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ATP 500 Washington: ottimo Sinner, regola Johnson in due set. In semifinale sfida Brooksby

Prestazione assai solida per Jannik Sinner nei quarti dell’ATP 500 di Washington. L’azzurro regola Steve Johnson in due comodi set, 6-4 6-2 lo score a favore dell’azzurro, che vola in semifinale a sfidare l’emergente Jenson Brooksby. Il campo ha confermato la maggior qualità ed armi di Jannik rispetto Steve, troppo più consistente nella spinta, nel pressing, ed oggi anche molto efficace nei colpi di inizio gioco, con risposte profonde e – finalmente – una prima di servizio efficace.

Sulla carta si pensava che Sinner fosse favorito su Johnson, avendo semplicemente “più tennis” dell’americano. L’azzurro doveva essere bravo a non “incasinare” il match: servire decentemente e non scendere di ritmo per non farsi trascinare nella lotta, dove Steve può sì diventare pericoloso, essendo un giocatore con precisi limiti tecnici ma grande fighter. La partita ha raccontato di un Jannik ancor più positivo.

20 vincenti contro 11 è la foto lucida dello svolgimento tecnico del match. L’azzurro ha fatto più gioco ed è stato assai più incisivo nello scambio, sia dopo il servizio che dalla risposta. Ha chiuso col 93% di punti vinti con la prima, con un discreto 57% di prime in campo. Numeri confortanti, in netta crescita rispetto all’esordio nel torneo. Numeri al servizio forse aiutati dal sentirsi sicuro del proprio tennis, con una moderata pressione dal rivale. Sinner è stato assai focalizzato e più rilassato, e questo ha aiutato a far fluire tutto il suo tennis, servizio incluso.

Johnson semplicemente non ha le armi per metter sotto un buon Sinner. Colpisce con forza ma non abbastanza da “sfondare” Jannik; non ha cambi di ritmo per spezzare il ritmo dell’azzurro. Appena è sceso al servizio con la percentuale di prime, Sinner ha subito approfittato per prendere in mano il gioco. Ma la partita l’allievo di Piatti se l’è presa non per il calo di Steve ma perché è stato bravissimo tenere ritmi alti, pressing continuo con un numero limitato di errori e tante situazioni tattiche di vantaggio. Il gap sul rovescio tra i due è stato enorme, e Jannik l’ha capitalizzato con grandi cross vincenti e scambi in cui ha rubato campo al rivale.

In un match assai positivo e senza sbavature, l’aspetto più interessante è stato il rendimento ottimo dei colpi di inizio gioco. Ha servito piuttosto forte, dritto per dritto, lavorando meno la palla. Forse perché conscio che Johnson non ha un risposta “top”, ma ha trovato buon ritmo già dal secondo game e di fatto non l’ha mai perso. Molto efficace anche in risposta, impatti secchi in avanzamento, che spesso hanno messo in crisi Johnson, costretto a perdere posizione e sicurezza nello scambio.

È piaciuto moltissimo Sinner all’inizio del secondo set. Con grande coraggio Johnson s’era buttato avanti, spingeva a tutta per invertire l’inerzia del match. Jannik ha dovuto affrontare due immediate palle break sul 15-40, che potevano se non girare almeno complicare la partita. Sinner è uscito dalla situazione pericolosa da campione, granitico. Quattro prime di servizio in campo (ed un Ace) per cancellare le palle break, e quindi un game in risposta ottimo passando da difesa ad attacco. Ha prodotto un parziale micidiale che ha spaccato il secondo set e tramortito il rivale mentre stava producendo il massimo sforzo. Un segnale di potenza, di lucidità, di sicurezza per Sinner.

Una buona vittoria, un match che “ci voleva”, in cui tutto ha funzionato bene. Ottimo per la semifinale raggiunta e per consolidare nuove certezze e fiducia. Domani sfida emergente Brooksby, tennista particolare. Sarà una bella sfida di rovesci, e non solo…

Marco Mazzoni

La cronaca della partita.

Il match di quarti scatta alle 21:39 , Johnson alla battuta. Risposta profonda e diritto assassino di Jannik, è di Sinner il primo quindici. Steve mette in azione servizio + diritto, il suo marchio di fabbrica, con tre punti di fila. A 30 l’americano vince il primo game. Sinner serve, molta curiosità per vedere il rendimento della battuta dell’azzurro. Doppio fallo, non il miglior modo per iniziare… Col rovescio cross Jannik disegna il campo, che fluidità e precisione. Un Ace sul 40-15, primo del match (e rarità finora nella settimana), Sinner impatta 1 pari. Terzo game, non entra la prima a Steve, e tutto il suo gioco va in difficoltà perché Jannik è bravo a prendere possesso del ritmo dello scambio. Si porta 15-40 l’azzurro, prime palle break del match. Solida prima dell’americano, a cancellare la prima chance; lavora bene col back Steve sulla seconda, il primo a sbagliare è l’azzurro. 2-1 Johnson. Rapido Sinner nell’uscire dal servizio ed avanzare per riprendere le risposte corte in taglio del rivale. Con una buona prima si porta 2 pari. Quinto game: Jannik prima recupera con un gran tocco cross un tentativo di smorzata, poi regge da fondo e lascia partire l’affondo. 0-30 e quindi 30-40, lungo lo slice di rovescio di Johnson. Terza palla break del match per l’azzurro. Niente prima… Sinner azzanna lo scambio, con una risposta lunghissima e un gran forcing, che portano Steve a sbagliare. BREAK SINNER, avanti 3-2 e servizio, è il primo strappo del match. Quattro “schiaffoni” e Jannik consolida il vantaggio, 4-2. Non si arresta l’ondata dell’azzurro, si porta 0-30, Johnson sembra in difficoltà a contenere la vivacità dell’azzurro, ma trova una buona reazione col servizio e via avanti col diritto. Con 4 punti di fila, si salva, resta in scia 3-4. Ottavo game, Sinner si “incarta”: da un comodo 30-0, stavolta è Johnson a spingere (trova anche una splendida risposta di rovescio vincente) e l’azzurro sbaglia. Crolla a palla break, la prima concessa nel match. L’annulla da campione, con una mazzata col diritto inside out ingestibile, e quindi il secondo Ace della partita. Assalto respinto, sale 5-3 Jannik. Serve sul 5-4 per chiudere il set Sinner. Molto sicuro, sia con la seconda (sempre bella carica) che con la prima. Di fatto in questo set, quando Sinner ha messo la prima palla in campo ha fatto tutti i punti. 40-0 e tre Set point. Non trova l’Ace al T di un niente, ma spinge col solito, ottimo rovescio cross e la chiude qua. 6-4 SINNER. Nessuna pressione oggi, in 42 minuti vince un set molto solido. 11 W a 9 per l’azzurro. È bastato un break e poi game di servizio vinti con ottima sicurezza. Ha concesso poco e la pressione dal fondo frutta il gap di vantaggio.

Secondo set, Johnson scatta al servizio. Vince un buon game a 15 e poi mette pressione in risposta, cercando di esser immediatamente aggressivo. 15-30, e niente prima in campo per l’azzurro. Altra risposta profonda di Steve e via avanti, a prendersi il punto comodo di volo. 15-40, inizio in salita per Sinner, subito due palle break da salvare. Ace a cancellare la prima, bella traiettoria esterna; servizio potente e corsa avanti, a cancellare la seconda. Molto deciso Jannik, focalizzato e “cattivo” nello spegnere subito il possibile incendio. Con 4 punti di fila – sostenuto dal servizio, 4 prime dentro – Sinner impatta 1 pari e cavalca il momento positivo. Si difende da campione, ribalta lo scambio, rallenta e quindi cambia ritmo con l’affondo. Si pota 15-40 l’azzurro, con un’altra risposta molto profonda. Ora le due palle break sono per Jannik. Male al servizio Johnson nel game, addirittura Doppio Fallo a regalare il BREAK a Sinner. Parziale di 8 punti a 2, con spinta, progressione, servizio, intensità. Molto bene. Ottimo al servizio adesso, consolida il vantaggio issandosi 3-1. Ormai è padrone del campo Jannik, spara risposte con una violenza inaudita, impatti secchi, non c’è il tempo per reagire e ribattere. Vola 15-40, due chance per doppio break. Si salva Steve sulla prima con un tocco beffardo che pizzica la riga. Ancora doppio fallo, come nel terzo game, a regalare il secondo BREAK a Sinner. 4-1 “pesante” per Jannik, in totale controllo del match. Netto adesso il gap col rivale, in enorme difficoltà nel reggere la morsa dell’azzurro e ora per niente sostenuto dal servizio. In un amen vola 5-1, ad un passo dalla semifinale. Chiude senza tremare 6-2 Sinner, servendo benissimo, a coronare una prestazione convincente. Sulla carta era più forte di Johnson, ma poi le partite vanno vinte sul campo. E oggi il campo ha parlato chiaro: Jannik c’è.

Marco Mazzoni

[5] Jannik Sinner vs Steve Johnson

7 Aces 2
1 Double Faults 3
57% (29/51) 1st Serve 49% (26/53)
93% (27/29) 1st Serve Points Won 65% (17/26)
55% (12/22) 2nd Serve Points Won 48% (13/27)
100% (3/3) Break Points Saved (3/6)
9 Service Games Played
35% (9/26) 1st Serve Return Points Won 7% (2/29)
52% (14/27) 2nd Serve Return Points Won 45% (10/22)
50% (3/6) Break Points Converted 0% (0/3)
9 Return Games Played 9
76% (39/51) Service Points Won 57% (30/53)
43% (23/53) Return Points Won 24% (12/51)
60% (62/104) Total Points Won 40% (42/104)


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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