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    Menetti esclusivo: “Tornato in Israele, in casa ho una camera blindata”

    Menetti e la firma con l’Hapoel Eilat
    «Io stavo vivendo una situazione che avevo fortemente voluto firmando per l’Hapoel Eilat. Avevamo costruito una squadra molto interessante con giocatori visti anche in Italia come Tyrus McGeee, TJ Cleine ed Elijah Stewart, in una città stupenda come Eilat: mare, turismo, sole. Poi quel sabato… Arrivando in palestra, i miei assistenti mi hanno raccontato quello che era accaduto: “Una cosa gravissima”. Hanno capito immediatamente la gravità di ciò che era accaduto. Da quel momento è cambiato il mondo».
    La fuga degli americani
    «Gli americani, tutti, sono immediatamente tornati negli Usa dopo due giorni, mentre Hamas stava colpendo in maniera durissima. Io sono rientrato in Italia dopo una settimana passando dalla Giordania con qualche peripezia, visto che proprio in quelle ore stavano iniziando a cancellare tutti i voli. A Reggio sono rimasto un buon mese. Poi la lega israeliana ha deciso di riprendere il campionato (tra circa una settimana, ndr), forse con un po’ di fretta. La conseguenza è stata che la maggior parte degli americani ha voluto restare negli Usa».
    Menetti e il perché del ritorno a Eilat
    «Dieci giorni fa avevo deciso di tornare in Israele. Perché? Non tanto per una questione economica, quanto per rispetto verso il club e il mio general manager Nikola Loncar (da giocatore ex Varese, Montecatini e Milano, ndr): mi avevano telefonato ed erano in un momento di grande difficoltà. Credo di essere un po’ diverso rispetto ad altri: nel bene e nel male voglio sempre mettere delle basi umane e personali nel lavoro al di là del “business”. Ero appena salito sul treno per andare all’aeroporto di Bologna e poi ad Eilat, quando mi ha chiamato mia moglie: “C’è stata un’esplosione ad Eilat. Un drone, forse partito dalla Siria, ha colpito una scuola!”. Arrivato alla stazione bolognese, ho girato i tacchi e sono tornato a casa. Non è stato un momento facile, soprattutto per la mia famiglia. L’Hapoel poi mi ha telefonato di nuovo chiedendomi di tornare. Mia moglie mi è stata vicina e mi conosce, alla fine ha appoggiato e condiviso la mia decisione, anche perché la situazione a Eilat adesso sembra tranquilla».
    Il viaggio dall’Italia a Israele
    «Martedì sono partito da Roma e sono arrivato in Giordania, ad Amman; da lì ad Aqaba, dove ho attraversato a piedi il confine israeliano entrando ad Eilat: sono due città praticamente attaccate. In totale circa 7 ore di viaggio».
    La vita di Menetti in Israele
    «La vita sembra che vada avanti normalmente qui. Questo è un popolo nato e vissuto in situazioni difficili. Loro dicono di sentirsi sicuri, ma per gli Europei la sensazione è molto differente. Per farvi capire, ogni appartamento, dal più grande al più piccolo, ha obbligatoriamente la sua camera blindata. Io vivo in una bella casa, e la seconda camera è appunto uno “shelter”. Questo per dire che per gli israeliani tutto ciò è normale. Inutile discutere sul tema sicurezza, su ciò che è sicuro per noi e per gli israeliani: non ci si capirà mai. Per cui io ho detto: basta, non parliamone più».
    La città di Eilat
    «Eilat è un po’ la Forte dei Marmi di Israele, una cittadina di mare. A parte un alone di tensione, la vita qui è normale, nonostante tutto. Le scuole e i ristoranti sono aperti, c’è il solito traffico. Dall’inizio del conflitto ci sono stati “solo” tre allarmi. Qual è la mia preoccupazione ora? È quella di ricostruire, per il campionato che scatta tra una settimana, una squadra che praticamente non c’è più, visto che gli americani non torneranno. Ma il presidente è stato chiaro con me: non vuole lasciare nulla di intentato. E neppure io». LEGGI TUTTO

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    Stellantis, accordo con Israele per nuove tecnologie di mobilità

    Stellantis e Israele hanno raggiunto un’intesa sullo sviluppo di nuove tecnologie della mobilità. Nello specifico, l’accordo è stato firmato da FCA Italy e la Israel Innovation Authority (ente pubblico indipendente e responsabile della politica di innovazione israeliana). L’obiettivo principale è quello di rafforzare la cooperazione nel campo dell’innovazione coinvolgendo soprattutto le start up.
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    FCA Italy e la Israel Innovation Authority
    Secondo il patto siglato, l’Autorithy dovrebbe aiutare FCA Italy a individuare le tecnologie israeliane in grado di soddisfare le esigenze specifiche del gruppo per quanto riguarda le nuove tecnologie legate alla mobilità, fornendo supporto finanziario per la ricerca e lo sviluppo. Dall’altra parte, Stellantis sosterrà le aziende israeliane coinvolte per aprire loro opportunità di sviluppo sui mercati esteri, aiutando in particolare le start up selezionate. Un reciproco vantaggio, insomma, sulle tecnologie, sulle risorse e sulle competenze in gioco. L’accordo è stato firmato da Ami Applebaum, presidente della Israel Innovation Authority, e Roberto Di Stefano, responsabile e-Mobility di Stellantis.
    Nuove tecnologie e innovazioni
    Assistenza alla guida, cybersecurity e industria 4.0 sono le prime aree dalle quali partiranno le collaborazione. Sono 30 le start up che da più di un anno sono state selezionate e studiare per cercare di capire i possibili sviluppi delle tecnologie che queste hanno elaborato per la mobilità.
    “La mobilità intelligente è tra i settori in più rapida crescita al mondo e non c’è dubbio che questo accordo tra Stellantis e Israel Innovation Authority è un segno di fiducia nell’ecosistema delle startup israeliane, e un’ulteriore prova che nel nuovo mondo automobilistico – così legato all’innovazione e alla tecnologia – Israele è un attore chiave”, spiega Ami Appelbaum, presidente dell’Autorità israeliana per l’innovazione e capo scienziato presso il ministero di Economia e industria. “La collaborazione tra una società globale come Stellantis e le società israeliane porterà a lo sviluppo di nuove tecnologie e innovazioni in una varietà di campi”.
    “Per un’azienda globale come la nostra è fondamentale concentrarsi sulle idee generate dalle start up e fornire risorse a supporto della loro capacità di proporre tecnologie innovative e sostenibili” dichiara Roberto Di Stefano, responsabile e-Mobility di Stennatis. “Dalla sua nascita il team di e-Mobility è sempre stato molto attento alle proposte di queste nuove realtà innovative e guardato con crescente interesse alle opportunità che offrono. Con questo accordo il gruppo accelererà un modello unico di collaborazione con le start up israeliane e una partnership esclusiva con l’Israel Innovation Authority”.
    Stellantis e Kiri Tech: insieme premiano la guida sostenibile a bordo di 500e LEGGI TUTTO

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    Israele: Hapoel Kfar Saba e Maccabi Tel Aviv vincono la Coppa nazionale

    Di Redazione La Coppa di Israele si conclude con i successi di Hapoel Kfar Saba nel torneo femminile e Maccabi Tel Aviv in quello maschile, ma anche con i primi segnali di un parziale ritorno alla normalità in uno dei paesi più colpiti dalla pandemia di coronavirus, nonché uno dei primi ad attrezzarsi per la reazione. Alla Anerbox Arena di Hadera erano infatti presenti circa 400 spettatori, tutti sottoposti al vaccino contro il Covid-19: tra loro anche il ministro dello Sport Hili Tropper, che ha assistito alla cerimonia di apertura. Nella finale femminile si sono affrontate per la settima volta consecutiva Hapoel Kfar Saba e Maccabi Haifa: l’Hapoel ha trionfato per 3-0 (25-20, 25-16, 25-11) come avvenuto nel 2018, mentre nel 2019 (ultima edizione disputata) si era imposto l’Hapoel per 3-2. 12 punti per la veterana Anna Velikiy, top scorer dell’incontro, e 8 per la brasiliana Nikolle Del Rio, che era stata una delle prime atlete a vaccinarsi all’inizio di gennaio. Tra gli uomini, il Maccabi Tel Aviv ha invece prevalso proprio sull’Hapoel Kfar Saba per 3-1 (25-21, 19-25, 25-27, 23-25), tornando ad aggiudicarsi il trofeo dopo 9 anni. Grandi protagonisti lo schiacciatore Yenry Bell (19 punti con il 55% in attacco) e il centrale Guy Genis con ben 7 muri-punto, mentre all’Hapoel non sono bastate le ottime prove di Tamir Hershko (21 punti) e Sebastian Dvash (17). Soddisfatto il presidente della Israeli Volleyball Association, Asher Kaso: “In quello che rimane un anno difficile, abbiamo continuato a lavorare duramente a tutti i livelli e l’organizzazione delle finali di Coppa ha rappresentato per noi una sorta di vittoria lungo la strada per il ritorno alla vita normale. Abbiamo invitato alle finali i rappresentanti del personale medico dell’ospedale di Hadera, per manifestare la nostra riconoscenza a coloro che non hanno mai smesso di lavorare per noi. Siamo riusciti a celebrare l’evento in un’atmosfera di festa e ora siamo ottimisti in vista delle prossime sfide“. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Israele: Nikolle Del Rio è la prima giocatrice vaccinata contro il Covid-19

    Foto Instagram Niki Del Rio

    Di Redazione
    È difficile dirlo con certezza, ma sono probabilmente quelle effettuate in Israele le prime vaccinazioni contro il Covid-19 a beneficio di giocatrici di pallavolo. La schiacciatrice brasiliana Nikolle Del Rio, che ha un lontano passato anche in Italia ad Aragona e Milano e nel corso dell’estate 2020 era stata vicinissima ad approdare a Caserta, è stata la prima a ricevere la dose iniziale di vaccino nella sua squadra, l’Hapoel Kfar Saba: il momento è stato commemorato dall’atleta con un post su Instagram, con l’eloquente didascalia “dose di speranza“.
    “È stato molto emozionante – ribadisce Nikolle a Melhor do Volei – è una dose di speranza perché la gente torni ad avere una vita normale. Avere questa opportunità mi rende molto felice, ma se potessi farei cambio con i miei genitori: spero che il vaccino arrivi presto in Brasile, ci sono tante persone a cui voglio bene e che voglio vedere al sicuro“. Israele è il paese al mondo con il maggior numero di vaccinazioni somministrate: si stima che già il 16% della popolazione, circa 1,5 milioni di persone, abbia già ricevuto la prima dose.
    (fonte: Melhor do Volei) LEGGI TUTTO

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    Eurovolley 2019: Qual. femminili, 4. giornata. Domenica vincente per Israele, Svizzera, Romania e Spagna

    L’Israele allenato da Beppe Cuccarini MODENA – Si è completata nella giornata odierna la quarta giornata delle Pool di  qualificazione agli Europei femminili 2019. I risultati delle gare del sabato hanno promosso con due gare di anticipo Francia, Portogallo, Finlandia, Croazia, Grecia e Belgio alla prossima rassegna continentale che disputerà la prima fase in Turchia, Polonia, […] LEGGI TUTTO