delle sensazioni più belle della mia vita, è difficile da spiegare. Ora, con la testa giusta, ci andiamo a divertire all’Europeo”. Come con la Danimarca, coach Lardo ha schierato in quintetto Carangelo, Pan, Zandalasini, Cinili e Bestagno. Le Azzurre sono partite col freno a mano tirato, evidente la tensione per una partita così importante per noi e senza grande significato per le nostre avversarie. La Romania ha provato subito a scappare (4-0), dopo tre minuti complicati è stata la tripla di Carangelo a sbloccarci: la partita è rimasta sempre molto equilibrata, le due squadre si sono inseguite e sorpassate un’infinità di volte. Sul 10-14 Bestagno e Attura hanno firmato il 5-0 che ci ha riportato avanti, troppi però i rimbalzi offensivi concessi a Walker e Pavel e così la Romania è rimasta a contatto per tutto il primo tempo.
    Il punto esclamativo lo mette Nicole Romeo
    Le triple di De Pretto, Carangelo, Zandalasini e Pan ci hanno permesso di andare all’intervallo lungo sul +5 (40-35), nella prima metà del terzo periodo l’Italia ha provato a scappare e la tripla di Pan ci ha portato sul 48-39, immediata è arrivata la replica della Romania con due canestri a fil di sirena e il gioco da tre punti di Walker (48-45). La fiammata di Pan ci ha fatto respirare, i liberi di Carangelo ci hanno rassicurato (55-47 al 28′) e quelli di Romeo ci hanno consegnato il primo vantaggio in doppia cifra (57-47). Nel momento peggiore la Romania si è affidata a Marginean, suoi i punti che hanno impedito all’Italia di scappare a fine terzo quarto: i recuperi di Penna e Carangelo hanno però spinto le Azzurre sul +16 (67-52) a 8 minuti dalla sirena. Da quel momento la squadra di Lino Lardo è riuscita a mantenere il vantaggio in doppia cifra e ha potuto festeggiare la qualificazione al suono della sirena. Il punto esclamativo l’ha messo Nicole Romeo col gioco da 4 punti a 2 minuti dalla fine (79-61). LEGGI TUTTO

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    Cacciatori: “Non riesco a immaginare i nostri atleti senza il tricolore alle Olimpiadi”

    Di Redazione
    Mancano davvero poche ore per emanare il decreto legge che sancisca l’autonomia del Coni o ai Giochi di Tokyo l’Italia andrà senza inno, senza bandiere e senza squadre. Il Cio si riunirà domani, mercoledì 27 gennaio, e se non si arrivasse ad una quadra, potrebbero scattare le sanzioni contro l’Italia, per aver violato le regole contenute nella Carta Olimpica, il documento che determina principi e statuti del movimento olimpico. 
    A parlare di questa situazione che ha dell’incredulo, anche Maurizia Cacciatori icona della pallavolo italiana che fece parte della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Sydney del 2000, nell’intervista rilasciata a Tuttusport.
    Cacciatori, che esperienza fu portare l’Italia alle Olimpiadi? «Fu un risultato storico. Esserci riuscite ha donato a tutte noi mesi di emozioni. Abbiamo vissuto quel periodo con la consapevolezza che saremmo andate ai Giochi, con la maglia azzurra, con l’inno e il tricolore da sventolare. Le Olimpiadi sono per ogni atleta un momento di crescita personale fortissima e una responsabilità non indifferente. Ricordo Angelo Frigoni che ci preparava all’evento raccontandoci che l’Olimpiade ha sapori e profumi differenti da tutte le altre competizioni. E per noi è stato davvero così. Quando è partita la spedizione olimpica, eravamo tutti insieme. Avevamo la divisa, eravamo un gruppo chiamato a rappresentare il Paese e lo avvertivamo profondamente».
    C’è il rischio che tutte queste cose vengano a mancare a Tokyo. Che effetto fa? «Io spero che non succeda perché mi sembra una cosa impensabile. Immaginare gli atleti italiani senza maglia azzurra e senza inno mi rende incredula. Fin da piccola guardavo in televisione la cerimonia d’apertura e aspettavo con ansia il momento in cui lo speaker avrebbe annunciato l’ingresso dell’Italia. Non riesco a immaginare i nostri atleti senza il tricolore quasi fossero “turisti per caso”».
    Come si sentono ora le nostre atlete? «Si sentono sospese perché c’è anche il rischio che le Olimpiadi non si facciano. Io invece me le immagino come le Olimpiadi più belle e importanti perché possono dare un segnale di ripartenza. Ed è per questo che mi fa più rabbia pensare che l’Italia ci potrebbe arrivare senza la maglia azzurra e il tricolore. Credo che il senso di appartenenza debba essere più forte di tutto e mi auguro che all’ultimo momento arrivi un segnale forte, che sblocchi la questione. Serve un segnale per far capire che il Paese è vicino ai suoi atleti, che sono i nostri giovani, il nostro futuro. Il mio è un appello per tutto il Paese». LEGGI TUTTO